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CITY IDENTITY Leggere e progettare l’identità di una città
Corso di Diploma Accademico di I livello in Design Grafico a.a. 2013/2014 Relatore Cinzia Ferrara Laureando Gaspare Nicosia (matricola 7204)
RINGRAZIAMENTI Questa tesi è dedicata a tutte quelle persone che mi sono state sempre vicine, fisicamente e non, a chi ancora mi pensa e mi reputa un amico. Ringrazio loro e tutti quelli che hanno creduto in me, chi mi ha spinto ad intraprendere questo cammino e mi sostiene ed incoraggia ancora. Ringrazio la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto, non solo economicamente, soprattutto mia sorella che, nonostante il mio carattere, continua a volermi un bene dell’anima. Ringrazio la gente che ha dato tutto per me, che è stata un punto di riferimento nella mia vita e che mi ha lasciato, o continua a lasciarmi qualcosa per renderla quella che è adesso. Voglio ringraziare in modo particolare ovviamente tutti i docenti del Liceo Artistico Buonarroti di Trapani, anche grazie a loro oggi mi ritrovo a studiare per qualcosa che mi soddisfa veramente e che spero diventi il lavoro della mia vita. Un grazie a tutti i miei amici di Trapani, i ragazzi e le ragazze della sezione F (in particolar modo Roberto, Vincenzo, Marco, Diego, Sabrina, Rosa, Monica e Nadia), i fantastici “spaccati”, i fratelli della SNC. Ovviamente ringrazio con tutto il cuore la mia seconda famiglia, i “biscottini”, che hanno reso la mia permanenza a Palermo, per quattro anni, un’esperienza incredibile che non dimenticherò mai e porterò sempre nel cuore. In particolare volevo ringraziare il mio ex coinquilino Gabriele, che è stato come un fratello per me, e Francesco, l’attuale coinquilino, con cui ho passato 1 anno e mezzo indimenticabile. Inutile menzionare tutti, ognuno di loro sa l’importanza che ha avuto per me e continuerà ad avere. In fine grazie a tutti i docenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, a tutti i colleghi, in particolar modo Ester, Giuseppe, Federica e Mariagrazia, con cui ho condiviso progetti, emozioni e momenti indimenticabili. Un ultimo ringraziamento speciale va alla mia relatrice Cinzia Ferrara, che ha saputo aiutarmi in ogni situazione con i suoi preziosissimi consigli, di cui ho fatto tesoro. Grazie a tutti.
SOMMARIO
IDENTITÀ URBANA CITTÀ TRA I DUE MARI COSTUZIONE DEL LOGOTIPO DINAMICITÀ
9 - INTRODUZIONE 12 - CASI STUDIO 28 - TRAPANI 38 - PUNTI CHIAVE 40 - STEMMA CITTÀ DI TRAPANI 41 - LOGHI PREESISTENTI 44 - STUDIO 45 - PROGETTAZIONE 48 - REGOLE 54 - COLORE 58 - SLOGAN 60 - PITTOGRAMMI
APPLICAZIONI
76 - MODULISTICA 90 - UTILIZZO CROMATICO 94 - SUPERFICI
SEGNALETICA
104 - PITTOGRAMMI 106 - MAPPA 108 - PANNELLI SEGNALETICI 110 - TARGE 112 - BROCHURE 114 - MOCK UP
MERCHANDISING AFFISSIONE WEB
120 - GADGET 128 - ABBIGLIAMENTO 135 - ALTRO 142 - PUBBLICITÀ 148 - MOCK UP 154 - SITO INTERNET 160 - FACEBOOK
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IDENTITÀ URBANA
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INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
1. Andrea Rauch e Gianni Sinni, Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia, Lcd edizioni, Firenze 2009. p.225
2. Ivi p.39
«In quanti modi è possibile leggere la città? Con gli occhi razionali dell’urbanista, ma anche con l’attenzione dello storico o con il pragmatismo del politico. Le chiavi di lettura sono molte, tutte legittime e stimolanti. Si possono leggere con occhi del design e quindi con la sensibilità dell’architetto e del poeta, con la praticità del politico e con la serietà dello storico. Perché la grafica, secondo le diverse sensibilità, può essere tutto questo, tesa com’è, per definizione, a confrontarsi con la realtà e a interpretarla » � Questa affermazione chiarisce in qualche modo il ruolo del designer grafico per la “grafica di una città”, ovvero quello di architetto, poeta, storico e politico. Limitarsi a dare o a ridisegnare uno stemma non è più sufficiente per le necessità della città, che sono sempre soggette a cambiamenti, influenzando di conseguenza anche il modo di rappresentarle e comunicarle. L’Italia può vantare la sua ricchezza storica e artistica, senza trascurare la sua bellezza paesaggistica, ma di certo non può vantare la sua disattenzione a livello di progettazione di immagine delle città. In Italia, infatti, molto spesso sono stati assegnati e progettati lavori importanti di identità delle città, attraverso concorsi o commissioni, che saranno spesso accettati dalle amministrazioni, ma mai realizzati se non sotto forma sperimentale, ovviamente fatte le debite eccezioni di progetti approvati e realizzati, come nei casi di Bologna con è Bologna o nell’identità visiva di Genova more than this. D’altronde, anche se necessario già da tempo, ci si sta accorgendo adesso dell’importanza nel dare un’immagine chiara, precisa, distintiva alla città, o ancora meglio di renderla un vero e proprio brand che risponda a tutte le necessità di un’azienda volta a comunicare attraverso i media per vendere il proprio prodotto. Come abbiamo detto, però, già da tempo si sentiva la necessità di definire un logo e un sistema visivo alla città, sostituendo il classico stemma o ridisegnandolo in chiave moderna e di conseguenza pensando anche alla progettazione di un nuovo sistema segnaletico. Il primo, in Italia, a introdurre il concetto di “grafica di pubblica utilità”, ovvero quella grafica dedicata alle amministrazioni pubbliche, fu Albe Steiner, negli anni Sessanta, con «l’idea che la grafica non potesse e dovesse essere solo estetica, ma anche servizio attivo, rigore etico, passione civile ». � Steiner progettò un sistema completo dell’immagine istituzionale per la città di Urbino nel 1970, dopo di lui, molte amministrazioni comunali, cominciarono a commissionare lavori o a bandire concorsi per la realizzazione di immagini coordinate per diverse città o regioni, ma quello di Steiner rimane uno degli esempi più seri ed estesi.
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CASI STUDIO
IL BRAND URBANO IN EUROPA 3. Cfr. Emanuela Bonini Lessing, testo originale tratto da Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia. Andrea Rauch e Gianni Sinni, Lcd edizioni, Firenze 2009, p.9
Tornando aoggi, il city branding rappresenta una grande opportunità per i paesi ma soprattutto per le città che, sfruttando gli strumenti propri del marketing e della comunicazione, cercano di attirare flussi di popolazioni e investimenti, rafforzando la propria immagine e l’economia territoriale. L’utilizzo di questi strumenti persuasivi, testimonia l’attuale competizione tra i vari territori, simile alla competizione tra le diverse aziende che offrono lo stesso servizio. D’altronde cambia il servizio ma il fine è sempre lo stesso, e adesso anche i metodi tendono ad assomigliarsi. La comunicazione, infatti, assume il ruolo principale, perché promuove l’immagine e mira ad acquisire consenso per vendere il prodotto turistico e arricchisce il territorio. La città si racconta, comunicando la propria unicità, i propri valori, le proprie eccellenze. Parla con noi, creando un racconto capace di descrivere delle emozioni, invitandoci a viverle di persona. Tuttavia non bastano simboli, opere architettoniche e una buona pubblicità a rendere una città migliore rispetto alle altre, ma sempre più importante sta diventando la quantità e qualità dei servizi e in generale l’organizzazione e la corretta governance degli asset urbani. Oggi il brand urbano è la somma di vari elementi che identificano il buon vivere in uno specifico territorio. Certo è, comunque, che difficilmente si poteva prevedere che il desiderio di accedere a certi servizi col tempo avrebbe prevalso su quello di possedere dei beni. A tal proposito, il progetto Città Europee della Cultura ha favorito, seppur indirettamente, questa tendenza ad aumentare l’offerta dei servizi nelle città. Nonostante lo scopo principale del progetto fosse quello di incoraggiare la reciproca conoscenza e l’avvicinamento tra le diverse culture, esso in realtà ha contribuito ad accelerare il processo di “spettacolarizzazione” dell’offerta dei servizi urbani. � Ogni città candidata, lavorava con metodi diversi, con l’obiettivo di trasformarsi in splendente vetrina. Tra queste, Glasgow, è stata una di quelle che per prima ha colto l’occasione con la propria candidatura, nel 1990, lavorando sull’economia regionale e locale, passando dall’industria pesante al terziario, rafforzando i servizi e incrementando il turismo, vero punto di forza della città. Altre città invece sfruttano il metodo dei grandi eventi per imboccare la strada giusta per l’incremento del turismo, come ad esempio Barcellona, che ha colto l’occasione dei Giochi Olimpici per rinnovare la città e renderla una delle più attraenti d’Europa. O Torino, sempre alla rincorsa del grande evento, che diventa scenario delle Olimpiadi invernali del 2006 e del World Design Capital nel 2008. Abbandonando i tradizionali modelli industriali, la città, che sia grande o di piccole dimensioni, può intravedere in se stessa il principale prodotto da offrire a un visitatore così come al residente, rendendosi attraente e desiderabile. Una volta definito ciò che la città può offrire concretamente, tra beni, servizi, eventi, importante sarà il ruolo della comunicazione, non più solo il modello di comunicazione volto a informare i cittadini, ma affiancando, o talvolta sostituendo del tutto, a questo un modello di comunicazione basato su logiche più pubblicitarie e seduttive. Alla fine degli anni Sessanta, Henrion e Parkin, fondatori della teoria dell’immagine coordinata, sostenevano che il compito del designer fosse quello di gestire i punti di contatto tra l’organizzazione, l’azienda o l’ente e il fruitore. È anche vero che questi punti nel tempo vanno sempre più aumentando e diversificandosi, definendo una complessità funzionale delle città, con conseguente espansione dell’apparato delle informazioni,
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CASI STUDIO
