Il controllo del rischio
II autore - Gianni Vaona e-book - Il controllo del rischio sito web - www.advisorteam.it
IL PREMIO PER IL RISCHIO ASSUNTO SI CHIAMA RENDIMENTO
Notoriamente, se presto i miei risparmi ad una Banca, che a sua volta li presta ad un imprenditore, che li utilizerà per far rendere il proprio business otterrò solo una piccola parte dell’utile originario. Questo perché ho condiviso il rischio con la banca e con l’imprenditore. Se fossi stato socio dell’imprenditore avrei avuto, assieme con il rischio, un rendimento più elevato.
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Rischio e rendimento in un mercato sufficientemente ampio e ben regolamentato, normalmente vanno di pari passo. ESISTE UN MODO PER GODERSI SOLO IL LATO BUONO DI QUESTA MEDAGLIA?
Si. La chiamiamo pianificazione finanziaria, cioè una serie di metodiche di investimento che ci permettono di identificare gli obiettivi, posizionarli nel tempo e così, una volta individuati i livelli di liquidità e riserva ottimali, diversificare gli stocks e i flussi finanziari investendo in settori, mercati e strumenti decorrelati fra loro.
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IL TEMPO E LA DIVERSIFICAZIONE SONO SEMPRE STATI DEI FATTORI INCREMENTALI DI SICUREZZA
UN PARADOSSO DIFFICILE DA ACCETTARE: LE FONTI DI RISCHIO SONO FONTI DI RENDIMENTO
Se comprendiamo che per guadagnare sui mercati bisogna sempre acquistare da un pessimista per poi vendere ad un ottimista, comprenderemo anche che un buon gestore deve padroneggiare bene la materia e sapersi assumere dei rischi coerenti con il mandato che ha ricevuto dai clienti. Possiamo anche invertire l'affermazione: un buon cliente deve sapersi assumere un rischio adeguato alla propria tolleranza alla volatilità dei mercati in modo da non levare al gestore le risorse proprio nel momento in cui potrebbe mettere a frutto la propria esperienza. Ultimo, ma non ultimo come importanza, è il ruolo del consulente finanziario che deve saper essere un valido contrappeso nei momenti di massima tensione emotiva in cui il cliente, travolto dalle notizie
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giornalistiche che sente, è tentato di abbandonare la pianificazione originaria, diventando un elemento di razionalizzazione del processo. In altri termini il consulente più che un valido gestore del risparmio deve essere un valido gestore del risparmiatore e nei momenti di tensione riportarlo ai motivi per cui sono state fatte certe scelte e fargli comprendere come ogni rischio comporti una opportunità. RISCHIO REALE, RISCHIO PERCEPITO
E’ normalità che il Premio Nobel per l’ economia venga assegnato ad un Economista. Non fu così nel 2002, quando a ricevere il Premio Nobel furono gli psicologi israeliani Daniel Kahneman e Amos Tversky. I due ebbero il merito di rappresentare graficamente per la prima volta la funzione della percezione dei guadagni e delle perdite dell’investitore medio, meglio nota come la Funzione valore.
Se l’investitore si comportasse con assoluta e piena razionalità dovrebbe valutare il risultato dell’investimento in modo lineare ed indipendente dalla quantità e dalla direzione di tale risultato. Guadagnare 100€ oppure perderli dovrebbe dare la stessa entità in valore assoluto in gioia oppure in tristezza. Per lo stesso ragionamento guadagnare 1000€ dovrebbe fare la stessa gioia indipendentemente da quanti soldi si sono investiti in tale operazione finanziaria, così come perderne 1000€ dovrebbe dare sempre la stessa tristezza indipendentemente da quanti soldi si sono investiti. Nella realtà la percezione del valore dei guadagni delle perdite NON è lineare ma asimmetrica e non si basa sulle cifre assolute ma su quelle relative. La funzione della percezione del valore si può rappresentare con una curva “S”.
