parma citymag EDITORIALE
a cura di Filiberto Molossi
hanno collaborato a questo numero
Lucia Brighenti
Mauro Coruzzi
Lucia Galli
Annarita Melegari
Pierangelo Pettenati Claudia Olimpia Rossi Laura Ugolotti
progetto grafico e impaginazione Qreactive e-mail mag@gazzettadiparma.it
Pubblicità PUBLIEDI s.r.l. Direzione e Ufficio Commerciale Via Mantova, 68, tel. 0521.464111
EMOZIONI, VOLTI E RISATE: UN MESE POP
FONDATA NEL 1728
VICE DIRETTORE STEFANO PILERI EDITRICE Gazzetta di Parma s.r.l. Via Mantova, 68 - Parma
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE FAUSTO FERRETTI VICE PRESIDENTE ANNALISA SASSI CONSIGLIERI GUIDO BARILLA, GIOVANNI BORRI, LUIGI CAPITANI, ALESSANDRO CHIESI, MARCO FERRARI, MARIO MARINI, MARCO OCCHI, MICHELE PIZZAROTTI AMMINISTRATORE DELEGATO PIERLUIGI SPAGONI
COLLEGIO SINDACALE
Febbraio? E' pop! Una rivoluzione in copertina: perché solo lì poteva stare. Questo mese, per cominciare, abbiamo scelto la grande mostra di Roy Lichtenstein a Palazzo Tarasconi, a cento anni dalla nascita del geniale artista: brividi colorati e irregolari di una modernità che arriva da ieri ma guarda a domani. Un po' come il nostro magazine che nelle pagine seguenti vi racconta – e vi anticipa - il mese più corto, ma non per questo meno denso di appuntamenti. Cosa meglio di una risata per riscaldarsi e fare tornare il sole dove sole non c'è? Allora eccoli lì, già pronti, Siani, Cevoli e addirittura un doppio Giacobazzi: facce e maschere del mare magno dell'ironia. Risate liberatorie, ma anche pensieri che, da soli, riempiono i teatri: attesi sul palco nomi forti del cinema come Elio Germano e Isabella Ragonese, così come Solfrizzi malato immaginario, Lino Musella che dà voce a Edoardo e Balasso comico Ruzante. Ma ci sono anche gli attesi ritorni della “Mandragola” e Tragni/Tecla. E poi i grandi concerti della Toscanini, “Il matrimonio segreto” al Regio, Notre Dame a passo di danza e certe mattine che fanno contenti i runner: sì, è un febbraio all'insegna del trasformismo. Ne sa qualcosa Arturo Brachetti, che dà un saggio del suo enorme talento. Un mese, questo, che cambia abito ogni giorno, quasi che aneli primavera: scandito dalle note di fenomeni e virtuosi come Pogorelich, tra mostre che proseguono dal mese scorso (Borghi, Soncini...) a film (“Gli spiriti dell'isola”, “Tàr”) dove specchiarsi nel grande schermo durante i giorni degli Oscar. E a proposito di cinema, sono in arrivo all'Astra Vicari e la Nicchiarelli: e, a 50 anni dalla prima proiezione parmigiana, un film mito come “Ultimo tango a Parigi”. E poi le rubriche, i nostri consigli, i nostri personaggi: e tanti appuntamenti a misura di bambino. Perché tra divertimento e conoscenza è sempre un bel crescere. Parola di Parma city mag.
Filiberto Molossi
DIRETTORE RESPONSABILE CLAUDIO RINALDICinema Astra
Il regista, già ospite del Parma Film Festival, presenta il suo nuovo film, “Orlando”, interpretato da Michele Placido, un anziano che scopre di avere una nipote di 12 anni
Una favola moderna dove un vecchio e una bambina, divisi tra modernità e mondo rurale, tra il dover scegliere se partire o restare, si incontrano e mutano la traiettoria delle loro vite: è “Orlando”, il nuovo film di Daniele Vicari che, dopo la masterclass e la presentazone del suo ultimo libro al Parma Film Festival torna nella nostra città per presentare la pellicola che ha girato, con protagonista Michele Placido, tra Bruxelles e l'Italia. Il film,
interpretato tra gli altri anche da Angelica Kazankova in quello della piccola Lyse e Fabrizio Rongione, è la storia di Orlando, anziano che vive solo in un paese di montagna del centro Italia e non ha mai voluto emigrare, come invece hanno fatto in tanti, e come suo figlio che se ne è andato 20 anni fa a Bruxelles. Una telefonata dal Belgio lo avverte che il figlio ha bisogno d’aiuto e Orlando è costretto per la prima volta nella sua vita
a partire. Quando arriva scopre di avere una nipote di 12 anni, Lyse. Orlando e Lyse sono quanto di più lontano si possa immaginare, ma scopriranno inaspettatamente di avere bisogno l'uno dell'altro. Lui è il simbolo di un passato che non passa e lei è la “generazione Greta Thunberg”, una nuova generazione di europei che dovrà costruire un mondo nuovo del quale si intravvedono i connotati ma nessuno sa davvero cosa possa essere.
DELL'ISOLA GLI SPIRITI
Premiato a Venezia e ai Golden Globes e con ottime chances agli Oscar: la commedia tragica irlandese grande sorpresa della stagione cinematografica
È uno dei film da non perdere dell’inizio stagione, dopo il successo alla Mostra del cinema di Venezia, con Colin Farrell Coppa Volpi e con l’ulteriore conferma grazie ai tre Golden Globes (miglior commedia, attore, sceneggiatura) conquistati. “Gli spiriti dell’isola” è un film film, di quelli da godere sul grande schermo: è un drammone e una commedia al tempo stesso, con punte di umorismo, in uno scenario irlandese che è il terzo protagonista della
storia. Tutto accade in un’isola remota al largo della costa dove molto da lontano si intravedono echi della guerra civile degli anni Venti: ma in quella terra erbosa, dentro l’unico pub di quella comunità chiusa e bigotta, si rompe un’amicizia tra due uomini. Colin Farrell è Padraic, un uomo che è un pezzo di pane, Brendan Gleeson è Colm, un violinista che decide bruscamente di porre fine alla loro amicizia, fatta di chiacchiere al pub del paese ogni santo gior-
no alle 2 davanti a pinte di Guinness. Martin McDonagh, che è lo stesso sceneggiatore e regista di “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” (vinse a Venezia il premio per la sceneggiatura e due Oscar per gli attori) mette in scena ancora una storia rarefatta ma al tempo stesso brutale. Girato in location bellissime, il film è una grande, tragicomica, metafora: la divisione tra i due protagonisti evidenzia infatti quella della Guerra Civile del 1922-23.
Prizewinner in Venice and at the Golden Globes, with a great chance at the Oscars, as well: the big surprise of the film season is this Irish tragicomedy.
www.glispiritidellisola.it
MONDADORI SEBASTIANO
La libreria Feltrinelli ospita l'autore del libro «Verità di famiglia. Riscrivendo la storia di Alberto Mondadori», edito da La nave di Teseo
Alberto, primogenito di Arnoldo, fu il figlio intellettuale e primo erede che tuttavia non prese il posto del padre, sfuggendo a un destino segnato, quello di editore, con lo stile del Grande Gatsby, sempre sull’ottovolante o sulle montagne russe della vita. Alla presentazione parmigiana del libro, assieme al nipote Sebastiano ci saranno il giornalista Cesare Pastarini e Ferrante Borelli - Bolly Dj - per accompagna-
re musicalmente l’epoca dai primi del Novecento alla fine degli anni Settanta. Un uomo bigger than life, Alberto, con tanto da raccontare: ci penserà appunto Sebastiano Mondadori percorrendo la storia di un nonno amico di D’Annunzio, Hemingway, Monicelli, Orson Welles, Kerouac, Sartre, Ungaretti, Thomas Mann e di tanti altri personaggi della cultura e del jet-set mondiale. Eppure spesso solo.
The Feltrinelli bookstore hosts the author of the book «Verità di Famiglia: Rewriting the Story of Alberto Mondadori,» written by his grandson Sebastiano.
Via Farini 17 Orario: 18:00 Ingresso libero
LABORATORIO PER TELESCOPI
allenare
«Credo che le fotografie almeno quelle che amo, non raccontino proprio nulla, non vadano da nessuna parte. Non danno risposte semplificate della realtà ma piuttosto cercano di aiutarci a formulare bene delle domande». Le domande in mostra sono quelle di Francesco Jodice, classe '67, fotografo napoletano che vive e lavora a Milano. Protagonista della mostra «Laboratorio per telescopi», a cura di Paola Greci. Una mostra che è innanzi tutto un laboratorio allegorico, in cui si può entrare per
sguardo
imparare a «costruire telescopi», ad allenare lo sguardo ad una visione più consapevole del mondo e di noi stessi. Uno sguardo capace di chiedersi non solo «Cosa sto guardando?» ma anche «Come sto guardando?». Si tratta della terza mostra di fotografia dei tre artisti vincitori del premio La Nuova Scelta Italiana, istituito per individuare ogni anno tre fotografi affermati che Bdc-Bonanni Del Rio Catalog ritiene possano essere o diventare gli eredi dei grandi Maestri della fotografia italiana.
Every year the BDC selects three photographers who might become the heirs of the great masters of Italian photography; this time it's Francesco Jodice.
Borgo delle Colonne 28
Data: fino al 26 febbraio
Orari: dalle 16:00 alle 20:00 (venerdì, sabato e domenica)
www.bonannidelriocatalog.com/ bdc28/
Una mostra che è come un laboratorio allegorico: e dove lo attraverso gli scatti di Francesco JodiceTeatro al Parco
PARADISO XXXIII
Uno spettacolo divulgativo senza che niente sia spiegato. Dante Alighieri, nel XXXIII canto del Paradiso, si trova nell`impaccio dell`essere umano che prova a descrivere l`immenso, l`indicibile, prova a raccontare l`irraccontabile. Questo scarto rispetto alla “somma meraviglia” è portato in scena creando un’esperienza unica, quasi fisica per lo spettatore al cospetto dell’immensità da Elio Germano e Teho Teardo, voce e musica per dire la bellezza e avvicinarsi al mistero, l`immenso, l`indicibile ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso. Dal suono av-
vincente ed eterno germoglia la musica inaudita del compositore d`avanguardia e scaturisce la regia visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra cerimonie olimpiche, teatro e show portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du Soleil. Grazie alla loro esperienza crossmediale, accade qualcosa di magico e meraviglioso di inspiegabile, trascendendo qualsiasi concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca attraverso una contaminazione di linguaggi tecnologici e teatrali.
An informative show, though nothing is explained: one of the best Italian actors, Elio Germano, and the musician Teho Teardo take on the 33rd Canto of Dante’s Paradise.
Teatro al Parco
CONTROVENTO
Michele Cafaggi, il mago delle bolle di sapone, è un aviatore in partenza per un grande viaggio verso mondi lontani. Uno spettacolo dedicato a tutti i sognatori: per adulti e bambini da 3 anni
È il 15 luglio del 1913 e sul palco c’è un bellissimo biplano interamente costruito dal nostro aviatore in persona che, dopo un breve discorso, partirà per la Grande Avventura! Tra lo scetticismo di alcuni e l’entusiasmo di altri il nostro eroe si alzerà presto in volo e ci porterà in mondi sconosciuti, meraviglio-
si e lontani, forse troppo lontani… Raffiche di vento, morbide e schiumose nuvole, gigantesche bolle di sapone ci accompagneranno in un viaggio al di là dei confini terrestri. Michele Cafaggi, primo artista in Italia a creare uno spettacolo intero dedicato alle bolle di sapone dal '93 si esibisce come artista di stra-
da e di teatro in Italia e in molti altri Paesi del mondo passando con disinvoltura dalle grandi platee internazionali alle feste di paese. Qui cattura gli occhi e il cuore di grandi e piccini con uno spettacolo dedicato a tutti i sognatori, più o meno eroici, che non hanno mai lasciato nulla di intentato.
