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SEMIFREDDO

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CMA MACCHINE PER CAFFè AUMENTA LA PRODUZIONE DEL 36%

La produzione di macchine per caffè di CMA diventa “espressa”. Per l’azienda di Susegana (Treviso), titolare dei marchi Astoria e Wega, la gestione 4.0 dei processi portata dalle soluzioni di Tecnest ha migliorato efficienza e competitività: «Negli ultimi cinque anni i volumi sono aumentati di oltre il 36%, passando dalle 110 macchine prodotte al giorno a 150». Maurizio Gaio, responsabile dei sistemi informativi di CMA, ha comunicato i risultati a Tecnest, durante la visita che i collaboratori dell’azienda di Udine, specializzata in soluzioni di supply chain management, hanno fatto ai moderni stabilimenti di Treviso.

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«Il mondo delle macchine per caffè non si ferma a un buon espresso: dietro a ogni tazzina non c’è solo tecnologia all’avanguardia unita a materie prime eccellenti, ma anche la capacità di rispondere alle richieste del mercato in termini di rapidità delle consegne, qualità e monitoraggio dei processi produttivi», ha proseguito Gaio. «Per mantenere il nostro vantaggio competitivo, da sempre l’azienda investe in tecnologia e innovazione, non solo sui prodotti ma anche sui processi. La collaborazione con Tecnest è cominciata nel 2007 e, negli anni, ha portato alla realizzazione di un progetto articolato che ha via via coinvolto e informatizzato tutti i principali processi operativi, dalla pianificazione e schedulazione della produzione al monitoraggio, raccolta dati, controllo qualità e tracciabilità in produzione”.

Tutto questo tenendo conto delle peculiarità e dei vincoli dei processi produttivi dell’azienda di Treviso, che opera prevalentemente con una logica “Assembly To Order” (assemblaggio dei componenti su commessa). Il risultato ha avuto impatti notevoli in termini di crescita della competitività. Oltre all’aumento della produzione che dal 2012 a oggi ha portato da 24.000 a 33.000 le macchine per caffè in uscita da CMA ogni anno, il sistema ha migliorato anche la puntualità delle consegne.

BLACK KISS, IL NUOVO SEDUCENTE GUSTO ALLA LIQUIRIZIA DI MARTINI LINEA GELATO

Il brand di Unigrà propone un’esperienza di gusto avvolgente; un inedito "bacio" che seduce tutti i sensi grazie ad un'accattivante esplosione di liquirizia.

È questa l’anima di Black Kiss, il nuovo variegato di Martini Linea Gelato, marchio di Unigrà dedicato ai Maestri Gelatieri e alla gelateria artigianale, che conquista con il suo profumo, il sapore intenso e il colore total black.

Una delizia non solo per il palato, quindi, ma anche per la vista e l’olfatto. Senza dimenticare gli aspetti benefici di questa preziosa radice: la liquirizia ha infatti proprietà antinfiammatorie e depurative ma soprattutto – e questa è la scusa che tutti aspettavano! – è altamente digestiva, rendendo questo gelato anche un ottimo fine pasto.

Soluzione estremamente versatile in gelateria, Black Kiss è utilizzabile non solo come variegato ma anche come pasta aromatizzante, e permette di creare tanti gusti originali e portare in vaschetta i sapori intramontabili delle caramelle più famose ed apprezzate, sia tra adulti che bambini. Dal toffee alla liquirizia in abbinamento al caramello al burro salato, fino alle combinazioni con la frutta come limone e fragola, senza dimenticare la coppia liquirizia e menta: un classico senza tempo. Il consiglio è di provare a variegare con Black Kiss anche il cioccolato fondente: una vera goduria alla quale nessuno potrà resistere!

E non è finita qui: utilizzando Black Kiss come pasta aromatizzante, si otterrà un gelato dal colore grigio argentato che ricorda le “vintage” Terracattù, famosissime scagliette di liquirizia.

Disponibile in 2 barattoli da 2,8 kg, è possibile promuovere Black Kiss grazie ai materiali di comunicazione da esporre in gelateria: il segnagusto per la vaschetta e il cartonato pubblicitario da bancone.

