La coppia: la vera unione si consuma nel cuore

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Brescia 05.06.1991

Conferenza di

Giambattista Pagani

LA COPPIA E LE SUE MALATTIE La vera unione si consuma nel cuore

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NOTA PER IL LETTORE: questa conferenza può essere ASCOLTATA sul sito:

www.giambattistapagani.com

 CONFERENZE

 1991

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Il lettore comprenderà meglio certi aspetti del testo presentato in questo volume se vorrà considerare che si tratta di insegnamento esclusivamente orale.

Testo, NON rivisto e NON coretto dall'autore, trascritto a due mani da «Mendoza & Stefano»

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Domanda che differenza c'è tra la meditazione che abbiamo fatto con te qualche tempo fa (nota: corso di introduzione alla meditazione) e la meditazione trascendentale? C'è differenza o è la stessa cosa?

GiBi c'è differenza nella metodologia, nel metodo con cui si fa meditazione, nel come viene fatta la meditazione. La meditazione in se stessa non ha nessunissima differenza.

Voglio dire: tu, quello che raggiungi pronunciando costantemente un mantra, che è quello che ti danno con la meditazione trascendentale ... e non è vero che ti danno un mantra personalizzato perché non hanno 5. 5.000 mantra o 500. 000 mantra da dare ad ognuno ... è una bella bugia che ti dicono. Hanno determinati mantra dove supponiamo che qualcuno dica di conoscerli così bene, di conoscere così bene la persona da darti quello che fra i 5 che hanno, o i 10 o i 20 che hanno, e lì sì ci possiamo credere, ti danno quello che può essere più confacente alla tua struttura, sempre che colui che te lo sta dando sia uno capace di capirti, cosa su cui possiamo mettere un punto di domanda, visto le ore ridotte con cui ti sta guardando a livello di un gruppo.

Però questo non vuol essere né critica, né niente, vuol essere solo oggettività. Ma questo non vuol dire assolutamente niente perché in realtà poi, qualunque mantra ti diano, basta che tu lo usi bene, basta che tu ci creda, che poi le cose vanno: non è lì il punto. Qualche volta viene il dubbio che tutta questa costruzione di segretezza, costruzione di personalizzazione del mantra, ecc., serva proprio per motivare la persona in quello che fa, che, se è veramente convinto che la cosa che fa è sua, che gli fa bene ecc., funziona molto meglio che se invece sta dubitando.

Questo è il sistema che è giustificabile che venga usato fin quando noi siamo così insicuri e così insufficienti di noi stessi che abbiano bisogno di queste motivazioni per credere alla cosa che facciamo. Quando uno fa il salto in avanti, cosa può fare? Prende questa sedia, se la mette sul tavolo davanti, se la contempla per un quarto d'ora tre volte al giorno ... fatelo per una settimana, poi mi direte cosa vi succede! L'importante è che voi abbiate la pazienza di guardare una sedia per tre volte al giorno, per una settimana non ce l’avete, perché vi sembra di star facendola cosa più stupida di questo mondo: ecco il punto.

Però, che tu contempli un punto, che tu ti metta davanti ad una parete bianca e contempli il nulla, che tu contempli una sedia ... si può meditare contemplando un oggetto, si può meditare contemplando attraverso la propria mano, attraverso una parte del proprio corpo, si può meditare attraverso la respirazione, si può meditare attraverso un mantra. Lì (N.d.R.: corso di introduzione alla meditazione) abbiamo percorso metodologie diverse di meditazione, ma era un'introduzione alla meditazione non era un corso di meditazione. Quindi dava le informazioni, spiegava i presupposti per dirti: puoi meditare così o così o così ... proprio per facilitare che colui che ad un certo punto della propria vita si inserisce nell'esigenza, nell'esperienza della meditazione, riesca ad essere colui che, come tu giustamente stai dicendo, che è capace anche di arrivare a scoprire quello che sarà veramente il suo mantra personale

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o la sua metodologia persona. Cosa non facile, perché tendiamo ad avere molta più facilità ad avere un «ipotetico» MAESTRO che dice che vi sta guidando, che vi dice quello che devi fare ...

Domanda è meglio avere una meditazione guidata o da soli?

GiBi non è né meglio, né peggio. Più uno è insicuro e insufficiente con se stesso e più avrà la necessità di essere guidato. Più uno diventa capace di fare da sé e meno avrà necessità di essere guidato. E questi sono i criteri che naturalmente non sono facile da gestire perché bisogna sapersi fidare fortemente di se stessi per poter ... vi faccio un esempio.

Era una persona che aveva niente di molto straordinario, anzi, una persona con estreme problematiche grossissime alle spalle e non del tutto terminate in quel momento. Giovane, 20 anni, 3 anni di droga, 2 aborti ... una bella cosa consistente, di quelle che la propria vita la spremono ... nel bene e nel male direbbe uno. È entrata nel clic della meditazione, come capita spesso: quelli che sono ad un estremo nella propria vita, quando capita che capiscono le cose tendono a passare all'estremo posto. A quel punto un clic è stato che ha fatto il metodo Silva, poi si sono fatte un paio di chiacchierate insieme, poi non so neanche se avesse fatto qualche altro tipo di corso, comunque ha incominciato ad interessarsi a vivere in un modo diverso ... meditazione: e passa al lato opposto. Si alza alle 5 e ½ del mattino per andare a messa tutte le mattine alle 6, perché c'è la messa nella Chiesa lì vicino casa alle 6 del mattino... questi sono gli estremi: fanatica da una parte, poi fanatica all'estremo ... comunque queste sono le cose abbastanza comprensibili. Entra nel concetto del meditare e dopo due mesi che medita per conto suo, perché le ho dato le indicazioni che si possono dare in mezz'ora per dire ... meditare, medita in questa maniera, ti metti lì e mediti, ma siccome sono di quelle che quando si mettono, si mettono lì quasi con i paraocchi, medita in effetti tutti i giorni, tutte le mattine, perché si alza apposta per farlo e va in Chiesa a farlo. Dopo due mesi arriva e dice: «ascolta, a me sta succedendo una cosa stranissima, perché io mi metto lì a meditare e scelgo di meditare con il sistema che tu mi hai suggerito o quello che ho letto o quello che mi sembra giusto e ad un certo punto mi s'impone dentro qualcosa che sono obbligato a ripetere e passo tutta la meditazione ripetendo questo qualcosa che non so cos'è, non ci capisco niente ...» ma le dico: «si può sapere cos'è?» «Certo che si può sapere: HAM SO.» Nessuno gliel'aveva detto, nessuno gliel'aveva accennato ... è uno del mantra fondamentali. Lei se l'è scoperto da sola. «Ad un certo punto - dice - ho incominciato a sentire che dovevo ripetere questo suono; non so cosa significhi, non so cos'è ... ma se lo ripeto sto bene!»

Ecco il momento in cui ... sarà per qualche tipo di predisposizione, sarà per la costanza con cui lo faceva, sarà per tutta una serie di circostanze ... ad un certo punto il come meditare che va bene a te in quel momento può sorgerti da dentro come la cosa più sicura. A quel punto sì non ci sono dubbi che quella sia la maniera migliore in quel

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momento per te di meditare. Però è chiaro che per fare questo uno si deve fidare di se stesso.

Allora, sapete qual è il tema di questa sera, della chiacchierata? LA COPPIA. Così almeno non vi prende troppo alla sprovvista il suggerimento che vi do durante l'esercizio ... adesso si parlerà della coppia, ultimo tema del programma che riguarda un po' la dualità, che riguarda tutto il tema che siamo andati trattando durante questi mesi e probabilmente dovremo continuare, almeno per qualche volta ancora a riprendere il tema della dualità in qualche suo aspetto.

Allora, pronti per esercizio.

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ESERCIZIO Respira profondamente e mentre espiri ripeti mentalmente e visualizza il n. 3 per 3 volte (6 e rilassa completamente il tuo corpo (10 rilassa bene la tua fronte, le tue palpebre (2 le tue guance (3 renditi conto delle sensazioni che stai sentendo in questo momento … sulla tua testa (4 vibrazioni e sensazioni della pelle che ricopre la tua testa (6 e rilassa bene ogni tensione (12 senti il tuo collo … le tue spalle … la tua schiena (5 senti le sensazioni della pelle che ricopre queste parti del corpo … sii cosciente di ogni possibile … tensione … anche delle tensioni più profonde (9 e rilassa bene queste parti del tuo corpo (5 rilassa bene le tue braccia e le tue mani (15 senti la pelle che ricopre il tuo petto (3 senti la pelle che ricopre il tuo addome (10 senti la sensazione di contatto fra la tua pelle ed i tuoi vestiti (7 e rilassa bene ogni tensione (3 e rilassa bene gli organi del petto e dell’addome (3 tutti gli organi, tutte le ghiandole, tutti i tessuti, tutte le cellule (11 e fa sì che tutto funzioni in modo più equilibrato … più armonico (14 rilassa bene le tue cosce (3 le tue ginocchia (3 i tuoi polpacci (3 le tue caviglie e i tuoi piedi (5 senti le vibrazioni della pelle che ricopre le tue gambe e i tuoi piedi (6 e rilassa bene ogni tensione (9 ed ora senti il tuo stato di rilassamento dalla sommità della testa fino alle dita dei piedi (8 senti tutto il tuo corpo e senti le energie del tuo corpo (11 senti le 2 metà del tuo corpo, la parte DX e la parte SN (3 come se il tuo corpo fosse attraversato … longitudinalmente da un piano che lo divide in due (5 e senti se queste 2 parti, la DX e la SN, coincidono perfettamente (4 senti se la tua testa, sentita e pensata come divisa in 2 parti … senti come se queste 2 parti coincidono perfettamente o no (4

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potresti sentire una parte più alta, una parte più bassa; una parte più pesante, una parte più leggera; una parte più grossa, una parte più piccola (7 se scopri che non esiste queste perfetto equilibrio … immagina muovere le 2 parti, anche sole mentalmente … come se tu facessi scorrere le 2 parti una sull’altra … come quando sfreghi leggermente le tue mani (4 ed immaginando muoverle in questa maniera … ricrea il perfetto equilibrio delle tue energie, fra DX e la SN (18 e sentiti entrare in un livello mentale sempre più profondo e salutare … molto più profondo di prima (10 ora molto lentamente fai di nuovo una respirazione profonda … e ripeti mentalmente e visualizza il n. 2 per 3 volte … e rilassa bene la tua mente (8 per aiutarti a rilassare bene la tua mente … pensa a esperienze gioiose, belle, piacevoli, che hai vissuto nella tua vita … anche se le hai vissute molto tempo fa (10 ricordati di queste esperienze piacevoli … rimmergiti nelle esperienze e rivivile … e risenti, riscopri la serenità, la gioia, la pace che hai potuto sperimentare in quei momenti (22 ed entra in un livello mentale più profondo e salutare … molto più profondo di prima (14 molto lentamente fai di nuovo una respirazione profonda … e ripeti mentalmente e visualizza il n. 1 per 3 volte (6 e sei a livello di piane base … il livello che tu puoi usare e che tu sai usare per qualsiasi beneficio che tu desideri (6 per aiutarti ad entrare in un livello mentale più profondo e salutare, conterò da 10 ad 1, ad ogni numero discendente ti sentirai entrare ed entrerai in un livello mentale più profondo e salutare 10 9 entra in un livello mentale più profondo 8 7 6 più profondo, più profondo 5 4 3 più e più profondo 2 1 ora sei in un livello mentale più profondo e salutare, più profondo di prima (4 è una sensazione meravigliosa essere profondamente rilassati … è un modo di essere molto salutare (3 continuerai ad ascoltare la mia voce, continuerai a seguire le mie istruzioni n questo livello mentale ed in qualunque altro livello … incluso il livello di consapevolezza esteriore, questo è per il tuo beneficio, tu lo desideri ed è così (3 LA DIFFERENZA TRA LA MENTALITÀ DI UN GENIO E QUELLA DI UNA PERSONA NORMALE … È CHE IL GENIO USA DI PIÙ LA SUA MENTE, E LA USA IN UNA MANIERA SPECIALE … TU ORA SAI USARE DI PIÙ LA TUA MENTE E SAI USARLA IN UNA MANIERA SPECIALE (5 ora conterò lentamente da 10 ad 1 e tu entrerai a livello laboratorio 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

