1993 viaggio a santiago

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Diario del I째 viaggio verso

Santiago de Compostela

di Stefano Clementi


sommario INTRODUZIONE Diario del I° viaggio verso “Santiago de Compostela” INIZIA IL VIAGGIO: VERONA – GENOVA 15.05.93 sabato GENOVA 16.05.93 domenica 0° km. 757 # GENOVA - SAINT JEAN PIED DE PORT 17.05 lunedì 1° - km. 736.4 # RONCESVALLES 18.05 martedì 2° - km. 709.4 # LARRASOA§A 19.05 mercoledì 3° - km. 691.2 # CIZUR MENOR 20.05 giovedì 4° - km. 671.1 # PUENTA LA REINA 21.05 venerdì 5° km. 647.4 # ESTELLA 22.05 sabato 6° - km. 609.5 # VIANA 23.05 Domenica 7° - km. 573.5 # NAJERA 24.05 lunedì 8° - km. 549.6 # SANTO DOMINGO DE LA CALZADA 25.05 martedì 9° - km. 515.1 # VILLAFRANCA MONTES DE OCA 26.05 mercoledì 10° - km. 481 # BURGOS 27.05 giovedì 11° - km. 439.2 # CASTROJERIZ 28.05 venerdì 12° - km. 413.5 # FROMISTA 29.05 sabato 13° - km. 378.1 # CALZADILLA DE LA CULZA 30.05 Domenica 14° - km. 339.8 # EL BURGO RANERO 31.05 lunedì 15° - km. 303.5 # LEON 01.06 martedì 16° - km. 281.2 # VILLADANGOS DEL PARANO 02.06 mercoledì 17° - km. 254 # ASTORGA 03.06 giovedì 18° km. 233 # RABANAL DEL CAMINO 04.06 venerdì


19° - km. 199.6 # BONFERRADA DEL BIERZO 05.06 sabato 20° - km. 164.7 # VEGA DE VALCARCE 06.06 Domenica 21 ° - km. 130.7 # TRIACASTELA 07.06 lunedì 22° km. 107 # BARBADELO 08.06 martedì 23° - km. 79 # VENTAS DE NARON 09.06 mercoledì 24° km. 53.8 # MELIDE 10.06 giovedì 25° km. 22.2 # SANTA IRENE 11.06 venerdì 26° km. 0 # SANTIAGO 12.06 sabato SANTIAGO 13.06 Domenica SANTIAGO 14.06 lunedì HENDALE (confine Ispano-Francese) 15.06 martedì VERONA 16.06 --- > sono a casa !


Verona, 1 marzo 2004 Sono passati undici anni da questa mia … fantastica avventura ed oggi, per la prima volta, ho pensato di poter far leggere ad altri questo mio “diario di viaggio” verso Finis Terre da dove, se si vuole ancora proseguire, bisogna lasciare tutte le proprie certezze (la terra) ed affidarsi al mare dove nulla è stabile e certo … come le nostre emozioni, i nostri sentimenti ed il nostro in-subconscio. Non troverete grandi pensieri profondi o improvvise illuminazioni: c’è tanta pioggia, tanta stanchezza, tanti piedi doloranti e soprattutto le due grandi forze gemelle che ballavano la loro eterna selvaggia tarantella dentro di me: la doppi espressione della Gundalini. Il Giano Bifronte della forza “che dà la vita o la distrugge”, come ebbe a dire qualcuno. Una Forza è l’aspetto di quell’energia che al nero ci porta alla guerra ed al bianco dà vita ad Emergency. L’Altra, è l’aspetto che al bianco perpetua la vita (in ogni sua forma) e che nel breve momento dell’orgasmo ci da “l’assaggio” del contatto col divino, … ma al nero dà il non rispetto e l’abuso. LA FORZA E’ … senza colore e senza responsabilità, da qualcuno – e lo condivido – definita “amorale”: responsabile – per il libero arbitrio - è solo chi la usa e come la usa. Quel viaggio fu magico per molti motivi e sotto svariati aspetti, ma qui voglio ricordarne soprattutto due, legati a due donne: la prima è mia figlia Barbara che in quell’occasione mi fece dono di una collana da portare con me e che sentii molto vicina a me … fisicamente: con me e dentro di me; l’altra è L. (i nomi non hanno importanza, vanno e vengono e così è per lei). Mi fu compagna di viaggio … pur rimanendo a casa. Anche lei scrisse, contemporaneamente a me, il suo “diario di viaggio”. Al mio ritorno me ne fece dono ed io l’ho fuso con il mio. Lo si trova all’inizio di ogni giornata scritto in “MAIUSCOLO”. Forse un giorno tornerò a calpestare la Via col fardello degli anni più pesante, ma con uno zaino senz’altro più leggero: in quel viaggio tutta l’attrezzatura arrivò a pesare 20 kg.!!! (Non per nulla mi fu dato il nome di Mendoza!) (*). E vi assicuro che fu veramente un calvario che sto cercando di non ripetere, anche nella vita quotidiana. Ma bando alle ciance, ora non mi resta che augurarvi Buona Lettura!

Stefano, alias Mendoza, alias Ramingo, alias Gandalf, alias … (*) Mendoza: questo “soprannome” mi fu dato da un a amico perché, disse, avanzavo nella vita come il personaggio (Mendoza, appunto) del film “Mission” (interpretato da De Niro) caratterizzato soprattutto nel momento in cui, per raggiungere il villaggio indio, devono scalare una cascata … “Vivi così da non doverti mai vergognare se qualsiasi cosa tu abbia fatto o detto viene pubblicata in tutto il mondo anche se ciò che si pubblica non è vero”

(R. Bach – ILLUSIONI – Le avventure di un Messia riluttante)


Diario del I° viaggio verso “Santiago de Compostela” ANNO 1993 Ieri, sabato, mi sono deciso per gli scarponcini ed oggi (DOM. 17.01.93) verso le 12, dopo aver misurato con la macchina i 2,5 km. ed anche i 5 km. , ho inaugurato le scarpe con una passeggiata di 10 km. Mentre passeggiavo (nebbia e umidità) ho pensato di iniziare questo diario e lo inizio qui (N.d.R.: pagina del 31.12) in quanto qui faccio il riassunto di tutto quello che ho riunito sino ad oggi. Essenzialmente il tutto parte a Pietralba 7 dove Pina mi incita a fare il pellegrinaggio a SANTIAGO DE COMPOSTELA. Questo pellegrinaggio è una passeggiata che inizia ai piedi dei Pirenei francesi, opposti a Roncisvalle e che porta a Santiago per oltre 830 km. da percorrere a piedi ! Io non sono un camminatore di vocazione anche se stamani rammentavo tutte le "passeggiate" fatte con la cartella per tornare a casa da scuola per guadagnare il costo del biglietto del tram; poi c’erano le scarpinate in bici, pesantissima e senza cambio. Sono queste due esperienze che mi hanno dati i muscoli che mi ritrovo nelle gambe e che dovrò riallenare per questa passeggiata. Passo un attimo all’elencazione di quanto ho già acquistato (al 31.12.92) per questo viaggio: 1) ZAINO che mi ha procurato Giuseppe in Francia; 2) TRIS da campeggio: cucchiaio, forchetta, coltello; (nota al rientro: accessorio inutile, sostituito dal

coltellino svizzero multiuso)

3) BORRACCIA, dai miei precedenti equestri; 4) due cappelli (cotone e lana); 5) OROLOGIO SUB; le pubblicazioni A) E. CHIOSCA - GUIDA AL CAMMINO DI SANTIAGO DI COMPOSTELA; B) ED. DIEMME - GUIDA AL CAMMINO DI SANTIAGO DI COMPOSTELA; C) SAUCHEN - GUIDA DEL PELLEGRINO DI SANTIAGO. Venerdì 14.MAG.93 dovrà essere il mio ultimo giorno lavorativo (rientro preventivato 30.06.93) con partenza immediata: il 14 o il 15 al massimo. Da Roma parte un treno che, senza cambiare, porta sino a Lourdes; qualche stazione prima si prende la coincidenza che porta a SAINT JEAN PIED DE PORT, paesino ai piedi dei Pirenei, punto di inizio del pellegrinaggio. Ma perché? Perché sto organizzando per fare qualcosa non certo ordinario o non certo consono alle mie abitudini? Sicuramente c’è il vecchio megalomane che si sente sollecitato, il fare qualcosa di straordinario che fa dire alla gente:" Però !" dove in quel "Però !" c’è ammirazione, aumento della stima. Ed è positivo anche se c’è derisione, perché in questo caso è un ulteriore allontanamento da gente che non fa certe cose ! Ma credo (e spero) che non sia solo questo. Nel '92 Pietralba 7 e Meditazione Vipassana. Nel '93 Pellegrinaggio a Santiago. Sto cercando e questo lo so! Non ho ancora chiaro cosa. So che debbo cambiare, ad es., il rapporto con mia figlia. Ma qual è il grosso cambiamento che aspetto e, forse, sto cercando in queste attività così pregnanti? Mah ! Penso di potermi fermare qui. Questi scritti non vogliono essere nulla di particolare: vogliono essere solo una cronaca. Cronaca di fatti, di preparativi, di sensazioni e ... forse anche diario di viaggio. Si vedrà.


14.01.1993 Corsetta di 25': 1° allenamento 15.01.93 Acquistato COLTELLINO MULTIUSO (SVIZZERO) ₤. 35.OOO.= 16.01.93 A Campo Base acquisto: 1) scarponcini 3: ₤. 150.000 2) sacco a pelo : ₤. 140.000 17.01.94 km. 10 senza zaino = tempo h. 1 e 46' 24.01.93 km. 20 senza zaino = tempo h. 3 e 15' 06.02.93 km. 20 senza zaino = tempo h. 3 e 17' A Vicenza, alla cena di saluto per la partenza di Ana per il Brasile hanno servite le CAPESANTE: mi sono fatta dare la “conchiglia” di Ana per il viaggio. 07.02.93 km. 20 senza zaino = tempo h 3 e 30' Tot. a oggi : km. 70 13.02.93 Copriocchiali da sole ₤. 25.000 6 calze lunghe cotone ₤. 41.000 14.02.93 km. 30 senza zaino = tempo h 5 e 30' Tot. a oggi : km. 100 15.02.93 Contro assegno di £. 22.000 : El camino de Santiago - Guida del pellegrino. 18.02.93 Materassino autogonfiabile, Marsupio e Portadocumenti £. 130.000 La settimana prima della partenza 3 prove con zaino ed accessori: 07.05 VEN - circa km. 5 con un acquazzone unico 08.05 SAB - circa km. 15 sempre sotto acqua 09.05 DOM - tempo splendido circa km. 20/25 Parto il SAB 15.05.93 VR - MI [con sosta pranzo da Ottavio e M. Teresa], MI - GE


>>>>> ------------- INIZIA IL VIAGGIO ------------- <<<<< NOTA INTRODUTTIVA: questo diario è stato trascritto al rientro, intrecciando due esperienze: 1 – quello “SCRITTO MAIUSCOLO” è della mia carissima amica “L.” che lo scrisse in contemporanea al mio viaggio; 2 – l’altro è quello scritto da me durante il cammino stesso.

