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Nuova impresa e nuova economia in Alta Irpinia L’esperienza della rete degli agricoltori
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Nuova impresa e nuova economia in Alta Irpinia L’esperienza della rete degli agricoltori
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A CURA DI: Alessandra Celano, Serafino Celano, Mario Salzarulo FOTO: Renato Celano
GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Duccio Battistrada STAMPA: Tipografia Azzurra
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NUOVA IMPRESA E NUOVA ECONOMIA IN ALTA IRPINIA
L’esperienza della rete degli agricoltori
All’interno del progetto di valorizzazione della filiera cerealicolo-foraggera in Alta Irpinia at-
tuato dal GAL, il piano sperimentale finalizzato all’attivazione della filiera del grano, e in par-
ticolare alla reintroduzione in Alta Irpinia della 3
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varietà Senatore Cappelli, prende il via nel
mese di febbraio 2010, con i primi incontri di
animazione - che dureranno fino all’estate successiva - e prosegue con un’intensa attività di informazione e di assistenza tecnica finaliz-
zate al miglioramento qualitativo della filiera
e all’incentivazione alla produzione di grano con modalità agronomiche rispettose della natura e dell’ambiente.
Viene individuata la varietà Senatore Cappelli, con il supporto del CRA-CER (Centro di Ricerca
per la Cerealicoltura) di Foggia, lo stesso
luogo dove l’agronomo genetista Nazareno Strampelli, 100 anni prima, aveva realizzato 5
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un’importante sperimentazione per il miglio-
ramento genetico dei grani duri autoctoni. La varietà Cappelli aveva riscontrato un imme-
diato successo e la sua coltivazione, grazie alla sua adattabilità e all’eccellente qualità della semola, si era diffusa nelle provincie di Potenza e di Avellino già a partire dalla metà degli anni ’20.
Individuata questa varietà, si passa, nel 2011, alla fase della prima semina.
I lotti nei terreni delle aziende che aderiscono
all’iniziativa devono essere individuati tenendo conto della necessità della rotazione, cioè
dell’avvicendamento delle coltivazioni di grano 7
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e di fieno; vengono dunque individuati due lotti per ogni azienda. Nei lotti destinati alla colti-
vazione del fieno si sperimenta la semina di
miscugli per erbai e prati polifiti, con la guida e il supporto di ANFoSC, di esperti dell’Asses-
sorato all’Agricoltura della Regione Campania e di docenti provenienti da varie università. In
questa fase si prefigurano le connessioni tra due progetti e quindi le relazioni tra i binomi
grano-fieno e farina-latte. Sulla coltivazione del fieno a partire dai miscugli di sementi, in-
fatti, si innesta il progetto del Latte Nobile® del Formicoso, che dimostrerà la tesi secondo la quale maggiore è la varietà di erbe compo9
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nenti la razione alimentare per le mucche da latte, più alta sarà la qualità del latte prodotto.
Dopo la prima semina (2011), si prelevano
diversi campioni di piantine, in vari momenti dell’anno, che vengono sottoposti ad analisi.
Dopo il raccolto del 2012, analizzate le carat-
teristiche del grano, viene confermata la possibilità della reintroduzione in Alta Irpinia della
varietà Senatore Cappelli e quella della pasti-
ficazione, essendo stata verificata la presenza
di un elevato contenuto di proteine e una buona qualità del glutine.
Una volta presa la decisione di procedere con
la sperimentazione della pastificazione, viene 11
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individuata un’industria molitoria in provincia
di Foggia, che sottoscrive un protocollo di sperimentazione tra il GAL, 12 aziende agri-
cole dell’Alta Irpinia, il Molino De Vita e il Pastificio Grania S.r.l. (Gemme del Vesuvio).
Successivamente, e precisamente il 17 luglio 2012, si costituisce il Consorzio FAI (Formi-
coso Alta Irpinia), in seguito al primo raccolto,
alle analisi del grano e alla conferma della
possibilità della produzione della semola per la pastificazione.
La costituzione del Consorzio rappresenta un importante snodo strategico di tutta la vi-
cenda: esso darà concretezza alla sostenibilità 13
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economica del progetto. Gli agricoltori trovano
motivazione e volontà di associarsi grazie alla
dimostrazione della fattibilità economica e produttiva della costruzione di una filiera in-
novata, fattibilità resa evidente dai risultati conseguiti nel periodo di sperimentazione, supportati dalle misure del Piano di Sviluppo
Locale “Terre d’Irpinia” e dall’intensa attività di assistenza tecnica coordinata dal GAL CILSI.
Dopo il raccolto del 2012 e la costituzione del Consorzio, il GAL – che aveva già provveduto alla fornitura dei semi certificati ed al monito-
raggio dei lotti coltivati – finanzia l’acquisto del grano prodotto dagli agricoltori, la moli15
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tura, il trasporto al pastificio, la lavorazione e
il confezionamento, fino alla progettazione e alla realizzazione del packaging.
