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Decentrato 5: sequestrato un centro massaggi per sfruttamento
by GHISANEWS
Sequestrato un centro massaggi per sfruttamento della prostituzione
Negli ultimi 12 mesi sono stati effettuati circa 70 controlli nei centri benessere
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Afine settembre è stato sequestrato da agenti del Decentrato 5 della Polizia locale di Milano, su delega della PM Isabella Samek Lodovici, un centro massaggi nel quartiere Stadera per sfruttamento della prostituzione. “Un plauso agli agenti della Polizia locale – ha commentato la Vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo – che hanno dato il via e portato a termine con successo un’operazione davvero importante, grazie alla competenza che li contraddistingue e all’attenta conoscenza del territorio”. L’attività era stata avviata qualche mese prima quando gli agenti della Polizia locale avevano eseguito un accertamento all’interno del centro benessere. Dalle circostanze emerse ne era scaturita una notizia di reato, sulla base della quale l’Autorità giudiziaria ha delegato l’attività di perquisizione. Gli agenti del Decentrato 5 della Polizia locale hanno dunque effettuato un appostamento in borghese per poter intervenire non appena fosse sopraggiunto un cliente ed accertare così il reato in flagranza. L’occasione si è presentata venerdì 25 settembre: poco dopo l’ingresso di un uomo, la pattuglia che stava piantonando il locale è entrata e ha potuto così constatare l’avvio di un atto sessuale. All’interno, oltre al cliente, erano presenti due donne, entrambe denunciate: la titolare, Z.L. di 50 anni e di origini cinesi, per sfruttamento della prostituzione e la dipendente, J.Y., anche lei cinquantenne, per favoreggiamento personale – per aver cercato di coprire la posizione della titolare – e per presenza irregolare sul territorio. Oltre al centro massaggi, chiuso e sigillato, sono stati sequestrati anche i telefoni e i materiali che si trovavano all’interno delle cabine. Negli ultimi 12 mesi sono stati 70 i controlli della Polizia locale in centri massaggi e benessere, da cui sono scaturiti 36 verbali di contestazione principalmente per carenze dei requisiti sanitari e di sicurezza o per il mancato rispetto degli orari di apertura e chiusura.