Parole d'autore 2015 , Este - Ospedaletto

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24.6

Este Piazza Trento

ore 21.00

Rassegna promossa da

Comune di Este Assessorato alla Cultura Comune di Ospedaletto Assessorato alla Cultura organizzazione

Cuore di Carta Tel. 333 2599353

Gherardo Colombo Lettera a un figlio su Mani Pulite Garzanti Editore 2015

direzione artistica

Bruna Coscia informazioni

Comune di Este Tel. 0429 617573-4-6 www.comune.este.pd.it culturaeventi@comune.este.pd.it

www.cuoredicarta.org esteculturaeventi ingresso libero a tutti gli incontri in caso di maltempo a Este gli incontri si svolgeranno nella sala centrale di Palazzo Sartori Borotto (centro sociale), Piazza Trento

media partner

Via Vai free-press di cultura e spettacolo www.viavainet.it

Gherardo Colombo racconta gli anni drammatici e carichi di speranza che lo hanno visto tra i protagonisti della più importante inchiesta giudiziaria della recente storia d'Italia, rivolgendosi per la prima volta a tutti quei ragazzi allora non ancora nati o troppo giovani per comprendere quella stagione. "Lettera a un figlio su Mani pulite" è il libro di un padre capace di trasmettere il senso ideale della giustizia e del rispetto delle regole; l'occasione per ricostruire una stagione e ripartire per trovare soluzioni efficaci a problemi che sembrano ancora tragicamente attuali. Gherardo Colombo, ex magistrato, ha condotto o collaborato a inchieste divenute celebri, tra cui la scoperta della Loggia P2, l'omicidio Ambrosoli, Mani pulite. È stato giudice presso la Corte di Cassazione ma, nel 2007 si è dimesso dalla magistratura per dedicarsi a incontri formativi nelle scuole, dialogando negli anni con migliaia di ragazzi sui temi della giustizia e del rispetto delle regole. È attualmente presidente della casa editrice Garzanti e membro del Cda della RAI. Nel 2010 ha fondato l'ass.ne “Sulle regole”, punto di riferimento per il dibattito sulla Costituzione e la Legalità.


03.7

Este Piazza Trento

ore 21.00

08.7

Ospedaletto

ore 21.00

Chiostro Santuario B.V. del Tresto

Dacia Maraini

Paolo Crepet

Chiara di Assisi Elogio della Disobbedienza

Impara ad essere felice Einaudi Editore 2015

Rizzoli Editore 2013 È la storia di un incontro, questo libro intimo e provocatorio: tra una grande scrittrice che ha fatto della parola il proprio strumento per raccontare la realtà e una donna intelligente e volitiva a cui la parola è stata negata. Non potrebbero essere più diverse, Dacia Maraini e Chiara di Assisi, la santa che nella grande Storia scritta dagli uomini ha sempre vissuto all'ombra di Francesco. Eppure sono indissolubilmente legate dal bisogno di esprimere sempre la propria voce. Chiara ha dodici anni appena quando vede "il matto" di Assisi spogliarsi davanti al vescovo e alla città. È bella, nobile e destinata a un ottimo matrimonio, ma quel giorno la sua vita si accende del fuoco della chiamata: seguirà lo scandaloso trentenne dalle orecchie a sventola e si ritirerà dal mondo per abbracciare, nella solitudine di un'esistenza quasi carceraria, la povertà e la libertà di non possedere. Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie, narrazioni autobiografiche e saggi tradotti in venti paesi. Nel 1990 ha vinto il premio Campiello con “La lunga vita di Marianna Ucrìa”, nel 1999 il premio Strega con “Buio”, nel 2012 il premio Campiello alla carriera.