Palazzo Rangoni Farnese
BORGHI ALFONSO VOCI E COLORI DI PIANURA
Le opere dell'autore di Campegine si aprono su nuovi scenari visivi e narrativi dialogando con le poesie di Luigi Menozzi
Negli splendidi spazi barocchi di Palazzo Rangoni Farnese la pittura di Alfonso Borghi si apre su nuovi scenari visivi e narrativi. La mostra dell’artista di Campegine, composta di sei opere inedite, alcune ceramiche e sculture, coglie infatti l’emozione del sentire dai luoghi della sua terra e dalla voce di una poesia amata ed interpretata grazie al piacere di una lunga amicizia che ha legato nel tempo il pittore ed il poeta Luigi Menozzi. Nell'esposizione a cura di Stefania
Provinciali (Catalogo editoriale Giorgio Mondadori) un intreccio di colori, materia e sentimento si alternano fino a cogliere i segreti “spazi” di una natura nata fra spessori che paiono forme e colori di forte impatto visivo: blu, bianchi, rossi intensi su cui si compongono trame narrative. Così anche i titoli delle opere paiono cogliere nell’intimo di ogni composizione, dentro ed oltre il sentire fino ad intrecciarsi con le magiche liriche del poeta.
In the splendid baroque spaces of Palazzo Rangoni Farnese, Alfonso Borghi's paintings open onto new visual and narrative scenarios. The exhibition by the artist from Campegine, made up of six new works, some ceramics, and sculptures, in fact captures the emotional feeling of his homeland, as well as the interpretation of the voice of a beloved poem, thanks to the pleasure of a long friendship which, over time, connected the painter to the poet Luigi Menozzi. In the exhibition curated by Stefania Provinciali (Giorgio Mondadori publishing catalogue) an interweaving of colors, matter, and feeling alternate to grasp the secret "spaces" of a nature born between depths which appear as shapes and colors with a strong visual impact: blue, whites, intense reds on which narrative plots are composed. Thus also the titles of the works seem to capture the essence of each composition, inside and beyond feeling itself, until they intertwine with the poet's magical lyrics.
Strada della Repubblica, 39 Apertura: 28, 29 gennaio; 3,4,5 febbraio Orario: venerdì dalle 16:00 alle 18:30; sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 18:30; domenica dalle 10:00 alle 13:00 A cura di Stefania Provinciali
REFLECTIONS
La personale di Luca Soncini ospitata dal Cubo, organizzata da Parma Palatina - Associazione Culturale e di Service, racconta attraverso una serie di illustrazioni, frutto di esperienze editoriali e opere di ricerca individuale realizzate dall'illustratore, la nostra contemporaneità, da un’angolazione concettuale e dissacrante, e allo stesso tempo fortemente comunicativa e visiva. 10 poster (formato 70x100) e 6 immagini
(formato A4), alcune prodotte da Luca Soncini per gli studi di QubìTv la nuova webtv culturale di Parma di Giuseppe Bisbano con sede a Cubo. Illustrazioni che giocano con la realtà, in un match artistico e intellettuale che coinvolge lo spettatore nei suoi meccanismi di elaborazione grafica, conducendolo a interrogativi e riflessioni. La potenza di un'immagine che è in grado di sintetizzare concetti diversi in modo semplice
e chiaro, come spiega Luca Soncini: “L’illustrazione è un’immagine che fa risaltare i testi, li accompagna non solo per spiegarne meglio il significato e renderlo più comprensibile al lettore, ma soprattutto per aiutare l’immaginazione e dare forma alle parole, per stimolare, attraverso l’equilibrio tra linguaggio artistico, creativo e attualità, la, o meglio le domande, la riflessione e lo fa in modo spesso ironico e pungente”.
Luca Soncini's personal exhibition hosted by Cubo, organized by Parma Palatina - Cultural and Service Association, tells of our contemporary times, through a series of illustrations, the result of editorial experiences and individual research works created by the illustrator, from a conceptual and irreverent angle, and at the same time strongly communicative and visual. Ten posters (70x100 format) and six images (A4 format), some produced by Luca Soncini for QubìTv studios, Giuseppe Bisbano’s new cultural web TV in Parma based in Cubo. Illustrations that play with reality, in an artistic and intellectual match which draws the viewer into its graphic processing mechanisms, leading to questions and reflections. The power of an image which is able to fuse different concepts in a simple and clear way, as Luca Soncini explains: “An illustration is an image that brings out the texts, it accompanies them not only to better explain their meaning and make it more comprehensible to the reader, but above all to help the imagination and give shape to words, to stimulate the question, or rather the questions, as well as reflection, through the balance between artistic, creative language and current events, often doing so in an ironic and sharp way".
La Galleria Bianca ospita la mostra di un bravissimo illustratore parmigiano, Luca Soncini: un racconto ironico e pungente della nostra contemporaneitàVia La Spezia 90
Date: fino al 15 febbraio Orario: Da lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 19:00 Ingresso libero 351.8006857
SANREMO : E SE ULTIMO ARRIVASSE PRIMO ? MA IO TIFO PER L'ICONA OXA
Che sia il mese più “corposo” dell’anno dubbio alcuno non v’è: San Valentino, Carnevale, e Festival di Sanremo bastano o ci vuole altro per quello che tra i dodici è il mese più corto dell’anno? Non tergiversiamo, di suo, un Sanremo così “grasso” non lo si è visto mai. Non foss’altro che le canzoni in gara siano 28 ( spalmate su febbraio, sarebbero una al giorno, e invece stanno tutte dentro una sera) ma non fosse che s’era detto che ospiti fuori gara non ne sarebbero arrivati, a conta siamo già a “soli” 5 ( Ranieri, Al Bano, i Pooh che fanno la Réunion, i Maneskin che il Festival l’hanno già vinto e che hanno appena fatto uscire un album bastonato da buona parte della critica, almeno quella non “italiana”, Salmo che s’esibisce fuori , cioè, apre il Festival dalla nave crociera che è ancorata davanti Sanremo) e la conta di chi c’è ma poi non c’entra mica è finita qui… Da Piazza Colombo, che sta proprio dietro il teatro Ariston, dal palco allestito per la Rai ( da dove Marco Liorni con Italia sì farà una vera e propria antepri -
ma della finalissima), nei giorni del Festival verrà calcato da artisti vari che, non ce n’è chiara la ragione, si esibiranno sì per il pubblico presente in Piazza, ma godranno anche di diversi collegamenti con l’Ariston e Amadeus e quindi, come dire non ce ne fosse abbastanza, in diretta anche Annalisa, Renga, Pelù e chi altri non so e nemmeno so il perché ma tant’è… In questa amalgama ancora fluttuante , posto sicuro ci sarà, nella finale , per un collegamento con il premier ucraino Zelensky ( nobile intendimento quello di non dimenticare la guerra così vicina a noi) ma di certo anche questo momento dilaterà ancora i tempi della manifestazione, che, come ha chiaramente lasciato intendere la Rai, verrà spalmata su tutti programmi possibili della Rete ( mi sia permesso di anticipare che ho ricevuto un invito, accettato con piacere, di presenziare a “Nei tuoi panni” con Mia Ceran, su RaiDue, tutti i giorni dal lunedì al venerdì in diretta, per poi “emigrare” il sabato in quel di Sanremo per Italia sì), e in cui presumiamo saranno di passaggio i protagonisti del Festival,
proprio tutti no, anzi una di sicuro no e non una qualsiasi , ANNA OXA che ha anticipato che , fino al 15 gennaio non rilascerà nessuna intervista a nessuno, salvo poi essere a disposizione, previa prenotazione dal 15 in poi, per chi ne avrà fatto richiesta ( brava Anna, menomale che c’è ancora qualcuna/o che non cercala qualsiasi ma si fa cercare brava anche nel mantenere la tua autonomia dal trita carne del mediatico). Ad allungare il brodo c’è la modifica, recentissima, per cui il podio non sarò più a tre ma a cinque (decisione presa non s’è ben capito perché), mentre impazzano le ipotesi sui probabili vincitori coi bookmaker (ma i bookmaker hanno sentito i pezzi? No, quindi, ipotizzano su che? Sui nomi?) piazzano sicuri Ultimo al primo, Mengoni al secondo e Giorgia al terzo. Diversa la previsione dei “radiofonici” che quanto ad un’ipotetica lista delle canzoni che avranno il maggior numero di passaggi insediano al primo posto Cola pesce/Dimartino (il sofisticato che piace anche ai “semplici”, al secondo Lazza (elettronica giusto perché oggi gli effetti speciali vanno e
Conduttore
TV
di brutto e al terzo Rose Chemical (tutta da ballare un po’ Achille Lauro l’anno dopo). Ho trovato per niente carino l’atteggiamento di alcuni giornalisti specializzati in musica (categoria che purtroppo diventa poco credibile quando fa dominare ideologia e simpatia o l’esatto contrario su ciò che sta recensendo) quando, con motivazioni “fantasiose”, emette sentenze che definire imbarazzanti è poco…Come fai, chiunque tu sia, a definire “operazione ingiudicabile” la canzone dei Cugini di Campagna, con una puzzetta sotto il naso che si sente anche con l’igienizzazione da Covid? Come fai a definire Oxa “eccessiva, dopo aver ascoltato “Sali”, la sua canzone, c’è bisogno di sali sì, ma per riprendersi”. Fatta certa la democrazia di gusto e fatta certa la possibilità di non accodarsi ad un pensiero unico, oggi tanto praticato, confermo la mia predilezione proprio per ANNA OXA, coraggiosa come pochi nell’essere sé stessa fino in fondo, e in questa canzone ancor più brava di come ce la ricordavamo: una vocalità capace di una gamma che va ben oltre il virtuosismo e che da sola canonizza il valore del canto e di chi sa veramente farlo. Non è cero colpa sua essere "star"-ordinaria e fuori dalla norma, la mediocrità è di tanti ,anche suoi colleghi, che fanno un lavoro per il quale più spesso , e oggi più che mai, contano l’appartenenza ad una corrente o l’aderire al conforme: un conto è essere impiegati della Musica, un altro diventarne ICONA, e non di passaggio.
tana libera tutti
TV e Radio, autore brillante e showman amato in tutta Italia and radio host, brillant author and showman loved all over Italy di MAURO CORUZZITeatro Magnani
IL MALATO IMMAGINARIO
Trecentocinquanta anni dopo la prima rappresentazione, l'ultima commedia di Molière torna in scena con un protagonista d'eccezione: Emilio Solfrizzi
Rappresentata per la prima volta il 10 febbraio 1673, dalla "Troupe du Roy": quasi un'autobiografia di Molière, ormai cinico e disilluso. E malato per davvero, tanto da morire pochi giorni dopo. Adesso, a 350 anni di distanza, ecco la rappresentazione della Compagnia Molière a Fidenza: dove il teatro come finzione, sostiene il regista Guglielmo Ferro, che ha curato anche l'adattamento, “come strumento per dissimulare la realtà si avvicina all'idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare <i dardi dell’atroce fortuna>. Il malato immaginario ha più paura di vivere che di mori-
re, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che l’esistenza gli mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per se stesso quindi per un uomo sui 50 anni; proprio per queste ragioni un grande attore dell'età di Emilio Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato: il rifiuto della propria esistenza”.
Three hundred and fifty years after its first performance, Molière's last comedy is back on stage with a very special lead: Emilio Solfrizzi.
