Premio GhigginiArte giovani di pittura e scultura VII edizione 2008 Da un'idea di Emilio Ghiggini e Gottardo Ortelli Comitato promotore Giuseppe Curonici, Luigi Piatti, Emma Zanella Giuria artistica Anna Bernardini Giuseppe Bonini Italo Bressan Claudio Cerritelli Maria Rosa Ferrari Licia Spagnesi Paolo Zanzi
con il patrocinio di
Con la collaborazione di Daniela Daverio Eileen Ghiggini Maria Cinta Martin Rodriguez Chiara Palumbo
GHIGGINI 1822 - Via Albuzzi 17 - 21100 Varese - tel. 0332284025 - galleria@ghiggini.it Š GHIGGINI 1822
La giuria artistica: Licia Spagnesi, Paolo Zanzi, Maria Rosa Ferrari, Anna Bernardini, Giuseppe Bonini, Italo Bressan, Claudio Cerritelli in una fotografia di Mario Chiodetti, 25 febbraio 2008
La giuria artistica composta da: Anna Bernardini, storico dell'arte e direttore Villa e Collezione Panza-FAI, Giuseppe Bonini, docente di Estetica all'Accademia di Brera, Italo Bressan, docente di Pittura all'Accademia di Brera, Claudio Cerritelli, docente di Storia dell'Arte all'Accademia di Brera, Maria Rosa Ferrari, direttore del Circolo Culturale Il Triangolo di Cremona, Licia Spagnesi, giornalista e curatore del Premio Cairo Mondadori, Paolo Zanzi, fotografo e art director.
ha designato i seguenti giovani artisti per la collettiva finale Ruggero Brandi Cosimo Caiffa - Cheone Ilaria Ceresa Silvia Colombo Francesco Di Luca Emanuele Dottori Maria Paola Grifone Realismo Cubonauta Elisa Rossini Giorgio Salvato Stefano Spera Luigi Christopher Veggetti
Ruggero Brandi
Con la mia attività pittorica cerco di rappresentare uno spazio urbano idealizzato, formato da strutture inabitate e fortemente geometriche, perché il mio interesse non è rivolto tanto alla loro funzione di spazio abitabile o contesto sociale, quanto al loro sviluppo spaziale geometrico. Camminando per le vie di Milano e osservando tutto ciò che mi circonda, con uno sguardo che cerchi di spogliare la città dalla sua parte viva, mobile e naturale (piante, persone, cartelloni pubblicitari ed altre sovrastrutture) si riesce ad avere una visione purificata e affinata dello spazio antropico. Come un geologo che studia le perfette concrezioni geometriche dei minerali, ho indagato la città, cercando di ottenere una dimensione altra dello spazio urbano.
Architettura 1 2007 acrilico su tavola 48x70 cm.
Sottopasso 2007 acrilico su tavola 50x70 cm.
Ruggero Brandi
Magazzino 1 2007 acrilico e ecoline su tavola 50x70 cm.
Ruggero Brandi è nato a Milano nel 1984 dove consegue il diploma presso il Liceo Artistico I; attualmente è iscritto al terzo anno del corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
Cosimo Caiffa - Cheone
Nasco come writer ed in quanto tale la mia arte comincia sul muro, dopo aver sperimentato e trovato il modo di rendere migliori i miei pezzi è nato il desiderio di comunicare attraverso nuove vie … ed è cosi che realizzo la prima tela. Via via, nel mio percorso artistico provo e sperimento tecniche e metodi innovativi per cercare di rendere il più possibile reali i miei soggetti. Cerco di suscitare curiosità, stupore e qualsiasi altro sentimento attraverso le mie opere sia su muro che su tela. Voglio rappresentare tutto quello che mi circonda , un paesaggio urbano che si muove insieme a me. Nel mio caso il writing è una passione che ha condizionato e, ancora oggi, condiziona il mio stile artistico. Cosimo Caiffa
Escape "CAP" 2007 spray su tela 50x70 cm.
Direzionale "CAP" 2007 spray su tela 50x70 cm.