"Non arrenderti mai all'idea che la felicità non possa esserci per te da qualche parte, nel mondo. Non farlo neppure l'ultimo giorno della tua vita, perché ci sarà sempre, vicino a te, qualcuno che avrà bisogno di intravederla nei tuoi occhi". Per molti lagnarsi è più che un vezzo, una difesa: è ciò che sanno fare meglio perché lo hanno imparato fin dall'infanzia. Combattere questo atteggiamento vuol dire elaborare una nuova grammatica quotidiana, avviare una piccola rivoluzione della gioia e della positività. Una rivoluzione a cui Paolo Crepet intende contribuire con queste pagine severe e sentite. Perché educare alla felicità, quella autentica, da non confondere con la gioia effimera, dovrebbe essere il compito primario di ogni adulto e di ogni insegnante. Cosi i bambini cresceranno più forti e meno ricattabili, e i ragazzi saranno più liberi. Con una nuova prefazione dell'autore. Paolo Crepet, dopo l’internato presso l’Istituto di biochimica e la Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università di Padova, consegue la laurea in Medicina e Chirurgia a cui successivamente si aggiunge quella in Sociologia. E’ stato Allievo e collaboratore di Franco Basaglia. Ha scritto molti libri e dal 2004 è direttore scientifico della Scuola per Genitori (www.impresafamiglia.it).


11.7

Este Piazza Trento

ore 21.00

15.7

Ospedaletto

ore 21.00

Sala Conferenze Municipio

Francesco Guccini

Bruno Gambarotta

Nuovo dizionario delle cose perdute

Ombra di giraffa Garzanti Editore 2014

Mondadori Editore 2015 Da quando è uscito il primo "Dizionario delle cose perdute", Francesco Guccini non può fare un passo, per strada, senza che qualcuno lo fermi per suggerirgli con entusiasmo e commozione qualche oggetto "del tempo andato" che merita di essere ripescato dal veloce oblio dei nostri anni e celebrato dalla sua penna.Con questo libro, Guccini torna a scavare nel passato che ha vissuto in prima persona per riportarcelo intatto e pieno di sapore. Il catalogo delle cose perdute dà vita a un personalissimo genere letterario nel quale l'estro del cantautore, la sua passione storica e filologica e la sua vena poetica trovano sintesi piena: regalandoci pagine in cui ogni oggetto, ogni situazione, suscita intorno a sé un intero mondo, sempre illuminato dalla luce di un'insuperabile ironia. Francesco Guccini è fra i più importanti cantautori italiani. È anche scrittore e, a volte, attore. Autore di colonne sonore e di fumetti, si occupa anche di lessicologia, lessicografia, glottologia, etimologia, dialettologia, traduzione e teatro. I testi dei suoi brani sono considerati componimenti poetici, tanto da costituire materia di insegnamento nelle scuole come esempio di poeta contemporaneo.

Ombra di giraffa! Com'è possibile che nessuno si ricordi più di Ombra di giraffa? Il suo vero nome era Felice Chiapasso, microfonista, trent'anni di onorato servizio in RAI. Al suo funerale, però, della RAI nemmeno l'ombra. Nessuno è venuto a porgere l'estremo saluto. Nessuno tranne cinque arzilli vecchietti, cinque ex colleghi determinati a rendere omaggio a quello che considerano un pioniere della televisione. E la fortuna è dalla loro parte. Poco distante si tiene un'importante convention cui partecipano le teste coronate di viale Mazzini. Così, quando cinque telegrammi firmati da altrettanti gloriosi registi del passato RAI fanno la loro misteriosa comparsa ringraziando Ombra di giraffa per il prezioso servizio reso all'azienda, tutti pensano a una bravata. Ma quando il direttore generale di RAI fiction viene rapito, rinchiuso in un museo e - va detto subito liberato, le cose sembrano mettersi male per i nostri cinque eroi.... Bruno Gambarotta ha lavorato una vita intera in RAI. Con Ombra di giraffa, il più famoso degli «anziani RAI» ci porta dietro le quinte del piccolo schermo. Proprio nell'officina delle mille e mille fiction che ci hanno fatto piangere, sorridere, emozionare. Che, insomma, ci hanno fatto diventare grandi.


