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Sequestrati 160.000 prodotti elettrici a Tivoli

Nei primi giorni di aprile gli agenti del Gruppo operativo anticontraffazione (GOAC) della Polizia locale di Milano, con la collaborazione dei colleghi di Tivoli e di Roma, hanno sequestrato a Tivoli 160.000 prodotti elettrici non conformi ai requisiti di sicurezza, per i quali sussiste il rischio di folgorazione.

La merce – accessori per la ricarica dei cellulari, prolunghe, adattatori etc. – era immagazzinata all’interno di un deposito di 15.000 metri quadri, sede di tre società commerciali amministrate da due cittadini di nazionalità cinese, entrambi denunciati in quanto produttori per violazione del Codice del consumo, e ritenuti responsabili di immissione nel mercato europeo di prodotti pericolosi e del reato di frode in commercio. Per le notevoli dimensioni del deposito la perquisizione è proseguita per alcuni giorni.

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Lo scorso gennaio, gli agenti della Polizia locale di Milano avevano effettuato un'analoga perquisizione in una grande struttura di vendita all’ingrosso con sede in un comune del mantovano. Era stata indaga l’amministratrice unica per frode in commercio e violazioni inerenti al Codice del consumo ed erano stati posti sotto sequestro oltre 41.000 prodotti elettrici non conformi presenti nella banca dati "Rapex".

L’intera operazione era partita da un’attività di controllo e di contrasto al commercio di prodotti pericolosi effettuata in alcune catene di negozi di Milano e Monza durante la quale, grazie alla verifica di tutta la documentazione fiscale delle attività di rivendita, erano state individuate alcune grosse società con sede nei territori delle province di Mantova e Roma ritenute responsabili di rifornire numerosi distributori di Milano e della Lombardia con prodotti di largo consumo non conformi ai requisiti di sicurezza. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano aveva disposto la perquisizione di queste società con l'obiettivo di rinvenire e quindi ritirare dal mercato altri prodotti di accertata pericolosità.

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