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È tutta una questione di percezione delle conseguenze che ne potrebbero derivare… Facciamo finta di assistere ad una gara a squadre dove l'obiettivo è di attraversare il più velocemente possibile una robusta asse lunga 6 m, larga 40 cm e posta sopra due mattoni che la alzano da terra 15 cm. I concorrenti delle due squadre sfrecceranno veloci da una parte all'altra dell'asse intenti a realizzare il miglior tempo possibile in modo da vincere la gara. Ora la stessa asse viene posta ad una altezza di 2 metri e la gara viene ripetuta. Indipendentemente da chi vincerà la gara, noteremmo come cambia il comportamento dei concorrenti che non sfrecciano più da un capo all'altro dell'asse ma, diversamente da prima, con fare molto più attento e circospetto si impegnano per attraversarla. Cosa è cambiato? La difficoltà (rischio reale) è la stessa di prima, quella che è cambiata e la percezione delle conseguenze (rischio percepito) che potrebbero derivare da uno sbaglio a quell’altezza. Ma se sotto l'asse venisse stesa una rete di sicurezza (pianificazione finanziaria), la velocità tornerebbe molto vicina a quella del primo tentativo. COME SI PUÒ CONTROLLARE E MONITORARE IL RISCHIO?
Per controllare e monitorare il grado di rischio che ci si assume è possibile utilizzare uno strumento che misura storicamente il rischio di perdita potenziale massima a distanza di un giorno di un portafoglio in condizioni normali di mercato, il ConditionalValue at Risk % (CVaR%). Il CVaR% è l'indicatore su cui si basa il servizio Strategist offerto agli investitori con un patrimonio consistente per tenere sotto controllo, giorno per giorno, l'evoluzione del mercato e di conseguenza il grado di rischio complessivo che viene assunto dal cliente ed intervenire in caso di elevati scostamenti dal valore di riferimento stabilito a priori. Se dovessimo paragonarlo ad una corsa, più che un rally è una gara di regolarità dove, stabilito un percorso l'obiettivo è quello di raggiungere la meta con il minor numero di scossoni possibile.
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IN QUALE CONTESTO CI TROVEREMO AD OPERARE IN FUTURO?
In un contesto di incertezza su tutti i fronti. Già è crollato il mito dell’immobile come investimento sicuro e ora anche il mercato obbligazionario, che per oltre 35 anni ha rappresentato per la maggior parte dei risparmiatori una scelta in grado di combinare sicurezza, tranquillità e rendimenti, è ormai cambiato radicalmente con la novità di tassi di interesse in alcuni casi addirittura negativi.
Se le priorità sono quelle indicate qui sopra, la risposta non può essere che di tipo strutturale, complessa e personalizzata.
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IL MONDO DELL’ECCELLENZA STRATEGICA
F&F Strategist non è una semplice dichiarazione d'intenti ma un vero e proprio patto che Finanza & Futuro stipula insieme cliente per dargli la massima eccellenza strategica.
Strategicamente l'asset allocation combina la visione macroeconomica di Deutsche Bank e di alcuni selezionati partner internazionali con cadenza almeno trimestrale. Ogni partner è stato scelto per le sue aree di competenza strategiche così da avere, per ogni asset class, una diversificazione in stili di gestione complementari. Questo garantisce un alto grado di specializzazione. La diversificazione è garantita anche dalla possibilità di selezionare i prodotti che meglio interpretano la propria visione strategica utilizzando tutte le 18 case di asset management partner di Finanza & Futuro e monitorando il rischio assunto.
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I QUATTRO FOCUS ESCLUSIVI DI UN SERVIZIO UNICO
Ci soffermeremo brevemente sul terzo e quarto focus: il sistema di allert e i risultati
SISTEMA DI ALLERT AUTOMATICI
F&F Strategist pone la massima attenzione alla protezione del capitale investito nel totale rispetto della vostra propensione al rischio, oltre che alle performance attese.
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Per questo vi mette a disposizione un sistema di allerta automatici che avvisano voi e me ogni qualvolta la vostra posizione si discosti dal livello di rischio concordato.
Un monitoraggio continuo, giornaliero, degli investimenti che vi consente, con il mio supporto, di modificare in corsa l'asset location per la riallineare il livello di rischio o cogliere consapevolmente tutte le opportunitĂ che ci riserva il mercato MASSIMA TRASPARENZA DEI RISULTATI
La comoditĂ di avere sempre tutto sotto controllo con il servizio di reportistica ad hoc studiata nella forma e nel contenuto per avere immediatamente sotto controllo la posizione in modo chiaro, sintetico e completo allo stesso tempo.
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REGOLE DI INGAGGIO, PRICING E RISULTATI STORICI
QUESTI SONO I RISULTATI OTTENUTI A TRE ANNI DAL LANCIO DEL SERVI
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RIEPILOGANDO BREVEMENTE
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