Il decreto legge sulla Terra dei fuochi, e la sua successiva conversione in legge, sono stati presentati come la risposta rapida ed efficace dello Stato per far fronte ad una situazione ignorata per troppo tempo. Così non è stato e i dati e le storie contenute in questo nuovo rapporto di Legambiente purtroppo lo dimostrano.
I ritardi nell’applicazione del decreto
A un anno dall’approvazione della norma gli unici dati presentati dai ministeri delle Politiche agricole e forestali, dell’Ambiente e della Salute sullo stato di contaminazione nei 57 Comuni perimetrati (diventati nei mesi successivi 88), risalgono alla conferenza stampa dell’11 marzo 2014. Gli unici elementi resi pubblici offrono un quadro assolutamente parziale e i lavori che si sarebbero dovuti concludere entro l’ottobre 2014 sono solo all’inizio. Appare quindi completamente fuori luogo il tono rassicurante utilizzato dal Governo nella presentazione di questi dati preliminari.