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ESPERIENZE DI SVILUPPO LOCALE Alta Irpinia Terminio Cervialto Valle dell’Ufita Liaisons Entre Actions de Développement de l’Economie Rurale


ESPERIENZE DI SVILUPPO LOCALE Alta Irpinia • Terminio Cervialto • Valle dell’Ufita Programma di Iniziativa Comunitaria LEADER Plus - PLR Campania 2000/2006

Piano di Sviluppo Locale “Terre d’Irpinia – Villaggi delle Fonti” Soggetto attuatore GAL VERDE IRPINIA - ATI

produzione GAL Consorzio C.I.L.S.I. organizzazione editoriale Mario Salzarulo coordinamento redazionale Alessandra Cristina Celano hanno collaborato Renato Celano, Anna Manuela Ebreo, Samantha Mongiello, Sonia Musi, Boris Napolillo traduzioni in inglese Agostino Pelullo segreteria Ilda D’Amelio progetto grafico e impaginazione Duccio Battistrada foto Federico Iadarola Archivio A.G.I.Re

Per informazioni Viale IV Novembre – 83047 Lioni (AV) Tel. 0827 270013 – Fax 0827 270942 E-Mail: galcilsi@galcilsi.it www.galverdeirpinia.it www.mediaterre.it

Finito di stampare nel mese di aprile 2008 Azzurra - Nusco (AV) La diffusione del volume è gratuita Per la riproduzione o l’utilizzo di informazioni testuali, grafiche e fotografiche, è richiesta un’autorizzazione preliminare. In ogni caso, l’autorizzazione è vincolata alla indicazione della fonte.

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Presentazione Alfredo Bruno - Autorità di Gestione Leader Plus Regione Campania Giovanni Maria Chieffo - Presidente del GAL Verde Irpinia - ATI I comuni dell’area del Piano di Sviluppo Locale

Introduzione Alessandra Cristina Celano

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PARTE I Il territorio L’area del Piano di Sviluppo Locale “Terre d’Irpinia - Villaggi delle Fonti” Aspetti geomorfologici, idrografici, naturalistico-ambientali Ornella Albolino Archeologia e territorio nell’area del Piano di Sviluppo Locale “Terre d’Irpinia - Villaggi delle Fonti” Giampiero Galasso La strada ferrata Avellino - Rocchetta Sant’Antonio Samantha Mongiello Esperienze di uso turistico della ferrovia Avellino - Rocchetta S. Antonio Il Regio Tratturo Pescasseroli - Candela

PARTE II

PARTE III

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Sviluppo locale e risorse immateriali

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Sviluppo locale e partecipazione: l’approccio Leader Dario Cacace

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Dal Parco Letterario al Leader, ai Soggiorni Formativi ed ai Progetti di Residenza Artistica Agostino Pelullo

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Note sull’Albergo Diffuso e la rete degli Uffici Turistici Alessandra Cristina Celano

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L’Agenzia per la Gestione e l’Implementazione di Reti Renato Celano

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MediaTerre Film Commission Anna Manuela Ebreo

Il fiume Ofanto in Alta Irpinia 57 Alessandra Cristina Celano, Agostino Pelullo I mulini ad acqua dell’Alto Ofanto

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Sotto i monti al centro dell’Italia… - Viaggio letterario nella Terra di mezzo Paolo Saggese

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Percorsi spirituali in Alta Irpinia Frate Agnello Stoia

SOMMARIO

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Cinecittà dei monti. Il cinema in Irpinia dalla memoria al progetto Paolo Speranza Mediaterrae Vol.1: il territorio rurale come (nuovo) medium Leandro Pisano Montemarano: una Vetrina per il territorio Alessandra Aufiero

Luoghi e produzioni Aree rurali tra interventi aziendali, valorizzazione dei luoghi e implementazione di reti Mario Salzarulo Le grotte di Calitri Vinicio Capossela

