Game-eXperience Magazine - Numero 2

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game-experience.it magazine

n.2

RESOCONTI Vi presentiamo la

gX League Stagione 1 3 vs 3 Trio Warfare 1 vs 1 The Last Hero

INTERVISTE 6 VINCITORI RACCONTANO COME SI SCALA LA CLASSIFICA

SPECIALE ACQUISIZIONE & MONTAGGIO DEL PERFETTO VIDEO GAMEPLAY

Capcom osa, forse troppo


Pagina 2 // Editoriale

Rieccoci cari lettori, mentre il numero 2 era in cantiere la gX LEAGUE è finita ed ha riscosso un notevole successo fra i videogiocatori di Modern Warfare 3 tanto che la seconda stagione è iniziata da poco. Troverete il resoconto in questo stesso numero e l’intervista ai vincitori della prima stagione, inclusi i MVP. Vi siete persi la prima uscita del nostro magazine? Beh allora dovete sapere che ciò che state leggendo ora è la prima rivista sui videogiocatori per videogiocatori. insomma, questa rivista lascia spazio alle persone, in pratica queste pagine contengono le esperienze di VOI videogiocatori. In questo secondo numero abbiamo ben 6 interviste ai recenti campioni incoronati sul nostro sito inoltre troverete diversi articoli molto utili per migliorare la vostra esperienza videoludica. Un esempio? La Rubrica che vi introduce al mondo dell’acquisizione video, molto utile per coloro che vorrebbero capirci di più su schede d’acquisizione, collegamento cavi e settaggi vari. Senza contare lo speciale sulle migliori cuffie per videogiocare! Detto ciò, vi auguriamo una buona lettura.

SORA 000 GRAFICA Bigboss_xx COORDINATORE death_is_now REPORTER FEOPOLI REPORTER Jimbe™ REDATTORE SIMUS REDATTORE

Essendo un progetto piuttosto ambizioso sarebbe gradito il vostro aiuto: chiunque senta di voler far parte della redazione può inviarci una mail all’indirizzo info@game-xperience.it; il titolo della mail deve essere “Reclutamento Magazine”. Se invece siete interessati a dare una mano col sito cliccate qui


Pagina 3 // Indice

. INDICE CONTENUTI 04 08 14

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Resoconto: gX League I Stagione Un bagno di sangue senza precedenti

Intervista: Ecco i vincitori della League I campioni della Lega Elite e Master al microfono

Intervista: I MVP della League I migliori giocatori delle 2 leghe al microfono

Resoconto: The Last Hero Quando la gloria non si spartisce con nessuno

Intervista: Il vincitore The Last Hero L’ultimo rimasto ai nostri microfoni

Resoconto: Trio Warfare La seconda edizione del torneo 3 vs 3

Intervista: I magnifici 3 del Trio Warfare Compagni uniti fino alla fine, ecco la loro storia

Albo d’oro: Commemoriamo i campioni I campioni della Lega Elite e Master al microfono

Rubrica: Acquisizione e Montaggio Video Vuoi registrare le tue giocate? Ti insegnamo come si fa

Rubrica: Quali Cuffie comprare? Le cuffie sono importanti ma quali comprare?

Speciale: Amazon.it, le offertone Videogioca risparmiando. Come? Con le nostro offerte

Recensione: Resident Evil 6 Gli zombie son tornati ma il resto?

Recensione: Tekken Tag Tournament 2 Il Torneo del Pugno di Ferro riapre i battenti

Recensione: Guild Wars 2 Con questo MMO chi si ricorderà di WoW?


Pagina 4 // Resoconto

Parte alla grande gX con un progetto importante, la gX League!! Si tratta di una lega divisa in 2 serie (Elite e Master) dove i migliori teams appartenenti ai clan piĂš blasonati in Italia si affrontano per avere premi importanti, questo tutto grazie alla nostra forte collaborazione con il portale ESL!! Nella prima stagione il premio era 6 copie di Ghost Recon Future Soldier; chi sarĂ riuscito ad agguantarlo?


Pagina 5 // Resoconto


Pagina 6 // Resoconto

gX LEAGUE I STAGIONE Resoconto del Torneo a cura di Bigboss_xx

QUALIFICAZIONI In questo girone eliminatorio si sono decisi quali teams avevano diritto ad andare in Elite e quali in Master. 4 teams si erano già qualificati alla serie ELITE perchè piazzatisi fra i primi 4 del torneo WFG (War For Glory) ed erano:

» LTD (Last To Die) » Sk (Silent Killers) » Devm (Devastati Mentali) » LUI Essendo quindi i teams che si son dimostrati più forti hanno avuto l’accesso senza passare dalla qualificazione. Nelle eliminatorie invece hanno risaltato le prestazioni dei teams dei Wolfman (Lycans e Predators), i CANA Psyko, i LUPI White Wolves, i l LUPI MAS e i xRevolution Clan, tutti primi dei loro rispettivi gironi. Dopo le eliminatorie il torneo si è scisso in LEGA ELITE e LEGA MASTER.

LEGA MASTER 2 gironi da 6 teams pronti a farsi battagli per conquistare posti nella Lega d’ELITE; dopo la fase a gironi si son trovati nelle fasi finali del torneo i seguenti teams:

» Anonymous » Italian Teams Predators » V per Vendetta » Lone Killers Tutti questi 4 son stati promossi nella Lega ELITE per il loro torneo disputato, ma solo gli Es Anonymous di giorgioilboss con un avvincente finale contro i V per Vendetta hanno conquistato il primo posto nella MASTER!

LEGA ELITE Quì si son subito affrontati teams molto famosi nel panorama Italiano quali gli LTD, i LUI, i LUPI, gli Sk, i xRev, gli eS ecc. ciò ha portato gironi molto equilibrati ma dominati da 2 teams! Nel girone A hanno spadroneggiato i LUI Assetati, nel girone B gli LTD, dominio che han tenuto fino alla fine perchè le altre 2 squadre classificate nella fase finale, gli xRevolution e gli eS Foxhound, non hanno saputo tenergli testa.


Pagina 7 // Resoconto

Gran finale quindi fra i LUI Assetati - in tutti i sensi - di vittorie in gX e i campioni in carica del nostro War For Glory, gli LTD. Alla fine con un 3 a 1 molto equilibrato gli LTD di Dream Player e EuroTryp hanno avuto la meglio sui LUI di spartano e xCl2azy, onore e gloria alla loro seconda vittoria di un 6vs6 targato Game-eXperience. Chi riuscirà a fermarli? La finale 3/4 viene aggiudicata invece dalle sorprese xRevolution che battono gli eS e coronano una I stagione coi fiocchi. A fine torneo sono stati premiati i players più performanti:

MVP LEGA ELITE Sk-Benjy (Silent Killers) Wolfman-Andre (Wolfman Predators) NightsMagnum (LUI Assetati) Donkilli (xRevolutions Clan)

MVP LEGA MASTER Xx_Ti_ScAsSo_xX (eS Anonymous) Terminetor555 (Killers Groove Elite) Trust_Frost97 (i Veterani)

Tra poco parte la seconda stagione della gX League e oltre ai nomi sopraccitati si sono aggiunti team importanti come gli XHeroes e i Devm. Chi conquisterà la seconda stagione? Preparatevi poi per la prestigiosa terza stagione all’uscita di Black Ops 2!! A presto ed al prossimo torneo!


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INTERVISTA

giorgioilboss itz_snake


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Pagina 10 // Intervista

INTERVISTA A giorgioilboss Intervista a cura di death_is_now

D: Ciao sono il reporter di GX per il magazine cominciamo questa intervista parlandoci di te R: Mi chiamo Giorgio e ho 16 anni, provengo da Bergamo. Amo il calcio, ovviamente le ragazze xD e la play D: Parlaci nel clan dove ti trovi adesso R: Sono negli Endless Storm da 1 anno e qualche settimana, e prima di essere responsabile in Anonymous ero Vice dei Foxhound, poi per problemi scolastici ho dovuto staccare un po’ con la play e aprire i libri. Sono stato messo vice capo negli Anonymous, con Ti Scasso una persona davvero simpatica e brava come capo squadra, con lui ho vinto questo torneo, adesso lui è stato messo in Foxhound per aiutare a gestire al meglio loro e da noi c’è un nuovo capo squadra e io ancora vice, ma la cosa non mi da fastidio perché fino ad ora mi trovo da dio con questo ragazzo, che prima era un “normale membro” ma adesso gli è stata data fiducia e io assieme a lui stiamo provando a raggiungere vari traguardi. Lui ha giocato sempre o quasi con noi si chiama xGeNeTiiCkZ adesso usa xTehMaTz-, però poco importa dell’ account

D: Di certo questa vittoria avrà aumentato il legame nella squadra e il morale, punterete a vincere l’elite league nella prossima stagione? R: Come tutti è ovvio che punteremo a vincere, sono ottimista dell’elite league, però ci sono clan con un po’ di esperienza in più. Per far si che si vinca prima di tutto bisogna essere affiatati perchè senza una squadra non si va da nessuna parte D: Quale è stata a parere tuo la partita più impegnativa che ha messo più in mostra le debolezze della squadra? R: Beh di partite impegnative sono state contro gli LK e contro i V per vendetta dove in alcune situazioni emergeva l’agitazione però per il resto abbiamo giocato come sappiamo fare e ce l’abbiamo fatta D: Invece quella più emozionante? R: Di certo la finale

D: Avresti mai pensato di arrivare a questi livelli?