17.7

Este Piazza Trento

ore 21.00

24.7

Este Piazza Trento

ore 21.00

Mario Tozzi

Dario Vergassola

Tecnobarocco

La ballata delle acciughe

Tecnologie Inutili e altri disastri Giulio Einaudi Editore 2015

Mondadori Editore 2014

La tecnologia del terzo millennio non aiuta gli uomini a migliorare la loro esistenza né a ridurre gli impatti sul pianeta.Non è semplice, né utile e nemmeno educativa. Essa, totalmente slegata dalla radice scientifica, è, invece, fine a se stessa, "barocca", dannosa e insostenibile da un punto di vista ambientale. Viene spesso usata per rimediare ai danni perpetrati da una tecnologia precedente, incrementa i profitti basati sui bisogni indotti, accelera l'obsolescenza di oggetti e macchine, è costosa, fa perdere tempo.

Dario Vergassola racconta una stona divertente e malinconica ambientata nella provincia italiana a lui tanto cara. Le vicende hanno luogo nella periferia di La Spezia al bar Pavone, i cui frequentatori "nulla hanno da invidiare al bar di Guerre Stellari" e creano un microcosmo dove si riflettono tutti i pregi e i difetti dell'umanità. Popola il racconto una giostra di personaggi strani, buffi, a volte ridicoli ma anche molto realistici, pieni di paure, piccole e grandi manie, problemi quotidiani ed esistenziali.

Attraverso molti esempi Mario Tozzi dimostra l'inutilità di bizzarri marchingegni che riteniamo indispensabili e di cui potremmo fare a meno. D'altro canto, egli sottolinea l'utilità di quella tecnologia semplice che ha rappresentato un vero miglioramento nelle condizioni della vita degli uomini senza compromettere l'ecosistema Terra.

Dario Vergassola nasce in Liguria, ed è comico e cantautore. Partecipa a numerosissimi programmi televisivi (Maurizio Costanzo Show, Carabinieri, Zelig, Dio vede e provvede, Le Iene, Parla con me con Serena Dandini e altri) e pièce teatrali (Manovale, gentiluomo, Mangia e bevi che la vita è un lampo, Riondino accompagna Vergassola a trovare Flaubert e altri), e nel 1992 vince il "Festival di Sanscemo". Si avvicina al mondo dello spettacolo da giovane, partecipando a "Professione Comico", manifestazione diretta da Giorgio Gaber: ottiene sia il premio del pubblico che quello della critica. Del 2014 è il suo primo romanzo La ballata delle acciughe, edito da Mondadori

Mario Tozzi primo ricercatore presso il CNR, membro scientifico del WWF e conduttore televisivo di numerosi programmi divulgativi. Un uomo che alla scienza deve fama e fortuna, dopo il successo di Catastrofi (Rizzoli, 2005) e Italia segreta (BUR, 2010) torna alle stampe con un saggio che tenta di smascherare le inefficienze della tecnologia.


31.7

Este Piazza Trento

ore 21.00

Vito Mancuso Questa vita.

07.8

Este Piazza Trento

ore 21.00

Giovanna Zucconi con Marino Sinibaldi

Conoscerla, nutrirla, proteggerla Garzanti Editore 2015

La sua voce è profumo

La vita è un immenso oceano che ci contiene e ci scuote con il continuo movimento delle sue onde, sempre inafferrabile, impossibile da fissare. Ma da dove viene, e quale logica la muove?

Tutti abbiamo un naso, tutti sappiamo quanto sia ricco di sensazioni il mondo degli odori e dei profumi. Ma spesso ci mancano le parole per raccontarlo. Gli scrittori l'hanno fatto. Con pagine di dirompente sensualità, di grande forza espressiva. Il più impalpabile dei sensi prende forma, grazie alla letteratura, come qualcosa di concreto, avvolgente, potente. In questo libro Giovanna Zucconi ci accompagna, attraverso brani di capolavori e pagine meno conosciute, in una "passeggiata olfattiva" davvero sorprendente.