Piazza Verdi, 1 (Fidenza)
Orario: 21:00
Prezzi: da 11,22€ a 16,83€
thursday giovedì
THE SON
Dopo il grande successo di “The father”, Florian Zeller porta al cinema l'ultimo, doloroso, atto della sua trilogia della famiglia
La crisi esistenziale del 17enne Nicholas, che decide di andare a vivere con il padre Peter, un uomo di successo che ha lasciato la moglie per una donna più giovane da cui ha appena avuto un altro figlio. Depresso, incapace di relazionarsi con gli altri, bugiardo cronico, Nicholas non si sente «fatto per questa vita». Costringendo Peter, con la sua inguaribile disperazione, a essere quello che non avrebbe mai voluto diventare: uguale al padre che ha sempre disprezzato. In concorso all'ulti-
ma Mostra del cinema di Venezia, il film è l'ultimo atto della trilogia che il francese Florian Zeller ha scritto per il teatro, portando prima al cinema con successo il secondo capitolo - «The father» (che valse l'Oscar a Anthony Hopkins, qui in un magnifico cameo) - e ora traducendo per lo schermo anche il terzo, «The son», un dramma (da camera) teso e implacabile interpretato da Hugh Jackman (nominato al Golden Globe come migliore attore), Vanessa Kirby e Laura Dern.
Al cinema
TÀR
La parabola di Lydia Tár, leggendaria direttrice d'orchestra, nonché prima donna sul podio della mitica Berliner Philarmoniker, che, in procinto di registrare la quinta sinfonia di Mahler (di per sè un grande mistero...), si vede accusata di molestie sessuali nei confronti di alcune sue allieve. Diretto con talento da Todd Field, l'attore che interpretò la parte del pianista in “Eyes wide shut”, l'ultimo film di Kubrick, “Tàr”, è un thriller esistenziale molto ri-
uscito per scrittura dei dialoghi e ambientazioni: una storia che sembra in tutto e per tutto vera ma che in realtà è inventata, anche se sottotraccia aleggia lo scandalo che ha coinvcolto Placido Domingo e le denunce del #metoo. Tra i papabili nella corsa degli Oscar, ha nel ruolo della protagonista una Cate Blanchett semplicemente strepitosa: premiata con il Golden Globe per la migliore attrice dell'anno in un film drammatico.
Teatro Regio
IL MATRIMONIO SEGRETO
Il matrimonio segreto, dramma giocoso in due atti di Domenico Cimarosa, su libretto di Giovanni Bertati, torna al Teatro Regio dopo 58 anni. Roberto Catalano firma la regia del nuovo allestimento – secondo appuntamento della stagione lirica - realizzato in coproduzione con Ópera de Tenerife e Teatro Massimo di Palermo, con le scene di Emanuele Sinisi e la direzione di Davide Levi sul podio dell’Orchestra Cupiditas. Tra i protagonisti
“Siamo nella New York degli anni ’50, siamo a Broadway, all’interno della Geronimo & Co. - racconta il regista Roberto Catalano -, la boutique del dolce dove viene confezionato il babà più prestigioso che sia mai stato prodotto. Carolina, figlia di Geronimo, la più piccola della
famiglia, ha trascorso ogni giorno desiderando di poter correre verso uno dei tanti teatri che circondano la pasticceria del padre. E così, sfuggendo ai compiti che il lavoro le impone, lei danza. Ogni giorno, ogni momento in cui può non essere vista, danza, sperando di poter un domani affiancare il suo idolo di sempre: Gene Kelly. Ma Carolina ha anche un segreto: ha sposato il ragazzo delle consegne, il semplice Paolino”.
Giulia Mazzola/Veronika Seghers (Carolina), Antonio Mandrillo/Bekir Serbest (Paolino), Claire Gascoin/Maria Gaudenzi (Fidalma), Francesco Leone/Ignas Melnikas (Geronimo). La figlia del re del babà sogna di danzare con Gene Kelly: ma nasconde le nozze con il ragazzo delle consegne... Il dramma giocoso di Cimarosa torna al Regio dopo 58 anniThe Secret Marriage, a “dramma giocosa” in two acts by Domenico Cimarosa, on a libretto by Giovanni Bertati, returns to the Teatro Regio after fifty-eight years. Roberto Catalano takes on the direction of the new staging – which is the second appointment of the Regio opera season – as a co-production with Ópera de Tenerife and Teatro Massimo of Palermo, with sets by Emanuele Sinisi, and Davide Levi conducting the Cupiditas Orchestra. Among the protagonists are Giulia Mazzola / Veronika Seghers (Carolina), Antonio Mandrillo / Bekir Serbest (Paolino), Claire Gascoin / Maria Gaudenzi (Fidalma), Francesco Leone / Ignas Melnikas
(Geronimo). “We’re in New York in the 1950s, on Broadway, inside Geronimo & Co. “says director Roberto Catalano, “The dessert boutique where the most prestigious babà ever produced is packaged. Carolina, daughter of Geronimo, the youngest of the family, has spent every day wishing she could run to one of the many theaters that surround her father's pastry shop. And so, escaping the tasks that her work imposes on her, she dances. Every day, every moment in which she can't be seen, she dances, hoping one day to be able to join her all-time idol: Gene Kelly. But Carolina also has a secret: she married the delivery boy, the run of the mill Paolino ”.
Via Garibaldi 16/a
Date: il 10, 12, 17 e 19
Orario: 10, 12 e 17 alle 20:00, il 19 alle 15:30
Enrico Onofri conducts the Toscanini Philharmonic featuring one of the world’s leading flutists, Stefan Temmingh.
Con Andrea Satomi Bertorelli e Perla Toma la passione si fa musica: una serata piena di romanticismo, tra poesie canzoni d’amore
Il ristorante Rino’s Pub (attiguo alla Piscina Molinazzo) ospita una serata musicale con due artisti d’eccezione: Andrea Satomi Bertorelli e Perla Toma. Il loro progetto “Love, songs and poems” include un repertorio italiano ed internazionale eseguito sia dal vivo che con le basi. A una e a due voci (duets), in lingua italiana, inglese, francese, portoghese, prederanno vita famose canzoni d’amore ed alcune delle più belle poesie sul sentimento che intreccia cuori. Baudelaire, Bukowski, Catullo, Gibran, Hikmet, Merini, Cortazar, Prevert, Montale, Neru-
da prestano le loro parole all’interpretazione travolgente dei protagonisti. La passione si fa nota negli evergreen Love Stoy, La vie en rose, Feelings, Grande grande, Love me tender, Fever, per citare solo alcuni brani. Andrea Satomi Bertorelli è apprezzato tastierista, compositore e arrangiatore. Perla Toma, cantante e danzatrice di origine rumena, emiliana d’adozione, vanta una carriera nel mondo dello spettacolo televisivo e teatrale. Il sodalizio Satomi-Toma iniziò negli anni Novanta, quando formavano un trio insieme a Mario Biondi.
friday venerdì
PARMIGIANI SI DIVENTA Ilse González Roch
Le più parmigiane della famiglia sono le mie figlie” afferma convinta Ilse González Roch, ex studentessa Erasmus approdata a Parma da Barcellona durante i mitici anni Novanta. “Agli albori dell’epoca voli low cost, si prendeva l’aereo con la facilità di un autobus” ricorda Ilse, cui l’anno nelle aule del nostro Ateneo, frequentando il Corso Geologia e Scienze Ambientali, aveva lasciato nel cuore una gran voglia di tornare qui. “Rientrata in Spagna per laurearmi, pensavo: che bello sarebbe stato poter restare. Forse mi era piaciuta la prima esperienza di vita indipendente, in questa piccola cittadina piena di universitari, dove girare in bicicletta con tranquillità. Sette anni più tardi, impiegata a Barcellona come ispettrice ambientale, un giorno che sembrava come tanti mi ha chiamata Francesco, conosciuto tempo prima durante un’indimenticabile vacanza italiana a Taranto e in Sicilia. Quello è stato l’inizio del legame che mi ha riportata a Parma, mettendo su famiglia con lui e decidendo di fare due belle bambine: Zoe e Sara, di 8 e 5 anni. Dare loro il doppio cognome non è stato facile. Adesso sembra una cosa scontata, ma quando sono nate ho dovuto fare molti documenti per dimostrare che altrimenti avrebbero avuto in Spagna un cognome diverso da quello italiano. Ambientarmi di nuovo qui non è stato così banale. Non ritrovavo più la città che avevo lasciato e le amicizie. Così mi sono iscritta a tutti i corsi possibili, dallo yoga al cucito, per conoscere persone a me affini, frequentando un master ai fini dell’inserimento lavorati-
vo. Adesso mi trovo bene, insegnando con passione spagnolo agli adulti e alle scuole medie come lettrice madrelingua”. Di Parma Ilse ama i grandi parchi, come la Cittadella, il centro storico e l’uso abituale della bicicletta. Alla città assegna un bel 10 per essere a misura di famiglia, mentre sente un po’ la mancanza di proposte variegate di spettacoli e concerti dal vivo. “E’ un po’ sempre lo stesso stampo. Devo dire che negli anni ho notato un miglioramento: prima le persone giravano
SCHEDA
vestite solo di bianco, nero e grigio. Adesso per fortuna c’è una maggiore apertura. Vivere lontano dal mio luogo natale mi ha dato l’opportunità di conoscere vari stranieri, tenendo aperte tante finestre”. Come conferma la mitica serata del mercoledì, dove resta indomito lo spirito fuori sede: “Una volta alla settimana esco con le amiche spagnole: una focaccia da Frank, una birra e tante chiacchiere”. »
Claudia Olimpia RossiIlse González Roch è nata a Barcellona nel 1977. Laureata in Geologia e Scienze Ambientali all’Università Autonoma di Barcellona, vive a Parma (dove aveva fatto un anno di studi con il progetto Erasmus negli anni Novanta ed è tornata nel 2007) con il marito Francesco Gabutti e le due figlie Zoe e Sara. Insegna spagnolo agli adulti e alle scuole medie come lettrice madrelingua.
Arena del Sole
FA RUZANTE BALASSO
AMORI DISPERATI IN TEMPO DI GUERRE
L'attore nei panni di un eroe comico pavido e credulone che con un neo dialetto obliquo e spassoso si fa gioco del potere
In principio c’era il “ruzzare”. Ovvero il rincorrersi per giocare. Giocare/ recitare sopra radici teatrali e linguistiche senza inciampare. Balasso ci è riuscito intrecciando una compilation di testi tratti dall’opera di Beolco e re-inventando un gergo che ne mantenesse senso e suono. In questo mondo di villani dove la peste va e viene, tragico e comico sono fusi e conditi da desideri fisici inappagati e diritti non riconosciuti. Attraverso un profondo lavoro umoristico si cerca di demistificare la città, il potere, l’idea falsata di benessere alle quali questi villani hanno sacrificato
tutto. Una drammaturgia fatta di scelte lessicali che sono, in pieno stile ruzantiano, scelte politiche e polemiche. Un neo-dialetto obliquo, abbondante e spassoso, che rende concrete tre figure toccanti: l’amico rivale Menato, Gnua donna sottoposta eppure dominante e lo stesso Ruzante. Un uomo contemporaneamente furbo e credulone, pavido eppure capace di uccidere, un eroe comico che ha qualcosa di primitivo che lo rende immortale. L'attore e comico è qui diretto da Marta Dalla Via. Con lui, sul palco, Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel.
Palazzo Tarasconi
ROY
LICHTENSTEIN VARIAZIONI POP
Una grande mostra ripercorre la carriera e celebra il centenario della nascita di uno dei maestri più acclamati della Pop Art
Dall’11 febbraio al 18 giugno 2023 Palazzo Tarasconi celebra il centenario della nascita di Roy Lichtenstein (New York 1923) uno dei maggiori interpreti dell’arte del XX secolo e un maestro della Pop Art. L'artista americano viene raccontato attraverso una selezione di oltre 50 opere (edizioni e serigrafie, sperimentazioni su metallo, tessuti e plastica oltre a fotografie e video) provenienti da prestigiose collezioni europee e americane.
