Nadine Robert Gérard DuBois
vivono in una piccola fattoria, al centro di una radura circondata da una foresta molto scura. Nessuno ci si avventura mai! Tuttavia, ad Arturo e a suo padre piacerebbe molto sapere cosa si nasconde al di là della foresta…
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Al di là della foresta
Arturo e suo padre
È incoraggiando la libertà e la forza del pensiero di ciascuno, e avendo fiducia nel proprio istinto, che le azioni collettive acquistano senso. Ai Weiwei
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Ai miei bambini
N. R. A tutte le persone coraggiose provviste di grandi orecchie
G. D.
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© 2017 orecchio acerbo · viale Aurelio Saffi 54, 00152 Roma · Titolo originale “Au-delà de la forêt” · © 2016 Nadine Robert (testo) · © 2016 Gérard DuBois (illustrazioni) · Published with the permission of Comme des géants inc., 6504, av. Christophe-Colomb Montreal (Quebec) H2S 2G8 · All rights reserved · Translation rights arranged through VeroK Agency, Spain · Finito di stampare nel mese di aprile 2017 · Stampa: Tien Wah Press (Malesia) nel rispetto delle norme internazionali sul lavoro.
Il mio papà, il mio cane Danton e io viviamo in una piccola fattoria, al centro di una radura circondata da una foresta molto fitta e molto scura.
Si racconta che la foresta sia abitata da lupi, orchi e tassi giganti.
Nessuno ha avuto mai il coraggio di entrarci!
Mio padre, però, non è tipo da credere a queste storie.
Da sempre, sogna di sapere cosa ci sia al di là della foresta.
Oggi papà ha l’aria pensierosa. In genere, quando lavora, fischietta o canticchia.
Mentre lega l’ultima fascina, esclama: «Arturo, ho trovato! Ho appena avuto un’idea grandiosa!»
«Costruiremo una torre» mi dice. «Una torre molto alta per vedere al di sopra degli alberi e al di là della foresta!»
«Una torre? Ma con che cosa la costruiremo?»
«Andiamo prima al mulino per macinare questo grano» mi dice papà caricando il carretto. «Ti spiegherò strada facendo.»
Quando torniamo, mio padre mette in opera il suo piano. Con la farina ottenuta dal grano, prepara un impasto.
Poi, fa dozzine di pagnotte rotonde, fino a notte inoltrata.
Quando mi sveglio, la casa sa di buon pane caldo!
Il profumo invitante attira il signor Bobin, che passeggia per strada.
«Mi piacerebbe comprare una pagnotta» dice il nostro vicino. «La scambierò volentieri con quattro pietre» risponde papà.
«Quattro pietre per una pagnotta?» si stupisce il signor Bobin. «Benissimo. Subito!»
Di lì a poco, il signor Bobin torna, seguito da molti abitanti del villaggio, anche loro carichi di pietre.