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91 Carmasciano, un formaggio sotto il cielo della Valle d’Ansanto Alessandra Cristina Celano

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Cultura dell’alimentazione: il Progetto Master of Food® in Irpinia Giustino Catalano

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Nusco Arte: una realtà imprenditoriale al femminile Simona Cristiano

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Il Centro di Educazione Ambientale di Calitri Michele Di Maio

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Qualità del territorio e dei servizi turistici: un modello per le località del PSL “Terre d’Irpinia - Villaggi delle Fonti” sviluppato dal Touring Club Italiano 153 Isabella Andrighetti Il progetto di cooperazione interterritoriale Valorizzazione del sistema di allevamento pastorale e transumante dei bovini podolici dell’Italia Meridionale: cultura, natura, turismo e produzione 157 Serafino Celano

ENGLISH SUMMARY

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Agostino Pelullo

APPENDICE

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PRESENTAZIONE

Il Programma di Iniziativa Comunitaria LEADER+, cofinanziato dall’Unione Europea, rappresenta il completamento della politica comunitaria, posta in essere con la programmazione 2000/2006, nel campo dello sviluppo rurale. La filosofia dell’Iniziativa Comunitaria LEADER trae origine dalla consapevole necessità di individuare strumenti innovativi per lo sviluppo delle aree rurali, che siano svincolati da logiche settorialistiche o efficientistiche. Gli obiettivi dell’iniziativa si riconducono alla promozione di modelli di sviluppo di tipo integrato, in cui il territorio e le sue risorse rappresentano la dimensione su cui fondare linee strategiche volte ad innescare meccanismi autopropulsivi di sviluppo ed articolare un programma di interventi in grado di valorizzarne le potenzialità. Si può senz’altro affermare, al termine degli interventi previsti dai Piani di Sviluppo Locale (PSL), che gli obiettivi generali e specifici previsti dal Programma Leader Regionale sono stati raggiunti in ognuna delle sette macroaree eleggibili, definite dall’amministrazione regionale. I partenariati locali, organizzati in Gruppi di Azione Locale (GAL), hanno elaborato ed attuato strategie di sviluppo basate sui fabbisogni emersi dalla concertazione territoriale, in sintonia con le linee strategiche tracciate dal Programma Leader Regionale (PLR) per il raggiungimento dell’obiettivo generale, rappresentato dalla rivitalizzazione del tessuto economico e sociale, e degli obiettivi specifici orientati ad aumentare la competitività delle produzioni e dell’ambiente economico, migliorare le condizioni ambientali e di vita nelle aree rurali, promuovere l’offerta turistica e lo sviluppo integrato dell’economia locale. Oggi, nei territori rurali che hanno colto l’opportunità di sperimentare l’approccio Leader, i temi dello sviluppo integrato, partecipato e concertato sono stati sufficientemente metabolizzati dagli attori istituzionali e dagli operatori privati locali. Si comincia, infatti, a registrare la diffusione di nuovi saperi, nuovi approcci alle tematiche dello sviluppo ed originali modelli organizzativi delle comunità locali. In tale scenario, il contributo che il Gruppo di Azione Locale Verde Irpinia - ATI ha apportato alla definizione di percorsi di sviluppo rurale va interpretato non solo alla luce dei risultati “fisici” legati all’attuazione del Piano di Sviluppo Locale, ma anche considerando l’attivazione di un processo di accumulo di competenze, la creazione di capitale sociale e il rafforzamento delle reti relazionali sul territorio, che rappresentano il presupposto per lo sviluppo. Il GAL Verde Irpinia, partendo dall’esperienza dei propri soci maturata nella precedente programmazione, ha saputo recuperare il ritardo registrato nella fase di avvio del PSL e si è proiettato in una dimensione extra-locale, attraverso la realizzazione di incisive iniziative di cooperazione promosse in un clima di reciproca collaborazione. Si tratta di un patrimonio di grande rilievo, testimoniato anche dai contenuti della presente pubblicazione, che non deve essere disperso, ma messo a frutto nel futuro utilizzando a pieno le opportunità offerte dagli interventi previsti dalle politiche di sviluppo rurale ed in particolare dal PSR Campania 2007-2013.