Anche se i suoi esordi nella litografia e nella xilografia risalgono al 1948, seguiti a distanza di un biennio dalle stampe all’acquaforte e acquatinta, fu dopo il periodo “eroico” della pop art, la prima metà degli anni ’60, che il suo lavoro e la sperimentazione nel campo della riproducibilità tecnica affiancarono sistematicamente quello della pittura, attuata con una pari metodologia rigorosa e organizzata su variazioni dei temi pittorici
che l’artista ha sviluppato nel corso degli anni. La mostra, seguendo un andamento principalmente cronologico che coincide con uno sviluppo tematico, ripercorre l’intera carriera artistica di Lichtenstein a partire dagli ’60, in cui ritroviamo i suoi temi e generi, dai fumetti e la pubblicità, la natura morta, il paesaggio, le incursioni nell’astrazione e nelle forme dei grandi maestri, gli interni bidimensionali, fino alla serie dei nudi femminili.
From 11 February to 18 June 2023 Palazzo Tarasconi celebrates the centenary of the birth of Roy Lichtenstein (New York,1923) one of the greatest interpreters of 20th century art and a master of Pop Art. The story of this American artist is told through a selection of over fifty works (editions and serigraphs, experiments on metal, fabrics and plastic as well as photographs and videos) from prestigious European and American collections. Although his beginnings in lithography and xylography date back to 1948, followed two years later by etching and aquatint prints, it was after the “heroic” period of Pop Art, the first half of the 1960s, that his work and experimentation in the field of technical reproducibility joined systematically that of painting, implemented with an equally rigorous methodology and organized on variations of the pictorial themes that the artist had developed over the years. The exhibition, following a mainly chronological pattern that coincides with thematic developments, traces the entire artistic career of Lichtenstein, starting in the 60s, in which his themes and genres can be found, including comics and advertising, the still life, the landscape, forays into abstraction and into the forms of the great artists, two-dimensional interiors, and a series of female nudes.
SMARRIMENTO
Una scrittrice in crisi è in stallo: non le resta che ricominciare. Uno spettacolo con Lucia Mascino, attrice di teatro, cinema e tv, dove brilla ne “I delitti del Barlume”
A hymn to beginnings and getting started: Lucia Mascino is the protagonist of a show directed by Lucia Calamaro.
“Smarrimento” è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare. Di quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c’era assenza. Questo topos fiorisce attraverso la figura di una scrittrice in crisi, oramai da un po’, che ha dei personaggi iniziali di vari romanzi che non scriverà mai, perché non riesce ad andare avanti. Gli editori, per sfan-
gare l’anticipo, le organizzano reading/conferenze in giro per l’Italia, in modo da tirar su qualche economia mentre lei non produce niente di nuovo e in un colpo solo riuscire a vendere all’uscita degli eventi, qualche copia delle vecchie opere. Quando non si riesce a continuare, non si può che ricominciare. Sul palco Lucia Mascino, l'attrice de “I delitti del Barlume” vista di recente anche ne “Il grande giorno”
Ridotto del Teatro Regio
sunday domenica
D'EQUIVOCI A SCANSO
Musica intervallata
Musica intervallata da incursioni teatrali, improvvisazioni tipiche della commedia dell’arte: in questo modo, I Concerti con la Gazzetta del 2023 esalteranno la dimensione conviviale dell’arte dei suoni e la sua funzione di intrattenimento. Quattro appuntamenti, dal 12 febbraio al 14 maggio, che si tengono la domenica mattina alle 11 per la prima volta alla Sala del Ridotto del Teatro Regio, con i gruppi da camera della Toscanini e programmi co-
struiti intorno a un tema, sul quale gli attori del Centocani Brano Teatrale improvviseranno all’insegna dell’umorismo. Il primo concerto del 12 febbraio con il Trio d’Ance (Massimo Parcianello oboe, Miriam Caldarini clarinetto, Fabio Alasia fagotto) che interpreta musiche di Gershwin, Mozart, Bach, Françaix, Schulhoff, allude alle parole di uso comune che sono anche termini musicali: da qui una pièce basata sull’equivoco.
From Gershwin to Mozart and Bach: when music is a “misunderstanding.”
Via Garibaldi 16/A
Orario: 11:00
Prezzi: da 8€ a 15€ (abbonamenti da 45€ a 50€)
A ogni concerto il pubblico sarà omaggiato di una copia della Gazzetta di Parma e di un caffè offerto da Artcafè
biglietteria@latoscanini.it www.latoscanini.it
da incursioni teatrali: al via il primo dei quattro appuntamenti con “I Concerti con la Gazzetta”. Protagonista il Trio d’Ance della ToscaniniRicomincia il circuito provinciale di corsa su strada e lo fa, come ormai da tradizione, con la Athletes’ Run, prima prova della stagione 2023. La gara, giunta quest’anno alla ventesima edizione, è in programma a Vicofertile. Organizzata dal circolo parrocchiale La Lanterna in collaborazione con Cus Parma, Parmarathon Asd e Adas Barilla, si snoderà come sempre su una percorso cittadino di 10 km. Le iscrizioni si raccolgono
sul posto dalle 8.30 fino a 15 minuti prima della partenza, fissata alle 9.15. Vista la partecipazione sempre molto numerosa, per agevolare le operazioni di segretaria sarà possibile iscriversi anche in occasione della cerimonia di premiazione del circuito provinciale di corsa su strada 2022, che si terrà venerdì 10 febbraio, a Vicofertile nella sede del circolo. Le iscrizioni si raccoglieranno a partire dalle ore 17.
sunday domenica
EATINERANDO
LATTERIA 61, Borgo Giacomo Tommasini 24
Piccolo negozio, pochi tavolini, ma da intenditori: l'ex latteria di cui porta ancora il nome che ha fornito latte e alimentari a generazioni di parmigiani è diventato un regno imprevisto del gusto, tra bontà dolci e salate.
HUMUS, via Dei Capelluti 6
Un bio bistrot che è il paradiso dei vegani ma non solo. Menu salutista ma non per questo meno gustoso: dai noodles di soia al risotto con pere, pecorino e fava tonk e al cous cous con mela e pistacchi. Cercando ovunque un tocco di originalità.
LE MALVE, via Farini 12
Storico bar della movida degli anni zero, che lanciò (insieme al Gavanasa) via Farini come la strada dei locali, tiene botta ancora adesso tra stuzzichini generosi e cocktail di ogni risma. Dalla colazione al dopocena, una certezza.
Ò BELVEDERE, via Varese 1
Nel locale che fu di Ghiozzi (e dove, ancora prima, lavorò pure Ferzan Ozpetek...) sotto la luce di tanti lampadari si è accolti e coccolati: a parte i primi made in Parma, da non perdere il pollo alla cacciatora e, come dolce, la golosissima torta pasticciotto.
HIGHLANDER, via La Spezia 51
Il Ferro è un'istituzione che supera i confini nostrani e il locale è davvero un long seller delle serate parmigiane, indistruttibile. Birra di alta qualità, panini ad hoc, un pub sempre perfetto per fare serata con gli amici.
MANDRAGOLA
La più bella commedia del Rinascimento italiano, dove comicità e politica si intrecciano in un’epifania carnevalesca
Attraversare Machiavelli significa ammainare la bandiera dell’antipolitica e prendere posizione contro il riflusso nel privato. Mandragola è ambigua come la risata che genera. È terapeutico rimedio per infertilire Lucrezia, ma venefico farmaco per il primo uomo che con essa si congiungerà. Se la virtus politica, invece di essere rivolta al benessere collettivo, viene (comicamente?) incanalata in faccende private, perfino la legge risulta un’arma monca e inefficace. Siamo a Firenze, ma potremmo essere a Roma o a Pisa. La folle giornata che ci viene offerta vede dispiegarsi le macchinazioni di un parassito che intende asseconda-
re i desideri di un amante meschino; nel frattempo, un dottor poco astuto cerca un rimedio per avere un figlio da una giovane accorta e coinvolge un frate mal vissuto. Politica e commedia si intrecciano in un’epifania carnevalesca fatta di maschere, travestimenti, parodie del sacro e scivolamenti gerarchici; e tutto questo, con un sorriso, perché il linguaggio della politica e le sue tesi sono anche ingredienti del comico. Senza Machiavelli non avremmo una tappa fondamentale nella costituzione della politica come scienza. Non avremmo molto Shakespeare. Non avremmo la più bella commedia del Rinascimento italiano.
fundamental text of Italian theatre, arising from the genius of Machiavelli, and now brought back under the direction of Giacomo Giuntini.
ULTIMO TANGO A PARIGI
Exactly fifty years after the first screening in Parma, the Cinema Astra presents Bernardo Bertolucci's masterpiece "Last Tango in Paris", at the time, the biggest scandal in cinema history.
A 50 anni dalla prima proiezione a Parma, torna in sala – per una serata unica -, il film più discusso della storia del cinema, tra i capolavori di Bernardo Bertolucci
Un mito, senza dubbio: un film maledetto e irripetibile, amatissimo e mandato a bruciare sul rogo, appaludito nelle sale e condannato in tribunale. Un caso a parte non solo nella storia del cinema, ma anche di quella del costume. E della morale. A 50 anni dalla prima proiezione a Parma torna in sala sul grande schermo “Ultimo tango a Parigi”, il film più famoso e controverso di Bernardo Bertolucci. Un successo mondiale che ha del clamoroso, ma
anche una pellicola tormentata da polemiche che non si sono sopite, incredibilmente, nemmeno ai giorni nostri. Il film uscì a Parma nel 1973 al cinema Jolly. Dal 23 dello stesso mese andò anche al Lux. Poi è stato proiettato anche al Nuovo Trento. E' rimasto in sala fino al 4 aprile: dall'inverno alla primavera inoltrata. Per complessivi 47 giorni di proiezione. Con ultimi spettacoli che addirittura cominciavano dopo mezzanotte.
La regista di “Nico” e “Miss Marx” incontra il pubblico parmigiano accompagnando un altro film su una donna speciale, “Chiara” Piazzale Volta 3
Susanna Nicchiarelli negli ultimi anni si è dedicata alla riscoperta di figure femminili a loro modo rivoluzionarie e dimenticate: dopo «Nico 1988» (sugli ultimi anni di vita della cantante ed ex-modella tedesca) e «Miss Marx» (dedicato a Eleonor, la figlia più giovane del filosofo Karl), a chiudere un'ipotetica trilogia sull'emancipazione e la libertà (spesso negate da convenzioni e istituzioni prettamente maschili) ora tocca a «Chiara», dedicata alla storia della santa
The director of "Nico" and "Miss Marx" meets the Parma spectators accompanying another film about a special woman, "Chiara"
Orario: 21:00 Prezzi: 7,50€ (ridotto 5,50€)
Auditorium Paganini
IVO POGORELICH
The Toscanini Philharmonic concert features a very special soloist: the South African flautist Stefan Temmingh, considered by many to be the heir of the legendary Frans Brüggen.
Nel mese di febbraio il pianista Ivo Pogorelich, figura leggendaria del concertismo internazionale, sarà per due volte ospite delle Stagioni de La Toscanini con due tra i concerti per pianoforte e orchestra più popolari e amati del repertorio: il Secondo Concerto di Chopin, in programma il 15 febbraio (Sala Gavazzeni del CPM Arturo Toscanini, ore 20.30) nell’ambito del “Salotto Toscanini”, eseguito nella riduzione per pianoforte e quartetto d’archi con la Prime parti della Filarmonica, e il Secondo
Concerto di Rachmaninov, eseguito il 17 febbraio (Auditorium Paganini, ore 20.30) nel concerto diretto da Kari-Lynn Wilson che vede in programma anche musiche di Sadikova e Prokofiev. «Questo ragazzo è un genio» esclamò Martha Argerich abbandonando la giuria dopo l’eliminazione di Ivo Pogorelich da Concorso Chopin di Varsavia nel 1980. Da allora il giovane e carismatico pianista serbo, confermando quell’affermazione, inizia una carriera che si è dimostrata leggendaria.
