e la loro notte incantata.
euro 15,00
9 788899 064624
GORILL A
Il capolavoro indiscusso di un gigante dei libri per ragazzi.
ANTHONY BROWNE
Una bambina troppo sola, un gorilla gentile
ANTHONY BROWNE
GORILL A
The New York Times Book Review Best Illustrated Children’s Book of the Year The Boston Globe – Horn Book Honor Winner Winner of the Kate Greenaway Medal Horn Book Fanfare Selection Kurt Maschler Award Winner
© 2017 orecchioacerbo s.r.l. viale Aurelio Saffi 54 · 00152 Roma
www.orecchioacerbo.com
Winner of the BOP · Best Children’s Publisher of the Year 2017 Copyright © 1983 Brun Limited Published by arrangement with Walker Books Limited, London SE11 5HJ All rights reserved. Finito di stampare nel mese di novembre 2017 Stampato in Cina nel rispetto delle norme internazionali sul lavoro.
ANTHONY BROWNE
GORILL A
The New York Times Book Review Best Illustrated Children’s Book of the Year The Boston Globe – Horn Book Honor Winner Winner of the Kate Greenaway Medal Horn Book Fanfare Selection Kurt Maschler Award Winner
© 2017 orecchioacerbo s.r.l. viale Aurelio Saffi 54 · 00152 Roma
www.orecchioacerbo.com
Winner of the BOP · Best Children’s Publisher of the Year 2017 Copyright © 1983 Brun Limited Published by arrangement with Walker Books Limited, London SE11 5HJ All rights reserved. Finito di stampare nel mese di novembre 2017 Stampato in Cina nel rispetto delle norme internazionali sul lavoro.
ANTHONY BROWNE
GORILL A
Anna amava i gorilla. Leggeva libri sui gorilla,
guardava i gorilla alla televisione e disegnava gorilla. Ma non aveva mai visto un gorilla vero.
Il padre non aveva tempo di portarla allo zoo a vederne uno. Lui, non aveva tempo per nulla.
Anna amava i gorilla. Leggeva libri sui gorilla,
guardava i gorilla alla televisione e disegnava gorilla. Ma non aveva mai visto un gorilla vero.
Il padre non aveva tempo di portarla allo zoo a vederne uno. Lui, non aveva tempo per nulla.
Usciva ogni giorno per andare a lavorare prima che Anna andasse a scuola, e la sera lavorava a casa.
Quando Anna gli faceva una domanda, lui rispondeva:
“Non ora. Ho da fare. Domani, forse”.
Usciva ogni giorno per andare a lavorare prima che Anna andasse a scuola, e la sera lavorava a casa.
Quando Anna gli faceva una domanda, lui rispondeva:
“Non ora. Ho da fare. Domani, forse”.
Ma il giorno dopo aveva sempre troppo da fare.
“Non ora. Durante il fine settimana, forse” le diceva.
Ma durante il fine settimana era sempre troppo stanco. Non avevano mai fatto nulla insieme.
Ma il giorno dopo aveva sempre troppo da fare.
“Non ora. Durante il fine settimana, forse” le diceva.
Ma durante il fine settimana era sempre troppo stanco. Non avevano mai fatto nulla insieme.
La notte prima del suo compleanno, Anna andò a letto e non stava
più nella pelle per l’eccitazione: aveva chiesto a suo padre un gorilla! Nel cuore della notte, Anna si svegliò e vide un minuscolo pacchetto ai piedi del letto.
Era un gorilla, ma era soltanto un giocattolo.
La notte prima del suo compleanno, Anna andò a letto e non stava
più nella pelle per l’eccitazione: aveva chiesto a suo padre un gorilla! Nel cuore della notte, Anna si svegliò e vide un minuscolo pacchetto ai piedi del letto.
Era un gorilla, ma era soltanto un giocattolo.
Anna gettò il gorilla in un angolo insieme agli altri giocattoli e si rimise a dormire.
Quella notte accadde qualcosa di straordinario.
Anna gettò il gorilla in un angolo insieme agli altri giocattoli e si rimise a dormire.
Quella notte accadde qualcosa di straordinario.
“Non aver paura, Anna” disse il gorilla. “Non ti farò del male.
Mi stavo proprio chiedendo se ti andrebbe di andare allo zoo.”
Il gorilla aveva un sorriso così gentile, che Anna non poteva aver paura.
“Mi piacerebbe” disse.
Scivolarono insieme al piano di sotto e Anna indossò il soprabito. Il gorilla si mise il cappello e il cappotto di suo padre.
“Mi stanno a pennello” sussurrò.
“Non aver paura, Anna” disse il gorilla. “Non ti farò del male.
Mi stavo proprio chiedendo se ti andrebbe di andare allo zoo.”
Il gorilla aveva un sorriso così gentile, che Anna non poteva aver paura.
“Mi piacerebbe” disse.
Scivolarono insieme al piano di sotto e Anna indossò il soprabito. Il gorilla si mise il cappello e il cappotto di suo padre.
“Mi stanno a pennello” sussurrò.