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ora sei a livello laboratorio … saluta i tuoi consiglieri … e dì con loro la preghiera dl benvenuto (30 ed ora collocati davanti al tuo schermo mentale (3 ed attraverso il tuo schermo mentale ripescando immagini … nella tua memoria … ricordati … dei momenti della tua vita deve hai potuto sperimentare profondamente, la gioia, il piacere, nel senso più positivo della parola e nel senso più profondo della parola (20 possono essere stati momenti in cui hai sperimentato la realizzazione di un tuo obiettivo, di una tua meta; possono essere stati momenti di affetto con una persona … momenti in cui ti sei sentito molto utile per la soluzione di un problema tuo o di qualcun altro (3 qualunque sia stata la situazione, ricordati di quando hai sperimentato la pienezza, la gioia … il sentirti veramente bene (15 e renditi conto di quali sono state le specifiche situazioni in cui hai potuto sperimentare questi aspetti profondamente positivi della tua vita (6 quali sono state le situazioni … quali le persone che hanno partecipato a quella esperienza, che erano presenti all’esperienza (7 e nei limiti del possibile ricordati di quali sono state le conseguenze a posteriori di queste esperienze, quanto sono durate, come puoi essere tu cambiato, o come tutto può essere rientrato come prima (30 e quindi chiama nel tuo laboratorio, attraverso il tuo schermo mentale, tutte le persone con le quali hai vissute un rapporto di coppia (4 anche se è stato un rapporto che è durate pochi giorni … poco tempo (4 porta nel tuo laboratorio, poche o molte che siano, le persone con le quali hai sperimentato il rapporto di coppia (11 le porti nel tuo laboratorio … e semplicemente le guardi, le contempli (53 ed ora … lascia che queste persone siano lì nel tuo laboratorio, le ritroverai lì nel 2° esercizio di questa sera (4 ora rincontrati con i tuoi consiglieri per il saluto e la preghiera di commiato (20 e quindi per conto tuo … preparati ad uscire di livello ed a riaprire gli occhi … ricordandoti, mentalmente, che quando aprirai gli occhi ti sentirai molto meglio di prima.

fine esercizio… …

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Domande, difficoltà, cose particolari?

Qualcuno dice che non ha ritrovato nessun momento di gioia …

Qualcuno dice che ne aveva troppi …

Per qualcuno il laboratorio era piccolo, troppo, per tutte le persone da metterci dentro; Domanda Difficoltà a vedere e ricordare le persone …

GiBi … tu sai che ci sono state delle persone ma fai fatica a metterle a fuoco?

Dipende da come vi siete vissuti questi rapporti, da che orma vi ha lasciato quando il rapporto è finito, quindi dipende da una serie di fattori anche psicologici che possono farci evitare o meno il ricordare facilmente queste cose. Però sicuramente è uno degli aspetti importanti da poter ricordare, poi da poter capire, per estrarre poi quello che può essere realmente importante.

Sicuramente la valutazione interiore può’ essere diversa ed in genere é diversa dalla valutazione esterna con cui viene vissuta l’esperienza …

Domanda può anche essere … …

GiBi può essere anche che le hai relativizzate perché le hai già valutate come un’esperienza molto relativa. Però il non ricordarli, cioè il non ricordare per niente può essere quella una ragione, ma può anche essere quello che dicevi prima che veramente può aver lasciato un’orma che non è del tutto serena … però chi può decidere quale può essere la ragione siete solo voi dall’interno perché si possono sovrapporre tutte le ragioni in realtà, può essere una mescolanza di tutti …

Per quanto riguarda il rilassamento, il come vi siete sentiti a livello di rilassamento … …

Intervento GiBi Intervento GiBi posto?

una metà completamente diversa … e cioè? metà più stretta e l’altra più bassa e più grossa … e sei riuscita a smuoverti un pochino e rimettere le cose un po’ più a

Intervento GiBi Intervento GiBi

completamente diversa, bianca e scura bianca DX o SN? DX pesantissima, la SN non la sentivo neanche; più grande e più piccola è quella più mancante …

Intervento non riuscivo a dividermi, la testa soprattutto, era tutto un blocco Siete riusciti a smuovervi a rimettere a posto le cose?

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Dal punto di vista tecnico è un elemento che può essere interessante tener presente che è una forma con cui vi potete aiutare a riequilibrare; in realtà tenete presente è un’ennesima (ma l’ennesima che poi di tantissime altre che si possono sottolineare) forma con cui si manifesta in noi la dualità. Siamo sempre la dualità del MASCHILE e del FEMMINILE, del BENE e del MALE, del CHIARO e delle SCURO, è la dualità fondamentale della vita che diventa la dualità del nostro corpo. Quindi il nostro corpo è vissuto diviso in 2, anche in questo senso, quindi chiaramente, quando una diventa sensibile a percepirlo, chiaramente vede anche qui la divisione, la può sentire questa divisione e chiaramente secondo come ci si vive, secondo come si somatizza, secondo come ci si elabora, secondo come ci si esprime, chiaramente si appesantisce di più l’una o l’altra, si alleggerisce di più l’una o l’altra, si ammala di più l’una o l’altra; si vive di più l’una o l’altra: cioè chiaramente ci si esprime anche a questi livelli.

Sono tantissimi, svariatissimi, non li prenderemo mai in considerazione tutti quelli che sono gli aspetti di come noi ci manifestiamo, però, parlando di COPPIA, parlando di DUALITÀ, cioè parlando di questa dualità fondamentale, ecco un’altra proposta di DUALITÀ, di forma con cui ti puoi percepire, e di forma tecnica con cui puoi anche intervenire per aiutarti a riequilibrare quando, in qualche maniera, questo equilibrio si rompe. Tenendo presente che parlando di DUALITÀ, è un grossissimo problema quello della dualità, da capire. Soprattutto capire che questo elemento della dualità, cioè il fatto di essere composti di 2 elementi, che sono così diversi fra di loro, da essere stati erroneamente definiti contrapposti, mentre non sono contrapposti, sono semplicemente complementari, cioè una completa l’altro, uno esprime quello che l’altro non esprime, quindi è molto diverso: il contrapposto, molte volte, è come dire nemici.

Non sono nemici, sono solamente complementari, hanno solamente bisogno l’uno dell’altro.

L’EQUILIBRIO fra i 2 è un equilibrio INSTABILE, è sempre un equilibrio instabile, è sempre un equilibrio che va ricostruito, è come un oscillazione continua, e dove in realtà, lo star fermo in equilibrio è come dire è come il pendolo, che non sta mai fermo in equilibrio, ma è sempre in oscillazione, quindi si è sempre un pochino di più da una parte, o un pochino di più dall’altra. Cioè questo è l’elemento importante da tener presente, è la DINAMICITÀ della vita.

Incombe in un rapporto di coppia, se voi volete calarvi in un rapporto di coppia, strettamente parlando di un rapporto di un uomo e di una donna. É raro trovare un rapporto di coppia di 2 persone che vivono costantemente in equilibrio, lì perfettamente in sintonia … ma non esiste, io direi! C’è sempre quell’essere lì a mettersi in sintonia, a ricostituire la sintonia, perché in qualunque momento si pende da una parte, si pende dall’altra, si esagera di qua o esagera l’altro; e quindi devi essere sempre lì a ricostruirla, quella sintonia. È l’elemento dinamico della vita. Quindi è l’elemento che si RIPROPONE poi su tutti gli aspetti della nostra vita.

Altre domande sull’esercizio?

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Domanda a me lo hai suggerito tu lo squilibrio, perché io mi sono percepita perfettamente in sintonia … poi tu hai cominciato a suggerire “una può essere più pesante, l’altra più piccola, ecc.” …

GiBi i suggerimenti sono necessari perché aiutano uno a rendersi conto, perché se io non avessi dato i suggerimenti, molti non sarebbero arrivati da soli ad essere così attenti da sentire che era più pesante o più leggera, o più grossa o più piccola. Però è curioso: tenete presente come potete lasciarvi condizionare da quello che state ascoltando … comunque va tutto bene come esperienza, è tutto utile.

Entriamo nel tema.

Il discorso di COPPIA è un discorso estremamente interessante perché riguarda un aspetto importantissimo, fondamentale della nostra esistenza. Tenete presente, salvo la percentuale bassissima dì persone che apparentemente si precludono un’esperienza diretta di coppia, quale potremmo noi ipotizzare, il monaco, la monaca, coloro che fanno una scelta di isolamento nella propria esistenza, o di vita che si preclude questo tipo di esperienza, ma in realtà sono una minima percentuale dove direttamente si sopprimono un certo tipo di esperienze, ma l’esperienza della coppia, l’esperienza di noi che dobbiamo metterci in contatto con l’altro è un’esperienza che riguarda tutti, poi ognuno la gestisce come vuole, però è la grande esperienza della vita.

Quindi entriamo in un campo che, se non sarà facile definire bene in tutti i suoi dettagli, però come sempre ci darà gli elementi essenziali che ci permettono un po’ di dibattito. Qui naturalmente c’è da precisare subito alcune cose importantissime di base, anzi precisati questi elementi di base poi il discorso diventa anche un discorso più semplice, un discorso più corto.

Io ricordo comunque, qualora qualcuno non se ne fosse ancora reso conto, che le cose che si possono dire sui vari temi, sono sempre poche; in genere tenete presente che leggere un libro su un aspetto dell’esistenza umana, uno legge un libro di 200 pag., di 300 pag. o anche più, ma in realtà quando hai letto il libro le pagine che ti hanno detto quello che volevano dirti sono 10, sono 15, 20 pag., 30 al massimo. Ma un libro di 30 pag. non lo pubblica nessuno, quindi uno deve scrivere 300 pag. perché deve riprendere, deve collegare, deve perdersi, deve tornare, deve darti lo spazio per la rilettura.

Le cose essenziali sono poche, quindi non è che dobbiamo star qui a fare chi sa quali elucubrazioni.