L’intervento del GAL Verde Irpinia – ATI nell’ambito della ‘Macroarea C’, area eleggibile indicata nel Programma LEADER+ della Regione Campania (2000-2006), termina con la presentazione dei risultati del PSL “Terre d’Irpinia – Villaggi delle Fonti”. Vorrei ricordare che l’ATI si è costituita nell’agosto del 2004, in seguito ad una difficile fase di concertazione tra i GAL responsabili dell’attuazione dei Piani di Azione Locale (PIC LEADER II 1998-2001) nei territori del Terminio-Cervialto, Alta Irpinia, Ufita. L’azione della struttura del GAL, nella fase di avvio delle attività, non è stata certo facilitata dalle dimensioni territoriali delle tre Comunità Montane e dei circa cinquanta comuni, mal collegati tra di loro e che contano una popolazione di poco inferiore ai 100.000 abitanti, residenti su una superficie di 1.500 Kmq, con vocazioni e caratteristiche socio-economiche diverse o certamente non omogenee. Oggi, però, possiamo affermare con soddisfazione che la sfida raccolta dai GAL ha dato buoni frutti. In meno di tre anni sono stati completati gli interventi previsti dal Piano di Sviluppo Locale ed è stato quasi raggiunto l’obiettivo del 100% della spesa, comprensiva della quota a carico dei soggetti privati. È mio dovere, in qualità di legale rappresentante dell’ATI, ringraziare i partner sociali ed istituzionali, che hanno garantito al GAL il supporto adeguato mettendo a disposizione le loro competenze organizzative ed amministrative; la struttura regionale dell’Autorità di Gestione LEADER+ Campania, che ha svolto le sue funzioni di assistenza, valutazione e monitoraggio con impegno quotidiano e con competenza. Ora, di là da ogni formalismo, vorrei esprimere la mia gratitudine agli operatori ed esperti incaricati del coordinamento, della gestione e dell’animazione che con passione e impegno hanno saputo interpretare la filosofia e l’approccio LEADER in questa parte della Campania. Infine, un particolare ringraziamento va a quanti hanno operato, per la realizzazione di questa pubblicazione che, oltre a testimoniare il lavoro svolto dal GAL, rappresenta una base solida dalla quale rilanciare proposte concrete da innestare nelle nuove politiche di sviluppo a sostegno dell’economia rurale. Giovanni Maria Chieffo Presidente del GAL Verde Irpinia - ATI

Alfredo Bruno Autorità di Gestione Leader Plus Regione Campania

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I COMUNI DELL’AREA DEL PIANO DI SVILUPPO LOCALE “TERRE D’IRPINIA VILLAGGI DELLE FONTI”

Castelfranci

Conza della Campania

Andretta

Flumeri

Aquilonia

Greci

Bagnoli Irpino

Guardia Lombardi

Bisaccia

Lacedonia

Cairano

Lapio

Calabritto

Lioni

Calitri

Luogosano

Carife

Montaguto

Cassano Irpino

Montella

Castel Baronia

Montemarano

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Monteverde

Scampitella

Morra De Sanctis

Senerchia

Nusco

Sorbo Serpico

Rocca San Felice

Taurasi

Salza Irpina

Teora

San Mango sul Calore

Torella dei Lombardi

San Nicola Baronia

Trevico

San Sossio Baronia

Vallata

Sant’Andrea di Conza

Vallesaccarda

Sant’Angelo all’Esca

Villamaina

Sant’Angelo dei Lombardi

Villanova del Battista

Savignano Irpino

Zungoli

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INTRODUZIONE Alessandra Cristina Celano