“Per trovare risposte a un presente che oggi possiamo definire senza dubbio più presente che mai, ho cercato conforto nei grandi del passato; è nato così in me il desiderio di riscoprire l’Eduardo capocomico”. Un ritratto d’artista, quello di Lino Musella, attore, regista e drammaturgo napoletano (“Gomorra” in tv, “E' stata la mano di Dio”, “Favolacce” e il malerbiano “Pataffio” al cinema) , per raccontare la bellezza delle opere
del grande Eduardo De Filippo, ma soprattutto le sue battaglie donchisciottesche condotte instancabilmente, tra poche vittorie e molti fallimenti. L’attore, appoggiato da Tommaso De Filippo - impegnato nella cura dell’eredità culturale della famiglia - dà così voce e corpo alle parole delle lettere indirizzate alle Istituzioni, il discorso al Senato, agli appunti, ai carteggi relativi all’impresa estenuante del Teatro San Ferdinando.
Museo Glauco Lombardi
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CARLO III IL DUCA
DI BORBONE PARMA
A lecture by Mario Zannoni on the last duke of Parma, Charles III of Bourbon, 200 years after his birth.
Via Garibaldi 15 Orario: 11:00 Ingresso libero www.museoglaucolombardi.it
Sarà dedicata all’ultimo duca di Parma Carlo III di Borbone Parma la conferenza curata da Mario Zannoni, storico, autore di numerose pubblicazioni e specialista del periodo borbonico parmense. In occasione dei duecento anni dalla sua nascita (1823-2023), verrà ripercorsa la vicenda biografica del sovrano, violentemente uscito di scena poco più di trentenne. La figura di Carlo III è sempre stata bistrattata dagli storici locali, principalmente a causa della fiera avversione del duca al movimento
unitario nazionale. Il personaggio non era certamente privo di difetti, ma nello stesso tempo era dotato di intelligenza vivace e si mostrò molto attivo in quegli ambiti che maggiormente lo interessavano. La conferenza sarà l’occasione per presentare una carrellata sulla sua attività come sovrano e uomo negli anni del suo breve regno dal 1849 al 1854, periodo che trova ampia visibilità nelle sale del Museo Glauco Lombardi, dove sono esposti numerosi ritratti di Carlo III e della sua famiglia.
Una conferenza di Mario Zannoni sull'ultimo duca di Parma a 200 anni dalla nascitaTeatro del Tempo
DI STORIA TECLA
Franca Tragni porta sul palcoscenico un goffo e esilarante personaggio che si è cucita addosso, rendendolo vivo e umanissimo Borgo Pietro Cocconi, 1 Date: il 18 e il 19 Orario: 21:00 (18 febbraio) e 17:00 (19 febbraio) Prenotazione obbligatoria
Una donna: Tecla. Immersa in un trasloco, immersa nella solitudine dei suoi ricordi, degli affetti, dei momenti vissuti. Una donna sola, che in un momento della sua vita, fatto di scatoloni e confusione, ci racconta la sua storia, dialoga con il pubblico, vuole essere ascoltata. Verità, bugie, storie e avventure si mescolano nella testa di quella signora goffa, problematica, decisa e nello stesso tempo fragile e insicura. I suoi ricordi toccano la fede religiosa, l’amore, l’arte, le ingiustizie sociali, la malattia, nessuno dei massimi sistemi della vita sfugge al vaglio del suo singolare giudizio e al filtro della sua particolare esperienza. Le sfortunate vicende che narra, sfociano inevitabilmente in quei picchi esilaranti che si raggiungono solo quando si arriva a toccare veramente il fondo. “Storia di Tecla” è il riassunto ricercato e meticolosamente studiato di un personaggio che negli anni l’attrice Franca Tragni è riuscita a ritagliarsi addosso, rendendolo vivo e carico di umanità.
Franca Tragni brings to the stage an awkward and hilarious character who she’s made all her own, with all her vivacious humanity.
Auditorium del Carmine
sabato
BATTIATO FRANCO
L’UOMO DELL’ISOLA DEI GIARDINI
Nell'ambito della rassegna “Parole da ascoltare”, Guido G. Guerrera presenta il suo libro su uno dei più grandi cantautori italiani. Durante l'evento, concerto degli allievi di canto Pop-Rock del Conservatorio
As part of the “Parole da ascoltare” or "Words to Listen To" series, Guido G. Guerrera presents his book on one of the greatest Italian songwriters, Franco Battiato. During the event, the Pop-Rock singing students of the Conservatory will play.
Via Duse 1/a
Orario: 17:00
Ingresso libero e gratuito www.conservatorio.pr.it
"Poesia, pop, metafisica, misticismo e paesaggi d’Oriente infiammavano il cuore di chi si poneva in ascolto con la stessa deferenza che si usa per un rito sacro. La musica e le parole di Franco toccavano l’anima e questo sarebbe stato il miracolo che lo avrebbe accompagnato per sempre". Sono parole tratte dal libro di Guido G. Guerrera, "Franco Battiato, l’uomo dell’isola dei giardini", che in questa occasio-
ne viene presentato dallo stesso autore, dialogando con Donatella Saccardi, Alessandro Nidi, Michele Ballarini. L’evento sarà completato dal concerto degli allievi di canto Pop-Rock del Conservatorio di Parma che interpreteranno alcune canzoni del celebre cantautore. L’incontro è inserito nella rassegna “Parole da ascoltare”, organizzata dal Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma.
Si riparte. Dopo la pausa del Sei Nazioni, le Zebre sono pronte a tornare in campo. Sul cammino dei gialloblù ci sono gli Irlandesi del Connacht, una vecchia conoscenza del torneo. La gara, valevole per il 14° turno del torneo internazionale BKT United Rugby Championship, è in programma sabato 18 febbraio alle ore 16:05 allo Stadio Lanfranchi. Sarà il 23esimo incontro di sempre contro la formazione di Galway che, dopo i cugini del Benetton Rugby,
è la compagine affrontata il maggior numero di volte dalle Zebre. Cresce dunque l’attesa per la sfida tra questi due pesi massimi del panorama rugbistico italiano e irlandese. Una sorta di “antipasto” della gara clou dell’Olimpico di sabato 25 febbraio, quando le due Nazionali si affronteranno nel 3° turno del Sei Nazioni. E quando rivedremo in campo gli atleti di Zebre e Connacht. Questa volta con addosso la maglia Azzura e quella verde dei “Trifogli”.
19 Piazza
Guareschi sunday domenica
Un percorso di 9,7 chilometri porta nella patria del culatello gli appassonati di podismo. In programma anche due camminate non competitive ZIBELLO CORRI Piazza Guareschi (Zibello) Orario: 9:00 340.3802940 thekrossboxxasd@gmail.com kinesis-gym@libero.it parmacity mag 48
Il circuito provinciale di corsa su strada fa tappa nella Bassa e in particolare nella patria del culatello. In programma c’è infatti la ventesima edizione della Corri Zibello, corsa organizzata da The Kross Boxx Asd e Kinesis insieme al Gruppo Podistico Quadrifoglio e con il patrocinio del Comune di Polesine-Zibello. Le iscrizioni si raccolgono in loco, prima della partenza. La gara prenderà il via alle
GENTE DI PARMA / PARMA PEOPLE
3 DOMANDE A
Maurizio Trapelli, Dsèvod
Il cellulare e il tablet da manager e il “borass “del servo arguto: “Perché la miglior tradizione passa per l’innovazione”, spiega uno Dsèvod che non ti aspetti, in versione hi tech. Dopo 16 anni di crinoline e raso giallo blu anche la maschera più famosa di Parma, al secolo Maurizio Trapelli, può confessarlo: “Temevo il confronto col pubblico quando ho accettato l’incarico dalla Famija Pramzana: ora sono felice che anche i più giovani siano interessati alla mia storia”. Operazione pop: e allora va bene che un nuovo locale del centro porti il suo nome, ma serva pesce: “Basta che se ne parli e spero mi invitino e che si mangi bene!”, dice lui che sta già lavorando al nuovo raduno del 13 e 14 maggio di Maschere Italiane che toccherà città e provincia.
1Ma lei e Dsèvod non litigate mai?
“Ormai ci conosciamo: era un tipo più da carnevale, ne ho fatto un carattere istituzionale e lui mi ha reso meno timido. Stiamo bene insieme!”
2Quanto sono dsèvdi i parmigiani?
“Facciamo due squadre: quelli schietti e sanguigni che ti danno confidenza subito, se scatta la sintonia come il super arbitro Alberto Michelotti e poi quelli più riservati, che hanno bisogno di tempo per lasciarsi andare, come il grande ciclista Vittorio Adorni”.
3Per il nuovo anno ha già tirato le orecchie al sindaco? Quale regalo chiederebbe?
"I miei padroni sono vescovo, prefetto e sindaco, ma le orecchie le tiro solo al primo cittadino! Lo farò entro marzo: ha appena cominciato, sarò indulgente. Però il regalo che vorrei è maggior serenità per la città che si rispecchia in sicurezza e attenzione a tutte le forme di povertà".
Teatro Regio
ARTURO BRACHETTI
Il più grande trasformista del mondo torna in uno scatenato “one man show” dove alterna sul palco oltre 60 nuovi personaggi
Torna a Parma Arturo Brachetti, il più grande trasformista al mondo in uno spettacolare “one-man show”: il nuovo “Solo-The legend of quick change”. Reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà: tutto è possibile insieme ad Arturo Brachetti, il grande maestro internazionale di quick-change che mette in scena un varietà surrealista e funambolico, in cui immergersi lasciando a casa la razionalità. Protagonista sarà il trasformismo, quell’arte che ha reso celebre Arturo Brachetti in tutto il mondo e che qui la fa da padrone con oltre 60 nuovi personaggi, molti ideati appositamente per questo show, che appariranno davanti agli spettatori in un ritmo incalzante e coinvolgente. Ma in
“Solo” Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle: grandi classici come le ombre cinesi, il mimo e la chapeaugraphie, e sorprendenti novità come la poetica sand painting e il magnetico raggio laser. Il mix tra scenografia tradizionale e videomapping, permette di enfatizzare i particolari e coinvolgere gli spettatori nello show. Brachetti in SOLO apre le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire. Brachetti schiuderà la porta di ogni camera, per scoprire la storia che è contenuta e che prenderà vita sul palcoscenico.
Arturo Brachetti, the greatest quick-change artist in the world, returns to Parma with a spectacular new one-man show: "Solo-The Legend of Quick Change." The real and the surreal, truth and fiction, magic and reality: everything is possible with Arturo Brachetti, the great international quick-change master who stages an immersive, surrealist, and acrobatic variety show, leaving rationality at the door. The protagonist will be “transformism”, that art which has made Arturo Brachetti famous all over the world and which reigns supreme here with over sixty new characters, many of them created especially for this show, who will appear before the spectators in a persistent and engaging rhythm. But "Solo" also offers a journey through Brachetti’s artistic history, through the other fascinating disciplines in which he excels: classics such as shadow play, mime, and “chapeaugraphie”, and surprising innovations like poetic sand painting and the magnetic laser beam. The mix between traditional staging and videomapping allows for emphasis on details and further draws the audience into the performance. In "Solo" Brachetti opens the doors of his house, a house made up of memories and imagination; a house without time or place, where above is below, and the way down leads upstairs. Brachetti will leave the door of each room ajar, allowing the stories within to come alive onstage.