Il GAL conduce anche una precisa analisi dei
costi, dalla semina alla pastificazione, per dimostrare la redditivitĂ del progetto e per sta-
bilire il valore di mercato del prodotto finale, tale da poter garantire un reddito adeguato per i singoli agricoltori e un utile per il Consorzio.
Costituito il Consorzio, gli agricoltori iniziano le attività del nuovo ciclo nell’autunno del
2012, replicando il percorso realizzato nella fase precedente dal GAL. 17
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Con la pasta prodotta dalla fase di sperimen-
tazione (2011-2012), parallelamente il GAL attiva un processo di promozione, con l’obiet-
tivo di farla conoscere e di farne testare la
qualità, proponendola quindi a ristoratori e cuochi, organizzando degustazioni ed eventi ad hoc non solo a livello locale (con il coinvol-
gimento di esperti, giornalisti, nutrizionisti e con il supporto di organizzazioni di categoria ed ambientaliste) a partire dall’iniziativa del 7
luglio 2013, quando si inserisce una degusta-
zione guidata dallo chef Pietro Parisi all’in-
terno di un evento del Parco Letterario
Francesco De Sanctis dedicato a Danilo Dolci 19
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e Lorenzo Barbera, presso il castello ducale di Bisaccia. Successivamente, la pasta è stata
presentata in altre importanti iniziative: dall’8 al 10 maggio 2014, all’interno della rassegna
Attraverso l’Italia con i Parchi Letterari ®, in occasione della presentazione del Parco Letterario® Francesco De Sanctis, con una degu-
stazione a cura di Pietro Parisi e Giustino Catalano, alla quale è seguita anche una prova
di filatura artigianale con Latte Nobile® del
Formicoso e relativa degustazione, a cura del casaro Nicola Balestrieri; il 1 giugno 2014, nel cortile di Santa Chiara a Napoli, all’interno
dell’evento enogastronomico Come il Maggio 21
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sui Maccheroni – Festival delle paste nella Na-
poli del ’600, organizzato dalla CNA di Napoli e dalla associazione Oltre il giardino, in colla-
borazione con il Comune di Napoli; dal 7 al 10 marzo 2015, nell’ambito dell’iniziativa “Treno
Verde” verso Expo, organizzata da Legambiente nazionale, con la presentazione del-
l’esperienza della rete degli agricoltori. Nell’estate-autunno 2015, all’interno degli eventi organizzati dalla Regione Campania, da
Coldiretti e da C.I.A. il GAL e il FAI hanno svolto,
presso Expo Milano, iniziative di promozione delle produzioni di pregio dell’Alta Irpinia.
Le prime produzioni di pasta da semola di 23
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grano duro Senatore Cappelli dell’Alta Irpinia (13 formati) mostrano la possibilità di otte-
nere un prodotto dalle notevoli caratteristiche nutrizionali e organolettiche. Tali caratteristi-
che sono riconosciute e apprezzate non solo attraverso la diponibilità di dati analitici molto confortanti ma anche, e soprattutto, dal gra-
dimento manifestato da operatori professio-
nali e consumatori finali che hanno modo di verificarle in numerose occasioni di presentazione organizzate e gestite dal GAL.
L’azione del GAL è stata facilitata dal diffon-
dersi, negli ultimi anni, di una maggiore con-
sapevolezza ambientale da parte dei 25
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consumatori, che ha favorito la riscoperta di prodotti caratterizzati da elevate qualità or-
ganolettiche e nutrizionali e da uno spiccato connotato di sostenibilità.
Il GAL garantisce al Consorzio un’assistenza contabile/fiscale e di marketing operativo e, inoltre, mette a disposizione la sede del La-
boratorio di Innovazione Territoriale a Bisac-
cia. Si realizza, quindi, un’importante
connessione tra le attività del LIT e le iniziative di sperimentazione in agricoltura, tra le quali, oltre all’attività del FAI, un laboratorio di sperimentazione nella filiera olivicola.
Il Laboratorio di Innovazione Territoriale, 27
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anche attraverso l’organizzazione della Setti-
mana dell’Innovazione, presso la Fiera di Ca-
litri, porta nel territorio esempi di innovazione
utile e sostenibile in agricoltura, mettendo a disposizione degli operatori esempi di tecno-
logie e metodi che possono utilmente affiancare e sostenere lo sviluppo delle filiere locali.
Con la produzione del primo lotto di pasta Se-
natore Cappelli a marchio FAI, si presenta la necessità di una sede per lo stoccaggio, sia
per il grano che per la pasta. Gli spazi sono messi a disposizione dall’azienda Mastrogiulio
a Bisaccia (dove il grano è stato catalogato e
conservato) e all’interno dell’area P.I.P. a 29
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Conza della Campania. In questa circostanza,
il ruolo del GAL è quello di trovare soluzioni di sostegno all’azione della rete degli agricoltori.