Quindi, chiariti questi presupposti, poi l’elemento lo possiamo mettere a fuoco abbastanza facilmente.

1° di tutto, 1ª precisazione: il discorso che noi facciamo - questo lo sapete già, lo ricordo semplicemente - è il discorso di chi in un aspetto della nostra vita, quale può essere adesso quello della coppia, vogliamo andare a cogliere quel qualcosa di più di quello che può essere un’elaborazione che possiamo aver fatto finora, che può fare chiunque voglia riflettere o parlare della coppia o magari l’abbiamo fatto tante volte

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parlando con i nostri amici o con i nostri conoscenti; e cioè, qui non vogliamo stare a ricordarci stasera quanto non è facile vivere il rapporto di coppia, quali sono le difficoltà; raccontare le difficoltà, come affrontare le difficoltà, come risolvere le difficoltà; questi sono i discorsi dell’aspetto sociologico, psicologico del rapporto di coppia, le abbiano già fatte, sono quelli che conosciamo; … ma non è questo il tema, l’aspetto specifico che vogliamo affrontare questa sera.

Quello che vogliamo affrontare questa sera può essere un discorso sul perché di fondo di un rapporto di coppia; quindi una finalità di fondo del rapporto di coppia; di quel qualcosa di più che ti può spiegare perché ti trovi a vivere un rapporto di coppia in quella maniera specifica in cui ti trovi a viverlo adesso, tu personalmente, oggi, per es.

Quindi andare dentro, più a fondo.

Ed allora attenzione: qui dobbiamo subito precisare l’altro aspetto: che parlare del rapporto di coppia da questo punto di vista presuppone considerare che la coppia, uomo-donna, sono 2 forme che esprimono aspetti molto più profondi. Voglio dire. Se io parlo di me come uomo e parlo di lei come donna, noi siamo 2 forme che esprimono in questo momento il MASCHILE ed il FEMMINILE. Ora, Io come Giambattista, esisto da X anni, fra X anni non esisterò più, così lei, come M., ecc.. Ad un certo momento incominciamo ad esistere e poi finiamo di esistere, come persone con un certo nome, con un certo cognome, con una certa esperienza, con un certo corpo, con una certa struttura.

Il MASCHIE ed il FEMMINILE, esisteva, molto prima di me e continuerà ad esistere anche quando io Giambattista non ci sarò più. Ecco l’elemento importante. Parlare della dinamica di esperienza di una coppia, non vuol dire parlare solamente di 2 forme specifiche di uomo e di donna che si incontrano e quindi hanno più facilità o meno facilità a star insieme, ad andare d’accordo, a combinarsi o ad accettarsi, a perdonarsi o a capirsi, ma è andare dentro a capire anche che in quel momento sta avvenendo l’incontro di 2 elementi, di 2 energie … qualcuno direbbe giustamente di 2 ARCHETIPI … che sono 2 forze che esistevano molto prima di quando hai incominciato ad esistere tu, e continueranno ad esistere molto dopo da quando tu potrai dire di non esistere più. Poi qualcuno questo lo chiamerà lo Spirito, lo chiamerà l’Essenza, lo chiamerà la parte spirituale … cioè, il nome che voi darete a questi elementi è il nome che voi vorrete dare. Però teniamo presente che noi siamo solamente forme che esprimono delle forze molto più profonde e che naturalmente, lasciate a se stesse queste forze, non si esprimono, non si evidenziano, quindi è solamente prendendo forma che si possono evidenziare.

Altra precisazione. Se io prendo un bicchiere d’ACQUA, questo bicchiere d’acqua, posso dire è acqua che io posso bere per dissetarmi , ma questo elemento acqua contiene potenzialmente delle forze, delle possibilità enormi. Tipo: io prendo una massa d’acqua, se la lascio li dov’è in un serbatoio o dove sia, è una massa d’acqua; io la netto in una pentola, la scaldo e mi cuoce la pasta; la metto in una struttura, in una macchina, la scaldo, la faccio diventare vapore, la comprino, ecc., mi muove una locomotiva; è sempre la stessa acqua. Però se io questa acqua la lascio ferma, contiene

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questi potenziali enormi, ma non si esprimono. Perché si esprimano, che cosa ci vuole?

Bisogna che quest’acqua venga messa in SITUAZIONE DINAMICA, venga messa sotto pressione, venga lavorata, cioè entri nella fase di esperienza; cioè non deve essere lasciata lì ferma. Ecco. Cercate di cogliere questo elemento: che una delle domande che spesso ci poniamo della nostra vita: «Ma perché bisogna avere una vita in cui ci sono sempre tanti problemi, tante situazioni, tante cose da capire, tante cose da risolvere, tante cose che non vanno? Era proprio necessario trovarci in una situazione così complessa, mai capita completamente?» SÌ, perché è l’unica maniera perché si evidenzino in te le cose che hai dentro.

Se no saresti come l’acqua ferma che non evidenzia niente del suo potenziale! É importante che l‘acqua diventi qualche volta vapore che muove una macchina, qualche volta quell‘elemento che ti cuocia la pasta, qualche volta quel qualcosa che ti serve per bere, altre volte quel qual cosa su cui tu scivoli, e nuoti e ti diverti o fai altre cose, cioè… tu sperimenti ed attraverso l’esperienza evidenzi quello che in altra maniera non si sarebbe evidenziato. Ecco allora: se io prendo le forze originali, queste forze originali contengono dei potenziali enormi che per manifestarsi hanno bisogno di esprimersi nell’esperienza, ed ecco allora che prendono forma … e continuare a prendere forma è il modo con cui si esprime quello che noi portiamo dentro.

Passo avanti, molto importante.

Disegno

Parliamo di RAPPORTO, quindi parliamo di uomo/donna, come di 2 forme del MASCHILE e del FEMMINILE, quindi di 2 modi con cui si stanno incontrando questi 2 elementi. Tenete presente; nella valutazione dei fatti, noi ci troviamo che ci può essere una realtà, che è la nostra realtà, e noi sappiamo che è divisa in 2: c’è valutazione dei fatti esterna, quella psicologica, quella a cui facevano riferimento prima - parliamo sempre di coppia - e ci può essere una valutazione interna. E cioè; cosa voglio dire? Se una coppia va dallo psicologo e dice: «noi ci siamo sposati 7 anni fa, non andiamo più d’accordo, non ci sopportiamo più, continuiamo a litigare, continua a succedere questo e quell’altro … », lo psicologo potrà farli parlare, cercare di capire, cercare di fare una diagnosi; alla fine la conclusione qual è: «o trovate gli elementi per ricostituire il vostro rapporto oppure separatevi.» È il discorso che lo psicologo può farti; ed è il discorso che fa lo Stato, che, dovendo gestire questi fenomeni, cosa fa: «Signori, siamo arrivati ad un punto tale che il rapporto di coppia è vissuto in una maniera tale che noi dobbiamo legalizzare un divorzio.» Cioè dobbiamo rendere possibile che tu, se decidi che con una persona non ci puoi convivere, tu possa separarti e farti un’altra vita. Lo Stato questo non fa una grinza che lo possa fare, è giusto che lo faccia; dal suo punto di vista non può dirti: «a beh!, hai deciso una cosa, pagala per tutta la vita». Non è nelle sue funzioni, non è nella sua valutazioni di valori.

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E quindi inevitabilmente, tu vedi che tutti gli Stati, che arrivano ad una certa struttura, ad un certo tipo di esperienza, ti legalizzano questo stato: è la visione esterna.

La visione esterna, tenete presente che è la visione che tutti noi viviamo, è una visione/valutazione basata sul PIACERE: o io ci sto bene con una persona, ci sto dentro; se non ci sto bene, me ne vado. Piacere nel senso buono, e non piacere solo nel senso magari non positivo con cui qualche volta ce lo hanno fatto ………. No, la valutazione dei fatti esterni viene valutato nel fatto: «mi sta bene quello che vivo, bene; se non mi sta bene cerco di sfuggirlo». Mi dà soddisfazione l’esperienza che sto facendo, la continuo; non mi dà più soddisfazione, l‘abbandono. Chiaro il concetto?

La VALUTAZIONE INTERNA dei fatti, quindi anche di un rapporto di coppia, tenete presente che non avverrà mai sul criterio del piacere, ma avverrà sul criterio di quello che diventa per noi un grosso nodo da mandare giù, che è quello dell’UTILITÀ. Uso questo termine, perché è un termine, come dire: va bene quello che è utile, non quello che piace. Perché?

Tenete presente: in uno dei libri che ho sempre citato, come uno dei libri molto interessanti di andare a rileggere, anche se non facilissimo di lettura «Se incontri il Buddha per la strada uccidilo», qando faccio il collegamento a quell’affermazione che fa in uno degli ultimi capitoli, dove dice:«se tu vivi la tua vita piangendo o ridendo, fa la stessa cosa, perché il significato della tua vita non cambia; l’unica cosa che cambia è che se riesci a passare la vita ridendo ti diverti di più, che se passi la vita piangendo» che è l’affermazione bellissima, giustamente fa riferimento a questa valutazione. Cioè al criterio di Utilità. Per il criterio interno, che tu passi la vita soffrendo molto o soffrendo poco, non gliene importa proprio. Importante per l’interno che la tua vita sia utile, cioè che ti porti alla meta; CHE REALIZZI LO SCOPO. Che poi questo scopo lo realizzi con tanta sofferenza, con poca, con nessuna sofferenza, quello proprio … è un elemento in cui ti si lascia la piena libertà di gestirtelo.

Vuoi fare il giro d’Italia e far tutte le tappe ed arrivare là sempre piangendo; arriva piangendo, non fa niente, l’importante è che ci arrivi. Puoi arrivarci ridendo, ecco arrivaci ridendo; ti divertirai di più, l’importante è che ci arrivi.

Ecco tenete presente che quando si va a livello interno a valutare i fatti, ed ecco che lì troverete elementi magari anche di spiegazione, di comprensione di quello che può esservi successo quando voi prendete una decisione, fate una scelta a livello esterno e vi ritrovate con un mondo interno che partecipa pienamente o che si oppone pienamente a quella scelta. Cioè che ti fa sentire a tuo agio o che ti fa sentire completamente in conflitto con quella scelta. Perché chiaramente: all’esterno sceglierai sempre in funzione di quello che tu dici: «quello lo scelgo perché è bello, perché mi fa piacere, perché mi dà gioia, perché mi soddisfa». Ma non è detto che quello che ti fa piacere sia utile, sia sempre utile. Perché il criterio interno è un criterio freddo di utilità: serve alla vita quello che fa sì che la vita si manifesti, che la vita si realizzi; che la vita realizzi i propri scopi, i propri obiettivi. Ecco questo e un elemento estremamente importante da tener presente, perché noi viviamo anche qui il

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grande dualismo di sempre, perché COSCIENZA ed INCONSCIO sono gli elementi della dualità, dove abbiamo il Maschile ed il Femminile, dove abbiamo il ragionamento, la Logica e l’Intuizione; dove abbiamo il Razionale e l’Irrazionale; dove abbiamo la TESTA ed il CUORE. Tenetelo presente: sottolineo questo perché il titolo della conferenza di questa stasera sembra un titolo molto romantico, che dice che «L’UNIONE SI REALIZZA NEL CUORE»; è tutto fuorché romantico, perché lì CUORE sta esattamente per INCONSCIO. É usato specificatamente quel termine proprio perché venga colto nel suo vero senso.