D: Giocare questi livelli è sicuramente sempre molto emozionante, quali sono state le emozioni che hai provato durante le cw?

R: Sinceramente essendo una terza squadra anche se a me non piace sentirlo dire, non me lo sarei mai aspettavo, ma fortunatamente non ci sono solo ragazzi “BM” che gli interessa la squadra in cui sono

R: Beh vincere ovviamente, ma anche sentire la squadra che si affiatava tutti che facevano i complimenti a tutti e vedere questo legame è già un emozione, poi va bhè quando si vince l’emozione c’è sempre

D: Cosa consigli per migliorarsi ai player che stanno leggendo?

D: Oltre all’elite league pensate di partecipare ad altre competizioni organizzate dalla gx

R: In primis di ascoltare i capi squadra e sicuramente se questi sono affidabili i risultati arrivano, e poi ti non guardare sempre la squadra che gli verrà assegnata, ma di puntare a fare sempre meglio

R: Beh avevo pensato di partecipare al 4 vs 4 ma dato che siamo impegnati in altre due competizioni aspetterò la prossima edizione


Pagina 11 // Intervista

D: Ok beh giorgio l’intervista è finita grazie mille per la disponibilità, prima di andare c’è qualcuno che desideri salutare? R: Ovvio saluto tutta la Endless Storm, in particolare oltre agli Anonymous la squadra dove sono un saluto a Mr_hambucker che ringrazio per l’occasione datami 1 anno fa, e devo ringraziarlo perchè se sono cosi è grazie a lui e quelli che sono dentro da prima di me e clad_35 che è da due anni che gioco con lui e con lui si è formato un legame un po’ di più di un amicizia attraverso una play, e se sono qua è grazie anche a lui D: Ok giorgio grazie mille per la disponibilità un sincero in bocca al lupo per la Elite League R: Ciao


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INTERVISTA A itz_snake Intervista a cura di death_is_now

D: Ciao sono il reporter di gX per il magazine, parlaci di te R: Ciao beh niente preferisco siano gli altri a parlare di me... direi solo solo cose positive ehehe

D: Quale tuo compagno di team è stato più determinante per la vittoria e perchè?

R: LAST TO DIE

R: A modo suo ognuno di noi è determinante, c’è chi rusha portandosi con sè tre vittime, c’è chi rimane da solo contro tutti e fa una ninja defuse ma c’è anche quello che con una singola kill consente alla squadra di piazzare o comunque consente di prendere buone posizioni. Siamo una squadra molto equilibrata

D: In che anno è nato il tuo Clan?

D: Quale giocatore degli altri Clan vorresti nel tuo?

R: 2007

R: Nessuno

D: Avresti mai pensato di raggiungere questi livelli?

D: Perchè vi siete iscritti alla gX LEAGUE?

R: Sì, avevo una gran fiducia nei miei compagni e nonostante molti si sono allontanati da cod ne abbiamo trovati di migliori

R: Perchè volevamo confrontarci con i clan iscritti

D: Di quale Clan fai parte?

D: La serie di vittorie da voi ottenuta nel torneo aumenterà la sicurezza e migliorerà il morale all’interno del Clan? R: Non badiamo molto alle vittorie in successione ma alla singola partita D: Qual’è stata la partita più impegnativa e quella più emozionante del torneo? R: Beh sicuramente la finale!! In tutto il torneo non abbiamo perso nemmeno una mappa vincendo sempre 4 a 0 a parte la finale contro i LUI ASSETATI vinta 3 a 1

D: Vi è piaciuta la targhetta ricevuta? R: A me tantissimo e anche ai membri del clan, l’hanno molto apprezzata D: Vi iscriverete ad altri tornei organizzati da Game-eXperience.it? R: Certo D: L’intervista è finita, grazie mille per la disponibilità, prima di andare vuoi salutare qualcuno? R: Quei nabbi dei NBS che non si degnano di entrare nel torneo


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INTERVISTA

wolfman-andre Xx_Ti_ScAsSo_


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INTERVISTA A wolfman-andre Intervista a cura di death_is_now

D: Ciao sono il reporter di gX per il magazine, parlaci di te R: Ciao, mi chiamo Andrea, ho 19 anni e vivo a Roma, dove frequento la facolta di scienze politiche all’Università D: Di quale Clan fai parte? R: Faccio parte del clan WOLFMAN dall’agosto del 2009 (quindi dai tempi di COD5), e un anno e mezzo fa ne sono diventato vicecapo e da allora comando una squadra D: In che anno è nato il tuo Clan? R: Il mio clan nacque nel lontano 2007 sul grandissimo Call Of Duty 4; sono orgoglioso di far parte di uno dei clan italiani più “antichi” D: Avresti mai pensato di raggiungere questi livelli? R: Io credo che su Call Of Duty un giocatore per essere veramente bravo e fare buoni risultati in clan war con costanza debba unire principalmente due qualità: esperienza e buoni riflessi, in ordine d’importanza. Quindi, giocando a COD dal 2007, immaginavo che col passare del tempo sarei migliorato, anche se anni fa non mi sarei mai immaginato di essere in grado di vincere un premio come MVP di una competizione D: Qual’è il segreto per stimolare il Clan e fare sempre risultati migliori? R: La cosa più importante è far capire a tutti che non si sta giocando per sè stessi, ma per una squadra: lo scopo non è fare più uccisioni possibile per arrivare primo in classifica, bensì aiutare la squadra sacrificandosi o anche restando dietro a fare la retroguardia sapendo che l’80% delle volte non arriverà nessuno. Per quanto riguarda gli stimoli, nella mia squadra non ho mai avuto problemi in questo senso: tutti si impegnano sempre al massimo per conseguire la vittoria

D: La serie di vittorie da voi ottenuta nel torneo aumenterà la sicurezza e migliorerà il morale all’interno del Clan? R: Quando la squadra vince una cw, che sia un’amichevole o una di campionato, il morale si alza sempre D: Qual’è stata la partita più impegnativa e quella più emozionante del torneo? R: La partita più difficile credo sia stata la sconfitta contro i LUI Assetati. Io non ero presente, ma mi hanno detto che gli avversari sono stati molto bravi. Per quanto riguarda la cw più emozionante, devo dire che in questo torneo non abbiamo vissuto vere e proprie “cw epiche”, ma il risultato più soddisfacente è stato sicuramente il 4-0 contro i Lupi White Wolves D: Come si è comportato il tuo team nella competizione? R: Ci siamo fermati alla fase a gironi D: Sei soddisfatto di come è finito il torneo? R: Avrei preferito arrivare almeno alla fase di eliminazione, ma è andata così D: Quale giocatore degli altri Clan vorresti nel tuo? R: Potrei fare molti nomi, quindi dico semplicemente che i giocatori più forti che abbia mai incontrato sono probabilmente NitroCircus e J-Rambo degli AK


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D: Perchè vi siete iscritti alla gX League? R: Cercavo una competizione da disputare nel periodo fine primavera/inizio estate. Avendo già fatto tornei in gX ed essendone rimasto abbastanza soddisfatto, ho deciso di iscrivere il team alla gX league D: Vi è piaciuta la targhetta ricevuta? R: Sì mi è piaciuta molto, ringrazio il grafico D: Vi iscriverete ad altri tornei organizzati da Game-eXperience.it? R: A giorni ci iscriveremo all’Elite League D: L’intervista è finita, grazie mille per la disponibilità, prima di andare vuoi salutare qualcuno? R: Figurati, ringrazio te per l’intervista. Voglio mandare un saluto a tutta la mia squadra per l’impegno che mette nelle cw, e a tutto il resto del mio clan


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INTERVISTA A Xx_Ti_ScAsSo_xX Intervista a cura di death_is_now

D: Ciao sono il reporter di gX per il magazine, parlaci di te

D: Qual’è stata la partita più impegnativa e quella più emozionante del torneo?

R: Ciao mi chiamo Alessandro, per gli amici del PSN Xx_Ti_ScAsSo_xX. Bello il nick vero? ahah. Gioco a CoD da MW2 e solamente all’inizio di MW3 ho iniziato a giocare competizioni come la vostra. Prima si trattava solo di un semplice passatempo con amici

R: Sono molto indeciso tra semifinale e finale, sono state partite molto avvincenti anche se i risultati non le farebbero così sembrare

D: Di quale Clan fai parte?

D: Come si è comportato il tuo team in questa competizione?

R: Endless Storm, Capo della Foxhound [eS.]

R: Molto bene nonostante il periodo estivo, siamo molto soddisfatti

D: In che anno è nato il tuo Clan?

D: Quale giocatore degli altri Clan vorresti nel tuo?

