Super Flea Market: la top model presenta la sua azienda di moda pre-loved
Oetker Collection
Nate dal lievito in polvere: le nuove destinazioni dell’esclusivo gruppo alberghiero
Uli Maybach
Il discendente della leggendaria dinastia automobilistica parla della sua fondazione
n. 4/24
SETTEMBRE / OTTOBRE / NOVEMBRE
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Care lettrici, cari lettori,
un imprenditore proveniente dalla Germania ragiona e lavora in modo ‘tipicamente tedesco’: dall’aspirazione profondamente radicata alla puntualità e all’efficienza, all’amore per la standardizzazione, l’ordine, i sistemi, i processi, la qualità e la precisione. È vero, a volte può sembrare un po’ eccessivo e capita di incassare qualche sorriso di superiorità, ma in fin dei conti sono proprio queste le caratteristiche e i valori che definiscono il prodotto Made in Germany. Anche i servizi offerti dal marchio Engel & Völkers sono Made in Germany : ben strutturati, standardizzati dal punto di vista qualitativo e orientati al cliente. Grazie alla nostra instancabile ricerca di perfezione, siamo riusciti, nel percorso degli ultimi 47 anni, a creare partendo dalla Germania una società immobiliare che figura tra i leader mondiali del settore. Siamo presenti in 37 paesi, con 16.500 persone in tutto il mondo attive per il marchio, tutte formate e introdotte al sistema Engel & Völkers nell’Accademia aziendale. Cerchiamo sempre di prevedere la logica conclusione dei processi proposti, la nostra affidabilità è rinomata e siamo estremamente accurati in ogni nostra iniziativa, tutte delle caratteristiche ‘tipicamente tedesche’. Il marchio di qualità Made in Germany gode tutt’oggi di grande stima nel panorama internazionale.
Nella classifica di Statista, la Germania si piazza al primo posto tra 52 paesi. Il marchio Made in Germany, imposto 137 anni fa dal parlamento britannico per proteggere il mercato inglese da importazioni a basso costo e allertare i consumatori in caso di plagi di origine tedesca, si è trasformato in sinonimo di qualità. Ovviamente, questo ci impone di continuare a corrispondere alle elevate aspettative di rendimento, una sfida che cerchiamo di superare con successo. Con piacere ricordo le parole dell’ex portavoce della Deutsche Bank, Alfred Herrhausen: «Gran parte del tempo perso è dovuto a pensieri non portati a conclusione».
Infine, una buona notizia: la propensione a investire grandi somme in immobili di particolare fascino si conferma in crescita a livello mondiale, compresa la Germania. I prezzi d’acquisto nei migliori mercati tedeschi – come l’isola di Sylt, il Tegernsee e il lago di Starnberg – hanno ripreso a correre, raggiungendo i 15 milioni di euro per case unifamiliari in posizioni top e punte fino a circa 30 milioni di euro per immobili fuori dal comune. Anche sull’isola frisone di Norderney si pagano fino a 25 mila euro per ogni metro quadro di superficie abitabile.
Via auguro un bellissimo autunno!
Cordialmente
Christian Völkers
Il tocco tedesco!
Viviamo in un’epoca in cui il criterio per valutare una notizia non è più la qualità ma il numero di clic che ottiene. Le cattive notizie funzionano meglio nel mondo digitale di quelle buone, l’indignazione provocata da un titolone incrementa la voglia di cliccare. Facendolo, alimentiamo costantemente l’algoritmo, motivo per cui veniamo corteggiati successivamente da altri articoli simili. Noi abbiamo deciso di agire al contrario: vi proponiamo temi stimolanti e interessanti, capaci di risvegliare il coraggio e mettere in primo piano i lati positivi della vita. Dopo i tanti titoloni opprimenti sull’andamento dell’economia tedesca, vi presentiamo, in questa edizione, una serie di persone di origine tedesca plasmate dall’educazione e dai valori del nostro paese, e oggi attive in tutto il mondo con grande successo. Forse perché ragionano e agiscono in modo “tipicamente tedesco”! Toni Garrn, la star della nostra copertina – che ha appena lanciato la sua nuova impresa Super Flea Market – racconta di quanto ami la puntualità e dà un riscontro sull’apprezzamento generale dei prodotti tedeschi. L’esclusiva Oetker Collection ha investito in servizi eccellenti e qualità di altissimo livello, costruendo così un piccolo ma raffinato impero alberghiero. Chemena Kamali, nata a Düsseldorf, segue in veste di direttrice creativa di Chloé le impronte di Karl Lagerfeld. E infine, c’è Ulrich Schmid-Maybach che ci spiega in una lunga intervista come riesca a trasmettere alla sua fondazione i valori del suo bisnonno Wilhelm, inventore di una delle prime automobili. Può darsi che anche voi nascondiate una caratteristica tipicamente tedesca? Pensateci!
Vi auguro una piacevole lettura!
Michaela Cordes
Quando vi coglie la nostalgia di paesi lontani e cercate ispirazioni, allora seguiteci in una delle nuove destinazioni della Oetker Collection: da Saint Barts a Jumby Bay (fotografia), via Capri fino a Palm Beach, dove aprirà l’hotel The Vineta. Questi tacchi alti di Gianvito Rossi sono stati indossati da Beyoncé durante un servizio per Vogue. Ora si possono acquistare sulla piattaforma Super Flea Market di Toni Garrns.
Photographer: Constantin Meyer
32060 OCRE
Javier López
Il fotografo della nostra storia di copertina sulla modella e imprenditrice Toni Garrn (pagina 32) è cresciuto a Barcellona. Già durante l’adolescenza, Javier López ha sviluppato una forte passione per il mondo visivo, grazie al trasferimento della famiglia ad Alicante dove è rimasto incantato dalla luce del Mediterraneo. Più tardi, si è costruito una carriera professionale a Madrid. Le sue fotografie sono state pubblicate da riviste come Harper’s Bazaar, Elle, L’Officiel, Vogue (UK) e Forbes
Marcel Kaskeline
Laureato in architettura, Marcel Kaskeline ha lavorato per due decenni come scenografo, prima di dedicarsi a un’altra passione: il mondo degli immobili. È affascinato soprattutto da edifici ricchi di storia. Così, va molto fiero di avere nel proprio portfolio alcune delle ville più belle e interessanti di Berlino, come l’immobile presentato nella nostra rubrica For Sale (pagina 70).
Patricia Engelhorn
Da oltre 30 anni, la svizzera Patricia Engelhorn lavora come giornalista freelance nel settore lifestyle. È cresciuta ad Ascona in Ticino, a seguire ha studiato a Firenze. Ha trascorso lunghi periodi tra Monaco, Amburgo e Berlino, per Los Angeles sono sempre pronte le valige.
Katharina Pfannkuch
L’autrice indipendente Katharina Pfannkuch, nata nel 1982, lavora tra l’altro per la FAZ , la Welt am Sonntag e l’S-Magazin della rivista Spiegel. I suoi articoli riguardano soprattutto la moda, intesa come parte integrante ed espressione di cultura. Si rivolge a tutte le persone che riconoscono la bellezza del mondo, senza considerarla un fatto casuale.
AUTO SPORTIVE JUNGBLUT: VIVERE LA DINAMICA, GUIDARE CON STILE
Realizziamo il vostro sogno di un‘auto sportiva perché condividiamo la vostra passione per i veicoli premium ad alte prestazioni e diamo grande importanza alle vostre esigenze e ai vostri desideri individuali. Grazie alla nostra vasta esperienza, possiamo o rirvi il modello di design giusto non solo a livello regionale, ma in tutto il mondo. Nel nostro showroom di Amburgo troverete una selezione di esclusive auto moderne usate o di classici senza tempo per vivere da vicino il piacere della guida. Troppo lontano? Allora immergetevi digitalmente nell‘a ascinante mondo delle auto sportive Jungblut sul nostro sito web.
Amministratore delegato Janine Baaima
Toni Garrn
PLAYGROUND
14 COOL CITY L’Oktoberfest, musei di fama mondiale e un’economia potente, fanno di Monaco una città singolare.
16 INTERVIEW Caroline e Benjamin Freisfeld dirigono la gioielleria più antica della Germania, Brahmfeld & Gutruf.
18 WOMAN Il color porpora suggerisce accenti vistosi.
20 MAN Il design nelle tonalità del blu incanta e tranquillizza.
22 BOOKS La parola patria, Karl Lagerfeld e la Berlino degli anni ’20 sono i nostri titoli per quest’autunno.
186 PERSONAL Lo spettacolare edificio di Ole Scheeren in Cina.
REAL ESTATE NEWS
25 OUTLOOK Jawed Barna, il nuovo Group CEO di Engel & Völkers, parla del suo programma strategico #ONE.
28 ENGEL & VÖLKERS NEWS Trend del mercato immobiliare.
AT HOME
32 TONI GARRN Ora, la modella si lancia come imprenditrice: con Super Flea Market, piattaforma online di moda pre-loved
38 OETKER L’esclusivo portfolio della Oetker Collection comprende lussuosi alberghi nei luoghi più belli del mondo.
46 PAULA BRUSS La giovane interior designer di Amburgo fa parlare di sé a Los Angeles.
52 CHEMENA KAMALI La nuova direttrice creativa della storica maison Chloé, raccoglie applausi per la sua prima collezione.
FOR SALE INSERZIONI
70 NEW HOME Una straordinaria villa con vista sull’Havel: The Villa – Berlin è un omaggio allo stile classico e all’opulenza.
78 NEW HOME La Töpferhaus con il suo tetto in canna, ubicata nel borgo di Keitum a Sylt, affascina per il suo tocco artistico.
82 RESIDENTIAL & COMMERCIAL Ville, case signorili e spazi commerciali: gli immobili più prestigiosi.
56 MAYBACH L’erede della casa automobilistica parla della sua fondazione Wilhelm & Karl Maybach e dell’innovazione. ALWAYS
6 FOREWORD Introduzione al nuovo numero.
8 EDITORIAL Il tocco tedesco!
184 ADDRESSES Nomi, punti vendita e produttori.
185 STAFF Colophon.
Birra, costumi tradizionali e una ruota panoramica: durante i 16 giorni dell’Oktoberfest di Monaco, la Capitale bavarese accoglie in media sei milioni visitatori.
PLAYGROUND
Vibrazioni positive
Ogni anno, l’Oktoberfest attrae oltre sei milioni di visitatori a Monaco. Tuttavia, la Capitale della Baviera offre ben più di feste e birra. La città ospita sette società incluse nel Dax e musei di fama mondiale.
DI Merle Wilkening ILLUSTRAZIONI: Asia Orlando
Da non perdere
1 PANORAMICO Nel Munich Sushi Club, sul terrazzo del Mandarin Oriental, ci si incontra per l’aperitivo al tramonto 2 ECLETTICO Una casa, quattro musei. La Pinakothek der Moderne organizza mostre di arte, grafica, architettura e design.
3 RETRÒ Nel leggendario ristorante stellato Tantris, lo chef Benjamin Chmura gioca con aromi e consistenze, dal rosso aragosta al nero tartufo.
4 GIOIELLO Al centro ha aperto nell’autunno del 2023 il Rosewood München, la prima casa del gruppo alberghiero di lusso in Germania
Castello di Nymphenburg
Karlsplatz
Parco Olimpico Frauenkirche
Oktoberfest Theresienwiese
ià da lontano, l’emblema della città accoglie gli abitanti e gli ospiti di Monaco. Inconfondibili si ergono, oltre i tetti della città, le due torri della chiesa gotica Frauenkirche. Quel che ebbe inizio come piccolo paesino sulle sponde dell’Isar, si è evoluto nel corso della storia da importante polo commerciale e residenza reale a grande metropoli. Nel frattempo, la Capitale della Baviera è diventata uno dei principali poli culturali e finanziari della Germania. Oggi, Monaco è, con i suoi circa 1,5 milioni abitanti, la città più popolosa della Baviera. Quattro volte tanti sono invece i visitatori che si riversano ogni anno per l’Oktoberfest sul pratone, soprannominato affettuosamente d’Wiesn dalla popolazione locale. L’anno scorso sono stati venduti circa 6,5 milioni litri di birra. Ma anche lontano dalla Theresienwiese, Monaco si rivela vitale e affascinante. Nel cuore storico della città, l’imponente architettura fa da testimone alla storia secolare e alla cultura bavarese. Il Marienplatz, la piazza più famosa del centro, accoglie a mezzogiorno i rintocchi melodiosi delle campane. Una rete di strade grandi e piccole è bordata da negozi storici: Dallmayr Delikatessenhaus e Edelkaufhaus Ludwig Beck, il tradizionale gioielliere Hemmerle, il fabbricante di scarpe Ed.Meier, in passato fornitore ufficiale della corte bavarese. Costumi tradizionali si acquistano da Herbert Lipah, nel suo negozio Lederhosenwahnsinn, e da Holareidulijö nel quartiere Maxvorstadt, o si noleggiano per un giorno da Bavarian Outfitters, anche se durante l’Oktoberfest non è obbligatorio indossare pantaloni di cuoio o dirndl
La celebre birreria Hofbräuhaus am Platzl, situata nella città vecchia, celebra dal 1589 la tradizione birraria monacense. Nata in origi-
Pinacoteche
Onda sul fiume Eisbach
Residenza di Monaco
Deutsches Museum
Opera di Stato della Baviera
ne come fornitore esclusivo di birra per la corte reale bavarese, la birreria è stata aperta al pubblico soltanto nel 1828. Lontano dalla birra, vi attendono il Castello di Nymphenburg e la Residenza di Monaco di Baviera per un autentico viaggio nel tempo verso l’epoca della Monarchia bavarese. Le birrerie all’aperto del Giardino Inglese offrono relax a monacensi e visitatori, mentre alcuni metri più in là coraggiosi surfisti sfidano l’onda continua sul fiume Eisbach. Tra le bancherelle del Viktualienmarkt, sparse su una superficie di due ettari, si acquistano fin dal 1807 ghiottonerie bavaresi. Ristoranti gourmet come Tantris, JAN, Tohru e Brothers fanno da raffinato contrappunto alla rustica cucina locale.