VERONA - GENOVA 15.05 sabato 15.05 - TU TI STAI ALLONTANANDO; MA NON É COSÌ, IO TI SENTO VICINO. É SOLO IL TUO CORPO CHE TI PORTA VIA. IL TELEFONO MI HA PORTATO LA TUA VOCE, MA NON É COSÌ, MI HA TRASMESSO LA TUA ENERGIA.

GENOVA 16.05.93 domenica - ore 18,22 16.05 - NOI CONDIVIDIAMO LE STESSE IDEE, ANCHE QUELLE CHE NON CI SIAMO ANCORA DETTE. NOI CONDIVIDIAMO GLI STESSI SOGNI E SE SI SOGNA INSIEME I SOGNI SONO GIÀ REALTÀ Mi son seduto in faccia al mare all’inizio del mio cammino; mi siederò davanti all’oceano alla fine di questo mio cammino: dal piccolo al grande. Mia figlia mi ha consegnato la sua collana. L. mi ha dato uno dei suoi orecchini. Non sono e non sarò solo sino a quando sarò capace di generare un poco d’amore. Il treno è partito per l’ultimo grande balzo che mi porterà a pochi chilometri dalla PORTA. 0° km. 757 # GENOVA - SAINT JEAN PIED DE PORT 17.05 lunedì 17.05 - STAI PER INTRAPRENDERE LA TUA "LUNGA STRADA", (JATUN NAN) CHE NON É SOLTANTO LA TUA STRADA, PERCHÉ TU NON SEI SOLO LUNGO IL CAMMINO. IL MIO PENSIERO TI É SEMPRE VICINO. P.S.: HO RICEVUTO I TUOI DONI E, PER QUESTO, SONO PIENA DI GIOIA. ANCHE LA TUA VOCE MI HA RAGGIUNTO. ORA CHE SCRIVO A TE NON PUÒ CHE ESSERE UNA GIORNATA MERAVIGLIOSA. LA TELEPATIA É FORTE TRA DI NOI. Ho chiamato i miei. Ho chiamato L.. Ho chiamato Barbara: mi pare che siano tutti eccitati. Ho detto a Barbara che le voglio bene e lei mi ha risposto sorridente (?, al telefono è un po’ difficile essere sicuri) "Anch’io !" Sono contento … ed ho bevuto una birra. 1° - km. 736.4 # RONCESVALLES 18.05 martedì 18.05 - OGGI SÌ! HAI INIZIATO IL TUO CAMMINO. ANCHE SE I DUBBI E I TIMORI VOGLIONO ACCOMPAGNARE I TUOI PASSI, NON PERDERE DI VISTA IL PREMIO FINALE SICURO: “T E S T E S S O” RICCO D'AMORE E DI FEDE. CORAGGIO.


Siamo partiti alle 8 e 10'; siamo perché insieme a me c'è uno spagnolo (a metà strada abbiamo incontrato un olandese di almeno 60 anni che è partito da casa sua il 14.03: a Compostela avrà fatto km. 2.300 !) Strada dura. A due ore da Roncisvalle ha iniziato a venire giù un brodo ! (*) Durante il mattino mi sono messo a pensare al mio vestiario. PANTALONI & MAGLIETTA = ROSSO. É il colore dell'AZIONE (del FUOCO). É il corpo che materialmente mi permette questa esperienza, ovvero che si mette a disposizione perché qualcosa d’altro possa comprendere e quindi trasformarsi. Trasformarsi significa morire a qualcosa di antico per nascere, o meglio, risorgere a qualcosa di nuovo. SCARPE - MARSUPIO & ZAINO & BORRACCIA = VIOLA. Nel cristianesimo è il colore della quaresima (colore che io non ho mai avuto), momento preparatorio alla PASQUA DI RESURREZIONE (dopo la morte). Mi rendo conto che io ho delle forti aspettative da questo viaggio. Ho subito fatto un atto di perdono per questa mia ennesima superbia ed ho chiesto al mio SÉ di perdonarmi anche LUI e di non mandarmi una prova che non sia nelle mie forze affrontare. CONCLUSIONI ODIERNE 1) LA PESETAS SI È SVALUTATA ED IO HO PERSO MOLTI SOLDI. Bene, allora tutti quelli che avanzerò li lascerò a Santiago. 2) L’INIZIO É STATO DURO E BATTEZZATO (*). Per fortuna ho trovato due ottimi compagni di viaggio. 2° - km. 709.4 # LARRASOA§A 19.05 mercoledì 19.05 - PASSO DOPO PASSO LA TUA STRADA S’ACCORCIA MA LA VOGLIA DI ANDARE AVANTI SI ALLUNGA SEMPRE DI PIÙ. IO SONO CON TE PER INCORAGGIARTI A FARE PASSO DOPO PASSO LA "NOSTRA" STRADA. Siamo partiti ancora in due (Carlos e io) e poco dopo incontriamo un andorrano (Miguel) e così continuiamo ed arriviamo in tre. Tempo variabile con pioggia, ma riusciamo ad arrivare asciutti. Le scarpe bagnate di ieri non mi hanno dato problemi, ho però tutti i piedi "curati" a sta per arrivare una bolla sotto il ditone SN. Nell’ostello siamo noi soli ed è modernissimo. MENDOZA è nuovamente uscito fuori: tutto il mio equipaggiamento pesa 20 kg. ! É assurdo. Alzare lo zaino è un problema. Ho deciso: a Pamplona farò un pacco di tutto quello che non è necessario e lo spedisco a casa. Il cammino è già faticoso da solo senza andarlo ad appesantire io. Basta però con le lamentele. Sono contento: due tappe dure che mi hanno insegnato molto per quando potrò trovarmi solo. La stanchezza è tanta, ma è bastata una doccia a cancellarne la più pesante. Ho fatto il bucato (meglio, diciamo che ho lavato qualcosa, in quanto al bianco ! ! !) Stasera il tempo si sta mettendo al bello: speriamo! Il cammino è tutto su pista ed è un continuo saliscendi con tratti che sono torrenti, allagati e fangosi da sabbie mobili. Ma è bello. 3° - km. 691.2 # CIZUR MENOR 20.05 giovedì 20.05 - BENEDICO I TUOI PIEDI CHE TI PORTANO A CALCARE UN CAMMINO SACRO. RAMMENTO ORA CHE DURANTE UN RITO SACRO, EBBI LA GIOIA DI BACIARLI. COME PUÒ IL MIO CUORE NON ESSERE CON TE OGNI ISTANTE?


Sono le 10,30 (di sera) ed è quasi ora di nanna. Carlos ci ha lasciato a Pamplona (stupenda, circondata dal verde) e noi siamo nel rifugio 2 km. fuori la città. É tardi e vado a dormire, ma prima c’è qualcosa che debbo dire: la prima è che sto alleggerendo il mio sacco e l’eccesso l’ho regalato, la seconda è che Miguel è alla ricerca (come me) ed anche lui è interessato alla comprensione ed alla conoscenza. Questo incontro è molto interessante: staremo a vedere. 4° - km. 671.1 # PUENTA LA REINA 21.05 venerdì 21.05 - OGGI É UN GIORNO SPECIALE PER ME, QUALCHE PRIMAVERA FA INIZIAVO UN’ALTRA ESPERIENZA SULLA TERRA, EPPURE QUESTA PRIMAVERA É DIVERSA, SOLO ORA STO INIZIANDO UN’ALTRA STORIA, UN’ALTRA VITA. NON SOLO CON L’AIUTO DELLA FORZA INDEFINIBILE ED INESAURIBILE CHE É IN OGNUNO, MA ANCHE CON L’AIUTO DI PERSONE AMICHE COME TE, CHE CAMMINI, CAMMINI, CAMMINI, CAMMINI, CAMMINI...... Ci siamo (Miguel ed io) fermati a mangiare sul prato davanti alla chiesa templare di Eunate: gallette, grana e frutta secca. Non ricordo un pasto così delizioso. Miguel ha quasi finito di rifare lo zaino, e sì perché abbiamo messo sull’erba tutti i nostri indumenti che sino ad oggi non eravamo riusciti ad asciugare: a stasera.

(nota di Gandalf: all’epoca trascurai alcuni particolari che ora mi appaiono importanti, forse per l’emozione che ancora oggi vibra nel mio animo. La chiesa di Eunate è fuori del Camino, punto equidistante dai due cammini che a Puenta Reina confluiscono. È un luogo magico posto alle pendici di una linea di colline che la protegge alle spalle ed è rivolta alla pianura. Simile ad una ventaglio, quasi completamente aperto e disteso a terra, la chiesetta è il fulcro del ventaglio stesso. La costruzione, dalla classica struttura esagonale – templare - è circondata da mura di cinta ornamentali con gli ingressi non allineati che “costringono” il visitatore ad un percorso sinuoso per arrivare all’ingresso vero. Tutta la costruzione è in pietra chiara simile al tufo con le pietre angolari segnate dai glifi dei maestri posatori, l’interno è praticamente spoglio … una doppia fila di panche di legno ed un altare semplice. Fummo fortunati era quasi l’ora di chiusura ed il guardiano uscì per accompagnare gli ultimi turisti in una piccola costruzione lì vicino dove vendeva souvenir … e noi rimanemmo soli. Mi portai all’intersezione dei due bracci della croce, sotto la cupola, aprii le braccia e … e … come spiegare un sorriso fatto energia che ti attraversa e… e poi uscimmo e sedemmo sull’erba sotto il sole e mangiammo e riposammo e lasciammo asciugare la biancheria al sole … e fummo Re.) Ieri, dopo tanti anni, (credo dalla mia fanciullezza) ho rivisto il mare verde: campi di grano mossi dal vento. A metà mattina siamo arrivati sul colmo di una catena di colline e ci siamo fermati un momento a meditare. Alle nostre spalle la catena dei Pirenei ammantata di nubi (il ricordo della fatica è ancora vivo), sulla piana Pamplona ed i suoi campi, castelli e cappelle come corolle. Dall’altro crinale un magnifico giardino con i verdi più diversi chiazzati di tutti i colori possibili; fiori profumatissimi e finocchi selvatici costeggiano il cammino. 5° km. 647.4 # ESTELLA 22.05 sabato 22.05 - GIORNO DOPO GIORNO RICALCHI CON I TUOI PIEDI I "PASSI" DELLA TUA VITA. RIVIVILI SERENAMENTE PERCHÉ TI HANNO AIUTATO AD ARRIVARE DOVE SEI ORA, FORSE SEI AL "GIRO DI BOA". BUONA FORTUNA AMICO MIO. Di buone intenzioni ... ecc. Ieri non ho trovato il tempo di continuare (N.B.: questo lo sto scrivendo il 23.05). Quel che ricordo di oggi è che siamo partiti presto (7,30), sole tutto il giorno, saliscendi ed arriviamo alle 13/14 distrutti. Il rifugio apre alle 16, ed allora picnic sul prato e poi mi sono addormentato. Il posto è squallido per quanto riguarda il bagno e non mi faccio la doccia. Stamane, partendo, Miguel mi ha detto che da domani preferisce fare il cammino da solo: vuole interiorizzare.