CAP 2007 spray su tela 50x70 cm.
Cosimo Caiffa è nato a Gallipoli, Lecce nel 1979. E' un autodidatta, non ha frequentato nessuna scuola artistica. Attualmente vive e lavora a Nerviano, Milano.
Ilaria Ceresa Sterpaglia 2008 olio su tela 100x70 cm.
Il mio lavoro è incentrato su una pittura informale ed è sempre in continua evoluzione e sperimentazione. Partita da semplici spatolate cariche di materia e di strati di colore, era prima un dialogare solo con la materia, la corposità e la densità, poi è diventato un bisogno di rappresentare qualcosa sulle mie tele. Da quel momento, ho iniziato a ridefinire la materia e il colore, vuoti e pieni, luci ed ombre, una continua ricerca nell’armonia dell’opera, perché è dentro il colore, dentro la materia, la corposità e la luce che prende origine ogni mia tela. Quando inizio un quadro ho sempre un idea generale, i miei soggetti sono trasferiti dalla vita reale, dall’osservazione che io faccio alle cose a tutto ciò che mi circonda, e poi li rielaboro e li filtro nella mia mente per poi realizzarli. Il più delle volte lavoro con supporto in tela e dipingo ad olio, altre invece adopero terre e acrilico, dipende dal risultato che vorrei ottenere e dall’effetto che vorrei dare.
Sovrapposizione
2007/2008 olio su tela 100x70 cm.
Ilaria Ceresa
Fili 2008 olio su tela 100x70 cm.
Ilaria Ceresa è nata a Milano nel 1982. Dopo aver conseguito la maturità presso il Liceo Artistico Giovanni XXIII, si diploma nel 2006 in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
Silvia Colombo
L’intervento che realizzo sulla superficie della tela di cotone grezzo viene dettato quasi esclusivamente dall’imprevedibilità ponendosi così tra l’aspetto automatico e quello illusorio. La spontaneità del gesto, che per certi versi può coincidere con l’interesse estetico, è senza dubbio una costante dei miei lavori; l’accettazione dell’automatismo mi permette di non pensare tanto all’esito quanto di riflettere in merito alle continue operazioni che vado a compiere. Sono molto attenta alle reazioni chimiche dei materiali e più profondamente alle reazioni e relazioni umane che vorrei spontanee e mutevoli come lo sono i rapporti tra le materie stesse. La prevedibilità del comportamento deve essere respinta; al suo posto la trasformazione, con tutti i rischi che il cambiamento comporta. Il bitume le spezie ed il vino profumano, sono organici e si alterano. La partecipazione del fruitore completa il lavoro, il grado di coinvolgimento stabilisce in che modo.
Kinesis II 2008 bitume di giudea, diluente e vino rosso su tela 100x70 cm.
Senza titolo 2007 bitume di giudea e diluente su tela 30x90 cm.
Silvia Colombo
Senza titolo 2008 vino rosso, bitume di giudea e diluente e foglia oro su tela 100x120 cm.
Silvia Colombo nasce a Desio, Milano nel 1982 dove frequenta il Liceo Artistico Papa Ratti. Presso l'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano segue il corso di Pittura presieduto dal Prof. Italo Bressan e dal suo assistente Tetsuro Shimizu e si diploma nel 2006. Attualmente risiede a Muggiò, Milano.
Francesco Di Luca
Non sono bravo a raccontare processi ed evoluzioni del mio lavoro e francamente non mi piace nemmeno… Preferisco che parli l’opera! Non l’artista che l’ha realizzata. Se riesco a far trasparire, attraverso il mio lavoro, le sensazioni, gli stati d’animo che intendo comunicare l’opera funziona. Non servono parole, spiegazioni, nulla è necessario. Le opere, da me eseguite, sono istantanee di giovani uomini e donne, del panorama contemporaneo. Realizzo parte dell’opera in terra refrattaria assemblandola poi con lamiere in ferro unite fra loro mediante saldatura ad arco. Le due tecniche differenti vogliono enfatizzare il dualismo che si avverte osservando questi personaggi. Voglio andare oltre la superficialità dei soggetti! Desidero insinuarmi in quello che conta veramente; non fermarmi all’apparenza.
