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IL DENARO

SABATO 25 APRILE 2015

IRPINIA

SPECIALE

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GRUPPO DI AZIONE LOCALE CILSI – ALTA IRPINIA

Il futuro è verde: lo sviluppo riparte dal fiume

NATO NEL 1991 per iniziativa del C.R.E.S.M. (Centro di Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione), il GAL Consorzio CILSI ha sede a Lioni, nel cuore dell’Alta Irpinia, e si caratterizza come connettore di una rete territoriale articolata costituita da enti pubblici e soggetti privati impegnati nei settori della ricerca sociale, dell’innovazione tecnologica, dell’ambiente, della cultura e dell’economia rurale. In particolare, la compagine sociale del Consorzio comprende le associazioni provinciali di categoria C.I.A., Coldiretti, Confartigianato C.N.A., oltre a Legambiente e allo stesso C.R.E.S.M.; la parte pubblica è costituita dalla Comunità montana Alta Irpinia e i comuni di Aquilonia, Bisaccia, Calitri, Conza della Campania, Lacedonia, Lioni, Morra de Sanctis, Rocca San Felice, Sant’Angelo dei Lombardi, Torella dei Lombardi e Villamaina. “Occorre una precisazione, in una fase in cui si discute molto di Alta Irpinia in ragione del Progetto Pilota Aree interne – sottolinea il coordinatore del GAL CILSI, dottor Mario Salzarulo Il territorio in cui operiamo è collocato assieme all’Ufita all’interno della macroarea D2, cioè aree caratterizzate da ritardo di sviluppo, e nello specifico corrisponde al Sistema Territoriale di Sviluppo C1 Alta Irpinia (17 Comuni), individuato dal Piano Territoriale Regionale (L.R. 13 del 2008). Questo resta, a nostro avviso, l’ambito ideale delle attività di sperimentazione previste dal Progetto Pilota. La nostra proposta scaturisce anche dalla convinzione che il STS C1, nella sua interezza, esprima le caratteristiche di omogeneità, ampiezza, coesione istituzionale e amministrativa, considerati fattori determinanti per il successo delle pratiche da porre in essere. Questo approccio permetterebbe, già nella prima fase di sperimentazione, di realizzare iniziative di sviluppo locale di successo più facilmente replicabili e connettibili agli altri contesti territoriali, a partire dai STS limitrofi, grazie anche agli effetti delle politiche di servizi parallelamente attuate nel più ampio contesto interterritoriale”. Il Piano di Sviluppo Locale “Terre d’Irpinia”, di prossima ultimazione, attuato dal GAL CILSI e finanziato nell’ambito dell’Asse 4 Leader del PSR Campania 2007-2013, si articola in 5 linee strategiche: Valorizzazione delle filiere di pregio; Sostenibilità e turismo dei borghi; Conservazione e manutenzione del patrimonio naturale e rurale; Nuova impresa e nuova economia; Comunicazione, promozione e cultura. Ogni linea stra-

La mappa delle acque

L’area LACEDONIA

BISACCIA

GUARDIA LOMBARDI

MONTEVERDE AQUILONIA

ROCCA SAN FELICE

ANDRETTA VILLAMANIA

MORRA DE SANCTIS TORELLA DEI LOMBARDI

CALITRI

SANT’ANGELO DEI LOMBARDI

CAIRANO

TEORA

LIONI SANT’ANDREA DI CONZA CONZA DELLA CAMPANIA PARCO DEI MONTI PICENTINI

Area del Piano di Sviluppo Locale "Terre d'Irpinia" Sistema Territoriale di Sviluppo C1- Alta Irpinia

REGIONE CAMPANIA Asse 4 - Leader

tegica ha attivato trasversalmente, integrandole in un quadro logico coerente, azioni a bando (Rif. Misure PSR Campania) e iniziative dirette realizzate dal GAL. La strategia di sviluppo locale è stata elaborata a valle di un’articolata fase di informazione/consultazione territoriale e supportata dal contributo di esperti. L’avvio ufficiale del PSL è datato 2010 e il GAL CILSI, in occasione del trentennale del terremoto del 1980, ne testò nuovamente i contenuti con un’azione seminariale itinerante. “Come GAL ci siamo posti subito il problema di attivare interventi che potessero fungere da motore per lo sviluppo rurale e avere una ricaduta concreta sul territorio. Una realtà ricca di risorse naturalistiche, umane e culturali da poter mettere a sistema, in un ottica di sviluppo sostenibile, e che risultano quasi del tutto non ancora valorizzate - sostiene il presidente del GAL, prof. Agostino Pelullo - Dopo un’intensa attività di animazione, abbiamo selezionato circa 30 progetti attuati da soggetti pubblici e privati con una spesa complessiva di circa 3 milioni di euro. Mi riferisco ad azioni affidate ai Comuni