Francamente la cosa mi dispiace: per me avrei fatto con lui tutto il viaggio. Decido quindi di andare a dormire presto per alzarmi presto. 6° - km. 609.5 # VIANA 23.05 Domenica 23.05 - OGGI ANCH’IO HO AFFATICATO I MIEI PIEDI IN UNA CAMMINATA DI 11 KM., PER QUESTO MI RENDO CONTO CHE STAI AFFRONTANDO UNA GRANDE PROVA ANCHE FISICA. LA TUA VOLONTÀ NE USCIRÀ CARICATA DI ENERGIA NUOVA, LA TUA COSCIENZA AVRÀ UNA LUCE NUOVA, ANZI "ORIGINALE". IO SONO CON TE. Sono molto soddisfatto. Mi alzo presto e parto (mi precede un ragazzo austriaco): in 5 ore sono a LOS ARCOS (km. 20): tempo ottimo, sole velato e vento fresco. Guardo la cartina e decido di continuare: TORRES DEL RIO (km. 6). Poi il successivo paese è a 11 km.: continuo, ce la posso fare. Arrivo a VIANA : 37 km. Con me arriva anche l’austriaco. 37 km. ! WOW ! Sono molte le emozioni e le sensazioni che affiorano durante il cammino, ma poi la sera ... 7° - km. 573.5 # NAJERA 24.05 lunedì 24.05 - UN’ALTRA SPLENDIDA GIORNATA É FELICEMENTE INIZIATA. AUGURO ANCHE A TE UN GIORNO MERAVIGLIOSO CON UNA STRADA DA PERCORRERE FACILE E PIANA, PAESAGGI SEMPRE NUOVI E STIMOLANTI RIEMPIANO I TUOI OCCHI, ANCHE QUANDO IL SOLE NON ILLUMINA IL TUO CAMMINO. Altra tappa lunga e sofferta sia per il lungo tratto asfaltato con pioggia e camion e sia per la pioggia intermittente. Sto apprezzando il cammino da solo, ma non ho ancora digerito "l’abbandono" di Miguel che invece con la sua decisione mi ha fatto un favore. Ho chiamato L., Barbara, i miei, Nuccia (segr. telef.). Il cammino e la solitudine mi portano a pensare: solitudine? … i miei problemi mi sono continui compagni. Sto attraversando uno strano paese. La Spagna è fatta di immensi (a piedi tutto diventa più grande, 2-3 km. possono dire un’ora di cammino). Dicevo, la Spagna è fatta di immensi spazi; sinora la regione è piena di acqua, terreni coltivati e verde. Le città sono piccole ed i paesi micro: ed in giro non si vede quasi mai gente. Sono le 21 ora (fra un po’ gli spagnoli penseranno alla cena) e qui in piazza c’è un po’ di giro (10 persone): un’ora fa erano poco più del doppio. É un paese che mi dà molto l’idea dell’interiorità. Ieri il cammino ha attraversato diversi campi a grano o similari e mi veniva di pensare al vento (maschio) che accarezza la sua donna (la terra) e la fa fremere. E le spighe che si muovevano al vento carezzando le mie gambe ed i miei fianchi erano benedicenti e sensuali. Il peso del sacco grava sui miei talloni che lo sentono tutto. Ed i talloni sono quelli che di passo in passo calpestano la terra per lasciarla dietro ed incontrarne di nuova, ma sempre lei: la terra. Non c’è un punto del corpo che non sia dolente, ma sentire Barbara che mi dice :"Qui tutto bene, manca solo che tu torni !" É la prima volta che mi dice una cosa del genere. Ma io non sono il grande eroe; sono però con grandi piccolezze: spero e voglio che mi ami e mi capisca anche per quello che non sono. In questo momento, non più presenti la stanchezza, la fatica, i dubbi di questi giorni, assalito dalla commozione di chi senza fare "cammini" eclatanti conduce il proprio cammino giornaliero senza tanta grancassa, mi chiedo quanto MENDOZA e quanto CAPITAN FRACASSA ci sia in me. Mi sono mascherato da Padre Pellegrino con un gran barbone: per chi? Perché? Non c’è bene che nasconda il male e viceversa. Ho deciso che quando avrò finito il cammino donerò a GiBi "credenziali ed attestato" perché non voglio avere nulla che me lo possa ricordare (e da far vedere agli altri) se non quello che mi rimarrà dentro.


Avrei tanta voglia di piangere e di liberarmi. 8° - km. 549.6 # SANTO DOMINGO DE LA CALZADA 25.05 martedì 25.05 - IERI SERA HO SENTITO DI NUOVO LA TUA VOCE, PER ME É UNA GIOIA SENTIRTI. MI HAI CONFERMATO QUANTO SIA DURA LA PROVA CHE STAI AFFRONTANDO, MA LA TUA VOCE É CARICA DI ENERGIA, CHE TI AIUTERÀ A PORTARE A TERMINE LA SACRA FATICA. IL MIO PENSIERO TI SOSTIENE. Mi sveglio e piove. Parto e piove e subito il FANGO. Penso che se continua così ci metterò 10 ore. Acqua in cielo, acqua in terra, acqua sotto la cappa, acqua dentro le scarpe "che fan cic ciac". Ci son dei punti che mi vien da piangere al pensiero di quando arriverò. Ora so che arriverò (è il caso di dire - A DIO PIACENDO !) e mi domando sui perché di questo: la mia energia (nel bene e nelmale) mi dà la forza e mi interrogo su ogni mia possibile azione e ne vedo il lato oscuro. Mendoza, Mendoza, quando muterai ! Oggi, nonostante tutto, sono stato velocissimo (5 ore) (45’ meno della media del libro): arrivato ed alloggiato, a far la spesa e quindi una gran doccia calda, il pasto (pane francese, formaggio di capra, prosciutto, olive nere e sottoaceti; il tutto innaffiato da un po’ di vino) e quindi a nanna. Alle 19 esco, entro in cattedrale per una piccola meditazione (il vuoto mentale è una chimera), telefonata a Nuccia e quindi mi seggo un tranquillo bar per un paio di birre mentre stendo un poco il piano dei prossimi giorni. Tutto è aleatorio sia per il tempo che per il passaggio di due altopiani che per i rifugi non molto confortevoli. In queste occasioni si apprezzano le banalità quotidiane come una doccia calda, o trovare abiti asciutti venendo dalla pioggia. Ho fatto il bucato (!) ed ora vado a vedere se si è "seccato" e prepararmi per domani. 9° - km. 515.1 # VILLAFRANCA MONTES DE OCA 26.05 mercoledì 26.05 - OGGI C’É UN CALO DI ENERGIA IN ME, UN’ASSENZA DI STIMOLI, MA LA VOGLIA DI SCRIVERTI C’É SEMPRE, LA VOGLIA DI PENSARTI E SOSTENERTI É PRESENTE. OGGI PERÒ AVREI VOGLIA DI APPOGGIARE LA MIA TESTA SULLA TUA SPALLA E NON PENSARE PIÙ A NIENTE; FARE UNA PAUSA TOTALE IN COMPAGNIA DI DUE AMICI: TU E IL SILENZIO. TI ABBRACCIO FORTE. Come è strano questo cammino, come è diverso. In questo paese che mi porta indietro di 30 anni, alla mia giovinezza. Per come sono i paesi, per la musica che si ascolta nei bar, per quest’atmosfera rallentata da paese del Sud Italia. E le emozioni montano e travolgono: l’automobilista che ti incrocia e prima ti fa i fari e poi ti saluta con la mano (ecco anche ora che scrivo, al pensiero, mi tornano le lacrime agli occhi). Ed io Stefano il Grande ed il Puro: GIUDICO !! Sciocco che sono, più i miei giudizi sono sciocchi e più giudico. Un paio di compagni di via, che una volta conosciuti sono apparsi per quelle belle persone che sono, a ciascuno è capitata una bella storia. Al più giovane (30 anni), passando per un paese, un abitante gli si è rivolto: "Pellegrino? Come fai senza bastone! Vieni a casa mia che ne ho uno pronto!" E qui, prima di congedarlo, gli offre “cafè y lece" (bevanda calda ufficiale in Spagna, come da noi il cappuccino). Il secondo (oltre i 40, sposato ed un figlio di 20), un pomeriggio, lo raggiunge un uomo che gli dice: "Questa mattina andando al lavoro ti ho visto; ora tornando ti ho rivisto ed allora ho deciso di raggiungerti perché voglio fare un tratto del cammino con te." Questo può essere il cammino, ma può essere anche l’incontro con una SPLENDIDA COPPIA di svizzeri (alti, magri e sorridenti: lui serafico con capelli alle spalle, ricci; lei bionda con capelli alla vita). Dimenticavo, avranno almeno 60 anni e sono reduci dalla Cortina - Venezia a piedi in 10 gg.; e mantengono il mio ritmo in una maniera splendida. Io però lo faccio di forza, loro in scioltezza, leggerezza e gioia.


Ho capito (spero) che posso camminare a lungo, facendo molto cammino, senza fare troppo il MENDOZA, e forse divertendomi di più. Vedremo se riuscirò a metterlo in atto. 10° - km. 481 # BURGOS 27.05 giovedì 27.05 - GIORNO DOPO GIORNO IL MIO PENSIERO TI ACCOMPAGNA LUNGO LA STRADA, MA NON É SOLO IL PENSIERO CHE TI SEGUE, ANCHE IL FISICO TI DÀ UNA MANO, ANZI I PIEDI, PERCHÉ OGGI STRANAMENTE I MIEI PIEDI SONO STANCHI E DOLORANTI COME SE AVESSERO CAMMINATO CONTINUAMENTE DURANTE TUTTA LA GIORNATA. NON É COSÌ: HO FATTO NÉ PIÙ NÉ MENO IL SOLITO MOVIMENTO. SE HO RICEVUTO TELEPATICAMENTE UN PO’ DELLA TUA STANCHEZZA FISICA, NE SONO LIETA. ORA TORNO A CASA E FACCIO UN BEL BAGNO RILASSANTE, SPERO CHE TU RICEVA IL BENEFICIO E IL SOLLIEVO CHE NE AVRÒ CERTAMENTE IO. STASERA RILASSATI E RIPOSATI PENSANDOMI. Stanotte tempo da lupi, ma alla partenza c’è il sole. Oggi altra tappa lunga che (in compagnia di Francisco che si unisce a me) prima ci porterà a 1.200 metri. Vento teso che fa correre le nuvole e ci salviamo sino alla vista di Burgos (ancora km. 10). Qui succede di tutto: una grandinata con "pietras" grossi come piselli (fanno male!!) quindi 2 nubifragi in città che mi riducono le scarpe in barche. Ultima sorpresa: al rifugio al Seminario, materassi a terra, servizi puzzolenti e senza doccia né acqua calda. Mi rifiuto e vado in una “posada”. Restando in acqua la base dei piedi fa delle rughe profonde qualche millimetro. Per fortuna uso sempre la vaselina e da oggi ho aggiunto l’olio di cocco. Oggi Mendoza (quello del romanzo almeno era coraggioso, io NO !: ho paura della gente !) è ricomparso ed ai voti ha vinto. Antefatto: avevo già pensato di far arrivare a GiBi un telegramma per il 13.06 (giorno di chiusura estiva del centro a 7° Milanese) (N.d.R.: primo anno di attività nella nuova sede), ma oggi ne ho pensata una meglio. Cercherò di arrivare per il 13.06 a Santiago! (Gemellaggio: Santiago/Settimo Milanese); facendoglielo naturalmente sapere. Ho 16 giorni (senza oggi e senza il 13) per compiere l’opera: significa viaggiare ad una media di 30 km. al giorno: vento, pioggia o sole! Sarebbe bello: vedremo. Lo so c’è l’istrione che sta spingendomi a questo (penso … poi magari GiBi lo dice a tutti in serata prima del cerchio di luce !), ma non me ne importa nulla. Non so proprio cosa augurarmi: la pioggia mi gela e mi distrugge i piedi; il sole ti toglie la forza (lo preferirei). Il meglio sarebbe: cielo leggermente coperto e vento. Da quando sono partito non c’è stato che un giorno che non sia piovuto: spero che cambi. Beh! Ora vado a letto. Domani si dà inizio alla maratona: questo almeno è un fine certo. 11° - km. 439.2 # CASTROJERIZ 28.05 venerdì 28.05 - BUON GIORNO A TE AMICO MIO, VIVI LA GIORNATA CON GIOIA E SERENITÀ NONOSTANTE LA FATICA COSTANTE CHE AFFRONTI. IO TI MANDO LUCE ED ENERGIA PROVENIENTE DAL PROFONDO DEL MIO CUORE E TI RINGRAZIO DELL’AIUTO CHE MI DAI. OGGI POMERIGGIO CAMBIO ARIA. PER 3 GIORNI VADO IN UMBRIA, NON MI TELEFONARE, CI SENTIAMO DOPO (TELEFONICAMENTE, MA TELEPATICAMENTE QUANTO E QUANDO VOGLIAMO). Giornata molti interessante. Bel tempo con cielo un po’ coperto: l’ideale. Viaggio attraverso la meseta su e giù dagli altopiani. Mare verde chiazzato di giallo, qualche macchia di alberi e null’altro. I paesi ti spuntano d’un tratto nascosti nelle depressioni, passi la strada principale (molte volte l’unica) ed è già finito. I piedi vanno meglio senza la pioggia, ma risentono dell’umidità degli scarponi. Ho incontrato sulla via un gruppo familiare: lui svizzero, lei spagnola, Ulisse, figlio di 3 anni, nato in Indonesia ed il 4° componente è lì da due mesi (N.d.R.: in pancia della madre). Il padre ha uno zaino per tutti e tre adattato su un carrello della spesa: ha però perso le ruote. La madre tira Ulisse su un


