Zia Nina - anteprima

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NADIA TERRANOVA · MARA CERRI

ZIA NINA

T E R R E M O T I

NADIA TERRANOVA · MARA CERRI

ZIA NINA

Accelerazioni improvvise, mutamenti di sguardo, scoperte. In altre parole: il continente sismico dell’infanzia.

TERREMOTI

Nella mia famiglia tutti gli occhi sono uguali, piccoli e tondi come nocciole.

Li hanno così i miei nonni, i miei genitori, li ho così io e li avrà anche mio fratello, che nascerà fra un mese.

sorella di mio padre è l’unica con gli occhi blu e non somiglia a nessuno di noi.

La

E non solo per gli occhi, ma anche per gli oggetti che usa e per i vestiti che si fa da sé: gonne lunghe, scialli, ombrellini per ripararsi dal sole e dalla pioggia, stivali di gomma, sandali o mocassini a seconda della stagione.

Tutto blu, come i suoi regali.

Qualche tempo fa mi ha portato una cosa tonda che sembrava una piccola borsa, però qualsiasi oggetto provassi a metterci dentro scivolava via dai buchi larghi della maglia. Non ho avuto il coraggio di chiederle cosa fosse. È zia Nina a venire a prendermi a scuola e riportarmi a casa, e i miei compagni mi tormentano: «È arrivata la Fata Turchina?» «Amelia, la fattucchiera!» «Oggi è il giorno della Befana…»

Il giorno dopo il regalo, zia Nina era lì che mi aspettava impaziente.

Mi ha preso la mano e subito ha chiesto: «Allora, com’è andata con il porta-mela?»

Il giorno dopo ho messo una mela nella borsa tonda del colore degli occhi di zia Nina e durante la ricreazione, quando l’ho tirata fuori,

mi hanno guardato tutti.

SEGUE…

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