Questo volume raccoglie una serie di contributi di riflessione, di analisi, spesso anche di proposta, sull’intenso lavoro svolto dal Gruppo di Azione Locale Verde Irpinia1 per l’attuazione del Piano di Sviluppo Locale “Terre d’Irpinia - Villaggi delle Fonti”, finanziato nell’ambito dell’Iniziativa Comunitaria Leader Plus Campania e la cui fase di attuazione è iniziata nel 2004. Il radicamento nel territorio e la conoscenza delle sue dinamiche socio-economiche da parte dei soggetti gestori trovano riscontro nella continuità dell’attuale iniziativa con esperienze precedenti di piani e progetti di sviluppo locale, realizzate non solo nell’ambito dei Piani di Azione Locale, cioè gli strumenti introdotti dal Programma di Iniziativa Comunitaria Leader II e corrispondenti agli attuali Piani di Sviluppo Locale, ma anche in contesti diversi da quello Leader. È anche questa continuità che si vuole qui documentare, in quanto scelta deliberata ed elemento caratterizzante il lavoro svolto negli anni, sor-

retto e guidato dall’obiettivo di rendere le diverse iniziative moltiplicatori reciproci, quindi di potenziarne i risultati e renderli duraturi. La solo apparente eterogeneità delle iniziative pianificate e realizzate, sia nel rapporto con altri strumenti di sviluppo locale sia all’interno dello stesso PSL (dall’ organizzazione di eventi culturali centrati sul concetto di “Irpinia come set cinematografico e televisivo” alla valorizzazione del sistema di allevamento pastorale e transumante dei bovini podolici, dalla formazione per la creazione d’impresa al femminile agli incentivi allo sviluppo dell’offerta di servizi turistici e complementari di qualità, per fare solo alcuni esempi), si traduce in realtà nel tentativo quasi sempre riuscito - di stabilire relazioni di complementarità tra azioni svolte in ambiti diversi ma tutte concorrenti al perseguimento del comune obiettivo della Valorizzazione simultanea di luoghi, produzioni e culture, in un cammino di qualità ed eco-sostenibilità, che è il

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tema catalizzatore del PSL “Terre d’Irpinia - Villaggi delle Fonti”. Del resto, a porre l’accento su connessioni e legami tra azioni è il programma LEADER a partire dalla sua stessa denominazione che - è forse utile ricordarlo - non è altro che l’acronimo di Liaisons Entre Actions de Développement de l’Économie Rurale, e cioè “Collegamenti tra azioni di sviluppo dell’economia rurale”. Gli interventi che seguono possono essere letti come repertorio di buone prassi da un lato e, dall’altro, come ulteriore occasione di conoscenza del territorio, che viene in un certo senso riletto alla luce delle vocazioni e potenzialità emerse proprio in virtù della pratica dello sviluppo locale che negli anni si è andata consolidando: accade infatti che nuovi ed inusuali approcci progettuali si ripercuotano sulle stesse modalità di analisi del territorio, offrendo - o divenendo essi stessi - nuovi strumenti di analisi e nuove chiavi



INTRODUZIONE

di lettura che a loro volta, in un circuito virtuoso, individuano vocazioni e fabbisogni ed offrono spunti per nuove idee progettuali replicabili – come spesso si sta verificando – in ambiti territoriali sempre più numerosi e vasti. E questo è forse uno dei risultati tangibili più interessanti dell’esperienza Leader. È anche per dare ulteriore impulso a questo tipo di dinamiche che si ritiene necessario presentare e divulgare esperienze e risultati ottenuti. L’azione di comunicazione nell’iniziativa e dell’iniziativa Leader assume un ruolo decisivo in quanto persegue obiettivi di trasparenza e visibilità di progetti che utilizzano risorse pubbliche. D’altra parte, è di fondamentale importanza, operando con strumenti di questo tipo, riuscire non soltanto a rendere conto di quanto si è realizzato, ma anche ad innescare meccanismi di trasferibilità di conoscenze, contenuti, metodi, modalità progettuali, modelli di aggregazione degli attori dello sviluppo e, in definitiva, a sollecitare e stimolare la realizzazione di altri progetti ed iniziative. La prima parte del volume ospita alcuni interventi di lettura del territorio condotta da angolazioni diverse e con contributi che spaziano dall’analisi geo-morfologica alla rilevazione dei principali siti archeologici, dallo studio delle antiche e antichissime vie di comunicazione (la ferrovia Avellino - Rocchetta S. Antonio, il Regio Tratturo Pescasseroli - Candela, il fiume Ofanto), a quello del patrimonio di architettura monasti-

