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Protezione Civile e Polizia Locale insieme per l’emergenza Seveso

Il 14 maggio, in poche ore, è sceso un terzo di tutta la pioggia caduta da inizio anno

Con una concentrazione di pioggia tra i 100 e i 130 mm d'acqua, la notte del 14 maggio a Milano è caduto in poche ore un terzo della pioggia caduta dall'inizio dell'anno. Ciò ha determinato l'esondazione del fiume Seveso, iniziata alle 3 e rientrata alle 8. Anche il Lambro è esondato e questo ha reso necessaria l'evacuazione delle comunità Exodus e Ceas dalle loro sedi nel Parco Lambro. Sono state 30 le pattuglie della Polizia locale sostruzione dei pozzetti stradali nelle aree di Milano interessate dall’esondazione. Nel corso della giornata Amsa ha schierato 22 automezzi per turno di lavoro dedicati: idrovore, spurgo pozzetti e lavatrici. Circa 130mila messaggi, infine, tra mail (circa 22.800), telefonate (oltre 58mila) e notifiche tramite l'app della Protezione civile (circa 47mila) sono stati inviati ai cittadini tra le ore 16, orario di emanazione dell'allerta meteo, e le ore 13 del giorno successivo. Si tratta del servi

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impegnate nell'emergenza durante la notte insieme a 10 squadre della Protezione civile, che ne ha impiegate altre 20 al mattino e 20 al pomeriggio nella giornata del 15 maggio. Anche Amsa è scesa in campo fin dalla notte per le operazioni di pulizia, rimozione del fango e dizio di allerta gratuito della Protezione civile del Comune di Milano, attivato nell'ottobre 2019 per informare tempestivamente i cittadini sulle conseguenze del maltempo, che nella notte del 14 maggio ha avvisato in tempo reale sull'esondazione del Seveso.

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