"Orso e i sussurri del vento" - anteprima

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traduzione di Paolo Cesari

© 2021 orecchioacerbo s.r.l. viale Aurelio Saffi 54 · 00152 Roma

www.orecchioacerbo.com

© 2020 Marianne Dubuc (testo e illustrazioni) Titolo originale “Ours et le murmure du vent” Traduzione dal francese di Paolo Cesari Published with the permission of Éditions Album Inc All rights reserved. Translation rights arranged through the VeroK Agency, Barcelona, Spain Stampa: Grafiche AZ, Verona Finito di stampare nel mese di giugno 2021


traduzione di Paolo Cesari

© 2021 orecchioacerbo s.r.l. viale Aurelio Saffi 54 · 00152 Roma

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© 2020 Marianne Dubuc (testo e illustrazioni) Titolo originale “Ours et le murmure du vent” Traduzione dal francese di Paolo Cesari Published with the permission of Éditions Album Inc All rights reserved. Translation rights arranged through the VeroK Agency, Barcelona, Spain Stampa: Grafiche AZ, Verona Finito di stampare nel mese di giugno 2021


Prima, Orso aveva una bella casa.


Prima, Orso aveva una bella casa.


Orso aveva i suoi pomeriggi con gli amici.

Orso aveva la sua poltrona preferita…

… e aveva il profumo della torta di fragole.


Orso aveva i suoi pomeriggi con gli amici.

Orso aveva la sua poltrona preferita…

… e aveva il profumo della torta di fragole.


Orso aveva una vita piacevole.


Orso aveva una vita piacevole.


Era prima.

Prima del grande scombussolamento.


Era prima.

Prima del grande scombussolamento.


Orso ha ancora la sua casa. Ha ancora la sua poltrona preferita, ma non è più così confortevole. Gli piace ancora la torta di fragole, ma non ha più quel sapore così buono.


Orso ha ancora la sua casa. Ha ancora la sua poltrona preferita, ma non è più così confortevole. Gli piace ancora la torta di fragole, ma non ha più quel sapore così buono.


Un mattino, qualcosa gli dice che è arrivata l’ora di andare. Un raggio di sole, le foglie degli alberi mosse dal vento gli sussurrano che bisogna rimettersi a cercare.


Un mattino, qualcosa gli dice che è arrivata l’ora di andare. Un raggio di sole, le foglie degli alberi mosse dal vento gli sussurrano che bisogna rimettersi a cercare.


Orso prende le sue cose più care, le avvolge nella sua coperta, e fa fagotto.

Lascia la porta di casa aperta. Forse qualcuno ci si vorrà sistemare.


Orso prende le sue cose più care, le avvolge nella sua coperta, e fa fagotto.

Lascia la porta di casa aperta. Forse qualcuno ci si vorrà sistemare.


Orso non sa dove sta andando…


Orso non sa dove sta andando…


Sa soltanto

che deve andare.


Sa soltanto

che deve andare.


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