ovvero quelle informazioni volte a far conoscere ai cittadini quali servizi siano offerti e come usufruirne. D’altro canto però, ai tradizionali supporti informativi (manifesti, locandine, pieghevoli,...) si sono integrati nel frattempo anche quelli digitali. Grazie a questi nuovi supporti è possibile peraltro espandere il raggio di azione delle informazioni riguardanti la città in questione, con la possibilità di entrare in relazione, potenzialmente, con milioni di persone in tutto il mondo. Un modo per comunicare non con chi già si trova in quel determinato luogo, ma anche con chi non vi risiede stabilmente o con chi vorrebbe esserci ma è fisicamente lontano. In questo nuovo contesto cambia anche il modo di comunicare, con toni narrativi, evocando la città, trasmettendo fittiziamente benessere e un certo stile di vita. Interessante però sarà andare ad analizzare dei casi specifici per riflettere sulle diverse tendenze e modalità di azione delle varie città. Ad esempio, Southampton, seguendo il modello di Glasgow, sta intraprendendo da diversi anni un atto di rinnovamento urbano, lavorando anch’essa all’incremento dell’economia locale piuttosto che all’industria pesante, cercando dunque di valorizzare se stessa, riqualificando il porto e massimizzando i servizi e il turismo. Lo scopo del progetto grafico, affidato allo studio City ID, era quello di evidenziare e connettere tra loro le diverse risorse della città, tra le quali il porto, il centro storico e l’università, con un interessate lavoro sul sistema di segnaletica turistica, sulle mappe, sugli opuscoli, dove le informazioni divulgate mostrano la leggibilità e la chiarezza richieste. Ma il lavoro del designer va oltre quello della semplice estetica e funzionalità, e si interseca con altre problematiche e competenze. A tal proposito interessante è anche il fatto che, dovendo rivitalizzare il tessuto urbano, si era anche pensato all’impatto ambientale, pensando, già al momento dell’affissione, alla modalità di ritiro e smaltimento della segnaletica, qualora, dopo oltre una decina di anni, non fosse più ritenuta valida. Il lavoro svolto per Southampton si rivolge prevalentemente ai turisti che già sono in città, invitandoli a prolungare il loro soggiorno, non essendo una metropoli e non avendo la complessità funzionale e governativa di altre grandi città europee, sfruttando soprattutto il terziario, il porto e i beni urbani. Diversamente, da qualche anno, Berlino, con la sua nuova campagna BeBerlin, affidata allo studio Fuenfwerken Design AG, sembra rivolgersi a coloro che non si trovano ancora in città, invitandoli a farne parte attraverso una campagna pubblicitaria e un calendario di eventi mondiale, come un vero e proprio brand. Il messaggio lanciato da questa campagna è un messaggio persuasivo, rivolto ad attirare le masse di turisti ma soprattutto le forze imprenditoriali e culturali che possano contribuire a rendere la capitale tedesca un luogo di eccellenza. La gente di Berlino, nella campagna, viene rappresentata incorniciata, come in una foto istantanea, e vengono rappresentati i loro pensieri, desideri e passioni, che coincidono con la voce della città creando una sorta di unione tra città e cittadino, che però non è il classico cittadino che ci si aspetta di vedere. Vengono ritratti nella campagna tutte le categorie e razze che popolano la città multietnica, il lavoratore turco, la teatrante down, il turista giapponese. Un modo di far vedere al mondo che Berlino può essere la città di tutti e che anche grazie
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CASI STUDIO
Sopra: progetto per Southampton Sotto: progetto per Berlino
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4. Fuenfwerken Design AG, http://www.fuenfwerken. com, Brand Identity “BeBerlin“
5. Carlo Branzaglia, testo originale tratto da Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia. Andrea Rauch e Gianni Sinni, Lcd edizioni, Firenze 2009, p.132
a loro va avanti e cresce sempre di più. Non a caso lo slogan utilizzato è BeBerlin (Sii Berlino), un invito a tutti a far parte di questa grande comunità. «Una nuvoletta disegnata volutamente chiara e bidimensionale serve da chiave visiva flessibile e multifunzionale; con la sua freccia puntata all’interno e all’esterno, rappresenta la città e i suoi abitanti che sono aperti e preparati al dialogo. È usata in un vasto numero di aree che vanno dai display spaziali 3D agli oggetti di merchandising». � Si notino le grandi differenze tra il progetto della City ID per Southampton e della Fuenfwerken per Berlino, il primo rivolto direttamente ai turisti, nell’offerta di una permanenza anche prolungata ma comunque di passaggio, il secondo rivolto invece si ai turisti, ma anche e soprattutto un invito a far parte della città, e soprattutto a chi può aiutarla a farla crescere sempre di più investendo del capitale, come chi la vive stabilmente. Una vera e propria campagna pubblicitaria che mira a eliminare la concorrenza nel settore dicendoci in modo persuasivo: aiutaci a vincere la sfida con le altre città che ci guadagniamo tutti. Un altro esempio importante di brand può essere quello cercato da Kessel&Kramer, con la loro campagna di offerta turistica per Amsterdam, con lo slogan I amsterdam. In questo progetto viene cercata una forte identificazione e partecipazione della città, prima ancora di offrire un’offerta al visitatore. Il progetto I amsterdam vuole seguire l’esempio di Milton Glaser, con il suo I love NY, progettato nel 1975. Un marchio diventato emblema della Grande Mela e che galvanizza ancora i newyorkesi, ma soprattutto un lavoro di merchandising che frutta ancora a distanza di 40 anni. Sempre per Amsterdam, un importante progetto di brandig urbano è quello realizzato da Eden e Thonik, Gemeente Amsterdam, dove è stato ripreso l’elemento araldico delle tre croci di Sant’Andrea. Il progetto venne denominato Amsterdam Style, dove per “stile“ vengono intese una serie di « guideline di applicazione dell’identità che si possano estendere a qualunque futura applicazione, anche se messa in mano ad altri studi o agenzie. Poi esso è finalizzato a regolare il sistema città nei confronti delle singole “agenzie“ erogatrici di servizi (ambiente, trasporti, rifiuti ecc.), ridisegnando i loro emblemi, e ponendoli all’interno di una griglia impostata sull’aggiunta, di volta in volta, del simbolo specifico alle tre X ». � I vari esempi elencati ci possono far capire come ogni città, grande o piccola che sia, può avere delle necessità diverse rispetto a un’altra. Le necessita cambiano non solo tra grandi e piccoli centri urbani, ma anche tra grandi centri tra i quali può esserci un’enorme differenza, non solo relativa all’estensione territoriale o al numero di abitanti, in quanto non è solo un agglomerato urbano o un insieme di persone, ma relativa alla storia, alla cultura e alla tradizione. È proprio da questi elementi che nascono le necessità di una città, che devono essere lette e interpretate dal designer.
A sinistra: stemma città di Amsterdam A destra: logo “Amsterdam style” realizzato da Eden e Thonik
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ALCUNI ESEMPI IN ITALIA 6. Cfr. Andrea Rauch e Gianni Sinni, Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia, Lcd edizioni, Firenze 2009. p.39
Il concetto di “grafica di pubblica utilità“ viene introdotto in Italia da Albe Steiner, designer grafico e professore all’Istituto d’Arte di Urbino. La sua idea di grafica era che non potesse essere solo estetica, ma doveva avere anche un ruolo attivo nella società. Proprio a Urbino, nel 1970, lavorò alla realizzazione di sistema visivo della città, il primo che fosse mai stato progettato in Italia. Lo studio partì dall’immagine araldica del Comune (ovviamente obsoleta), asciugandola di tutto ciò che potesse essere irrilevante. Ciò che rimane sono solo le bande trasversali dello stemma e con queste costruisce un marchio logotipo di rara efficacia dove il carattere (Helvetica) diventa allo stesso tempo scrittura e icona. � Poi, con l’aiuto dei suoi allievi, affronta la progettazione dei sistemi relazionali della città, gli stampati istituzionali, gli orari degli autobus e la segnaletica pedonale e veicolare urbana. Un lavoro preciso, completo e sicuramente funzionale per la società, che fu in parte realizzato e applicato, salvo poi abbandonarlo nel corso del tempo. Steiner fu il designer a realizzare il primo esempio di grafica di pubblica utilità, dopo di lui ce ne furono molti altri, ma di sicuro questo rimane uno dei più seri ed estesi.
Marchio logotipo e segnaletica progettati da Albe Steiner
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Sopra: Marchio Regione Emilia-Romagna vincitore del concorso affiancato al logotipo di Waibl A sinistra: Marchio Sardegna disegnato dalla Bcpt Associati di Perugia A destra: Marchio Sardegna disegnato dalla Pentragram di Londra
7. Carlo Branzaglia, testo originale tratto da Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia. Andrea Rauch e Gianni Sinni, Lcd edizioni, Firenze 2009, p.131
Con diverse modalità fu realizzato invece il marchio della Regione Emilia-Romagna. Per la realizzazione del marchio, nel 1984, fu bandito un concorso, che vide una massiccia partecipazione, tanto da dare origine anche a una mostra con i progetti più significativi. Da premettere però che, i concorsi aperti a tutti, non sempre sono visti di buon occhio dai designer perché considerati «pura demagogia, frutto anche di una cultura politica incapace di assumersi le proprio responsabilità e poco accorta nel definire i propri interlocutori professionali. […] Senza nulla togliere alle giurie di tali concorsi infatti, la partecipazione allargata, specie se la serie di elementi richiesti dal concorso non è particolarmente complessa, può significare sempre un terno al lotto, sia per i dilettanti che per i professionisti. I primi partecipano cercando fortuna, i secondi si impegnano il giusto… ». � Comunque sia, nel caso del bando per il marchio Emilia-Romagna, il vincitore fu Matteo Piazza che, nella relazione che accompagnava il progetto, descrive il suo lavoro scrivendo che “il simbolo vuol sintetizzare l’idea della Regione Emilia-Romagna non tanto per la stilizzazione della sua forma geografica in senso naturalistico quanto per il richiamo ai due elementi che hanno caratterizzato nel corso dei secoli la regione in ogni suo aspetto economico, sociale e culturale: il Po e la via Emilia […] Nel simbolo la linea curva da sinistra a destra simboleggia il fiume, l’acqua, l’evento “naturale“ mentre quella obliqua diritta simboleggia la strada, l’asse, l’intervento dell’uomo.“ Il marchio poi andò a integrare il logotipo disegnato precedentemente da Heinz Waibl, che già allora era stato applicato alla grafica istituzionale. Un altro caso di concorso, stavolta per il marchio e il brand della Regione Sardegna, lasciò un po’ perplessi per la decisione finale. Al concorso, bandito nel 2005, furono ammesse alla valutazione della giuria 192 proposte. Di queste proposte vennero selezionati tre vincitori ex aequo: Bcpt Associati di Perugia, Neo.Lab di Firenze e Sinergie Comunicazione e Design di Lanusei. Una volta decretati i vincitori, il meccanismo però sembra incepparsi. Anziché chiamare i vincitori, infatti, viene ripescata, dalla Presidenza della Regione, la proposta dello studio Pentagram di Londra, proposta che inizialmente non fu nemmeno ammessa a valutazione dalla giuria. La decisione sarà poi giustificazione dalla Presidenza della Regione Sardegna dicendo che si “ritiene doveroso evidenziare che fra (i progetti non ammessi a valutazione) ve ne sono alcuni che si distinguono per le eccellenti qualità della proposta presentata, per l’originalità e per le alte potenzialità di utilizzazione“.