R: 2007

R: Nessuno attualmente, nel clan ci sono gran parte dei migliori giocatori in Italia

D: Avresti mai pensato di raggiungere questi livelli? R: Sinceramente no, infatti agli inizi non pensavo neanche a giocare competizioni D: Qual’è il segreto per stimolare il Clan e fare sempre risultati migliori? R: Stare spesso insieme, cercare di tenere un bel clima interno ed essere uniti anche dopo le sconfitte D: La serie di vittorie da voi ottenuta nel torneo aumenterà la sicurezza e migliorerà il morale all’interno del Clan? R: Certamente, anche se il morale è già molto alto visto che l’Airborne, la prima squadra del clan, è un team vincente a tutti gli effetti

D: Perchè vi siete iscritti alla gX LEAGUE? R: Per fare una competizione nel periodo estivo e perchè c’era la possibilità di vincere dei premi “materiali”, cosa che in alcune federazioni non è possibile D: Vi è piaciuta la targhetta ricevuta? R: Sì, specialmente la mia per l’MVP del torneo ;) D: Vi iscriverete ad altri tornei organizzati da Game-eXperience.it? R: Sì, parteciperò con la squadra Foxhound alla gX League 2 D: L’intervista è finita, grazie mille per la disponibilità, prima di andare vuoi salutare qualcuno? R: Tutti i membri della ENDLESS STORM ;)



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Eccoci col primo torneo 1vs1 The Last Hero organizzato da Game-eXperiece e giocato su Call of Duty: Modern Warfare 3 su piattaforma PS3. Qui un totale di ben 64 giocatori si scontrano sulla nota mappa Dome in un 1 contro 1 radar on a vita dimezzata, dove a scalare la classifica è sempre il piÚ forte.


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1 vs 1 THE LAST HERO Resoconto del Torneo a cura di feopoli

Il torneo è strutturato in due fasi per renderlo più emozionante: Fase a Gironi e Fase a Eliminazione diretta. I premi in palio sono 4 bellissime targhette, per il primo, il secondo, il terzo e il quarto posto, fatte tutte dai nostri bravi grafici gX.

In questo giro di duelli possiamo ricordarci i players sopravvissuti fino a questo punto, elenchiamo dunque:

» xMrCrach

Si parte con la Fase a gironi di questo numeroso torneo con 16 gironi di 4 players ciascuno, dove tutti se le danno di santa ragione per raggiungere la fase successiva, quella a eliminazione diretta, la fase che non lascia speranze a quelli che non riescono a salvarsi. Una vera e propria strage, sono stati mandati a casa ben 32 giocatori, ovvero la metà degli iscritti iniziali.

» Vandi92

Ebbene, si parte coi sedicesimi di finale che ha visto affrontarsi giocatori molto abili di clan di un certo livello, ma a questo punto anche se si è bravi c’è sempre qualcuno che è in grado di superarti. Si passa quindi al round successivo, gli ottavi, una fase degna di nota; protagonisti scontri molto combattuti e sudati che hanno deciso la sorte del passaggio ai prossimi incontri, nei quarti di finale.

» Fponti96

» OwlF-Greed » Fedefull

» Alegab » Mido17 » Darkdevil1996 Gli incontri tra questi giocatori si sono giocati senza esclusioni di colpi, ma a raggiungere la vittoria per la fase successiva sono stati solo in 4, stiamo parlando di:

» Vandi92 » Fedefull » Fponti96 » Mido17


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Le semifinali sono alle porte, e i suoi protagonisti stanno per sfidarsi in 2 incontri all’ultimo sangue.

CURIOSITA’

Il primo è stato tra Vandi92 e Fedefull che ha visto come vincitore, dopo un match molto impegnativo finito 2-1, Vandi92. Nella secondo sfida, a fare spettacolo sono stati Fponti96 e Mido17; dopo 3 partite a spuntarla è stato Mido17.

Questo Torneo è stato il primo “The Last Hero” organizzato sul nostro sito. Si è svolto fra Marzo e Giugno ed ha visto protagonisti 64 videogiocatori di MW 3.

Finalmente dopo 2 mesi di ininterrotti scontri 1vs1 è giunto il momento del gran finale tra due bravissimi videogiocatori PS3, Vandi92 e Mido17, provenienti entrambi dallo stesso clan, i Fatal Killers. Per decretare il vincitore finale ci sono volute 3 partite tutte combattute alla pari. Nella prima, Vandi92 ha mostrato le sue grandi doti vincendo 30-25. Mido17, quindi contrattacca subito con un bel 30-17. Lo scontro è alla pari, 1-1, ma a quanto pare quello in vantaggio è mido. E così comincia l’ultimo vero scontro che ha infine deciso il vincitore; Mido17 si aggiudica il titolo di campione di The Last Hero, è lui l’ultimo eroe!

Visto il successo una seconda edizione è molto probabile.


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INTERVISTA

Mido17


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INTERVISTA A Mido17 Intervista a cura di feopoli

D: Ciao sono il reporter di gX per il magazine, parlaci di te R: Ciao a tutti, io mi chiamo mohamed, ho 18 anni e sono di milano. Nel tempo libero gioco a calcio oppure alla play specialmente (solo) a call of duty. Il mio primo call of duty su ps3 fu il primo “modern warfare” consigliato da un amico. Il mio clan sono i Fatal Killers(standard) D: Perchè hai scelto di far parte dei Fatal Killers? R: Mi è stato consigliato da un amico che faceva parte di questo clan dicendomi che c’era gente in gamba, quindi ho voluto provare. Questa è stata un’ottima scelta ed è passato più di un anno da quando mi sono arruolato trovandomi molto bene D: In che anno è nato il tuo Clan? R: Il mio clan è nato nel 2009, fondato dal nostro grande capo clan angelgatsu. Io sono entrato a far parte del clan il 16 giugno del 2011 D: Avresti mai pensato di raggiungere questi livelli? R: Ho sempre dato il massimo nelle competizioni in cui mi applicavo e sapevo che con costanza e impegno avrei raggiunto alti livelli in gaming D: Qual’è il segreto per stimolare il Clan e fare sempre risultati migliori? R: Essere concentrati e incitare i compagni nel fare sempre di più

D: Qual’è stata la partita più impegnativa e quella più emozionante del torneo? R: Sicuramente la partita più impegnativa ed emozionante fu la finale contro vandi92 (vice capoclan degli FK). C’è sempre stata una rivalità tra noi due nei 1vs1 D: Quale giocatore degli altri Clan vorresti nel tuo? R: Ci sarebbero un sacco di giocatori forti in diversi clan che vorrei, ma sono quasi tutti attaccati al loro clan come dovrebbero. Per nominare qualcuno direi OwlF-GreeD (TAR) che una volta giocava assieme a noi, o anche Sublime-Joker arrivato da xbox D: Perchè ti sei iscritto al torneo 1vs1 The Last Hero? R: Perchè so che nel singolo 1vs1 ben poche persone mi creano problemi, quindi avrei avuto tutte le possibilità per vincere D: Ti è piaciuta la targhetta ricevuta? R: Come sempre i grafici della game-experience fanno ottimi lavori, complimenti ;)


Pagina 27 // Intervista

D: Ti iscriverai ad altri tornei organizzati da Game-eXperience.it? R: Certamente, siete un ottimo sito che organizza tornei, comunque sono già iscritto nel vostro torneo CeD 2v2 veterano. Anche se non gioco veterano, vorrei comunque provarci. D: L’intervista è finita, grazie mille per la disponibilità, prima di andare vuoi salutare qualcuno? R: Saluto naturalmente tutto il mio clan e non nomino nessuno degli altri clan sempre per non dimenticarne qualcuno


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Nella modalità Cerca & Distruggi inizia il Torneo “Trio Warfare”, il primo 3 vs3 organizzato da game-eXperience.it. All’evento non sono mancati numerosi clan molto famosi su Playstation 3 ma sappiamo bene che solo 3 giocatori potranno avvalersi del titolo di più forte. Quale trio sarà stato tanto affiatato da conquistare il campo di battaglia?


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3 VS 3 TRIO WARFARE Resoconto del Torneo a cura di Bigboss_xx

Il torneo ha visto subito ben 32 squadre combattere in maniera molto equilibrata per aggiudicarsi il passaggio alla fase finale. I team che hanno superato il turno dimostrando di essere i migliori sono stati:

» Anarchy Killer - Rusherz Team » Take Away (Team Fatal Killers)

CURIOSITA’ Il Trio Warfare è stato il primo 3vs3 veterano organizzato da gX. Sempre e solo con il nostro amato cerca e distruggi, è stato un torneo pieno di iscrizioni importanti con team proveniente da clan quali AK, gli Sk, gli EaM, i CANA, gli FK, i DEA, gli Skullz, i KsG, i WOLFMAN, i PsC, gli EK e i sempre temibili LUPI.

» Extreme Killers » Anarchy Killer - Veterani Team » PsC.Hardcore » Cowboys Killers (sorpresa di questo torneo!) » il Bello, il Pazzo e il Malato (team Silent Killers) » LUPI White Wolves Nella fase finale i 2 team AK sconfiggono i LUPI e i PsC per poi affrontarsi in una stupenda semifinale in famiglia! Nella sfida interna poi i Veterani sconfiggono i Rusherz e volano verso la finale per il gradino del podio più alto.