Nelle giornate limpide è possibile vedere le Alpi da Monaco. Non mancano le mete per escursioni, basta scegliere quella più appropriata: arrampicarsi sulle cime dei vicini monti, costeggiare in bici i laghi dell’Alta Baviera, andare in treno al celebre Castello Neuschwanstein, sciare d’inverno e rifugiarsi in una baita. Avere la natura incontaminata sulla soglia di casa è una peculiare caratteristica di Monaco, responsabile per l’altissima qualità della vita.
Voglia
Giardino Inglese
Hofbräuhaus
Nuova vita alle pietre!
Dal 2010, i coniugi Caroline e Benjamin Freisfeld sono alla guida dell’azienda amburghese Brahmfeld & Gutruf, la più antica gioielleria della Germania. Abbiamo parlato di tradizioni, del futuro di un mestiere, di raffinati gioielli e di materiali preziosi.
Da dove viene la sua passione per pietre preziose e diamanti?
B. Freisfeld: Siamo la terza generazione di una famiglia di gioiellieri, sono nato con questa passione. Mi occupo di pietre per gioielli da quando avevo cinque anni. Sono sempre stato il più grande collezionista di pietre in famiglia.
Ricorda un evento particolarmente pregnante?
Durante un’asta mi è stato concesso di esaminare e tenere in mano la celebre pietra Wittelsbach-Graff. Questo diamante di colore blu ha delle dimensioni incredibili e una storia affascinante. Dopo l’asta è stato fatto tagliare, perdendo qualche carato ma guadagnando notevolmente in bellezza e intensità. All’epoca ho capito che un gioielliere crea bellezza. Ogni gioiello nasconde un tesoro che si rivela durante la lavorazione della pietra.
B&G è stato fondato nel 1743 da Hinrich Brahmfeld. Com’è nata la vostra acquisizione?
Nel 1980, la nostra famiglia era tra i soci fondatori del Collegium Cadoro, una federazione dei più importanti gioiellieri tedeschi, nata per promuovere la cultura del gioiello. Anche Brahmfeld & Gutruf ne faceva parte. Da allora c’è sempre stata grande collaborazione tra le due case, con alcuni modelli venduti addirittura in modo trasversale, da entrambe le aziende. Sapevamo di stare bene insieme e di trovare anche tra la loro clientela acquirenti per il nostro stile.
Cosa rappresenta Brahmfeld & Gutruf?
La storia di B&G è unica. Poche altre case di gioielli al mondo hanno raggiunto quest’età. Amburgo è una città anseatica e libera e questo influenza anche la filosofia commerciale vigente. Altrove, molti gioiellieri storici avevano degli obblighi nei confronti di qualcuno, dalla corona alla chiesa. Anche Brahmfeld & Gutruf ha servito casate nobiliari, rimanendo però sempre libero, padrone di sé stesso. Siamo il gioielliere dei cittadini e questo ci rende attraenti ben oltre i limiti della città.
Chi sono i suoi clienti? Accompagniamo le persone nella loro scelta di
gioielli per tutta la vita. Abbiamo clienti che serviamo da cinque generazioni, tra cui molte famiglie di imprenditori amburghesi. In tempi di crisi erano molto richiesti pezzi in oro massiccio. In generale, i clienti tedeschi vogliono gioielli durevoli.
Come riesce a salvare la lunga tradizione, navigando verso il contemporaneo? Non c’è futuro senza origini. Il nostro lavoro si basa sulle collezioni, un’idea oramai quasi scomparsa nel mondo della gioielleria europea. Una collezione cresce nel tempo, si arricchisce sempre di qualcosa di nuovo, ma con l’attenzione e la consapevolezza che i pezzi precedenti ne fanno parte. Questo consente ai nostri clienti la possibilità di abbinare orecchini contemporanei a un collier comprato 20 anni fa. Non abbiamo alcun obbligo di presentare sempre roba nuova, ma dobbiamo rinnovare costantemente le cose vecchie.
Cosa vuol dire «sorprendentemente anseatico»?
I nostri gioielli mostrano un certo rigore anseatico ma riescono anche a sorprendere, per esempio con un’esplosione di colori. Siamo la più grande gioielleria di pietre colorate nell’area DACH. Per noi conta l’interazione tra i pezzi, perché il senso di armonia non cambierà mai. Mia sorella lo definisce così: «Ben radicati nella tradizione e, a volte, capaci di danzare su una sola gamba».
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Con abilità artigianale e ingegneristica di qualità realizziamo per voi cucine uniche.
Un breve film su di noi:
WOMAN
La magia del viola
Il colore trendy dell’anno! Avvolte dai colori melanzana o lilla, ogni vostra uscita diventa un’apparizione.
1 ARMONIOSO Tonalità terrose dalla testa ai piedi. Jil Sander, icona della moda tedesca, vi mostra come si fa. Collezione autunno/inverno 2024, p. s. r. 2 SCRITTURA NOBILITATA L’inchiostro Amethyst Purple dona un tocco speciale ai messaggi scritti a mano. Montblanc, € 24 ca. 3 COMFORT La struttura in metallo e la seduta imbottita sembrano due mani che abbracciano la persona seduta: Funda, sedia del designer
industriale tedesco Stefan Diez, progettata per Viccarbe, p.s. r. 4 DOUBLE-FACE Davanti materico e colorato, dietro setoso e morbido: il cuscino pattern n’ pillows #9 di Stephanie Thatenhorst punta sul mix di stili, €219. 5 SI VIAGGIA! L’estate a Berlino? Senz’altro! Rimowa fissa i vostri ricordi con questo adesivo per valige. Disponibile, anche, per altre metropoli, € 6. 6 CON STILE Il marchio tedesco Falke è conosciuto soprattutto per le cal -
ze di alta qualità ma produce anche altro, come questo cappellino in pura lana merino, € 60. 7 SFARZOSO Raffinate porcellane ispirate alla corte reale francese: la tazza con coperchio Grand Divertissement, nata dall’iniziativa Rosenthal meets Versace, € 289. 8 ELEGANZA Adornarsi con tormaline, ametisti e diamanti in tutte le sfumature del rosa: facile con la collana Mikado Delicate Wildberry di Tamara Comolli, € 9.500.
Omaggio all’ora blu!
Design seducente che indaga i colori degli abissi marini e le infinite sfumature di blu del cielo.
1 STILE URBANO Total denim! Il brand berlinese 032c è nato nel 2000 come rivista. Oramai produce anche abbigliamento prêt-à-porter. Qui, la collezione Nighthawks, p. s. r. 2 MOSSO Per una casa meno spigolosa! La consolle scultorea Agatha ravviva l’atmosfera. Disegnata da Julius Heinzl per Bannach, a partire da € 1.850. 3 PRECISO La città tedesca Glashütte, sui Monti Metalliferi orientali, è famosa per l’orologeria di altissimo
livello. Qui, il modello classico Orion di NOMOS Glashütte, € 3.260, tramite juwelier-becker.com. 4 SINGOLARE Cattura sguardi in finissima porcellana: l’Huge Vase Blue creato dall’artista Arlene Shechet per Meissen, p. s. r. 5 BLU NOTTE Morbido e avvolgente: il Plaid Moon, tessuto in lana di cashmere filata a mano, prodotta dall’azienda tessile Altai-Himalaya. Gisbert Pöppler, p. s. r. 6 COLORATO Ispirandosi alla vivacità
della Colombia, il designer Sebastian Herkner ha progettato per Ames il tavolo Caribe Basket € 899. 7 PEZZI UNICI I grani di vetro colorato vengono applicati a mano su ogni singolo pezzo, dando vita a un magnifico gioco di luci. La lampada Flakes di Hanne Willmann per Favius. € 1.125 8 DISINVOLTO Morbidissimo cashmere per i giorni più freschi: il Boya-Sandro Cardigan Nimbus, color navy, di Stephan Boya, € 1.399.
Heimat
Il termine tedesco per patria si è insinuato anche nel linguaggio parlato di altri paesi: «Heimat» descrive in modo preciso la peculiare sensazione del sentirsi a casa, evocata da un determinato luogo o dalla presenza di un gruppo di persone amate. Con questo volume illustrato, pubblicato in edizione limitata, la fotografa tedesca Ellen von Unwerth indaga attraverso le immagini la propria patria bavarese. Uno sguardo nostalgico e irriverente su giovanotti e giovanette in costume tradizionale – tra dirndl e pantaloncini di pelle tirolesi –, ritratti nella pittoresca cornice dei monti e dei pascoli. Evviva la Baviera!
Ellen von Unwerth, Taschen, € 750
Karl Lagerfeld
Quando muore una persona che per tutta la vita ha influenzato il mondo della moda, allora ci lascia un’eredità gigantesca: l’impronta di Karl Lagerfeld si trova da Balmain, Chloé, Fendi, ma soprattutto da Chanel. È uno dei più importanti stilisti al mondo, distinto dal suo look speciale – treccia grigia, occhiali da sole scuri e abito –, diventato logo di sé stesso. Nato ad Amburgo, Lagerfeld ha cominciato la propria carriera a Parigi; nel 2019 è morto in Francia, la sua patria elettiva. In questa biografia, il giornalista Alfons Kaiser, una vecchia conoscenza di Lagerfeld, racconta la vita e i ruoli del re della moda.
1920s Berlin
I ruggenti anni Venti sono una decade dinamica della storia di Berlino. Dopo l’orrore della Prima guerra mondiale, la Capitale tedesca viene travolta da una irrefrenabile voglia di vivere. Inebriata dalla promessa di libertà e progresso, la gente si gode gli eccessi, ballando fino all’alba nei locali notturni. Cabaret, jazz bar, cinema e ristoranti sono sempre affollati, la metropoli vive una primavera culturale permanente, i turisti si riversano in massa sulla Sprea. Questo libro offre uno sguardo su un’epoca fiorente, mostra testimonianze storiche, nonché eccezionali opere d’arte, tra architettura, pittura, film e fotografia.
Rainer Metzger, Taschen, € 15
Alfons Kaiser, Odoya, € 22
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REAL ESTATE NEWS
Jawed Barna, da novembre 2023
Group CEO di Engel & Völkers, rivela le sue strategie per il gruppo Engel & Völkers.
#ONE: un nuovo capitolo
Jawed Barna, nuovo Group CEO di Engel & Völkers, ha un obiettivo: far diventare l’azienda un punto di riferimento unico in campo immobliare, offrendo a venditori e acquirenti i migliori servizi in assoluto.
DI JAWED BARNA
Per gran parte delle persone, l’acquisto o la vendita della propria casa è una delle più importanti ed emozionanti scelte di investimento delle loro vite. Situazioni in cui nascono molti interrogativi e vanno considerate tutte le conseguenze possibili. L’acquisto di una casa è una transazione complessa, spesso eseguita da venditori e acquirenti senza specifiche conoscenze del mercato e privi di esperienze pregresse. In questi momenti è necessario trovare un partner competente, qualcuno di cui fidarsi appieno.