Senza titolo 2007 ferro saldato e terra refrattaria dipinta 70x46x22 cm.
Senza titolo 2007 ferro saldato e terra refrattaria dipinta 94x40x20 cm.
Francesco Di Luca
Senza titolo 2007 ferro saldato e terra refrattaria dipinta 60x35x21 cm.
Francesco Di Luca è nato a Milano nel 1979. Frequenta il Liceo Artistico e si diploma in Decorazione nel 2004 presso l'Accademia di Brera, Milano. Attualmente vive e lavora ad Arese, Milano.
Emanuele Dottori
Il mio lavoro parte dall’esigenza di conoscere come sono fatte materialmente le cose. I miei soggetti sono architetture, vive, deserte o abitate che siano. I luoghi sono reali, fisici: freddi, caldi, squallidi e puzzolenti, o pieni di aria e di luce, attraversati ed erosi dalla gente, purissimi nelle forme. Sono posti che conosco, che mi capitano tra i piedi e che poi torno a cercare milioni di volte, ossessivamente, di nascosto. Ma non basta mai. Dipingere non basta mai, ti sfugge sempre qualcosa. Ed è giusto così. Conoscere una cosa significa impossessarsi della sua struttura, sezionarla, farla esplodere o implodere in una tensione senza soluzione di continuità. Le opere presenti in mostra rappresentano una fase precisa di questo percorso di analisi : sono l’inizio, l’avvicinarsi al soggetto attraverso il disegno, strumento privilegiato di indagine. Il soggetto è il Lucernario della Metropolitana Milanese della Stazione Centrale FS di Milano. Si trova al piano dei tornelli, ma ha anche un primo piano e sale fino alla piazza, ideale secondo piano. E’ un buco nel cuore della Metropoli, un sotterraneo a cielo aperto, ignorato dai più, fastidioso per molti, bellissimo per alcuni.
Lucernario 2007/08 grafite e gomma su carta su legno 60x80 cm.
Lucernario 2007/08 grafite e gomma su carta su legno 60x80 cm.
Emanuele Dottori Lucernario 2007/08 grafite e gomma su carta su legno 60x80 cm.
Emanuele Dottori è nato a Cernusco sul Naviglio, Milano nel 1983. Ha conseguito il diploma di maturità artistica presso il Liceo Artistico Sperimentale del Sacro Cuore di Milano. Nel 2006 si è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Dal 2004 è diventato assistente di studio milanese di Roberto Coda Zabetta.
Maria Paola Grifone
Il mio lavoro è una ricerca di forme e colori che la realtà mi suggerisce. Si instaura tra me e il soggetto - reale o fotografato - un rapporto: L'interesse è di conoscerlo attraverso quei particolari che più mi colpiscono di esso. Qualsiasi cosa è in relazione allo spazio che la circonda ed ha in sè una forma, una struttura, un volume e dei colori inespressi: questi elementi suscitano il mio interesse immediato. Da qui comincia l'analisi; la tela, la carta, il legno, la carta fotografica: è una battaglia a tutto campo senza limitazioni di supporti. Tutto partecipa alla costruzione dell' immagine nello spazio, dando vita a forme nuove, che inaspettatamente si precisano nella loro concretezza, si cristallizzano in un preciso equilibrio di tensioni. Negli ultimi lavori, l’utilizzo della china su carta fotografica, esige la presenza di un progetto interiore che in seguito prende corpo nell’immagine.
Forme Nascoste 2008 china su carta fotografica lucida 250 gr 29.7x84 cm.
Forme Nascoste 2008 china su carta fotografica lucida 280 gr 29.7x42 cm.
Maria Paola Grifone
Forme Nascoste 2008 inchiostro di china giapponese su carta lucida 280 gr 30x80 cm.