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8. Andrea Rauch, testo originale tratto da Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia. Andrea Rauch e Gianni Sinni, Lcd edizioni, Firenze 2009, p.56
9. Ivi p.58
10. Andrea Rauch e Gianni Sinni, Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia, Lcd edizioni, Firenze 2009. p.105
Un interessante e funzionale sistema di immagine coordinata, lo possiamo trovare nel lavoro di Andrea Rauch per il Comune di Siena. Il progetto fu affidato a lui, nel 1993, dall’allora assessore alla Cultura, Omar Calabrese. Rauch, nell’occasione come altre volte, si avvalse della consulenza araldica, storica e metodologica di Alessandro Savorelli. Il progetto prevedeva la realizzazione del logo, immagine coordinata e soprattutto di uno studio particolare per la segnaletica. La segnaletica pedonale infatti per la città di Siena, essendo completamente chiusa al traffico, è un elemento fondamentale per l’agevolazione e il raggiungimento razionale dei punti principali della città e dei parcheggi, soprattutto per chi non la conosce, evitando inutili sprechi di energia e di tempo. Il riferimento per lo studio del marchio è sicuramente la balzana bipartita di bianco e di nero, colori simbolo della città, come ci spiega Andrea Rauch: “Essendo senese di nascita non mi sono posto, nemmeno per un minuto, il problema di quale dovesse essere l’icona fondamentale per il redesign dell’immagine istituzionale e comunicativa del Comune di Siena. La balzana bianca nera occhieggia da ogni muro della città, nelle porte e nelle fonti medievali, nei palazzi, nelle cantonate delle strade. Il cittadino viene accompagnato da quel segno in ogni fase della vita e anche se altri saranno poi i segni dell’identità civica (il sole di San Bernardino, la Lupa con i Gemelli,...) quel bianco e nero bipartito sarà sempre la livrea cittadina per eccellenza“. � Il redesign del marchio di Siena dunque sarà “uno stemma gestalticamente partito in bianco e nero che avesse comunque, a denunciare la sua origine lapidea, una leggera ombreggiatura in grigio“, dice sempre Rauch. Per il logotipo è stato studiato invece l’operato di Francesco di Giorgio Martini, pittore, scultore, ingegnere e tipografo. Per l’occasione, dunque Rauch e Walter Sardonini, hanno disegnato un carattere, il Martini, tratto dalla chiesa di San Bernardino a Urbino, dove operò molto oltre a Siena. Per la segnaletica, come già detto, lo scopo principale era quello di rendere il più chiaro possibile il collegamento tra i parcheggi e i punti principali della città, evitando sprechi di energia e di tempo ai turisti. “Per ottenere questo scopo“ spiega Rauch “i parcheggi hanno avuto assegnato un nome e un colore e la segnaletica segue le loro direttrici principali. Naturalmente sono indicate e razionalizzate le inevitabili variazioni e deviazioni di percorso che una città ricchissima di opere d’arte e di architettura impone“. � Anche questo, come quello di Steiner per Urbino, è un progetto grafico di pubblica utilità importante, completo, mirato soprattutto alla funzionalità, non solo all’estetica. Il lavoro svolto per il Comune di Milano invece comprende solo il redesign dello stemma cittadino, così come dell’immagine coordinata. Un progetto rivolto più all’immagine del comune che al turismo, quindi meno funzionale in quel senso. Lo stemma di Milano risale all’XI secolo ed è costituito da una croce rossa inscritta in uno scudo bianco, sormontato da una corona d’orata. Ai lati dello scudo, annodate da un nastro, due fronde verdi di alloro e di quercia. Il lavoro di redesign è stato affidato, nel 2000, allo studio Inarea, che ne ha rispettato fedelmente la forma e gli elementi. Lo studio però ha voluto ampliare il progetto con l’aggiunta di una variante grafica, che i progettisti chiamano Family feeling e che consiste «in una croce che ripartisce i quattro “campi“ che formano il marchio: il logotipo Milano in alto a sinistra, lo stemma in basso a sinistra, le scritte eventuali di specificazione in basso a destra ». �� Nel sito web dello studio Inarea viene spiegato che “Pur rispettando in ogni
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Sopra: stemma CittĂ di
Sotto: Marchio Comune di Siena
Siena
disegnato da Andrea Rauch
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11. Paolo Di Vita, testo originale tratto da Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia. Andrea Rauch e Gianni Sinni, Lcd edizioni, Firenze 2009, p.113
dettaglio tutti i contenuti del bando, introducemmo degli elementi ulteriori che hanno amplificato i temi del progetto. Il redesign dello stemma riprende i segni tradizionali di Milano cui si aggiunge un carattere tipografico progettato ad hoc. Il progetto d’identità si traduce così in un sistema articolato, capace di organizzare ogni tipo di comunicazione”. Per il logotipo e l’immagine coordinata, infatti, è stato disegnato appositamente un carattere tipografico da Antonio Pace, il Milano City. Il carattere deriva dal Bodoni, richiamato soprattutto nella parte superiore delle lettere, mentre in quella inferiore sono state eliminate le grazie e applicate una sorta di arrotondamento. Infine è stata incrementata l’altezza delle minuscole per garantire una buona leggibilità del testo. Diversamente fu richiesto dagli amministratori della città di Palermo, nel 2004, per lo stemma cittadino che aveva avviato un processo di semplificazione delle attività di relazione al pubblico. La comunicazione, le informazioni date ai cittadini, dovevano essere chiare, uniformi e coerenti. Di conseguenza, «la necessità di ridisegnare l’emblema della città nasceva dall’incongruenza riscontrata tra la descrizione storica statuaria dello stemma e il difforme e variegato repertorio di impronte diffuse e utilizzate ». �� Per la realizzazione del nuovo emblema, dunque, l’amministrazione avviò una discussione, riguardo le scelte progettuali da prendere, dove furono definite una serie di istanze: - il nuovo emblema non doveva apparire né arbitrario, né scollegato dalla storia e dalla tradizione della città; - il nuovo emblema doveva essere chiaro e fruibile; - il nuovo emblema doveva essere versatile e flessibile, idoneo alle applicazioni sui nuovi media; - il nuovo emblema doveva essere pensato come l’elemento centrale sul quale costruire un sistema di identità visiva. Il progetto venne affidato allo studio DiVita Design, diretto da Paolo Di Vita che, nel manuale d’uso dello stemma, descrive così il lavoro: “Nel ridisegnare l’aquila si è voluto attenuare le componenti simboliche che rimandano all’iconografia storica della forza e del potere: gli artigli sono scomparsi dietro il cartiglio, lo scudo che sosteneva lo stemma è stato sostituito da un quadrato rosso“. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a una sorta di ammodernamento dello stemma dove però, a differenza di Milano, sono state apportate delle modifiche nelle componenti simboliche e quindi visive.” Tornando un po’ indietro del tempo, negli anni Cinquanta e Sessanta, interessante sarà andare a studiare l’importante boom economico, che portò Genova ad essere una delle città più importanti, dinamiche, attive, ricche di opportunità in quel tempo. Genova infatti, assieme a Milano e Torino, rappresentavano il “triangolo industriale“, i tre pilastri che trasformarono l’Italia da territorio agricolo a paese industriale. Ovviamente uno dei punti forti di Genova è il porto, importantissimo per la distribuzione dei prodotti e delle merci. Oltre al porto, Genova è dotata di grandi fabbriche, acciaierie, impianti siderurgici dell’Ilva e della Cornigliano (che poi diventeranno l’Italsider), raffinerie della Esso, Shell ed Erg, e ancora grandi compagnie navali per il traffico commerciale e turistico. Una città che può offrire molto per l’industria presente, ma anche un luogo ricco
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In alto a sinistra: Antico stemma Comune di Milano In alto a destra: Redesign stemma Comune di Milano realizzato dallo studio Inarea In basso a sinistra: Antico stemma CittĂ di Palermo In basso a destra: Redesign stemma CittĂ di Palemro realizzato dallo studio DiVIta Design
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12. Mario Piazza, testo originale tratto da Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia. Andrea Rauch e Gianni Sinni, Lcd edizioni, Firenze 2009, p.139
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di storie, turismo, incontri ed esperienze. Questo è quello che si vuole evidenziare in due grandi progetti realizzati da Eugenio Carmi e dallo studio Firma «Una città concretamente attiva nella cultura materiale e industriale affiancata e insieme fusa con una città “esotica“, la città delle crociere e dei viaggi ».�� In realtà il lavoro affidato a Eugenio Carmi non era quello di realizzare un progetto grafico per la città, ma un lavoro di sperimentazione e rappresentazione visiva della fabbrica, dei prodotti e della vita dei lavoratori. Nello specifico lavorò per le industrie siderurgiche Cornigliano e Italsider. All’industria siderurgica non bastava solo una pianificazione pubblicitaria, ma una forte filosofia d’immagine globale. Il lavoro di Carmi per l’industria siderurgica non consisteva nella costruzione di un’immagine di un’azienda a contatto con i consumatori, ma nell’inventare una nuova cultura comunicativa, essendo un’industria pesante che contava dodici stabilimenti e occupava 30.000 operai, giocando un ruolo importante nell’assetto urbanistico della città. Per questo motivo lo svolgimento di questo lavoro viene sentito molto anche per la ridefinizione del volto della città di Genova. Per raggiungere l’obiettivo, Carmi utilizza l’arte come media per realizzare l’immagine globale, avendo una formazione prettamente artistica, con ampie frequentazioni nel campo della grafica. Il lavoro svolto è innovativo e sorprendente, vista la natura del committente, andando a ricercare una certa astrazione tematica, non tanto nella forma e nei contenuti, quanto nel liberare il messaggio da intenti immediatamente pratici. Si ha dunque la fusione pure tra arte-comunicazione-industria, con l’arte che quasi si libera dall’aspetto pubblicitario della comunicazione, o meglio si ha la creazione di un nuovo linguaggio grafico artistico e autosufficiente. Lo stesso Carmi ci rivela: “Cercavo la costruzione di un nuovo paesaggio urbano-industriale, e la mia doppia veste, in quegli anni, di artista e di grafico mi consentiva di tradurre in maniera osmotica i due universi, quello dell’invenzione e quello della progettazione“. Genova viene vista « come “fucina“ informale di segni, catartico luogo generatore dell’industria » ��, come nelle copertine realizzate per la Rivista Cornigliano, che illustrano i diversi ambienti della fabbrica con felicità espressiva, richiamando contemporaneamente l’operosità del porto. «Arte e lavoro, città e fabbrica, locale e universale sono gli estremi dell’approccio di Carmi, che legge l’azienda come un microcosmo urbano». �� Altro grande contributo per la città di Genova lo porta lo studio Firma, un gruppo di autori, che si formò alla fine degli anni Cinquanta, interessati a sperimentare nuovi linguaggi nella grafica, nella pubblicità, nel teatro, nella scultura, nella scenografia e nelle arti applicate in genere. Nato nel 1956, il gruppo era formato da Dario Bernazzoli, Marco Biassoni, Ettore Veruggio, Flavio Costantini, Emanuele Luzzati e Umberto Piombino, tutte personalità diverse, pronte però a misurarsi tra loro. La novità è proprio questa, il lavoro collettivo, un gruppo di menti diverse tra loro che si confrontano per rafforzarsi. Una novità rivoluzionaria per quel tempo, un lavoro completo, studiato e realizzato da competenze diverse che si concretizza. Il gruppo nasce dalla necessità dell’agire in modo professionale in tutti i campi, soprattutto nei campi nascenti come la televisione. Nascono così opere uniche, come manifesti o pubblicazioni aziendali, dove si possono ammirare il perfezionismo ossessivo di Costantini, il minimalismo dei personaggi di Biassoni, o allestimenti di Bernazzoli, dove Verruggio interviene arricchendoli di qualità formale e funzionale proprie della grafica, o
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ancora la scultura di Piombino, che realizzò fantastici marchingegni scenici con materiali poveri per degli spot pubblicitari, e infine Luttazzi, con le sue copertine dal segno maturo e consapevole. Un panorama ricco e colorato, pieno di stimoli, come quello di Genova, viene arricchito dalla presenza di questo gruppo di artisti/progettisti/pubblicitari/ allestitori e chi più ne ha più ne metta. Un corpo ibrido formato da anime diverse, capace di rispondere alle nuove professionalità interdisciplinari richieste nel campo della comunicazione.
A sinistra: Copertina di Eugenio Carmi per Cornigliano A destra: Copertina di Emanuele Luzzati per Genova, rivista del Comune
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CASI STUDIO
CONCLUSIONE 15. Mario Piazza, testo originale tratto da Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia. Andrea Rauch e Gianni Sinni, Lcd edizioni, Firenze 2009, p.137
Nel corso del tempo la città, sempre di più, sente il bisogno di dover comunicare, lanciare dei messaggi, tradotti in forma visiva. Per fare ciò, si avvale della grafica e, sempre più spesso, delle forme di comunicazione proprie al marketing. La traduzione di questi messaggi però può variare. Come abbiamo visto nei diversi casi, infatti, ci sono diversi modi di operare sulla forma visiva della città, anche perché nel tempo cambiano le necessità, cambia il modo di operare, «cambia il modo di percepire e comunicare un luogo ». �� Se prima i principali fattori di lettura erano i beni naturali, le opere artistiche e architettoniche, oggi sempre più l’attenzione viene data ai servizi offerti da una città, dal suo stile di vita, ma soprattutto da ciò che la città vuole diventare. Il punto di partenza per la progettazione del sistema di identità visiva di una città, è senza dubbio la lettura della sua storia e della sua proiezione futura, ovvero cosa la città vuole comunicare e a chi vuole comunicare. Quest’ultimo punto, il target, è fondamentale per decidere che tipo di comunicazione utilizzare, il messaggio da lanciare e che mezzo utilizzare per far arrivare l’informazione. Si può raffigurare l’idea di una città con un segno, una marca, un simbolo, un emblema, e può essere fatto in diverse maniere: definendo il volto istituzionale, creando un’immagine coordinata che valorizzi i beni della città, o addirittura creando un vero e proprio brand, volto a a trasformare l’immagine della città in prodotto. Due chiari esempi di target differenti sono stati affrontati con i progetti realizzati per la città di Southampton e Berlino. Nei due lavori grafici si può notare una chiara differenza di metodologie e mezzi di comunicazione utilizzati, dove nel primo caso lo scopo da raggiungere era quello di prolungare la permanenza dei visitatori attraverso una serie di servizi turistici, commerciali, ma soprattutto grazie alla valorizzazione dei punti centrali della città con un sistema segnaletico chiaro e funzionale. Diversamente Berlino vuole comunicare con chi non è presente in città, cercando di attirare turisti, investitori, nuovi abitanti, con lo scopo di far crescere la città e, in certo senso, vincere la spietata lotta contro le altre, proprio come un vero e proprio brand. Per fare ciò, Berlino gioca la carta della seduzione e della persuasione, mostrandoci i suoi abitanti e i loro sogni e passioni, che coincidono con la voce della città. Questi due esempi ci fanno capire come dalle aspirazioni di una città possano cambiare totalmente target, metodi e mezzi. In Italia raramente ci troviamo di fronte a un’operazione di brandizzazione della città, con una maggiore tendenza nel far risaltare i beni naturali e artistici, e di conseguenza nell’investimento per la funzionalità dei servizi legati ad essi. L’Italia, dunque, viene vista soprattutto come luogo strettamente legato al turismo, con un patrimonio artistico/ naturale invidiabile in tutto il mondo. I lavori grafici per le città italiane sono dei lavori che concentrano molto l’attenzione al marchio/logotipo, all’immagine coordinata, e soprattutto alla segnaletica, fondamentale per agevolare il turista a un percorso razionalizzato nella visita della città e dei suoi punti centrali. Alcuni esempi sono gli splendidi lavori realizzati da Albe Steiner per Urbino, Rauch per Siena, di cui abbiamo già parlato nei casi studio in Italia. O ancora Mimmo Castellano, che realizzò per le isole Eolie, oltre al marchio, un sistema di segnaletica immediato, chiaro, funzionale, ma soprattutto plasmato perfettamente e aderente al paesaggio, in quanto, essendo un arredo urbano, non doveva sovrapporsi a
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CASI STUDIO
esso ma arricchirlo e renderlo perfettamente fruibile. Il progetto però, stranamente, non venne mai realizzato dalla pubblica amministrazione, se non in alcuni pochi artefatti e rimase cosÏ un progetto descritto in tutti i libri di storia della grafica come un interessante progetto innovativo e sperimentale.
