Un mattino, Otto, lo scoiattolo, trova una strana palla verde davanti a casa sua. Contiene un essere minuscolo, tondo e molto peloso. Otto lo accoglie per la notte, ma domani, è una promessa, ritroverà la madre di quel piccolo…
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Per mia madre
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Titolo originale “Je ne suis pas ta maman” © 2016 Marianne Dubuc (testo e Illustrazioni) Published with the permission of Comme des géants inc., Translation rights arranged through the VeroK Agency, Barcelona, Spain Finito di stampare nel mese di febbraio 2017 Stampa: Tien Wah Press (Malesia) nel rispetto delle norme internazionali sul lavoro
traduzione di Paolo Cesari
In una foresta antichissima c’è un albero più grande di tutti gli altri.
In quest’albero vive un piccolo scoiattolo di nome Otto.
Una mattina, uscendo di casa, Otto trova una strana palla verde piena di spine. «Ma guarda un po’!» dice fra sé e sé. «Non c’era, ieri.»
Otto non è curioso. Scavalca la palla e prosegue per la sua strada.
Qualche ora dopo, Otto ritrova la palla verde che non si è mossa di una virgola. Entra a casa, senza prestarle troppa attenzione.
E la palla non si muove per tutto il pomeriggio.
Mentre si prepara una scodella di latte caldo, Otto sente un rumore alla porta. Oh! La palla si è aperta!
«MAMMA!» fa un essere minuscolo, tutto tondo e peloso con un piccolo naso buffo.
«Ah no! No, no! NON SONO tua madre!» risponde lo scoiattolo. Otto si dice che la madre di questa cosa verrà di certo a cercarla. E che sarebbe meglio non trovarsi sulla sua strada.
Otto non è curioso, ma è prudente.
Cala la notte e la palla, con il suo strano inquilino, resta là.
Nel giro di poche ore, Otto cambia idea. «Va bene, ma solo per stanotte. Domani bisognerà ritrovare tua madre.»
«Forza, buonanotte!» dice Otto prima di spegnere la luce. «Mamma!» fa il piccolo essere al calduccio sotto le coperte. «Ma no! Non sono tua madre. Io mi chiamo Otto.» «Piu!» «Piu… d’accordo, per ora può andare.»
L’indomani mattina, che sorpresa! Il piccolino è cresciuto. In una sola notte, si è triplicato.
«Piu!»
Mandata giù la colazione, Otto decide di andare a chiedere ai vicini se sanno dov’è la madre del peloso. «Di certo ti sta cercando. Dovrà per forza tornare dove ti ha lasciato. Non ti allontanare, e soprattutto fai molta attenzione all’aquila.» «Piu!» risponde il goloso, la bocca ancora piena di nocciole.