Partner del genere, sono i nostri consulenti immobiliari: dall’articolata decisione di vendere o comprare al finanziamento ottimale, dalla valutazione professionale dell’immobile alla commercializzazione su misura, fino alla felice conclusione dell’intero processo. Noi ci poniamo l’obiettivo di essere il miglior fornitore one-stop in materia di intermediazione immobiliare nelle più attraenti posizioni residenziali e vacanziere al mondo. Un processo in cui non ci limitiamo a fornire consigli ai nostri clienti, ma li accompagniamo in tutte le questioni dell’intermediazione immobiliare, pri-
ma, durante e dopo. Da oltre 47 anni prestiamo assistenza ai nostri clienti, sempre con grande competenza e passione, animati dalla voglia di evolverci insieme a voi per diventare il punto di riferimento numero uno nel campo dei più esclusivi immobili al mondo.
A novembre dello scorso anno, quando sono diventato parte della famiglia Engel & Völkers, sono rimasto profondamente impressionato della passione e dell’impegno mostrato dal nostro team globale e dai nostri consulenti. Poter continuare a scrivere la storia di successo di un marchio tanto rinomato quanto ricco di tradizione, e portare il gruppo aziendale verso un futuro ancora più digitale, è un grande privilegio. Abbiamo esaminato e analizzato in modo critico il nostro status quo, per capire dove siamo arrivati e dove migliorare ulteriormente i servizi per i nostri clienti. Il risultato è il nostro programma culturale e strategico #ONE: un’iniziativa che raggruppa i nostri punti di forza e le nostre competenze per offrire ai nostri clienti il miglior servizio su scala mondiale, ampliando contestualmente la nostra posizione di mercato. Come cita già la nostra dichiarazione di intenti: «We empower people around the globe to fulfill their living aspirations ».
Quel che è partito in origine come un’iniziativa lanciata in diverse sedi, è diventato velocemente un movimento dinamico, alimentato dalla passione e dalla voglia di fare delle 16.500 persone attive per il marchio in 37 paesi. Durante le visite in loco ai nostri team, sono sempre stato entusiasta dalla spinta data dall’iniziativa #ONE alla rete Engel & Völkers. Al centro dell’attenzione poniamo sempre le esigenze delle persone, una scelta che riguarda ugualmente la clientela e la nostra rete.
ENGEL & VÖLKERS
Da novembre 2023, JAWED BARNA è il Group CEO di Engel & Völkers. Laureato in Economia aziendale, ha lavorato per la Zurich Insurance Group come responsabile per la distribuzione e le partnership strategiche della filiale tedesca, ricoprendo la carica di vicepresidente del CdA. Prima era stato CEO per le regioni del Medio Oriente e dell’Africa. Inoltre, Jawed Barna ha accompagnato in veste di presidente del consiglio di vigilanza l’orientamento strategico e l’internazionalizzazione della Real Garant AG. Infine, ha sostenuto come mentore numerose startup nello sviluppo dei propri modelli commerciali.
«Al centro
dell’attenzione poniamo le esigenze delle persone, una scelta che riguarda ugualmente i clienti e la nostra rete».
JAWED BARNA
Engel & Völkers: fondato 47 anni fa e oggi presente con 1.100 sedi in 37 paesi.
La mia esperienza, raccolta in 25 anni di vita e lavoro nelle più svariate regioni del mondo, mi ha insegnato quanto sia importante cogliere le differenze culturali e tenersi aperti a nuove idee. Ed è proprio questo spirito a motivarmi, o meglio, a motivarci.
Per soddisfare appieno le esigenze dei nostri clienti, puntiamo il tutto sull’adeguata preparazione dei nostri consulenti. Mettiamo a loro disposizione tecnologie digitali di ultima generazione e li formiamo in azienda, nell’Engel & Völkers Academy.
Da sempre, il mercato immobiliare è molto dinamico ma ciononostante gli immobili rimangono durevoli ancore di stabilità nei portfoli dei nostri clienti. La costante domanda di abitazioni in posizioni top a livello mondiale continuerà a superare la limitata offerta. Così, si prospetta anche per il prossimo futuro un elevato interesse d’acquisto nel segmento premium. Grazie al calo dell’inflazione e alla speranza di tassi d’interesse più stabili, la domanda è ritornata anche nel segmento medio. Per molti, il sogno della propria casa è ora nuovamente a portata di mano, un sogno che sosteniamo con tutti i mezzi a nostra disposizione.
Voglia di saperne di più su questo tema?
ENGEL & VÖLKERS
Vacanze tedesche: relax tra mare e laghi
Il mercato degli immobili vacanzieri è in pieno boom, in particolare quando sono situati sull’acqua. Non importa se siano le coste del mare del Nord e del mar Baltico o gli idilliaci laghi nel Sud del paese: le case vicino all’acqua sono gli immobili più ambiti e prestigiosi. Esistono, però, alternative attraenti e accessibili.
Le posizioni top per case vacanze in Germania si trovano lungo i più bei tratti costieri e sulle sponde dei laghi. Un esempio è l’esclusiva isola di Sylt, la perfetta simbiosi tra lusso e natura, dove i prezzi immobiliari raggiungono valori di punta. Sylt è famosa per le sue pittoresche casette con tetti in canna, le sconfinate spiagge e la vita mondana. Già nel 2014, i prezzi immobiliari per case in posizioni top andavano da 7 a 12 milioni di euro, nel 2019 i prezzi massimi toccavano punte di 25 milioni di euro, crescendo ulteriormente nel 2024, raggiungendo gli impressionanti 29 milioni di euro. Spostandoci di pochi chilometri sull’isola di Föhr, si presenta un quadro del tutto differente. Pur trovandosi a un tiro di schioppo da Sylt, Föhr registra prezzi immobiliari notevolmente più bassi. Nel 2024, il prezzo massimo per un immobile a Föhr era di circa 3,6 milioni di euro, mentre proprietà analoghe a Sylt costavano molte volte di più. Queste differenze fanno di Föhr un’attraente alternativa per acquirenti alla ricerca di bellezza nelle immediate vicinanze del mare del Nord, senza voler pagare i prezzi elevati di Sylt.
Anche nella Germania meridionale si trovano diverse attraenti località vicino all’acqua. Tegernsee e la Regione dei Cinque Laghi di Starnberg in Baviera ospitano alcune delle più ambite e costose posizioni immobiliari del paese. Nelle zone più esclusive si pagano facilmente tra 5 e 15 milioni di euro, sul lago di Starnberg le posizioni più ricercate registrano prezzi fino a 30 milioni di euro, superando per la prima volta i prezzi sull’isola Sylt, da tanti anni il mercato più quotato della Germania.
Per chi preferisce l’atmosfera marittima, conviene dare un’occhiata all’offerta di Rügen e Usedom, isole nel mar Baltico con numerose occasioni d’acquisto, altrettanto incantevoli ma più accessibili. A Rügen, la più grande isola della Germania, si trovano accanto alle celebri scogliere bianche e gli estesi boschi
di faggio anche lussuose case vacanze e ville. Qui, i prezzi per immobili di pregio possono raggiungere 4,3 milioni di euro. Usedom conquista per lo charme delle località balneari e la vivace scena culturale. Anche qui persiste un’elevata domanda per immobili di pregio e ville in posizioni privilegiate, con quotazioni da 1,5 a 3,5 milioni di euro.
La Terra dei Laghi del Meclemburgo, famosa per l’idilliaco paesaggio lacustre e i suggestivi paesini, offre relax e tranquillità, senza impegnare somme eccessive. Inoltre, esistono lungo le coste della regione MeclemburgoPomerania Anteriore numerose offerte attraenti e accessibili. Città storiche, come Wismar o Rostock, offrono non solo una singolare ricchezza culturale, ma anche immobili a prezzi moderati in confronto alle posizioni top sul mare del Nord e sul mar Baltico. A Wismar, case vacanze in buone posizioni si acquistano per cifre tra 500 mila e 700 mila euro.
Per investitori e acquirenti alla ricerca dell’atmosfera tipica del mare del Nord, si offrono soluzioni alternative nella Frisia Orientale o a Wilhelmshaven. Queste regioni si distinguono per la fresca brezza marina e la vicinanza del Mare di Wadden. Qui, immobili vacanzieri vengono ancora commercializzati con prezzi impensabili nelle zone costiere più esclusive. Così, nella Frisia Orientale i prezzi per case in ottime posizioni vanno da 400 mila a 1,2 milioni di euro, diventando attraenti opzioni per potenziali acquirenti e investitori.
Non importa se si tratti del mare del Nord, del mar Baltico, della Terra dei Laghi o delle Alpi: l’offerta di immobili vacanzieri in Germania comprende il giusto paradiso sull’acqua per ogni gusto e ogni portafoglio. Lasciatevi ispirare dalla grande varietà dell’offerta immobiliare e dalla bellezza delle coste marittime e dei laghi tedeschi!
Fonte: Engel & Völkers Market Report Germania · 2024 CASE VACANZE
Dal mare del Nord, al mar Baltico, ai laghi: il mercato tedesco delle case vacanze è in pieno boom.
FUN FACT
BLUE MIND DESCRIVE LA CONDIZIONE MENTALE DI QUIETE E FELICITÀ, SPERIMENTATA DALLE PERSONE QUANDO
Fonte: libro – Blue Mind – Mente e acqua; Autore: Wallace J. Nichols
PREZZI DA AMATORI: POSIZIONI TOP PER IMMOBILI VACANZIERI
Christian von Gottberg, amministratore delegato di E&V Schleswig-Holstein, con Engel & Völkers dal 2005, è una persona eclettica: ha cominciato a Berlino nel settore Commercial, passando nel 2012 a Engel & Völkers Residential. Oggi, vive con la moglie, i tre figli e il cane ad Amburgo. Il suo cuore non batte solo per la città anseatica, ma anche per la Danimarca. Lì possiede insieme alla moglie danese una casa a Nord di Copenaghen: il suo ”luogo felice”, perfetto per ricaricarsi e godersi la vita.
UN EMERGENTE
MERCATO DEL LUSSO
Il mercato immobiliare di lusso di Dubai è in pieno boom! L’anno scorso, il numero di transazioni ha raggiunto un nuovo picco: rispetto all’anno precedente, si è registrato un incremento del 76 % per immobili con prezzi sopra i 2,5 milioni di euro circa. Prevalgono acquirenti stranieri ed esclusivi progetti di nuove costruzioni sulle isole di Palm Jumeirah e Palm Jebel Ali, o nelle zone di Mohammed Bin Rashid City e Dubai Harbour: il miglior lifestyle per investitori esigenti.
@engelvoelkers.global @evamericas
Dolce vita a Firenze! Con il nostro nuovo Market Center in zona Lungarno Guicciardini siamo ora a vostra disposizione anche nel capoluogo della Toscana. Firenze e dintorni sono già da alcuni anni un’ambita piazza d’investimento. Da eleganti appartamenti nel centro storico, a idilliache tenute di campagna, a esclusive ville nel Chianti: qui, potete esplorare il singolare fascino dell’Italia. Ora, il nostro team in loco vi sostiene nella ricerca di una nuova casa nel Belpaese, lasciando a voi l’incombenza di dedicarvi appieno all’arte del dolce far niente.
Prezzi in euro riferiti a case unifamiliari e bifamiliari
2024
ISOLA DI SYLT
LAGO DI STARNBERG
TEGERNSEE
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Headquarter: Alexander - Bretz - Straße 2 D-55457 Gensingen bretz.de
Flagships: Berlin Dortmund Dresden Düsseldorf Frankfurt Hamburg
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MADE IN GERMANY
Hanno in comune l’origine: l’imprenditrice Toni Garrn, l’esclusiva Oetker Collection, Chemena Kamali, direttrice creativa di Chloé, la giovane interior designer Paula Bruss e il discendente della leggendaria dinastia Maybach.
Una donna dinamica: da giovane, Toni Garrn ha lanciato la sua carriera come top model, ora si sta impegnando anche come imprenditrice.
SUPER
Da Amburgo a New York e ritorno. Da quando Toni Garrn è madre, la neo-imprenditrice vive a Berlino.
DI MICHAELA CORDES FOTOGRAFIE JAVIER LÓPEZ / TRUNK ARCHIVE
WOMAN
Una bellezza mozzafiato e una carriera eccezionale: Toni Garrn, modella di fama internazionale, ha creato una sua fondazione, è madre di una figlia e, da pochissimo, ha lanciato Super Flea Market, una piattaforma online di moda pre-loved. Abbiamo parlato con lei di arte e dell’idea di fare del bene partendo da capi di abbigliamento particolarmente belli.
oni Garrn, da fine maggio lei è presente online con la sua impresa Super Flea Market. Come sta vivendo questa situazione e quali sono state le principali sfide?
Di sicuro, questa fase è tanto eccitante quanto faticosa, soprattutto in senso positivo: è semplicemente un periodo molto avvincente per me e per la mia équipe.