Vito Mancuso risale alle origini della nascita e dell'evoluzione di questa vita sulla Terra, proponendo una visione della natura che non procede solo per mutazioni casuali e per egoistiche selezioni competitive, ma è soprattutto il frutto di una continua armoniosa aggregazione il cui senso intrinseco è il bene. Vito Mancuso, teologo, è editorialista del quotidiano “la Repubblica” e docente di "Storia delle dottrine Teologiche" presso l'Università degli Studi di Padova. I suoi scritti hanno suscitato notevole attenzione da parte del pubblico, in particolare “L’anima e il suo destino” (Raffaello Cortina, 2007), “Io e Dio. Una guida dei perplessi” (Garzanti, 2011), “Il principio passione. La forza che ci spinge ad amare” (Garzanti, 2013), tre bestseller da oltre centomila copie con traduzioni in altre lingue e una poderosa rassegna stampa, radiofonica e televisiva.

Mondadori Editore

Giovanna Zucconi, autrice e conduttrice di fortunati programmi culturali per la radio e la televisione, ha ideato e diretto per Feltrinelli «Effe», rivista di culto tra migliaia di appassionati di libri. Ha creato «Serra&Fonseca», marchio di profumeria artistica che esplora le connessioni fra profumo e letteratura, arte, design. Marino Sinibaldi è direttore di Rai Radio3. Nel 1999 ha ideato e poi condotto la trasmissione Fahrenheit. Tra le sue pubblicazioni: “Pulp. La letteratura nell’era della simultaneità” (Donzelli 1997) e, con Natalia Ginzburg, “È difficile parlare di sé. Conversazione a più voci” (Einaudi 1999), “Un millimetro in là. Intervista sulla cultura” (Laterza 2014 ).


21.8

Este Piazza Trento

ore 21.00

06.9

Este Piazza Trento

ore 21.00

Daria Colombo

Uto Ughi

Alla nostra età, con la nostra bellezza

Quel diavolo di un trillo

Rizzoli Editore 2015 1992. Università Statale di Milano. Alberta incontra una donna più grande di lei, Annalisa, totalmente fuori contesto nei suoi vestiti eleganti e coi capelli freschi di piega. Poche parole e un sorriso. Ma a volte l’amicizia di una vita può nascere così, da un banale scambio di appunti. Due donne agli antipodi che tra giornate spese sui libri e caffè rubati alle rispettive esistenze, le amiche si ascoltano, si capiscono e cambiano. Nel frattempo sono cresciute. Con matrimoni in crisi, figli che se ne vanno e bambini appena nati, con qualche compromesso ma la forza di sempre. Perché Albi e Lisa, nonostante le delusioni, le battaglie perse e le ferite, non si lasceranno più. E ognuna a modo proprio, alla sua età e con la stessa bellezza, continuerà a lottare. Art director e giornalista, Daria Colombo ha dato vita al movimento dei Girotondi a livello nazionale ed è impegnata in numerose iniziative di solidarietà. È sposata con Roberto Vecchioni, con il quale collabora da oltre vent’anni. Ha pubblicato Meglio Dirselo (Rizzoli 2010), disponibile in Bur, con cui ha vinto il premio Bagutta Opera Prima.

Note della mia vita Einaudi Editore 2013 La storia di una vita incredibile, interamente dedicata alla musica. Uto Ughi ha soltanto tre anni quando il suo primo maestro, l'amico di famiglia Ariodante Coggi, gli mette in mano un violino minuscolo e glielo lega al collo perché non cada. Nasce così uno dei più grandi talenti musicali del nostro tempo, un esecutore dalla naturale e precoce attitudine a «tirar l'arco», che calca, ad appena sette anni, i palcoscenici dei teatri per i primi concerti in pubblico. Capace come pochi di mantenere intatto nel tempo il rapporto con il pubblico, in questo libro Uto Ughi condivide per la prima volta con i lettori i tesori accumulati durante il suo cammino professionale e umano e mette insieme il racconto di una vita ricca di passioni. Uto Ughi è considerato uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana ed è fra i massimi interpreti contemporanei. Suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all'omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.


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