passeggino a 2 ruote e quando il terreno non lo permette si carica il tutto sulle spalle (kg. 20). Sono tranquilli, ridono e cantano con il figlio ed il padre gli racconta a puntate Cenerentola (in francese). E sì, perché alternano le 2 lingue tranquillamente (oltre alle altre lingue spagnole). Dopo un tratto assieme li saluto e proseguo da solo. Ad un paio di km. dall’arrivo, mi sorpassa e saluta una inglese in bici. La ritrovo all’arrivo e così ora siamo noi due soli nel rifugio. Qui ho comprato un bicchiere in metallo ed una candela, il tutto, con il coltello ed il pane, mi serviranno per la cerimonia che ho in mente di fare alla metà del viaggio, ma questo è per un’altra giornata. 12° - km. 413.5 # FROMISTA 29.05 sabato 29.05 - OGGI É UNA STUPENDA GIORNATA, INIZIATA IN MEZZO ALLE COLLINE VERDI DELL’UMBRIA; IL PAESAGGIO MI RIEMPIE GLI OCCHI E SONO FELICE. TI MANDO GIOIA E FELICITÀ PER IL CAMMINO DI QUESTO GIORNO, CON PANORAMA BELLISSIMO ED UNA NUVOLETTA SOLO SOPRA IL CAPO, PER DARTI UN PO’ DI OMBRA. Sono arrivato a Fromista dove inizia il cammino GiBiniano (nota: è la terra di dove è vissuto per diversi anni GiBi), breve per la verità. Ma già l’arrivo è stato marcato. Costeggio il canale di Castiglia, capelli sciolti, vento teso, sole a volte velato da nuvole a cirri: ACQUA - TERRA - FUOCO - ARIA, tutto intorno a me ed io, piccolo e debole, avanti, nonostante stanchezza e dolori. Mi è venuta in mente la piccola Ada ed eccola lì al mio fianco, taciturna e tenace, partecipe di quel momento di comprensione. (nota redatta dopo il rientro: oggi è morta la madre di Ada e lei si è collegata a me. Ricordo infatti che lei mi ha “detto” della morte ed io l’ho rasserenata). Forse ora comincio ad intuire i discorsi di GiBi culminati in Pietralba 7. Camminavo lungo il canale e capivo come in un attimo (ma che è lungo un’eternità) i grandi 4 sono lì, potenti e divini, pronti ad essere utilizzati da noi, ad essere resi vivi nelle loro combinazioni: io ero l’EREMITA con il mio bastone, essenza di Vita dentro il MAGO e dentro il MATTO, i due punti grandi opposti, i due grandi eguali/oppositi. G R A Z I E . Sono seduto al ristorante (muy elegante, consigliatomi da GiBi) e di fronte a me ho: un caminetto con a lato 2 sfingi (IL CARRO) e sopra una targa con una stella a 4 PUNTE

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13° - km. 378.1 # CALZADILLA DE LA CULZA 30.05 Domenica 30.05 - CHE LA PACE DI QUESTE COLLINE, CHE I MIEI OCCHI SANNO VEDERE, ARRIVI AI NOSTRI CUORI E CI ACCOMPAGNI IN OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA. IL MIO PENSIERO VOLA DA TE PER AIUTARTI A TROVARE LA TUA DIMENSIONE MIGLIORE LUNGO LA LUNGA STRADA. TI ABBRACCIO FORTE. La crisi è arrivata: era ora. Oggi ufficialmente ho superato la metà del CAMMINO (382 km., da qui ne mancano 377,7 ), ma la mia cerimonia che ho già pensato sarà effettuata domani al passaggio della metà del percorso Spagnolo (FRONTIERA - SANTIAGO). Crisi dicevo: è ancora l’influsso di GiBi? Dal Cielo alla Terra (i due elementi per completare sia il Mago che il Matto). Perché crisi. Apparentemente 2 i motivi. Uno fisico: ho una ferita sotto il piede da distacco di pelle in profondità. L’altro di carattere organizzativo: la 4/5° tappa (km. 50) è senza possibilità di rifugi "decenti" e senza alberghi e quindi vorrei tentare di superarla d’un sol balzo, e le difficoltà non sono poche visto che si tratta di tappa di montagna (in verità da tempo si viaggia dagli 800 ai 1.200) e dopo il primo balzo di 24 km., gli altri 26 "BISOGNA FARLI"; poi le tappe precedenti non so farle "quadrare". Fatta la doccia (sono in albergo, non c’è rifugio) sono sceso in sala da pranzo (in


paese non c’è altro) per fare un po’ di previsioni, ma probabilmente per stanchezza ho avuto un crollo ed allora sono andato a riposare (dalle 18 alle 21,45): ora sono più sereno e vedo tutto più chiaro. Era proprio bisogno di riposo. Domani grande giornata (al ristorante ho preso gli ultimi elementi) ed in serata telefonate. Ciao. 14° - km. 339.8 # EL BURGO RANERO 31.05 lunedì 31.05 - GIORNATE SPLENDIDE STANNO TRASCORRENDO, CON PAESAGGI STUPENDI DI NATURA STRAORDINARIA, VITALE E INESAURIBILE. GIOIA E PACE MANDO A TE AMICO MIO, CHE SEI NEL MIO CUORE, NEI MIEI PENSIERI, OGNI GIORNO. Pensierino della sera, e sì perché sono le 22 e fra poco si va a nanna. Oggi sole pieno. Poco dopo la partenza vicino la chiesa della VERGINE DEL CAMMINO (in disfacimento e chiusa … la chiesa, non la Vergine !) cerimonia ufficiale (! ! ! !) del passaggio della metà del percorso. Un fazzoletto bianco a terra, vino in coppa a N, pane a E, accendino a S, coltello a O, candela al centro. Con l’accendino (azione) ho acceso la candela (Spirito) sulla quale ho scaldato il vino (progetto) nel quale ho inzuppato il pane (i mezzi) che poi ho mangiato e bevuto. Di ciò che è rimasto: ho restituito il pane alla terra, ho versato il vino davanti la porta della chiesa e sul gradino ho lasciato a consumarsi la candela. Poco fa ho fatto un giro per il paese, poche case, a due piani, su tre strade parallele, diverse in paglia e fango. Poco da meravigliarsi, ho visto una chiesa (alta m. 9 circa) in fango e paglia! Ore 22,13: iniziano a cenare al ristorante. Il sole è tramontato da poco nascosto da un cielo appena coperto. Le rane dello stagno commentavano i discorsi degli uccelli in volo. Stasera ho chiamato L., ma era via; i miei a Roma e Barbara (sempre meravigliata). Stasera sono arrivato tardi (verso le 18) e dopo la doccia ho dormito un paio d’ore ed ora vado a letto. Ieri in un bar un vecchio spagnolo mi ha detto :"Hai due buone ruote !" (riferendosi alle mie gambe ed ammiccando verso due ciclisti appena entrati). 15° - km. 303.5 # LEON 01.06 martedì 01.06 - É NOTTE FONDA, MA ANCORA NON DORMO; ANCORA PENSO A TE CHE MI SEI VICINO E MI AIUTI ANCHE CON IL TUO CAMMINO FATICOSO. EPPURE ANCHE LA TUA VOCE OGGI, SENTENDOLA, MI HA DATO GIOIA ED ENERGIA PER LE GIORNATE FUTURE. TI RINGRAZIO DI AVERMI DATO LA POSSIBILITÀ DI STARTI ACCANTO CON LA MENTE E CON LO SPIRITO. Sono parto da EL BURGO e sono in cammino. Meta Leon, Km. 40. La possibilità di essere a Santiago il 13.06 (ed anche prima) diviene sempre più probabile ed io continuo ad elaborare il telegramma che per tempo invierò a GiBi. Sono le 14 e sono a poco più di 10 km. da Leon: ormai una passeggiata. Scrivo ora, invece di attendere stasera per un motivo. Ho capito: oltre ai soliti, razzismo, paura degli altri e per il proprio valore, questi i GRANDI DIAVOLI di mio padre, questi i miei GRANDI DIAVOLI. Ed in più una superbia sfrenata. Si sono razzista. I diversi mi fanno paura ed è forse per questo che IO SONO UN DIVERSO. Stamane all’uscita di El Burgo mi sono fermato davanti allo stagno e girandomi ai 4 punti cardinali ho fatto una micro sintonizzazione con i 4 elementi: ma avevo paura che qualcuno mi vedesse e criticasse. Povero bambino, quanto ancora devi crescere. A stasera (forse). Arrivato a Leon vengo a sapere di un nuovo refugio: OK. Telefonato a L. e Nuccia: ora sanno del 13. Sono a cena in un ristorante cinese: sembra buffo … cinese in Spagna, altrimenti mangio sempre sopa de verdura e insalata mista. Talloni e tendini dolgono.