Nove anni fa, ho lanciato Super Flea Market a New York come evento di beneficenza, all’epoca ancora con il nome Supermodel Flea Market . Vendevo capi di abbigliamento dismessi delle mie amiche per raccogliere soldi per la mia fondazione appena creata, la Toni Garrn Foundation, impegnata nella promozione di progetti di formazione rivolti a ragazze e donne in Ghana, Uganda e Burundi. Non
avrei mai immaginato che questo programma di beneficenza potesse sfociare un giorno in una startup con finalità sociali, richiedendomi un notevole impegno in termini di tempo e di energia. In realtà, si può dire, che dall’idea alla prima vendita sono trascorsi quasi nove anni. Ovviamente, trasposta in digitale, l’esperienza è del tutto differente. Oggi, io e la mia équipe viviamo sfide completamente diverse da quelle affrontate anni fa a NYC. Oggi va costruito un marchio forte, vanno individuate le giuste basi per i tanti settori di quest’azienda, e soprattutto: dobbiamo continuare a costruire il nostro team.
Qual è stata la sua prima vendita? Uno dei primi pezzi venduti tramite superfleamarket.org, è stato un singolare pezzo
di alta moda: dei magnifici stivali sopra il ginocchio disegnati da Jimmy Choo per Jean Paul Gaultier. Il mio personale pezzo preferito del nostro assortimento sono in ogni caso i sandali di Gianvito Rossi, indossati da Beyoncé in occasione di un servizio fotografico.
Qual è di preciso il modello commerciale di Super Flea Market?
Vendiamo vestiti e accessori, provenienti dagli armadi personali di celebrità e di altre personalità avvincenti, oppure pezzi recuperati negli archivi dei grandi brand del mondo fashion, indossati precedentemente da celebrità in occasione di qualche red carpet o durante uno shooting fotografico. Super Flea Market è una società in cui i ricavi vanno destinati a una causa. Questo significa che per ogni capo di moda venduto doniamo una somma tra il 50 % e il 90 % del prezzo al netto delle spese a una delle organizzazioni della nostra rete di ONG affiliate.
60 anni fa da mia nonna. Questo capo ha per me un valore particolare. 15 anni fa, Karl Lagerfeld mi ha regalato un vestito di Chanel, in quello stile senza tempo e meraviglioso tipico per le creazioni di Karl per Chanel. Adoro questo abito. E poi, un vestito vintage di Versace, trovato un po’ di tempo fa a New York, oramai in vendita su superfleamarket.org. Un abito incredibile! Ma ho vissuto alcuni momenti davvero particolari con questo vestito, durante il nostro evento a Miami. Ora tocca a qualcun altro, essere felice indossandolo.
Come le è venuta l’idea di realizzare il suo progetto di mercato delle pulci su scala mondiale e in digitale? Se ho capito bene, lei lavora con due socie?
Dopo il nostro ultimo grande evento Flea Market , nel 2022 a Berlino, sono venute da me Coralie, direttrice amministrativa della mia Toni Garrn Foundation, e Charlotte, titolare dell’agenzia coproduttrice dell’evento,
«La mia esperienza mostra che i prodotti tedeschi vengono presi sul serio. Made in Germany suona bene anche per me».
TONI GARRN
Mi descrive il vostro gruppo target?
Sono soprattutto amanti della moda e del vintage, sostenitori e, di sicuro, qualche appassionato di beneficenza. Hanno tutti in comune una cosa: non stanno cercando un’esperienza di shopping, ma sono alla caccia di pezzi particolari, roba che non si trova normalmente online o in un qualsiasi negozio in giro per il mondo.
Quali sono i suoi tre pezzi vintage preferiti, attualmente nel suo armadio? Ci racconta anche le provenienze?
Di sicuro, un completo rosa in velluto a coste, composto da giacca e pantaloni, cucito circa
per parlarmi della loro idea di sviluppare ulteriormente la portata di Super Flea Market, trasponendo l’intero processo online. Neanche tre mesi dopo, ci siamo incontrate a Berlino, decidendo di metterci insieme come fondatrici di una società. Avevamo l’obiettivo di costruire con superfleamarket.org una piattaforma digitale, capace di unire tre temi: la moda di lusso di seconda mano, l’economia circolare e la beneficenza.
Come nel caso del primo progetto di Flea Market, dove i ricavi servivano per sostenere la sua fondazione per l’Africa, lei intende devolvere in beneficenza anche gran parte dei ricavi di
In collaborazione con due socie, Toni Garrn ha fondato l’azienda Super Flea Market, una piattaforma di moda di seconda mano. L’obiettivo finale: fare del bene!
Con la sua nuova azienda, Toni Garrn vende vestiti e accessori provenienti, tra l’altro, dagli armadi privati di personalità famose.
Super Flea Market. Come sceglierà gli enti di beneficenza e quali sono i criteri? È vero, per quanto riguarda gli eventi Flea Market, il 100 % dei ricavi è sempre stato utilizzato per finanziare i progetti della Toni Garrn Foundation; l’ultima volta per acquistare l’attrezzatura medica per la clinica prenatale, aperta nel 2022 a Wioso, in Ghana, in collaborazione con i nostri partner.
All’epoca, la fondazione Toni Garrn si è occupata anche della produzione della manifestazione, ma dopo l’ultimo evento nel 2022 abbiamo capito che una ONG delle nostre dimensioni non aveva la struttura adeguata per poter realizzare megaeventi del genere. È molto bello ma ci costa troppo in termini di risorse e di tempo, che vogliamo e dobbiamo investire invece nella collaborazione con i nostri partner locali.
un elenco di progetti già realizzati e avere un team dirigenziale disponibile a uno scambio costante con noi.
Com’è nata la fondazione Toni Garrn?
Già durante la mia infanzia e anche successivamente, durante la mia carriera professionale, ho avuto la fortuna di viaggiare tanto. Così ho conosciuto persone delle più svariate regioni del mondo e visto tanti paesi. Nel corso del tempo, il mio interesse si è sempre più concentrato sul continente africano. Durante i miei viaggi nell’Africa subsahariana ho incontrato ragazze e giovani donne, scoprendo da vicino le loro condizioni di vita. Sono stati incontri molto pregnanti. Disuguaglianze sociali ed economiche colpiscono in modo particolarmente forte ragazze e donne, influenzando le loro vite per generazioni.
«Come madre voglio trasmettere a mia figlia la certezza di essere perfetta così com’è. In tutte le sue sfaccettature».
TONI GARRN
Quando abbiamo poi cominciato a elaborare concretamente il nuovo modello online di Super Flea Market, è stato subito chiaro che i profitti non sarebbero andati esclusivamente alla Toni Garrn Foundation, ma anche ad altre ONG, con le stesse nostre necessità di ricevere donazioni. Abbiamo un obiettivo ben preciso: offrire alle ONG la possibilità di programmare meglio le proprie attività, grazie alla partnership con noi e il conseguenziale, regolare flusso di donazioni. Così si crea insieme un sistema forte, impegnato nel contrastare ingiustizie sociali ed ecologiche. Per diventare parte delle nostra rete, le ONG (accanto alla Toni Garrn Foundation, al momento l’All Hands and Hearts e la Re:wild) devono rispettare criteri formali (ONG registrate secondo le leggi del proprio paese), presentare
Col tempo, il desiderio di impegnarmi a favore di queste ragazze è diventato sempre più pressante. Dopo una pluriennale collaborazione con Plan International, ho deciso di creare una mia fondazione, la Toni Garrn Foundation. Attualmente, siamo attivi in Uganda, in Ghana e in Burundi. Insieme ai nostri partner locali, sosteniamo iniziative rivolte alla formazione e alla salute di ragazze e donne. L’obiettivo globale è creare per queste ragazze e donne un contesto ben strutturato, capace di sostenere la formazione professionale e la crescita personale. Nel 2023, quasi 1.300 ragazze hanno ricevuto una formazione scolastica nelle nostre scuole affiliate. Per noi è estremamente importante instaurare un rapporto stretto e personale con i nostri partner locali.
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il gusto di casa DR. OETKER,
Dal lievito per dolci agli alberghi più belli del mondo: le case della Oetker Collection sono squisite, molto eleganti e altamente riservate. Ci siamo messi in viaggio per visitare gli ultimi capolavori dell’esclusiva catena alberghiera.
I soli centoventuno ettari dell’isola di Jumby Bay, situata al largo della costa di Antigua, offrono spiagge di finissima sabbia bianca, quattordici ville e quaranta suite.
DI MICHAELA CORDES
Eden Rock, St Barths
Ampiamente rinnovato, l’albergo sull’isola più bella dei Caraibi emana un nuovo splendore.
Sotto: Villa Rockstar.
37 diverse tipologie di camere e suite: direttamente in spiaggia, sulla scogliera oppure immerse nei lussureggianti giardini.
La storia della famiglia di imprenditori Oetker comincia nel 1891 in una farmacia tedesca, dove il Dr. August Oetker lancia nel 1893 il lievito polverizzato in bustina.
l vento caldo dei Caraibi gioca musicalmente con le foglie delle palme sopra la mia testa. Ancora un po’ intontiti dal jet lag e storditi dall’elevato tasso di umidità dell’aria, stiamo prendendo un drink seduti a bordo della piscina dolcemente illuminata di Villa Rockstar, dotata di sei camere e di un pianoforte a coda bianco. Ovviamente, l’affitto include cuoco e maggiordomo. In realtà, questa casa è soltanto una delle tante innovazioni dell’albergo Eden Rock sull’isola di Saint Barts che oggi vanta undici categorie di camere – arredate da Martin Brudnizki Design Studio –, una favolosa Spa e il ristorante Sand Bar, ampliato di recente, diretto da Jean-Georges Vongerichten. «Le macerie lasciate nel 2017 dall’uragano Irma sono inimmaginabile» racconta un’addetta marketing della struttura che da tanti anni vive e lavora sull’ambita isola caraibica. Ma invece di piangersi addos-
so, la famiglia Matthews, proprietaria dell’albergo, decide di rinnovarlo complessivamente, cogliendo l’occasione per elevarlo a un livello del tutto nuovo. Uno dei motivi per quest’evento sensazionale? La Oetker Collection era salita a bordo. «Una felice coincidenza e il partner perfetto» racconta un insider. Con il sostegno del manager generale Fabrice Moizan, sostenuto da un’équipe molto forte, i proprietari sono riusciti, in solo due anni di ristrutturazione, a donare alla leggendaria casa fronte spiaggia uno splendore e un glamour mai visti prima nella sua lunga storia.
Niente mezze misure e compromessi, ma qualità ai massimi livelli: un valido modo per descrivere con poche parole il motto della Oetker Collection, una catena alberghiera che rifugge assolutamente l’idea di dover fornire agli ospiti un prodotto sempre uguale, indipendentemente dal luogo in cui si trova.
La Palma, Capri L’albergo, situato in posizione centralissima, ha 50 camere – tra cui 18 suite –, una piscina e un terrazzo panoramico.
Ogni albergo viene accuratamente selezionato per essere aggiunto, come ulteriore pregiato capolavoro, all’imponente portfolio della Oetker Collection.
Non esiste! Qui, si propongono case singolari, situate nei posti più belli al mondo, unite da un solo comune denominatore: hanno tutte una personalità forte e unica, valorizzata da servizi ricercati di altissimo livello.
Le radici della famiglia Oetker e delle loro svariate imprese sono ancorate saldamente nella cultura imprenditoriale tedesca e risalgono al XIX secolo. La storia ebbe inizio con Dr. August Oetker, un farmacista tedesco che sviluppò nel 1893 un lievito in polvere capace di far crescere torte e dolci in modo semplice e sicuro. L’invenzione, commercializzata sotto il nome Backin, segnò l’inizio del grande successo dell’impresa di famiglia, la Dr. Oetker, diventata velocemente uno dei più importanti attori dell’industria alimentare.
Il salto da gruppo internazionale dell’industria alimentare a gestore di alberghi di lusso avvenne solo nel dopoguerra, quando Rudolf -August Oetker, nipote del fondatore azienda-
le, prese in mano le redini dell’impresa. Sotto la sua guida, la Dr. Oetker si espanse in vari settori, tra cui l’industria alberghiera. Ufficialmente la Oetker Collection fu fondata nel 2008, ma le sue radici risalgono al 1872, quando si inaugurò il primo Brenners Park-Hotel & Spa in Germania. La tenuta di Baden-Baden era una delle mete favorite di Rudolf-August Oetker e fu acquistata da lui nel 1941. Nell’estate del 1964, lui e la moglie Maja scoprirono, durante una gita in barca a vela nel mar Mediterraneo, l’Hôtel du Cap sulle scogliere di Cap d’Antibes. Cinque anni dopo, nel 1969, la coppia acquistò anche questa straordinaria tenuta e la ribattezzò con il nome di Hôtel du Cap-Eden-Roc.
