IllI bro
A Zeno e a Nina, miei preziosi aiutanti. A Valerio, mamma e papà che mi permettono di credere alle favole.
Elisa Giordano
Il libro dell’Avvento dell’elfo Socrate
ISBN 979-12-221-0734-9
Prima edizione settembre 2024
ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
anno 2028 2027 2026 2025 2024
© 2024 Carlo Gallucci editore srl - Roma
Socrate non ha lasciato fonti scritte. Le citazioni, semplificate, che si trovano all’interno del libro, provengono dalle opere di Platone che reinterpreta il pensiero del filosofo, tra cui l’Apologia di Socrate e alcuni dialoghi platonici come La Repubblica e Fedro
L'elfo Socrate è anche il protagonista di un podcast di Storielibere.fm disponibile su tutte le app di ascolto dal primo dicembre 2024.
Progetto grafico:
Art director: Francesca Leoneschi
Graphic designer: Pietro Piscitelli / theWorldofDOT
Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso Grafički Zavod Hrvatske, Zagabria - Croazia nel mese di agosto 2024
Gallucci e il logo g sono marchi registrati
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Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
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Un elfo in fAmiGliA
La famiglia Senofonte aveva deciso di addobbare l’albero di Natale. Tutto pareva normale, anche il fatto che il mese di dicembre fosse appena cominciato e loro fossero in anticipo di una settimana rispetto alla tradizione. Ogni anno la solfa era la stessa: l’entusiasmo iniziale, la ricerca degli scatoloni in cantina (ne mancava sempre uno, mai due e nemmeno nessuno), la decisione sul tema e il colore dominante dell’albero, il ritrovamento di palline dimenticate (probabilmente erano dentro lo scatolone perso l’anno precedente), la rottura di quelle più fragili e una bella litigata su chi avrebbe posizionato il puntale.
«Ma lo scorso anno non avevamo detto che avremmo comprato una stella per la punta dell’albero?» chiese Sofia, sei anni, piglio deciso e memoria da elefante.
«Mmm… Avevamo detto che lo avremmo fatto quando tu avresti raggiunto la mia età. A quel punto te ne occuperai tu, per quest’anno tocca ancora a me il solito puntale» rispose Milo, otto anni, un vero prestigiatore con le parole.
La musica in casa raggiunse livelli da concerto rock quando i bambini decisero di rincorrersi attorno all’albero per posizionare le luci fino a che… sbadabàm! Un bello scontro frontale e una caduta a terra con rimbalzo.
«Bambini, questo è troppo però! Lo spirito del Natale mi sta abbandonando già il primo di dicembre: non si scherza con l’elettricità!» La mamma abbassò la musica mentre rimproverava Milo e Sofia.
«E questo foglio colorato che cos’è? Vi ho detto mille volte che non si lasciano i disegni in giro, ci siete scivolati sopra» disse il papà sventolando tra le mani il disegno di una piccola porta rossa. Era un’immagine che nessuno ricordava di aver visto, ma ogni anno il Natale ripropone sempre qualche ricordo dal passato.
I genitori diedero un ultimatum ai figli: pigiama, cinque minuti di coccole e poi a nanna. Nel tragitto tra il bagno e la camera da letto Milo e Sofia si fermarono ancora un attimo accanto all’albero per osservare bene il disegno. La porta era circondata da ghirlande, con una minuscola maniglia che nessuno sarebbe stato in grado di aprire per -
ché più piccola di una falange. I bambini la toccarono incuriositi per capire se fosse stata dipinta a tempera o colorata con i pennarelli e all’improvviso furono accecati da un bagliore dorato.
La porta era illuminata da una luce scintillante. I bambini la videro dopo essersi sfregati gli occhi con le mani a pugno, proprio come facevano al mattino, quando il sole filtrava dalla finestra. Davanti alla porta misteriosa era apparso un pupazzo. Quello sì, l’avevano riconosciuto!
Era un peluche molto buffo che la mamma aveva avuto in dono da una sua amica di Parigi. Era un filosofo… qualunque cosa significasse!
«Buonasera, miei cari bambini. Mi presento, sono l’elfo Socrate».
Milo e Sofia sgranarono gli occhi. Erano stupefatti nel trovarsi faccia a faccia con un elfo vero, che perdipiù non aveva molto in comune con il classico immaginario elfico. Barba lunga, capelli bianchi… ricordava Babbo Natale, ma indossava una tunica semplice e i sandali!
«Da dove vieni? Dov’è Babbo Natale? Come ti chiami?» esclamarono i fratellini in coro.
L’elfo rise divertito. «Oh quante domande… Però mi piace la vostra curiosità! Lo ripeto sempre ai miei colleghi elfi: una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta».
I bambini non furono assolutamente soddisfatti dalla risposta. L’elfo lo capì e proseguì: «Dicevo, io sono Socrate. Sono qui perché il mio datore di lavoro, Babbo Natale – chiamato anche Santa Claus –, mi ha mandato a capire come vi state comportando».
Milo e Sofia si guardarono terrorizzati. «Aiuto… ma allora dobbiamo essere sempre bravissimi?»
L’elfo ridacchiò. «A me l’aggettivo “bravo” non è mai piaciuto. Piuttosto mi piacerebbe sapervi gentili, generosi e felici. Ora andate a dormire sereni, nei prossimi giorni vi spiegherò meglio. Ogni notte, mentre dormirete, utilizzerò questa porta magica che mi trasporta da Babbo Natale: a lui parlerò di voi e a voi racconterò che cosa succede dalle sue parti!»
I bambini posizionarono la porticina magica sotto l’albero, proprio di fianco al loro calendario dell’Avvento, poi si addormentarono all’istante sognando stelle luminose, bastoncini di zucchero e renne al galoppo. Quel Natale sarebbe stato davvero speciale.
Nel primo giorno d’Avvento Milo e Sofia trovano sotto l’albero di Natale uno strano disegno con una porticina rossa che nessuno dei due ricorda di aver fatto. Lo raccolgono per guardarlo meglio ed ecco che… magia! Il foglio comincia a scintillare e dall’uscio fa capolino l’elfo Socrate, una buffa creatura del paese di Babbo Natale. Saggio, un po’ eccentrico, sempre pronto a raccontare avventure e disavventure del fantastico regno del Nord, Socrate con le sue perle filosofiche aiuterà i due nuovi amici ad affrontare i piccoli problemi quotidiani, a riscoprire la meraviglia dell’attesa e ad apprezzare la bellezza di tutti quei doni che ogni giorno la vita ci regala.
24 STORIE (+una!) PER SOG na RE
E acc E nd ERE l a cu R i OS i Tà S ul G i OR n O P iù aTTE SO d E ll’ann O.
L’eLfo Socrate è anche un podcaSt Su:
Consigliato dai 4 ai 99 anni