SENTORI DI CIOCCOLATO AL MANDARINO NEL CHACOEIRA DA GRAMA, NUOVO CERTIFICATO CSC

Quando si pensa al caffè in Brasile subito vengono alla mente immagini di piantagioni immense e pianeggianti. CSC – Caffè Speciali Certificati, come sempre alla ricerca di caffè di alto livello che si possano inserire a pieno diritto tra gli specialty, ha individuato zone di prodizione inserite in un ambiente naturale ben diverso. Come la fazenda Cachoeira da Grama, che sorge nell’Alta Mogiana, all’interno dello stato di San Paolo nel Sud-Est del Brasile, situata nella Vale da Grama che termina alle pendici di un antico vulcano: qui tutte le attività vengono eseguite a mano per elevare la qualità del prodotto in un contesto in cui la conformazione del terreno non permette l’utilizzo di apparecchiature. Da questa fazenda viene il nuovo caffè che dopo due anni di test ha meritato la certificazione CSC: il Chachoeira da Grama, che unisce alla tipica “rotondità” dei caffè brasiliani sentori insoliti di cioccolato al mandarino candito con una dolcezza inaspettata, che si protrae nel retrogusto con note di zucchero di canna. Un caffè perfetto da gustare in purezza a colazione, abbinato a pasticceria e anche unito al latte; è anche ideale per realizzare eccellenti miscele.

Il mondo CSC

Dalla sua nascita nel 1996 lo scopo di CSC è promuovere la qualità e la cultura del caffè di pregio, facendo fronte comune nella realizzazione di un prodotto di qualità superiore certificata. I torrefattori che vogliono avere la certezza di approvvigionarsi di un prodotto di qualità superiore possono associarsi a CSC, che non acquista direttamente, ma organizza ed effettua i controlli necessari per garantire i migliori caffè, mettendoli a disposizione degli associati.

StreetFoody: Ape-gelateria, il gelato di tendenza è artigianale e on the road

In poco tempo e con un investimento contenuto si può avere una gelateria su due ruote

Il gelato artigianale italiano è sempre più mobile e itinerante. Del resto il cono alla frutta o alle creme è sempre stato lo street food per antonomasia, la migliore golosità da passeggio. Ma il carretto di una volta oggi ha una marcia in più: si evolve nell’Ape Piaggio (altra eccellenza italiana) o nel food truck, pronto a conquistare le strade con nuove idee, nuovi gusti e nuovi concept. Molti di coloro che si rivolgono a StreetFoody sono gelatieri, spiega Sara Pratesi: «In Italia le imprese italiane della

ristorazione on the road sono cresciute del 13%, superando quota 2.200 secondo

Coldiretti. Fra i nostri clienti – continua Pratesi– circa il 30% appartiene proprio al

settore della gelateria. Il vantaggio della formula street food è che in poco tempo, e con un investimento contenuto, si ha la propria gelateria mobile, perfettamente attrezzata per arrivare nelle strade, nei parchi, nelle piazze, e non solo; si possono cogliere le occasioni dei festival dedicati allo street food, sempre più numerosi, e anche degli eventi privati. Per esempio i matrimoni, dove va fortissimo la proposta di veicoli dal sapore vintage e romantico per proporre agli ospiti una

fresca sorpresa».

Tempi e costi? «Si ragiona su investimenti a partire dai

20mila euro per i mezzi più piccoli –spiega Sara Pratesi–. I tempi di consegna

sono sui 60 giorni, ma noi di StreetFoody abbiamo la struttura e il know-how per abbreviarli ulteriormente in caso di esigenze particolari. Perché quello dello street food è un mondo dove bisogna essere veloci a cogliere le occasioni».

Agli aspiranti gelatieri on the road Streetfoody propone due cavalli di battaglia: l’Apecar è il veicolo scelto da chi, con un occhio all’italianità e un altro al passato, vuole dar risalto al proprio brand; è un modello piccolo e agile, dal sapore vintage, per un solo operatore che vende a terra. Per chi, invece, vuole macinare più chilometri c’è il Porter Piaggio, con bancone ribassato per agevolare la vendita. «Entrambi i

veicoli danno la possibilità di proporre 8 gusti di gelato e hanno un sistema di refrigerazione indipendente che garantisce autonomia per una giornata di lavoro. Non c’è bisogno di generatori o allacciamenti alla rete elettrica, perché è importante assicurare la massima

mobilità e autosufficienza» assicura Sara Pratesi.

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