Albino Pierro | illustrazioni di Mara Cerri
E non mi fermo e altre poesie
postfazione di Elio Pecora
Albino Pierro | illustrazioni di Mara Cerri
E non mi fermo e altre poesie
postfazione di Elio Pecora
1 · Quando ero bambino
Quando ero bambino me ne stavo negli angoli delle stanze e al buio gli occhietti mi pungevano, rossi e come coperti di ortica. Dicevano nel paese che sarei diventato cieco. Ma io non ci pensavo: avevo l’orecchio là dove era il sole; sentivo che i ragazzini giocavano a rimbalzello bisticciavano e andavano a cavallo contenti sopra il porco; e poi strappavano l’erba alle giumente che venivano dalla campagna e ci facevano le piccole zampogne.
2 · Il mamone
“Il mamone”, mi dicevano così, quando ero cattivo. Io mi voltavo intorno e mi pareva che una mano lunga dovesse uscire da sopra il soffitto per succhiarmi nel buio come la piuma che il vento strappa alla catena del camino. Io ci credevo al fantasma e la notte mi nascondevo tutto sotto le coperte; dicevo alla Madonna che sarei stato buono il giorno appresso mentre il fiatone mi accendeva la bocca come fosse un forno e mi inzuppava le carni nel sudore. Ma quando poi, la mattina, cantavano i passeri al balcone sopra i vasi dei fiori, mi ero già scordato di ogni cosa, e un’altra volta le pietre fischiavano nel vicolo del Barone.
3 · Il cestone
Una volta, in uno dei cestoni che l’asino portava ci mettevano me e in quell’altro, per farli essere uguali, ci schiaffavano tanto di pietrone.
4 · Stanotte
Stanotte, mi dimenavo nel letto con gli occhi spiritati; ci volevo essere bambino un’altra volta e ammalato. Pure adesso il vento fischiava nel vicolo del Barone, tremava il casamento e nel portone un altro cane abbaiava.
5 · Nel pomeriggio
Nel pomeriggio, mi volevano far dormire per forza: ma io me ne scappavo dallo stanzone scuro. Più lieve di una piuma la scendevo, per non farla scricchiare, quella scala di legno che mi aspettava dritta come un palo, e quando ero giù gettavo tanto un grido che somigliava a quello di un pazzo che ha perduto la voce. Poi, saltando saltando, e senza rumore, ora mi trovavo per terra, ed ora per aria, gliela aprivo con gli occhi a una finestra la piccola fessura, e, con un grande libro colorato, a braccetto coi lampi delle immagini, me la spassavo.
6 · Nella cassettina
Nella cassettina, ci ho trovato i noccioli delle pesche e tante immaginette; c’era anche la trottola spaccata con il lacciolo rosso avvoltolato, e la fionda con una pietra. Appena l’ho vista solo questa avrei voluto prendere: ci avrei sparato al tempo che le annega anche le cose più belle.