SPETTRI
Uno dei drammi più famosi di Ibsen porta dolorosi fantasmi ad agitarsi all’interno di una famiglia, là dove la verità è la cosa più difficile da rivelare
“Spettri” rappresenta uno dei drammi più significativi di Henrik Ibsen, considerato una commedia sociale, o più propriamente, un dramma borghese. Come nei grandi miti della tragedia greca, qui si mescolano incesto, follia, verità terribili dopo anni di menzogna. L’ambientazione però è quella di un’allucinata campagna norvegese, resa grigia e stagnante, come l’animo dei personaggi, da una pioggia battente; un luogo in cui il sole e il calore arrivano inutilmen-
te e sempre troppo tardi. Questa nuova versione del capolavoro del drammaturgo norvegese adattata da Fausto Paravidino, diretta da Rimas Tuminas e interpretata da Andrea Jonasson si svolge in uno spazio onirico, molto nella testa della signora Alving la quale, anni dopo la vicenda di cui Ibsen narra, è visitata dai fantasmi di quella vicenda stessa e continua a riviverla. Ciò che avviene sulla scena è un continuo passaggio tra passato e presente in cui personaggi
reali e fantasmi si fondono come in un sogno. La storia si sviluppa intorno allo scontro tra Helene (interpretata da Andrea Jonasson) e suo figlio Osvald (Gianluca Merolli), scontro che porta a galla vecchi peccati di famiglia. “La verità è la cosa più difficile da rivelare”, dice il regista Rimas Tuminas e in questa produzione è ben rappresentato non solo il disvelamento di segreti familiari, ma anche l’esternazione dei fantasmi che si nascondono e vivono dentro tutti noi.
Teatro Regio
SIANI ALESSANDRO
Dalle serie tv alla politica, dai social alla guerra: l'attore napoletano torna a teatro con la sua nuova stand up comedy, “Extra Libertà”
Alessandro Siani ritorna nei più importanti teatri italiani con il suo nuovo spettacolo “Extrà Libertà Live Tour”: artista eclettico molto amato dal pubblico, torna a calcare le scene con la sua nuova stand up comedy, che arriva dopo il successo strepitoso del "Felicità tour”. Libertà di pensiero, libertà di stampa libertà d'espressione, ma anche la libertà che ci è stata negata in questi ultimi tempi di Covid. La libertà sarà il filo conduttore del nuovo spettacolo di Alessandro Siani. In questo nuovo progetto live il dialogo con il pubblico diventerà fondamentale per
affrontare argomenti come la convivenza forzata, il fenomeno serie tv, il potere dei social, la politica, l’attualità, la guerra e soprattutto la libertà di pensare e sognare un futuro migliore in cui l’unico antidoto alla frustrazione dei nostri giorni possa essere una dose di gioia pura. La libertà di trascorrere una serata senza pensieri! "Quest’anno celebro i 25 anni di carriera, anche se preferirei parlare di una vera e propria passione a tempo indeterminato, e non di lavoro, ho troppo rispetto per questa parola. Il mio al massimo – spiega Sani - è un dopolavoro!”.
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Corale Verdi
BISTROT, CHIACCHIERE E PICCOLA CUCINA: COSÌ RINASCE UN MITO PARMIGIANO
La Corale Verdi rinasce, protagonista della vita culturale e conviviale cittadina, con il nuovo “Bistrot (nella cui insegna, sullo sfondo di un pentagramma, la “i” diventa nota musicale) Chiacchiere e Piccola Cucina”. Lo abbiamo visitato nel non casuale giorno di Sant’Ilario, con lo chef Mario Marini, che ne ha assunto la gestione. Locali interamente rinnovati per accogliere gli Amici della Corale Verdi, associazione spin off della storica Corale Verdi, fondata nel 1905, presieduta oggi da Enrica Valla, con il compito di curare la programmazione di musica, bel canto, teatro e dialetto. Un circolo vivace, aperto alla città, di cui è stato valorizzato l’affaccio sul Parco Ducale sia dagli ambienti al chiuso che nello splendore della Pergola esterna. “Una sfida avvincente ed entusiasmante - le parole di Mario Marini, di cui è noto l’agriturismo “Il cielo di Strela” - oltre che una grande responsabilità. Cito un episodio significativo. E’ passato di qua un amico del compianto avvocato Luca Ambanelli, che fu presidente della Corale, dicendomi: non vediamo l’ora di tornare in questo luogo. Come testimoniano anche il ripristinato angolo della ristora-
BISTROT CORALE VERDI
Vicolo Asdente, 9, Parma bistrot@coraleverdiparma.it 320.8648480
Cos'è: il ristorante, angolo gourmet, continua la tradizione dell’Associazione Corale Verdi nella storica sede del circolo, che promuove la musica e il ricordo del Maestro Giuseppe Verdi. Un’atmosfera da bistrot con piccola cucina, dove assaggiare buoni vini, piatti della tradizione o più moderni, fruire delle proposte culturali e vivere appieno la convivialità.
Orari: aperto da mercoledì a sabato dalle 10 alle 22, domenica dalle 10 alle 16
Giorni di chiusura: lunedì e martedì.
zione, corredato da divanetti, con il bar, il cui fiore all’occhiello è la macchina del caffè Arduino, il concept sta nella socialità intorno all’universo culturale di cui la Corale Verdi porta il testimone”.. Intrecciando tradizione e modernità nasce il ricco menù del Bistrot, che affianca il ventaglio dei “Noi ci siamo sempre” (tra cui anolini, punta al forno, coniglio, polpette, lasagne) a proposte più leggere, come piatti unici per un pit stop, veloce ma completo, in pausa pranzo. Marini promette di viziare il palato degli avventori (una settantina ora i posti in sala ristorante), ad esempio con agnolotti di spalla cotta con crema di tartufo e granella di nocciola, stracotto di asinina con polenta al forno, baccalà mantecato, costine di cinghiale con patate al forno, lumache, verzini, rane fritte in versione lollipop, cotechino in crosta, faraona ripiena. Degni di nota: Savarin di riso e lasagna autunnale. Per la degustazione, la selezione di formaggi, quella di salumi, di pesce conservato e la “Fidati di me”, “riassunto” ad assaggi dei piatti precedenti. Per assaporare la città ogni giorno, alla Corale Verdi si potrà altresì leggere la Gazzetta di Parma, esposta al bastone di legno a parete nella zona ristoro, autentico classico della condivisione”.
Claudia Olimpia RossiThe Corale Verdi is reborn, one of the protagonists of the Parma's cultural and convivial life, with the restaurant renamed "Bistrot, Chiacchiere e Piccola Cucina” (on the new sign, on a musical staff background, the "i" of Bistrot is a musical note). We visited it on the non-random occasion of Sant'Ilario Day (patron saint of Parma), with chef Mario Marini, who has taken over the management. The entirely renovated premises welcome the Amici della Corale Verdi, a spin-off association of the historic Corale Verdi, founded in 1905, now headed by Enrica Valla, tasked with taking care of the programming of music, bel canto, theater, and Parma dialect events. A lively club, open to the city, with a view of the Parco Ducale which has been enhanced both from within the restaurant and from the splendor of the outdoor Pergola garden dining area. “A compelling and exciting challenge,” says Mario Marini, already well-known for his Il Cielo di Strela agriturismo, “And a great responsibility, too. Let me site a significant episode. A friend of the late lawyer Luca Ambanelli, who was president of the Corale Verdi, passed by here, telling me: we can't wait to come back to this place. As you can see in the restored corner of the restaurant, furnished with comfy sofas, with the bar and its Arduino coffee machine as a centerpiece, the concept lies in socializing around the cultural universe which the Corale Verdi has always hosted.” The rich menu of the Bistrot has been created by interweaving tradition and modernity, which combines the range of Noi ci siamo sempre "We are always here" regular dishes (including anolini, punta al fuoco, rabbit, meatballs, lasagne) with lighter proposals, such as single dishes for a quick but complete meal during the lunch break. Marini promises to indulge the palate of customers (the restaurant now seats about seventy), for example with spalla cotta agnolotti (pork shoulder filled ravioli) with truffle cream and chopped hazelnuts, donkey meat stew with baked polenta, creamed cod, wild boar ribs with baked potatoes, snails, verzini pork sausages, fried frogs on a stick, crusted cotechino slow-cooked sliced pork sausage, and stuffed guinea fowl. Noteworthy: the Savarin rice and the autumn lasagna. For the tasting, a selection of cheeses, cured meats, preserved fish, and the Fidati di me "Trust me" mixed sample dishes. To savor the city every day, at the Corale Verdi you can also read the Gazzetta di Parma, hanging on the wall in the dining area, an authentic classic of sharing.
EMPIRE OF THE LIGHT
Il regista di “American beauty” e di “Skyfall” racconta una storia toccante di emarginazione e inclusione ambientata in un vecchio cinema dei primi anni Ottanta
A cinema, a manager with psychiatric problems, a black employee in a racist city: the new film from the director of "American Beauty."
Scritto e diretto dal vincitore dell'Oscar Sam Mendes, “Empire of Light” è una storia toccante incentrata sul potere dei legami umani in tempi burrascosi. Ambientato nei primi anni Ottanta all’interno e nei dintorni di un vecchio cinema sbiadito in una cittadina costiera dell’Inghilterra, il film segue Hilary (Olivia Colman), una donna che gestisce il cinema e deve fare i conti con la sua salute mentale, e Stephen (Micheal Ward), un nuovo dipendente che sogna di fuggire da questa
cittadina provinciale in cui deve affrontare avversità quotidiane. Sia Hilary che Stephen trovano un senso di appartenenza attraverso la loro dolce e improbabile relazione e sperimentano il potere curativo della musica, del cinema e della comunità. Il film Searchlight è interpretato da un cast stellare tra cui la vincitrice dell'Oscar Olivia Colman, il vincitore del Bafta Micheal Ward, Tom Brooke, Tanya Moodie, Hannah Onslow e Crystal Clarke, con Toby Jones e Colin Firth.
Il Balletto di Milano in un’esibizione che porta in scena a passo di danza il celebre romanzo di Victor Hugo
Stephen Delattre, coreografo francese tra i più apprezzati del panorama europeo, firma un nuovo balletto per il Balletto di Milano, storico complesso di spicco nel panorama della danza italiana. Si tratta di una trasposizione in balletto ispirata al celebre romanzo di Victor Hugo, Notre Dame de Paris, il nuovo titolo di punta della Compagnia per questa stagione. La vicenda narra la storia di Quasimodo, il gobbo campanaro della cattedrale di Notre-Dame, che si innamora perdutamente della bellissima zingara Esmeralda. La versione dell’innovativo coreografo francese pur incentrando su Frollo il ruolo principale, rispetta fedelmente la storia originale fatta di intrecci ed inganni che mettono in luce dinamiche tipiche dei rapporti umani, dall’amore alle gelosie, alle passioni.
LONTANO DA
Quanti di noi, da piccoli hanno assistito impotenti ai drammi degli adulti amati? Se lo è chiesto Lucia Calamaro, che ha scritto questo nuovo testo per Isabella Ragonese, stringendo così un sodalizio fortunato tra due artiste di spicco del nostro teatro, tra una drammaturga e un’attrice, due presenze tra le più amate della scena contemporanea. Quanti avrebbero voluto intervenire per aiutare, capire, in fondo
salvarli, quegli adulti? Il genitore che sentivamo più fragile. Quell’adulto impreparato al mondo a che ci accudiva alla bene e meglio attraversato com’era da tribolazioni e guai. «Da lontano» mette in scena il tentativo irragionevole di una figlia adulta, diventata terapeuta, di fare oggi quello che non aveva potuto fare a quei tempi: aiutare quella madre tribolata, che esisteva solo quando lei era bambina.