Dall’altra parte del tabellone di contro il team Sk sconfigge i Take Away (FK) in una sfida molto equilibrata per poi vincere e convincere contro gli EK ed affrontare in finale i Veterani degli Ak. Finisce ai quarti la favola dei Cowboy Killers, sorpresa di questo torneo, battuti proprio dagli EK. La finale 3/4 viene vinta dagli AK Rusherz contro gli EK: un 3 a 1 equilibrato e avvincente. La finalissima invece viene giocata all’ultimo sangue e fino all’ultima mappa: un 3 a 2 per gli Sk che vincono il loro primo Oro su gX ed entrano di nuovo nella Hall of Fame ma stavolta sul podio più alto. Bravissimi gli Sk Marco, Benjy e Dade che hanno saputo contrastare gli Ak di J-Rambo, Ajax e Dozer. Onore agli Ak che si son dimostrati per l’ennesima volta un clan di altissimo livello con ben 2 team sul podio. Torneo apprezzato da tutti i team partecipanti, verrà quindi proposta la prossima edizione sull’attesissimo Black Ops 2! Non mancate, tenete d’occhio il portale!!


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INTERVISTA

Dade88special


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INTERVISTA A Dade88special Intervista a cura di death_is_now

D: Ciao sono il reporter di gX per il magazine, parlaci di te R: Ciao, mi chiamo Davide, ho 24 anni e lavoro in un reparto di multimedia in un ipermercato, convivo con la mia ragazza e gioco a calcio. Sin da quando avevo 3 anni, la mia passione sono sempre stati i videogiochi. Son cresciuto con il NES e super mario, per arrivare al gaming online, iniziando nel 2007, quando hanno inserito nella mia zona l’adsl D: Di quale Clan fai parte? R: Ho giocato in 3 clan:per primo i TB,poi i LWs e ora sono nei Silent killers, dove cerchiamo di competere in vari tornei D: In che anno è nato il tuo Clan? R: E’ nato il 28 maggio del 2008 da un’idea di Bigboss_xx e del sottoscritto D: Avresti mai pensato di raggiungere questi livelli? R: Ho sempre giocato per esprimere il meglio del team e cercare di vincere, anche se non è facile visto il livello elevato di questo mini mondo D: Qual’è il segreto per stimolare il Clan e fare sempre risultati migliori? R: Cercare di coinvolgere le persone e farle sentire importanti nei momenti decisivi. Naturalmente per essere competitivi serve molta partecipazione e crescendo, ahimè, il tempo a disposizione è sempre meno, ma con la giusta voglia e un impegno costante si possono fare grandi cose

D: La serie di vittorie da voi ottenuta nel torneo aumenterà la sicurezza e migliorerà il morale all’interno del Clan? R: Credo che la vittoria abbia contribuito a far sentire il clan in forma e competitivo D: Qual’è stata la partita più impegnativa e quella più emozionante del torneo? R: La più impegnativa sicuramente la finale contro gli ottimi Ak, una CW decisa con la mappa spareggio, davvero combattuta. Credo sia stata anche la più emozionante dato l’equilibrio in campo e l’importanza del match D: Quale tuo compagno di team è stato più determinante per la vittoria e perchè? R: Credo che tutti quanti abbiamo fatto il “nostro” per portare a casa la vittoria, però se devo fare un nome dico Benjy, con le sue tattiche e prestazioni di altissimo livello è stato determinante D: Quale giocatore degli altri Clan vorresti nel tuo? R: Mi piacerebbe avere come compagni Giordy89 e Monkey_D_ Eddie, miei cari amici e ottimi giocatori, che ho conosciuto proprio nel 2007, quando ho iniziato ad esplorare il mondo del gaming online D: Perchè vi siete iscritti al Trio Warfare? R: Perchè noi 3 giocavamo spesso assieme e ci sentivamo pronti per disputare un torneo di questo tipo. Ci è andata bene, arrivando primi senza mai perdere una cw


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D: Vi è piaciuta la targhetta ricevuta? R: Si molto, l’ho subito messa in firma nel nostro forum D: Vi iscriverete ad altri tornei organizzati da Game-eXperience.it? R: Sicuramente si, in questo momento stiamo già partecipando alla “gX League II stagione” e assieme al mio amico Mysta, siamo iscritti al torneo “MW3 - 2vs2 Vet Duo Warfare II ed.” D: L’intervista è finita, grazie mille per la disponibilità, prima di andare vuoi salutare qualcuno? R: Ciao mamma! No dai, seriamente, saluto tutti i miei compagni del clan e amici che leggeranno la rivista. Vi faccio infine i miei complimenti per tutto il lavoro che svolgete, per noi appassionati è importante avere un portale come Gx


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Pagina 35 // Albo d’oro

gX LEAGUE ELITE - I STAGIONE

gX LEAGUE MASTER - I STAGIONE

1° / Last to Die

1° / eS Anonymous

2° / LUI Assetati

2° / V per Vendetta

3° / xRevolution CLAN

3° / Lone Killers

4° / eS Foxhound

4° / Italian Teams Predator

MVP gX LEAGUE ELITE - I STAGIONE

MVP gX LEAGUE MASTER - I STAGIONE

1° / Sk-Benji

1° / Xx_Ti_ScAsSo_xX

1° / wolfman-andre

2 / Terminetor555

3° / Nightsmagnum

3° / TrusT_FrosT97

3° / Donkilli

4° / Nessun quarto classificato

1 VS 1 THE LAST HERO

3 VS 3 TRIO WARFARE

1° / Mido17

1° / Sk - il Bello, il Pazzo e il Malato

2° / Vandi92

2 / Anarchy Killer - Veterani Team

3° / Fedefull

3° / Anarchy Killer - Rusherz Team

4° / Fponti96

4° / Extreme Killers




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SCEGLIAMO LA SCHEDA Articolo a cura di SimuS

Un saluto a tutti i lettori, questo è il primo di una lunga serie di appuntamenti dove vi spiegheremo come realizzare un vero e proprio video montage, di quelli che vedete su youtube. In questo numero iniziamo parlando della scelta della scheda di acquisizione; come molti di voi sapranno già, in commercio esistono svariati modelli di schede per registrare video da console, videoregistratori, DVD o player Blue Ray ma come fare a scegliere la scheda più adatta alle nostre esigenze? Per farlo dobbiamo porci delle semplici domande: 1) Da quale fonte video voglio registrare? 2) A quale risoluzione voglio registrare i miei video? 3) Di che computer dispongo? Dato che state leggendo una rivista di videogame la prima domanda mi sembra al quanto superflua; per quanto riguarda invece la risoluzione dei video, questa influisce direttamente sulla scelta della nostra scheda di acquisizione. Attualmente esistono 3 tipi di connessioni e ad ogni connessione corrisponde una risoluzione massima; i classici cavi RBG/Scart (quelli che si collegavano con le prime console PlayStation per capirci) riescono a supportare una risoluzione massima di 576i e trasportano audio stereo in formato analogico; subito dopo l’RGB arrivano i cavi Component composti da 5 connettori (Rosso, Blu e Verde per il video e Rosso e Bianco per l’audio) i quali riescono a supportare risoluzioni massime in FullHD, questi cavi però presentano dei contro, trasportano il segnale video in analogico e l’audio in stereo analogico. L’ultimo cavo a disposizione è il cavo HDMI che come il component riesce a supportare risoluzioni in FullHD ma presenta anche dei grossi vantaggi, ovvero, trasporta il segnale audio e video in digitale ed il segnale audio supporta il 5.1/7.1, l’unica nota negativa è che supporta l’HDCP (Highbandwidth Digital Content Protection) cioè una protezione video che potrebbe non farvi visualizzare le immagini sulla vostra scheda di acquisizione se non è dotata anch’essa dell’HDCP.


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Adesso che abbiamo capito i pro e contro delle varie connessioni possiamo analizzare la scheda migliore per il nostro scopo. Se vogliamo registrare con connessioni RGB/Scart ci sono in commercio delle chiavette USB con dei collegamenti RGB che vi consentono di registrare direttamente sul PC ad un costo di circa 20/30€ (vedi EasyCap); ma questa scelta mi sembra un po’ banale dato che sicuramente la maggior parte di voi vorrà registrare video per poi caricarli su YouTube o altri siti internet, quindi procediamo con la scelta.

Ultima domanda da porci è quella del computer a disposizione, se siete in possesso di un PC potente, potete optare per delle schede di acquisizione PCI-Express da installare nella vostra scheda madre come per esempio le schede Aver Media o la Black Magic Intensity Pro la quale dispone di connessioni RGB, Component e HDMI e vi permette di registrare in formato .avi non compresso così da non degradare la qualità dei video, oltre ad avere altri vantaggi come poter eseguire uno streaming più facilmente; attenzione però perché per le schede della Aver Media e della serie Intensity di Black Magic per funzionare hanno bisogno di un PC con CPU i5/i7 (o equivalente AMD), Windows 7 64bit e uno slot PCI-Express x1 (per la serie intensity pro e Aver Media) o una USB 3.0 (per la serie intesity shuttle).