Maria Paola Grifone è nata nel 1984 a Mariano Comense, Como. Ha conseguito il diploma presso il Primo Liceo Artistico a Milano. Attualmente è iscritta al secondo anno del corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
Realismo Cubonauta
Noi rappresentiamo la realtà cubonauta la realtà cubonauta è tutto quello che sta al di fuori della vostra realtà la realtà cubonauta è l’universo espressivo esplorato con la cubomobile noi inquadrando l’universo espressivo lungo gli assi della cubomobile mettiamo ordine i futuristi lo attraversano con le loro macchine ormai passate la cubomobile è l’antidoto agli obsoleti mezzi futuristi i surrealisti senza controllo sono liberi nel caos originario dell’universo espressivo gli assi della cubomobile sono l’antidoto al veleno surrealista rigore, centralità, matematica freddezza sono la struttura della realtà cubonauta.
Untitled 1 2008 fotografia 70x100 cm.
Untitled 2 2008 fotografia 70x100 cm.
Realismo Cubonauta
Untitled 3 2008 fotografia 70x100 cm.
Realismo Cubonauta nasce il 23 ottobre 2007 dalle menti geniali e creative di due fotografi: Filippo Piantanida nato a Varese nel 1979, si è diplomato in fotografia presso l’Istituto Europeo del Design a Milano. Attualmente vive e lavora a Milano. Roberto Prosdocimo nato a Pordenone,Venezia nel 1979 si è diplomato in fotografia presso l’Istituto Europeo del Design a Milano. Attualmente vive e lavora a Milano.
Elisa Rossini Osservare, osservare e registrare attentamente tutto ciò che vedo: contorni, pieghe, sfumature sottolineate dalla luce, piccoli dettagli… Ecco cosa avviene quando di-segno. Il di-segnare è modo per essere lì, in quel istante, dando senso al tempo, e, con questa concentrazione riesco a “sentire” e ad essere in sintonia non solo con il s-oggetto osservato, ma, anche, con ogni segno tracciato sul foglio di carta. I singoli momenti (o disegni) vengono successivamente cuciti insieme, dando loro un nuovo significato; Non si considerano più solo realtà a sé stanti, ma fanno parte di un unico lavoro. In esso oltre ai disegni, sono presenti testi scritti a mano: alcuni sono riflessioni o descrizioni personali avvenute durante l’atto del disegnare, altri, invece, sono versi estratti da alcuni proverbi delle Sacre Scritture, come ad esempio: “Per ogni cosa c’è il suo momento…un tempo per nascere ed un tempo per morire, un tempo per piantare ed un tempo per sradicare le piante, un tempo per demolire e un tempo per costruire, un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per stracciare ed un tempo per cucire…” A questo “atlante” di disegni sono stati applicati alcuni riferimenti naturali, soggetti attentamente osservati e disegnati, poi inseriti e cuciti in buste trasparenti. In tal modo, non acquistano solo importanza i singoli istanti riportati al presente, ma anche i soggetti presi in considerazione. Elisa Rossini
Senza titolo 2007 carta, elementi vari, buste trasparenti, filo di cotone bianco 150x155 cm.
Frammenti di luce 2008 vetrini, paraffina, elementi vari 10x34 cm.
Matrioska 2007 stampa fotografica, vasi di terracotta, terra, semi 50x75x10 cm.
Elisa Rossini è nata a Busto Arsizio, Varese nel 1986 dove consegue nel 2005 il diploma presso il Liceo Artistico Paolo Candiani; attualmente è iscritta al III anno del corso in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo indirizzo scultura, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
Giorgio Salvato
Voglio che tutta la vita possa entrare nel mio lavoro e che tutto ciò che incontro durante le mie giornate possa entrare a far parte della mia pittura. È la vita il mio soggetto. Il mio rapporto con la vita, fatta di tutti quegli oggetti, quelle emozioni e racchiuso in un frammento di vita; oppure perché, più semplicemente, una mattina la luce del sole gli conferiva un aspetto unico, che mai prima si era notato. Io vorrei proprio esser capace di guardare, attraverso questi “frammenti”, l’intera vita; esser capace di andare al fondo di questa per poterla amare ancora di più. Giorgio Salvato
A riposo 2007 tecnica mista su tavola e tela 80x70 cm.
