Una favola contro la sordità e l’indifferenza ai diritti dei più piccoli, dei più deboli.
Serenella Quarello · Lucie Müllerová
Serenella Quarello · Lucie Müllerová euro 16,00
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Serenella Quarello · Lucie Müllerová
Una scimmia sedeva sul ramo di una vecchia quercia e sgranocchiava una melagrana, quand’ecco che un chicco le cadde per terra, proprio accanto alle radici del possente albero.
Passò un po’ di tempo e la scimmia si accorse che dal chicco era germogliato un piccolo albero. Ma la grande quercia faceva troppa ombra e il piccolo melograno, senza luce, cresceva a stento.
La scimmia allora domandò alla quercia:
quercia, lascia un poco di luce
“Cara grande anche per il mio alberello”.
Ma quella, altezzosa, scosse i possenti rami e non la degnò nemmeno di una risposta.
Allora la scimmia, infastidita, corse dal contadino proprietario della quercia e gli disse:
“Contadino, bisogna abbattere la vecchia quercia, altrimenti il mio piccolo melograno morirà”.
Il contadino rispose: “Fossi matto! Quella quercia, ogni anno, mi dà mucchi di ghiande per i maiali, ombra d’estate e, tra qualche tempo, legno pregiato”.
Delusa, la scimmia andò dal giudice.
“Signor giudice” sbottò “devi rimproverare il contadino
che non vuole abbattere la quercia che fa ombra al mio piccolo melograno!” ‘Ci manca solo che io prenda ordini da una scimmia’ pensò il giudice e le rispose severo: “Non ci sono leggi per accusare le querce di fare ombra”.
La scimmia andò dritta dritta al palazzo reale.
“Maestà!”
gridò davanti al re e alla regina. “Ordinate al contadino che abbatta la quercia, sennò il mio piccolo melograno morirà!” Il re e la regina si scambiarono un’occhiata. “Che sfrontatezza è questa? E di quale contadino vai cianciando? Fuori dal nostro palazzo!”
La scimmia, tutta triste, corse svelta dal topo:
“Topolino caro, vuoi venire con me dal contadino per convincerlo ad abbattere quella vecchia quercia?” domandò. “Altrimenti il mio piccolo melograno morirà sotto la sua ombra.”
Il topo, non sapendo che rispondere, cominciò a dimenarsi, così s’inventò una scusa: “Mi spiace, ho paura di finire nelle trappole del contadino!”
Quindi, la scimmia, ancora speranzosa, domandò all’amico gatto:
“Gattino mio, aiutami a salvare il mio melograno, il contadino non vuole abbattere la grande quercia che gli toglie la luce”. Ma il gatto, molto indaffarato, replicò sgarbatamente: “Vacci da sola dal contadino, ho molto da fare”. La scimmia, con le lacrime agli occhi, andò a cercare aiuto altrove.