Se invece disponete di un PC NON molto potente, oppure non volete spendere molti soldi, potete optare per tutte quelle schede di acquisizione che si collegano tramite USB 2.0, come le Aver Media o la Hauppage HDPVR; queste eseguono una codifica video interna e che non vanno ad appesantire la CPU del computer. L’ultimo consiglio che posso darvi è quello di scegliere una scheda di acquisizione che permetta di fare il “loop” del video, ovvero, che oltre alle connessioni video in ingresso abbia anche delle connessioni in uscita (HDMI o Component) che vi permettano di collegare la scheda anche alla vostra TV così da NON dover giocare tramite PC, il quale causa anche un leggero ritardo nella visualizzazione delle immagini. Qui si conclude il primo numero della rubrica “Acquisizione e Montaggio del perfetto Video Gameplay”, nel prossimo numero analizzeremo la parte dell’acquisizione dei video



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Salve lettori, state per leggere una Rubrica che pubblicheremo un pò alla volta tratta da un articolo del sito molto utile ma passato inosservato ai più. Nella Rubrica, curata dal nostro SimuS, troverete le recensioni delle Migliori cuffie Surround 5.1/7.1. I prezzi quindi potrebbero risultare “alti” ma stiamo parlando di alcune delle MIGLIORI cuffie in circolazione, sia come qualità dell’audio sia come qualità dei materiali. Detto questo, buon proseguimento


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MODELLO: ASTRO A40 Articolo a cura di SimuS

Queste cuffie racchiudono l’essenza dei gaming professionistico (sono le uniche cuffie con la certificazione MLG, cioè la lega americana per il gaming competitivo) e del plug and play, sono composte oltre che dalle cuffie (ovvio) anche dal MixAmp ovvero l’unità che regola volumi e raccoglie gli input audio digitali e analogici delle periferiche. Partiamo subito col recensire le cuffie; la prima cosa che colpisce è il design estremamente minimale, i padiglioni hanno un diametro di 40 mm, sono imbottite sia al loro interno con una spugna sottile, sia esternamente con una “ciambella” ben imbottita e spessa che mantiene un ottimo comfort anche durante le sessioni di gaming prolungato. L’archetto è anch’esso imbottito, il microfono è staccabile e si può applicare sia al padiglione destro sia a quello sinistro. Dentro la confezione delle cuffie si trovano anche 3 Speaker Tag, ovvero dei “coperchi” da applicare esternamente ai padiglioni tra cui 1 con un foro, cioè il coperchio da applicare al padiglione con il microfono inserito. Le Astro A40 si comportano egregiamente sia nella riproduzione di musica e film, sia durante il gaming, riproducono esattamente l’audio del gioco, senza distorsioni o rumori di sottofondo, hanno bassi potenti e alti puliti; l’unico switch che si trova sulle cuffie (in realtà è nel cavo) è quello che permette di mutare il microfono. Altra caratteristica fondamentale delle Astro A40 è il MixAmp; l’unità è anch’essa estremamente minimale, nella parte superiore si trova una manopola grande che permette di regolare il volume di gioco e un’altra manopolina più piccola che serve per regolare il volume della chat in ingresso. Si trovano anche 2 bottoni, uno per l’accensione/spegnimento del MixAmp (e quindi anche delle cuffie) e un altro bottone per attivare la modalità surround (solo se l’audio in ingresso è digitale); nella parte frontale del MixAmp si trova l’ingresso per il jack da 3.5mm delle cuffie (compatibile con tutte le cuffie con jack da 3.5mm) e il jack per il cavo della chat per Xbox 360.


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Nella parte posteriore si trova l’ingresso per l’audio digitale (tramite cavo ottico), l’ingresso per il jack da 3.5mm per collegare per esempio un mp3 così da poter giocare e ascoltare la musica contemporaneamente, poi ci sono i 2 ingressi per l’audio analogico tramite il cavo RGB, l’ingresso per il cavo USB, il jack da 3.5mm da utilizzare per collegare il microfono su PC/MAC e per ultimo l’ingresso per il cavo coassiale; nella parte inferiore si trova il vano per 4 batterie AAA o per il battery pack ufficiale Astro; infine nella parte frontale oltre ai jack descritti all’inizio si trova il connettore per connettere più MixAmp in serie così da permettere ai giocatori di comunicare anche senza l’ausilio della connessione internet (per esempio in eventi LAN). Una caratteristica molto importante del MixAmp è che, collegandolo tramite il cavo USB a console Xbox360, utilizza il cavo per l’alimentazione delle cuffie; se collegato ad una console PS3 funge, oltre che da alimentatore, anche da connessione per il microfono delle cuffie; collegando il cavo USB ad un PC/MAC, il MixAmp e le cuffie vengono alimentate e permette di utilizzare cuffie e microfono anche solo tramite il cavo USB senza contare che il MixAmp e le cuffie possono essere alimentate da 4 batterie AAA inserite nel vano batterie nella parte inferiore del MixAmp, molto utile durante eventi LAN. Conclusioni: Concludendo, come detto in precedenza, queste sono veramente delle ottime cuffie sia per l’ascolto di musica/film sia per sessioni di gaming su console e PC/MAC; sono estremamente minimali e racchiudono l’essenza del plug and play, sono progettate specificatamente per eventi LAN; basta collegare il MixAmp alle cuffie, l’audio digitale e presa USB per l’alimentazione (sempre che non si inseriscano le batterie nel MixAmp) ed il gioco è fatto, senza dover settare equalizzatori o configurare bassi, insomma, riproducono esattamente l’audio in ingresso. Nel pacco che vi arriverà a casa ordinando l’audio system troverete, oltre le cuffie, MixAmp e cavetteria per qualsiasi tipologia di connessione audio troverete anche una speciale borsa porta cuffie, MixAmp e microfono (oltre che ad aver spazio sufficiente per contenere anche tutti i cavi). Che dire, con un costo di circa 250€ queste cuffie hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Pagina Ufficiale Del Produttore


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MODELLO: ASTRO A40 WIRELESS Articolo a cura di SimuS

Come per il sistema a fili anche il sistema wireless della Astro adotta le stesse cuffie, ovvero le A40; per la recensione delle cuffie potete leggere quella delle normali A40 recensite quì sopra. Insomma, come avrete certamente capito l’unica cosa che cambia dal modello normale è il MixAmp; la cosa che salta subito all’occhio è che non si tratta di una singola unità come per le Astro a fili, bensì di 2 unità: una “trasmittente” ed una “ricevente”. Partiamo con la prima: l’unità trasmittente è molto compatta e semplice da utilizzare, nella parte superiore sono presenti 2 bottoni, uno per accendere la trasmittente e uno per attivare la modalità Sorround delle cuffie; nella parte posteriore si trovano 2 porte USB, una entrata per il cavo ottico dell’audio ed un’uscita ottica, un’entrata per un jack da 3.5mm per collegare un mp3 o qualsiasi altra fonte esterna e, per ultimo, la connessione per l’alimentazione. La stazione ricevente è anch’essa molto compatta e di semplice utilizzo; nella parte superiore troviamo la rotella per regolare il volume, l’altra rotellina più piccola per aumentare regolare l’audio della chat, il bottone di accensione della stazione ricevente e un ultimo bottone per attivare la modalità “Bass Expander” che aumenta la potenza dei bassi; nella parte frontale troviamo una porta mini USB per ricaricare le batterie della stazione ricevente, l’ingresso per il cavo della chat per Xbox 360 e l’ingresso per le cuffie ( che come per il MixAmp tradizionale, consente di collegare qualsiasi tipo di cuffia con jack da 3.5mm), nella parte inferiore troviamo invece l’alloggio per le 3 batterie AAA o per il Battery Pack Astro (opzionale). Ultima feature del nuovo MixAmp è quello che si possono connettere fino a 4 stazioni riceventi per delle partite tra amici.


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Conclusioni: Pur essendo “classificate” come cuffie Wireless questo sistema si può chiamare “semi Wireless”, dato che la connessione tra cuffie e stazione ricevente avviene sempre tramite cavo, il quale può risultare fastidioso anche se la stazione ricevente nella parte inferiore ha una “pinza” per poterla agganciare alla cintura dei pantaloni o sui vestiti; altra nota negativa è l’assenza di un Battery Pack “di serie” aquistabile solo opzionalmente al modico prezzo di 15.00 £ (prezzi dello store UK) e l’assenza di un cavo per la chat PS3/PC, acquistabile anch’esso opzionalmente (il cavo va collegato dalla porta USB della stazione trasmittente alla PS3/PC); note senza dubbio positive sono le cuffie, le quali sono di ottima fattura e riescono a restituire un audio potente e preciso, positive come la connessione Wireless tra le 2 stazioni che riesce a trasmettere un audio pulito e senza fruscii o interferenze. Il prezzo per questa soluzione è di circa 260/280 €, cifra a dir poco vertiginosa per delle cuffie “semi” Wireless anche se con audio pressochè perfetto.

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MODELLO: SONY WIRELESS HEADSET Articolo a cura di SimuS

La prima cosa che si nota subito è la grandezza e i materiali plastici che compongono queste cuffie, le quali appaiono molto fragili e “plasticose” al tatto senza però pregiudicarne il comfort, a dir poco ottimo; l’archetto è adeguatamente imbottito e le “ciambelle” dei padiglioni sono soffici ed hanno una profondità tale da permettere un comfort elevato anche nelle sessioni di gaming prolungato. Altra caratteristica positiva sono i controlli: è possibile regolare volume di gioco, volume della chat, attivare il virtual surround 7.1 e tramite un singolo bottone è possibile accendere/spegnere le cuffie, mutare il microfono e verificare la carica della batteria (se si preme 2 volte il bottone il led posto sul microfono lampeggierà così da indicarci la carica rimanente della batterie); nella parte posteriore si trova anche l’entrata per ricaricare le cuffie, le quali ricordiamo sono completamente wireless, infatti, per connettere le cuffie al vostro PC o console PS3 basterà inserire la chiavetta Bluetooth compresa nella confezione e dopo l’installazione del dispositivo sarete subito in grado di giocare. Conclusioni: Con questo headset Sony ha voluto presentare un prodotto totalmente wireless, con audio sorround e con un prezzo molto contenuto, parliamo infatti di 100$. Altro punto positivo sono le notifiche a video, ovvero, collegando le cuffie su console PS3, ad ogni azione dell’utente, come per esempio mettere il microfono in mute, la console farà apparire una notifica a video con indicati tutti i vari parametri (carica della batteria, virtual sorround on/off, mute del microfono on/off, ecc.). I punti negativi di questo headset sono il design “plasiticoso” e il microfono, il quale è si retrabbile a scomparsa ma fatto anch’esso in plastica e quindi molto fragile e non direzionabile verso la bocca del giocatore; altro piccolo punto negativo sono le batterie, le quali non sono estraibili (e quindi non cambiabili “al volo”), impiegano circa 3 ore per la ricarica e hanno una durata di circa 8/10 ore.