Sulle spalle 2007 tecnica mista su tavola e tela 100x100 cm.
Attrezzature che trovano riposo 2007 tecnica mista su tavola 46x64 cm.
Giorgio Salvato nasce a Vimercate, Milano nel 1984 ed è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Nel novembre del 2008, presso la Sala Rossa della Ghiggini 1822, ha tenuto la sua prima mostra personale dal titolo: Frammenti di vita. Vive e lavora a Brugherio, Milano.
Stefano Spera Questi lavori fanno parte di una ricerca indirizzata verso la focalizzazione di particolari di oggetti o azioni di cui ci circondiamo o che fanno parte della nostra vita quotidiana. La scelta dei soggetti non è casuale, ma è strettamente legata a tematiche che noi percepiamo direttamente dagli strumenti che per eccellenza regolano e determinano ciò di cui ci dobbiamo interessare tutti i giorni cioè i media, (da internet alle televisioni). Visto l’importanza dei temi ho deciso, non volendo fare un’arte di denuncia o della politica, di cercare di dare a questi una visione ironica e sarcastica, ad esempio il problema della diminuzione delle aree verdi dovute al disboscamento e all’abuso dell’uomo sulla natura, nel tentativo di domarla e di renderla a misura di se stesso, nella vita di tutti i giorni si riduce al “problema” di avere fiori freschi nelle nostre case. Un’altro problema grave e drammatico come quello della guerra che sconvolge e “cambia” gli equilibri mondiali, nel nostro mondo ovattato diventa una notizia come le altre, un modellino statico per rievocare epiche battaglie o un giocattolo (videogioco) con cui far giocare i nostri bambini. La mia volontà è solo di porre l’attenzione sul “cambiamento” che è sotto i nostri occhi tutti i giorni, anche nelle piccole cose. “Cose” che non sono facili da “vedere” in un epoca in cui più è veloce la nostra connessione alla “rete”, meno è il nostro tempo e meno valgono le nostre immagini.
Natura Recisa (forbici) 2007 olio su tela e tecnica mista 100x80 cm.
Natura Recisa 2007 olio su tela 80x125 cm.
Stefano Spera Richard Air Force 2007 olio su tela 120x124 cm.
Stefano Spera è nato a Monza, Milano nel 1983 dove ha conseguito il diploma di maturità presso il Liceo Artistico Preziosissimo Sangue. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
Luigi Christopher Veggetti
L’arte del saper raccontare mi ha sempre affascinato, ma incapace nel gestire il linguaggio verbale ho ricercato nel colore le parole... lì su tela i miei silenzi hanno trovato corpo e sfogo come un fiume che trova il mare. Attraverso il gesto, il colore, il segno racconto tutto, anche quello che mai avrei immaginato... in breve tempo la tela diventò lo specchio e l’opera il riflesso più vero di me stesso. Luigi Christopher Veggetti
Inside 2007 olio e acrilico su tela 100x100 cm.
Nel mentre 2008 olio e acrilico su tela 40x100 cm.
L'attesa 2008 olio e acrilico su tela 32x80 cm.
Christopher Veggetti è nato a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) nel 1978. Dopo aver conseguito il diploma di grafico pubblicitario presso l’istituto I.T.C.S Gadda di Paderno Dugnano, Milano, ha frequentato il laboratorio del maestro Vanni Saltarelli. Si è specializzato nell'uso della tecnica fotografica.