Cioè quando si realizza un rapporto di coppia, il rapporto di coppia viene sempre dominato da elementi che agiscono nel profondo; non è mai un rapporto che avviene dominato e gestito da elementi che agiscono all’esterno. Gli elementi dell’esterno sono sempre più secondari; soprattutto considerando che noi a livello esterno di coscienza dominiamo poco spazio mentale di esperienza, cioè poco spazio di coscienza dell’esperienze che facciamo; il grande spazio della nostra coscienza è lo spazio dell’inconscio.

Allora, precisato questo, parlando di coppia, tenete presente che parliamo dell’uomo e della donna che s’incontrano, quindi, per capire bene il discorso, facciamo un’altra precisazione molto importante; sono precisazioni, però siamo già pienamente dentro il discorso.

Dunque, ricordando sempre … cominciamo a ricordare cose che abbiamo già spiegato però le ricordiamo perché eventualmente qualcuno magari non c’era … che il nostro essere duali, la nostra dualità, dipende dal fatto che noi siamo un’unità divisa in 2. Cioè l’unita dell’essere per potersi manifestare, per poter poi prendere forma e creare la dinamica dell’esperienza della vita che gli permette di evidenziarsi, ha dovuto spezzarsi in 2, ha dovuto dividersi. Questo è un concetto che vi lascio andare a. riprendere nelle grandi filosofie. Ecco allora che l’ESSERE che è indifferenziato, indindibile, innominabile, ecc., come tutte le religioni parlando dell’Essere, o di Dio, o del Padreterno a livello essenziale, ti diranno che è qualcosa di innominabile, di indicibile, di inesprimibile, ecc., per esprimersi, per esprimere, per creare, deve dividersi in 2, quindi diventa MASCHILE e diventa FEMMINILE, diventa POSITIVO e diventa NEGATIVO, cioè diventa l‘elemento della dualità, e quindi il nostro essere 2, il nostro essere coppia è determinato dal fatto che l’Unità si è divisa in 2, per cui ognuno di noi rappresenta specificatamente metà della realtà.

Da cui deriva l‘elemento che volevo sottolineare, che ho già sottolineato a suo tempo, l’INEVITABILITÀ dell’attrazione reciproca E ve l’ho già detto, se l’uomo non è attratto dalla donna o se la donna non è attratta dall’uomo, è per 2 motivi: o per patologia, o perché è avvenuto in quell‘essere la realizzazione assoluta. Siccome il 2° caso lo possiamo escludere quasi totalmente, dobbiamo ritrovarci che se non c’è la reciproca attrazione naturale della donna verso l’uomo e dell’uomo verso la donna è per patologia, per qualche blocco, per qualche cosa che interviene a bloccare le 2 energie.

Perché è inevitabile che uno venga attratto dall‘altro, perché è la realtà una, che vive

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la forza che tende a ricostituire l’unità che si è spezzata. E questo è l’elemento importante da tenere presente.

Allora, passo avanti.

In uno degli aspetti fondamentali, più concreti più evidenziati, più controllabili potremo dire, anche da un certo punto di vista, in cui si evidenzia questa attrazione fondamentale che noi viviamo è l’attrazione sessuale; l’uomo e la donna che sono attratti da quello che noi chiamiamo la forza sessuale, quella che poi tende a portare a quella che è anche l’esperienza sessuale. Allora tenendo presente questo aspetto, che è una degli aspetti dove si evidenzia maggiormente questa realtà, ogni essere umano passa attraverso 4 FASI. La 1° è la fase di AUTOSESSUALITÀ, poi di OMOSESSUALITÀ, poi di ETEROSESSUALITÀ, poi, potremmo chiamarla, dell’UNIONE, che sarebbe dire del superamento della dualità sessuale.

Sono le 4 fasi. Allora tenete presente, sono fasi che ritrovate tranquillamente, se non altro le prime 3, le possiamo ritrovare, andare a ritrovare nell’esperienza dell’essere umano, perché le prime 2 sono fasi che l’essere umano, chiunque di noi, anche noi le abbiamo vissute, chiunque di noi esiste su questo pianeta, nella fase INFANTILE (cioè da quando si nasce a quando avviene il processo nella maturazione), il bambino piccolo è un momento in cui ... tenete presente che parlare di Autosessualità, Omosessualità , Eterosessualità, non si parla specificatamente del fatto che ci sia un’attività specificatamente di sessualità, di attività sessuale. O K ?

Allora; l’AUTOSESSUALITÀ fa riferimento a quel periodo in cui il bambino vive completamente richiuso su se stesso. È il bambino piccolo, il bambino che manipola il suo corpo, che tocca il suo corpo, che tocca il suo corpo con libertà, è il bambino che tocca i suoi organi sessuali, che ci gioca, perché per lui non è ancora nato, al livello di coscienza, la dualità sessuale, l‘etica sessuale, del PULITO, dello SPORCO, del LECITO, dell’ILLECITO, ecc.; gioco col proprio corpo, ed è un piacere per lui giocare con il proprio corpo; e di fatti è uno dei grossi … non dico traumi, (anche se per alcuni sono traumi), di madri e di padri è il bambino a 2 anni o 3 anni che gioca con gli organi sessuali … c’è una donna che in una delle sue obiezioni diceva «ma è sempre in giro con quel coso in mano …» Detto proprio così, brutalmente. Ed è il momento dell’autosessualità, cioè del bambino che entra in contatto con il proprio corpo, che scopre il proprio corpo. È una delle fasi più delicate della crescita, perché è la fase in cui poi i grandi, che sono intorno a te, intervengono a trasmetterti il discorso ETICO, la struttura etica, dicendoti che quello che non è buono, che quello non va fatto, che la vestina non la devi tirare su perché sei una bambina, che non devi tirarti giù le mutandine in certi posti; cioè tutti quei piccoli dettagli che cominciano ad inserire nel bambino che ci sono delle cose lecite e buone, ci sono delle cose non lecite e non buone. Con il risultato che spesso, se il modo con cui si interviene non è estremamente oculato, chiaramente si comincia ad avere nel bambino le spaccature, il bambino che

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comincia a vivere il suo corpo non più bene, cioè in modo proibitivo, quindi gli spacchi il corpo fra corpo lecito e corpo illecito, corpo buono e corpo cattivo, corpo PULITO e corpo SPORCO; è l‘aspetto estremamente importante.

Tenete presente che da come attraversiamo queste fasi e da come le superiamo o non le superiamo, rimarremo condizionati poi nel come viviamo anche da adulti.

Avete già capito che il discorso della coppia si inserisce qua, nella 3ª fase.

Quindi noi abbiamo la fase AUTOSESSUALE che è la fase che fa riferimento al discorso che, potranno dire tanti, è il discorso della MASTURBAZIONE. La Masturbazione, che può essere poi un fenomeno che l’individuo può portare avanti anche per tutta la vita, è il fenomeno di un fissaggio, di un non superamento completo della 1° FASE, cioè della chiusura in se stesso, dove uno per raggiungere o per sfogare o per vivere quella stimolazione che sente energeticamente dentro, chiamata «stimolazione sessuale», c’è l’autostimolazione: cioè, non è l’energia vissuta in rapporto con l’altro, ma è l’energia riciclata, tentata di riciclare in sé stesso, e sappiano che chiaramente, al di là delle valutazioni non sicuramente corrette, almeno per una certa tradizione fino a non molti anni fa, che tartassava la masturbazione come qualcosa di estremamente terribile, qualcosa che ti scombinava il cervello, che ti scardinava la psiche ecc. … ,questo non è vero. Cioè è chiaro ed è vero che uno che si masturba è rimasto ad uno stadio di immaturità notevole per cui chiaramente non è un elemento di equilibrio; però neanche dire che se uno si masturba, poi è votato alla pazzia o è votato a chissà che cosa, come tante volte veniva detto. É comunque il 1° stadio, dell’AUTOSESSUALITÀ.

Da questo stadio si passa allo stadio dell’OMOSESSUALITÀ, che avviene più avanti, in genere nell’infanzia - preadolescenza - adolescenza. É il momento dl passaggio di maturazione, dove per l’individuo, chiaramente, è più facile osservare il mondo attraverso … cioè prendere contatto … cioè è in momento cui l’individuo esce dalla chiusura in sé stesso ed incomincia a gettare ponti con l’altro e con gli altri. Ma chiaramente gettare il ponte con gli altri o con l’altro sarebbe troppo impegnativo, troppo complesso per lui, gettare immediatamente il ponte con qualcuno che rappresenta l’altra metà di sé stesso, il DIVERSO. Ed ecco allora che il 1° momento in cui esce da questo suo isolamento, il bambino e la bambina entrano più facilmente e tendenzialmente in contatto con chi è simile a sé. É il periodo delle bande: le bande maschili e le bande femminili; il periodo in cui vanno le ragazze con le ragazze, i ragazzi con i ragazzi, cioè tendono ad isolarsi, si guardano a distanza, si appoggiano molto fra di loro, c’è un grosso legame fra di loro. Perché il rapporto che fanno con il mondo esterno lo trovano più facile rapportandosi con chi ha le stesse problematiche, le stesse impostazioni, la stessa struttura, lo stesso modo di essere. È un po’ osservare l’altro, ma osservare l’altro che è il paesaggio più simile a se stessi, quindi il paesaggio che ti crea meno problemi di gestione, meno conflittualità di gestione. È il momento che viene chiamato di OMOSESSUALITÀ; cioè il momento in cui ci si sente più facilmente in sintonia con chi è uguale a se stesso. Momenti normalissimi, momenti che possono durare … mesi per qualcuno, anni per altri, ma

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momenti che attraversiamo e che naturalmente vanno … ripeto, questo non vuol dire che il momento dell’omosessualità è il momento in cui il bambino abbia rapporti sessuali a livello omosessuale - ve l’ho detto prima - non vuol dire questo: è il bambino che nella sua crescita si sente maggiormente in sintonia con chi è uguale a se stesso. Ma in realtà questa fase avviene in un momento in cui il bambino o la bambina non attuano ancora, non hanno attività di tipo sessuale in realtà, salvo casi molto particolari.

Queste sono le 2 FASI che in genere vengono superate poi con l’adolescenza, perché con l’adolescenza (quando va a vanti … 15, 16, 17 anni, nel peggiore dei casi) chiaramente il ragazzo, più passano mesi ed anni, più si apre all’interesse dell’altro diverso da sé, quindi entra nella fase dell’ETEROSESSUALITÀ, quindi il ragazzo interessato alla ragazza, la ragazza interessata al ragazzo. È il momento in cui non c’è più la ricerca di uscire, di stare con chi è uguale a se stesso, ma è il formarsi delle prime coppiette, quindi ami trovarti la tua ragazza, il tuo ragazzo, quindi avere dei momenti a 2, dei momenti a 2 che tendono ad isolarsi dal grande gruppo e quindi a essere soli, quindi entri in contatto con l’altra metà del mondo. É la fase di ETEROSESSUALITÀ che è la fase dove nasce il problema che ci occupa stasera: il problema della COPPIA, cioè il problema del rapporto fra l’uomo e la donna. Tenete presente: è chiaro che il non superamento di queste 2 FASI … complicherà la 3° FASE !!!

