Antonio corpora catalogo

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Antonio Corpora Anni settanta

Galleria Schubert 20129 Milano via Sirtori 11 telefono +39 02 54 10 1 6 3 3



Antonio Corpora Anni settanta

Galleria

Schubert

gennaio-febbraio 2015



Dall'astratto-concreto alla memoria della memoria-del-colore Nella stagione 1985-86 la Galleria Schubert tenne una mostra personale di Antonio Corpora, uno dei maestri italiani dell’arte aniconica di maggior prestigio. A quasi trent’anni di distanza, nella stagione 2014-15, la Galleria Schubert dedica al lavoro dello scomparso maestro una mostra incentrata sulla sua produzione grafica degli anni settanta e ottanta. L’intento, oltre che rendere un doveroso omaggio a dieci anni dalla sua scomparsa, è quello di rivolgere un invito ed una esortazione a tutti i cultori delle arti figurative, sia che siano semplici spettatori, sia che siano operatori a vario titolo, a ricordare e far ricordare un maestro ed il suo lavoro. Corpora, partecipe con il “Gruppo degli otto” di quella stagione che portò l’arte italiana sulla ribalta internazionale, risulta ancora oggi trascurato dal grande pubblico, anche se le sue opere sono presenti in molti musei di tanti paesi stranieri. Per inquadrare pienamente il lavoro di Corpora dobbiamo farne una breve storia. Tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni cinquanta nasce una tendenza dell’arte figurativa che Lionello Venturi battezzerà “astratto-concreta”, nella quale il linguaggio astratto è il punto di partenza e non d’arrivo che era rappresentato invece da una nuova dimensione concreta dell’immagine. Nel 1947 Corpora scrivendo dei giovani pittori di questa tendenza, tra cui include anche se stesso, li descrive legati alle due scoperte fondamentali della pittura moderna: la trasposizione del colore e la tra-

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sposizione del volume nello spazio. Corpora sosteneva che a differenza dei Fauves e dei Cubisti per cui queste due scoperte erano il punto d’arrivo della ricerca, loro li ponevano come punto di partenza. Sempre in quegli anni Guttuso definisce Corpora un artista “concreto” in quanto “antiastratto” (presentazione di Corpora alla prima mostra del “Fronte Nuovo delle Arti” nella galleria milanese della Spiga). Ma questo antiastrattismo già dagli anni trenta non era più antitetico al termine "concreto". Fu Van Doesburg a definire la propria arte "concreta". Era sua opinione che gli artisti avessero ormai sorpassato il periodo di ricerca in cui, per trovare la purezza, erano costretti ad astrarre forme dalle forme naturali per rimpiazzarle con le forme artistiche. Pertanto tutte quelle opere potevano ben definirsi “concrete” in quanto concretizzazione dello spirito creatore dell’artista. Successivamente la vicinanza con Guttuso e Turcato non impedì che i tre seguissero tre linee di sviluppo differenti. Troveremo Guttuso indirizzarsi verso Picasso (da qui l'attenersi ai dettami del famoso manifesto di Oltre Guernica), Turcato verso l’astrattismo geometrizzante e Corpora verso quella pittura “astratto-concreta” che lo porterà negli anni sessanta ad indagare la “sonorità” del colore e la “modulazione” dei suoi timbri e, come sosteneva Cesare Valdi, il suo ritmo che "è memore di tutti i colori visti, pensati e dipinti ...". Una memoria della memoria-del-colore. Le opere degli anni settanta lo vedono ormai padrone assoluto del mezzo espressivo. Una padronanza che in questa mostra può trovare ampio riscontro nella dozzina di opere esposte.


Opere

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Edizione Alberto Schubert

Voies de la couleur-signes du silences Cartella di sei serigrafie stampata su carta a mano di cm 49x69 circa tirata in centoventi esemplari

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"La couleur se raisonne plus que le dessin". La frase di Bonnard mi torna alla memoria ogni volta che vedo un'opera di Antonio Corpora. La piena e spontanea identificazione dei suoi laghi e spessori di colore con l'emozione e la memoria di spettacoli naturali mi svela infatti come il traguardo di una lunga e meditata ricerca, che la vibrante intensitĂ dell'apparizione assorbe e cancella. Filtra dai cristalli della fantasia commossa l'arcobaleno che riassume le feste cromatiche del mare e del cielo, l'orifiamma della natura e si compone nell'intelaiatura - ora ordinatamente ritmata, ora invece inquietante di improvvise scansioni e di sobbalzi del cuore - di zone di colore che i legamenti intessono e squarciano, anch'essi colori a contrappunto, Tutto il complesso rapporto dell'uomo con la realtĂ diviene metafora pittorica, interamente affidato alle "correspondances" simboliche dell'alfabeto cromatico. Come, diversi anni fa, disse AndrĂŠ Chastel, le opere di Corpora sono cristallizzate in profonditĂ e piene di pittura, nell'esatto significato del termine. Ecco dunque la coscienza della pit10