Ne seguirono Le Bristol Paris, un eccezionale albergo di lusso situato nel cuore della Capitale francese, preso in gestione nel 1978 dalla famiglia Oetker. Oggi fanno parte della collezione internazionale anche lo Château Saint-Martin a Vence in Francia, The Lanesborough a
Très chic, lontano dal trambusto turistico eppure centralissimo, vi attende la piscina del La Palma.
The Vineta, Palm Beach Su tutte le bocche, già prima dell’inaugurazione: l’apertura della prima struttura negli Stati Uniti è molto attesa.
Gran parte degli ospiti della Oetker Collection viene dagli Stati Uniti. Così si è scelto anche in Florida di collaborare con la Reuben Brothers.
«Tutti i nostri alberghi hanno un’anima creata da persone di grande cuore, con un innato senso per la famiglia e l’eleganza».
TIMO GRÜNERT, CEO OETKER COLLECTION
Londra, L’Apogée a Courchevel, nonché il Palácio Tangará in Brasile e The Woodword a Ginevra.
A soli pochi minuti di volo da Saint Barts, al largo della costa dell’isola caraibica di Antigua, si trova Jumby Bay, una piccola isola privata dall’impronta britannica. Scoperta nel 1493 da Cristoforo Colombo, Jumby Bay ospita oggi un albergo in stile resort e diverse sontuose ville complete di personale: una struttura capace di assicurare la massima privacy, apprezzata soprattutto per vacanze in famiglia e feste di nozze. Sette anni fa, la Oetker Collec tion ha preso in gestione l’isola, aggiungendo un’ulteriore perla al proprio portfolio.
Un’altra apertura glamour ha avuto luogo la scorsa estate con il La Palma a Capri. Considerato il miglior albergo dell’isola, il La Palma registra, a un anno dall’inaugurazione, il tutto esaurito grazie anche all’ottima posizione sul corso principale, il particolare fascino esercitato dall’ambita
isola mediterranea sugli statunitensi e lo straordinario tocco estetico dell’interior designer maltese Francis Sultana. La Spa collabora con Augustinus Bader, un altro brand tedesco. In cucina regna lo chef napoletano Gennaro Esposito, creando piatti squisiti.
Con l’apertura dell’albergo The Vineta a Palm Beach, prevista per fine 2024, il gruppo alberghiero tedesco si espande per la prima volta verso gli Stati Uniti. L’edificio color rosé, costruito nel 1926, è stato rivisitato dall’architetto d’interni parigino Tino Zervudachi. Come accaduto già a Capri, anche qui si collabora con il gruppo Reuben Brothers. Le aspettative per l’apertura sono enormi. Timo Grünert, CEO della Oetker Collection, riassume così le caratteristiche del gruppo: «Alberghi straordinari che hanno sempre un’anima creata da persone di grande cuore, con un innato senso per la famiglia e l’eleganza». Voglia di saperne di più su questo tema?
Si ispira a Rose Uniacke, Giancarlo Valle e Pamela Shamshiri: la interior designer Paula Bruss
California
DREAMING
Tutte ebbe inizio con Pamela Anderson e l’incarico di creare un nuovo interior design per una piattaforma di streaming. Oggi, Paula Bruss non ha più bisogno di qualche celebrità in traino per attirare l’attenzione dei californiani. Lo stile della giovane tedesca è vincente.
DI PATRICIA ENGELHORN
Il tavolo da pranzo, originario dal Sud della Francia, è stato acquistato dalla casa d’aste online LiveAuctioneers. Commercializzate da 1stDibs, le antiche sedie inglesi.
Adire il vero, voleva solo fare una vacanza. Quando partì con i genitori e la sorella minore dal quartiere di Eppendorf per Los Angeles, Paula Bruss aveva 14 anni e frequentava il liceo ad Amburgo. «Fin dall’inizio, ho trovato L. A. incredibilmente cool. Una questione di prospettive, persone completamente diverse da noi, bel tempo» racconta Bruss. «La città è piaciuta a tutti noi e il primo pensiero fu di restare lì». Un’idea spontanea seguita dall’azione. Nel 2014, la famiglia si trasferisce a Malibu; inizialmente per sei mesi, presto prorogati e attualmente senza scadenza.
Chi cerca oggi Paula Bruss su Google, la trova come amica di lunga data di Dylan Jagger Lee, famoso come modello e musicista, nonché come figlio di Pamela Anderson e del suo ex marito Tommy Lee. Inoltre, si scopre che Bruss ha 24 anni e lavora come interior designer. Amicizia e lavoro sono nati in modo del tutto casuale, come racconta Paula: «Dylan e io eravamo vicini di casa a Malibu. Ci conoscevamo di vista, grazie ai numerosi ‘Hi, how are you?’ che la gente si scambia incrociandosi
spesso». Fino a una festa a casa di Dylan, soltanto tre case più in là. «Da allora, ci siamo visti quasi ogni giorno». Anche quando Paula va a studiare a New York per un anno, il nuovo amore sopporta la separazione. «Quando sono ritornata a L.A. siamo andati a vivere insieme».
Nel frattempo, Paula si è immatricolata al Fashion Institute of Design & Merchandising di L.A. «Mia madre ha un grande interesse per l’interior design e l’architettura. È stata lei ad arredare in modo favoloso la nostra prima casa a Malibu, è stata perfino pubblicata sulla rivista Architectural Digest. Mi piaceva questo campo ma avevo dei dubbi se fosse possibile trasformarlo in un lavoro con valide prospettive di carriera». Che si possa fare e come funziona, lo ha imparato velocemente. Durante lo studio, ma soprattutto da Vanessa Alexander, una rinomata interior designer per la quale lavora ogni tanto. Ancora giovanissima, è dotata di entusiasmo e di grande senso estetico: «Da Vanessa ho imparato come rimodellare completamente una casa».
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Il quadro Shrimp Boat è un’opera di Andrew Piedilato; la seduta bianca è di Living Divani.
Il divano curvato è stato realizzato su misura, liberamente ispirato al Polar Bear Sofa del designer francese Jean Royère.
FOTOGRAFIA:
DANIEL COLLOPY
Cool comeChemena
La prossima icona tedesca del mondo fashion potrebbe essere lei: Chemena Kamali emoziona con la sua prima collezione per la storica maison parigina Chloé. La stilista dimostra come ispirarsi a un sogno per trasformarlo in un immenso successo.
DI KATHARINA PFANNKUCH
Chemena Kamali è cresciuta a Dortmund, tra Treviri e Londra ha studiato design della moda.
uasi quasi, i commenti dello show, organizzato per la presentazione della prima collezione Chloé di Chemena Kamali, suonano come un autoritratto della stilista: voleva sentire di nuovo l’aura della «donna Chloé», si leggeva lì, «la sua naturale bellezza, il suo carisma e la sua energia istintiva», tutte qualità «iconiche e rinfrescanti».
Londra. Sembra che da sempre sia stata spinta da un obiettivo ben preciso: lavorare per Chloé. Oggi, la maison, aperta nel 1952 a Parigi, fa parte del gruppo Richemont; la fondatrice, Gaby Aghion, è considerata l’inventrice del prêt-à-porter. Da allora, Chloé è sinonimo di una moda che non limita la libertà del corpo femminile ma lo avvolge con una leggerezza perfetta per il quotidiano.
Un amore così persistente per un brand, capace di sopravvivere anche a lunghe assenze, è un’eccezione nel mondo fashion.
Quando, a conclusione del suo acclamato debutto di febbraio, la stilista salì in passerella – vestita con una camicia color mou, jeans e scarpe da tennis, abbracciando spontaneamente il figlio e lanciando allegramente baci nel prestigioso pubblico (in prima fila sedevano celebrità come Jerry Hall e Sienna Miller) –, fu evidente che lei incarnasse l’essenza della donna Chloé: allo stesso tempo iconica e fresca, sicura di sé e mite, sensuale senza essere forzatamente sexy, rilassata e ambiziosa.
Le ambizioni non le mancano: Chemena Kamali nasce nel 1981 a Düsseldorf, cresce a Dortmund per poi studiare fashion design a Treviri e laurearsi nel 2007 alla Central Saint Martins University of the Arts di
Lì – e solo lì – Kamali voleva assolvere il tirocinio obbligatorio del suo corso di laurea, come ha confessato a gennaio a Vogue: invece di inviare come i suoi colleghi numerose candidature a tutte le grandi case di moda, lei prende il treno per Parigi, va alla sede principale di Chloé e aspetta finché non riesce a compiere il miracolo di poter mostrare di persona il proprio portfolio di presentazione. Kamali punta tutto su una carta, o meglio sul portfolio dei suoi lavori. Con successo. Il tirocinio è suo! Questo avvio di carriera, degno di un film, è solo l’inizio. Kamali è assunta da Chloé come stilista junior, nel 2012 ritorna in azienda come direttrice del design. Nel frattempo, si sofferma anche da Strenesse e da Alberta Ferretti, per sei anni lavora per Saint Laurent. Ma l’amore per Chloé non è mai svanito, un fatto notato
Al Met Gala, a maggio 2024: Chemena Kamali (centro) con le attrici Zoe Saldaña, Sienna Miller ed Emma Mackey (da sinistra), nonché la regista Greta Gerwig (seconda da destra).
Fluido, cool, disinvolto: Chemena Kamali
rivisita i classici di Chloé, come in questo look. La riedizione della Bracelet Bag va a ruba.
anche da altri. Kamali ha riferito a Vogue le risposte di Anthony Vaccarello, direttore creativo di Saint Laurent, ad alcune sue proposte: «Eh no, troppo femminile, troppo morbido. Tienitelo per Chloé!»
Nell’autunno del 2023, diventa direttrice creativa di Chloé. Nell’annuncio ufficiale del nuovo incarico non esita a confessare il suo amore: «Da sempre, il mio cuore batte per Chloé, da quando ho attraversato oltre 20 anni fa la soglia della maison». Un amore capace di sopravvivere anche a lunghe pause, un’eccezione nel mondo della moda, abituato a ricoprire le posizioni dei creativi a ritmi sempre più incalzanti. E c’è da dire che, ancora oggi, gran parte del personale è maschile.
Dopo le dimissioni di Sarah Burton da Alexander McQueen nello scorso autunno e quelle di Virginie Viard da Chanel, il cerchio di celebri stiliste – Miuccia Prada, Donatella Versace e Maria Grazia Chiuri – si sta nuovamente ristringendo. Pare appropriato, che il nome di Chemena Kamali si imponga all’attenzione proprio ora, e questo ben oltre il mondo degli addetti ai lavori. Altrettanto appropriato è il fatto che Chloé sia famosa per la sua
dirigenza femminile, anche se con Laurent Malecaze, dall’anno scorso presidente e AD, c’è di nuovo un uomo alla guida dell’azienda. Ma nei 72 anni di storia aziendale, la parte creativa è stata spesso segnata da donne, tra cui Stella McCartney, Phoebe Philo, Claire Waight Keller e, di recente, Gabriela Hearst. Una scelta alquanto pragmatica, considerato che per una donna è molto più facile che per un uomo, testare nel quotidiano i capi progettati per altre donne. Una realtà che dovrebbe riflettere la filosofia della fondatrice aziendale Gaby Aghion: quando altri grandi stilisti puntavano ancora su silhouette ispirate dal New Look di Dior, Aghion stava già impegnando la donna Chloé nella conquista del mondo, abbigliata in modo comodo ma elegante. La prima sfilata prêt-àporter del marchio nel 1956, non ebbe luogo in un elitario salotto parigino, ma nel leggendario Café de Flore, un ritrovo di bohemiens, liberi pensatori, artisti e intellettuali. Karl Lagerfeld, habitué del Flore, era uno dei pochi uomini a disegnare per Chloé. I bozzetti creati da lui durante i suoi due incarichi – dal 1964 al 1984 e dal 1992 al 1997 – influenzano ancora oggi Kamali, soprattutto i progetti dei tardi anni ’70. Impossibile ignorare le reminiscenze di quest’epoca nella sua prima collezione: morbidi drappeggi, merletti trasparenti, volant ondeggianti, soffici pelli, jeans abbinati a zoccoli, il tutto completato da accessori vistosi: grandi occhiali da sole e fasce, una cintura dorata con impressa la sinuosa firma di Chloé, per non dire di una riedizione della Bracelet Bag, creata nei primi anni 2000 da Phoebe Philo. Un tocco di estetica boho chic, molto Chloé oppure, con le parole della stilista, «un ritorno alle radici» e «un nuovo inizio». La visione d’insieme è dolce, giocosa, volutamente incompleta e tuttavia adatta all’uso quotidiano, una raffinata risposta alla sobrietà del minimalismo, alla freddezza dell’era digitale e alla confusione di un mondo scosso da continue crisi.
