Era buio e non si udiva nulla fuorché il fragore delle onde in mare e il sibilo del vento sopra il tetto. Jeanne uscì, e dopo essersi guardata intorno nell’oscurità, si mise a fissare il mare, lontano. Non si vedeva nulla, e c’era sempre quel terribile pensiero, di quel che sarebbe successo a lei e ai bambini, se lui non fosse tornato.
Lev Tolstoj · Chiara Ficarelli
Era già corsa fuori diverse volte, ad ascoltare e a guardare.
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La povera gente
9 788832 070149
Lev Tolstoj
La povera gente illustrazioni di
Chiara Ficarelli
Lev Tolstoj
La povera gente illustrazioni di
Chiara Ficarelli traduzione di igor sibaldi
Jeanne, la moglie di un pescatore, dopo aver messo in ordine la sua capanna, aveva dato da mangiare ai bambini – ne aveva tre –, li aveva messi a letto,
e intanto aveva pensato sempre, incessantemente a suo marito.
Suo marito, il pescatore Paul, era andato in mare al mattino, con le sue reti.
A mezzogiorno si era levato il vento, verso sera era cominciata la tempesta.
S’era già fatto buio e Paul non c’era ancora.
Erano gente povera e null’altro avevano da mangiare, fuorché il pesce che il marito pescava. Se lui fosse affogato in mare, come spesso accadeva ai pescatori, cosa mai sarebbe successo alla famiglia?
Comunque non era soltanto il pensiero della miseria, a spaventare Jeanne. Paul era taciturno, era un uomo severo d’aspetto, ma loro due vivevano insieme da dieci anni e si amavano. Jeanne non poteva pensare senza orrore a quel che sarebbe stato di lei, se il marito non fosse tornato.
Era già corsa fuori diverse volte, ad ascoltare e a guardare. Era buio e non si udiva nulla fuorché il fragore delle onde in mare e il sibilo del vento sopra il tetto. Jeanne uscì, e dopo essersi guardata intorno nell’oscurità, si mise a fissare il mare, lontano. Non si vedeva nulla, e c’era sempre quel terribile pensiero, di quel che sarebbe successo a lei e ai bambini, se lui non fosse tornato.
E si rammentò della sua vicina, Lise, il cui marito era scomparso pure lui in mare. Si rammentò anche che la sua vicina si era ammalata. “Andrò a trovarla” pensò Jeanne e, tornata a casa, prese la lanterna e andò dalla vicina. Il vento, sospingendola e avvolgendole la gonna alle gambe, le spense subito la lanterna e quasi la fece cadere, ma lei si raddrizzò, giunse alla porta della vicina e bussò.