consistenti nella realizzazione di importanti eventi come il Calitri FilmFest o le feste medioevali di Rocca San Felice e Sant’Angelo dei Lombardi; all’allestimento di punti informativi e centri di aggregazione comunale; alla sistemazione di sentieri e percorsi naturalistici. Dette iniziative sono complementari ad azioni realizzate direttamente dal GAL che si intrecciano con progetti affidati a soggetti privati per la realizzazione di piccoli interventi migliorativi in aziende agrituristiche, B&B, ristoranti, aziende agricole, zootecniche e artigianali”. Tra le iniziative dirette, invece, oggi è il Contratto di Fiume Alto Ofanto a rappresentare la vera priorità e l’azione portante delle politiche di sviluppo dell’area messe in campo dal GAL CILSI. Si tratta di uno strumento di governance che mira a coinvolgere soggetti istituzionali, ma anche gli operatori agricoli altirpini, le associazioni, i singoli cittadini nella gestione e nell’utilizzo critico e responsabile della risorsa acqua, e che ha l’obiettivo di attivare un progetto di cooperazione interregionale seguendo il corso del Fiume (Irpinia-Basi-

licata-Puglia). Il partenariato con i Comuni e i soggetti presenti dalle sorgenti alla foce è stato attivato con la firma del “Patto Val d’Ofanto” nel maggio 2014, presso la prefettura di Avellino. “Crediamo molto nel percorso avviato verso il Contratto di Fiume Ofanto e abbiamo intenzione di arricchirlo di contenuti, a partire dal coinvolgimento attivo delle autorità competenti (Autorità di Bacino, Acquedotto pugliese, ATO, ASL, ARPAC, Alto Calore, ASI, Ente irrigazione ecc.), ma anche attraverso iniziative di sperimentazione, per esempio con la realizzazione di un laboratorio sul recupero delle tecniche costruttive tradizionali per la realizzazione di muretti a secco – spiega Serafino Celano, responsabile del Servizio Assistenza Tecnica (SAT/GAL CILSI) – Il laboratorio si terrà prossimamente presso l’Oasi WWF Lago di Conza e avrà anche un’altra finalità: quella di delimitare un’area dedicata alla coltivazione di frutti in via di estinzione”. L’individuazione di produzioni di pregio e la loro valorizzazione, attraverso la messa in rete dei soggetti della filiera, resta senza dubbio uno dei principali interventi forti messi in campo dal Gal Cilsi. I risultati portano il nome di grano duro Senatore Cappelli, Latte Nobile (marchio e disciplinare gestiti da ANFOSC, Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo), filiera olivicola, prodotti orticoli tradizionali e sono frutto di una lunga analisi empirica del processo produttivo delle tipicità dell’area (frumento, foraggio e olio) da cui è risultato che la filiera si interrompeva già nella fase di prima trasformazione. Così, in seguito a un accordo con i produttori, gli stoccatori e i mulini

o frantoi, a seconda dei casi, si è arrivati a individuare e analizzare produzioni olivicole di altissimo pregio e rarità (come la varietà Carnevale di Calitri) e a concordare con gli agricoltori, con il supporto del CRA di Foggia, la sperimentazione della coltivazione del Senatore Cappelli, varietà dagli alti valori nutrizionali, che parte dall’uso di semi certificati 100% Bio. Attraverso un processo colturale realizzato, con la collaborazione attiva degli agricoltori, è stata reintrodotta la pratica dell’avvicendamento colturale (grano-fieno). “Il progetto è culminato nella creazione del Consorzio Formicoso Alta Irpinia, che gestisce e controlla l’intera filiera (dalla coltivazione alla vendita passando per la trasformazione prima in semola e poi in 13 formati di pasta). Il Consorzio raccoglie 25 famiglie di produttori primari – sottolinea Salzarulo – e ha ottenuto riconoscimenti come best practice di sviluppo locale a livello europeo. Abbiamo dimostrato che se si interviene in modo serio sul territorio, gli agricoltori diventano protagonisti e sono coinvolti attivamente, e i giovani decidono di restare e tornare a un’agricoltura che è anche ricerca e innovazione”. Altro tassello infatti dell’azione del GAL CILSI è l’innovazione territoriale attraverso attività di ricerca-azione e sperimentazione. Va in questa direzione una delle attività in fase di attuazione per la formazione di “Agenti per l’Eco-sviluppo Territoriale”, decollato lo scorso 10 aprile presso il LIT di Bisaccia (Laboratorio per l’Innovazione Territoriale) e la sede di FUTURIDEA “Associazione per lo sviluppo utile e sostenibile” con sede in Benevento, presieduta da Carmine Nardone. “Per fare marketing territoriale è necessario conoscere il territorio e avere la competenza per raccontarlo – conclude Salzarulo – L’Alta Irpinia ha un grande patrimonio letterario e storico cui attingere e a questo scopo abbiamo rivitalizzato, nell’ambito del PSL, il Parco letterario “Francesco De Sanctis”. Il Parco, da un lato, fa dell’opera desanctisiana uno strumento di storytelling del territorio, dall’altro opera in rete con “I Parchi letterari italiani” coordinati dalla Società Dante Alighieri e da Paesaggio Culturale Italiano. Nell’ottica di promozione e valorizzazione dell’area, non a caso, gli scritti del critico e letterato di Morra De Sanctis, dopo aver fatto da “testimonial” per il grano duro Senatore Cappelli, si integrano anche con il Contratto di Fiume con l’organizzazione di Forum tematici su Ofanto e letteratura. Paola Liloia


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