Con la sua apparizione alla fine dello show di debutto, tanto disinvolta quanto fiera, Kamali si è conquistata la sua personale corona: non luccicante e sovraccarica, ma dolcemente riverberante. Alla ribalta abbiamo notato una persona empatica, una madre che chiunque vorrebbe come amica, con un gusto e un armadio capaci di assicuraci un solido sostegno stilistico, simile a quello dato da Phoebe Philo in passato. Nel caso di Kamali, i capi da scegliere nel suo armadio sarebbero tanti: possiede una collezione di camicie di oltre 600 pezzi. Un numero appropriato, come tante altre cose in questa storia di successo, visto che le camicie sono parte integrante del DNA del marchio. L’entusiasmo del pubblico e l’eco mediatico parlano chiaro: questa donna Chloé è tangibile.
Voglia di saperne di più su questo tema?
Maybach il buono
Il suo bisnonno Wilhelm ha inventato la prima automobile moderna. Tre generazioni dopo, Ulrich Schmid-Maybach sostiene giovani talenti in onore dei suoi antenati. Una conversazione sulla filantropia e il coraggio per l'innovazione.
DI STEFFI KAMMERER
engono custodite in musei e nei ben temperati garage dei collezionisti: le Maybach d'epoca. Vetture con un nome che fa pensare a morbidissimi sedili in pelle, sinonimo di eleganza e comfort come nessun altro marchio automobilistico. Lo status symbol per eccellenza! Sono passati oltre cent'anni dall'inizio della storia di successo della leggendaria Maybach W3. Poi, nel 2002, il marchio Maybach è stato rilanciato per diventare nel 2014 parte del marchio Mercedes.
Anche lei guida una Maybach?
Il mio mezzo di trasporto preferito è la bicicletta, ma in ufficio vado con la mia Mercedes vecchia 25 anni. Però, la mia famiglia possiede una Maybach, parcheggiata in Germania. In California ho una Mercedes-Maybach S 680 della serie speciale creata da Virgil Abloh.
«Wilhelm Maybach e Gottlieb Daimler hanno
costruito insieme la prima automobile moderna».
ULRICH SCHMID-MAYBACH
Lei è cresciuto a San Francisco, suo padre lavorava lì come medico. Che rapporto aveva con Heilbronn e Friedrichshafen, due luoghi di grande importanza per l'azienda di famiglia?
Per noi, la Germania è stata sempre molto presente. Con noi figli, i miei genitori parlavano solo in tedesco e ogni sabato frequentavamo un corso di tedesco. Ho indossato anche i tradizionali pantaloni in pelle, ovviamente un costume non ben accolto dai miei compagni alle scuole medie. Mia madre era nel consiglio d'amministrazione della vecchia Maybach-Motorenbau GmbH e si recava regolarmente sul lago di Costanza. Uno dei miei primi ricordi d'infanzia è di me bambino presente a uno di questi incontri, ascoltando attentamente. C'erano anche le
corse di auto d'epoca alle quali abbiamo partecipato ogni anno. Tutto questo accadeva a Friedrichshafen, il luogo dove mio nonno aveva costruito la propria azienda e dove era cresciuta mia madre. La città è famosa come luogo di nascita di un certo tipo di industrie tedesche. C'è la ZF Friedrichshafen AG, e poi ci sono Dornier e Maybach. Sono nati lì, perché il conte Ferdinand von Zeppelin aveva scelto a fine '800, inizio '900 questa sede per costruire il suo dirigibile. Più tardi divenne cofondatore della Maybach Motorenwerke, insieme a mio bisnonno Wilhelm Maybach. Lui ha costruito il primo motore a combustione interna ad alta velocità, il primo traghetto a motore e la prima motocicletta, il tutto in collaborazione con Gottlieb Daimler.
Come si sono conosciuti Gottlieb Daimler e Wilhelm Maybach? Tramite la Confraternita di Reutlingen, un orfanotrofio protestante, dove visse Wilhelm Maybach da quando aveva dieci anni, dopo la morte dei genitori scomparsi ancora molto giovani. L'istituto comprendeva un'officina meccanica, diretta da un giovane ingegnere: Gottlieb Daimler. Inizialmente, mio bisnonno doveva ricevere una formazione da panettiere, finché Daimler non vide i dettagliati schizzi disegnati da mio bisnonno e disse: «Wow, questo ragazzo ha davvero un grande talento. Lo prendo con me». A seguire, i due si spostarono verso un'altra fabbrica di motori, ma per motivi di diritto contrattuale Maybach non ebbe il permesso di lavorare su progetti sviluppati presso una delle precedenti imprese. Per questo motivo Daimler decise di firmare personalmente i lavori e i progetti di Wilhelm Maybach, una pratica applicata anche in caso di alcuni brevetti e scoperta soltanto tanti anni dopo. Questo è anche il motivo per cui la Mercedes onora nella propria storia aziendale il contributo di Maybach, perché le basi tecnologiche sono state sviluppate da Wilhelm Maybach.
E il figlio Karl, suo nonno, ha seguito le orme paterne?
Mio nonno ha costruito i motori per i dirigibili Zeppelin. Anche questo ebbe luogo a
Sopra: l'artista Vahakn Arslanian (destra) e il suo mentore Julian Schnabel, nel 2011 durante la Biennale di Venezia. Sotto: il grafico Michael Schwab ha progettato una serie di manifesti per la Maybach Foundation.
Maybach dagli inizi fino a oggi
1 Ulrich Schmid-Maybach di fronte al Castello Fürstenberg in Württemberg. 2 Nel 1921, la Maybach-Motorenbau GmbH presenta la sua prima automobile, la Maybach W3 3 Già nel 1897, la Daimler-Motoren-Gesellschaft lancia la produzione seriale di macchine che montano il motore Phönix di Maybach. 4 In Uganda, Ulrich SchmidMaybach (2° da sn) studia il lavoro del ricercatore di HIV David Bangsberg (5° da sn) , responsabile per la formazione di medici in Africa orientale. 5 Adolf Daimler, figlio di Gottlieb Daimler, alla guida della Daimler Motorkutsche del 1886, con suo padre come passeggero. 6 Wilhelm Maybach, l'inventore della prima Mercedes, in occasione del suo 80° compleanno con la nipote Irmgard, madre di Ulrich Schmid-Maybach, che segue il marito, un medico, negli Stati Uniti. 7 Nel 1909, Karl Maybach fonda insieme a suo padre Wilhelm e il conte Ferdinand von Zeppelin la Maybach-Motorenbau GmbH. 8 Lusso assoluto: la Zeppelin DS 8 della Maybach, dotata di un motore a 12 cilindri, era uno status symbol negli anni '30. Pesava fino a tre tonnellate ed era la vettura dei capitani dell'industria e di altri esclusivi clienti. 9 È considerata la prima automobile moderna della storia: la Mercedes 35 PS, qui nel 1901, durante un finesettimana di corse a Nizza.
Nel 1909, Wilhelm Maybach e il conte Ferdinand von Zeppelin hanno fondato l'azienda Maybach-Motorenbau.
La Mercedes-Maybach S-680 e Ulrich Schmid-Maybach con outfit abbinati. Di questo modello esistono solo 150 esemplari. L'edizione speciale è stata disegnata da Virgil Abloh, il leggendario direttore artistico di Louis Vuitton.
Friedrichshafen. Si può dire che la Luftschiffbau Zeppelin era un'icona dell'industria, causa indiretta della nascita di una serie di altre imprese in zona, da officine del gas, alla produzione di trasmissioni e aeroplani fino alla costruzione di motori e sistemi di propulsione, come nel caso della Maybach. Uno dei grandi fraintendimenti in merito alla Maybach è la convinzione diffusa che produca esclusivamente auto di lusso. Invece, ha prodotto anche motori di alta precisione e brevettato numerose invenzioni. Con lo sviluppo di questi motori a combustione interna, Wilhelm Maybach ha contribuito all'estinzione della macchina a vapore. A seguire, suo figlio Karl si è appropriato di questo pensiero ingegneristico, applicandolo a navi, treni e, quasi per caso, anche alle automobili. Il più grande merito di Karl Maybach durante la radicale trasformazione delle ferrovie tedesche è stata l'invenzione di motori diesel ad alta velocità che hanno segnato la fine della locomotiva a vapore. Le nuove locomotrici con motori a combustione raggiungevano una velocità massima di 200 chilometri l'ora, dimezzando così il tempo di viaggio tra Amburgo e Berlino.
«Conrad Muzoora, sostenuto da noi per cinque anni, è uno dei ricercatori più pubblicati dell'Africa orientale».
ULRICH SCHMID-MAYBACH
Forse, senza il sostegno di Gottlieb Daimler suo bisnonno non avrebbe mai potuto sviluppare il proprio talento. Lei ha colto questo dubbio, dando vita alla Wilhelm & Karl Maybach Foundation che offre programmi di mentoring creati su misura. Qual è stata la spinta iniziale?
Nei primi anni 2000, sono stato al festival di Cannes per assistere a una serie di eventi.
È stata un'esperienza grandiosa e molto intensa, ma a fine manifestazione ci si trova molto stanchi. Ne sono uscito con la voglia di smuovere qualcosa. Durante il volo di rientro per gli Stati Uniti, stavo seduto accanto a un uomo, un medico, e abbiamo iniziato a parlare. Per quasi l'intera durata del volo abbiamo parlato del suo lavoro. Il suo campo erano le malattie infettive, si occupava della formazione di medici nell'Africa orientale. Il suo nome è David Bangsberg. Gli chiesi se ci fosse un modo per sostenerlo. Da questo incontro è nato il nostro primo progetto di mentoring, rivolto a Conrad Muzoora, che abbiamo sostenuto per cinque anni. Oggi, Muzoora è primario di una sua clinica e uno dei più pubblicati ricercatori dell'Africa orientale.
Come scegliete mentori e mentees?
È un processo che cambia da progetto a progetto, dipende da chi ci contatta. Un esempio: abbiamo da poco concluso un progetto di atletica in Sudafrica che ha permesso a un giovane uomo di una famiglia Zulu molto povera di diventare un eccezionale cavaliere. Ci aveva contattato la British Polo Association, presentandoci il progetto. Grazie a un pluriennale programma di mentoring, siamo riusciti a mettere il giovane in contatto con le leggende del polo in Argentina e nel resto del mondo. Grazie a questa esperienza, è diventato il primo giocatore di colore della nazionale di polo del Sudafrica.
C'è una possibilità di incrementare queste storie di successo?
Ancora non ve lo posso rivelare ma ci stiamo lavorando. Però prima finiamo i lavori per il Maybach Museum, attualmente in costruzione nella zona pedonale di Friedrichshafen. Per me è anche importante ricordare ai tedeschi che la voglia di mettersi in gioco, di rischiare, questo audace spirito innovativo oggi identificato con la Silicon Valley, 120 anni fa era di casa sulle sponde del lago di Costanza. Quindi, la domanda da porsi è: come fare per tornare lì? Come possiamo risvegliare questa mentalità?
Voglia di saperne di più su questo tema?
Esistono caratteristiche tipicamente tedesche che sono state d’aiuto in questo processo? Sono sempre molto puntuale o cerco di avvertire il prima possibile quando mi capita di essere in ritardo. Sfortunatamente, da quando sono madre a volte non ci riesco.
Affidabile, puntuale, un sesto senso per l’alta qualità, caratteristiche spesso derise dagli stranieri, ma anche utili basi per costruire una solida attività commerciale. Come ha vissuto gli effetti causati da queste caratteristiche durante la sua carriera di modella e fino a che punto li avverte oggi, in veste di imprenditrice tedesca?
Lo scambio di informazioni è costante, soprattutto tramite i mezzi digitali, come e-mail, videochiamate e Whats App. Una volta l’anno, andiamo a trovare i nostri partner, quest’anno, ad agosto, in Burundi.
Negli Stati Uniti, la cultura delle generose donazioni a favore di enti di beneficenza – anche di somme importanti – è considerata un obbligo sociale. In Europa – in particolare in Germania –non è ancora così diffuso. Intende cambiare anche la situazione in Germania con il suo concept commerciale? Quale disponibilità riscontra nei suoi affari quotidiani?
Sono convinta che l’approccio profit for purpose sarà la nuova via per il successo. In Germania riscontro sempre grande riservatezza quando si tratta di rivelare i propri contributi nell’ambito della beneficenza, sia da parte di persone singole che sul piano aziendale. Mi chiedo sempre il perché. Se fa parte della tua filosofia e non si tratta di greenwashing , allora ne puoi anche parlare! Cercando di contagiare altri con le tue azioni! Quindi, sì, Super Flea Market vuole essere uno strumento per dire ad alta voce cosa possa fare chiunque, persona o azienda, per sostenere la natura e l’umanità.