Lucia Calamaro e Isabella Ragonese uniscono i loro pensieri per mettere in scena il tentativo di una figlia adulta di fare oggi quello che non aveva potuto fare da piccola: aiutare la madre fragileTeatro del Tempo
DI RABBIA GRAPPOLI
Un reading di Fabrizio Croci tratto da “Furore” per comprendere come Steinbeck, a 83 anni di distanza, sia contemporaneo. Musiche dal vivo di Rocco Rosignoli
Grappoli di Rabbia è un reading di Fabrizio Croci tratto da Furore di John Steinbeck, con musiche dal vivo di Rocco Rosignoli. C’è tutta l’epica americana della terra in Furore (The grapes of wrath, 1939) di John Steinbeck, che in tutta la sua opera ha sempre mostrato un interesse centrale per i problemi sociali e materiali connessi con la terra e il lavoro agricolo. Grappoli di rabbia esprime tutto il turbamento sociale del decennio 19301940 e tutte le contraddizioni, le
tensioni e le illusioni connesse all’ American way of life. Tuttavia, leggere oggi Furore, a distanza di 83 anni dalla sua pubblicazione, è leggere il presente. L’incredibile contemporaneità dei contenuti umani e la comunanza dei contesti storici, quello di Furore alla fine anni ’30 in America e il nostro presente alle soglie del terzo decennio del terzo millennio, ci fanno riflettere sul ricorrere inesorabile delle dinamiche umane e sociopolitiche della Storia.
A reading by Fabrizio Croci taken from "The Grapes of Wrath" to understand how Steinbeck, 83 years later, is as contemporary as ever. With live music by Rocco Rosignoli.
Borgo Pietro Cocconi, 1 Date: il 25 e il 26 Orario: 21:00 (25 febbraio) e 17:00 (26 febbraio) Prenotazione obbligatoria
IL RESTO DELLA SETTIMANA
Peppe Servillo reads "La Presa di Torino", narrating a hilarious dream trip to Turin, where football and fandom become a mirror of life.
Peppe Servillo legge “La presa di Torino”, raccontando un'esilarante trasferta da sogno, là dove il calcio e il tifo diventano lo specchio della vita
Peppe Servillo legge “La presa di Torino”, un racconto di Maurizio de Giovanni tratto dal libro “Il resto della settimana” accompagnato da Cristiano Califano per l’esecuzione di alcune canzoni… sportive. Un film in versi, un esilarante viaggio, una trasferta da sogno verso un’insperata vittoria del Napoli (che culminerà con la conquista del suo primo scudetto) di un eterogeneo manipolo di tifosi “malati” di tifo calcistico,
accecato da una passione sfrenata e sfacciata, il tutto contornato da orde di uomini che si agitano nello stadio e non solo. Un ambiente osservato con ironia, acume e amore e con un occhio rivolto più alle gradinate che al campo di gioco con personaggi che sembrerebbero inventati ma che nella realtà esistono veramente. Uno spaccato del calcio a 360 gradi ma anche uno spaccato della vita.
Borgo Santa Brigida 5/A
ZILLI DAVIDE
Professore e cantautore, dà lezioni di ironia in equilibrio tra pop e jazz: un concerto per voce e pianoforte per rischiarare questi tempi bui Professore di italiano al mattino (al liceo artistico “Toschi” di Parma) e cantautore di sera: è la doppia vita artistica, professionale e personale di Davide Zilli che nel locale in pieno centro storico porta le canzoni del suo terzo album “Psicanaliswing”, uscito all’inizio del 2022. Con ironia e semplicità, in equilibrio tra pop e jazz e con le preziose collaborazioni delle
Sorelle Marinetti, di Paolo Rossi e dell’Orchestra di Mirko Casadei, le canzoni del disco racconta storie di vita quotidiana; in questo concerto le presenta in versione per voce e pianoforte. “Ho voluto spaziare tra i generi musicali più diversi tenendo uno sguardo equilibrato tra l’ironia e la partecipazione. Che poi è la mia ricetta per i tempi bui”, racconta Zilli.
Professor and songwriter, Davide Zilli gives lessons in irony, balancing pop and jazz: a concert for voice and piano to brighten up dark times.
Borgo Santa Brigida 5/A Orario: 21:00 info.santabrigida5a@gmail.com Facebook.com/borgosanta brigida5a
CEVOLI PAOLO PAOLO CEVOLI
Il comico romagnolo racconta ai nipoti quando si andava ai 100 all'ora: e la tv era in bianco e nero e non c'era Internet. Un amarcord tutto da ridere
“Andavo ai 100 all’ora” cantava Gianni Morandi nel suo primo singolo. Era il 1962. E in quegli anni andare ai 100 all’ora sembrava una gran velocità… oggi se si va in autostrada a quella andatura ti suonano dietro, anche i camion trasporto suini. Come sono cambiate le cose in questi ultimi anni! Il romagnolo
Paolo Cevoli, classe 1958, nonno con 2 nipotini all’attivo, immagina di raccontare ai figli dei suoi figli com’era la vita quando lui era una bambino. Cose che oggi sembrano assurde: non c’era internet, i telefoni avevano la rotella, la tv era in bianco e nero; non c’erano il politicamente corretto, la raccolta diffe-
renziata (anche perché quasi non si produceva immondizia…) e gli apericena. Un racconto personale che attraversa tutta la vita di Paolo, volto noto del cabaret e della tv, fino ai giorni nostri non per dire che “una volta era meglio…” anzi! Ma per comprendere le nostre radici e ridere di noi stessi.
SOLLIMA BRUNELLO
Nell'ambito del prestigioso cartellone della Stagione concertistica realizzata dalla Società dei Concerti di Parma con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della Musica, salgono sul palco del Teatro Regio due fuoriclasse del violoncello come Mario Brunello e Giovanni Sollima. Ambasciatori della cultura italiana – l’uno di Castelfranco Veneto, l’altro di Palermo -, por-
tano sul palcoscenico del Teatro Regio Suite italienne, un programma originale e oltre confini, che vedrà l’esecuzione anche di musiche originali dello stesso Giovanni Sollima. Il repertorio che propongono spazierà da Bach a Stravinsky, da Verdi ai Queen, con l'esecuzione della mitica “Bohemian rhapsody”, uno dei loro pezzi cult: va in scena la grande musica al di là dei generi.
Salsomaggiore sunday domenica
MARATHON VERDI
Dopo due anni torna la maratona che rende omaggio alle Terre Vediane: 4 distanze in programma, su parte da Salso per arrivare a Busseto
Dopo due anni torna, il 26 febbraio, la Verdi Marathon. L’ultima edizione si era infatti corsa il 23 febbraio del 2020, prima dell’inevitabile stop a causa della pandemia. Ora la maratona che rende omaggio alle Terre Verdiane è finalmente pronta a ripartire e lo farà in grande stile: tra gli iscritti alle quattro distanze in programma (10 km, competitiva e non competitiva, 21 km, 30 km, e 42 km) sono presenti diversi atleti provenienti non solo da tutta Italia ma anche da Usa, Svizzera, Grecia
e Giappone. La partenza sarà come sempre da viale Matteotti, a Salsomaggiore, con traguardi intermedi a Fidenza, Fontanellato, Soragna e Busseto, dove i maratoneti concluderanno le loro fatiche in piazza Verdi, al cospetto del monumento al grande Maestro. Le musiche di Verdi saranno la colonna sonora della gara. Dopo Nabucco ed Ernani, l’edizione 2023 sarà dedicata all’”Attila”, l’opera verdiana il cui soggetto comparirà anche come effige sulle medaglie destinate ai finisher.
After a two-year absence, the marathon that pays tribute to Giuseppe Verdi and his homeland is back: four distances, starting in Salso Maggiore with the finish line in Busseto.
Viale Matteotti (Salsomaggiore)
Orario: 9:30
www.verdimarathon.it
Teatro Regio
GIACOBAZZI
Giuseppe Giacobazzi returns to the Teatro Regio on the 27th and 28th with his new show «Pedone», or «Lights, Shadows, and The Colors of an Ordinary Life».
Il comico e cabarettista porta a Parma in una doppia data il suo nuovo spettacolo, “Pedone”, per raccontare luci, ombre e colori di una vita qualunque
Giuseppe Giacobazzi torna nei teatri con il nuovo spettacolo «Pedone» ovvero «Luci, ombre e colori di una vita qualunque», Carlo Negri alla regia. Lo spettacolo grazie alla organizzazione della Puzzle Concerti farà tappa anche al Teatro Regio per una doppia data, il 27 e 28 febbraio. «Il pedone. Luci, ombre e colori di una vita qualunque» racconta del paragone tra la nostra vita e quella vissuta su una scacchiera. In una società dove tutti sognano
di essere dei pezzi pregiati, brilla il fascino della normalità. Un'ora e mezza di spettacolo, un’ora e mezzo di partita, un’ora e mezzo di monologo comico ma al tempo stesso interiore, che lascia lo spettatore incollato e attento nello scoprire la mossa successiva. Comico romagnolo, dal 2006 al 2012 nel cast dei comici di Zelig, in cui torna poi nel 2021, Giacobazzi ha iniziato in radio: le sue tourneé teatrali riscuotono sempre grande successo.
parma citymagkids
SABATO 4, ORE 15.30 E ORE 18.00 (famiglie)
VA’, PEPPINO
MARTEDÌ 14, ORE 9.00 E ORE 11.00 (scuole)
IMPAROLOPERA: DON GIOVANNI
Teatro Regio – Sullo stesso palcoscenico che ospita le scene di Don Giovanni in programma nell’ambito della Stagione lirica, un viaggio alla scoperta del mondo dell’opera, in un intreccio di parole e note nel racconto inedito del capolavoro di Mozart. Perché con l’ironia e la leggerezza anche i tragici destini e le passioni travolgenti possono divertire e strappare un sorriso. Testi, attore e regia: Bruno Stori. Musica: Wolfgang Amadeus Mozart. Con cantanti del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma. Coordinamento musicale: Donatella Saccardi.
Da 6 a 13 anni. Durata 1 ora senza intervallo.
SABATO 11, ORE 16.00 (famiglie);
IL MATRIMONIO SEGRETO
Teatro Regio – Dramma giocoso in due atti del musicista Domenico Cimarosa (1749-1801) su libretto di Giovanni Bertati (1735-1815). Il giovane Paolino si è segretamente sposato con Carolina, figlia del suo padrone. Senonché Carolina è richiesta in matrimonio dai ricco conte Robinson. I due sposi si apprestano a fuggire, quando una circostanza fortuita fa scoprire l’esistenza del loro matrimonio: il padre di Carolina finisce col perdonarli. Interpreti: Giulia Mazzola, Veronika Seghers, Antonio Mandrillo, Bekir Serbest, Claire Gascoin, Mara Gaudenzi, Franesco Leone, Ignas Melnikas, Marilena Ruta, Eleonora Nota, Jan Antem, Ramiro Marturana. Maestro concertatore e direttore: Davide Levi/Pietro Mazzetti. Regia: Roberto Catalano. Scene: Emanuele Sinisi. Costumi: Ilaria Ariemme. Luci: Fiammetta Baldiserri. Movimenti coreografici: SAndhya Nagaraja. Orchestra Cupiditas. Nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma. In forma ridotta per le scuole e le famiglie.
Da 11 a 18 anni. Durata 1 ora e 15 minuti senza intervallo.
Via Garibaldi 16/a, Parma. Tel: 0521.203999; biglietteria@teatroregioparma.it; www.teatroregioparma.it.
parmacity mag 70
tEATRI eUROPA
DOMENICA 5 ORE 16.30
DEMAIN HIER
Teatro Europa – Due creature sono incastrate nelle lancette di un orologio, compresse negli ingranaggi di una macchina del tempo. In questo viaggio, clownesco e surreale, si susseguono tutte le età dei protagonisti, da neonati a anziani, dal primo vagito all’ultimo respiro, dall’alba al tramonto, in un continuo ricominciare... Per trovare il proprio divertimento, in ogni epoca. Nell'ambito di Tutti Matti sotto Zero in Emilia - rassegna di circo contemporaneo e magie nouvelle, progetto di Grand Circus e Teatro Necessario Circo - centro di produzione di circo contemporaneo. Stagione Ragazzi 2022/20 23. Compagnia Les Enfants Sérieux, con Ilaria Romanini e Jaime Monfort Miralles, ideazione, messa in scena Ludor Citrik, costumi Magali Castellan, scenografia Redha Medjahed, produzione L’Académie Fratellini, diffusione Théa Bessonneau di Les Enfants Sérieux.