tura, il limpido ragionamento sulle norme che fan valido l'affidamento dell'artista alle sue convenzioni linguistiche, alla più asciutta e radicale limitazione dell'uso degli esclusivi e primari elementi formali, colore e segno composti nelle varianti della superficie, in sé esaurienti per esprimere l'essenza vitale del colloquio con il mondo, della ricerca in se stessi. Non sarà il teorico formalismo di Denis ("essentielment, des couleurs en un certein ordre assemblées..."), ma ciò che anima e rompe quell'ordine, che lo rende non misurabile coni cànoni dell'armonia edonistica, e lo fa ogni volta diverso secondo l'imprevedibile flusso dei motivi esistenziali. Si crea così una trama pittorica che non segue altra regola se non l'adesione al corso delle "illuminations" dell'artista, e ogni accordo e scontro di tonalità e di timbri, ogni profilatura, ogni squarcio e intaccatura nel tessuto cromatico, sgorgano dalla fonte dell'emozione, ma sono insieme controllati dalla decisa coscienza del punto di arrivo: sono poeticamente "ragionati". Nello Ponente, che ha da sempre seguito il lavoro di Corpora, ebbe a scrivere che "i 12



ritmi si susseguono impetuosi o si cristallizzano come sospesi nel tempo, realizzando la visione pittorica in tutta la sua pienezza, nel suo significato morale, reale e umano". È quanto ci donano queste tavole luminose e vividamente organiche, attraverso le quali è dato seguire l'itinerario stilistico di Corpora in alcuni fondamentali traguardi. Dai tralicci che ingabbiavano corpi e atmosfera nell'avventate sintesi di emozione e contemplazione, alle calibrate, ma come inquiete, scacchiere di colore, che l'esperienza di vita ha inciso e corroso (la felicità naturale filtrata dalle vicende dell'uomo), qua si riassume limpidamente il diario e il messaggio di Antonio Corpora, che ha affrontato la realtà attuale con gli umanistici strumenti del suo repertorio di pittore mediterraneo. Franco Russoli

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Mare Sognato

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"...Peintture de synthèse, la Peinture de Corpora transpose donc le rÊel du plan Êntroitement sensoriel des apparences objectives au plan affectif et intellectuel de la recomposition picturale. ..." Denys Chevalier 1971 Officina edizioni, Roma

cm 63x85 tirata in 120 esemplari




Edizioni di Summa

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cm 60x80 tirata in 150 esemplari

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cm 50x71 tirata in 250 esemplari mare d'oriente 28



cm 60x80 tirata in 150 esemplari rocce e mare 30



cm 60x80 tirata in 250 esemplari alba

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cm 60x81 tirata in 150 esemplari estate 34




Mostre personali 1930 Firenze, Palazzo Bardi 1934 Tunisi, Galerie Outremer 1939 Milano, Galleria del Milione 1941 Tunisi, Galerie Peinture 41 1946 Roma, Galleria del Secolo; Roma, Galleria dell'Obelisco 1950 Milano, Galleria del Naviglio 1951Milano, Galleria Il Milione 1952 Parigi, Galleria de France 1954 Milano, Galleria del Naviglio; Roma, Galleria Schneider; Roma, Quadriennale Nazionale 1956 Venezia, Biennale Internazionale 1957 Roma, Galleria la Tartaruga; Parigi, Galerie "Cahiers d'Art"

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1958 Berlino, Galerie Springer; New York, Kleemann Galeries; Venezia, Biennale Internazionale 1959 Milano, Galleria Blu; Kassel, Documenta II 1960 New York, Kleemann Galeries; Venezia, Biennale Internazionale; Roma, Galleria Pogliani 1962 New York, Chalette Gallery 1963 Buenos Aires, Galleria Bonino 1964 Roma, Galleria Pogliani 1965 Firenze, Galleria Michaud; Berlino, Bucherhalle Winterhude 1966 Venezia, Biennale Internazionale 1967 Roma, Galleria Senior; Oslo, Haaken Gallery; Biennale di Tokio 1968 Milano, Galleria Borgogna 1969 Parigi, Galerie Cahiers d'Art 1970 Parigi, Grand-Palais 38