Con l’attivazione della Misura 124 del PSR, il FAI diventa capofila di un partenariato tra pro-
duttori primari, il pastificio Grania, Mastrogiulio S.r.l (stoccatore), il CRA-CER di Foggia ed AN-
FOSC. Quest’ultimo, sempre nell’ambito del progetto GranFora, realizzerà una serie di ini-
ziative culminanti nella prima Borsa del Fieno,
creando un collegamento tra i produttori di
fieno dell’Alta Irpinia, gli allevatori di bufali e i
laboratori per la produzione della rinomata mozzarella della Piana del Sele . 31
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Nel frattempo, sono sempre più numerose le iniziative di promozione della pasta, anche at-
traverso le attività legate al progetto del Parco Letterario Francesco De Sanctis.
I soci del Consorzio, che inizialmente erano 13, nel tempo aumentano fino a 25 e sono continue le nuove richieste di adesione.
Il progetto di valorizzazione della filiera cerea-
licolo-foraggera in Alta Irpinia rende evidente l’esito di sostenibilità economica della produ-
zione primaria (il grande valore aggiunto del
prodotto finale che può innalzare il reddito dei produttori di base: la pasta di qualità, il fieno di qualità, il Latte Nobile®), che si aggiunge a 33
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quello rappresentato dalla sostenibilitĂ am-
bientale (l’incremento di produzioni che, per loro natura e anche grazie a sistemi di avvi-
cendamento colturale grano/foraggio, pos-
sono azzerare l’utilizzo di concimi chimici, pesticidi e diserbanti).
Il processo di innovazione avviato mostra in concreto la fattibilitĂ della costruzione di una filiera produttiva che, per la prima volta, risulta governata e gestita dai produttori agricoli as-
sociati e si presenta sul mercato con il marchio di un territorio incontaminato e da sempre vocato a tali produzioni.
Si tratta di una rivoluzione organizzativa che 35
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può garantire reddito adeguato alla produ-
zione primaria e portare sui mercati prodotti che presentano un valore aggiunto e un po-
sizionamento del tutto peculiari: una pasta di alta qualità prodotta con modalità semiartigia-
nali (trafilatura in bronzo ed essiccatura lenta)
da una semola Senatore Cappelli ottenuta
dalle coltivazioni dell’Alta Irpinia; un fieno di qualità, ottenuto dagli avvicendamenti colturali, valorizzato ed adeguatamente comuni-
cato agli utilizzatori della filiera bufalina; il Latte Nobile®, ottenuto da allevamenti certifi-
cati e la cui qualità deriva dalle produzioni foraggere altirpine di pregio. 37
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IL GRANO DURO SENATORE CAPPELLI (CRA-CER Foggia - Progetto GranFora)
Il Senatore Cappelli è una varietà di frumento
duro selezionata nel 1915 dal genetista Nazareno Strampelli presso il Centro di Ricerca
per la Cerealicoltura di Foggia a partire da
una popolazione di frumento nord-africana.
La varietà venne dedicata al marchese
abruzzese Raffaele Cappelli, politico, diplo-
matico e protagonista della riforma agraria dei primi del Novecento, per aver sostenuto
Strampelli nella sua attività di miglioramento
genetico sul grano duro, mettendogli a di38
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sposizione i campi sperimentali e le risorse Il necessarie per la sua attività. La varietà Cap-
pelli ebbe immediatamente un grande suc-
cesso tra gli agricoltori e la sua coltivazione,
grazie alla sua adattabilità, rusticità e l’eccel-
lente qualità della semola, già a partire dalla
metà degli anni ‘20 si diffuse nelle provincie
di Potenza e di Avellino. Spiga e granella
grande e vitrea, reste di colore nero, taglia leggermente più bassa rispetto alle popola-
zioni diffuse all’epoca e ciclo di maturazione
leggermente più precoce sono stati gli ele-
menti che hanno determinato il successo immediato di questa varietà.
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grano duro Senatore Cappelli è utilizzato
principalmente per la produzione di pasta, per la quale occorre un elevato contenuto di
proteine ed una buona qualità del glutine. Tali
caratteristiche sono legate in parte alla va-
rietà ed in parte alle condizioni agronomiche.
La varietà Senatore Cappelli, come del resto
tutte le colture cerealicole, trae forti benefici
dall’avvicendamento. Le colture che possono
vantaggiosamente precedere i cereali vernini
sono quelle da rinnovo e le foraggere (prati
monofiti o polifiti). La monosuccessione (rin-
grano), al contrario, acuisce i problemi fito-
sanitari e di controllo delle infestanti 42
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compromettendo le rese e la qualità della produzione.
Il Senatore Cappelli ha minori esigenze ri-
spetto alle comuni varietà di frumento duro
e frumento tenero, per cui si adatta meglio a situazioni pedo-climatiche marginali e/o di
scarsa fertilità del terreno. La varietà Sena-
tore Cappelli, così come tutti i cereali au-
tunno-vernini, si adatta bene alle lavorazioni semplificate del terreno grazie al suo appa-
rato radicale voluminoso e ramificato, carat-
teristiche che consentono a queste specie di
esplorare un notevole volume di terreno.
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www.galcilsi.it www.consorziofai.it www.contrattodifiumealtoofanto.it www.mediaterre.tv www.altairpiniaitinerari.it www.parcoletterariodesanctis.it www.altairpiniaemigrazione.it
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