IdentitĂ visiva progettata da Mimmo Castellano per le isole Eolie
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TRAPANI
TRAPANI Trapani è un comune italiano capoluogo della omonima provincia in Sicilia. Conta circa 70.000 abitanti, anche se l’agglomerato urbano comprende anche la frazione di Casa Santa, appartenente in realtà al comune di Erice, pertanto il tessuto urbano cittadino raccoglie quasi 100.000 abitanti. Penisola dalla particolare forma di una falce, è posizionata nella parte occidentale della Sicilia e dalla sua forma falcata deriva il nome della stessa città. Trapani infatti deriva da Drepanum in latino, dal greco Drèpanon, che vuol dire appunto falce. Geograficamente si protende su una lingua circondata dai mari Tirreno e Mediterraneo, per questo motivo è denominata “città tra i due mari”. Viene anche chiamata Città del Sale e della Vela, data la ricca attività economica legata all’estrazione e al commercio del sale, la città infatti gode di una vantaggiosa posizione naturale, proiettata sul Mediterraneo, ed è anche grazie al suo porto che Trapani oggi è uno degli sbocchi commerciali più importanti in Sicilia. Oltre al sale, l’economia oggi si basa sul terziario, sulla pesca (anticamente quella del tonno rosso, con la tradizionale mattanza), sull’estrazione ed esportazione del marmo e negli ultimi tempi anche sulle attività legate al turismo. Trapani infatti, negli ultimi anni, ha registrato un costante incremento del turismo, soprattutto nella stagione estiva, dove diventa una delle mete preferite dai turisti per via dei suoi mari, riserve naturali e per la bellezza del suo piccolo centro storico, assistendo di conseguenza ad un significativo aumento di strutture alberghiere, servizi di ristorazione e di intrattenimento, con la conseguente creazione di una nuova movida grazie a discoteche e nuovi lidi balneari. Questa significativa crescita del turismo è arrivata soprattutto grazie all’attività del vicino aeroporto di Birgi “Vincenzo Florio”, e alla presenza di numerose navi da crociera. Per quanto riguarda lo sport, le società sportive più importanti sono il Trapani Calcio 1905 e la Pallacanestro Trapani. Queste portano una notevole attenzione mediatica alla città in quanto le due società militano in categorie professionistiche importanti. Facile è comprendere dunque come gli sport più praticati a Trapani siano appunto il calcio e il basket, con un notevole interesse soprattutto per quest’ultimo, che, nonostante la modesta dimensione della città, viene praticato in tutto il territorio con la presenza di numerose società e impianti sportivi e soprattutto con una società, la Pallacanestro Trapani, che è una delle più importanti in Sicilia. Oltre ai due sport di cui abbiamo appena parlato, troviamo la pallavolo e il nuovo, anche questi molto praticati ma con meno investimenti rispetto ai primi due. La città inoltre è stata sede di importanti eventi sportivi, oltre agli sport appena elencati. Come già detto Trapani viene anche chiamata Città del Sale e della Vela. La città infatti è spesso sede di regate internazionali, questo perché soggetta a forti venti ma soprattutto per i suoi incantevoli scenari e la possibilità di poter assistere agevolmente alle gare da terra, che ne fanno dunque un luogo ideale per l’organizzazione di regate. La più importante, quella svoltasi dal 28 settembre al 9 ottobre 2005, dove il mare di Trapani ha avuto l’onore di ospitare le regate della Louis Vuitton Cup acts 8 e 9, con tutte le imbarcazioni partecipanti all’America’s Cup. L’America’s Cup (Coppa America) è il più famoso trofeo nello sport della vela e si tratta del più antico trofeo nel mondo per cui ancora si compete. È facile comprendere come questo evento possa aver cambiato positivamente l’immagine e in turismo della città, portando una notevole attenzione mediatica alla città.
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TRAPANI
STORIA
Stretta tra il mare ed il monte di Erice, l’antica Drepanon nasce intorno al suo porto: originariamente come villaggio sicano, poi come piccola città fortificata, in cui per secoli vissero pescatori, commercianti, artigiani di popolazioni diverse, come gli Elimi, che popolavano Erice, o come un piccolo gruppo di Ionici. Una piccola città di mare, fondata dai Fenici, che solcavano i mari del Mediterraneo e che di Trapani fecero un emporio commerciale. Dal IX secolo a.C. i Fenici, persa la loro indipendenza, si stabilirono nel Mediterraneo occidentale, fondando Cartagine e rafforzando Trapani, trasformando la città in un importante porto per il controllo dei vari scali commerciali. In questo periodo, la storia di Trapani è indissolubilmente legata a quella di Cartagine. La città assiste alle grandi battaglie navali tra Cartaginesi e Romani: quella del 249 a.C. che vide la sconfitta della flotta romana, quella delle Egadi del 241 a.C., che permise ai Romani di occupare Trapani. L’epoca romana penalizza notevolmente la città, che perde la propria autonomia politica, la proprietà delle terre e subisce nuove tasse ed imposizioni. Nel 395 la Sicilia, e Trapani con essa, passa all’Impero Romano d’Oriente. Sono anni difficili, anche per le numerose invasioni barbariche. La città rinasce con la dominazione degli Arabi, che a partire dall’827 iniziano l’occupazione della Sicilia. Gli Arabi chiamano Trapani Itrabinis, Tarabanis, Trapanesch e segnano profondamente la città con la loro presenza, nell’architettura, nell’agricoltura, nell’arte, nella lingua, nella cultura. Viene ampliato il porto, vengono costruiti nuovi quartieri, viene reintrodotta la piccola proprietà. Gli Arabi introducono anche nuove produzioni, costruiscono opere di ingegneria idraulica, rivoluzionano le tecniche di pesca e riportano il porto ai fasti di un tempo. Nel 1097 Trapani viene conquistata dal normanno Ruggero. E’ un altro periodo di grande prosperità per il territorio. Il porto ottiene la franchigia doganale, la città ospita i primi consolati delle principali potenze commerciali, genovesi, pisani, veneziani, fiorentini, amalfitani, catalani. Con i Normanni la religione cattolica romana diviene la religione ufficiale. Nel periodo svevo, a partire dal 1194, Trapani vede confermata l’importanza del suo porto. Con il regno di Carlo d’Angiò, Trapani vive un periodo difficile, a causa di una notevole pressione fiscale. I Vespri Siciliani del 1282, a cui partecipano numerosi notabili trapanesi, portano alla fine della dominazione angioina in Sicilia. Inizia così la dominazione aragonese. Con Giacomo II d’Aragona, la città conosce un nuovo assetto urbanistico. Carlo V dà un ulteriore incremento alle attività commerciali ed artigianali. La dominazione spagnola si conclude nel 1713. Dopo le brevi parentesi sabauda e austriaca, dalla seconda metà del Settecento inizia il regno borbonico, che governa la Sicilia fino
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TRAPANI
al 1860. In questo periodo i trapanesi si dedicano al commercio e all’industria. Fiorente è l’attività marinara, così come le industrie del sale e le tonnare. Rimasta pressoché indifferente alla sollevazione del 1820, Trapani partecipò invece ai moti del 1848. Nel 1899 il re Umberto I conferisce alla città la medaglia d’oro per i fatti del 1848. La città dà il suo importante contributo per l’unità d’Italia e si conferma come centro importante nel settore agroalimentare, ma la lontananza geografica dai grandi mercati porta ad un inesorabile declino, che si accentua ancora di più nei primi del Novecento e durante la prima Guerra Mondiale. Particolarmente vivace resta invece l’attività culturale e politica. Nel ventennio fascista si assiste ad una leggera ripresa dell’economia del territorio. La Seconda Guerra Mondiale segna profondamente la città, con la distruzione dell’intero quartiere di San Pietro, il più antico di Trapani, e del Teatro Garibaldi, costruito nel 1849. Ben ventotto sono le incursioni aeree che la città subisce, collocandola al nono posto dei capoluoghi di provincia bombardati. Il 22 luglio del 1943 le truppe alleate giungono nella piazza di Trapani, trovando una popolazione in drammatiche condizioni di vita. Il difficile periodo della ricostruzione porta la città tra il 1950 ed il 1965 ad una ripresa delle attività industriali e commerciali. Il terremoto della Valle del Belice del gennaio del 1968 provoca ripercussioni e danni anche nella città di Trapani. Testo tratto dal sito internet www.comune.trapani.it
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TRAPANI
PER TRAPANI Il lavoro svolto per Trapani cerca di valorizzare il territorio, con i suoi paesaggi, la sua storia e le sue tradizioni, ma allo stesso tempo tenta di costruire un brand, un’immagine che possa essere trasmessa e comunicata, e con essa parte dello spirito della città. Trapani non è un grande centro italiano, ma una piccola città che conserva le vecchie tradizioni, ricca di paesaggi incontaminati, riserve naturali e storia. Una meta turistica che offre al visitatore la bellezza del suo centro storico, con i suoi monumenti, palazzi, decorazioni, chiese, testimoni di epoche e dominazioni differenti, ma anche una località balneare, con il suo fantastico mare, le sue numerose spiagge, anche nel pieno centro della città, alla base delle antiche mura. Inutile dire che la stagione in cui la città diviene più popolosa è quella estiva, anche se da qualche anno, grazie alla presenza di navi da crociera, anche il periodo invernale, gode di una buona presenza di turisti, attirati oltretutto dalle bellezze della suggestiva Erice, monte che domina la città. I messaggi lanciati, dunque, saranno rivolti prima di tutto al turista, al viaggiatore, a chi non vive abitualmente nella città senza trascurare, sarebbe un errore farlo, gli abitanti e residenti stessi. Per fare ciò utilizza il metodo della seduzione, attraverso l’utilizzo di immagini di paesaggi trapanesi, accompagnati da uno slogan dinamico, che cambia in base al paesaggio mostrato. Su questo aspetto, il lavoro più robusto lo fa la città stessa, mostrandosi, valorizzandosi, facendosi vedere e desiderare. Un chiaro invito rivolto a chi vorrebbe fare un tuffo nel passato, o a chi piace immergersi nella natura, o ancora a chi piace godersi la vita notturna. Allo stesso tempo però è stata creata una serie di pittogrammi che arricchiranno l’intero sistema visivo ma soprattutto avranno un grosso ruolo nell’advertising e nel merchandising. Si è scelto di raffigurare dodici segni, uno per ogni mese dell’anno, richiamando anche i dodici segno zodiacali, sostituendo però l’iconografia classica con una nuova raffigurante dodici simboli della città di Trapani, che possano essere monumenti, piazze, chiese o particolari elementi della città, cercando comunque di richiamare in qualche modo la classica iconografia. In questo caso però ad ogni segno sarà abbinato un mese, limitando l’accostamento allo zodiaco solo all’iconografia. Tutto ciò ha uno scopo ben preciso, ovvero quello di incuriosire il fruitore, che non si sarà solo il turista, come abbiamo già detto, ma si rivolgerà allo stesso abitante della città. Questo perché verrà creato un sistema di merchandising e advertising tale da spingere il turista o il trapanese a capire quale simbolo di Trapani corrisponda al suo mese, ma allo stesso tempo, cosa molto più importante, ricevere informazioni sui monumenti che vengono raffigurati, che tradotto vuol dire pubblicità per la città e per i monumenti stessi. A tale proposito, sia per la corrispondenza dei segni che per le informazioni sui monumenti, saranno disponibili dei pieghevoli e una sezione del sito della “Città di Trapani”, raggiungibile anche tramite QR Code, dove sarà possibile consultare una lista dei segni zodiacali, con relative informazioni sull’oroscopo e con informazioni sui monumenti raffigurati così come su altri facenti parte del patrimonio della città. Questo espediente servirà a far sentire, sia il turista che il cittadino, parte della città. Come abbiamo già detto, brandizzare una città, significa costruire un’immagine che riesca in qualche modo a comunicare parte della sua anima e della sua storia, rendendola un bene che può appartenere a tutti.