Cioè quando ti trovi a stabilire un rapporto di coppia, è chiaro che il rapporto di coppia - ma non solamente nel rapporto sessuale, ma saranno tutti gli aspetti del rapporto di coppia che verranno toccati; se non sono state superate correttamente le 2 fasi previe - il rapporto ETEROSESSUALE che diventa, ripeto, un rapporto fondamentale dove, in una maniera o nell’altra, tutti sentiamo l’impulso, sentiamo il bisogno, la necessità, l’importante è poi come ognuno se lo gestisce, come gestisce queste forze.

Comunque lì rimarremo condizionati, se non sono stati superati fondamentalmente i due stadi anteriori, perché ci ritroveremo magari a stabilire un rapporto di coppia, ma per es., con un fenomeno narcisista estremamente forte per cui il rapporto di coppia non sarà mai un rapporto di coppia equilibrato, ma sarà notevolmente conflittuale perché tu stai cercando di entrare in rapporto con l’altro, ma in una maniera che è completamente egoistica, di colui che vede tutto e valuta tutto e sente tutto in funzione narcisista, quindi in funzione di sé, in funzione della propria contemplazione personale … ed allora il rapporto di coppia o salta o diventa estremamente conflittuale e così via.

Comunque. Dopo il rapporto eterosessuale, c’è la 4° FASE, la 4° fase, dicevamo … l’accenniamo solamente, è la fase finale.

L’elemento interessante di quando parliamo di rapporto di coppia, quindi tutti noi qui presenti in una maniera o nell‘altra, qualche tipo di esperienza al positivo o al non positivo, all’averci tentato o al non averci tentato, all’esserci riusciti o meno, è un tipo di esperienza che più o meno conosciamo. Sicuramente conosciamo una cosa: che non c’è rapporto di coppia che sia pienamente soddisfacente, che è pienamente soddisfacente, no!, te lo puoi fare andar bene, ti puoi accontentare, puoi dire: «è il

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massimo che posso chiedere a questo tipo di vita» o «a questo momento di vita». Ma in realtà, pienamente, per dire “qui è il massimo della mia realizzazione”, no! non capita a nessuno! Anzi proprio per questo, siccome nessun rapporto di coppia riesce pienamente a soddisfarti, molte volte si cade nell‘errore, «allora vuoI dire che non mi basta un sol uomo», «non mi basta una sola donna», non mi basta una sola esperienza, e posso andare alla ricerca di più, di esperienze numericamente maggiori perché in questa maniera cerco quella soddisfazione che vedo che un rapporto non mi dà. Ma il discorso rimarrà un discorso irrisolto, perché puoi avere anche 100 donne o 100 uomini, sarà sempre la stessa insoddisfazione. Certo. Perché? Perché la piena soddisfazione sarà quando passerai alla 4° FASE, quando scoprirai che il MASCHILE ed il FEMMINILE, da cui siamo partiti, sono i 2 elementi che ti compongono. E qui veramente la soddisfazione piena sarà quando riesci a sposare in te il Maschile ed il Femminile; ma sposarlo in un’esperienza talmente profonda a livello interiore che non avrete più bisogno dell’altro a livello esterno; perché diventa un qualcosa di completamente tuo, interiorizzato; ma qui siamo, qualcuno potrebbe dire, nella mistica, siamo nel superamento della dualità, siamo nel salto qualitativo che ti permette poi di non aver più bisogno di un certo tipo di esperienza.

Ecco perché l’accenniamo solo ma lo lasciamo, perché questo è quello che io posso augurarvi che il più presto possibile possa essere l’elemento che voi riusciate a sperimentare o cominciate a sperimentare, ma il nostro discorso si ferma qua, ed è importante che si fermi qua.

Per noi il discorso della coppia: ecco allora elemento importantissimo … impostato questo, cosa ci troveremo a dover precisare?

Prima di tutto: l’INEVITABILITÀ dell’attrazione della donna verso l’uomo, quindi l’inevitabilità della coppia come elemento di esperienza fondamentale dell’esistenza umana, salvo rare eccezioni di scelte motivate da altre cose che questa sera ci precluderemo dal discorso, da cosa è motivata? È motivata dal fato che proprio perché noi siamo forme che esprimono questa dualità … cosa succede? Che io concretamente esprimo ½ della realtà e lei esprime l’altra ½. Ora, questo cosa vuol dire? Che la necessità che ho io di entrare in rapporto con un lei, - parlo da uomo, poi voi che ascoltate applicatevelo -, l’inevitabilità della mia necessità di entrare in rapporto con un lei, da cosa deriva? Che lei mi serve per evidenziare quello che io da solo non riesco ad evidenziare, cioè la ½ che mi manca da evidenziare con la quale non riesco ad entrare in rapporto, perché la mia struttura non mi permette di evidenziare quest’altra ½. Io, essendo forma che esprime il Maschile, mi ritrovo che aspetti della mia realtà, perché comunque io sono una totalità, me li può rappresentare lei. Quindi ecco il 1° ELEMENTO estremamente interessante: innamorandomi di una donna, è la prima maniera con cui mi permetto di entrare in contatto con quella parte di me, con la quale non entrerei mai in contatto se non innamorandomi di qualcuno esteriore a me che lo esprima. Questo è il 1° ELEMENTO fondamentale da tener presente.

E di che donna quindi mi innamorerò? Non di una qualsiasi donna, ma di quella donna che in questo momento della mia vita mi rappresenta quella parte di me che è pronta

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ad uscire, ad evidenziarsi o che ha necessità di evidenziarsi. Perché milioni di donne rappresentano il Femminile, ma il femminile in me esiste già anche lui in una certa maniera. Quale maniera? Quella che io fin da piccolo ho assorbito attraverso mia madre e le figure femminili che mi hanno circondato, che mi hanno educato. Quindi il mio femminile ha preso in me una certa struttura; ed ecco allora che quella struttura del femminile, che è lì, a livello inconscio, perché è quello che rimane nel livello inconscio, andrà cercando figure femminili esterne che siano in sintonia, che siano lo specchio di questa realtà femminile.

Se qualcuno di voi mi ha seguito e si ricorda il discorso su «LIBERTÀ E DESTINO», di come si finisce per andare a pescarsi sempre donne che ti ripropongono gli stessi problemi, o uomini che ti ripropongono gli stessi problemi, era questo il discorso, visto da un altro punto di vista, era un altro dettaglio, ma era questo. Quindi ecco l’elemento importante: che io INEVITABILMENTE mi ritroverò necessitato di trovare qualcuno, per quanto mi riguarda, qualcuna, che mi aiuti a far da specchio di quella realtà in me che non riesco ad evidenziare; quindi innamorandomi di lei, mi innamoro di una parte di me, e mi rendo possibile evidenziare una parte di me.dove c’è da distinguere 2 cose. E cioè. io posso innamorarmi di lei perché ho un problema da risolvere o posso innamorarmi di lei perché è una parte di me da sviluppare.

Posso innamorarmi di lei perché ho un passato da smaltire (ve lo dico in un’altra maniera) o posso innamorarmi di lei perché ho un futuro da costruire. É chiaro fino a qua il concetto? Lo so che poi voi potete farci miliardi di domande sopra, però è importante, importante nel senso: è come il discorso psicologico del comportamento umano.

Se io sono timido, la timidezza che cos’è? É una maniera in cui le energie si sono combinate in me, si sono concretizzate, solidificate in me, per cui io mi sono costruito dentro, o mi hanno costruito dentro lo schema della timidezza, ed io mi trovo ad agire nella maniera della timidezza. Per guarire cosa devo fare? Per cambiare cosa devo fare? Devo sciogliere questo schema, e metterne dentro un altro. Ecco allora che, può darsi benissimo che io abbia dentro delle realtà che hanno bisogno di essere sciolte, perché un’esperienza che ho già fatto mi ha costruito in una certa maniera, e questa maniera entra in sintonia con quelle persone esterne che hanno sintonia con questa maniera. Ecco perché si dirà sempre che uno finirà coll’innamorarsi delle donne che somigliano a sua madre; anche se apparentemente sembra tutto il contrario. Ma tenete presente che il contrario, sono le 2 facce della stessa medaglia. Molte volte tu potrai dire: «no, no, io ho sposato proprio la donna che è tutto il contrario di mia madre». Guarda bene, entraci dentro bene e vedrai che è solamente la contrapposizione della stessa realtà, ma è la stessa realtà, non può che essere così.

Allora, interessante capire che nel mio formare coppia, posso formare questa coppia perché ho bisogno di modificare determinate strutture; e posso formare questa coppia perché ho bisogno di sviluppare determinate potenzialità.

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In realtà, quasi sicuramente, le 2 cose coincideranno, che mentre una persona mi aiuterà ad evidenziare le mie cose, nello stesso tempo mi aiuterà a svilupparne altre: quindi non sono 2 cose che fondamentalmente potrò separare. Guardate di tener presente molto questo: perché la prima conclusione a questo punto da dove poi possiamo incominciare magari anche a puntualizzare altre cose o a dibattere, qual è?

1°) che considerato in questa maniera, il nostro grosso rischio sarebbe valutare il mio rapporto di coppia sul concetto di piacere, perché? Perché, e voi me lo dite, se togliete i BREVI, (fondamentalmente, raramente sono lunghi), i brevi periodi dell’innamoramento, di quando vediamo queste cose presi da un’energia che ci trascina, perché diventiamo deficienti che non capiamo la realtà, per cui siamo trasportati dalla cosa, perché siamo presi dalla cosa, da qualcosa che è più grande di te, non gestibile, ed allora ti sembra che tutto sia bello, che tutto sia roseo, tutte le cose sono vissute romanticamente, ma sono periodi che non durano eccessivamente a lungo; se poi in qualche caso un po’ particolare, in realtà chi è che può dire: «nel mio rapporto di coppia sto vivendo una pienezza stupenda, bellissima, qualcosa di indicibile!»

Uno degli elementi fondamentali, veri (poi c’è quello che lo vive meglio, che se lo gestisce meglio, e che se lo porta avanti tranquillamente per tutta la vita) è che LA COPPIA È UN PROBLEMA! Cioè, innamorarti di una persona, è mettere dentro di te una persona, un qualcuno che evidenzia cose che devono essere cambiate e cose che devono essere costruite, il che vuol dire, è portare dentro di sé un elemento che ti sconvolge, quindi che ti crea problemi. È INEVITABILE. QUINDI NON C’È CHE FORMARE UNA COPPIA PER CREARSI DEI PROBLEMI! Questo va vissuto molto bene, cioè è inevitabile, cioè è giusto che sia così, perché?