Lei ha avviato la sua carriera di modella partendo dalla Germania, all’epoca ancora molto giovane.
La mia esperienza mi ha mostrato che prodotti tedeschi vengono presi sul serio. Soprattutto, perché la provenienza tedesca comporta una promessa di qualità. Made in Germany suona bene anche per me.
Mi può spiegare come vive oggi la collaborazione con partner di altri paesi? Anche in quei casi il certificato Made in Germany è un aiuto? D’altronde, cos’è che possiamo imparare noi tedeschi da altri paesi e da altre mentalità?
Made in Germany è comunque sempre d’aiuto. Nel nostro caso va aggiunto il fatto che siamo un’azienda fondata e diretta esclusivamente da donne. Queste ci rende agli occhi dei nostri partner commerciali una realtà ancora più avvincente. In genere, i tedeschi sono sempre molto riservati quando si tratta di accettare o provare qualcosa di nuovo, senza perdersi subito in critiche. Un processo davvero difficile. Da non confondere col feedback costruttivo (sorride). Altri paesi europei si mostrano più aperti o meno scettici. La Germania non è famosa come early adopter
Sua madre ha sostenuto lei e la sua carriera con le sue conoscenze in campo finanziario. Quali altri valori le sono stati trasmessi dai suoi genitori, utili anche oggi nel suo ruolo di imprenditrice e madre?
Siamo una famiglia molto unita. Per me è una bella sensazione, trovarmi parte di una comunità. Come madre voglio trasmettere questa
esperienza anche a mia figlia. Poi, in veste di imprenditrice, trovo molto importante la coesione: nel team e nella community di Super Flea Market ma anche tra collaboratori e partner. Lo scambio interpersonale non solo mi diverte, ma costituisce anche uno dei più importanti elementi per avere successo a tutti i livelli. Le persone vogliono essere viste, è importante riconoscere le loro esigenze.
Lei ha una figlia. Quanto ci tiene a essere percepita da lei come modello? Quali sono i valori e i concetti particolarmente importanti per lei?
Come gestisce i sensi di colpa diffusi tra tutte le madri lavoratrici, e cosa consiglierebbe ad altre madri intenzionate a scegliere la libera professione? C’è stato qualche consiglio particolarmente utile per lei?
Il mio consiglio più importante è di farsi aiutare e di chiedere aiuto quando serve. La mia famiglia, i miei amici e la mia babysitter sono i miei più grandi pilastri, persone capaci di dare a mia figlia amore e affetto. Solo così la mia vita può essere armoniosa.
La sensazione di non poter soddisfare al 100 % tutte le richieste, e gestire di conseguenza questo senso di mancanza, è una condizione che sto ancora imparando ad accettare. Ci sono giornate in cui tutto fila liscio e altre che sono una costante sfida. In questi casi è importante chiedere aiuto, anche se è difficile. Come madre voglio far capire a mia figlia che lei è giusta così com’è. In tutte le sue sfaccettature. E questo vale anche per me.
Quale prospettiva vede per Super Flea Market, proiettando in avanti i suoi sogni di dieci anni?
Dove vede l’azienda a quel punto?
Per il futuro vorrei dare una seconda vita ai più bei vestiti, alle più splendide scarpe e borse –provenienti da esclusivi armadi e celebri red carpet in tutto il mondo –, tramite la vendita sulla piattaforma superfleamarket.org. In fondo, la nostra idea va molto oltre i semplici capi d’abbigliamento pre-loved delle celebrità: vogliamo contribuire a creare un’economia davvero circolare, sostenendo contestualmente iniziative a favore della giustizia sociale ed ecologica. Io e il mio team ci stiamo impegnando per questo.
Voglia di saperne di più su questo tema?
La topmodel Toni Garrn è stata scoperta come modella poco prima del suo 14° compleanno. A soli 15 anni era già il volto di Calvin Klein.
Segue da pagina 37
in Canada. Questa volta Paula Bruss sarà responsabile per la trasformazione, anche se il look dovrà rispettare i gusti della Anderson: «Il suo stile è molto romantico, ama le rose, i divani soffici, cuscini, fiori e specchiere per i suoi flaconi di profumo. Casa sua sembra un castello da fiaba francese». Nessun problema per Paula, capace di immedesimarsi nello stile dei suoi clienti. Inoltre, lo stile Boudoir di Pamela Anderson le piace molto. «È facile lavorare con Pamela, perché lei è molto rilassata e si fida di me. Non solo perché sono la ragazza di suo figlio, ma soprattutto perché vengo dall’Europa, un fatto che mi aiuta a comprendere meglio il suo gusto ispirato alla Francia».
Segue da pagina 49 Nel 2023, quando ottiene il suo bachelor in Interior design e Architettura d’interni, il suo primo grande progetto è già pressoché terminato: la casa dove vive con Dylan, suo fratello Brandon, la ragazza di quest’ultimo, Lily, e i due cani della coppia, Dinosaur e Zucchini.
Si tratta di una fattoria degli anni ’50 del ’900, situata in Rancho Street a Encino, a mezz’ora d’auto dal centro di Los Angeles. «Dylan e Brandon hanno comprato la casa, affidando a me il progetto per la ristrutturazione e l’arredo degli interni. In realtà, il progetto era fuori dalla mia portata e all’inizio ho accettato un po’ di aiuto, anche per terminare contestualmente i miei studi. Sono molto felice del risultato finale e tutti noi viviamo con grande piacere in questa casa».
Non c’è da stupirsi: abbondanza di spazio, pavimenti ricoperti con vellutato tavolato di legno, una cucina a pianta aperta con pareti color cioccolato, tonalità naturali, tappeti marocchini, bagni piastrellati con mosaici dall’aspetto antico e mobili vintage accuratamente selezionati. La visione d’insieme ricorda un’accogliente casa di campagna inglese, con qualche elemento europeo e un allegro tocco giovanile, tipicamente americano. La casa finì in televisione – this is America –, nello show Pamela’s Garden of Eden, un programma di Pamela Anderson su case ristrutturate. Fu mandato in onda una prima volta dall’emittente di pay TV HGTV e poi da Hulu.
La prossima stagione è in lavorazione: sarà dedicata alla ristrutturazione della rimessa per barche di Pamela Anderson su Vancouver Island
Ovviamente, questa collaborazione ha suscitato attenzione, ma in genere i clienti di Paula arrivano attraverso altri canali, molto meno clamorosi. In collaborazione con un’amica, ha inaugurato alcuni mesi fa una galleria di nome Raum, in una delle migliori posizioni di Hollywood Ovest: sopra si trova il suo studio di design, sotto un negozio, specializzato in mobili anni ’50 e antichi, accessori per la casa, arte e altri oggetti belli.
Il design di Paula Bruss aggiunge a elementi europei un allegro tocco giovanile, tipicamente americano.
A questo si aggiunge una collaborazione con due giovani imprenditori che acquistano case per rimodellarle e rivenderle. Il lavoro del remodeling tocca a Paula. A giugno dell’anno scorso è stata completata la prima sua casa in zona Woodland Hills. Le chiedo se in America sia stato più facile avere successo in questo settore lavorativo? «Sicuramente sì» risponde Paula Bruss, «in Europa, gran parte delle persone arreda le proprie case da sé, senza aver bisogno di un designer. Qui, le cose funzionano in modo differente, la gente ama chiedere consigli». Il fatto di venire dalla Germania è per lei un valore aggiunto: gli americani adorano l’old world look. E lei lo rappresenta, nonostante la giovane età. «Il mio stile è piacevole, fa sentire bene quasi tutti».
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Un ambiente che emana tranquillità, non solo di notte. I due sgabelli sono antichi e vengono dall’Italia.
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A cura di Inken Becker & Merle Wilkening. Inserzioni pagine 70 – 183.
Opera d’arte totale con vista sul ponte di Glienicke: la villa sorge maestosamente sulle rive del fiume Havel.
Inaugurata nell’anno di pubblicazione del celebre romanzo Il grande Gatsby, la villa appare come una trasposizione architettonica del modello letterario
Gioiello dell’Havel sulle rive
La casa con vista sul ponte di Glienicke è unica nel suo genere e ricca di glamour. Inoltre, ha una storia degna di nota: The Villa – Berlin è un magnifico omaggio allo stile classico e all’opulenza
Una casa nata per dare spettacolo!
La sua lunga storia si percepisce in ogni singolo angolo.
Qui ritroviamo Il grande Gatsby.
La villa fu inaugurata nel 1924 con una stupefacente festa.
Il raffinato concept cromatico della villa rivela ulteriormente l’unicità degli imponenti ambienti.
a porta a doppia anta si apre come per magia, il parquet è lucidato a specchio, il sole inonda tutto l’ambiente. Lo sguardo si sofferma sul soffitto, ricoperto da delicate decorazioni in stucco. Nell’ampio foyer sembra di sentire ancora i passi di visitatori di altri tempi. Tutto appare come il mondo di un sogno, simile a un viaggio nel tempo verso la Berlino degli anni ’20 del ’900, un’epoca dorata, eccitante e animata da notti piene di glamour. Inaugurata nell’anno di pubblicazione del ce -
lebre romanzo Il grande Gatsby, la villa appare come una trasposizione architettonica del modello letterario: gli arredi sontuosi ed esuberanti potrebbero essere usciti da quelle pagine. Con la costruzione della villa, Berlino ottenne un nuovo fulcro della vita mondana. La casa sorge come un palazzo su una lingua di terra, in alto, sopra le sponde dell’Havel, proprio quel fiume bordato da ampi parchi che fa di Berlino la Capitale più verde d’Europa. Circondata da alberi secolari, parte di un paesaggio ancestrale, la tenuta si presenta come un lussuoso
Negli ultimi anni, la casa è stata integralmente risanata per volontà dell’attuale proprietario, che ha affidato i lavori al rinomato studio d’architettura Kahlfeldt.
In tutta la casa, le tinte forti ma misurate fanno da contrasto alla sobria linearità dello stile neoclassico.
Oggi, la villa si presenta con tutto lo splendore dell’epoca di costruzione.
ENGEL & VÖLKERS Berlin (DE)
Contatto: Marcel Kaskeline
rifugio immerso nella natura, ma tuttavia nelle immediate vicinanze della vita culturale e politica di Berlino. Sia le stanze che i giardini offrono una vista su paesaggi sempre nuovi. Nel campo visivo si trovano ben tre castelli. Le grandi finestre ad arco fanno da cornice alla meravigliosa vista: il Castello di Babelsberg, il Castello Klein Glienicke e il Castello di caccia di Glienicke sembrano degli immensi quadri. Accanto al viale d’accesso della villa si trova il ponte di Glienicke. La costruzione storica collega Berlino e Potsdam. Fino al 1989, la frontiera tra i due Stati tedeschi passava esattamente al centro del ponte. Anche la villa è, oramai, parte della storia tedesca. Vincolata come bene culturale, l’edificio è compreso nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO, Palazzi e parchi di Potsdam e Berlino. La villa è stata progettata dagli architetti Carl Mohr e Paul Weidner per conto della famiglia di imprenditori Kampffmeyer, fin dal medioevo proprietari di mulini. Nei primi anni del ’900, Kurt Kampffmeyer divenne il più importante proprietario di mulini in Germania. Alcune delle farine da lui prodotte, come i marchi tradizionali Aurora, Gloria e Diamant, esistono ancora oggi.
L’estetica degli interni della villa riprende in modo giocoso l’atmosfera di uno dei più importanti periodi della storia prussiana, creando un’armoniosa successione di ambienti. Le decorazioni esuberantemente ricche sono
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& Völkers
state realizzate dai più talentuosi artigiani dell’epoca.
Negli ultimi anni, la casa è stata integralmente risanata per volontà dell’attuale proprietario, che ha affidato i lavori al rinomato studio d’architettura Kahlfeldt. Sotto l’attento controllo dell’Assessorato dei Beni Culturali, sono stati restaurati gli antichi stucchi, integrati i lavori di intaglio e ritessute le storiche carte da parati in seta. Inoltre, l’edificio è stato dotato di invisibili tecnologie di ultima generazione. Il raffinato concept cromatico rivela l’unicità di ogni singolo ambiente. Ogni salone, ogni stanza ha un’atmosfera tutta sua e uno stile personalizzato. Tradizionali tende cucite su misura, diversi mobili antichi accuratamente restaurati e ripristinati, nonché una serie di classici del design completano l’opulento arredo degli interni. Alcuni arredi moderni, fabbricati su misura, mettono ulteriormente in risalto il fascino dei locali storici.