Un prodotto dunque molto consigliato per tutte quelle persone che vogliono un headset sorround, wireless ma soprattutto con un costo contenuto.

Pagina Ufficiale Del Produttore


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Genere Azione Produttore Capcom Sviluppatore Capcom


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Mai prima d’ora, un titolo della serie Resident Evil, in patria nipponica Biohazard, ha osato tanto. Mai prima d’ora, un titolo dello storico brand, ha diviso in maniera così brutale i fan. Se è vero che la svolta action ha iniziato a comparire dal leggendario terzo capitolo, con il quinto si è arrivati al limite, tendendo al massimo la corda. Purtroppo, Capcom non sa che a tirare troppo, la corda si spezza.


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RESIDENT EVIL 6 Recensione del gioco a cura di Jimbe™

Inevitabile, quando c’è aria di stravolgimento, andare a ripescare le origini della serie. Come non ricordare la villa protagonista indiscussa delle vicende del primo episodio e la famigerata quanto terribile Raccoon City? Ricordi, nient’altro che ricordi. Dopo vari spin-off, e la svolta action del quarto capitolo, la residenza del male ha imboccato una nuova direzione. Dopo aver visto majini in moto e un Chris super pompato di steroidi nella quinta incarnazione della saga, ogni fan ha sicuramente pensato di aver visto tutto. Invece no. Fin dall’intro di RE6 capiamo benissimo che Capcom si è presa gioco di noi. Molte volte, infatti, la casa produttrice ha dichiarato che il sesto capitolo sarebbe stato un glorioso ritorno alle origini della saga, con tutti i benefici che ne conseguono. Mai notizia fu più falsa! Nei panni di Leon, nei primissimi minuti di gioco, ci ritroveremo ad assistere la nostra collega, sperimentando il sistema di combattimento e i quick time event, nella miglior tradizione di God of War. Sì. God of War. Il giocatore avrà a disposizione tre campagne tra cui scegliere, decantate ognuna come originale, quando in realtà di originale non c’è nulla. Usando Leon, la cui campagna è stata creata per strizzare l’occhio ai fan, non si può che rimanere basiti di fronte alle scelte intraprese. (Rimarrete basiti anche nelle altre, non preoccupatevi!) Nei panni di quest’ultimo, oltre a sparare (questa volta in movimento), potremo anche compiere una scivolata a terra e varie mosse di Wrestling da far invidia a John Cena. Andando avanti, le munizioni scarseggeranno, e saremo costretti ad andare di corpo a corpo premendo come forsennati il grilletto destro. Ed è qui che il nostro stupore raggiungerà i massimi livelli, dato che ingaggiando il corpo a corpo riusciremo senza problemi ad abbattere ogni pericolo.

Si capisce così, quanto ci sia stata poca cura da parte degli sviluppatori a rifinire il gameplay, dato che le poche munizioni sono state implementate come scelta degli sviluppatori, per accrescere la tensione. Il problema è che anche nella campagna di Leon ci saranno molti nemici e molta azione, rendendo la scarsità di proiettili semplicemente frustrante. Per tutta la campagna avremo sempre la sensazione di essere i più forti, quelli che non possono morire (ed è effettivamente così, dato che il compagno ci salverà sempre rendendo quasi impossibile il game-over). Mescoliamo a tutto questo variegate azioni corpo a corpo dall’elevato potere offensivo, sequenze di azione estrema già nell’intro e avremo la campagna che tiene più in tensione. Gli enigmi non possono definirsi tali: pochi, elementari e mal fatti.


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Ogni giocatore che può definirsi tale, noterà che le vecchie meccaniche sono state implementate in malo modo e, paradossalmente, solo quando queste verranno abbondante per lasciare spazio all’action estremo la situazione migliorerà. Qui, infatti, è radicato il maggiore problema. Se la campagna di Leon, creata come tributo ai fan di vecchia data, è così satura di azione e così povera di tensione, cosa ci riserveranno le campagne con meccaniche “nuove”? Neanche l’ombra del più piccolo spavento all’orizzonte quindi. La residenza del male ormai non esiste più. La residenza del bene, invece, è felice di accogliervi! La campagna di Chris ci butta letteralmente in mezzo a scenari di guerriglia urbana da far impallidire i vari Gears of War e Uncharted, ma solo metaforicamente. Infatti, anche se saremo nel mezzo del caos, fra nemici da un’intelligenza quasi umana che non esiteranno a mitragliarci allegramente, non potremo fare a meno di notare quanta poca cura è stata posta anche qui. Mettersi in copertura è un’impresa che sembra facile e intuitiva ma che invece si rivela un inferno. Mettersi dietro gli angoli risulterà spesso scomodo e poco immediato, regalando una sensazione spiacevole soprattutto a chi è abituato ai tps più famosi come il già citato Gears, che vanta un sistema di controllo impeccabile e molto più “pulito”. Anche qui le sequenze d’azione si sprecano e in alcuni punti ci sembrerà di essere in uno dei capitoli di Call of Duty. Ovviamente, anche con Chris sarà possibile affettare tutti i nemici con l’inseparabile coltello da commando.

Arriviamo così a Jake, la vera new entry della saga, che ripropone nuovamente le meccaniche già viste, con una sana dose di strafottenza in più. Qui avremo il picco più alto di situazioni d’azione off-limits (ci mancavano!) dove vedremo il nostro eroe trattare i nemici come veri e propri punchball umani in una sequela di mosse corpo a corpo da far impallidire anche il più grande maestro d’arti marziali. Degni di nota (ovviamente negativa) anche alcuni nemici, che non esiteranno ad attaccarci prodigandosi in varie piroette acrobatiche brandendo il loro fedele machete. A salvare il tutto ci pensa Ada Wong, l’unica vera campagna in grado di portare ancora il nome Resident Evil. Tra sezioni Stealth, una trama finalmente soddisfacente e un gameplay collaudato, tutti i fan potranno finalmente gioire. Anche se per poco, dato che questa campagna è la più breve ed è stata inserita quasi come “extra”. Le tre campagne principali sono come intrappolate in un limbo videoludico. Ormai il brand è entrato di peso nel genere action, e attaccare a forza meccaniche del passato in maniera assolutamente ingiustificata non può che scontentare i fan. Anche il lato action però presenta le sue debolezze, perché confrontandolo con i vari tps sulla piazza, il sesto capito di RE non può che uscirne con le ossa rotte. Tra le parti migliori possiamo citare alcune boss fight, con avversari enormi e divertenti da combattere, dove però è sempre la componente spettacolare ad affermarsi di peso, a scapito della tensione.


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Il livello tecnico del gioco presenta alti e bassi. La grafica è ottima in vari punti, ma ci sono alcune parti in cui gli scenari e i personaggi sono davvero brutti, senza usare mezzi termini. Un qualcosa che in vari altri titoli si può lasciar correre, ma non in questo. Capcom è una delle maggiori case produttrici giapponesi e in un titolo di tale caratura, uscito ormai alla fine del 2012, alcune magagne grafiche sono ingiustificabili. Il doppiaggio italiano non è tra i migliori ma il lavoro fatto è comunque apprezzabile. Uno dei punti forti è senza ombra di dubbio la coop. Il gioco sembra studiato per essere giocato in due, sia online sia in modalità split screen. Giocarlo da soli risulta comunque godibile, a patto di non considerarlo più un Resident Evil. La longevità complessiva si aggira attorno alle 25-30 ore, un tempo che ormai sembra spropositato per qualunque gamer, abituato alle campagne striminzite da 8-10 ore di quasi ogni titolo AAA di questa gen, ed è senza dubbio ammirevole per Capcom aver prodotto un titolo che vanta questa longevità, senza contare la modalità Mercenari, che però non basta a salvare il titolo dagli errori commessi. C’è poco da fare. Resident Evil 6 è un chiaro esempio di brand massificato. Quanti giochi horror sono usciti per l’attuale generazione di console? Uno? Due? La verità è che ormai molte case puntano al guadagno sfrenato, senza limiti. Non importa distruggere e riscrivere totalmente un brand, l’importante è fare soldi. Basti vedere anche la direzione intrapresa per il nuovo capitolo di Dead Space, trasformato da survival horror in action fantascientifico da affrontare in cooperativa.