Perché LA VITA DEVE REALIZZARE SE STESSA. Ed io non capirò mai il mio femminile perché è come se io lasciassi l’acqua ferma. Non capirò mai come far sì che l’acqua mi muova un motore, o come l’acqua mi possa cuocere della pasta. Devo metterla in movimento, quindi devo mettermi in movimento, devo sperimentare, quindi mi devo innamorare, quindi mi devo collegare, quindi devo stabilire un rapporto, devo creare LA COPPIA, se voglio evidenziare in me ciò che c’è dentro di me e quindi evidenziandolo se ciò che c’è già ma è da distruggere io posso distruggerlo e se è quello che si evidenzia perché è da realizzare, io possa realizzarlo. É importante che succeda.

Quindi l’unica cosa, l’unico grosso rischio è tendere a valutare questa esperienza fondamentale della vita, ripeto che è un’esperienza fondamentale della vita, sulla base «mi piace» o «non mi piace,» «mi sta bene» o non mi sta bene», o cose di questo tipo.

Perché è vero che la maggior parte delle persone su questo pianeta siamo ancora a questi livelli di valutazione, ma questo spiega perché il rapporto di coppia è uno dei grandi rapporti fonte di angosce, di squilibri, di ansie e di problematiche. Non per niente il matrimonio è, in una inchiesta fatta tempo fa, al 1° posto delle fonti di angoscia delle persone. Cioè è al 1° posto della fonte della problematicità dell’esistenza di una persona. Perché chi ce l’ha, perché ce l’ha; e chi non ce l’ha,

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perché non ce l’ha, Ma è il grosso problema. In effetti chi non ce l’ha non farà che fare di tutto per avere qualcuno con cui stabilire un rapporto; e chi ce l’ha dice: «quando mai l’ho fatto». Esasperando le cose, se volete … non è sempre così. C’è anche il rapporto di coppia vissuto più serenamente, più tranquillamente, però il rapporto di coppia, me lo confermate voi, è sempre un rapporto estremamente dinamico, estremamente conflittuale, cioè ti propone, giorno dopo giorno, dialogo, elasticità, perdono, comprensione, lasciar perdere, cercare di capire, cioè è uno sforzo veramente notevole. E stiamo parlando del rapporto di coppia, perché poi il rapporto di coppia nel rapporto con l’altro diventa il rapporto, non so, tra padre e figlio, tra madre e figlio, ecc., può diventare altri tipi di rapporti notevolmente interessanti. Però, ripeto, la coppia è quella fascia di esperienza fondamentale della vita, che ti permette, essendo tu una realtà divisa in 2, evidenziando tu la ½, ti permette di incominciare a lavorare per evidenziare l’altra ½, evidenziandola capirla, e quindi amarla e quindi cambiarla là dove è da cambiare, e svilupparla, manifestarla là dove è da manifestare … è inevitabile. Quindi questo è l’elemento fondamentale del rapporto, di ciò che ci avviene E questo lo possiamo capire se terremo sempre presente che il rapporto di coppia nasce dal fatto che essendosi spezzata l’unità della realtà in 2, noi così come ci viviamo, rappresentiamo una parte di questa unità ed abbiamo bisogno di realizzarci unendoci con l’altra parte. E la prima forma di unione con l’altra parte ce l’abbiamo semplicemente attraverso un rapporto ETEROSESSUALE, dove tu con uno che rappresenta l’altra metà crei coppia, e creando coppia, giustamente … qui andate pure a fare riferimenti religiosi se volete, giustamente ti dicono che il rapporto di coppia benedetto dalla chiesa, la chiesa lo considera come la forma con cui l’uomo e la donna unendosi rappresentano l’unione mistica di Cristo e della Chiesa. Ora l’unione mistica di Cristo e della Chiesa sono i soliti archetipi religiosi con cui ti dicono: l’unione mistica dello SPIRITO con la TERRA, dello SPIRITO con la realtà umana, quindi, l’unione mistica della totalità. Quindi la prima esperienza di unione, di questa vera unione di totalità, è l’esperienza di unione che può realizzarsi fra un uomo ed una donna. Perché se non passi attraverso questa 3ª FASE, come puoi pretendere arrivare alla 4ª?

Tenete presente; è molto importante: non pensate di fare il furbo. Lascio perdere questa e vado subito a farmi monaco, perché non sarai mai un buon monaco …

Domanda allora nessuno è un buon monaco? Perché la maggior parte dei monaci non ha avuto la fortuna …

GiBi lì dipende se la valutazione della nostra esperienza è valutazione su 80 anni di vita o su 4.500, OK? Perché tenete presente. Da quando noi veniamo concepiti giustamente ci dicono che da quando nasce quella cellula lì che ci concepisce, il processo di formazione passa attraverso 9 mesi del nostro tempo, ma passa attraverso tutte le ere evolutive della creazione su questa terra. Chiaro il concetto?

Cioè noi nel seno materno passiamo attraverso quella che può essere stata la creazione della vita nell’acqua, sotto forma di pesce sotto forma di … cioè passiamo attraverso le fasi evolutive dell’evoluzione umana da quando è partito il processo evolutivo. Cioè noi,

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per manifestarci qua, facciamo una rapida sintesi di tutto il cammino dell’evoluzione umana. E poi ci troviamo qua con la struttura che radicalmente sarebbe a questo livello, perché tenete presente che anche nei discorsi, diciamo esoterici in questo campo, il momento in cui la parte spirituale, lo Spirito, entra pienamente in contatto con la struttura celebrale, psichica, mentale, ecc., non è quando si nasce, ma è verso i 13/14/15 anni, che è quando avviene la maturità fisiologica completa. Quindi siamo quando si entra nella fase dell’ETEROSESSUALITÀ. Prima non abbiamo fatto altro che percorrere i vari stadi … è come se noi facessimo una sintesi della storia umana, per poi, fatta la sintesi, dire: «tutte le tappe fatte mi hanno portato qua? adesso da qua cerchiamo di fare un passo in più in avanti». Ma prima c’è la ricapitolazione del tutto. É lì il punto: che nella ricapitolazione del mio tutto mi posso ritrovare ad essere colui che ha già vissuto esperienze che hanno creato una certa base per cui arriverà il giorno in cui tu, dopo aver ricapitolato rapidamente le cose, arrivi alla 4ª FASE e la realizzi.

Perché se voi doveste ipotizzare che io debba passare attraverso tutte queste fasi e realizzare la 4 ª in 80 anni di vita, capite voi stessi che non ce la farei mai.

O sto dicendo delle cose estremamente complesse?

Prova a pensare che cosa stai riuscendo a capire nel tuo rapporto di coppia di oggi: lo stiamo esaurendo? Cioè lo stai capendo profondamente fino ad esaurirne le possibilità? Le potenzialità? Questo ti dice che solo per capire pienamente un qualcosa che stai concretamente vivendo adesso, ti sta sfuggendo la vita che quasi non te ne accorgi; cioè ti sta sfuggendo il tempo che quasi non te ne accorgi. Arrivi a 40/50/60 anni con quanti rimpianti di quello che avresti potuto essere e non è stato, di quello che avresti voluto e non hai potuto, di quello che avresti desiderato e non hai realizzato. Per cui è chiaro che in un arco solo di un breve tempo non realizzi i passaggi, solamente che, a forza di fare passi e passi avanti, ogni volta ricapitolati, ricapitolati, ricapitolati … tu aggiungi tasselli a tasselli e quindi arriverà il momento in cui arriverai anche alla 4ª realizzazione. Ecco perché un monaco oggi può essere colui che ha già vissuto a certi livelli, quando è vero monaco! Quando è vero colui che ha già vissuto certi livelli, li sintetizza in sé, ne prende coscienza, e poi diventa capace di un’unione di tipo diverso: è l’ipotesi che possiamo sicuramente fare.

Detto questo, chiaramente le cose da dirsi poi possono essere tante, però possiamo concludere anche in questa maniera: ecco quindi come elemento concreto, di tutto questo discorso, parlando tra noi, persone che hanno un Metodo Silva da applicare; Metodo Silva sta per «avendo appreso la capacità di esprimere forze che permettono di modificare la mia realtà odi modificare la realtà che mi circonda», quando sarò io a mettere in moto questa forza, metto in moto una certa forza; però se fosse una coppia perfettamente in sintonia a mettere in moto quella forza, la forza sarà notevolmente maggiore, geometricamente maggiore, non aritmeticamente maggiore.

Cosa voglio dire: voglio dire che una coppia ben integrata, un uomo ed una donna veramente profondamente in sintonia, metteranno in moto delle forze, faranno delle programmazioni, imposteranno delle energie che supereranno completamente quelle

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che potrebbero essere le possibilità di 2 o 3 o 4 o 20 individui ma non in sintonia perfetta; perché una coppia in sintonia perfetta è la pura forma di unione che rappresenta l’unione della totalità. Ecco perché nell’esercizio vi ho detto: «ricordatevi dei momenti di gioia». Nei momenti di gioia, nei momenti di pienezza, molti o pochi che siano stati, (e disgraziatamente è vero, molte persone non ne hanno molti da ricordare), ma i momenti di gioia sono i momenti in cui tu riesci a cogliere la creatività della vita, quindi è quando riesci ad essere profondamente in sintonia con qualcosa. Nel momento in cui tu guardi un bellissimo paesaggio, puoi avere un momento bellissimo di situazione interiore, ma il momento in cui il paesaggio in pratica rompe i limiti del tuo corpo e tu viti vi questa specie di momento di sintonia con quello che stai osservando, con questo mondo che stai osservando, tu per un barlume, per un momento sfrutti, vivi, quello che può essere una realtà, diciamo, non limitata dalla tua vita.

Il momento in cui tu hai fatto un gesto che hai visto che hai guarito una persona, che l’hai fatta felice, è un momento di pienezza tale in cui tu puoi sentirti pienamente soddisfatto, puoi camminare ad una spanna sollevato da terra, ma è il momento in cui tu hai scoperto come tu puoi essere nell’altro, come l’altro può essere in te, cioè è un momento di profonda unione a 2, dove tu hai sperimentato che qualcosa che elabori tu, può diventare la forza che fa vivere bene l’altro, quindi hai rotto la separazione, cioè siamo sempre sul concetto di unione. Ecco allora. Noi nella vita abbiamo elementi di esperienza di pienezza, che possono essere derivati da momenti di creatività, da momenti di rapporto, da momenti di osservazione, momenti di conoscenza, momenti che derivano comunque dalla nostra creatività.

