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Nucleo Tutela Donne e Minori: il bilancio di un anno di indagini

Il bilancio dell’ultimo anno di attività: oltre 340 casi trattati

Otto arresti, 21 misure cautelari e 37 collocamenti in strutture protette

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Foto d’archivio

Il bilancio dell’ultimo anno di attività: oltre 340 casi trattati

Otto arresti, 21 misure cautelari e 37 collocamenti in strutture protette

Sono oltre 340 i casi trattati negli ultimi 12 mesi dal Nucleo Tutela Donne e Minori della Polizia locale, che si occupa in particolar modo dei reati previsti dal cosiddetto ‘Codice rosso’, legge entrata in vigore nel settembre 2019: 8 gli arresti, 21 le misure cautelari e 37 i collocamenti in strutture protette. I reati di cui si occupa il Nucleo, composto da 12 agenti donna e 9 uomini, oltre a due ufficiali, sono principalmente maltrattamenti in famiglia, violenze sessuali, atti persecutori (stalking), pedo-pornografia, tratta, riduzione in schiavitù e bullismo, di cui per il 62% sono vittime donne e per il 38% minori. Nell’80% dei casi gli interventi hanno origine da maltrattamenti o violenze compiute da persone conosciute. Come l’intervento seguito nei mesi del lockdown, che ha avuto origine da una mail arrivata al Comando della Polizia locale. Una giovane ragazza denunciava di essere stata violentata, ma di conoscere solo lo pseudonimo social dell’uomo che aveva abusato di lei. Dall’analisi del profilo Facebook della quattordicenne è stato possibile risalire al nickname della persona segnalata e accertare che tra gli amici di lui vi fosse la madre della ragazza. Nel corso dell’audizione protetta, la minore ha confermato di essere stata vittima di abusi sessuali da parte di un conoscente della famiglia, riferendo di tre episodi avvenuti in momenti diversi, nel periodo in cui frequentava la scuola Primaria, durante il quale l’uomo era stato delegato dai genitori ad andare a prendere la bambina all’uscita. Sempre durante il lockdown, gli agenti del Nucleo Tutela Donne e Minori hanno arrestato un uomo di origini tunisine, A.M. di 38 anni, per maltrattamenti ai danni di una donna di nazionalità cinese, L.Z. di 56 anni. Durante un presidio del territorio, gli agenti sono stati avvicinati dalla donna evidentemente impaurita, priva di calzature e con un taglio sulla parte superiore della testa, che riferiva di essere stata percossa violentemente con un bastone e una sedia all’interno del suo appartamento dal proprio compagno. Mentre la donna veniva trasportata in ospedale, gli agenti della Polizia locale si sono recati al suo domicilio, dove si trovava ancora l’uomo. Una dinamica simile è stata quella che ha portato alla denuncia di un uomo di 30 anni nel mese di aprile. La donna, vittima di maltrattamenti, era scappata in strada con la scusa di buttare la spazzatura, per sottrarsi alle continue vessazioni del marito. Presa in carico dal nucleo della Polizia locale, è stata messa in sicurezza insieme ai due figli minorenni, in collaborazione con il Tribunale ordinario e il Tribunale dei minori. Oltre ai crimini commessi da persone conosciute, il Nucleo interviene anche in casi di violenze come quella accaduta a settembre in piazza Missori, che ha portato all’arresto in flagranza di P.I.M., 39enne di origini rumene. Fermato in flagranza per violenza sessuale e lesioni, l’uomo aveva appena aggredito e molestato una ragazza di 22 anni, N.L., per poi tentare di scappare all’arrivo di una pattuglia del Decentrato 5 della Polizia locale che si trovava a passare sul posto, affiancata da una pattuglia in borghese del Nucleo Tutela Donne e Minori.

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