Dimenticavo ed invece credo che sia importante. La cattedrale di Leon è semplicemente stupenda ma ne sono fuggito via. Il rosone e le vetrate istoriate policrome hanno del fiabesco. Già questo è una terra dove cantine, stalle e case stesse sono scavate nella terra (vedi “Lo HOBBIT”) e solo l’accesso e i comignoli ne svelano l’esistenza. Ed ancora l’interno è letteralmente una scoperta, ogni nicchia, ogni angolo, ogni altare, ogni laterale. Ma tra ombrelli lasciati ad asciugare, scolaresche chiassose, turisti inquadrati ed ammassati, flash come ad un matrimonio, vociare continuo ... ... tra seggi concistoriali e crocefissi e gotici merletti. N O ! non ci sto. Qui le chiese sono così o sono chiuse o in restauro o sono crollate o mercati. É proprio il caso di dire: "Dio mio! Come hanno ridotto la tua dimora !" 16° - km. 281.2 # VILLADANGOS DEL PARANO 02.06 mercoledì 02.06 - UN’ALTRA GIORNATA STA PER FINIRE. LA PIOGGIA CADUTA OGGI CI HA DATO UNA NUOVA FRESCHEZZA, PORTANDOSI VIA IL CALDO ESTIVO CHE DA UNA SETTIMANA RIEMPIVA I NOSTRI GIORNI. AUGURO UN MERITATO RIPOSO AI TUOI PIEDI E TI ABBRACCIO FORTE. Tappa corta di preparazione. Domani Astorga e poi il grande salto di 50 km. con salita sino a 1.500 m. Ma pensiamo ad ora. La gente mi fa paura; arrivando a Villadangos vedo un ristorante con fuori macchine e camions (una cinquantina in tutto; una garanzia) ma mi fa paura entrare: chi troverò?, sarò all’altezza?, mi criticheranno? Dio mio, paura, paura, paura, quando smetterò di aver paura! Arrivato chiedo del rifugio, me lo indicano e quindi, (atto di forza) entro nel ristorante del paese. Strano, non c’è nessun drago! Che stronzo che sono! Ho mangiato, ho bevuto, ed ora sfoglio la guida. Il tragitto di 50 km.; spauracchio che supererò bene, ma che voglio ingrandire per dirmi :"Che bravo che sei!" Povero S....... ! Ma non è per questo che inizio a scrivere. Nella guida c’è una foto: paesaggio di montagna, paesino con case in pietra (in parte distrutte) e viottoli in terra. La solitudine è piena. É dove io starei bene. DOMANDA: É dove io sono stato bene? Ora debbo stare con gli altri. Debbo … se voglio continuare il cammino. Bene: doccia calda, bella dormita (4 ore) ed ora a cena. Villadongas, paese con negozio alimentare, tre bar, 2 ristoranti ed una posada, sportello bancario ... è lungo 700 m., su tre strade. Il mondo qui passa di corsa in macchina (o camion) sulla strada principale ... e va. Amo questo paese dove il moderno è già qui, ma non devastante (ancora). Qui c’è la stessa ora che in Italia, ma siamo spostati ad OVEST di circa due meridiani: quindi c’è luce fin verso le 22. Ed il cielo? Che cielo, come dire … Spagnolo. Celeste pallido con nuvole chiare che sembrano .... lavate a caldo, non con Ariel in acqua fredda! Domani altra tappa di trasferimento prima del grande balzo. Partenza prevista: ore 6. 5-6 ore di cammino, sosta alle 12 per pasto sino alle 13 (i primi km. 20), quindi via per gli altri 30 in 8 ore ! Uscendo dal ristorante il solito "Adios". Quanti incontri di pochi attimi con altre complicate esistenze e poi "Adios". Addii di incontri non avvenuti o di incontri definiti. Sto continuamente incontrando sosia. Di Barbara, di Grazia di Genova, di altri. Mille sono le intuizioni e poi "Adios": quanto non è facile capire. 17° - km. 254 # ASTORGA 03.06 giovedì 03.06 - OGNI GIORNO É BELLO DA VIVERE PER SE STESSI E CON GLI ALTRI. VORREI SAPERE CHE SENSAZIONI PROVI A VIVERE QUESTE GIORNATE IN UNA DIMENSIONE E RITMO TOTALMENTE DIVERSI DALLA ROUTINE QUOTIDIANA CHE CI COSTRUIAMO E DA CUI POI CI SENTIAMO INCATENATI. VIVI GIOIOSAMENTE OGNI ORA, PERCHÈ É UN'ESPERIENZA UNICA, MAGICA E SACRA. Sono arrivato. Mi sembra di averne fatti 100: soprattutto piedi e spalle sono "no bonito": se domani ce la farò, bene, altrimenti dopo i primi 20 mi fermo e faccio il tutto in due tappe.


Astorga grande cittadina (da un estremo all’altro m. 600) con cattedrale che nella mia ignoranza direi gotico-romanico. Entusiasma me ora, figuriamoci 1.000 anni fa i poveri abitanti (potenti compresi) di allora. Tutto è fatto in grandiosità per meravigliare e intimorire. Per entrare bisogna pagare (p.tas 200) perché è compreso il museo. Povero Cristo, ti affittano a poco, in compenso quanti preziosi tra metalli, pietre, dipinti, mobili, statue ed arazzi. Però la cattedrale sta crollando. Per incassare i forzieri sono spalancati, è per pagare che si chiudono ! Oggi sono vuoto, non ho sensazioni, non so! Il corpo è strano. Durante il giorno può dolere in uno o più parti, poi si arriva e la doccia scioglie un po’ la muscolatura e le tensioni, occorre un riposo che arriva come piombo. Poi ci si alza, qualche punto duole di più o meno e quindi all’ora X a nanna. Un po’ di difficoltà, e poi ci si addormenta .... quindi il risveglio nella notte (dopo 1 ora o 5) e qui il corpo si fa sentire tutto: ogni sua parte, ogni suo muscolo e tendine, ogni sua cellula. É tutto un dolore diffuso che non ti fa trovare nessuna pace e sistemazione. Poi ci si riaddormenta, quindi ci si risveglia ... e via dicendo fino a mattino. Nel prossimo viaggio (non credo infatti che sarà l’ultimo) risparmierò molto sul peso, ma voglio aggiungere sicuramente una cosa: un registratore. Niente vale come cogliere e "registrare" le sensazioni quando sorgono e nella loro evoluzione e poi ... forse anche una piccola macchina per foto, chissà! (ne ho già vista una "muy bonita"). 18° km. 233 # RABANAL DEL CAMINO 04.06 venerdì 04.06 - IERI SERA HO VISITATO UN NUOVO NEGOZIO CHE HA OGGETTI D’ARTE E CULTURA DEGLI INDIANI D’AMERICA. IMMAGINATI LA MIA GIOIA NEL POTER VEDERE ANCHE ARTICOLI ORIGINALI DI QUESTA CIVILTÀ CHE MI É TANTO CARA. CHISSÀ QUANTE COSE NUOVE HAI POTUTO VEDERE SIA NELL’AMBIENTE, MA SOPRATTUTTO NELLE PERSONE, DURANTE QUESTI GIORNI. "DIVERTITI, STAI BENE: É VOLONTÀ DIVINA CHE SIA COSÌ", CITANDO UN PEZZO DELLA LETTERA DEL PELLEGRINO TI SALUTO CARAMENTE. E sì, mi sono fermato. Tappa di tutto asfalto con un piccolo accenno di natura (... ironico! ...). Ma andiamo per ordine. Questa notte è stata molto dura (veramente ogni notte lo è di più della precedente): incubi su un incrocio segnato sbagliato; colpi di caldo alternati a colpi di gelo; i piedi, soprattutto le dita mi dolgono con nervi e tendini, quel dolore sordo non troppo, né troppo poco ed insonnia a ripetizione, mezz’ora di sonno e risveglio e via dicendo. Stanchezza su stanchezza mi fanno decidere di rimandare la sveglia alle 6, e così è. Bene, alle 7,30 sono in cammino: ed inizia la LEZIONE. Faccio circa 500 m. e mi accorgo che al laccio al quale ho legato l’orologio … l’orologio non c’è più. Mi viene in mente di mettere il sacco a terra per controllare (ricordo di averlo legato), decido invece di rifare la strada per controllare. Ritorno al rifugio, metto giù il sacco ... e l’orologio è lì attaccato ad un laccio più in alto del solito che – con lo zaino in spalla - non vedevo. 1°: IL TEMPO (PERDITA E NON VEDERLO). Ancora di più l’ipotesi della grande tappa sfuma. Riprendo il cammino. Sono stanco e con poche forze ed iniziano i dolori ai piedi. Percorro un marciapiede (sono in un paesino a 5 km.) e non vedo che è stato segato un albero lasciando spuntare da terra il tronco per 2-3 cm., sufficiente per farmi inciampare con il PIEDE DESTRO che fa da perno ed io cado a terra di faccia battendo tutto il davanti del corpo a peso morto. La frase che pronuncio è "Dio mio" non qualcosa con "mamma". Danni: 1) escoriazione FRONTE SINISTRA; 2) rottura degli OCCHIALI a DESTRA con striatura e fuoriuscita lente; 3) escoriazione GINOCCHIO DESTRO (è la 3° volta);


4) sul marsupio davanti sul quale cado, ho gli aggiuntivi da sole per occhiali (non si rompono); nella sacca laterale SINISTRA ho uno SPECCHIO che si rompe. FRONTE SN; OCCHIALI DX; GINOCCHIO DX; SPECCHIO a SN che riflette il DX; l’orologio era DX; a me sembra dire: "Fermati, rallenta, smettila di essere razionale, lasciati andare a ciò che ti può arrivare." Per es.: arrivo a Rabanal (dato per luogo da nessuna struttura) e trovo 2 bar che fanno da ristorante ed un nuovo rifugio con doccia ed acqua calda, dove mi riposo e faccio un gran bucato (e capisco che è meglio, sempre , lavare le cose giorno per giorno: meno fatica e più pulizia). Ho fatto ancora una messa a punto delle tappe: se non "dovrò" fermarmi, per il 13 sarò a Santiago; vedremo. Quindi penso per il 20 di essere a casa. Mentre al ristorante sto gustando una sorta di "sopa castigliana" (sopa, pan y pescado … muy picante). Una domanda: "Perché voglio sembrare un prete?" (frate, religioso ...). Capelli lunghi raccolti (da eremita); barba lunga ( idem, frate); mani spesso allacciate (tipo preghiera); bluse con cappuccio (mi son sempre piaciuti, assieme ai mantelli); la mia bravura istintiva nel benedire (alla maniera del Papa); il mio rivivere una benedizione "URBI ED ORBI" data da me in Piazza San Pietro tra una folla plaudente! Ma! Sino a 12-14 anni, dicevano che quando pregavo sembravo un santo. Ma il latino mi è ostico, non sono portato verso le materie filosofico-umanistiche e ho mandoto a "dar via i ciap ..." la chiesa sino a ...a quando incontro GiBi, momento in cui mi ci butto dentro a corpo morto. Sono confuso. É proprio vero: gli altri ti possono dire come stanno le cose, ma sino a quando non sei tu ad assimilarle ... CICCIA ! Penso di aver messo a punto il messaggio che invierò a GiBi: SETTIMO, 13 LUGLIO, É NATO, ALLELUYA. SANTIAGO, 13 LUGLIO, CI SONO, ALLELUYA. SENZA TEMPO, SENZA SPAZIO, SIAMO ANCORA UNITI IN UN SOLO GRANDE CERCHIO, OGNUNO PER IL SUO CAMMINO VERSO IL CENTRO DELLA VERA VITA. ULTREYA. MENDOZA. 19° - km. 199.6 # BONFERRADA DEL BIERZO 05.06 sabato 05.06 - SONO CONSAPEVOLE OGNI GIORNO DI PIÙ, CHE QUESTO É UN PERIODO SPECIALE, STRAORDINARIO, MA NON UNICO; ANZI, L’INIZIO DI UNA VITA NUOVA DENTRO DI ME, CHE MI PORTA SUL CAMMINO VERO CHE MI SONO SCRITTA DENTRO DA TEMPO. FORSE TUTTO QUESTO STA SUCCEDENDO ANCHE A TE E SEMPRE DI PIÙ NEL NOSTRO FUTURO RIUSCIREMO A DILATARE, ESPANDERE E GRATIFICARE LA LUCE CHE É IN NOI. ADIOS AMIGO. Per fortuna l’ho fatta in due tappe. É tutta montagna. Il cammino, escluso pochi tratti, viaggia tra i 700 ed i 1.200 m. con passaggi a 1.500 (Pirenei e la tappa di oggi). Ho provato a dormire in tuta e basta, ed è andata molto bene. Il nuovo refugio è molto bello (agua caliente) e grande (oltre 30 posti) ed eravamo molto vicini al pieno. Ho voluto dormire tranquillamente e sono partito per ultimo. Sto andando a balzi, lo so. Quindi tappa faticosa, e sembra non sia l’ultima. Come sempre l’arrivo in città è traumatico per la mancanza di organizzazione. Siamo alloggiati nel capannone della pallacanestro, su materassi a terra, ma "agua caliente". Piccolo riposo e poi via: alle 10 bisogna essere dentro! Mah! Domani altri 30-35 km. Sembrava che oggi dovesse venire giù il cielo, ma per fortuna è stata una giornata molto buona: sole coperto e poco vento. Le emozioni che ti assalgono quando vai sono ad ondate: quando ho aggiunto la mia pietra al tumulo; quando ho messo i miei fiori alla stele del ciclista morto; quando ti assalgono i pensieri dei perché, il ricordo dei rapporti con gli altri, di tutta la mia vita che spesso mi appare così insulsa e confusionaria. Sì la stanchezza sta prendendo la sua rivincita ed il riposo mi appare non più sufficiente a