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TRAPANI
Esempio di pittogramma disegnato sul Palazzo Cavarretta
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CITTÀ TRA I DUE MARI
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FALCE
Piccola città fortificata, Trapani nasce intorno al suo porto. Per la sua posizione strategica per il commercio fu soggetta a diverse dominazioni nel corso della storia. Anticamente chiamata Drepanon, che in greco antico significa “falce”, Trapani, circa nel 241 a.C. fu dominata dai romani e la città diventa Drepanum (Latino). Sotto il dominio romano Drepanum perde il suo splendore e la sua centralità nei traffici marittimi. La città rinasce con la dominazione degli Arabi, che a partire dall’827 iniziano l’occupazione della Sicilia. Gli Arabi chiamano Trapani Itrabinis, Tarabanis, Trapanesch.
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PUNTI CHIAVE
CITTÀ TRA I DUE MARI
Il nome “Falce” si riferisce alla forma falcata della stessa città, la falce è infatti uno degli elementi presente nello stemma della città di Trapani, oltre alle cinque torri e al ponte con i tre archi. Trapani viene anche denominata “Città tra i due mari” per la sua forma peninsulare e perchè bagnata da due mari (Mediterraneo e Tirreno). Questa particolare denominazione della città sarà fondamentale per lo studio e la realizzazione del suo brand. Fondamentali per la definizione del brand saranno anche le mura, altra caratteristica molto importante della città e che giocheranno un ruolo essenziale nel logo e nell’intero sistema visivo.
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PUNTI CHIAVE
Riferimenti al nome
Riferimenti allo stemma
Città tra i due mari
Tra/pani
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} }
Evitare la ripetizione delle peculiarità di loghi preesistenti. La ripetizione di tali elementi porterebbe ad un logo non originale e poco riconoscibile.
Focalizzare l’attenzione in riferimento al dualismo legato alla posizione geografica e di conseguenza alla divisione in due parti della parola trapani. Creando così una corrispondenza formale legata alla dualità degli elementi.
STEMMA CITTÀ DI TRAPANI
FALCE
Rappresenta la fertilità ma soprattutto richiama direttamente la forma della penisola.
5 TORRI
Rappresentano le torri che proteggevano la città e sono: torre Pali (rione San Pietro), torre Vecchia (angolo via San Carosio-via delle Arti), torre di Porta oscura (palazzo Cavarretta), torre Peliade (Colombaia), torre del Castello di Terra (Questura).
ARCHI
Gli archi che reggono le cinque torri possono essere interpretati in due modi: rappresentazione delle antiche porte di accesso alla città oppure rappresentazione dell’antico acquedotto che collegava il centro urbano alle sorgenti di campagna lungo il tratto di strada che prende oggi il nome di via Archi.
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LOGHI PREESISTENTI
LOGHI PREESISTENTI DI SOCIETÀ TRAPANESI
Entrambi gli esempi presentano dei chiari riferimenti allo stemma cittadino. I due loghi scelti appartengono alle due società sportive trapanesi più importanti e conosciute a livello cittadino e nazionale. L’obbiettivo per il Brand della città di Trapani sarà dunque quello di non ripetere queste peculiarità, ovvero eliminare ogni riferimento diretto allo stemma cittadino.
TRAPANI CALCIO
Questo logo non è altro che una stilizzazione monocromatica dello stemma cittadino con le 5 torri e la falce. Vengono eliminati gli archi e il mare per far posto al nome della società. Il colore scelto è il “granata”, colore presente nello stemma della città di Trapani, nonchè colore simbolo della città e della società in questione.
PALLACANESTRO TRAPANI
Il logo della Pallacanestro Trapani è una stilizzazione della classica palla da basket. I colori utilizzati richiamano direttamente i colori dello stemma della città di Trapani (Granata, Azzurro, manca il Dorato), nonché i colori della società. Nella parte alta vengono richiamate anche le 5 torri attraverso il prolungamento degli spicchi che compongono la palla.
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COSTRUZIONE DEL LOGOTIPO
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STUDIO
PAROLE CHIAVE
Dagli studi appena effettuati sulle varie denominazioni e caratteristiche territoriali della cittĂ e dal confronto dello stemma con i vari loghi preesistenti, possiamo elencare le parole chiave, fondamentali, ovvero le caratteristiche che troveremo nel brand “Trapaniâ€?: -tra; -divisione; -dualismo; -simmetria; -mura; -in mezzo.
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PROGETTAZIONE
PROVE DEL LOGOTIPO
In queste prove possiamo notare come tutte le parole chiave siano state inserite nel logo, solo uno però soddisfa i canoni estetici ricercati.
Helvetica
Le prime prove con la scritta “Trapani” in maiuscolo sono state scartate per dar posto al minuscolo, che dà alla scritta un carattere molto più confidenziale, mite, importante ma non arrogante, caratteristiche che rispecchiano la città. Il font utilizzato è il Titillium, scelta non casuale. Questo infatti è stato confrontato con uno dei font più belli e conosciuti del mondo, l’Helvetica, font che però non può avere spazio nel brand Trapani perché un font da carattere troppo moderno e regolare. La scelta del Titillium invece è legata alla sua rotondità meno accentuata, un font dal carattere leggermente remoto e moderno allo stesso tempo, elegante e leggibile.
Titillium
Trapani infatti è una città che vive molto delle sue bellezze storiche e naturali e che sta vivendo solo adesso un periodo di crescità e ammodernamento. Tornando al logo, importante notare come il fuoco del logo sarà concentrato sul prefisso “TRA” (Titillium Bold), l’unico elemento invariabile nel logo, diversamente dal suffisso “PANI” (Titillium Light), in modo da richiamare maggiormente l’attenzione su di se. Successivamente vedremo come il suffisso potrà variare a seconda del conteto e del suo utlizzo. Il significato del logo viene rafforzato delle barre verticali laterali. Quete rappresentano le mura della città e racchiudono la scritta “Trapani”.
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{ {
PROGETTAZIONE
GRIGLIA
Nella griglia sono visibili tutti gli allineamenti, interlinee e distanze tra gli elementi del marchio. Tali distanze e proporzioni non dovranno mai essere modificate.
FONT
Il font utilizzato è il Titillium (nelle varianti Bold e Light), scelta non casuale. L’utilizzo del Titillium è legato alla sua rotondità non accentuata, un font dal carattere leggermente remoto e moderno allo stesso tempo, elegante e leggibile. Trapani infatti è una città che vive molto delle sue bellezze storiche e naturali e che sta vivendo solo adesso un periodo di crescità e ammodernamento.
Titillium Bold
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Titillium Light
PROGETTAZIONE
LOGOTIPO B/N
Versioni del logo nero su sfondo bianco e bianco su fondo nero. Queste versioni non necessitano obbligatoriamente dell’utilizzo di uno sfondo bianco o nero, ma anche di sfondi colorati chiari o scuri.
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REGOLE
FONT ISTITUZIONALE
Il carattere tipografico istituzionale del brand Trapani è il Titillium, declinato nelle varianti Regular, Regular Italic, Bold e Bold Italic.
Titillium Regular
ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyz 1234567890.,:;?!#%&()/
Titillium Regular Italic
ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyz 1234567890.,:;?!#%&()/
Titillium Bold
ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyz 1234567890.,:;?!#%&()/
Titillium Bold Italic
ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyz 1234567890.,:;?!#%&()/
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REGOLE
AREA DI RISPETTO
La leggibilità del marchio è maggiore ed efficace se lo spazio che lo circonda è sufficentemente ampio. Per una corretta identificazione del marchio è prevista un’area di rispetto attorno ad esso con le seguenti proporzioni: - margini superiore e inferiore 1 Y; - margini destro e sinistro 1/3 X.
1Y
Y
1/3 X
1/3 X
1Y
X
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REGOLE
ALLINEAMENTO
Per il corretto allineamento con altri loghi in orizzontale, viene preso come riferimento il centro delle due barre verticali. Per l’allineamento verticale invece viene preso in considerazione uno dei due lati del logo.
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REGOLE
LEGGIBILITÀ DEL LOGOTIPO
Il marchio può essere rimpicciolito e ingrandito a proprio piacimento ma, per una buona leggibilità, le dimensioni del marchio non devono essere minori a 20 cm di larghezza. A fianco (dall’alto verso il basso) alcuni esempi di misure del logo: 1. 60 mm; 2. 50 mm; 3. 40 mm; 4. 30 mm; 5. 20 mm; 6. 15 mm.
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DINAMICITÀ
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COLORE
COLOR MARE
Trapani è una città conosciuta soprattutto per il suo mare, per il porto (motivo per cui si propone come una delle città più importanti in sicilia per il commercio), per l’estrazione e commercio del sale e per la pesca. A Trapani si sono svolte anche diverse manivestazioni sportive di vela, più o meno importanti, essendo una città soggetta a forti venti, tanto da essere denominata anche “città del sale e della vela”. In breve quasi tutte le attività legate al turismo e al commercio a Trapani sono legate al mare, vero e proprio punto di forza della città, oltre alla cultura, all’arte e allo splendore del centro storico e di Erice, città medievale, conosciuta anche come città della scienza, sita sul monte che sovrasta Trapani. Per questo motivo il colore scelto per l’identità visiva della città di Trapani sara il “Blu”, colore dei pescherecci, del cielo e del mare, quest’ultimo presente anche nello stemma cittadino. Il blu dunque sostituirà lo sfruttatissimo “Granata”, colore principale dello stemma, simbolo della città e di tutte le principali società sportive Trapanesi. Questo abbandono al granata non sarà comunque un problema per quanto riguarda la riconoscibilità del logo, anzi sarà un punto a favore data dalla sua unicità. Inoltre il blu gode di un ottimo accostamento per contrasto al granata.
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COLORE
BLU DINAMICO
ESTATE C: 82% M: 42% Y: 0% K: 0%
Il blu utilizzato per il logo “Trapani” in realtà non è uno, bensì quattro, uno per ogni stagione. Si è cercato infatti di trovare, nella gamma dei colori Pantone, un blu variabile per ogni stagione che rispecchi la sintesi tra cielo e mare nei diversi periodi dell’anno. Il logo dunque sarà utilizzato nelle sue diverse tonalità di blu in base alla stagione corrente. Questa differenziazione del colore ovviamente non potrà essere utilizzata nella modulistica e nella segnaletica ma avrà molto spazio nel web, nelle affissioni, nel merchandising, nella fotografia, ecc.