Ruggero Brandi
Cosimo Caiffa - Cheone
Ilaria Ceresa
Silvia Colombo
Francesco Di Luca
Emanuele Dottori
Paola Grifone
Realismo cubonauta
Elisa Rossini
Giorgio Salvato
Stefano Spera
Luigi Christopher Veggetti
L'arte della provincia di Varese
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14-01-2008
Ghiggini alla ricerca di giovani artisti Al via le iscrizioni per la VII edizione del Premio GhigginiArte Giovani di pittura e scultura, indetto dalla galleria varesina, sempre alla ricerca di giovani talenti
Varese: I termini - Il Premio GhigginiArte Giovani è un appuntamento consolidato ormai da qualche anno nel programma artistico svolto dalla galleria di Emilio Ghiggini. Il comitato promotore è composto oltre che dallo stesso Ghiggini, da Giuseppe Curonici (scrittore), Luigi Piatti (storico dell'arte varesina) e Emma Zanella (direttore GAM di Gallarate). I giovani aspiranti che vogliono intraprendere la strada dell'arte hanno tempo fino a mercoledì 20 febbraio per iscriversi alla manifestazione. Giovani grandi nomi - Le scorse edizioni hanno visto vincitori Federica Lazzati, Fiorella Limido, Marco Anzani, Luca Gastaldo e Federico Romero Bayter. Tra i partecipanti, come è avvenuto per le edizioni precedenti, verranno selezionati 10 nomi. Questi parteciperanno ad una mostra collettiva, opportunatamente allestita negli spazi della galleria a Ghiggini 1822 partire da marzo 2008. Il vincitore avrà in seguito occasione di presentarsi al pubblico con una mostra personale sempre presso la Ghiggini 1822, nel corso della stagione espositiva 2008/2009. Anche in questa VII edizione del Premio il comitato culturale dello Spazio Oberdan di Castelseprio selezionerà uno tra i dieci finalisti cui verrà offerta la possibilità di allestire una mostra personale allo Spazio Oberdan stesso. Modalità - Possono partecipare all'iniziativa i giovani che sotto i 30 anni e che risiedono nella regione Lombardia, nella provincia di Verbania Cusio Ossola e nel Canton Ticino. Il regolamento per la partecipazione e il materiale richiesto sono disponibili sul sito www.ghiggini.it. L'organizzazione del Premio è affidata a Daniela Daverio, Eileen Ghiggini, Cinta Martin Rodriguez e Chiara Palumbo. Chi giudica - Alto è il livello qualitativo della giuria artistica che valuterà l'operato dei giovani partecipanti. Tale comitato è composto da Anna Bernardini (storico dell'arte e direttore Villa e Collezione Panza-FAI), Giuseppe Bonini (docente di Estetica all'Accademia di Brera), Italo Bressan (docente di Pittura all'Accademia di Brera), Claudio Cerritelli (docente di Storia dell'Arte all'Accademia di Brera), Maria Rosa Ferrari (direttore del Circolo Culturale Il Triangolo di Cremona), Licia Spagnesi (giornalista e curatore del Premio Arte Mondadori) e Paolo Zanzi (fotografo e art director). Ogni membro della giuria artistica inviterà dieci personalità ad esprimere la propria preferenza sulle opere dell'artista da loro ritenuto il migliore tra i partecipanti della collettiva finale. Tale votazione va ad incrementare quella della giuria per eleggere il vincitore finale dell'edizione. Opera di F.R.Bayter
Ghiggini guarda avanti - La Galleria Ghiggini si distingue per iniziative di questo tipo. Non sono molte purtroppo, le realtà, soprattutto nella nostra zona, che danno opportunità di questo spessore ai
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14/03/2008
L'arte della provincia di Varese
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giovani. Un'occasione per conoscere personalità del settore storico-artistico della nostra città ed essere giudicati da esperti in materia. Un concorso con poche limitazioni e senza un tema specifico. Sono ammesse opere pittoriche, scultoree o che richiedono l'ausilio del mezzo fotografico/digitale o installazione. Libertà massima alla fantasia dunque e largo ai giovani.