Situato a solo 20 minuti d’auto dalla City West di Berlino, il grande parco che circonda la villa si presenta come un singolare rifugio, una vera oasi della quiete che trova continuità negli sconfinati paesaggi del circondario. Delle terrazze, protette da sguardi indiscreti grazie alle grandi siepi, si alternano con ampi prati, offrendo un’abbondanza di spazio sia per godersi l’intimità della vita quotidiana che per l’organizzazione di mondane feste estive.
Berlino, Germania Prezzo su richiesta.
Superficie abitabile ca 1.500 m²
Superficie terreno ca 8.220 m² E&V ID W-02SRHV
Alzarsi, aprire le finestre e continuare a sognare! L’ampio giardino invita a godersi in santa pace l’idillio privato.
Oasi isolana
Lì, dove soffiano i venti del Mare del Nord e le maree
si alternano, sorge l’antica Töpferhaus, fedele testimone di altri tempi. La tenuta, situata a Keitum sull’isola di Sylt, rivela il suo passato artistico.
hi approda qui come ospite o residente, riceve il caloroso saluto della casa. La parola Töpferhaus spicca in grandi lettere sopra la porta azzurra. Tutto intorno si arrampicano rose fiorite, mentre il tradizionale tetto in canna protegge la casa, simile a una cuffietta marone. Uno scenario invitante. Tenute come questa sono molto ambite sulla più grande isola tedesca nel mare del Nord, non solo da chi la frequenta da tanti anni. Inoltre è molto raro che vengano messe in vendita. Il mercato immobiliare di Sylt registra la più elevata domanda di tutta la Germania (vedi p. xx). Passeggiare lungo la spiaggia o attraverso l’iso -
la con la fresca brezza marina sulla pelle è un sogno ampiamente condiviso. Il fenomeno Sylt è persistente: la domanda è immensa, l’offerta ridotta. Un motivo in più per godersi la felicità di trovarsi sulla soglia della propria casa la lunga spiaggia di sabbia, il paesaggio di dune e il Mare di Wadden, dichiarato Patrimonio naturale UNESCO. Il suggestivo borgo dei capitani Keitum è caratterizzato dalle magnifiche, antiche case frisoni, circondate da pittoreschi giardini con alberi secolari. Esclusive boutique, negozi di artigianato, gallerie e café completano la visione d’insieme.
La casa Töpferhaus, situata nel cuore dell’idilliaco paesino di Keitum, dimostra che è possibile conservare per tanti anni la bellezza
Sopra: le travi a vista e il tavolato in pitch-pine creano un’atmosfera accogliente al piano superiore. Sotto: in tutta la casa, i lavori in legno realizzati da rinomati artigiani locali completano delicatamente i materiali edili storici.
«La casa ha un peculiare charme. Esiste da quasi 250 anni e ha vissuto tante storie».
LA PROPRIETARIA
allo stato puro, grazie a una cura costante. Negli anni ’60, la casa è stata sottoposta, sotto la guida dell’artista e orafo Wolfgang Skoluda, a un intervento di risanamento e ristrutturazione, un lavoro durato quattro anni. All’epoca, Skoluda acquistò materiali edili storici, provenienti dalle soffitte di Sylt e da diversi cantieri locali, ricomponendoli in una nuova entità. Il nome Töpferhaus risale alla fine degli anni ’60, quando la moglie Regine aprì nell’officina un piccolo laboratorio di ceramica, per tanti anni rinomato come luogo della creatività senza tempo. Generazioni di abitanti di Sylt e visitatori hanno portato le piccole creazioni in ceramica, una diversa dall’altra, nelle proprie cucine, fino al 2019, quando la Töpferei Skoluda smise di produrre in questa forma
Due guardie vegliano su una porta scorrevole a tutta altezza. Dettagli storici come questo, caratterizzano la tenuta.
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L’impronta artistica e la peculiare atmosfera continuano a rivelarsi nei dettagli amorevolmente curati e negli elementi architettonici della casa, conferendole un fascino fuori dal comune. Mentre il rapporto con i dintorni e l’aspetto tradizionale sono imprescindibilmente legate alla costruzione, i proprietari si sono lasciati guidare anche dalla filosofia dell’estremo oriente: l’antica casetta isolana esprimeva per loro l’idea del wabi-sabi; un concetto estetico originario dal mondo giapponese, fondato sulla ricerca della bellezza e dell’imperfezione nella natura.
La tenuta del 1780, vincolata come bene culturale, è suddivisa in una grande abitazione al piano terra e al piano superiore, nonché una dépendance e uno spazio di lavoro al piano terra, l’ex laboratorio di ceramica. L’adiacente atelier sul lato posteriore della casa offre ampie possibilità per essere rimodellato, dando spazio alla propria creatività. I pavimenti e gli ar-
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redi su misura al piano superiore sono in gran parte in pitch-pine, acquistato nel corso del risanamento da un albergo storico di Westerland, capoluogo dell’isola. I pavimenti del piano terra sono piastrellati con antiche maioliche, combinate con diverse tipologie di legno o con materiali moderni come nei due bagni. Tutti i materiali sono in armonia con la struttura antica. In tutta la casa si nascondono affascinanti gioielli storici, ben conservati: particolarmente rari, i due guardiani a grandezza naturale, intenti a vegliare su una porta scorrevole a tutta altezza. I due signori dallo sguardo gentile, vestiti con redingote e tricorno, armati di fucili, fanno da guardia alla stanza con vista sul lussureggiante giardino meridionale. Un’altra di queste coppie di guardiani fa parte della collezione del Sölring Museum di Keitum, pare che sull’isola non esistano altri di questi singolari quadri. «Il mio luogo preferito è la stanza alle spalle delle guardie. Sono nata lì. La vista sul giardino è fantastica e molto tranquillizzante. La vecchia aiuola con i giganteschi papaveri, i lupini e le peonie dà carattere alle diverse stagioni. Una stanza alta, selvaggia e meravigliosa» racconta la giovane Skoluda, l’attuale proprietaria. Il terreno si estende su oltre 2.000 metri quadri. Nel giardino meridionale si trovano alcuni vecchi alberi da frutta, diverse piante perenni e rose selvatiche. Le rose rampicanti sulla facciata fioriscono da anni regolarmente. Un pozzo privato collegato al giardino meridionale facilità la manutenzione del verde. Il giardino settentrionale è molto ampio. All’epoca in cui la casa ospitava un vivaio, questo spazio era occupato da diverse grandi serre e aiuole. Un vecchio susino Mirabelle offre ombra e frutta in abbondanza.
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E-mail braga-guimaraes@engelvoelkers.com
E&V ID W-02V9E8 ENGEL & VÖLKERS Braga-Guimarães (PT)
Sá & Diener Imobiliária, Lda – Rua Eça de Queirós 38 – 4700-315 Braga / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Residential GmbH
Braga, Portogallo
Fafe
Raffinata villa immersa nel lussureggiante verde
Sintra
Capolavoro contemporaneo: villa di lusso con vista su Beloura
Teodolinda S.r.l. – Via Zucchi, 28 – 20900 Monza / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Italia S.r.l.
Appartamento di design con terrazza vista mare
Veneto, Italia
Prezzo EUR 900.000
Superficie abitabile ca 125 m²
N. camere da letto 2
E&V ID W-02V8G0
Elletre Srl – Campo Santa Margherita, 3002 – 30123
Venezia / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Italia S.r.l.
Lido di Venezia
Verona
Elegante appartamento nel cuore della città
VÖLKERS Verona City (IT)
Tel. +39 045 801 30 26
E-mail veronacity@engelvoelkers.com
Prezzo EUR 2,55 Mio
Superficie abitabile ca 470 m²
Sup. terreno ca 18.000 m²
E&V ID W-02QVC3
Sassetta Antica dimora immersa tra vigneti
Toscana, Italia
Top Living S.r.l. – Piazza Palestro n. 15 – 57036 - Porto Azzurro / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Italia S.r.l.
Napoli
Appartamento ristrutturato dal fascino moderno
Campania, Italia
Prezzo EUR 680.000
Superficie abitabile ca 138 m²
N. camere da letto 3
E&V ID W-02T2BG
Blenda S.r.l. – Via Gian Lorenzo Bernini, 52 – 80128 Napoli / Agenzia immobiliare – Affiliato
Engel & Völkers Italia S.r.l.
Blenda S.r.l.
Via Vittoria Colonna, 42-44
80121 Napoli / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Italia S.r.l.
Campania, Italia
Sardegna
Design iconico a due passi dalla spiaggia
Italia
Prezzo EUR 4,8 Mio
Superficie abitabile ca 180 m²
Sup. terreno ca 4.000 m²
E&V ID W-02VS8R
0789 941 83 E-mail olbia@engelvoelkers.com
Sardegna,
First Sardev S.R.L. – Corso Umberto I, 69 – 07026 Olbia / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Italia S.r.l.
ENGEL & VÖLKERS Porto Cervo (IT)
Tel. +39 0789 941 83
portocervo@engelvoelkers.com
Sardegna, Italia
Prezzo EUR 10,5 Mio
Superficie abitabile ca 420 m²
Sup. terreno ca 3.500 m² E&V ID W-02UUXP
Sardegna
Maestosa villa a Porto Cervo a pochi passi dalla spiaggia di Cala Granu
Sardegna, Italia
Prezzo EUR 10 Mio
Superficie abitabile ca 300 m²
Sup. terreno ca 20.000 m²
E&V ID W-02V1TY
Seventy Seven S.r.l. – Corso Vittorio Emanuele, 6 – 09050 Pula / Agenzia immobiliare – Affiliato Engel & Völkers Italia S.r.l.
Sardegna Villa ”The Icon” a Tuerredda
Tel. +352 28 26 17 27
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Prestigiosa tenuta a solo 10 minuti dalla città di Lussemburgo
Norderstedt
LUXHAUS: villa bifamiliare con ottime finiture
Schleswig-Holstein, Germania
Prezzo EUR 999.000
Superficie abitabile ca 200 m²
Sup. terreno ca 651 m²
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ENGEL & VÖLKERS Norderstedt (DE) Contatto Nico Rauchbach
Tel. +49 40 23 84 59 44 E-mail norderstedt@engelvoelkers.com Ripartizione della provvigione tra acquirente e venditore ai sensi delle nuove normative legali del 23/12/2020.
REAL ESTATE NEWS pagina 26 ENGEL & VÖLKERS, www.engelvoelkers.com
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trimestrale pubblicato da GRUND GENUG Verlag und Werbe GmbH
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ISSN 0941-5203, GG · n. 4/24 · 36° anno
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Il prossimo numero di GG sarà pubblicato il 29 novembre 2024 www.gg-magazine.com
Innestati sul mare
Su un’isola della Cina meridionale, l’architetto tedesco Ole Scheeren ha progettato il resort tropicale Sanya Horizons.
La località balneare Sanya, situata sulla punta meridionale dell’isola di Hai nan, è una delle mete vacanziere più ambite e visitate della Cina. Qui, è previsto per il 2026 l’apertura di una megastruttura, alta 160 metri, posta su un terreno di 83.500 m2 confinante con la spiaggia. Il nome rivela un’idea virtuosa: tutte le camere offrono una vista fino all’orizzonte, mentre la silhouette curvata del Sanya Horizons è concepita per abbracciare la costa e l’oceano. L’edificio, commissionato dalla CDF Investment Development Co., è composto da due alberghi distinti del gruppo IHG: il Regent Sanya Haitang Bay e l’Hotel Indigo Sanya Haitang Bay Invece di costruire due singole torri, gli alberghi sono stati impilati uno sopra l’altro. Ogni camera dispone di terrazzo privato e vista mare. I numerosi giardini pensili, piantumati con una grande varietà di specie differenti, creano continuità tra la natura circostante e l’architettura. L’obiettivo di questa giungla verticale è, secondo l’architetto Ole Scheeren, «una fusione tra architettura e natura dalla quale nascerà un ambiente abitativo sinergetico». Scheeren ha vissuto e lavorato in Europa, negli Stati Uniti e in Asia. Molti dei suoi megaprogetti si trovano in Asia: dai grattacieli di Bangkok, alle torri di Singapore, al Guardian Art Center nel centro storico di Pechino. L’Ole Scheeren Group, attivo su scala internazionale, non si occupa solo di architettura e interior design, ma anche di consulenze urbanistiche, ricerca e management di progetti.
Voglia di saperne di più su questo tema?
Dal 2010, Ole Scheeren dirige l’omonimo studio di architettura.
The Iron Walker from Wempe is the essence of a timelessly modern yet sporty watch. Reduced to the essentials and uncompromising in terms of quality and workmanship, it meets the highest standards because it is manufactured at a place that stands like no other for fine German watchmaking: Glashütte in Saxony.