RITUALIA Alice Secci
GHIGGINI 1822
Catalogo a cura di Eileen Ghiggini
RITUALIA Alice
Secci
tes to di M ar io Ch iod et ti
GHIGGINI EDIZIONI
R I T UA L I A Alice Secci 23 novembre 2019 - 11 gennaio 2020
GHIGGINI 1822 - Galleria d'arte Via Albuzzi 17 - Varese - 0332.284025 galleria@ghiggini.it - www.ghiggini.it Edizione realizzata nel mese di novembre 2019 Tutti i diritti di riproduzione sono riservati a © GHIGGINI 1822
MINIATURE DEL QUOTIDIANO “Ritualia” è la seconda mostra di Alice Secci in galleria e segue il progetto “Non è come dirlo”, l'esposizione personale che, in qualità di vincitrice della XIII edizione del Premio GhigginiArte giovani, aveva potuto presentare a Varese nel 2014. Le opere di Alice colpiscono innanzitutto per il formato, i pezzi in mostra non superano le dimensioni di 16x20 centimetri ciascuno, ma anche per la qualità di esecuzione caratterizzata da una pennellata precisa attraverso la quale tende a definire maniacalmente ogni dettaglio. Alice Secci realizza una serie di miniature che cristallizzano gesti abituali come il caffè del lunedì, il caos del traffico, le festività natalizie oppure tutta una serie di consuetudini nelle quali ci ritroviamo spesso a essere comparse involontarie. “Ritualia” è anche un omaggio alle tradizioni varesine più sentite come il falò di Sant'Antonio e il rito del faro in San Vittore. Una nuova mostra quindi, ma anche la conferma che la ricerca artistica di Alice Secci è concentrata sul voler indagare le diverse pratiche del quotidiano lasciando decidere allo spettatore se condividere le sue osservazioni. Eileen Ghiggini, novembre 2019
SEGNALIBRI PER LA COSCIENZA
La banalità del quotidiano, il caos sistematico del nostro vivere, aggrappati a divoranti tecnologie, l’affastellarsi di corpi umani in luoghi chiusi come all’aperto, il dramma degli animali negli allevamenti intensivi, sono il combustibile per la pittura d’inchiesta di Alice Secci, che denuncia i mali della modernità con l’occhio del fotoreporter, regalandoci “diapositive” su tavola colme di dettagli e interrogativi. È un’umanità cristallizzata, quella dell’artista di Mestre, fissata dal colore e sorpresa nei gesti abituali, movimenti che magari non ci accorgiamo nemmeno di compiere, ma che rivisti dipinti ci spiegano la distorsione del nostro vivere, paralizzati nel traffico delle città, in code infinite all’aeroporto o negli uffici pubblici, pigiati nelle tribune di uno stadio oppure spiaggiati come balene morenti, sotto l’illusoria protezione di ombrelloni e creme solari. Alice vede e registra nelle mente e nel cuore, quindi propone piccole storie colorate con una morale da ricercare volta per volta, mettendo esche virtuose nei titoli, giocati con sottile ironia un po’ malinconica che fa riflettere sull’accelerazione irreversibile del nostro senso del tempo. L’omologazione, la standardizzazione del pensiero, è la molla che proietta queste tavolette, non più grandi di un quaderno, in una dimensione quasi onirica, con il pericolo che il sogno lucido diventi incubo, ci faccia perdere la nostra identità e diventare simili a tazzine da caffè tutte uguali.
Le tavole di Alice Secci, vincitrice del Premio Ghiggini giovani 2014, sono i segnalibri della nostra coscienza, post-it che rammentano ciò che siamo stati e ciò che potremmo diventare se il pensiero globalizzato diventerà sempre più forte e spiazzante. I canarini rinchiusi in gabbiette lager, i cammelli di pasta sfoglia per la festa dell’Epifania, la perfida sequenza di lattine di birra (evviva Andy Warhol) sono messaggi in bottiglia per risvegliare la nostra sensibilità di esseri pensanti e ricordarci che in ognuno potrebbe nascondersi un palpito di poesia, in grado di sopraffare ogni iniqua serialità. La fisarmonica degli alpini, il desiderio da esprimere alla festa di compleanno, i palloncini colorati che volano verso l’infinito alla festa di Sant’Antonio e la “citazione” di uno dei simboli varesini fino a qualche mese fa, il Piantone di via Veratti, ci raccontano che esiste ancora la speranza di un futuro sensibile, di un’umanità sicura della propria identità e rispettosa della memoria. Su una ruota panoramica non si raggiunge il cielo, ma con la fantasia ci si può provare.