C’è un solo momento … che noi abbiamo di questa pienezza, e lo sperimentiamo aldilà di noi, aldilà del nostro volere, aldilà del nostro proporcelo, aldilà della nostra creatività cosciente… ed è il momento dell’orgasmo sessuale … e questo vi dovrebbe direi qualcosa. Cioè il momento in cui la donna e l’uomo s’incontrano anche fisicamente e riescono ad incontrarsi nella maniera, minimamente dicendo, di sintonia, succede qualcosa che ti trasporta, qualcosa che ti porta via, qualcosa che tu non sai gestire, qualcosa che quando ti capita dici: «che bello!» e poi dici: «è! è capitato», ma e il momento della perfetta sintonia fra il MASCHILE ed il FEMMINILE, è il momento in cui si dice giustamente, avviene aldilà di te, della tua coscienza, della tua creatività cosciente, avviene il momento nell’esperienza dell’unità, dell’unione. Ecco perché, voi potete trovare tecniche, metodologie di realizzazione spirituale, basate sulla sessualità. Ecco perché chiaramente l’unione del MASCHILE e del FEMMINILE anche della religione viene sacralizzato come un momento di grande unione. Questo vi dovrebbe spiegare quello che vi dicevo come possibilità di esperienza di coppia per mettere in moto una forza; ma questo vi può ricordare anche che se c’è un momento in cui noi potremmo mettere in moto questa forza nella maniera di massima potenza, è sicuramente quando un uomo ed una donna potessero vivere coscientemente, sufficientemente con coscienza il momento del rapporto sessuale, il momento dell’orgasmo e quindi il momento della grande unione energetica dell’uomo e della donna, è il momento in cui se uno riesce ad elaborare l’immagine di programmazione,

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metterebbe in moto una forza che, per mettere in moto la stessa forza, a livello di normalità, dovresti star lì giorni e giorni e giorni, ma è il momento in cui le 2 forze, MASCHILE e FEMMINILE, riescono ad integrarsi, creare quell’attimo, quei secondi di unione in cui veramente è l’esplosione atomica della grande energia umana, dell’energia evolutiva. E questo chiaramente è l’aspetto che può essere un aspetto da suggerire.

Quindi l’elemento, per es., di applicazione a coppie, per es. della coppia, il programmare insieme, il rilassarsi insieme, l’addormentarsi programmando assieme, il sognare (per es.), il fatto di addormentarsi insieme chiedendo di sognare in funzione di un certo problema, può essere una delle esperienze interessantissime a livello di coppia. Tipo, per es., a livello di coppia ci si addormentare la sera, dicendo: «OK, andiamo a livello tutti e 2», uno dirige, l’altro segue, l’importante è che poi ci si alterni, a livello tutti e 2 si chiede sogni, per es.: «questa volta chiediamo tutti e 2 sogni su nostro figlio», oppure si chiedono sogni su di te, sogni su di me, e vedere come a livello di coppia può essere favorito notevolmente l’acquisire informazioni, che può capitare benissimo che qualche notte vi svegliate ed avevate sognato tutti e 2 lo stesso sogno, nello stesso momento, la stessa notte, la stessa cosa, ve la raccontate ed eravate tutti e 2 nella stessa situazione onirica.

Cose che capitano: capitano soprattutto quando, chiaramente, si lavora a livello di coppia, dove però chiaramente, presuppongo … e termino … che per fare questo ci vuole già preventivamente un certo tipo di base di sintonia. Dove la sintonia, vi ricordo, non è, pensarla alla stessa maniera, vedere le cose alla stessa maniera, valutare le cose alla stessa maniera, perché questo se c’è, può essere una grande forzatura. Una donna non valuterà la casa alla stessa maniera che l’uomo e viceversa; una donna non valuterà mai una vacanza alla stessa maniera che un uomo e viceversa; una donna non valuterà mai una disgrazia alla stessa maniera che un uomo e viceversa; se no non sarebbe più uno un uomo e l’altro donna. Quindi ESSERE IN SINTONIA vuol dire, DIALOGO, COMPRENSIONE, ELASTICITÀ, ACCETTAZIONE, RISPETTO; non vuol dire pensarla ed essere uguali; perché se fossero uguali sarebbe la noia che non finisce mai; sarebbe non giustificare neanche l’essere coppia.

Sono riuscito ad essere chiaro?

Questi sono piccoli spunti di come applicare a livello di coppia sfruttando queste capacità.

E qui mi fermerei.

La cosa migliore sarebbe dibattere, sarebbe discutere, ben coscienti di non aver esaurito il tema, abbiamo solamente accennato … … qualcuno dirà … giustamente: «sempre meglio incominciare!»

L’unione nel cuore ,in realtà che cosa ci sta sottolineando? Che le motivazioni per cui tu ti trovi ad essere attratto verso una persona piuttosto che verso un’altra, quindi le motivazioni per cui tu ti trovi ad innamorarti di una persona invece che di un’altra, come d’altronde le difficoltà che ti ritrovi a dover affrontare per costruire un rapporto con una persona, sono tutti elementi che fanno parte del mondo inconscio.

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Allora dicevo che le motivazioni che determinano l’incontro di 2 persone, sono motivazioni fondamentalmente non conosciute, che in genere non sono quelle che tu sai. Questo qualche volta è più evidente, qualche volta uno si illude di più di sapere perché può essersi messo insieme ad un’altra persona, però in realtà le motivazioni che portano le persone a ritrovarsi, in genere, sono motivazioni che hanno radici profonde, quindi in un mondo che noi non riusciamo a gestire pienamente.

Questo cosa suppone, a livello di concludere un discorso e quindi di fare poi il nostro dibattito, suppone che creata una coppia, 1° è inevitabile che la cosa proponga delle difficoltà, dei conflitti o degli scontri o delle sofferenze; ora quanto più questa coppia, e qui naturalmente ognuno di noi potrebbe pensare a coppie anche conosciute di persone di cui noi diciamo: «ma come avete fatto a trovarvi, come avete fatto a sposarvi, come avete fatto magari a mettere pure al mondo dei figli!» Perché ci si ritrova con 2 individui che se si potessero scannare, si scannerebbero. Ecco qui la domanda fondamentale: che cosa si è messo in moto per portare a mettersi insieme, per decidere di mettere su casa, decidere quindi di sposarsi, decidere e magari accettare di mettere al mondo dei figli … 2 persone che poi quando si fermano una volta a guardarsi in faccia, sembrano che siano 2 nemici acerrimi, nati uno contro l’altro. Questi sono i casi che denotano e denunciano chiaramente, che non è quello che tu dici che sia la realtà, ma c’è una forza che aldilà di quello che tu dici, di quello che tu, a livello esterno, valuteresti, sta portando le persone in una situazione di esperienza che appena si fermassero loro, e appena riflettessero un pochino sulla situazione, a livello esterno deciderebbero esattamente tutto il contrario. Ecco, casi di questo tipo che sono estremi, ma qualunque caso di rapporto di coppia che propone dei problemi, il 1° elemento importante è che se c’è stata una forza che ti ha portato lì, che ti ha portato a collegare con quella persona, che ti ha portato a costruire una casa, che ti ha portato magari a mettere al mondo anche dei figli, prima di romperlo renditi bene conto di cosa stai mettendo in moto. Cioè, prima di far qualcosa contro quelle forze che hanno costruito tutto questo, sii sufficientemente chiaro di che cosa stai decidendo. Perché come certe forze aldilà della tua volontà hanno fatto succedere delle cose che se tu ci avessi pensato non avresti fatto succedere, continueranno a far succedere cose aldilà delle tue scelte. E molte volte questa tua separazione a livello esterno non fa altro che complicare ulteriormente la tua situazione perché approfondisce ancora di più il conflitto tra te, livello esterno, e te, livello interno e queste forze che in fondo saranno sempre quelle che domineranno la nostra esistenza. Poi se qualcuno dice: «Ma allora non è mai possibile separarsi, non è mai possibile far niente!» … NO! … è possibile fare tutto nella nostra vita; ed è la verità che noi possiamo farlo.

Vuoi farlo con il minor rischio possibile che la tua scelta sia un errore? Ecco, tieni presente questo criterio; ve lo dico in 2 maniere diverse: 1° - quando si è in dubbio fra una scelta che puoi fare; quando sei in dubbio fra 2 o 3 possibilità che devi scegliere, per essere più sicuri di non sbagliare, scegli sempre la più difficile. Questa è la una maniera.

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2° - tu puoi rompere qualunque tipo di rapporto in realtà; e la cosa potrà non creare eccessivi problemi; o sicuramente creerà situazioni che tranquillamente ci vorrà più o meno tempo, ma supererai … qualora la nuova scelta o il nuovo rapporto che ricostruirai, ti porti comunque a fare qualcosa di più di quello che avresti fatto con il rapporto che hai abbandonato. È la stessa cosa: ve l’ho detta in 2 maniere diverse, in modo che uno abbia l’illusione che uno sia meglio dell’altra. Perché nella 2ª, fare qualcosa di più vuol dire che l‘esperienza umana che fai, dal punto di vista dei grandi valori interiore, sia una situazione che ti permette di far fiorire di più, di rendere di più, di creare di più di quello che avresti fatto prima; allora quel di più ti permetterà di smaltire i conflitti dell’altro; di smaltire le ferite o la situazione creata con l’altro e di ricostruire e di avere l’equilibrio che stai cercando.

E qui mi fermo perché penso che sia sufficiente.

Domanda Cosa vuoi dire che il 2° rapporto che uno inizia può essere molto migliore del 1°?

GiBi Tutto ciò che è 2° può essere migliore del 1°? TEORICAMENTE PARLANDO. L’importante è come lo fai e che sia veramente migliore, che non sia un’illusione che sia migliore. Io ho esordito stasera dicendo: attenzione! Il criterio con cui noi tendiamo a valutare le cose dall’esterno, è lo star bene, è il piacere; nel senso buono, ripeto; che abbiamo tutto il diritto di questo mondo di avere più piacere possibile nella vita, nelle cose che facciamo. Non è l’utilità, non è la creatività esistenziale di una realizzazione personale vera; è lì il rischio nostro. Che poi quando tu dici: «Un rapporto è così, e l’altro … sai io con quest’altra persona sono molto più piena, le esperienze sono molto più belle, mi trovo molto di più a casa mia, … » ma tutto questo succede all’inizio, all’inizio è sempre così. Se non fosse così, chi ti portava a deciderti di sposarti con qualcuno?

Domanda Se uno rompe un’unione di coppia, e decide di non legarsi più una seconda volta; si complica comunque la vita, perché la scelta che fa è comunque non giusta?

GiBi No, complicare in questo senso, direi di no; può darsi di si, può darsi di no.

Questa è una delle cose che tutte le religioni ti hanno sempre PERMESSO DI FARE. Te lo dico in questa maniera. È il passo che se uno non se la sente di portare avanti il peso di una esperienza derivata da una sua scelta, gli è sempre reso possibile di fare un passo a fianco e dire: «Non ce la faccio più». Quello che ti discutono, eventualmente, è la liceità o meno della ricostruzione di un altro stato di coppia, che sostituisca l’altro. È lì dove nascono i maggiori problemi, dove o è un qualcosa che ti proietta molto più avanti o c’è bisogno di smaltire bene la situazione. Ma poi la scelta di star da solo può anche essere solo un alleggerimento di situazione in cui non è necessariamente il complicarsi, può darsi benissimo che in questa maniera, con questa scelta, scegli di fare 10 invece del 15 che potevi fare. Qualcuno giustamente dice che nella cultura cristiana l’eliminazione del concetto di reincarnazione fu determinato

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anche e soprattutto da questo tipo di concetto, perché l’insegnare alla gente che c’è la possibilità della ripetizione di esperienza li rendeva più adattabili nella possibilità di dire: «Va bene, va, intanto … » Intervento Dicono che la Chiesa non ha mai accettato la reincarnazione … …

GiBi non è vero, è solamente mancanza di informazione storica. Perché se c’è un concilio nel VI o VII secolo (N.d.R.: anno 552) che ad un certo punto proibisce la cosa, vuol dire che prima la pensavano; se no il Concilio cosa sta a proibire qualcosa che nessuno pensa. Se lo discutono in un Concilio vuoi dire che la si stava pensando quella cosa (come la discussione se la donna avesse un’anima o no!), che lo si stava dicendo, che qualcuno la professava.