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Il nuovo capitolo di RE, anche se minato da difetti evidenti, non è un gioco pessimo. Ma non è più Resident Evil. Il titolo dal primo all’ultimo minuto non è più in grado di trasmettere tensione. Il gameplay, per quanto tenti di avvicinarsi il più possibile agli action di stampo occidentale, non ci riesce e risulta semplicemente grezzo. Perché è vero che anche il quinto capitolo era un gioco d’azione, ma il gameplay era infinitamente più curato. Un brand dunque, che ha perso totalmente l’identità. Un brand che si è letteralmente venduto alla massa famelica dei nuovi videogiocatori che non hanno più un’anima, ma solo una grande voglia di sparare a qualunque cosa si muova, viva o morta che sia. Povero Resident Evil, cosa ti hanno fatto?

VOTO FINALE: 6,5

++++ Enorme longevità per il genere

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Il gameplay è il peggiore della saga

Sequenze spettacolari

Non trasmette minimamente tensione

Divertente da giocare in coop

Il lato tecnico ha alti e bassi Difficile ormai etichettarlo come Resident Evil


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Genere Picchiaduro Produttore Namco Bandai Games Sviluppatore Namco Bandai


Pagina 59 // Recensione

Namco, una delle software house più esperte nel genere picchiaduro, è pronta per una nuova sfida. Apportare nuove meccaniche in un gioco è sempre un’incognita, specialmente nei titoli di combattimento. Il sommo maestro Harada, sarà riuscito nell’intento di accontentare tutti i fan dell’Iron Fist Tournament?


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TEKKEN TAG TOURNAMENT 2 Recensione del gioco a cura di Jimbe™

Basta sbilanciarsi leggermente per mandare all’aria anni di duro lavoro. In Tekken 6 hanno preso piede le juggle, mosse in grado di far letteralmente rimbalzare l’avversario a terra senza possibilità di replica. Questa e altre innovazioni hanno portato i fan di vecchia data a lamentarsi per la direzione intrapresa. C’è invece chi ha accolto bene le novità, riuscendo ad assimilarle senza problemi. La serie, così, è arrivata a un punto critico. In bilico tra innovazione e mantenimento, l’ultimo capitolo di Tekken è riuscito a trovare il perfetto connubio tra vecchio e nuovo. Nel lontano 2000 usciva uno dei capitoli più apprezzati della saga, quel Tag Tournament che ha fatto la felicità di tutti gli appassionati. Quale occasione migliore per accontentare tutti i fan se non con un nuovo capitolo Tag? E qui, dopo 12 anni dal primo capitolo, irrompe con tutta la sua potenza Tekken Tag Tournament 2, in grado fin da subito di scongiurare il pericolo di fallimento e riuscendo a riportare il brand nell’olimpo dei picchiaduro. La storia, come da tradizione tag, è inesistente, poiché troveremo nell’immenso roaster personaggi defunti nell’originale storyline. Con oltre 50 personaggi selezionabili fin da subito, sarà impossibile non trovare quello più incline al nostro stile. Come da tradizione, seppur con mosse sovrumane, quasi tutti i personaggi di Tekken combattono usando stili di lotta realmente esistenti, come Jeet Kune Do, Karate, Thai Boxe, CQC, Kenpo e via discorrendo. Un’ enorme mole di variabili da studiare, assimilare, padroneggiare. Avremo a disposizione attacchi alti, medi e bassi, prese, evasioni, spazzate e tutta una serie di meccaniche che solo giocando riusciremo a sfruttare al meglio. Ma chi si avvicina per la prima volta al titolo non deve preoccuparsi, perché da sempre Tekken è famoso anche per la sua accessibilità. Anche il non esperto, infatti, riuscirà tranquillamente a divertirsi assimilando in pochissimo tempo le meccaniche base del gioco.

L’utente medio riuscirà a padroneggiare le juggle basilari con poche sessioni di allenamento, mentre i giocatori hardcore dovranno passare parecchie ore per assimilare e padroneggiare a pieno le mosse di un singolo personaggio e le combo più complesse. Un gioco, dunque, aperto a chiunque abbia voglia di divertirsi, a prescindere dal voler diventare pro. Per incentivare ancora di più i neofiti a scoprire “la base”, è stata introdotta in questo capitolo la modalità laboratorio.


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Scelta la nostra coppia ideale, (badate che se scegliete pg che nel gioco si odiano, magari non avrete disponibile una certa meccanica, in favore di prese segrete uniche per quei personaggi) saremo portati a studiare per bene le meccaniche TAG. Avremo a disposizione diversi modi per chiedere aiuto al compagno. Con la semplice pressione del grilletto destro o sinistro, il nostro compagno entrerà in campo lasciando uno o due secondi all’avversario per punirci senza pietà, scelta quindi sempre sconsigliata. Potremo optare invece per una più sicura presa TAG, in cui i nostri due personaggi daranno vita ad azioni altamente spettacolari. Gli esperti invece si cimenteranno nelle combo TAG, sequenze di mosse altamente distruttive che richiedono un tempismo perfetto e velocità di esecuzione impeccabile. Presente anche il Netsu, una sorta di potenziamento che si attiva quando uno dei due personaggi della coppia ha poca vita. In questa modalità la barra della vita avrà i bordi rossi e saremo in grado di infliggere più danni.

In questa divertente modalità, controlleremo Combot, (personaggio apparso solo in Tekken 4 come sostituto del personaggio copia mosse Makujin) un robot che dovrà riscoprire tutte le sue tecniche in seguito ad un errore di sistema causato dal fuori di testa Violet (alter ego di Lee Chaolan). Una modalità che non spiega le meccaniche più avanzate, ma riuscirà tranquillamente a dare una buona infarinatura ai principianti, con sfide sempre diverse, divertenti e soprattutto folli. Per i più esperti, sempre presente anche la modalità pratica (ora anche online), dove passare ore ed ore a perfezionare fino all’inverosimile il proprio stile di gioco. Conoscere a memoria tutte le mosse di un solo personaggio è un’impresa riservata a pochi eletti. La vera sfida in questo gioco, però, è conoscerne due. Non è un segreto, questo capitolo è pensato comunque per i giocatori di Tekken più incalliti, che seguono la saga dall’esordio o quasi. L’infinita varietà si situazioni possibili in ogni scontro, qui letteralmente… RADDOPPIA!

Un lavoro magistrale è stato fatto durante il bilanciamento dei lottatori, cosa assolutamente non facile data la mole enorme di personaggi disponibili. La grafica è stata notevolmente migliorata da quella del precedente capitolo, e presenta modelli dei personaggi ancora più dettagliati e animazioni ancora più fluide. Degni di nota anche gli ambienti, sempre colorati e dettagliati. Ci si muoverà sempre in arene tridimensionali, in ogni parte del mondo. Sì. Anche in Italia! Varie modalità sapranno accontentare tutti, come le classiche arcade e battaglia fantasma. Ogni scontro, sia offline che online, ci farà guadagnare una moltitudine di gettoni che potremo spendere per personalizzare il nostro personaggio con oggetti esclusivi. Assolutamente valida anche la possibilità di personalizzare le tracce audio di ogni livello con la nostra tracklist personale, per menare botte da orbi al suono della nostra musica preferita. Vedere Jin che pesta suo nonno Heihachi con sottofondo musicale una melodia di Pavarotti o Bocelli non ha prezzo.


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Anche se offline si potrà apprezzare a pieno il gioco, è online che mostra tutto il suo potenziale. Essere campioni in single non vuol dire esserlo online. Provare per credere. Registrandosi al sito World Tekken Federation, avremo la possibilità di creare una squadra o di entrare in una già esistente. Grazie a questo portale le nostre azioni saranno schedate e potremo mostrare a tutti i nostri più grandi successi o le nostre più clamorose sconfitte. Se entreremo a far parte di una squadra, lotteremo per essa. I punti guadagnati la faranno salire di ranking, fino ad arrivare in cima alla classifica mondiale. Per fortuna tutto gratis. Un modo di Harada per farsi amici anche i nemici! Durante le sessioni online potremo scegliere se affrontare avversari del nostro livello o di grado più alto. Assolutamente apprezzabile l’idea di allenarci mentre il gioco cerca il nostro avversario, per eliminare del tutto i tempi morti dell’attesa online. Tekken è finalmente tornato. Dopo il mezzo passo falso del 6, ora i fan possono tirare un sospiro di sollievo. Tutto è stato perfezionato e rifinito. Comparto grafico davvero notevole, animazioni impeccabili, roaster dei personaggi infinito e comparto sonoro d’eccezione che vanta anche brani classici dei Tekken passati remixati. Un must have imprescindibile per tutti gli amanti della saga e dei picchiaduro in generale. GET READY FOR THE NEXT BATTLE.

VOTO FINALE: 9

++++ Ottima grafica, ottime animazioni Più di 50 personaggi Ottimo online World Tekken Federation Tante modalità

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I neofiti del genere potrebbero trovare difficile padroneggiare le meccaniche TAG Storyline inesistente



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Genere MMORPG Produttore NCsoft Sviluppatore Arenanet


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Ultimamente sempre più giochi con canone mensile passano al free to play. Ne sono esempi DC Universe e Star Wars the Old Republic. Quest’ultimo, forte anche dell’universo su cui poggia, non è riuscito comunque a sottrarsi a questa costante. Passare al free to play è un modo per avvicinare più giocatori, quando però mantenendo il canone si rischia la chiusura. Non mettere nessun canone fin dall’inizio invece, è da considerarsi la mossa vincente. Dopo vari anni dal primo capitolo, atteso in maniera quasi spasmodica, è giunto a noi il gioco che da molti è considerato l’unico vero rivale di World of Warcraft: Guild Wars 2.


