GhigginiArte Contemporanea
Numero 8
Varese - Via Albuzzi 17 - galleria@ghiggini.it - www.ghiggini.it
Maggio 2009
Una mostra e tanti eventi collaterali per l'estate varesina
Quarta Dimensione Inaugurazione sabato 23 maggio ore 18 - la mostra terminerà il 5 settembre 2009
La
Ghiggini 1822 presenta, con il coordinamento scientifico dello scultore Giovanni Bruno e del critico d'arte Claudio Cerritelli, entrambi docenti presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, un'esposizione collettiva di particolari installazioni artistiche create appositamente per gli spazi sia interni sia esterni della nostra galleria di Varese. Federica Fioroni, Antonia Iurlaro con Silvia Perindani, Shpati Hodoj, Cristian Luca Merisio, Daniele Nitti Sotres e Pietro Zucca sono i giovani protagonisti di questa mostra che accompagnerà tutta la stagione estiva, arricchita da particolari serate dedicate agli artisti e alle relative opere esposte attraverso presentazioni e inusuali performance artistiche. Il titolo Quarta Dimensione deriva dalla ricerca di un’altra superficie al di fuori di quelle strettamente strutturali e codificate, per sfociare in ambientazioni spaziali e virtuali e si pone l'obiettivo di essere un momento d'aggregazione e incontro tra il fruitore e l'artista che in modo diretto, grazie alla performance, può esprimersi liberamente e farci entrare in contatto con la propria concezione artistica.
La rassegna si offre al grande pubblico come spunto per una discussione sull'argomento della scultura in relazione alla contemporaneità e alla sua ulteriore dimensione, non più strettamente legata alle piccole misure e al collezionismo d'appartamento, ma tesa ad arricchire altri campi d'applicazione, dimostrando di essere non una lingua morta ma un linguaggio all'avanguardia e al passo con l'evoluzione dei tempi. Il progetto ha avuto un lungo iter di pianificazione e realizzazione: la scelta da parte dei docenti degli artisti con cui collaborare, l'incontro in galleria nello scorso mese di marzo per mostrare loro la location e studiare l'ambientazione adatta di ogni installazione rispetto alle diverse esigenze. La Ghiggini si è così trasformata in un grande atelier d'artista dove i giovani scultori hanno lavorato autonomamente e in libertà alla propria opera. Alcune riprese video e fotografiche sono state effettuate per far conoscere l'intera fase progettuale e le sensazioni suscitate da questi primi incontri il tutto riunito in un filmato che verrà proiettato durante la mostra.
Le installazioni proposte sono molto diverse fra loro e caratterizzate dalla inter-disciplinarietà. L'ispirazione, punto di partenza di ogni progetto, si sviluppa da campi spesso estranei al mondo dell'arte come quello scientifico, legato al concetto di risparmio energetico, e al processo di trasformazione dell'immagine in spazio concreto. Accanto a questo si indaga la problematica infinita della fame del mondo, oppure l’antica tradizione turca della camisia che proteggeva i soldati durante le battaglie. Altri artisti prendono spunto dalla storia realizzando, da una parte una pala d'altare trecentesca in cui si vuole tracciare un nuovo processo di identificazione, dall’altra la rievocazione del percorso al Sacro Monte di Varese. Lavori di grande impegno che nascono dall'ingegno e dalle capacità individuali. Le singole installazioni rappresentano il concetto della scultura oggi, realizzate per lo spazio specifico nel quale devono essere inserite (site specific), presentate tramite un progetto che poi è ciò che di concreto rimane dato che l'installazione di per se è un lavoro mobile, replicabile in diverse sedi espositive. Eileen Ghiggini
Un momento dell'incontro per l'organizzazione della mostra: Nitti, Cerritelli, Iurlaro, Bruno, Perindani, Zucca, Fioroni e Hodoj