Spettacolo adatto a bambini dai 5 anni e per tutti. - Ingresso spettacoli: intero € 10, ridotto € 6 - Per acquisti e informazioni: www.teatronecessario.it - www.grandcircushotel.it
Biglietti acquistabili online su Vivaticket: https://www.vivaticket.com/it/ tour/tutti-matti-sotto-zero-emilia/2012 oppure presso la biglietteria del Teatro Europa, via Oradour 14, un'ora prima dell'inizio dello spettacolo.
TEATRO DELLE BRICIOLE
DOMENICA 12, ORE 16.30
QUADROTTO, TONDINO E LA LUNA
Spettacolo della Fondazione Teatro ragazzi e giovani di Torino in quadri musicali sul tema della diversità. E’ la storia delicata di un quadrato bambino di nome Quadrotto, venuto al mondo per curiosità e dalla curiosità spinto a conoscere e ad esplorare il mondo: un mondo quadro, che parla e si muove come lui. Di notte vede la luna, così tonda, così bella, ma così lontana che per conoscerla bisognerebbe saper volare. È a questo punto che Quadrotto incontra un tipo strambo e che non sta mai fermo: Tondino. I due si rendono subito conto che non è affatto facile fare amicizia con chi parla un altro linguaggio ed è così diverso da te. Sarà una tempesta a mescolare forme e suoni e, grazie all`intervento dei bambini, scopriranno un mondo nuovo dove tutto è possibile. Anche incontrare la Luna. Per adulti e bambini dai 3 anni. Prezzi: da 6 a 8€
SABATO 18, ORE 16.30 ET PUIS
Tratto da un’opera di Icinori, il duo francese di celebri disegnatori per bambini composto da Mayumi Otero and Raphael Urwiller, Et puis è un racconto pittorico delle trasformazioni del mondo, tra realismo e fantasmagoria, creato dalla compagnia francese La Soupe. Lo spettacolo prende ispirazione dall`universo singolare del duo di autori e illustratori Icinori. Poetico e affascinante, questo libro di immagini, senza parole o quasi, racconta la storia di un mondo selvaggio e lussureggiante, attraversato di stagione in stagione da misteriosi personaggi, metà uomini - metà strumenti. La trasformazione ordinata e metodica della natura da parte di questi personaggi, sorta di architetti-operai, risuona come un`eco del tempo che attraversiamo. Lo spettacolo si rivolge ai bambini con uno sguardo impegnato ed ecologico, poetico e profetico sul secolo appena iniziato. Nel mondo descritto da Icinori, l`uomo-utensile taglia la foresta, taglia la montagna, svuota la natura dei suoi fantastici abitanti ...:al pubblico il compito di inventare il seguito. Per adulti e bambini dai 4 anni. Prezzi: da 6 a 8€
26 FEBBRAIO, ORE 16.30
IL VIAGGIO
Il viaggio di sette piccoli burattini che, allergici ad ogni divieto, non ascoltano la voce profonda della natura. I burattinai Patrizio Dall'Argine e Veronica Ambrosini interpretano con il linguaggio del Teatro d’Arte dei Burattini una storia sognante e crudele come una favola. C’era una volta una cattiva Direttrice Didattica che per colpa di una sola classe di ragazzi difficili non riusciva mai a vincere il Premio per la "Miglior Scuola del Territorio". Decise così di mandare la 2F in gita nei Parchi dell’Emilia Occidentale a bordo di uno scalcinato furgone, con la speranza di non vederli tornare mai più. Il Guardia Parco avvertì i ragazzi: “...se non volete correre pericoli, rispettate la natura e le sue regole!”
Per adulti e bambini dai 3 anni - Prezzi: da 6 a 8 € - Parco Ducale, Parma; 0521 992044 - www.solaresdellearti.it - Facebook e instagram
DOMENICA 19, ORE 10.30
A CARNEVALE OGNI ESPERIMENTO VALE!
DOMENICA 5, ORE 16.30
STORIE D'AMORE E D'ARGILLA
Biblioteca Pavese - Narrazione e laboratorio con Franco Tanzi del Teatro dell'Orsa. Dalla narrazione di una fiaba popolare alla magia delle mani che pensano e creano. Per bambini dai 4 anni. Prenotazione obbligatoria sino al raggiungimento massimo dei posti disponibili. Per info: pavese@comune.parma.it. Biblioteca Pavese, via Newton 8/a, Parma.
Biblioteca di Alice - Incontro a cura di Leoscienza. I nostri esilaranti scienziati ci porteranno alla scoperta dei segreti e delle caratteristiche delle maschere della tradizione. Tra le loro avventurose peripezie si trasformeranno in Arlecchino, Colombina, Pulcinella, Pantalone e Balanzone facendo diventare il pubblico alchimista e scienziato d'occasione! Tra beute e alambicchi, misteriose pozioni, maschere e colpi di scena questi strampalati personaggi ci faranno sorprendere, divertire e sognare. Per bambini dai 4 anni. Prenotazione obbligatoria sino al raggiungimento massimo dei posti disponibili. Per info: alice@comune.parma. it. Biblioteca di Alice, Serre Novecento del Parco Ducale, Parma.
ARENA SELVATICA
DI TEATRO MEDICO IPNOTICO
ALLA CORTE DI GIAROLA
La rassegna dei burattini di Teatro Medico Ipnotico - Patrizio Dall’Argine si tiene al Teatro alla Corte di Giarola, nell'ambito delle attività culturali dell'Ente Parco dell'Emilia Occidentale. L'avena selvatica è la pianta che ha il colore della luce, la luce degli inizi. La rassegna dei burattini è dedicata ai giovanissimi spettatori e alle loro famiglie, un invito a scoprire e riscoprire il rito del teatro.
DOMENICA 5, ORE 16:00
MOMO, IL DIO DELLA BURLA
Momo, figlio di Hypnos e della Notte, è un dio antico: venne cacciato dall'Olimpo per aver preso in giro gli Dei.
DOMENICA 12, ORE 16:00
IL TACCHINO
Il carattere grottesco dei burattini emiliani si tinge di sfumature macabre! Sandrone, la moglie Polonia e il figlio Sgorghiguela si trasferiscono in città. Le loro abitudine contadine rimangono intrappolate in una ragnatela di divieti trasformando il loro quotidiano in un divertente sabba da condominio.
Corte di Giarola, strada Giarola 15, Collecchio (PR) Prezzi: bambini 5€; adulti 8€
TEATRO ALLA CORTE DI GIAROLA
DOMENICA 26, ORE 16:30
SOLITARIUM
Uno spettacolo di immagini, danza e suono della compagnia Teatro distinto, ideato, scritto e diretto da Daniel Gol, con Sebastiano Bronzato e Chloè Ressot. Solitarium è un inno alla naturalezza del momento e dello scambio, alla possibilità di avere paura e ritrarsi senza perdere la propria forza, alla relazione fatta di sguardi, piccoli dettagli, momenti in cui non accade nulla, eppure tutto cambia. Due esseri umani vivono separati nella propria solitudine, fatta di quotidianità e routine, di gesti che scandiscono il tempo con la loro ritmata e inesorabile regolarità . Un breve sentiero permette loro di connettersi, di avvicinarsi, di affrontare il desiderio interiore di intimità e affetto, superando la timidezza e il senso di inadeguatezza. Con questo spettacolo, che lavora sull’immagine, sulla danza e sul suono, Teatro distinto racconta la relazione umana nella sua semplicità e purezza.
La stagione ragazzi del Teatro alla Corte è organizzata dall’associazione UOT in collaborazione con Comune di Collecchio e Parchi del Ducato.
Uno spettacolo tout public a partire dai 5 anni.
Corte di Giarola, strada Giarola 15, Collecchio (PR)
ORE 15:30
DAME, CAVALIERI, DUCHI E DUCHESSE
La nostra Pinacoteca ci può racconatare attraverso i suoi quadri tante storie... scopriamole insieme e poi con stoffe e carta colarata creiamo un fantastico vestito al nostro personaggio preferito. Laboratori per bambini da 4 a 10 anni. Max 8 partecipanti. È richiesta la prenotazione: tel. 0521 218420 e si consiglia l’uso della mascherina. Borgo del Parmigianino 2, Parma.
4-11-18-25, ORE 11:30
IL MIO ARLECCHINO
Andiamo insieme alla scoperta di Arlecchino e della sua storia, poi con l'aiuto di stoffe e carta colorata creiamo la nostra maschera speciale.
Laboratori per bambini da 6 a 10 anni. Max 6 partecipanti. È richiesta la prenotazione: tel. 0521 031631 e si consiglia l’uso della mascherina. Strada Macedonio Melloni 3/a, Parma.
MuMAB
ESPLORIAMO L'EVOLUZIONE DA DARWIN ALLE BALENE
VENERDÌ 10, SABATO 11 E DOMENICA 12
DARWIN DAY
Quando le balene avevano 4 zampe
Chi era Charles Darwin? Come può aiutarci a capire da dove provengono le balene? Il 12 febbraio di ogni anno si celebra il Darwin Day e anche il MuMAB partecipa con una visita laboratorio speciale. Camminando nei corridoi del museo, accompagnati da un’esperta guida, potremo scoprire chi era Charles Darwin e capire come sia possibile che le balene, prima, avessero le zampe! Venerdì pomeriggio alle ore 16.30; sabato e domenica alle 15 e alle 17 Target: dai 6 ai 12 anni solo bambini non accompagnati dai genitori. Costo: 10 euro a bambino, riduzione per secondo fratello 6 euro
SABATO 25 E DOMENICA 26, ALLE ORE 15:00 E ALLE ORE 17:00 BALENA O BALENOTTERA?
Il 22 febbraio è la giornata mondiale delle balene: il MuMAB la celebra con un appuntamento dedicato al pezzo più importante della collezione. Anche se tutti la chiamano “Balena”, Giorgia è una Balenottera. Ma quali sono le differenze tra “Balena” e “Balenottera”? E tra Cetacei e Pesci? E gli Squali? Questo laboratorio permetterà ai bambini di capire che un corpo a forma di pesce nasconde tante differenze. Attraverso attività pratiche faranno un viaggio nell’evoluzione degli animali a pochi giorni dal “Darwin Day”, apprenderanno quali sono le caratteristiche anatomiche che differenziano Balene e Balenottere e impareranno a osservare in modo consapevole.
Target: dai 6 ai 12 anni solo bambini non accompagnati dai genitori. Costo:10 euro a bambino, riduzione per secondo fratello 6 euro.
DOMENICA 12, ORE 16:00
BIANCANEVE
I tecnici del teatro stanno montando le luci e le scene di Biancaneve, quando giunge la notizia che gli attori della compagnia non riusciranno ad arrivare in tempo per l’inizio dello spettacolo a causa del traffico intenso. I bambini sono già tutti seduti in sala: perciò il direttore del teatro chiede ai due tecnici di iniziare a raccontare la storia. Ha inizio così una rappresentazione esilarante della classica fiaba, narrata da una voce registrata e messa in scena dai due tecnici che interpreteranno tutti i personaggi, dalla matrigna ai sette nani, utilizzando i loro strumenti di lavoro insieme a qualche costume, e che tra gag sorprendenti condurranno il pubblico al lieto fine. Di Bruno Cappagli e Fabio Galanti, regia Bruno Cappagli, con Andrea Aristidi, Bruno Cappagli e Fabio Galanti, luci Andrea Aristidi, scenografie e costumi Tanja Eick, voce narrante Giovanni Boccomino. Produzione La Baracca Testoni Ragazzi.
dai 6 anni.
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Pilastrello - strada per Monticelli Terme (PR) Tel. 0521 641380 - www.diemmearredamenti.it Orario di apertura: da martedì a sabato 8:30/12:30 - 15:30/19:30 since 1978
Promozione valida dal 15-02 al 31-03-2023. Regolamento disponibile in negozio.