recuperare. Credo proprio che si confermi che "la coda è la più dura da spellare". Ad ogni modo siamo alla conclusione. Un anno di attese, paure, ansie e fra poco tutto sarà bagaglio da analizzare ! 20° - km. 164.7 # VEGA DE VALCARCE 06.06 Domenica 06.06 - OGGI SONO ANDATA A "FONTANELLA DI S. EGIDIO", UN PO’ IN BICI E UN PO’ A PIEDI. É UNA BELLA PASSEGGIATA ALL’OMBRA DI TANTI ALBERI SELVAGGI. CHISSÀ COM’É IL CAMMINO FATTO OGGI DA TE: SOLEGGIATO, OMBROSO, PIOVOSO, PIANO, FATICOSO. BOH ! COMUNQUE SIA, GIOIOSO DENTRO DI TE E PIENO DI BRIO COME SEI SEMPRE TU QUANDO CI SENTIAMO. Come al solito (da quando sono in Cammino) a pasto bevo e se "in vino veritas" ... Idiota, ma umano: ieri quando la signorina mi ha posto il "sello" (il timbro) ha detto "Uau !" (ho più timbri che credenziale) e mi ha subito aggiunto un foglio per i prossimi. Ieri sera ho cenato nell’unico posto possibile (Pizzeria Trastevere - Musica Napoletana: non credo occorrano altri commenti!) Questa mattina mi preparo con calma (ancora una volta parto tra gli ultimi). Il cammino è buono: inizio di nebbia, quindi il sole. Per fortuna che la Spagna è piana: da quando son partito non faccio altro che andar su e giù. Oggi son sceso sino a 400 m. e domani salirò sino a 1.300 m. Ultima consolazione: sino a Santiago è tutta zona di montagna, su e giù ! Se si deve soffrire facciamolo bene ! Al ristorante ho appena preso la Lotteria della CROCE ROJA. La lotteria qui è come il TOTO, TOTIP, ecc. da noi (se vincerò farò diviso tre: il frate [N.d.R.: padre Vannucci], GiBi e me). Dopo la doccia (sono in Hostal) ho riposato: sono un po’ disturbato allo stomaco. É piovuto e quindi è spuntato un arcobaleno che con un semicerchio perfetto congiungeva le montagne. Ancora 164 km., una settimana di cammino e quindi l’avventura volgerà al termine: (ACQUA) il progetto ha preso forma; quindi (TERRA) sono stati approntati gli strumenti, allenamenti, attrezzature, notizie; 20 giorni fa inizio (FUOCO) il cammino; fra poco si concluderà e sarà tempo (ARIA) di comprensione, assimilazione e .... Sono stanco. 21 ° - km. 130.7 # TRIACASTELA 07.06 lunedì 07.06 - QUESTA É UNA GIORNATA IN CUI HO UN BEL CALO D’UMORE, PER VIA DI UN’ENNESIMA INCOMPRENSIONE VERBALE CON MIO FIGLIO MARCO. VORREI TANTO RIUSCIRE A RIMUOVERE TRA DI NOI QUELLO CHE OSTACOLA UN RAPPORTO AMICHEVOLE E ARMONIOSO, SON CERTA PERÒ CHE CI SARÀ. PRESTAMI PER QUALCHE MINUTO LA TUA SPALLA, SU CUI RIPOSARE LA MIA MENTE, PER INTUIRE IL MODO MIGLIORE PER AIUTARE ME STESSA E MIO FIGLIO. CON PIACERE RICAMBIO LA TUA SPALLA, MASSAGGIANDOTI CON DEGLI OLI PROFUMATI E RIGENERANTI I PIEDI TEMERARI CHE TI STANNO AIUTANDO AD ESAURIRE IL CAMMINO CHE ANCORA TI MANCA PER CONQUISTARE LA META. QUESTO SCAMBIO MI HA RESO DI NUOVO GIOIOSA. Notte oniricamente erotica, ma sostanzialmente buona, con tre soli risvegli. Dolore preponderante alla piante dei piedi. Sveglia alle 7, colazione alle 8 e via. Dopo un paio di km. la strada si impenna e per 10 km. su, su, su da 600 a oltre 1.200 m. tra boschi e crinali. Stamane ho visto una coppia anziana che arava il terreno ... CON I BUOI ! Eccezionale. Sono entrato in Galizia (ultima regione), provincia di Lugo (la penultima): sono a 122 km. da Compostela. Arrivo a Tricastella e ... trovo un bel rifugio nuovo con doccia e acqua calda ! WOW ... Ad Hospital (dopo km. 21) scorgo un refugio nuovo, entro, è vuoto e mi riposo un poco, se non fossero le 13 farei volentieri doccia calda e riposino. Si suda, si suda e ho timore di prendermi qualcosa. Dopo un’arrampicata da 6° grado sbuco, è il caso di dirlo, di fronte al ristorante di Padornelo: ormai mangio carne a tutto spiano. Invece i dolci mi stanno nauseando: a me! E si sale, e si sale. Da quando sono


entrato in Galizia il cammino è segnato da cippi in pietra con il chilometraggio. Da qui mancano a Santiago solo 120 km. ! Mi sembra incredibile di essere stato capace di arrivare qui. Che ne arrivino a migliaia ogni anno non mi importa, IO ci sto arrivando, e quasi quasi non ci credo. Telefonate: Barbara, i miei, Pina (non c’è ), Chiara e trovo Ada. Domani passo per Sarria ed è già ora del telegramma, quindi prenderò informazioni fresche sugli ultimi 100 km. Dimenticavo. Dopo la doccia ho lasciato lo sciampo sul materasso e ne è uscito un poco bagnandolo: niente male, lo rovescio e ... sotto il letto, contro il muro scopro tre carte da gioco (TAROCCHI MINORI): 2 di COPPE, 6 di BASTONI, RE di SPADE (per es.: 2x6=12) ... vedremo a casa. (N.d.R.: 2 di COPPE/ fusione, legame; 6 di BASTONI/ nuovo equilibrio nell’armonia; RE di SPADE/ cambiamento con dolore, massimo grado della conoscenza attraverso la sofferenza, le prove). 22° km. 107 # BARBADELO 08.06 martedì 08.06 - IN QUESTA GIORNATA CALDA E AFOSA SONO SU DI GIRI. SOPRATTUTTO PERCHÉ STASERA VADO A ROVATO PER L’ULTIMO INCONTRO MENSILE, ANCHE SE MI DISPIACE MOLTO NON TROVARTI LÌ E POTER SCAMBIARE UN ABBRACCIO E QUALCHE PAROLA NELL’INTERVALLO, MA SO DI CERTO CHE TU CI SARAI CON LA MENTE E CON LO SPIRITO, SPECIALMENTE AL CERCHIO DI LUCE FINALE. La lunghezza delle tappe ormai si riduce sui 25 km. al giorno, non solo per arrivare esattamente il 13, ma anche perché da qualche giorno stiamo facendo le montagne russe, non quelle spagnole: su e giù, e ancora su e giù. La stanchezza sta manifestandosi soprattutto ai piedi; gli slip mi hanno lasciato due bei lividi doloranti e della famosa caduta ho dimenticato che avevo il bicchiere di metallo sul cuore e lì ho preso un bel colpo: ci deve essere una costola incrinata ed avendo il raffreddore ...... E sì, perché sudando e passando dal caldo al freddo (dal sole al vento, ombre da nuvole o bosco) ... ed oggi andando ho pensato che potevo intanto "pranarmi" e così almeno ai bronchi sembra tutto passato. Da qui in poi tutti i rifugi sono NUOVI e quindi acqua calda e buoni letti. Sono tutti posti in micropaesi (qui c’è chiesa, cimitero e 1 casa) e quindi hanno un orario, non molto comodo per la verità: apertura ore 17, a nanna alle 22, partenza max alle 8. I posti-letto non sono molti, una ventina, ed in luglio- agosto saranno problemi. Intanto pensiamo ai miei: 1) mi ha molto dato fastidio che noi poveri pellegrini abbiamo dovuto aspettare fuori 2 ore per l’apertura, poi ricordo... S. Francesco diceva ai suoi fraticelli: "Se tornando al convento la sera, al freddo, con la pioggia, il fratello portiere ci accogliesse con amore ed attenzione non sarebbe vera letizia. Se invece ci prendesse a bastonate, ci scacciasse e solo molto tardi ci riconoscesse ALLORA SAREBBE VERA LETIZIA." E io in fondo, ben equipaggiato, ben rifornito e senza che nessuno me l’abbia chiesto sono in questo cammino, ma mi inquieto ancora perché il mio IO non viene ben ricevuto: povero piccolo Stefano! E non è finita. Hanno preso ostello con noi anche 4 ciclisti con macchina d’appoggio e quindi teoricamente più facilitati (tutto da vedere: bisogna vedere dove e quanto pedalano) e poi NON STA A ME GIUDICARE; MA IO SONO “ P E L L E G R I N O A P I E D I ! ” E allora? Sempre il tuo piccolo sciocco io che continua a farsi avanti: ce n’è di cammino da fare! La signora che tiene aperto il refugio ci ha fatto la spesa (nostra la lista) per la cena (povero pellegrino) e domani ci preparerà la colazione (povero bambino): ora vado a mangiare. Oggi a Sarria all’ingresso un signore su motorino GIALLO (come le indicazioni) mi si è avvicinato con la carta della città e "sello" per offrirmi spiegazioni e mi sono fatto portare all’ufficio postale per il telegramma a GiBi. Ad un tratto mi si è affiancato un ragazzo chiedendomi le solite cose e dicendomi che lui la scorsa settimana era andato a Santiago a piedi. Sono convinto che in Galizia il CAMMINO sai molto sentito. Ho letto che gli ultimi 60 km. sono una "marcia trionfale" per tutti i lavori che hanno fatto per l’"AÑO SANTO". Piove ancora, speriamo che si sfoghi tutta notte e domani ……… SOLE !