Galleria Ghiggini piazza Albuzzi, 17 Varese Tel: 0332-284025 www.ghiggini.it
Lara Treppiede
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ArteVarese.com by Net Promotion s.a.s. - © 2007 - P.I. 02397190121 Iscrizione n° 906 del Registro Stampa del Tribunale di Varese del 17 luglio 2006
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14/03/2008
Varese News | Arte | Premio GhigginiArte: nominati i finalisti della settima edizione
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Varese - Il 29 marzo la proclamazione del vincitore
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Premio GhigginiArte: nominati i finalisti della settima edizione
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«Che il corpo sia da sempre soggetto privilegiato per la pittura è un dato di fatto, questo per la facilità con cui si presta a divenire il mezzo per rappresentare idee che vanno oltre i semplici significati che da esso nascono e ad esso si riferiscono. Ed è proprio in quest'area di confine tra il simbolo e il fatto nudo che si pongono i miei lavori» con queste parole si presentava al pubblico la giovane Federica Lazzati. Era il 2001 e l’artista otteneva il favore della giuria del Premio GhigginiArte giovani che grazie a una idea di Emilio Ghiggini e Gottardo Ortelli sarebbe diventato negli anni una vetrina autorevole e importante per i giovani talenti del Nord Italia. La manifestazione è giunta alla settima edizione e tra i dieci finalisti selezionati si nascondono nuovi talenti che sicuramente animeranno il panorama artistico italiano: Ruggero Brandi, Cosimo Caiffa, Ilaria Ceresa, Silvia Colombo, Francesco Di Luca, Emanuele Dottori, Maria Paola Grifone, Realismo Cubonauta, Elisa Rossigni, Giorgio Salvato, Stefano Spera, Luigi Christopher Veggetti. La giuria è composta da Anna Bernardini, storico dell'arte e direttore Villa e Collezione Panza-FAI, Giuseppe Bonini, docente di Estetica all'Accademia di Brera, Italo Bressan, docente di Pittura all'Accademia di Brera, Claudio Cerritelli, docente di Storia dell'Arte all'Accademia di Brera, Maria Rosa Ferrari, direttore del Circolo Culturale Il Triangolo di Cremona, Licia Spagnesi, giornalista e curatore del Premio Cairo Mondadori, Paolo Zanzi, fotografo e art director. Le opere degli artisti saranno esposti in Galleria dal 15 marzo al 12 aprile 2008. Sabato 29 marzo verrà proclamato il vincitore designato dalla giuria artistica in collaborazione con 70 personalità segnalate dai componenti della stessa e il premio consisterà nella possibilità di organizzare una personale presso la GHIGGINI 1822 nella stagione artistica 2008 - 2009. Il comitato culturale dello Spazio Oberdan di Castelseprio selezionerà uno tra i finalisti a cui verrà offerta la possibilità di allestire una mostra personale allo Spazio Oberdan stesso.
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Mostra: Collettiva finale del Premio GhigginiArte giovani di pittura e scultura Luogo: Galleria GHIGGINI 1822 - Via Albuzzi 17 - 21100 Varese Inaugurazione: 15 Marzo 2008 Periodo: 15 Marzo - 12 Aprile 2008 Orario: 10 - 12,30; 16 - 19,15. Lunedì chiuso. Ingresso libero Collaborazione: Daniela Daverio, Eileen Ghiggini, Chiara Palumbo, Maria Cinta Martin Rodriguez Informazioni: tel. 0332284025 - fax. 03321690728 - galleria@ghiggini.it
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Varese News | Arte | Premio GhigginiArte: nominati i finalisti della settima edizione
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Catalogo: Premio GhigginiArte VII in formato digitale sul sito www.ghiggini.it di prossima pubblicazione. Lunedi 10 Marzo 2008 erika@varesenews.it
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14/03/2008
L'arte della provincia di Varese
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11-03-2008
Premio Ghiggini: nuova giuria, ma forse non basta Si inaugura alla Galleria Ghiggini la settima edizione del concorso dedicato all'arte insubrica under trenta; tra i dodici finalisti nomi e opere gia conosciuti lo scorso anno; e se si pensasse a nuove formule? / GALLERY