PRIMAVERA C: 92% M: 68% Y: 0% K: 0%
AUTUNNO C: 100% M: 81% Y: 33% K: 19%
INVERNO C: 100% M: 96% Y: 38% K: 33%
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PANTONE 299 2X C
PANTONE 2728 C
PANTONE 295 C
PANTONE 2757 C
COLORE
ALTRI COLORI
In caso di scarsa leggibilità del logo a causa del colore di sfondo, è possibile utilizzare la versione bianca del logo. In fine, in caso di rappresentazioni in scala di grigio, la percentuale di nero sara del 90%.
GRIGIO C: 0% M: 0% Y: 0% K: 90%
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SLOGAN
SLOGAN DINAMICO
Una volta definito il logo e i suoi colori, molto importante sarà la creazione di uno slogan, ovvero una parola o un frase che attiri l’attenzione, susciti curiosità, che invogli a saperne di più sull’oggetto in questione, in questo caso una città. Cosa molto importante sarà l’economia del linguaggio, dunque la capacità di essere diretti, sintetici, ottenere un “miglior risultato funzionale” con il “minore sforzo possibile”. Un modo per dire tanto dicendo molto poco, creando interesse nel fruitore che cercherà di saperne di più sull’argomento. Lo slogan per il brand “Trapani” sarà uno slogan dinamico, elastico, con delle regole ma completamente libero di modificarsi e adattarsi ai diversi contesti. Non esiste infatti uno slogan ufficiale, predefinito, ma avrà una regola che darà continuità e coordinamento ai diversi slogan creati. Lo slogan vuole riprendere la caratteristica del logo, con un prefisso (in bold) e il suffisso (light), con la possibilità però di scegliere una delle due linee guida a disposizione: 1 - la prima coinsiste nella composizione del prefisso “tra” (bold) che, come nel logo “Trapani”, assieme al suffisso (light), formano una parola unica (nel caso del logo: Tra/pani = Trapani; nel caso dello slogan, es: Tra/monti = Tramonti). In realtà, in questa versione, la parola “tra” (bold), oltre che come prefisso, può essere utilizzata anche come suffisso o nel frammezzo (es: “intrapendente”, “incontrarsi”); 2 - nella seconda il prefisso “tra” (bold) verrà utilizzato come preposizione al suffisso (light) che sarà formato da due parole intervallate dalla congiunzione “e” (es: “tra sale e mulini”, “tra vento e vela”, ecc). In entrambi i casi comunque avremo una parte invariabile, ovvero il prefisso “tra” (bold), e una parte variabile a seconda del contesto in cui viene utilizzata, suffisso variabile (light). lo slogan dunque sarà una sorta di logo complementare elastico, indefinito, ma con un filo conduttore bel definito.
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SLOGAN
GRIGLIA
Nella griglia sono visibili tutti gli allineamenti, interlinee e distanze tra gli elementi dello slogan. Tali distanze e proporzioni non dovranno mai essere modificate.
a.
A destra: a - versione 1 (es: tramonti); b - versione 2 (es: tra sale e mulini). Nei prossimi capitoli verrà riaffrontato l’argomento dello slogan con esempi di applicazione nella cartellonistica, web, ecc.
b.
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PITTOGRAMMI
PITTOGRAMMA DINAMICO
Un buon metodo per attirare l’attenzione, in ambito grafico e nella comunicazione in generale, è quello di suscitare curiosità nel fruitore. La curiosità è una cosa che va crescendo in modo proporzionale alla tecnologia. La tecnologia infatti oggi permette, in modo semplice e veloce, di essere informati su tutti i nostri interessi, ogni volta che vogliamo. Questa premessa sulla tecnologia in realtà introduce un argomento che verrà ripreso nei prossimi capitoli ma avrà a che fare anche con l’argomento di cui parleremo adesso: il pittogramma. Il pittogramma è un tipo di scrittura che sostituisce la parola con un segno grafico, un modo per comunicare in modo rapido. Il pittogramma è universale perché non necessita di traduzioni, essendo un segno grafico che richiama direttamente un oggetto o un brand o altro. Un chiaro esempio può essere la segnaletica stradale, dove vengono disegnate persone, auto, biciclette, alberi, ed altro, il tutto in modo stilizzato, per questo è un modo molto semplice e funzionale per comunicare qualcosa in tutto il mondo. Per il brand “Trapani” è stata pensata una serie di pittogrammi che arricchiranno l’intero sistema visivo ma soprattutto avranno un grosso ruolo nell’advertising e nel merchandising. Si è scelto di raffigurare dodici segni , uno per ogni mese dell’anno, richiamando anche i dodici segno zodiacali, sostituendo però l’iconografia classica con una nuova raffigurante dodici simboli della città di Trapani, che possano essere monumenti, piazze, chiese o particolari elementi della città, cercando comunque di richiamare in qualche modo la classica iconografia. In questo caso però ad ogni segno sarà abbinato un mese, limitando l’accostamento allo zodiaco solo all’iconografia. Tutto ciò ha uno scopo ben preciso, ovvero quello di incuriosire il fruitore, che non si limiterà solo al turista ma anche allo stesso abitante della città. Questo perché verrà creato un sistema di merchandising e advertising tale da spingere il turista o trapanese a capire quale simbolo di Trapani corrisponda al suo mese, ma allo stesso tempo, cosa molto più importante, ricevere informazioni sui monumenti che vengono raffigurati, che tradotto vuol dire pubblicità per la città e per i monumenti stessi. A tale proposito, sia per la corrispondenza dei segni che per le infomazioni sui monumenti, saranno disponibili dei pieghevoli o una sezione del sito della “Città di Trapani”, raggiungibile anche tramite QR Code, dove sarà possibile consultare una lista dei segni zodiacali, con relative informazioni sull’oroscopo e con informazioni sui monumenti raffigurati e non.
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tra te e la cittĂ matrice (erice)
torre ligny
palazzo cavarretta
mulino a vento
carretto siciliano
cattedrale s.lorenzo
lampioni porto
fenicottero
colombaia
barca a vela
attracco porto
piazza mercato del pesce
PITTOGRAMMI
TRA TE E LA CITTÀ
Il pieghevole “tra te e la città” avrà una tripla funzione: al suo interno infatti troveremo la lista dei pittogrammi con il calendario del mese di appartenenza; descrizione del carattere delle persone nate in quel mese; descrizione del monumento rappresentato nel pittogramma.
2015
tra te e la città
Formato 18 x 18 cm
CATTEDRALE SAN LORENZO
SAN LORENZO CATHEDRAL
La cattedrale venne edificata per volere di Alfonso il Magnanimo nel 1421 ed elevata a parrocchia nella seconda metà del Quattrocento. Nel corso dei secoli seguenti l’edificio venne più volte modificato e l’aspetto odierno risale al restauro del Settecento, ad opera dell’architetto Giovanni Biagio Amico. Tra il 1794 e il 1801 furono realizzate tutte le decorazioni in stucco e le pitture, commissionate dai più affermati artisti della scena trapanese.
Udante plictenem qui ipiduntiunt pratqui busamet resseque parcient ut veles eum nes sunt earciento magnatu reiumquatur, et dis dolor senducia alique et, cum quae . Minumquam viducidit ma poris eum faccat endit, ut ilita velibusam, ius iure, quas modi ommod quos ea quas am aspel evendiseque parcient ut veles eum nes sunt earciento magnatu reium reic. Con nos namus magnis quia numeni to et, quaturibus voluptatus.
Nel 1844, Trapani fu elevata a sede vescovile da papa Gregorio XVI e la chiesa di San Lorenzo ne divenne la cattedrale.
Tur a dolum, consed ut eatiostia voloria volupta serum que nobissitam quis maxim fuga. Us volor arit debiste prescim poritatem eum quo cum quiipsam.
PERSONALITÀ
PERSONALITY
Accurato/a, prudente e organizzato/a. Gli/le piace far vedere agli altri i propri sbagli. Gli/le piace criticare. Taciturno/a però buon conversatore/ ice. Moderato/a. Amabile e simpatico/a. Persona degne di fiducia. Leale e onesto/a.Fa bene il proprio lavoro. Persona che sa mantenere i segreti. Sensibile, generoso/a. Ha buona memoria. Astuto/a. Gli/le piace fare ricerche in nuovi campi. Si deve controllare quando inizia a criticare. Buon intenditore/ice. Divertente. Riservato/a. Adora gli sport, il tempo libero e viaggiare. Non mostra facilmente le proprie emozioni. Tende a tenersi ciò che sentono. Spende molto tempo nel decidersi, specialmente quando si tratta di scegliere un partner.
Udante plictenem qui ipiduntiunt pratqui busamet resseque parcient ut veles eum nes sunt earciento magnatu reiumquatur, et dis dolor senducia alique et, cum quae . Minumquam viducidit ma poris eum faccat endit, ut ilita velibusam, ius iure, quas modi ommod quos ea quas am aspel evendi reic. Nem quodis utempel iunt. Equatur rem quam quiaere stiumquae nobitam, ommolorum quiantibus. Icilitia iur, aut et que res eatur? Agnis est, unt, aut ut audi que andi occaborum lautem nonsecusande liqui blaute ipsunt, eost, sinciis nisitas idi omnis aut est facerem ilitatis mo qui doluptatur aut.
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PITTOGRAMMI
b
GRIGLIA
Il pittogramma è stato costruito dalla composizione di elementi minimi su una griglia 20x20 unità quadrate.
a
Gli elementi minimi utilizzati sono:
c
a - quadrato (unità intera); b - triangolo rettangolo isoscele (mezza unità); c - rettangolo (mezza unità); d - circonferenza (con larghezza tratto di un’unità intera).
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PITTOGRAMMI
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PITTOGRAMMA E LOGOTIPO
a.
Il pittogramma può essere affiancato dal logo “trapani” in diversi casi. Per il giusto accostamento del logo al pittogramma, la distanza tra i due deve essere di 1/5 della gabbia di costruzione del pittogramma. Nel primo caso (a) vengono mostrati gli allineamenti, margini e distanze utilizzati in qausi tutti i pittogrammi, ovvero quelli che occupano l’intero spazio della griglia. Gli altri tre (b, c, d) sono casi particolari dove gli allineamenti cambiano ma la distanza rimane sempre di 1/5 della griglia.
b.
c.
d.
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1/5
PITTOGRAMMI
DIMENSIONI LOGOTIPO
a.
Il logo, in base al contesto, può avere tre proporzioni diverse rispetto al pittogramma: a - la larghezza del logo è pari a 1/2 della griglia del pittogramma; b - la larghezza del logo è pari a 2/3 della griglia del pittogramma; c - la larghezza del logo è pari alla griglia del pittogramma.
b.
c.
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PITTOGRAMMI
COLORE PITTOGRAMMA
Come nel logo, il colore del pittogramma sarà variabile in base alla stagione. I colori sono gli stessi scelti ed utilizzati per il logo. Il colore sarà quindi scelto in base al periodo dell’anno a cui appartiene il segno zodiacale (es: Ariete, 21 marzo - 20 aprile, primavera). In realtà dunque non possiamo nemmeno parlare di colore variabile in quanto ad ogni pittogramma è già stato assegnato un colore ben definito. Ovviamente sarà anche possibile utilizzare la versione in negativo e in scala di grigio.
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APPLICAZIONI
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MODULISTICA
CARTA INTESTATA
Carta intestata per il Comune di Trapani. Il colore del logotipo anche in questo caso sarà diverso in base alla stagione corrente. Il foglio può essere suddiviso in 3/3: 1/3 dedicato al logo, ai dati del mittente e ai dati del destinatario; i restanti 2/3 all’oggetto della raccomandata. Formato A4
Font istituzionale: Titillium Regular 8 pt (10 pt).
Comune di Trapani - Segreteria Generale Palazzo D’Ali - Piazza V. Veneto 1 91100 Trapani - TP
Cognome Nome destinatario Via destinatario, N CAP - Città (Provincia)
tel. 0923590241 - fax. 0923549843 segretario.generale@comune.trapani.it http://www.comune.trapani.it
02/03/2015
Font istituzionale: Titillium Regular 10 pt (12 pt).