1971 Roma, Galleria Senior; Genova, Galleria il Salotto 1972 Milano, Galleria Schubert; Firenze, Galleria Michaud; Genova, Galleria il Vicolo; Roma, Quadriennale Nazionale d’Arte; Monaco, Galerie Villand & Galanis 1973 Monaco, Galleria Gunther Franke 1974 Milano, Galleria Schubert; Bolzano, Galleria Goethe; Monaco, B.M.W. Galerie; Piacenza, Centro Culturale Artistico; Finale Ligure, Studio Rotelli; Padova, Galleria Ciruzzi; Trier, Stadtisches Museum; Parigi, Galerie Raymonde Cazenave 1975 Arezzo, Galleria Pier della Francesca; Roma, Galleria Santoro 1976 Parigi, Galerie de Larcos; Firenze, Galleria Giraldi; Monaco, B.M.W. Galerie 1977 Monaco, Galerie Fischer-Roubaud; Roma, Galleria Grafica dei Greci; Roma, Centro d’arte La Bitta 1978 Monaco, Galerie Fischer-Roubaud; Weingarten, Galerie Im Kunstverlag; Napoli, Galleria Lo Spazio; Montignoso, Palazzo del Comune 39


1979 Ferrara, Palazzo Diamanti; Cerrina Monferrato, Galleria Villata 1980 Napoli, Galleria Lo Spazio; Trieste, Galleria Planetario 1981 Monaco, Staatsgalerie Moderner Kunst-Haus der Kunst; Salisburgo, Salzburger Kunstverein; Monaco, Galerie Fischer-Roubaud 1982 Bologna, Galleria Trimarchi; Venezia, Galleria Graziusi; Francoforte, Frankfurter Westend Galerie; Trieste, Galleria Planetario 1983 Monaco, Galerie Fischer-Roubaud; Roma, Galleria Giuliana de Crescenzo; Foggia, Galleria Retine Centro Culturale 1984 Esslinger, Kunstverein; Bolzano, Wehdeltreppe; Vicenza, Albanese Arte 1985 Lecce, Galleria Dimensione; Parigi, Fiac 85, Gran Palais 1986 Modena, Galleria il Torchio; Roma, Grafica dei Greci; Milano, Galleria Schubert; L'Aquila, Museo Nazionale d'Abruzzo, Mostra Antologica 40


1987 Monaco, Galerie Fischer-Roubaud; Monaco, Galerie Ruff; Roma, Galleria Break Club; Gaeta, Galleria Emicla; Taormina, Biblioteca Comunale; Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna 1988 Torino, Galleria La Bussola; Firenze, Galleria Il Ponte; 1989 Roma, Galleria di Summa; Parigi, Fiac Galerie Keser-Bohbot; Roma, Galleria de Crescenzo; Monaco, Galerie Roubaud; Pisa, Saletta Viviani; Perugia, Galleria Il Gianicolo; Porto S.Stefano, Galleria I Rioni di Giorgio Gucci 1990 Monaco, Galerie Roubaud; Monaco, Galerie Ruff; Sanremo, Studio d'Arte Beniamino; Bologna, Galleria Maggiore; Nizza, Galerie Sapone 1991 Milano, Galleria Bergamini; Brescia, Galleria Ciferri; Venezia, Comune di Dolo 1992 Belluno, Palazzo Crepadona; Roma, XII Quadriennale Nazionale d'Arte 1993 Monaco, Galerie Roubaud 1994 Roma, Galleria Di Summa; 41


1995 Roma, Galleria dei Greci; Amburgo, Galerie Bohbot; Roma, Galleria di Summa; Monaco, Galerie Roubaud 1996 L'Aquila, Museo Nazionale d'Abruzzo; Porto S.Stefano, Fortezza Spagnola 1997 Bolzano, Museo d’arte Moderna; Roma, Galleria Di Summa 1998 Vicenza, Sante Moretto, Monticello, Conte Otto; Reggio Emilia, Galleria 13; Lucca, Galleria Kontraste, Pietrasanta 1999 L’Aquila, Museo Nazionale d'Abruzzo, Castello Cinquecentesco; Brescia, Galleria Valerio 2000 Milano, Galleria Cappelletti; 2001 Roma, Galleria Di Summa; 2002 Caltanissetta, Galleria Marino; Roma, Galleria Consorti; Sperlonga, Museo Archeologico Nazionale; Urbino, Museo Palazzo Ducale; Teramo, Museo dello Splendore, Giulianova

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2003 Orvieto, Palazzo dei Sette, Antologica; Bologna, Galleria Maggiore, Antologica 2004 Roma, Galleria Di Summa; Venezia - Favaro Veneto, Galleria Orler, Antologica 2005 Roma, Galleria Di Summa, Antologica; Portogruaro (Ve), Studio Delise, acquarelli e dipinti; Venezia Favaro Veneto, Galleria Orler, Antologica; Roma, Museo del Corso, Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, Mostra Antologica; Milano, Galleria Cappelletti, Antologica, acquarelli; L'Aquila, Cassa di Risparmio dell'Aquila, Antologica 2006 Milano, Museo Brera, Antologica acquarelli ; Monticello Conte Otto (Vi), Galleria Sante Moretto; Venezia - Favaro Veneto, Galleria Orler, Antologica; Trieste, Galleria Planetario; Cervia, Magazzini del Sale, Antologica con 200 opere tra dipinti e acquarelli; Milano, Poleschi Arte, Antologica 2007 Venezia - Favaro Veneto, Galleria Orler, Antologica; Livorno, Guastalla Centro Arte, Antologica 2008 Roma, Galleria Di Summa, Antologica; Venezia Favaro Veneto, Galleria Orler, Antologica