Quelli che... - Anche quest'anno c'è chi ci riprova. Finalisti lo scorso anno, finalisti anche nell'odierna edizione, la settima, del concorso indetto dalla Galleria Ghiggini dedicato all'arte giovane. Cosimo Caiffa, Emanuele Dottori, Giorgio Salvato vengono confermati anche quest'anno tra i dodici prescelti così come era successo nel 2007. Allora il trionfatore a mani basse del concorso fu il talentuoso Federico Romero Bayter, mezzo colombiano, mezzo genovese, una fidanzata però a Varese, galeotta, che indicò la strada della Ghiggini e bene gli disse. L'opera di Realismo Cubonautica
Giuria rinnovata - A contrastare questa vaga impressione di deja vù, quest'anno il premio si è in parte rivoluzionato: a partire dalla giuria. Del nucleo storico si sono fatti da parte lo stesso titolare della galleria, la direttrice della Gam di Gallarate, Emma Zanella, Giuseppe Curonici e Luigi Piatti, confermati però nel comitato promotore. Subentrati al loro posto Anna Bernardini, direttrice di Villa Panza, l'art director Paolo Zanzi e la giornalista Licia Spagnesi che, dalle pagine del mensile Arte può garantire, oltre alla competenza di giurata guadagnata sul campo del Premio Cairo Mondadori, una rinnovata freschezza mediatica all'iniziativa di Ghiggini. Aumenta anche il numero dei collaboratori: oggi in totale sono ben quattro a gravitare intorno alla logistica del Premio Artegiovani. Suggerimenti - Un premio che potrebbe anche cercare nuove strade rispetto a quelle già consolidate. Allargarsi ulteriormente oltre i confini insubrici; fare una più attenta selezione in partenza, magari pensando ad un concorso ad inviti, andando ad inviduare tramite i giurati figure di giovani già robusti di mestiere e di originalità; pensando forse ad un tema vincolante, forse anche ad edizioni dal taglio specifico, riservate al disegno piuttosto che al video d'artista. Trovare cioè quella combinazione di flessibilità e originalità che, per dirne uno, ha fatto la grandezza di un premio storico come quello di Gallarate. Un'opera di Emanuele Dottori
Il perimetro - Detto dei 'ritornanti', in merito agli altri giovani spicca il fatto che forse per la prima volta Varese e provincia siano poco rappresentate: il fotografo Filippo Piantanida del duo Realismo Cubonautica e Elisa Rossini, selezionati tra circa una decina di giovani artisti locali. Dal Canton Ticino, a cui pure il Premio è rivolto, solo due le adesioni, e nessuno selezionato. Il grosso dei 52 partecipanti arriva dall'area milanese; tra i prescelti anche artisti da Como, da Monza e da Desio. Il Premio cresce nel suo perimetro anche se gli iscritti complessivi rimangono sostanzialmente stabili rispetto alle edizioni precedenti. Dodici gli artisti scelti quest'anno, più degli anni scorsi e anche questo significa la volontà di allargare il campo dei partecipanti, in un'ottica di non feroce selezione.
http://www.artevarese.com/av/view/news.php?sys_tab=40000&sys_docid=1626
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L'arte della provincia di Varese
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Erano dieci tre anni fa, undici l'anno scorso. Quelli che...secondo noi - Gli esiti delle selezioni tuttavia riproducono tutto sommato un quadro sostanzialmente fedele a quanto visto negli anni scorsi. Dottori rimane un bravissimo interprete di un'arte con evidente vocazione architetturale e tra i favoriti per la vittoria finale, insieme al duo Realismo Cubonautica, lucidi nella loro arte di spiazzamento e nel presentarsi spavaldamente emuli delle avanguardie; gli altri under trenta segnano un po' il passo. Soprattutto nella pittura non emergono Un'opera di Maria Paola Grifone sostanziali novità, se non nella ricercata sintesi su carta fotografica di Maria Paola Grifone. Per il vincitore, dichiarato il 29 marzo, dopo la valutazione di una giuria 'popolare', una personale in Galleria Ghiggini. Per un altro finalista, scelto dal comitato promotore, la ormai tradizionale mostra al Punto Oberdan di Castelseprio.
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14/03/2008