Egregio signor Destinatario, peribus andunto iumet latibus maio quatemquo volore nonsequibus aut exerorerum reptatiis doluptatint, quo veniae ent volupitaquae vent, asperum quis sunt alit reiciis eium nullandi comnis et qui consequo quae vel modis et intiae. Elentibeatur atibusdae pa vel et lis arunt et liqui velique cus eat labo. Itaecto quia volorem volenduntum facearum qui quiam quibus. Nisti occum aut eumquas dundi bla voluptae excerrunt est este molorem aut aborepera pratur res ini velitat emolut expe licit esse verovid eritate voloritat. Ga. Facearum destio et alit omnihillupis dicilla borepta debitasi ilit la dolut harument porpore doloressit, que pre veressequo ersped magni omnim harumque earumque lacest, qui duciati ant, ium cusanto rectium sus num essunt reium de voloratiis suntisqui que aut etur sime natem rererum nim de dolorio nsendebitio doluptae qui dolenimus aut molenim poreptin rem re alitaest porest, si occus dusament et in conecerum estiusda volo consequi quis qui odiam, optaqui sin cusaped quas nonsequid molorum fuga. Et facernam esto maximin vendele stiosam aut alibusdam et vendunto blaccae seribus el ipsanit ea apit asit quaerspe vellorr untotaq uatium isitaqu aspernam, oditatenderi bla erionsequo everistis enis quis experum quiam id qui sim laborepe adi siti cuptate quatia etur, acepti omnimin venist lab is uta dolo cullaborerit everrovitas ullanim est omnimolore sant. Atendis et rest, nusdae qui te et et optati aut eum repratiis volorrum simusamus ma quassit emporat usciasperum doluptat dolupitate omniminti a simin corro inulla doluptinum quatur? Quis rem nosam as ma debist officim aximi, omnis ates eat repelis sequidis rem aut aboresequi Cordiali saluti.
Gaspare Nicosia
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Il destinatario è inserito nella parte bassa del primo terzo per essere visibile anche dalla busta che avrà un riquadro trasparente in corrispondenza proprio del destinatario.
Comune di Trapani - Segreteria Generale Palazzo D’Ali - Piazza V. Veneto 1 91100 Trapani - TP
Cognome Nome destinatario Via destinatario, N CAP - CittĂ (Provincia)
tel. 0923590241 - fax. 0923549843 segretario.generale@comune.trapani.it http://www.comune.trapani.it
02/03/2015 Egregio signor Destinatario, peribus andunto iumet latibus maio quatemquo volore nonsequibus aut exerorerum reptatiis doluptatint, quo veniae ent volupitaquae vent, asperum quis sunt alit reiciis eium nullandi comnis et qui consequo quae vel modis et intiae. Elentibeatur atibusdae pa vel et lis arunt et liqui velique cus eat labo. Itaecto quia volorem volenduntum facearum qui quiam quibus. Nisti occum aut eumquas dundi bla voluptae excerrunt est este molorem aut aborepera pratur res ini velitat emolut expe licit esse verovid eritate voloritat. Ga. Facearum destio et alit omnihillupis dicilla borepta debitasi ilit la dolut harument porpore doloressit, que pre veressequo ersped magni omnim harumque earumque lacest, qui duciati ant, ium cusanto rectium sus num essunt reium de voloratiis suntisqui que aut etur sime natem rererum nim de dolorio nsendebitio doluptae qui dolenimus aut molenim poreptin rem re alitaest porest, si occus dusament et in conecerum estiusda volo consequi quis qui odiam, optaqui sin cusaped quas nonsequid molorum fuga. Et facernam esto maximin vendele stiosam aut alibusdam et vendunto blaccae seribus el ipsanit ea apit asit quaerspe vellorr untotaq uatium isitaqu aspernam, oditatenderi bla erionsequo everistis enis quis experum quiam id qui sim laborepe adi siti cuptate quatia etur, acepti omnimin venist lab is uta dolo cullaborerit everrovitas ullanim est omnimolore sant. Atendis et rest, nusdae qui te et et optati aut eum repratiis volorrum simusamus ma quassit emporat usciasperum doluptat dolupitate omniminti a simin corro inulla doluptinum quatur? Quis rem nosam as ma debist officim aximi, omnis ates eat repelis sequidis rem aut aboresequi Cordiali saluti.
Gaspare Nicosia
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MODULISTICA
BUSTA DA LETTERE
Busta da lettere per il Comune di Trapani. Sarà il colore della busta in questo caso ad essere diverso in base alla stagione corrente, svolgendo un’importante lavoro di catalogazione. Al contrario dalla carta intestata dunque verrà utilizzato il logotipo in negativo. Formato DL (11 x 22 cm)
Logo e mittente Font istituzionale: Titillium Regular 8 pt (10 pt).
Comune di Trapani - Segreteria Generale Palazzo D’Ali - Piazza V. Veneto 1 91100 Trapani - TP
Cognome Nome destinatario Via destinatario, N CAP - Città (Provincia)
Riquadro trasparente in corrispondenza del destinatario stampato nella carta intestata.
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Comune di Trapani - Segreteria Generale Palazzo D’Ali - Piazza V. Veneto 1 91100 Trapani - TP di Trapani - Segreteria Generale Comune
Palazzo D’Ali - Piazza V. Veneto 1 91100 Trapani - TP di Trapani - Segreteria Generale Comune
Palazzo D’Ali - Piazza V. Veneto 1 91100 Trapani - TP di Trapani - Segreteria Generale Comune Palazzo D’Ali - Piazza V. Veneto 1 91100 Trapani - TP
Cognome Nome destinatario Via destinatario, N CAP - Città (Provincia) Cognome Nome destinatario
Via destinatario, N CAP - Città (Provincia) Cognome Nome destinatario
Via destinatario, N CAP - Città Cognome (Provincia)Nome destinatario Via destinatario, N CAP - Città (Provincia)
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MODULISTICA
CARTELLA
Cartella per il Comune di Trapani. Anche per la cartella sarà importante la distinzione del colore per catalogare i documenti. In questo caso però, trattandosi di una cartella contenente diversi documenti, la catalogazione può avvenire in “categorie” piuttosto che in “data”, tramite una legenda su targhette adesive applicabili in scaffali, cassettiere, ecc.
Legenda dei colori per catalogazione cartelle. Carta adesiva Formato 8 x 8 cm.
Formato 22 x 30,7 cm
Riquadro bianco dedicato all’oggetto della cartella.
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MODULISTICA
BIGLIETTO DA VISITA
Biglietto da visita per il Comune di Trapani. Anche nei biglietti da visita troveremo la variabile del colore con l’aggiunta però, sul verso colorato, di uno dei pittogrammi. Ogni membro dell’organizzazione comunale avrà il proprio biglietto da visita in tutte le versioni (colori e pittogrammi sempre diversi). Formato 7,5 x 5,5 cm Font istituzionale: Titillium Regular 6 pt.
Font istituzionale: Titillium Regular 10 pt (8 pt).
Nome Cognome Sindaco di Trapani
Comune di Trapani Palazzo D’Ali - Piazza V. Veneto 1 91100 Trapani - TP tel. 0923590241 - fax. 0923549843 nome.cognome@comune.trapani.it http://www.comune.trapani.it
Font istituzionale: Titillium Regular 8 pt (10 pt).
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Nome Cognome Sindaco di Trapani
Comune di Trapani Palazzo D’Ali - Piazza V. Veneto 1 91100 Trapani - TP tel. 0923590241 - fax. 0923549843 nome.cognome@comune.trapani.it http://www.comune.trapani.it
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MODULISTICA
BADGE
Applicazione logo e grafica badge staff comune di Trapani.
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FURGONCINO Applicazione del logotipo su furgoncino.
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UTILIZZO CROMATICO
FOTO
a.
È necessario prestare la massima attenzione a non posizionare il logotipo su immagini il cui fondo non permette più una nitida lettura (a). Per risolvere il problema è possibile utilizzare la versione negativa del logo (b) o, se è necessario evidenziare la stagione in cui è stata scattata la foto, utilizzando dunque il logotipo dal colore corrispondente, è possibile inserirlo all’interno di un rettangolo bianco con trasparenza all’ 70% (c).
b.
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c.
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SUPERFICI Applicazione del logotipo su vetro.
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SUPERFICI Applicazione del logotipo 3D su parete.
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SUPERFICI Applicazione del logotipo su legno.
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SUPERFICI Applicazione del logotipo e pittogramma su carta.
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SEGNALETICA
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PITTOGRAMMI
PITTOGRAMMI NELLA SEGNALETICA
La segnaletica comprende la mappa del centro storico di Trapani e di altre zone importanti della città, i pannelli segnaletici per piazze, monumenti, chiese e relative targhe. Per l’intera segnaletica è stata pensata una nuova serie di pittogrammi, oltre alla prima che verrà comunque utilizzata quando i monumenti da segnalare saranno proprio quelli rappresentati nella prima serie. Nella nuova serie di pittogrammi invece non verranno rappresentati singoli monumenti, piazze o chiese ma verranno rappresentate le categorie, ovvero: categoria piazze; categoria monumenti; categoria chiese; categoria giardini; ecc.
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Architetture religiose
Giardini
Architetture civili Monumenti Sculture Piazze
Zone balneari
Architetture militari
Punti informazioni
PITTOGRAMMI
GRIGLIA
Il pittogramma, come nella prima serie, è stato costruito dalla composizione di elementi minimi su una griglia 20x20 unità quadrate. Gli elementi minimi utilizzati sono: - quadrato (unità intera); - triangolo rettangolo isoscele (mezza unità); - circonferenza (con larghezza tratto di un’unità intera).
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MAPPA
MATERIALE E FORMATO
Il materiale ipotizzato per la realizzazione del pannello della mappa è il Forex. Il Forex è un materiale plastico costituito da PVC espanso o semi-espanso di colore bianco, facile da sagomare, leggero, comodo per essere traforato, tagliato o fustellato, resistente agli agenti atmosferici e ai raggi ultravioletti e molto stabile anche nel grande formato.
1 Casina delle Palme - Casina delle Palme 2 Lazzaretto - Lazzaretto 3 Palazzo Cavarretta - Palazzo Cavarretta 4 Palazzo D’Alì - Dalì building 5 Palazzo Alessandro Ferro - Alessandro Ferro building 6 Palazzo della Giudecca - Giudecca building 7 Palazzo Papé Lombardo - Papé Lombardo building
Formato 200 x 88 x 2 cm
8 Palazzo delle Poste - Post Office building 9 Palazzo Riccio di Morana - Riccio di Morana building 10 Palazzo Riccio di S. Gioacchino - Riccio di S. Gioacchino building 11 Palazzo Sanseverino - Sanseverino building
1
Torre di Ligny Via
12 Palazzo Burgarella-Stabile - Bulgarella-Stabile building
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14 Porta Oscura - Porta Oscura 15 Villino Nasi - Villino Nasi 16 Monumento a Giuseppe Garibaldi - Monument to Giuseppe Garibaldi
Largo delle Ninfe
17 Monumento a Vittorio Emanuele II - Monument to Vittorio Emanuele II 18 Fontana del Tritone - Triton fountain
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23 Viale delle Sirene - Viale delle Sirene
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21 Piazza Vittorio Veneto - Vittorio Veneto square
2 Castello della Colombaia - Colombaia castle
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20 Piazza del Mercato del Pesce - Mercato del Pesce square
1 Torre di Ligny - Ligny tower
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19 Fontana di Saturno - Saturn fountain
22 Mura di Tramontana - Tramontana wall
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1 Chiesa del Collegio dei Gesuiti - Jesuit College’s Church 2 Chiesa di Sant’Agostino - St. Augustine Church
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1 Lungomare Dante Alighieri - Dante Alighieri sea 2 Spiaggia Mura di Tramontana - Tramontana wall sea
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1 Villa Regina Margherita - Villa Regina Margherita
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3 Chiesa di Santa Maria del Gesù - Santa Maria del Gesù Church
Via A. Bas
Per maggiori informazioni sulla città di Trapani visita il sito
www.comune.trapani.it o scansiona questo codice
PANNELLI SEGNALETICI
MATERIALE E FORMATO
Il materiale ipotizzato per i pannelli segnaletici è il Forex. Formato 60 x 12 x 1 cm
12 cm
Viene preferita un’affissione diretta a muro con l’utilizzo di distanziatori (a). Quando non è possibile l’affissione a muro, è possibile fissarli al suolo con l’ausilio di un palo posizionato al centro del pannello (b).
