


Charlotte Habersack
Non aprire questo pacco. Brucia! disegni di Fréderic Bertrand traduzione dal tedesco di Maria Alessandra Petrelli
Della stessa serie: Non aprire questo pacco. Morde!
Non aprire questo pacco. Sbava! Non aprire questo pacco. Azzanna!
ISBN 978-88-3624-911-4
Prima edizione italiana marzo 2023 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
anno 2027 2026 2025 2024 2023
© 2023 Carlo Gallucci editore srl - Roma
Titolo dell’edizione originale tedesca: Bitte nicht öffnen. Feurig!
© 2019 Carlsen Verlag GmbH - Amburgo, Germania
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traduzione di Maria Alessandra Petrelli
era cambiato. Tutti i giorni andava a giocare con lei.
Ma che cosa stava succedendo? Dalla strada provenivano strani tintinnii e schiocchi.
Marie guardò verso la recinzione del giardino dove la mamma stava annaffiando le ortensie. Al di là spuntò…
… un cavaliere! Un autentico cavaliere in sella a un cavallo!
«Cavoli!» Nemo balzò in piedi e corse verso la rete insieme a Fred e Ada.
Marie mise da parte Draco e inseguì i più grandi. Andò a sbattere contro la mamma che, colta di sorpresa, inclinò verso l’alto la canna dell’acqua annaffiando cavaliere e cavallo.
Il cavallo nitrì e scartò di lato. Il cavaliere fu quasi disarcionato.
Marie fece un risolino. Si girò e tornò saltellando dal suo drago.
Draco?
«Draco!»
Il ladro dovette schiacciare l’ingombrante peluche per farlo entrare nella cassetta. Sentiva scorrere nelle vene una sensazione oscura, dolceamara come il cioccolato. Un suono gutturale gli uscì dalla bocca, chi lo avesse sentito non avrebbe saputo dire se fosse una risata o un singhiozzo. Una lacrima nera gli sgorgò dall’occhio, rimase in bilico per un attimo sulla punta del naso e cadde sulla pancia scintillante del drago.
Il ladro si affrettò a chiudere il coperchio. Con altre lacrime ne sigillò il bordo.
a fare il bagno alle bambole e a colorare mandala…»
«Abbiamo!» sottolineò anche Ada.
«E va bene, abbiamo!» Nemo si precipitò dentro casa senza nemmeno salutare i genitori.
Fred sospirò. Non era la prima volta che Nemo dava più retta ad Ada anziché a lui. Ma in quel momento non aveva la minima importanza: c’erano ben altri problemi!
Rivolse un cenno di saluto ai signori Pinkowski e seguì gli altri in cucina. Qui si mise a sedere su uno degli sgabelli davanti al lungo bancone.
Nemo non riusciva a calmarsi. «Abbiamo passato tre settimane a prenderci cura di Marie come una neonata» ricominciò. Tirò fuori dal frigorifero uova e pancetta. «E poi rubano il drago di peluche nell’unico attimo in cui ci siamo distratti».
Ada e Fred annuirono. C’era proprio da mettersi le mani nei capelli! Per la terza volta il misterioso ladro era riuscito a rubare il giocattolo a un bambino e a spedirlo “dove cresce il pepe”. Tutte le volte i pacchetti erano arrivati a casa di Nemo.
Stavolta avevano fatto un tentativo molto audace: avevano regalato un peluche a Marie, la figlia dei
Nemo alzò gli occhi al cielo. A casa loro non si mangiava altro che cipolle, da giorni. In tutte le salse: torta di cipolle, cipolle arrosto, crema di cipolle… persino a colazione i suoi genitori avevano mangiato pane con cipolle fatto in casa spalmato di confettura di cipolle! Al supermercato ne erano avanzate troppe.
«Cavoli, non ne posso più di mangiare cipolle» gemette Nemo.
«E di annusarle» mormorò Ada, che negli ultimi giorni aveva trovato l’alito dell’amico non proprio piacevole.
Il papà di Nemo borbottò: «Ma sarebbe davvero un peccato buttare via tutte quelle buone cipolle».
«Tra poco le avremo finite» lo consolò la moglie. «Ne restano solo cinquanta chili». Con un gesto affettuoso tolse dalla barba del marito un anello di cipolla rimasto incastrato dalla colazione. Come tutti gli uomini di Barbaville, il signor Pinkowski non si radeva da molte settimane.
«Prepariamo una frittata di cipolle» propose Fred conciliante. «È buonissima». Prese una cipolla e la tagliò a fettine. Il suo stomaco brontolò. Si erano
riuniti nel giardino di Marie prima ancora di poter fare colazione.
«D’accordo». Ada versò un pezzo di burro in padella e lo fece sciogliere. Nemo sbatté con la frusta tre uova.
«Facciamo un salto su alla rocca» annunciò la mamma. «Oggi la professoressa Carneval assegnerà le ultime parti per la festa cittadina. A papà piacerebbe fare l’armigero. Del resto il fisico ce l’ha».
Con un risolino diede una pacca all’addome del marito.
I signori Pinkowski uscirono di casa di ottimo umore. Non appena se ne furono andati, a Nemo venne un’idea. «Ehi, ragazzi!» Una luce si accese nei suoi occhi castani. «Adesso che non dobbiamo più sorvegliare Marie, potremmo partecipare anche noi alla festa cittadina. Che ne dite? Saliamo su alla rocca!»
«Nemmeno per sogno!» Fred si asciugò qualche lacrima dagli occhi e versò le cipolle finemente sminuzzate nel burro caldo. «Abbiamo altro da fare.
Devo forse ricordarvi che il ladro ha il drago? Probabilmente lo sta incantando, poi lo infilerà in una cassetta e…»
«Accidenti!» Ada tolse la padella dal fuoco. Le cipolle bruciate fumavano.
«Niente di grave» la tranquillizzò Nemo. «Ne abbiamo più che in abbondanza»
«No, non è questo». Ada lo guardò sgomenta. «Fred ha ragione: l’ultima volta il pacchetto lo ha aperto Franz Toh… stavolta non deve farlo per nessun motivo!» Fu assalita da un brivido all’idea che il simpatico postino fosse assalito da un drago in carne e ossa…
«Dobbiamo avvisarlo!» concordò Fred. «E subito! Ma dove sarà?»
«Be’, su alla rocca». Nemo sorrise compiaciuto. «Come tutti!»
«Ma che cos’è?» Il dottor Carietti si passò una mano sul viso, incredulo. La preside Asparagus strabuzzò gli occhi. «È forse… un drago?» Il signor Keller scoppiò a ridere. «Be’, di sicuro non è un coniglio».
espertiNemo,AdaeFredsonodeiveri nelgestirelecreaturefantastiche cheesconofuoridaipacchimisteriosi. pericolosaTroppasicurezzaperòpuòessere Sarebbeelasituazionesifa…scottante! proprioilcasodicapire chièilmittente,manonèfacilescoprirlo, bisognasoprattuttoperchénelfrattempo ancheevitarecheBarbaville finisca in cenere.
Consigliato dai9 ai99anni
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