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Finally Finalmente

Closed last summer due to the pandemic, Jesolo’s Caribe Bay is now preparing to reopen in July

FINALLY

t’s official: Thursday 1 July is the day when amusement parks

Ican reopen in Italy and that Thursday in Jesolo the gates of Caribe Bay (formerly Aqualandia) will also open. After the forced shutdown last summer due to the pandemic, the tropical paradise of this beautiful themed water park managed for over 30 years by the Pareschi family will thus welcome guests again. The organisational machine is already running: “Awaiting specific instructions from the authorities regarding the specific protocols, we are working with even greater commitment to guarantee all our guests fun in total safety,” explained Luciano Pareschi. “For Caribe Bay this has always been a source of pride, as evidenced by the many certifications we have obtained: and we will further increase

Rimasto chiuso l’estate scorsa per colpa della pandemia, il Caribe Bay di Jesolo ora si prepara a riaprire da luglio

FINALMENTE

È ufficiale: giovedì 1 luglio è il giorno in cui i parchi di divertimenti possono riaprire in Italia e quel giovedì a Jesolo si spalancheranno i cancelli di Caribe Bay (ex Aqualandia). Dopo lo stop forzato della scorsa estate dettato dall’emergenza pandemica, il paradiso tropicale del bel parco a tema acquatico gestito da oltre 30 anni dalla famiglia Pareschi tornerà così ad accogliere i suoi ansiosi visitatori. La macchina organizzativa è già stata avviata: “Mentre attendiamo le indicazioni specifiche da parte delle autorità preposte con i protocolli dedicati, da parte nostra stiamo lavorando con ancora maggiore impegno per garantire a tutti i nostri ospiti un divertimento in totale sicurezza” spiega Luciano Pareschi. “Per Caribe Bay questo è sempre stato un motivo d’orgoglio, testimoniato dalle molte certificazioni che ci sono state riconosciute: ed aumenteremo ulteriormente la nostra attenzio-

b Luciano Pareschi, owner of Caribe Bay in Jesolo.

At Caribe Bay, work is being completed in the children’s area, which will be completely renovated by 1 July, when the park reopens.

b Luciano Pareschi, titolare del Caribe Bay di Jesolo.

Al Caribe Bay si stanno ultimando i lavori nell’area bimbi che dal 1° luglio, quando il parco riaprirà, si presenterà tutta rinnovata.

our attention and our efforts. We are willing to sacrifice part of the season in order to guarantee maximum safety, also for our employees.” And speaking of employees, the recruitment process is about to start: 220 people with various tasks, making Caribe Bay the biggest employer in Jesolo. The park, which covers an area of 8 hectares, is also finalising the new additions for this season, completing the work in the children’s area that after starting in October 2019 was interrupted by the pandemic. This involves the complete renovation of the area: palm trees and Caribbean sand inside and outside the lagoon, new attractions and water games and even the nursery service where mothers can look after their kids in peace and comfort. “And we are ready to continue investing,” Pareschi assured us. “We have presented to the city council a series of projects for the next few years.” The Pareschi family will reopen the park aware of once again being supported by the city, its institutions and its businesses. “We have always believed in the potential of Jesolo,” Pareschi continued, “and we are confident that, in a few years, it will be able to make a further step forward in its development, shifting from a summer holiday destination to a true city that stays alive all year round. This is also thanks to the proximity of a globally important destination such as Venice, through the creation of new direct sea transport links.” The opening on 1 July thus sees Pareschi full of enthusiasm, yet without ignoring the aftermath of the pandemic. Due to the closure in 2020, Caribe Bay suffered losses of over 2 million euros. “And the government,” Pareschi, who is also a committee member of the Italian Permanent Parks Association, stated with bitterness, “we received a petty 4,000 euros, due to the fact that parks come under responsibility of the Ministry of Culture & Entertainment and are not considered part of the tourism sector. This prevents us parks from accessing the tourism mini-bonds and obtaining long-term financing to offset the trauma of the pandemic. The situation for parks in Italy is dramatic: as many as 5 large businesses have been sold to foreign investment funds and others are in danger of following due to lack of cash, or even closing altogether.” n

ne ed i nostri sforzi. Siamo disposti a sacrificare una parte della stagione pur di garantire il massimo della sicurezza, anche dei nostri collaboratori”. E a proposito di collaboratori, stanno per partire le selezioni: 220 addetti con varie mansioni, che fanno di Caribe Bay l’azienda più grande di Jesolo. Nel parco, che si sviluppa su un’area di otto ettari, si stanno ultimando anche le novità della stagione completando i lavori che interessano l’area bimbi e che dopo l’avvio a ottobre 2019 si erano interrotti per la pandemia. L’intervento rinnoverà completamente la zona dedicata ai piccoli: palme e sabbia caraibica dentro e fuori la vasca, nuove attrazioni e giochi d’acqua e persino il servizio nursery dove le mamme potranno accudire i loro bimbi in tranquillità e con tanti comfort. “E siamo pronti a continuare ad investire” assicura Pareschi. “Abbiamo presentato all’Amministrazione comunale una serie di progetti per i prossimi anni”. La famiglia Pareschi riapre il parco consapevole di avere trovato al suo fianco ancora una volta la città, le sue istituzioni e le sue categorie imprenditoriali. “Abbiamo sempre creduto nelle potenzialità di Jesolo – continua Pareschi – e siamo sicuri che, in pochi anni, riuscirà a fare un ulteriore passo in avanti nel suo percorso di crescita, passando da destinazione estiva di vacanze a vera e propria città che può vivere tutto l’anno. Questo anche grazie alla vicinanza di una meta di rilevanza mondiale come Venezia, con la quale si dovrà necessariamente arrivare a realizzare nuovi collegamenti diretti via mare”. Un’apertura, quella dell’1 luglio, carica di entusiasmo per i Pareschi, ma che non può non considerare gli strascichi della pandemia. A causa della chiusura del 2020, Caribe Bay ha subìto una perdita di oltre 2 milioni di euro. “E dal Governo – commenta amaro Pareschi, che è tra i consiglieri dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani – abbiamo ricevuto un’elemosina di 4 mila euro, per il fatto che i parchi sono di competenza del Ministero dello Spettacolo e non inquadrati all’interno del settore turismo. Questo impedisce a tutti noi parchi l’accesso ai mini-bond del turismo e di ottenere forme di finanziamento a lungo termine per assorbire il trauma della pandemia. La situazione dei parchi in Italia è drammatica: ben cinque realtà di grosse dimensioni sono passate di mano a fondi d’investimento stranieri ed altre stanno rischiando di passarci per pochi soldi o addirittura di chiudere”.

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