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GUILD WARS II Recensione del gioco a cura di Jimbe™

Dopo la corposa installazione sul nostro pc (che si aggira attorno ai 25 GB), saremo pronti a entrare in un altro universo. Un mondo fantasy caratterizzato in maniera eccellente, con le sue razze, i suoi intrighi, le sue battaglie. Sono passati 200 anni dal primo Guild Wars. All’inizio del gioco potremo scegliere la razza del nostro personaggio: i Charr, feroci bestie dall’aspetto felino la cui struttura sociale è basata sulla gerarchia militare, gli Asura, piccoli esseri ultra evoluti maestri nel creare oggetti altamente tecnologici, i Sylvari, esseri fusi con la natura che ricordano da vicino gli elfi, i Norn, barbari possenti delle terre del nord ed infine i “comuni” umani. Scelta la razza, avremo di fronte un completo editor dove potremo personalizzare al massimo il nostro avatar, scegliendo poi la sua classe. Otto disponibili: tra le classi più fisiche notiamo il guerriero, bilanciato sia in attacco sia in difesa e il guardiano, specializzato in incantesimi di supporto. Tra gli avventurieri sono presenti il ranger, specializzato nel tiro a distanza, il ladro, maestro dell’infiltrazione e l’ingegnere, capace di supportare gli alleati con torrette e armi da fuoco. Tra i maghi abbiamo il negromante, capace di evocare fedeli servitori di supporto e incantesimi che infliggono malus al nemico, l’elementalista, che controlla gli elementi della natura e li piega al suo volere e infine l’ipnotizzatore, maestro del controllo e dell’illusione, capace di creare cloni che disorientano gli avversari. Tutto questo può sembrare assolutamente non innovativo per i puristi del genere. Basti pensare al sistema multi classe presente in titoli datati ma più hardcore come i vari Baldur’s Gate. In Guild Wars 2 però, oltre a questo sistema che può risultare banale, avremo un aspetto che è stato spesso poco approfondito in questo genere, soprattutto nei titoli recenti: la storia personale.

Oltre ai tratti somatici del personaggio, infatti, saremo anche in grado di scegliere la nostra personalità. Potremo scegliere come abbiamo vissuto i primi anni della nostra vita o se abbiamo dei rimpianti per delle questioni che non siamo riusciti a risolvere. Potremo anche scegliere il nostro aiutante per le missioni principali e far capire alla gente se siamo magnanimi o feroci. Tutto questo porterà a delle opzioni di dialogo consone alla nostra personalità, andando a sviluppare ancora di più la caratterizzazione del nostro alter ego. Una vera e propria storia personale che si fa largo nell’immenso mondo di Tyria. Una storia che per quanto piccola e all’apparenza insignificante, potrà farci sentire parte del mondo come mai prima d’ora.


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Per quanto Guild Wars 2 sia stato sponsorizzato e a tratti mitizzato come MMO in grado di cambiare totalmente il genere, non l’ha fatto. Le meccaniche, infatti, non hanno cambiato radicalmente la formula di gioco. L’opera di Arenanet però è riuscita a migliorare tutto il migliorabile. Spesso il genere MMO soffre una ripetitività elevata sia a livelli alti sia bassi. In Guild Wars 2 invece, non si avrà materialmente il tempo per annoiarsi. Da subito, in ogni starting zone (diversa per ogni razza), ci ritroveremo ad affrontare un enorme boss da sconfiggere in gruppo. Appena concluso il prologo, saremo catapultati nel pulsante mondo di Tyria, ricchissimo di pericoli e meraviglie. La prima cosa da far notare è il bilanciamento delle classi. Da sempre in qualsiasi MMO serve una combinazione di ruoli per andare avanti. Qui no. Ogni classe ha un’abilità di cura (attivabile con il tasto 6), con cui potremo recuperare vita senza far uso di pozioni e soprattutto senza aspettare il chierico/taumaturgo di turno. Ogni ruolo può svolgere la maggior parte del lavoro in singolo. Ovviamente per sconfiggere i boss più impegnativi si dovrà per forza fare affidamento sui compagni, senza però studiarsi complicate tattiche difensive/offensive. Più che una tattica, in Guild Wars 2 è importante il numero. Un punto in più a favore dei casual, che potranno divertirsi senza troppi problemi. Gli hardcore potrebbero storcere leggermente il naso, abituati magari a meccaniche dove la squadra giusta è d’obbligo. Vengono in loro soccorso i dungeon, che sapranno intrattenere i veterani degli MMO.

Ma quello che ci farà davvero sentire all’interno del gioco, sarà il modo in cui si presenteranno gli eventi. Esplorando il mondo di Tyria, potremo liberamente scegliere cosa fare. Potremo svolgere le missioni della nostra storia personale (punto verde), le quest classiche (a forma di cuore), potremo decidere di esplorare ogni vista (meccanica molto simile ai punti di sincronizzazione dei vari Assassin’s Creed), oppure potremo dedicarci ad attività quali il crafting, la cucina o il cucito. Notevole anche la possibilità di ingaggiare battaglie sott’acqua. Per le quest classiche, non dovremo parlare ai personaggi. Basterà entrare nella zona per vedere a schermo le istruzioni sul compito da svolgere. Mentre saremo intenti a fare tutto questo, ci imbatteremo spessissimo in eventi dinamici cui potremo prendere parte oppure no. Sono proprio queste missioni dinamiche a rendere il tutto più vivo e movimentato. Magari mentre saremo intenti a passeggiare per i fatti nostri, dei mostri decideranno di assaltare un villaggio e noi dovremo difenderlo. Sconfitti, potremo seguirli fino alla loro tana e porre fine alle loro esistenze. Eventi quindi, che si plasmano letteralmente sotto le azioni del giocatore. In base al nostro contributo, saremo ricompensati con una medaglia d’oro, d’argento o di bronzo. Ogni azione è in grado di fornirci esperienza. Uccidere un nemico, andare in una nuova zona, sbloccare un waypoint (punti che permettono di teletrasportarsi in vari luoghi della mappa), spaccare legna, ecc… . L’aumento di esperienza rimarrà sempre costante, da livello 1 ad 80. Non ci sarà mai un aumento esponenziale di ore per arrivare al livello successivo. Se vogliamo raggiungere un amico che è a livello più basso di noi, non ci sarà nessun problema. Il gioco abbasserà automaticamente il livello del pg per la zona in cui siamo, per non avere mai momenti di squilibrio, anche se saremo in luoghi per livelli bassi con un personaggio all’80. Ottima anche la scelta di relegare a extra l’item shop. Gli oggetti/ equipaggiamenti ci verranno forniti man mano che completeremo le varie missioni, senza l’obbligo di comprare gli oggetti più forti con soldi veri.


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Parlando di Guild Wars 2, si deve per forza citare il PvP. Qui, il gioco dimostra di avere una propria integrità, adottando una meccanica tanto semplice quanto efficace. Nel Player Vs Player, infatti, ogni personaggio sarà portato automaticamente al livello 80. Tutte le abilità saranno sbloccate fin da subito per competere senza svantaggi. Il sistema delle armi, assolutamente intuitivo, permetterà a chiunque di spassarsela. Anche un neofita del genere può cimentarsi nel PvP, perché il divertimento è assicurato anche senza portare a casa la vittoria. A seconda dell’arma selezionata, avremo a disposizione delle abilità uniche. Potremo equipaggiare due set di armi per personaggio. Unica eccezione l’elementalista, che cambia gli elementi per avere ancora più scelta sull’azione da svolgere. Padroneggiando queste meccaniche, dunque, sarà solo questione di abilità. Il gioco non premia chi perde ore ed ore per potenziarsi. Chi cerca l’azione dura e pura senza compromessi non può che buttarsi nel World vs World. Tre server in contemporanea lotteranno all’ultimo sangue per la conquista della mappa (riadattata in tre blocchi distinti per questa modalità). Chi ha voglia di caos e violenza avrà certamente pane per i suoi denti! Il mondo che esploreremo nel corso dell’avventura ci lascerà molte volte a occhi aperti. Con i dettagli al massimo, è davvero difficile trovare un altro MMO con una tale magnificenza grafica. Ogni zona è ricreata con cura magistrale. Città, boschi, miniere, cave, fortezze, pianure, montagne innevate. Ogni zona sarà difficile da dimenticare. Oltre all’immenso mondo di gioco, degne di nota sono anche le animazioni, sempre fluide e piacevoli alla vista. In una tale apoteosi, le uniche note negative sono la presenza di sporadici bug, il frame rate non sempre stabile durante il World vs World e l’assenza dell’italiano come lingua (forse in futuro potrebbe essere aggiunta). Un mondo enorme, vivo, immenso. Un mondo in guerra. Un mondo che ha bisogno di eroi. Il mondo di Tyria.

VOTO FINALE: 9,5

++++ Molte idee brillanti, come gli eventi dinamici Grafica spettacolare per un MMO Ottimo PvE/PvP Assenza di canone mensile

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Non è in italiano Qualche bug Cali di frame rate nel World vs World



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gX LEAGUE II e III Chi dominerĂ la lega nella seconda edizione e cosa ci aspetta nella terza?

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