Un altro aspetto molto importante per coloro che amano le ricerche: se tu parti da un presupposto di un’idea che consideri chiara, vera, tutta la realtà che leggerai e percepirai, la percepirai alla luce dell’idea che tu vuoi assolutamente salvaguardare. E questo è l’handicap fortissimo, per es., che ha fatto sì che per 2000 anni, partiti dal principio che CRISTO è DIO, ci hanno portato a valutare che tutto quello che scrivono nei Vangeli sia storico, dandolo come storico e giustificando il tutto. Perché dico; se io non posso venire meno a questo concetto, perché questo è indiscutibile, l’altro lo devo interpretare salvaguardando questo concetto. E quella è la forma migliore par autoingannarsi nell’illusione della verità.

Se noi arriviamo a questo punto di poter riflettere su queste cose, dobbiamo avere il coraggio, pur rimanendo DENTRO LA STRUTTURA, se vogliamo rimanerci dentro, pur praticando una verità, perché la verità comunque c’è, di vagliare quelli che sono i concetti, quelli che sono gli elementi che ci indicano; poi che sia un sacerdote che ci dica: «No, è così», a questo punto noi sappiamo bene come vengono preparati i sacerdoti oggi, quindi non è detto che siano più preparati di un qualsiasi altro individuo che ha studiato.

Domanda c’è la possibilità che una coppia arrivi ad esaurimento, si esaurisca il motivo perché i 2 sono insieme? C’è la possibilità che sia giusto che i 2 cambino? Come si fa a capirlo?

GiBi è una domanda a cui non puoi rispondere. Sono solo loro 2 che possono capire se hanno esaurito le loro possibilità di esperienza. Teoricamente c’è la possibilità; praticamente …

Una coppia che fosse insieme soprattutto per smaltire situazioni passate, potrebbe più facilmente arrivare a questo tipo, teoricamente parlando, di ipotesi.

Domanda però se uno ha terminato, può sempre essere insieme e ponendosi la costruzione di qualcosa di diverso.

GiBi ma è per questo che domande di questo tipo non me le porrei neanche.

Nel senso che … a livello di una discussione, ci possiamo farci tutte le domande; a livello di voler far sì che un discorso che vogliano fare sia un discorso pratico, sia un

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discorso che ti tocca nella vita, in realtà è come dire: «Quando arriverò ad essere realizzato completamente, cosa starò facendo?» Ma cosa me la pongo a fare la domanda; la mia mente può farsi questa domanda, ma è perfettamente inutile farsela, perché quando arriverò là, non solo non mi porrò la domanda, ma vedrò anche cosa starà succedendo. Ma in questo momento quello che io debbo risolvere è il mio problema di lavoro, il mio problema di coppia, il mio problema dei figli, il mio problema di benessere, il mio problema di rapporto con la gente, il mio problema della vita e della morte; è un problema quotidiano di cose che devo affrontare ed è lì dove è interessante affrontare le cose, quindi è lì che devo porre le domande e porre le questioni che posso risolvere, quindi è: perché sto vivendo questo?; perché sto lavorando così?; perché mi sta succedendo questo?; perché c’è questa persona?; queste sono le domande che possono essere veramente costruttive.

Esercizio 

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CERCHIO DI LUCE Occhi chiusi Respira profondamente (6 e rilassa completamente il tuo corpo (6 percorri lentamente il tuo corpo dalla testa fino ai piedi … e rilassa bene ogni tensione (16 sentiti in sintonia con tutte le persone che sono qui insieme a te (4 e senti il contatto che hai stabilito con loro attraverso le tue mani (6 rilassa bene le tue braccia e le tue mani (6 rilassa bene le tue gambe e i tuoi piedi (8 rilassa bene la tua fronte (5 una fronte rilassata è segno di pace interiore (8 rilassa quindi sempre di più la tua fronte e lascia che la sensazione della fronte rilassata fluisca lungo tutto il tuo corpo … sciogliendo anche le tensioni più sottili e più profonde (12 lentamente fai di nuovo un respiro profondo (3 ed entra in un livello mentale più profondo e salutare (8 ora conterò lentamente da 10 ad 1 … e tu entrerai a livello laboratorio 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 sei ora a livello laboratorio … incontra i tuoi consiglieri e dì con loro la preghiera di benvenuto (27 ed ora incontra di nuovo nel tuo laboratorio, tutte le persone con cui hai vissuto un qualche rapporto di coppia … sono lì che ti stavano aspettando (11 ed allora immagina … come ognuna di queste persone … ti offre un suo dono (15 e tu vai collocando dentro di te tutti questi doni (14 e senti in te questi doni come grandi forze … grandi potenzialità di vita (10 e quindi immagina inserire tutte queste persone con cui tu hai vissuto rapporti di coppia … inseriscile in questo cerchio che noi stiamo formando tutti insieme (3 e così il cerchio diventa più grande (17 e quindi immagina un raggio di luce e di energia che dall’alto scende su di te, entra in te nella parte posteriore della tua testa … e sentiti inondare di luce e di energia (6 senti l’energia scorrere lungo la tua colonna vertebrale ed espandersi in tutto il tuo corpo … a compenetrare ogni organo (8 ad accendere di luce ogni cellula (13 e senti questa luce e questa energia prima tutto come una grande forza di purificazione … di pulizia (4 pensala questa energia, immaginala in ogni organo del tuo corpo, come una forza che elimina da quell’organo ogni cellula non sana (7

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che elimina da quell‘organo ogni elemento di contaminazione, ogni elemento di squilibrio (9 e quindi, pensa concretamente a quegli organi del tuo corpo dove vuoi realizzare più profondamente questo processo di pulizia (5 immaginando l’organo, immaginando e pensando l’energia nell’organo … fino a poter pensare ed immaginare l’organo in perfetto stato di salute (30 e quindi tutto il tuo corpo che a poco a poco diventa luminoso (6 immaginati circondato da una luce (5 che contiene tutti i colori (5 e senti come questa energia e questa luce … crea in te leggerezza … pienezza … serenità (3 una profonda sensazione dl benessere (10 e quindi comincia ad immaginare come questa energia e questa luce che dal Cosmo fluisce in te, da te fluisce verso gli altri attraverso la mano DX (5 e tu la accogli pienamente questa luce e questa energia dagli altri attraverso la mano SN (8 e senti il fluire dell’energia (4 senti questa forza dinamica che ci attraversa, che si muove … creando una profonda sensazione di unione in tutti noi (8 sii cosciente … che in te, in questo momento, fluisce la forza di tutti noi messi insieme (9 sii cosciente … che questa è l’esperienza dell’amore … questa è la forza dell’amore (10 ed allora vivi un momento di profondo amore … amore … come accettazione … come rispetto … come disponibilità … come perdono … vivi un momento di profondo amore con tutte le persone che sono qui (8 con tutte le persone con cui tu hai vissuto un rapporto di coppia e che sono qui in questo cerchio (13 e quindi vivi intensamente il desiderio che questa luce e questa forza che fluisce in tutti noi … sia in ognuno di noi una forza che ci guarisce (3 una forza che ci aiuta a risolvere le difficoltà della vita (8 una forza che ci fa capaci di chiarezza nei nostri obiettivi (20 una forza che ti dà il coraggio di osare … il coraggio di uscire dal tuo stato … per costruire qualcosa di nuovo, di più bello (21 e quindi immaginiamo staccarci lentamente … da tutte quelle sensazioni che ci tengono legati a questa stanza … e come grande cerchio di luce immaginiamo sollevarci da qui, staccarci da questo luogo … e diventare … luce nello spazio (3 diventare un anello di luce … che si colloca intorno al Pianeta Terra … che non vive più i limiti di spazio e di tempo (8 e ci possiamo sentire fluttuare nello spazio senza limiti … mentre contempliamo la Terra davanti a noi … il luogo della nostra esperienza di vita (6 e mentre possiamo visualizzare la Terra (3 visualizzandone, mari, oceani, continenti … osservandone … la notte ed il giorno (4

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sentiamo soprattutto lo spirito dell’uomo sulla Terra … l’uomo che vive attraverso miliardi di esseri umani (10 e possiamo sentire e percepire la sofferenza ed il dolore dell’uomo sulla Terra … dell’uomo in cerca della verità, in cerca della sua realizzazione, del suo equilibrio (10 ed allora quella luce e quella energia che noi … accogliamo pienamente dal Cosmo (4 e che sta lavorando in noi … come forza di riequilibrio e di benessere (3 la trasmettiamo attraverso la nostra fronte con un raggio … che dalla nostra fronte va verso il Pianeta Terra … e sentiamo di trasmettere luce ed energia … a tutti gli, esseri umani sulla Terra, all’umanità (10 perché l‘uomo possa guarire … perché possa guarire la fame … la guerra … l’ingiustizia … la violenza … la malattia (19 e portiamo il nostro sguardo di visualizzazione sul punto della Terra dove noi … viviamo concretamente … con le persone che concretamente conosciamo … che fanno parte della nostra vita, dei nostri affetti, dei nostri legami (3 e ci sono le persone a cui vogliano tanto bene e le persone che sono lì nella nostra vita come elemento di conflitto (5 immaginiamo portare lì luce, energia, forza, … senti te stesso lì come … punto che trasmette costantemente … la luce e l’energia del cosmo (4 affinché gli amici siano amici più veri … e affinché i nemici diventino amici (8 perché nella tua vita, nel tuo piccolo spazio di vita ci sia giustizia … ci sia vera comprensione (5 ci sia capacità di soddisfare tutte le esigenze umane (8 ci sia la possibilità di vivere pienamente l’amore e la gioia (12 visualizza ed immagina queste possibilità … nella tua casa, nei tuoi ambienti, nel tuo ambiente di lavoro … con i tuoi amici (16 e se stai vivendo in questo momento un rapporto di coppia (7 sentiti colui che è capace di vivere pienamente questo rapporto … accettandone tutte le provocazioni (9 sfruttandone tutte le possibilità (9 e vivi quindi un momento interiore di grande amore … verso colui (3 che è lì … che fa coppia con te nella tua vita in questo momento … e che è lo specchio della tua realtà profonda (25 e quindi … dedica un momento per dare più forza a quella barriera di luce, a quel globo di luce che circonda la tua persona … e che ti accompagna costantemente come elemento filtro e difesa … contro i possibili influssi non positivi (19 e quindi con questa profonda sensazione di sicurezza e di gioia … e di riconoscenza per quanto. giorno dopo giorno. la vita ti sta donando … lentamente recupera le normali sensazioni del tuo corpo (5 e preparati a riaprire gli occhi (3 quando riaprirai gli occhi ti sentirai molto meglio di prima. fine

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