"Flip il maxicane" - anteprima

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traduzione di Raffaella Belletti


Dedicato a tutti coloro che hanno lavorato alla versione cinematografica di Flip, in particolare al regista Václav Bedřich.


Quando Flip non c’era ancora

La comparsa di Flip il maxicane Al di là del bosco c’è uno stagno piccolino dove l’acqua è troppo bassa perfino per chi non sa nuotare. Solo una lepre va allo stagno a lavarsi, e ogni tanto gioca un brutto tiro al cacciatore che se ne sta lì con i piedi a mollo. FIG.3

Al di là di un altro bosco c’è una casetta, e lì abita una bambina con un gran fiocco in testa. 7


Si comincia a parlare di un cane

Si chiama Alenka, ma quando ancora non sapeva quasi parlare diceva di chiamarsi Aja, e poi quel nomignolo le era rimasto. FIG. 4

Quando già parlava un po’ meglio, disse al suo papà: «Papà, voglio un cannolino». Perché non sapeva ancora pronunciare la “gn”. «Voglio non si dice» la corresse il papà. «Voglio non si dice» ripeté lei, «ma io un cannolino lo voglio.» «Quando si vuole qualcosa, si deve dire per favore!» «Pe favoe.» Già, perché non sapeva pronunciare nemmeno la “r”. FIG. 5

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Ecco che fa la sua comparsa Flip-minicane

Ma il papà un cane glielo comprò lo stesso. In effetti, più che un cane era un piccolo, adorabile cucciolotto. FIG. 6

«Si chiama Rex» disse il papà. «Ex» ripeté Aja. Perché, appunto, non sapeva ancora pronunciare la “r”. «Rex!» disse il papà inquieto, «non Ex! Ma puoi chiamarlo semplicemente Flip.» E così Aja cominciò a chiamare il cane Flip. 9


Prime preoccupazioni per Flip

FIG. 7

All’inizio sistemarono Flip in una scatola da scarpe, ma il giorno seguente gli andava già piccola. A quanto pare cresceva in fretta. FIG. 8

La mamma dovette cedergli una vecchia cesta. 10


La prima cuccia di Flip…

FIG. 9

Ma il cane mangiava in maniera spaventosa. Trangugiava tre brocche di latte al giorno e, di punto in bianco, divenne talmente grande che non fu più Flip-minicane, ma Flip e basta. FIG. 10

La cesta ben presto gli andò piccola, e così il papà gli fece una cuccia con delle tavole. A Flip piacque tantissimo, perché era talmente grande che poteva perfino scodinzolarci dentro. 11


… e la sua triste fine

Una notte però sentirono dei forti scricchiolii, gemiti e schianti, e quando uscirono nel cortile videro che a fare tutto quel rumore non era un ladro, ma la cuccia di Flip. FIG. 11

«Era una cuccia così bella» disse il papà tutto dispiaciuto, «e poi era praticamente nuova!» 12


Il papà comincia a preoccuparsi seriamente

FIG. 12

Il cagnolino cresceva, cresceva, finché non fu più un cagnolino, ma un cane grande e grosso. Anzi, un maxicane. FIG. 13

«Forse è un orco trasformato in cane» si lamentava il papà. 13


Il tempo passa e Aja cresce

«Ho paura che andando di questo passo si mangi pure la casa con tutti noi dentro.» E costruì una nuova cuccia per Flip, ancora più grande della prima. Una cuccia in cui sarebbero tranquillamente entrati tre cani. FIG. 14

FIG. 15

Naturalmente cresceva anche Aja, ma non certo in fretta come Flip. FIG. 16

FIG. 17

Entrava ancora nel lettino. E imparò a pronunciare la “r”. Flip imparò ad abbaiare per bene e crebbe così tanto che ormai anche la cuccia per tre cani gli andava piccola. Un giorno uscì fuori, bevve un secchio di latte e non riuscì più a entrare nella cuccia. 14


Il papà continua a preoccuparsi seriamente

FIG. 18

Il papà fece una faccia preoccupata e poi disse: «Non c’è niente da fare, dobbiamo darlo via». FIG. 19

Si sedette al tavolo e scrisse un grande cartello: VENDESI CANE 15


La fatale decisione del papà

FIG. 20

«Corri ad appenderlo in piazza accanto al laghetto» ordinò ad Aja. 16


Anche chi piange deve fare attenzione!

FIG. 21

Aja si avviò obbediente, ma a causa delle lacrime non vedeva neanche dove metteva i piedi. 17


Il maxicane sbalordisce tutti con un’incredibile corsa

FIG. 22

Non c’è da stupirsi se mentre era sulla banchina inciampò e cadde dritta nel laghetto! «Aiuto!» fece ancora in tempo a gridare, ma non la sentì nessuno. A parte un picchio che svolazzava nei pressi del torrente. Pigolò lamentosamente, ma subito dopo gli venne una buona idea e sfrecciò verso la casetta come un aereo a reazione. FIG. 23

«Vieni, svelto, Aja sta annegando!» sussurrò il picchio all’orecchio di Flip. Un cane che corre così veloce non l’avevate ancora mai visto! 18


Il papà fa uno sforzo pazzesco

Superò anche il picchio in volo. Il papà gli correva appresso ma, quando arrivò a destinazione, era già finito tutto. FIG. 24

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