ca e dei santuari disseminati nell’area. Questa prima sezione ospita, inoltre, un viaggio letterario nel territorio del PSL; un primo nucleo di una guida letteraria del territorio dell’Alta Irpinia era stato già sperimentato - a firma di chi scrive - nella pubblicazione “Terre d’Irpinia – La Guida” (realizzata nell’ambito del Piano di Azione Locale Leader II Terre d’Irpinia) e riecheggiava a sua volta le suggestioni letterarie messe in luce nel corso dell’attuazione del progetto del Parco Letterario Francesco De Sanctis. La seconda parte, introdotta da un intervento sulla singolarità dell’approccio Leader nel vasto panorama di strumenti a sostegno dello sviluppo locale, si delinea come vero e proprio repertorio di buone prassi: vi sono descritte alcune tra le esperienze più significative maturate nel corso dell’attuazione del PSL “Terre d’Irpinia Villaggi delle Fonti”, quali il progetto di residenza artistica ed il soggiorno formativo per studenti stranieri, mettendone in risalto proprio la continuità e complementarità con precedenti esperienze realizzate con il supporto di risorse e strumenti come il Programma di Iniziativa Comunitaria Leader II e la Sovvenzione Globale Parchi Letterari. Era stato - ad esempio - proprio il progetto del Parco a suggerire l’idea dell’albergo diffuso, concretizzatasi poi a Bisaccia (grazie ad un progetto sostenuto dal Patto Territoriale Baronia) con la sistemazione di abitazioni di proprietà del Comune, destinate alla ricettività turistica. Sempre in questa seconda parte vengono segna-

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lati alcuni progetti specificamente legati alla valorizzazione del patrimonio culturale locale; si tratta di iniziative che hanno riservato un’attenzione particolare - e inconsueta - a risorse immateriali come il cinema e la produzione musicale contemporanea, determinando relazioni singolari - ad esempio - fra una delle tradizioni solitamente più indagate e studiate tra quelle legate al patrimonio etnocoreutico e musicale locale (il Carnevale e la tarantella di Montemarano) e l’attività di musicisti e artisti della scena contemporanea delle arti digitali, provenienti da diversi paesi del mondo; tra una vicenda come quella del Laceno d’Oro, festival che fu importante sia per il cinema che per lo sviluppo turistico dell’altopiano del Laceno, e le nuove potenzialità di sviluppo del territorio irpino che si propone esso stesso, anche con la creazione di una film commission, come set cinematografico. A questo proposito, va segnalato un ulteriore esempio di collegamento fra azioni concepite in ambiti e con supporti diversi; l’idea della Irpinia Film Commission è infatti scaturita come risultato di un percorso formativo promosso dal GAL CILSI nel contesto delle attività di formazione professionale finanziate dal FSE: un corso per filmaker digitali, varie esperienze di laboratorio e di produzione, occasioni di incontro con autori e cineasti, da David Riondino a Raffaele Rago a Fernando Solanas. La terza parte, infine, proseguendo con il repertorio di buone prassi, è dedicata a quelle iniziative di valorizzazione delle produzioni