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2009 Teramo, Sede Banca di Teramo, Antologica - 16 Settembre-18 Ottobre; Teramo, Galleria Miro', Antologica; Venezia - Favaro Veneto, Galleria Orler, Antologica; 2010 Venezia - Favaro Veneto, Galleria Orler, Antologica Mostre Collettive 1948 Biennale di Venezia; Galleria di Roma, Roma 1950 Biennale di Venezia 1951 Biennale di San Paolo; Pittori d'oggi Francia Italia - Torino 1952 Biennale di Venezia; International Drawing Exibition of the Institute of Chicago; Pittori d'oggi Francia Italia - Torino "Peinture Actuelle de France e d'Italie", MusÊe de Beaux Arts, La Chaux-de-Fonds 1953 Pittori d'oggi Francia Italia – Torino Art Club, Roma 1954 Tokio International Art Exibition Metropolitan Museum; Pittori d'oggi Francia Italia - Torino "Giovane pittura italiana" - Kunstaus - Zurick 44


1955 Biennale di San Paolo; Tokio International Art Exibition Metropolitan Museum Pittori d'oggi Francia Italia - Torino 1956 Biennale di Venezia 1957 Biennale dell’Incisione Italiana, Venezia 1958 Cincinnati Art Museum, Cincinnati; Zacheta Pazdzierhik, Varsavia 1960 Biennale di Venezia 1963 Graphika, Lubiana; Galerie Hazzan, Beirut 1964 American Hembassy, Hamman (Giordania) 1965 Galleria Penelope, Roma 1968 Galleria S. Carlo, Napoli 1969 La Lanterna, Trieste; Studio d’arte Moderna, Matera 1970 Gran Palais, Parigi 1986 “ G r u p p o d e g l i O t t o ” , P a d i g l i o n e A r t e Contemporanea, Milano 45


1988 Galleria Break Club, Roma 1990 Museo d’arte Moderna, S. Paolo del Brasile 1992 XII Quadriennale d'Arte, Roma 1993 Galleria Di Summa, Corpora, Scialoja, Turcato, Roma 1995 Galleria Di Summa, Corpora, Perilli, Roma 1997 Galleria Di Summa, Afro, Corpora, Fontana, Roma 1998 Galleria Di Summa, Il Gruppo degli Otto (Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Santomaso, Turcato, Vedova), Roma 2002 Galleria Di Summa, Corpora, Perilli, Turcato, Valentini, Roma 2004 Galleria Orler, Corpora-Dorazio-Castellani-Vedova-Mathieu, Venezia - Favaro Veneto ; Galleria Di Summa, Corneille, Corpora, Lindstrom, Roma 2006 Galleria Di Summa, Il Gruppo degli Otto (Afro-Birolli-Corpora-Moreni-Morlotti-Santo46


maso-Turcato-Vedova), Roma; Galleria Orler, Corpora-Castellani-Vedova, Venezia - Favaro Veneto Musei MusĂŠe National d'Art Moderne, Paris Albright Art Gallery, Buffalo (N.Y.) City Art Museum, St. Louis (Mo. U.S.A.) The Museum of Modern Art, New York Pasadena Art Museum, Pasadena (Cal. U.S.A.) MusĂŠe des baux arts, La Chaux-de-Fonds (Svizzera) Stadtisches Museum, Leverkusen (Deutscland) Galleria d'Arte Moderna, Roma Museo Revoltella, Trieste Civico Museo d'Arte Moderna, Torino Museu de Arte, SaoPaulo (Brasil) New Gallery of Contemporary Art, Pisburg (U.S.A.) Galleria Comunale, Roma National Galleriet, Oslo Art Museum, Dallas (Texas U.S.A.) Von Der Heydt Museum, Phoenix (Arizzona, U.S.A.) Phoenix Art Museum, Phoenix (Arizzona U.S.A.) Art Museum, Toronto (Canada) Melbourn Art Museum, Melbourne (Australia) Museo di Tella, Buenos Aires Museo Raggio, Buenos Aires


Galleria d'Arte Moderna, Spoleto Galleria d'Arte Moderna, Taranto Museo Internazionale, Firenze National Museum, Skopije (Macedonia)




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