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ARCHEOLOGIA E TERRITORIO NELL’AREA DEL PIANO DI SVILUPPO LOCALE “TERRE D’IRPINIA - VILLAGGI DELLE FONTI”

divenuta romana dopo la guerra marsica (fu presa ed incendiata da Silla nell’89 a.C.), costituì nell’orbita politica dell’unificazione dell’Italia attuata da Roma uno dei centri più importanti dell’Hirpinia. Elevata nell’87 a.C. a municipio romano iscritto alla tribù Cornelia, divenne colonia romana ai tempi dell’imperatore Adriano con il nome Aelia Augusta Aeclanum e raggiunse nel II e III secolo d.C. un periodo di fiorente splendore al centro del traffico commerciale (la via Appia attraversava l’intera area urbana con andamento da ovest ad est) che si irradiava lungo la sicura ed agevole rete stradale romana di collegamento fra il Tirreno e l’Adriatico. Resti riferibili all’abitato antico di Aeclanum sono visibili nella località Grotte di Passo di Mirabella dove si ammira ancora il recinto murario della prima metà del I secolo a.C. in opera quasi reticolata. All’interno dello spazio urbano

sono un complesso termale degli inizi del I secolo d.C. con strutture murarie in opus mixtum che evidenziano il tepidarium e il calidarium, l’apodyterium e il frigidarium, una piscina natatoria ed una serie di contrafforti in opera laterizia. Annessi alle terme sono una serie di ambienti di uso pubblico che conservano le murature perimetrali in opera mista quasi nella loro originaria altezza. Nell’area forense è un tholus macelli, di epoca imperiale con pilastrini in opera vittata, da cui si accedeva ad alcune tabernae disposte intorno ad una platea circolare. Ad est del mercato è stato identificato forse il teatro e nella zona centrale del pianoro è il quartiere abitativo, racchiuso da tre strade. Prospiciente una strada basolata si rileva una “casa con peristilio” di epoca imperiale ed un lungo ambiente absidato con paramento in opus mixtum del I sec. d.C. Sempre a N della casa sono una serie di altri ambienti, in alcuni dei quali sono resti di una

PARTE I - IL TERRITORIO

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fornace in cocciopesto e vasche di sedimentazione del V-VI secolo d.C.. A pochi metri dal peristilio sono i ruderi di una basilica paleocristiana che aveva forse tre navate ed è preceduta da un fonte battesimale a croce greca. MONTELLA Al Paleolitico inferiore si datano resti di industrie litiche mentre un insediamento capannicolo di età eneolitica (III-II millennio a.C.) è stato individuato agli inizi del secolo scorso in località Fossa della Pila. Resti di un probabile circuito murario in opera poligonale del IV-III secolo a.C. si conservano presso la Sella di Fontigliano. La presenza dell’uomo in età romana è testimoniata nel territorio montellese dalla localizzazione di alcuni stanziamenti rustici e di sepolcreti nelle contrade San Giovanni, Lauriola, Triritoppola, Cannavale, Prati, San Pietro e Santa Croce, Rione Fontana, da cui provengono iscrizioni,


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