INTRODUZIONE

agroalimentari ed artigianali che mettono in luce in modo molto netto e preciso il rapporto tra queste produzioni ed il territorio, nei suoi aspetti fisici, antropologici, storici: il pecorino Carmasciano e la mitica Valle d’Ansanto, i formaggi e le caverne di Calitri (delle quali ci racconta poeticamente Vinicio Capossela), il ricamo ed il merletto delle donne di Nusco. A riprova delle positive ripercussioni della valorizzazione di risorse immateriali sulla qualità del territorio, è accaduto che proprio il laboratorio dell’associazione di donne Nusco Arte sia diventato uno dei siti di interesse culturale di Nusco nell’ambito del progetto “Bandiere Arancioni” del Touring Club Italiano, progetto che viene illustrato sinteticamente in questa stessa parte del volume. Altri due contributi contenuti in questa sezione sono dedicati a due iniziative formative: il progetto Master of Food realizzato in collaborazione con l’Associazione Slow Food e l’istituzione, nel

territorio di Calitri, del Centro di Educazione Ambientale di Legambiente. La prima ha trovato il suo fondamento nella convinzione che una reale valorizzazione dei prodotti enogastronomici passa anche attraverso progetti di educazione del gusto e di diffusione, tra i ristoratori locali, di una cultura alimentare attenta e consapevole; la seconda sancisce un principio che possiamo considerare basilare in un’ottica di eco-sostenibilità e cioè che lo sviluppo di un territorio non può prescindere dalla sua protezione, che a sua volta non può che fondarsi su precisi processi educativi e formativi. L’ultima iniziativa illustrata nella terza parte del volume è un progetto di cooperazione interterritoriale, che coinvolge cioè Gruppi di Azione Locale operanti in regioni diverse (Campania, Basilicata, Puglia e Calabria), per la valorizzazione dell’allevamento podolico in Italia Meridionale. Anche in questo caso, la finalità ultima è la valorizzazione di risorse sia produttive che turistiche, di un ter-

SIGLE

E ACRONIMI PRESENTI NEL TESTO

AGIRe – Agenzia per la Gestione e l’Implementazione di Reti ANFoSC – Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo ATI – Associazione Temporanea di Imprese CEA – Centro di Educazione Ambientale CILSI – Centro di Iniziativa Leader per lo Sviluppo dell’Irpinia CRESM – Centro di Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione FSE – Fondo Sociale Europeo GAL – Gruppo di Azione Locale INEA – Istituto Nazionale di Economia Agraria LEADER – Liaisons Entre Actions de Développement de l’Économie Rurale ONAF – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi PAL – Piano di Azione Locale PIC – Programma di Iniziativa Comunitaria PLR – Programma Leader Regionale PSL – Piano di Sviluppo Locale QCS – Quadro Comunitario di Sostegno SeSIRCA – Settore Sperimentazione, Informazione, Ricerca e Consulenza in Agricoltura SIC – Sito di Importanza Comunitaria STAPA CePICA – Settore Tecnico Amministrativo Provinciale di Avellino Centro Provinciale Informazione e Consulenza in Agricoltura

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ritorio che però si estende fino ad interessare tutta la montagna meridionale. In appendice, infine, sono elencate tutte le azioni finanziate: le iniziative di animazione territoriale, di formazione e di informazione (eventi promozionali, corsi di formazione, seminari, incontri, convegni) e gli interventi strutturali realizzati. Sono inoltre consultabili gli abstract in lingua inglese di tutti i testi che seguono.

NOTE 1 L’Associazione

Temporanea d’Impresa GAL Verde Irpinia nasce dall’aggregazione di tre Gruppi di Azione Locale (CILSI, Terminio Cervialto e UFITA) responsabili dell’attuazione, nel periodo 1998 – 2001, di Piani d’Azione Locale nell’ambito dell’Iniziativa Comunitaria LEADER II, in provincia di Avellino nelle aree dell’Alta Irpinia, del Terminio Cervialto e della Valle dell’Ufita.


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Parte I IL TERRITORIO

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