23° - km. 79 # VENTAS DE NARON 09.06 mercoledì 09.06 - STO PER INIZIARE LA MIA GIORNATA DI LAVORO QUI IN NEGOZIO E PENSO A TE, A DOVE TI TROVI, SE GIÀ HAI INIZIATO IL CAMMINO QUOTIDIANO E A QUANTO ORMAI É VICINA LA META. VORREI SENTIRE LA TUA VOCE. VIVI PIACEVOLMENTE QUESTO GIORNO CON PENSIERI SERENI E GRATITUDINE VERSO I TUOI PIEDI. IO TE LI BENEDICO. Nottata quasi tranquilla, ma non sento la sveglia e quindi una volata per partire entro le 8 (che sono poi le 8,20) ora di chiusura del refugio. Niente sole, siamo dentro le nuvole. Il viaggio verso Porto Marin è tranquillo con un breve tratto di pioggia. Fisicamente mi sento bene (ce l’ho sempre con i ciclisti con macchina d’appoggio: poveri bimbi! , “maligno io!”). A Porto Marin mi "insegue" un altro pellegrino (ha dormito a Barbadello e l’ho già visto prima) e pranziamo assieme. La vicinanza della meta ci eccita tutti. Da due ci ritroviamo in quattro e con uno di loro arrivo qui. É un medico che sta studiando agopuntura. Non riesce a cambiare i soldi: gli presto 2.000 pesetas. Non importa se non me le ridarà, anzi non ci conto: va bene così. Arriviamo, doccia e sono le 20. In un microbar "cena" e fra poco a nanna. Non riesco a spiegare cosa significa ogni masso segna chilometri (dall’ingresso della Galizia ce n’è uno ogni chilometro): vedere km. 100 e sapere che i successivi saranno tutti a due cifre. Quindi come in un rallentatore oggi è arrivato a 80. Ancora 4 giorni, ma già domani entrerò in LA CORUÑA (provincia di Santiago e km. 60 !) Questo tratto è ancora più disabitato degli altri, nel senso che i centri sono di più, ma senza alcun servizio: solo case e stalle. Leboreiro è il 1° paese della provincia, ed è già odore di arrivo. Ho chiamato Nuccia: siamo tutti entusiasti. Mi piacerebbe trovarli tutti lì, dai miei a Barbara a tutti gli altri, tutti nella piazza a Santiago ed abbracciarli. So bene che ci sono tutti, come ci sono stati per ogni ora di questa avventura, ma il mio lato "materiale" è ancora molto forte. Buona Notte. 24° km. 53.8 # MELIDE 10.06 giovedì 10.06 - IL TEMPORALE DI STANOTTE SI É PORTATO VIA L'AFA CHE GIÀ ACCOMPAGNAVA LE NOSTRE GIORNATE. OGGI É UN NUOVO STUPENDO GIORNO DA VIVERE. IL MIO PENSIERO VOLA SPESSO FINO A TE PER SOSTENERTI NELLA TUA SACRA IMPRESA, CHE LASCERÀ SICURAMENTE UN SEGNO INDELEBILE DENTRO DI TE. FORZA E CORAGGIO AMICO MIO. Da un po’ sino all’arrivo tutti i rifugi sono nuovi e quindi confortevoli. Nottata tranquilla. Si parte assieme al medico. Temperatura invernale e tempo da pioggia: durante tutto il giorno non migliora. Ora sono le 23 e continua a piovigginare. Siamo entrati in LA CORUÑA, la provincia di Santiago che ora è solo a 53 km.: la meta è vicina. Le difficoltà non diminuiscono: domani l’ultima lunga tappa da 32 km. Da oggi il dolore al petto per la costola (lussata? incrinata?) il dolore è diventato forte per cui ho dovuto iniziare a prendere un antidolorifico. Ieri l’ultimo tratto di cammino lo abbiamo fatto con Rafael (il medico: un fuori di testa da niente!) ed un francese in montan-bike carica da morire che viene diretto da Parigi (andata e ritorno!). Si incomincia a fare l’appello degli amici incontrati e lasciati: Carlos e Faustino a Porto Marin. Con Rafael si parla di energia, di esoterismo, di meditazione e sono felice di potergli dire le poche cose che so, nello spagnolo che posso. Sabato ci separeremo: io mi fermerò a 5 km. da Santiago e lui proseguirà per finire in giornata e quindi tornare a casa. 25° km. 22.2 # SANTA IRENE 11.06 venerdì


11.06 - DOVE SEI OGGI, COME STAI, COSA SENTI DOPO UNA GIORNATA DI CAMMINO? VORREI SENTIRE LA TUA VOCE CHE MI RISPONDE A QUESTE DOMANDE. MA IL TELEFONO TACE ED IO ASPETTO UN ALTRO GIORNO. BUONA FORTUNA. Siamo (con Rafael) alla sosta per il pranzo ad Arzua. Ieri è stato il gran sonno dalle 19 alle 23, quindi breve risveglio e uscita quindi dalle 24 alle 7. La medicina sta facendo effetto. Ora ad Arzua siano quasi a metà tappa. Il tempo è il solito: coperto e qui ha fatto un po’ di pioggia. Nell’insieme bene. Al bar sono arrivati altri 3 di Burgos. Andando pensavo che il cammino è la vita: chi nasce a S. Jean, chi a Pamplona, chi a Leon: tutti muoiono a Santiago. Siamo partiti oltre i 50 km. ed ora segna già i 38, stasera segnerà meno di 20. É la morte, desiderata, agognata, ma quando sta per arrivare ... fa paura. Sino ad oggi è stata la meta lontana ... ora è qui e, quasi quasi, il passo rallenta e la mente non vuol pensare. Mi piace camminare con Rafael. Stiamo spesso in silenzio; poi ogni tanto uno spunto per una piccola conversazione. Siamo arrivati a Santa Irene. Ora mancano solo 22 km. Sono seduto nella sala (già cenato e docciato, in camera siamo solo noi due; in tutti siamo in 9 su due piani!) e in faccia a me sta tramontando il sole che mi guarda attraverso la finestra: una finestra all’inglese #, un grande albero frondoso al centro ed il sole a destra. Il tempo ha fatto il capriccioso come gli altri giorni: speriamo in domani. Domani! Non so ancora bene cosa farò: se mi fermerò prima di Santiago o no: anche qui vedremo! Ora che in pratica tutto volge alla fine, mi sento come vuoto, senza ricordi e senza sensazioni. Ho sperato, temuto, sofferto, disperato, gioito ... ed ora è quasi tutto passato. In cosa sono cambiato?, in cosa mi cambierà rispetto agli altri?, al mio lavoro, agli affetti "?" . 26° km. 0 # SANTIAGO 12.06 sabato 12.06 - CHE DIRE, ANZI, CHE SCRIVERE! LA GIORNATA (PIENA DI SOLE E ARIA NUOVA E FRESCA) É APPENA COMINCIATA ED É MERAVIGLIOSO VIVERE ANCHE OGGI. MA IL TELEFONO ANCORA NON MI DÀ TUE NOTIZIE, IO LO BENEDICO E LO RINGRAZIO PER AVERMI PORTATO PIÙ VOLTE LE TUE PAROLE E ATTENDO CON GIOIA CHE LO FACCIA ANCHE OGGI. E COSÌ É STATO, FINALMENTE TI HO SENTITO E MI HAI DATO LA NOTIZIA CHE ASPETTAVO: SEI ARRIVATO AL TRAGUARDO. SONO MOLTO FELICE E VORREI ESSERTI VICINO PER ABBRACCIARTI FORTE FORTE A LUNGO E DIVIDERE A METÀ LE FATICHE E LE DIFFICOLTÀ CHE HAI DOVUTO SUPERARE, E DIRTI :"BRAVO, SEI STATO GRANDE, TI VOGLIO BENE." Sono arrivato! É finita! Partiamo tranquilli Rafael ed io e subito ci fermiamo per un grande "DESAYUNO". Ripartiamo e dopo poco ci uniamo ad un Basco che incontro già da metà cammino: e siamo 3. A Labacolla (dove i pellegrini si fermavano per lavarsi e ripulirsi prima di arrivare a Santiago: km. 10) in chiesa il prete arriva alla 17! Unica presenza 3 Hostal e un Bar. Ci fermiamo ed arrivano 3 di Burgos e 2 Matrimonio tutti conosciuti. Si incomincia la NOSTRA FESTA. Stiamo arrivando, ce l’abbiamo fatta. Al "DESAYUNO" eravamo in un albergo. Ad un tratto entra un quintetto con tamburi e zampogne (strumento locale!) e con Rafael diciamo: "É per noi!" N O ! era per il pulman dei pellegrini di lusso. Continuiamo ad avvicinarci: MONTE GOZO. Una cittadina che può ospitare 2.900 pellegrini (tutta costruita nuova in due anni in previsione del '93): una cementata moderna!! Quindi a Santiago, dove siamo arrivati in 6 (Rafael, Basco, 3 Burgos e io) e i Burgos ci lasciano. Entriamo in 3: confusione da mercato (sacro). Qui mi sento ancora più fuori posto che in tutto il viaggio: la gente ti squadra come un animale raro dicendo: "Peregrino! Peregrino! Mira!" Cerco un Hotel, ma non è facile; vado in rifugio (dai preti): grande camerata da 80. Quattro piani sotto, docce tiepide e LERCE. Il mio "io" si sta incazzando sempre più: avevo deciso di farmi dare la "compostelliana" domenica (domani), ma mi dico: "Oggi sei qui ed è tutto libero, vai ora! Non fare il presuntuoso!" Prendo la credenziale ed intanto una piccola comprensione si fa avanti. Premetto: appena arrivati, entriamo dalla


