LA DANZA DELL’AMICIZIA
Tutto ciò che ti racconterò è accaduto in un’epoca in cui ancora non è stato inventato niente. Non è che manchi la luce in casa: mancano proprio le case! Niente case, niente città, niente telefono, niente televisione, niente… be’, insomma, hai capito: niente di niente. Esistono solo le cose essenziali: il pianeta, i suoi abitanti, e basta. E in mezzo a tutto questo niente ci siamo noi, i cavernicoli.
UAO
Universale d’Avventure e d’Osservazioni
Raquel Díaz Reguera
La tribù di Kai. La danza dell’amicizia
disegni di Lucía Serrano
traduzione dallo spagnolo di Federico Taibi
della stessa serie:
La tribù di Kai. Il nuovo mondo
ISBN 979-12-221-0477-5
Prima edizione italiana giugno 2024 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
anno 2028 2027 2026 2025 2024 © 2024 Carlo Gallucci editore srl - Roma
Titolo originale dell’edizione spagnola:
La tribu de Kai. La danza del cuentaconmigo
Testo © 2024 Raquel Díaz Reguera
Disegni © 2024 Lucía Serrano
Pubblicato per la prima volta nel 2024 da Editorial Flamboyant S.L.
Gallucci e il logo sono marchi registrati
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Raquel Díaz Reguera Lucía SerranoLA DANZA DELL’AMICIZIA
traduzione dallo spagnolo di Federico Taibi
PRIMA DI COMINCIARE
Ma lo sai dove ti stai avventurando?
Vedo che hai aperto il libro senza doverti difendere da uno stormo di pipistrelli preistorici né arrampicare sulle tende della tua stanza per sfuggire a un leone delle caverne. Meno male! Non vorrei mai che, per colpa mia, ti divorasse un serpentosauro tigrato o qualche altra belva selvaggia. Ecco perché, prima che continui a leggere, voglio avvisarti dei tanti pericoli nascosti in queste pagine: potresti incontrare sciami di zanzare caimano, capaci di ridurti a un colabrodo, piante carnivore in grado di trangugiare un mammut senza
masticarlo, sabbie mobili che potrebbero inghiottire un branco di tirannosauri in un battibaleno e, in generale, una miriade di cose orripilanti che ti farebbero tremare come una foglia. Insomma, se vuoi conoscere la mia storia, poi non dire che non ti avevo avvertito!
CAPITOLO 1
Riesci a immaginare un mondo senza niente?
Giusto per darti un’idea del mondo in cui stai per addentrarti, sappi che tutto ciò che ti racconterò è accaduto in un’epoca in cui ancora non è stato inventato niente. E quando dico niente, intendo davvero NIENTE. Non è che manchi la luce in casa: mancano proprio le case! Niente case, niente città, niente telefono, niente televisione, niente... be’, insomma, hai capito: niente di niente. Esistono solo le cose essenziali: il pianeta, i suoi abitanti, e basta.
E in mezzo a tutto questo niente ci siamo noi, i cavernicoli.
Dal momento che a nessuno è venuto in mente di inventare le case, viviamo nelle caverne. Tu ci hai mai abitato? Sono bellissime: hanno il soffitto e le pareti di roccia, il pavimento di terra, un ingresso senza porta (anche quella non è ancora stata inventata), pipistrelli, ragni e ogni genere di bestioline. Hanno anche un giardino immenso: tutta la foresta che ho davanti appartiene a noi. O meglio, a noi e al resto degli animali e delle piante che ci vivono.
DELLA STESSA SERIE:
Lia ha 10 anni ed è una cavernicola.
La vita della sua tribù trascorre serena, tra i soliti pericoli della preistoria: zanzare caimano, piante carnivore, serpentosauri tigrati… Finché un giorno accade qualcosa di veramente spaventoso: un’eruzione vulcanica, un terremoto e persino una pioggia di meteoriti! La tribù si disperde e Lia e i suoi amici dovranno imparare a cavarsela da soli in un mondo completamente diverso da quello che conoscevano…
traduzione di Federico Taibi
Consigliato dagli 8 ai 99 anni