Mario Chiodetti, novembre 2019
RITUALIA Il progetto proposto per questa esposizione vuole estrapolare gli aspetti ciclici del vissuto: la vita di tutti si articola su base ripetitiva di azioni quotidiane e abitudini. Sono stati presi in esame i più ampi cicli delle tradizioni religiose, politiche e storiche, nonché i più stretti rituali che quotidianamente costruiamo. Per quanto ripetuto, il ciclo non è mai perfettamente uguale: muta costantemente, velocemente quello quotidiano, sulla base dei mutamenti personali, lentamente quello legato alle tradizioni. In base al cambiamento culturale e al sentire popolare sempre diverso, ogni rituale subisce quindi una lenta evoluzione. Quelli che noi viviamo sono nostri e nostri soltanto, sono la carta d'identità della nostra epoca e della nostra società. Per quanto tradizioni come il Natale, l'Epifania o altri riti che si ripetono da moltissimo tempo vengano iterati seguendo lo stesso copione, l'interpretazione e il sentire saranno sempre diversi. Alcuni rituali muoiono, perduti a volte per sempre dalla coscienza collettiva, altri nascono spinti da nuove tecnologie e nuovi modi di vivere, mentre altri ancora vengono riesumati e rivisitati, spinti da una ricerca di consapevolezza storica. Ho realizzato i dipinti che compongono questa serie volendo osservare il nostro vissuto sotto questo filtro, toccando in alcuni casi più da vicino il territorio in cui li propongo, alternando i rituali alle abitudini in cui penso tutti possano in parte riconoscersi. Alice Secci, novembre 2019
Drosophila melanogaster, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Rauchbier, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Client, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Serinus canaria, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Lunedì, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Panoramica, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Dessert, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Giuseppe Meazza, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Macedonia, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Basi volatili (metilammina e trimetilammina), 2019, olio su tavola, 16x20 cm
18:23, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
55x40x20 cm, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
115, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Città a Natale, 2019, olio su tavola, 20x16 cm
Rosso de chel bon, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Pollina, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Pagaie, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Make a wish, 2019, olio su tavola, 20x16 cm
Mercatini, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Nuove forme, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Sacro Monte, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Patrono, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Luminarie al Palazzo Estense, 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Festa del fuoco (Sant'Antonio abate), 2019, olio su tavola, 16x20 cm
He (Sant'Antonio), 2019, olio su tavola, 16x20 cm
Alice Secci (Mestre 1987) 2019 Collettiva, #freeadmissionforart, Galleria Ghiggini 1822, Varese 2017 Collettiva, Vicende e Vincitori, Galleria Ghiggini 1822, Varese 2015 EuroCulture, Youth European eEchange, Francia Personale, Non è come dirlo, Galleria Il Triangolo, Cremona 2014 Personale, Non è come dirlo, Galleria Ghiggini 1822, Varese Esposizione collettiva, M-Art Contemporanea, Villa Casati Centro culturale P. Pasolini, Muggiò Esposizione collettiva, M-Art Contemporanea, Cittadella della Cultura, Agrate Brianza Vincitrice Premio GhigginiArte 2014, Galleria Ghiggini 1822, Varese Esposizione collettiva, Premio GhigginiArte 2014, Galleria Ghiggini 1822, Varese
Esposizione collettiva, M-Art Contemporanea, Villa Cusani Tittoni Traversi, Monza Esposizione collettiva, Metamorfosi d’eroe, Pinacoteca Nazionale, Bologna Esposizione collettiva, Digigrafia, Galleria Artemente, Jesolo Esposizione collettiva, Collezione Fondazione Malutta, Santa Marta, Venezia 2013 Esposizione collettiva, a cura del collettivo Moss It Up Project, Lugano Workshop, a cura di Carlo di Raco, Miriam Pertegato e Martino Scavezzon, Forte Marghera 2012 Workshop, Festival del Mediterraneo, a cura di Francesco Votano, Reggio Calabria Workshop, a cura di Carlo di Raco, Miriam Pertegato e Martino Scavezzon, Forte Marghera Esposizione Atelier F, a cura di Carlo di Raco, Miriam Pertegato e Martino Scavezzon, sede agli Incurabili, Venezia 2011 Esposizione, Atelier F, a cura di Carlo di Raco, Miriam Pertegato e Martino Scavezzon, sede agli Incurabili, Venezia Workshop, a cura di Carlo di Raco, Miriam Pertegato, Martino Scavezzon e Paolo Dolzan, Forte Marghera
Festa del fuoco (Sant'Antonio abate), 2019 Stampa tratta da un disegno di Alice Secci realizzato in occasione della mostra presso GHIGGINI 1822 in cento esemplari numerati da 1 a 75 e da I a XXV abbinata alle prime cento copie del catalogo copia n.
GHIGGINI 1822 - via Albuzzi 17 - Varese - 0332.284025 - galleria@ghiggini.it - www.ghiggini.it