porta Santa. In chiesa per ogni sito è una fila. Arriviamo che accendono l’incensiere: oramai anche questo è solo uno spettacolo folcloristico per turisti. Ma poi ricordo le classiche favole che si raccontano ai bambini: "Il bianco cavalieri dopo aver superato mari, monti e valli, col freddo e con il sole, arriva al castello incantato e deve affrontare l’ultima grande battaglia: il fuoco che non si spegne, i draghi dalle molte teste che tagliate ricrescono, i demoni ed infine le nere odalische che lo allettano con cibi e bevande drogate. Ma il bianco cavaliere SOLO DOPO aver spento il fuoco, mutato draghi e demoni, liberato le odalische, SOLO ALLORA potrà entrare nel castello, ormai libero, per raggiungere la bella principessa che lo attendeva lì da sempre." Stasera è partito Rafael, un fratello; domani la messa, poi Finisterre, quindi casa ! Ho chiamato praticamente tutti: L., GiBi (a casa c’era Grazia), i miei, Nuccia. Non ho trovato Ada, Chiara, Barbara, Ottavio e M. Teresa. SANTIAGO 13.06 Domenica 13.06 - LA GIORNATA É QUASI AL TRAMONTO. É QUASI INUTILE DIRE CHE LE ORE PASSATE AL CENTRO SONO STATE INTERESSANTI E BELLE, MA PREFERISCO CONFERMARLO. LA TUA PRESENZA É STATA VICINA A ME E PENSO ANCHE AD ALTRI. É UN PONTE BELLISSIMO QUELLO CHE ABBIAMO FATTO INSIEME OGGI, CHE SUPERA OGNI BARRIERA VISIBILE PER FARE UNA CATENA LUMINOSA E INVISIBILE CHE LEGA OGNI ESSERE UMANO. GODITI QUESTI GIORNI VISSUTI, INDIMENTICABILI, IRRIPETIBILI. É LUNGO LA LUNGA STRADA CHE LA TUA VOLONTÀ HA MATURATO IL PREMIO CHE AVRAI GIORNO DOPO GIORNO D’ORA IN POI NELLA TUA VITA. FAI RIPOSARE IL TUO CORPO. LA TUA MENTE. IL TUO SPIRITO NE GIOISCE. Notte da "io" insofferente: debbo ancora imparare. Resterò i 3 gg. al refugio per cercare di imparare ed accettare. C’è il mio piccolo [io] che vorrebbe essere servito riverito, ossequiato, rispettato, AMMIRATO! Mi alzo, mi vesto col VESTITO (pantaloni lunghi e maglietta brasiliana di Ana e felpa pulita!) quindi DESAYUNO e cattedrale. Mi dispiace, ma mi rifiuto di fare la coda per passare dietro il santo, abbracciarlo e di lì vedere tutta la cattedrale. Telefono a Barbara, Pina non c’è mai; Bontempo è uscito. Ho comperato 7 "PEREGRINOS" ed una stella (N.d.R.: a 6 punte) per me. Scriverò a Giorgio (El Groto) e Ana. Ora sono in un giardino, al sole, a scrivere. É deciso: domani Finisterre e Martedì partenza per casa. Arriverò Giovedì. Ho assistito alla messa in Piazza: la messa del Pellegrino. Ho cercato di essere partecipe: non facile. Desideravo comunicarmi. Ho preso l’Ostia nella mano SN e mi son fatto sacerdote: è un tentativo. Il mio eterno diavolo giudicatore è presente: e quelli che arrivano in ritardo, e quelli che chiacchierano e quelli che vanno via prima … ma allora vuol dire che anch’io non sono molto attento a me ed al rito, ma agli altri, e allora???? Ho incontrato i 2 non matrimonio di Segovia, foto assieme, me la invieranno! Ed ora? Non ho più tappe certe per oggi! Alla comunione, meglio, dalla consacrazione mi sono messo MAGGIORMENTE IN COMUNIONE CON I MIEI, tutti: lo so! Erano lì, come quando sentivo la particolare presenza di qualcuno lungo il cammino. Gabriele, quante volte ho parlato e scherzato con lui ! Ed ora 7 hanno il loro regalo e 2 la loro cartolina. Mi auguro che mi capiscano. Sono seduto in un bar davanti il resto di una birra. Ieri non ho cenato: ora però vado e pranzo. Vorrei essere ancora in un piccolo paese, in qualche bar-pulperia più vicino alla terra. Stranamente (!) da quando sono in Spagna continuo ad incontrare "SOSIA" di un mondo di gente che conosco: BARBARA (mia figlia) e persone che conosco di vista. Ma? Al ristorante: paura di scegliere un posto caro da turisti, paura di essere oggetto di commenti all’ingresso; arrivo, poggio il mio sacchetto, vado in bagno, ed al ritorno il mio posto è occupato (altro attentato all’io) ed allora lascio e cambio ! Torno al refugio per un "descanso da comir" e dormo fino alle 7, esco per vedere in quanto tempo arrivo alla fermata degli autobus (Finisterre) e quindi vado alla stazione, ma c’è troppa gente. Torno calmo in


centro per cenare e vado al "42", bar-ristorante. Ieri sera abbiamo brindato in una decina del cammino che ci siamo incontrati, oggi a pranzo sono passato per una birra (sconto 5 p.tas) e stasera sono qui a cena. Entro al bar e vado al banco: il ragazzo "Una caña?" (ormai sono un abitué). Zuppa .... SANTIAGO 14.06 lunedì 14.06 - HO SAPUTO TRAMITE TELEGIORNALE CHE IL PAPA HA FATTO VISITA OGGI A COMPOSTELA, MI HA FATTO SORRIDERE IL PENSIERO DI TE ROMANO CHE SI TROVA IN SPAGNA E ASSISTE ALLA VISITA DEL PONTEFICE E MAGARI NON L’HA MAI VISTO A ROMA. POI HO PERÒ PENSATO PURE AL CAOS CHE SICURAMENTE SI CREA NEL LUOGO QUANDO C’É UN AVVENIMENTO DI QUESTO TIPO CHE ANCORA É RITENUTO IMPORTANTISSIMO DALLA GENTE. MI AUGURO CHE PER TE SIA UN ALTRO GIORNO DI RIPOSO E SOPRATTUTTO DI QUIETE DENTRO DI TE. Con un viaggio allucinante ( 7,45 - 16,30 ) sono andato a Finisterre (dove la terra finisce), ho dato all’oceano bastone e conchiglia, vi ho bagnato tutte le collane (il mio nome, Barbara e orecchino L., la stella che ho montato sul laccio di cuoio della conchiglia). Mare stupendo, spiagge e scogli stupendi senza nessuno. Ormai son troppo stanco ed ho deciso di tornare, altrimenti una settimana qui sarebbe meraviglioso. Torno in tempo per partire e parto.

HENDALE (confine Ispano-Francese) 15.06 martedì 15.06 - OGGI É UNA GIORNATA NORMALISSIMA, NIENTE DI PARTICOLARE, O FORSE NON SONO RIUSCITA A RENDERLA SPECIALE IO. PENSO SPESSO A TE E MI CHIEDO SE PER TE QUESTO GIORNO NON SIA UTILE PER TIRARE UN PO’ LE SOMME. SE IL VIAGGIO ABBIA RIAPERTO VECCHIE FERITE O RIMARGINATE O APERTE DI NUOVE. OPPURE L’HAI TRASCORSO RIPOSANDO FISICAMENTE E MENTALMENTE NEL TOTALE ABBANDONO NELLA FORZA UNIVERSALE CHE CI SOSTIENE. QUEST’ULTIMA É UN’OTTIMA ALTERNATIVA CHE TI AUGURO CON TUTTO IL CUORE. Siamo ormai alla conclusione. 1ª sorpresa: non accettano il mio biglietto perché valido dal 20, dovrò farmelo rimborsare in Italia. Perché continuo ad avere problemi con i soldi? Parto, e prima notte abbastanza tranquilla senza dolori. Arrivo in Francia e riprenderò lo stesso treno dell’andata, per fortuna però con cuccetta (quindi Genova, Milano, Verona, casa). Smette di piovere, è ora di mangiare e vado: scopro che sono al mare ! Quando vincerò la mia paura e la mia staticità ! Strana città di mare: diversi suoi "abitanti" indossano scarponcini invece degli abituali sandali ! VERONA 16.06 --- > sono a casa ! 16.06 - FORSE OGGI STAI INTRAPRENDENDO LA STRADA DEL RITORNO. SICURAMENTE PIÙ COMODA FISICAMENTE. MI VIENE IN MENTE IN QUESTO MOMENTO CHE POTREBBE ESSERE PRESA COME METAFORA. MI SPIEGO: LA STRADA CHE APPARTIENE AL TUO PASSATO (IL CAMMINO FINO A COMPOSTELA), É STATA PARTICOLARMENTE FATICOSA E COMPLESSA, ORA INIZI QUELLA PIÙ IMPORTANTE (PERCHÉ É UN RITORNO ALLA PARTE PIÙ AUTENTICA DI TE STESSO), ED É SICURAMENTE PIÙ COMODA PERCHÈ L’AFFRONTERAI CON LO STATO D’ANIMO MIGLIORE. QUESTO PROPRIO GRAZIE ALLA STRADA FATTA IN PASSATO.


SINTETICAMENTE HO SCRITTO UNA COSA CHE ANDREBBE AMPLIATA, MAGARI INSIEME. TI AUGURO UNO STUPENDO VIAGGIO DI RITORNO.

17.06 - PRESUME CHE TU SIA IN VIAGGIO, IL RUMORE DEL TRENO COMINCI GIÀ A NON SENTIRLO PIÙ COME SOTTOFONDO. L’ARIA DI CASA SI FA PIÙ VICINA E GIÀ I PENSIERI SI PORTANO A TUTTO QUELLO CHE SI RITROVA NELL’AMBIENTE PERSONALE: COSE, PERSONE, SITUAZIONI. QUALCOSA DI NUOVO SICURAMENTE LO STAI PORTANDO A CASA E LO SCOPRIRAI GIORNO DOPO GIORNO. DURANTE LA GIORNATA SEI SPESSO NEI MIEI PENSIERI, NON SOLO QUANDO TI SCRIVO QUESTO MINI DIARIO, CHE HA ACCOMPAGNATO TUTTO IL PERIODO DELLA TUA AVVENTURA. SPERO TANTO DI VEDERTI PRESTO. TI ABBRACCIO FORTE.

18.06 - AMICO MIO, CHE GIORNATE QUESTE ! SOPRATTUTTO PIENE DI CONFLITTO, PERCHÉ QUANDO HAI DI FRONTE IL SOLITO DILEMMA :"FACCIO COME SENTO E SON CONVINTA VADA FATTO OPPURE SEGUO MALCONTENTA CIÒ CHE LE ISTITUZIONI MI IMPONGONO?" (MI RISPONDO) É SEMPRE PIÙ TEMPO DI AGIRE PER COME SI SENTE DENTRO ANCHE SE SI VA CONTRO LE LEGGI CHE HANNO FATTO ORMAI IL LORO TEMPO. STIAMO VIVENDO UN GROSSO PERIODO DI CAMBIAMENTO E NON É MAI STATO FACILE VIVERLO, IN OGNI ERA. LA RIBELLIONE CHE FA PARTE DELLA MIA NATURA SI FA SEMPRE PIÙ SENTIRE. DOPO QUESTO PICCOLO SFOGO, SE OGGI HAI RAGGIUNTO LA TUA CASA, TI AUGURO DI PROVARE UNA GIOIA NUOVA NEL RITROVARE LE COSE DI OGNI GIORNO CHE APPARTENGONO AL TUO QUOTIDIANO. SE NON É COSÌ, FAI DEI CAMBIAMENTI. CIAO.

19.06 - OGGI TI HO SENTITO, SO CHE ORA SEI A CASA. PROBABILMENTE QUESTO É L’ULTIMO SCRITTO CHE HA ACCOMPAGNATO UN PERIODO MOLTO PARTICOLARE. O FORSE TI SCRIVERÒ OGNI VOLTA CHE NE SENTIRÒ IL PIACERE E LA VOGLIA. ORA PERÒ É DI PIÙ LA VOGLIA DI VEDERTI E PARLARE CON TE, GUARDANDOTI NEGLI OCCHI. BUON RITORNO ALLA VITA QUOTIDIANA CHE IL PRESENTE TI OFFRE.

f.i.n.e. >> (PER ORA …)




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