60 cm a.
b.
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1 cm
PANNELLI SEGNALETICI
COLORE
PRIMAVERA C: 92% M: 68% Y: 0% K: 0%
Per la segnaletica si è deciso di non utilizzare la dinamicità dei colori ma di utilizzare un solo tipo di blu. Il colore scelto è il “blu primavera”, scelta non condizionata da particolari motivazioni logiche ma solo da una estetica.
GRIGLIA
Nella griglia sono visibili tutti gli allineamenti, interlinee e distanze tra gli elementi del pannello.
109
PANTONE 2728 C
TARGHE
MATERIALE E FORMATO
Il materiale ipotizzato per le targhe segnaletici è il Forex. Formato 36 x 50 x 1 cm Viene preferita un’affissione diretta a muro con l’utilizzo di distanziatori (a). Quando non è possibile l’affissione a muro, è possibile fissarli al suolo con l’ausilio di un palo posizionato al centro del pannello (b).
50 cm
36 cm
a.
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1 cm
TARGHE
COLORE
Come nei pannelli segnaletici, anche nelle targhe il colore scelto è il “blu primaveraâ€?, scelta non condizionata da particolari motivazioni logiche ma solo da una estetica.
GRIGLIA
Nella griglia sono visibili tutti gli allineamenti, interlinee e distanze tra gli elementi della targa.
111
BROCHURE
BROCHURE MAPPA
La brochure è composta da cinque pagine che saranno poi piegate a metà a brochure completamente chiusa. Formato brochure chiusa 11,4 x 12,5 cm Formato brochure aperta 57 x 25 cm
57 cm
1
1 Casina delle Palme - Casina delle Palme
1 Chiesa del Collegio dei Gesuiti - Jesuit College’s Church
2 Lazzaretto - Lazzaretto
5 Palazzo Alessandro Ferro - Alessandro Ferro building
1
7 Palazzo Papé Lombardo - Papé Lombardo building
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9 Chiesa di Sant’Alberto - St. Alberto Church
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8 Palazzo delle Poste - Post Office building
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6 Palazzo della Giudecca - Giudecca building
11 Palazzo Sanseverino - Sanseverino building
3 Chiesa di Santa Maria del Gesù - Santa Maria del Gesù Church
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4 Palazzo D’Alì - Dalì building
25 cm
2 Chiesa di Sant’Agostino - St. Augustine Church
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3 Palazzo Cavarretta - Palazzo Cavarretta
1 Torre di Ligny - Ligny tower 2 Castello della Colombaia - Colombaia castle 3 Bastione dell’Impossibile - Bastione dell’Impossibile 4 Bastione Imperiale - Bastione Imperiale 5 Bastione Conca - Bastione Conca 6 Porta Botteghelle - Porta Botteghelle
Mar Mediterraneo
Per maggiori informazioni sulla città di Trapani visita il sito
www.comune.trapani.it o scansiona questo codice
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BROCHURE
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MOCK UP
Pannello benvenuti
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MOCK UP
Pannello mappa
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MOCK UP
Pannello segnaletici
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MOCK UP
Targa
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MERCHANDISING
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GADGET
AGENDA
Agenda “tra te e la città” “blu dinamico” con pittogramma e logotipo bianchi.
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GADGET
MOLESKINE
Moleskine “tra te e la città” “blu dinamico” con pittogramma e logotipo bianchi.
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GADGET
QUADERNI
Quaderni “tra te e la città” con pittogramma e logotipo bianchi su foto.
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GADGET
ASTUCCIO
Astuccio “tra te e la città” azzurro con pittogrammi e logotipo blu .
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GADGET
SPILLETTE
Spillette “tra te e la città” “blu dinamico” con pittogramma e logotipo bianchi.
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GADGET
VENTAGLIO
Ventaglio “tra te e la città” blu con pittogrammi e logotipo bianchi.
OCCHIALI DA SOLE
Occhiali da sole con logotipo “Trapani” applicato.
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GADGET
TELI MARE
Teli mare “tra te e la città” “blu dinamico” con pittogramma e logotipo bianchi.
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GADGET
INFRADITO
Infradito con logotipo “Trapani” applicato.
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ABBIGLIAMENTO
T-SHIRT
T-Shirt “tra te e la città” bianca con pittogramma e logotipo “blu dinamico”.
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ABBIGLIAMENTO
T-SHIRT
T-Shirt “tra te e la città” “blu dinamico” con pittogramma e logotipo bianchi.
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ABBIGLIAMENTO
POLO
Polo “tra te e la città” bianca con pittogramma e logotipo “blu dinamico”.
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ABBIGLIAMENTO
POLO
Polo “tra te e la città” “blu dinamico” con pittogramma e logotipo bianchi.
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ABBIGLIAMENTO
CAPPELLINO
Cappellino “tra te e la città”“blu dinamico” con pittogramma bianco.
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ALTRO
SHOPPER
Shopper “tra te e la città” blu con pittogramma e logotipo bianchi.
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ALTRO
TAZZA
Tazza “tra te e la città” blu con pittogrammi e logotipo bianchi.
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ALTRO
TAZZA
Tazza “tra te e la città” bianca con pittogramma e logotipo “blu dinamico”.
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ALTRO
SALE MARINO
Barattolo di sale marino estratto dalle saline trapanesi. Nell’etichetta: pittogramma mulino a vento; logotipo “Trapani”; nome del prodotto.
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ALTRO
CALENDARIO
CALENDARIO “tra te e la città”. Copertina e interno.
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AFFISSIONE
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PUBBLICITÀ
CAMPAGNA PUBBLICITARIA
Definito l’intero sistema visivo, comprendente logo, la sua applicazione su immagini, modulistica, segnaletica, merchandising, il prossimo step sarà rendere tutto questo lavoro visibile tramite la pubblicità. La pubblicità è una forma di comunicazione di massa ed è il passo più importante di un sistema visivo perché una cattiva pubblicità, o addirittura l’assenza di questa, rischia di rendere vano il lavoro svolto in precedenza. Il suo scopo è quello di creare consenso intorno alla propria immagine e la sua caratteristica è quella di diffondere dei messaggi, in questo caso lo scopo sarà quello di attirare l’attenzione verso una città e quindi attirare turisti e possibili nuovi cittadini. La pubblicità sfrutta diversi mezzi e piattaforme per arrivare al fruitore, ed è inutile dire che ha letteralmente conquistato i mass-media, trovandola praticamente ovunque, TV, internet, social network, non considerando anche i classici mezzi da cui è partita la storia della pubblicità, ovvero locandine, manifesti, riviste e tutto ciò che viene stampato su carta. Per quanto riguarda il linguaggio pubblicitario per il brand “Trapani”, avremo due tipi di messaggi lanciati per attirare l’attenzione: - il primo sarà di tipo persuasivo, affascinante, seducente, in quanto cercherà di mostrare le bellezze della città con foto di paesaggi mozzafiato, accompagnati dallo “slogan dinamico” di cui abbiamo già parlato nel capitolo “dinamicità”; - il secondo messaggio sarà volto a suscitare curiosità, utilizzando i pittogrammi “tra te e la città” come protagonisti principali del messaggio, accompagnati dallo slogan “tu che segno sei?”. Un messaggio chiaro e semplice, che cerca prima di tutto di incuriosire il fruitore, che cercherà il suo segno, trovando informazioni sul carattere del segno e sui monumenti rappresentati nei pittogrammi. Entrambi i tipi di messaggi saranno accompagnati ed integrati, quando possibile, da approfondimenti raggiungibili tramite QR code che collegherà direttamente il fruitore alla pagina web interessata, una maniera moderna, al passo con i tempi, capace di attirare soprattutto i giovani e tutti i possessori di smartphone e tablet. In questo capitolo saranno mostrati alcuni esempi della campagna pubblicitaria del brand “Trapani” in tutti i suoi formati ed esempi di affissione.
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PUBBLICITÀ
FOTO RICORDO
La prima campagna pubblicitaria è incentrata a mostrare le bellezze di Trapani a livello paesaggistico, cercando di attirare l’attenzione dell’osservatore affascinandolo con foto emozionanti accompagnate dallo “slogan dinamico” di cui si è parlato nel capitolo “dinamicità”. La particolarità delle foto sta poi nel gioco di riflessione creato dall’acqua che richiama il dualismo ricercato nello studio del logo e nello slogan e che verrà cercato dunque in tutte le foto paesaggistiche della campagna pubblicitaria. La foto sarà poi inserita in una cornice bianca, simulando una foto scattata da una polaroid, come se fosse una foto scattata da un turista, una foto ricordo di uno scorcio di Trapani.
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PUBBLICITÀ
TU CHE SEGNO SEI?
La seconda campagna pubblicitaria si incentra sui pittogrammi “tra te e la città” e li rende i protagonisti principali. Graficamente si presenta col pittogramma in negativo al centro di uno sfondo “blu dinamico” accompagnati dallo slogan “tu che segno sei?”. Un messaggio chiaro e semplice, che cerca prima di tutto di incuriosire il fruitore, che cercherà il suo segno scansendo il QR code del manifesto o consultando il pieghevole “tra te e la città”, trovando informazioni sul segno e sui monumenti rappresentati nei pittogrammi. La campagna dunque si concentrerà più sui monumenti della città, a differenza della prima campagna che si incentra sui paesaggi.
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MOCK UP
Manifesto
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MOCK UP
Fermata autobus
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MOCK UP
Manifesto
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MOCK UP
Fermata autobus
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WEB
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SITO INTERNET
SITO INTERNET
Il sito internet è composto da tre sezioni: - comune: con tutte le notizie riguardanti il comune, bandi, avvisi; - turismo: con informazioni legate a monumenti, storia della città, offerte e informazioni sui ristoranti e hotel della città; - eventi: con informazioni sugli eventi (sportivi, musicali, teatrali, ecc) in programma che si svolgeranno nella città; Ogni sezione avrà un proprio menù, diverso dagli altri. Nella pagina seguente sono descritti tutti gli elementi che compongono il sito.
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SITO INTERNET
link contatto mail comune numero call center ricerca nel sito
link diretto per iscriversi alla newsletter
social network
logotipo “Trapani”
link diretto a “tra te e la città”, con pittogramma che cambia ogni mese
sezioni menu specifico delle sezioni
articolo principale
articolo dedicato alla città di Trapani
articoli recenti banner pubblicitari
footer
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SITO INTERNET
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SITO INTERNET
Mock up - iMac e MacBook Air
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SITO INTERNET
Mock up - iPad
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SITO INTERNET
Mock up - iPhone
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Pagina facebook - Comune di Trapani
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Mock up - iMac e MacBook Air
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Mock up - iPad
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Mock up - iPhone
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BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA Andrea Rauch e Gianni Sinni, Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia, Lcd edizioni, Firenze 2009 Citi ID, Direct/Guide/Show - Southampton Legible City, http://www.city-id.com/assets/publications/southampton_ legible_city_id_direct-guide-show.pdf Cittaitalia, Il brand urbano e le strategie di branding delle città, http://test.cittalia.com/images/file/Tema_Brand_ urbano, Global City Forum, 7/8 Aprile Abu Dhabi Comune di Trapani, Storia di Trapani, http://www.comune.trapani.it/turismo/storia.htm Christopher Secolo, Identità dinamiche. Nuove metodologie progettuali dell’immagine coordinata, http://issuu.com/ secolo3/docs/identita_dinamiche_christopher_secolo, 2011 Fuenfwerken Design AG, http://www.fuenfwerken.com, Brand Identity “BeBerlin“ Inarea, Comune di Milano - 2000/2002, http://www.inarea.com/work/work/comune-di-milano-80.html KesselsKramer, I amsterdam, http://www.kesselskramer.com/communication/projects/i-amsterdam Matteo Bartoli e Michele Pastore, èBologna, http://www.matteobartoli.com/work/e-bologna/,2013 Pentagram, New York: Sardegna, http://new.pentagram.com/2007/04/new-work-sardegna/, 04/26/2007 KesselsKramer, I amsterdam, http://www.kesselskramer.com/communication/projects/i-amsterdam
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