Frammenti 5

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Pensieri

per l’Anima Frammenti n.

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SOLO PER OGGI SOLO PER OGGI

proverà a vivere questo giorno, senza gestire tutto il problema della mia esistenza. Posso fare una cosa per 12 ore, che mi sembrerebbe ripugnante se sentissi di doverla proseguire per tutta la vita.

SOLO PER OGGI

sarò felice. Dopo tutto, la maggior parte della gente è felice nella misura in cui decide di esserlo.

SOLO PER OGGI

proverà a rafforzare la mia mente; imparerò qualcosa di utile; leggerà qualcosa che richiede sforzo, pensiero e concentrazione.

SOLO PER OGGI

mi adatterà io a ciò che è, e non continuerò a cercare di adattare il tutto alla mia volontà.

SOLO PER OGGI

eserciterà la mia anima in 3 modi:  farò a qualcuno un favore, senza essere scoperto;  farò almeno 2 cose che non voglio fare, solo per esserci;  ed oggi, se i miei sentimenti saranno offesi, non lo darò a vedere.

SOLO PER OGGI

apparirò più gradevole che posso; mi vestirò piacevolmente; parlerò piano; mi comporterò gentilmente; non criticherò neanche un po’ e non proverà a migliorare nessuno oltre me stesso.

SOLO PER OGGI

avrò un programma, forse non lo seguirò al dettaglio, ma ce l’avrò. Mi salverà da 2 pesti: la fretta e l’indecisione.

SOLO PER OGGI

avrò una mezz’ora tranquilla tutta per me per meditare e rilassarmi. Durante questa mezz’ora proverò ad acquistare una visione migliore della mia vita.

SOLO PER OGGI

non avrò paura. Specialmente non avrà paura a godere ciò che è bello, ed a credere che, come do io al mondo, un tempo il mondo donerà a me

SOLO PER OGGI

non terrò a nulla che ha un nome

SOLO PER OGGI

e per ogni altro oggi della mia vita.

Eckart



TROVA IL TEMPO TROVA IL TEMPO DI LAVORARE , È IL PREZZO DEL SUCCESSO;

TROVA IL TEMPO DI RIFLETTERE , È LA FONTE DELLA FORZA ;

TROVA IL TEMPO DI GIOCARE , È IL SEGRETO DELLA GIOVINEZZA ;

TROVA IL TEMPO DI LEGGERE , È LA BASE DEL SAPERE ;

TROVA IL TEMPO DI ESSERE GENTILE , È LA STRADA DELLA FELICITA’ ;

TROVA IL TEMPO DI SOGNARE, È IL SENTIERO CHE PORTA ALLE STELLE ;

TROVA IL TEMPO D’AMARE , È LA VERA GIOIA DI VIVERE ;

TROVA IL TEMPO D’ESSERE CONTENTO, È LA MUSICA DELL’ANIMA .

(testo di ignoto Irlandese)


Un’ala di riserva Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita. Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati. A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un'ala soltanto, l'altra la tieni nascosta... forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza me. Per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo. Insegnami allora a librarmi con Te perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla: vivere è abbandonarsi come un gabbiano all'ebbrezza del vento; vivere è assaporare l'avventura della libertà, vivere è stendere l'ala, l'unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te. Ma non basta saper volare con Te, Signore: Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello, e aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi: non farmi più passare indifferente davanti al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te: soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un


Un giorno …

Un giorno, ero un ragazzino delle superiori, vidi un ragazzo della mia classe che stava tornando a casa da scuola. Il suo nome era Arturo e sembrava stesse portando tutti i suoi libri. Dissi tra me e me: perché mai uno dovrebbe portarsi a casa tutti i libri di venerdì? Deve essere un ragazzo strano. Io avevo il mio week end pianificato (feste e una partita di pallone con i miei amici), così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato. Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che correvano incontro ad Arturo .. Gli arrivarono addosso facendo cadere tutti i suoi libri e lo spinsero facendolo cadere nel fango. I suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere nell’erba un paio di metri più in là. Lui guardò in su e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi. Mi rapì il cuore! Così mi incamminai verso di lui mentre stava cercando i suoi occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi. Raccolsi gli occhiali e glieli diedi dicendogli: "Quei ragazzi sono proprio dei selvaggi, dovrebbero imparare a vivere." Arturo mi guardò e disse: "Grazie!" C'era un grosso sorriso sul suo viso, era uno di quei sorrisi che mostrano vera gratitudine. Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva. Scoprii che viveva vicino a me così gli chiesi come mai non lo mai visto prima. Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri. Mi sembrò un ragazzo molto carino ed educato così gli chiesi se gli andava di giocare a calcio con i miei amici e lui disse di sì. Stemmo in giro tutto il week end e più lo conoscevo più Arturo mi piaceva così come piaceva ai miei amici. Arrivò il lunedì mattina ed ecco Arturo con tutta la pila dei libri ancora. Lo fermai e gli dissi: "Ragazzo finirà che ti costruirai dei muscoli incredibili con questa pila di libri ogni giorno!" Egli rise e mi diede metà dei libri. Nei successivi quattro anni io e Arturo diventammo amici per la pelle. Una volta adolescenti cominciammo a pensare all'università, Arturo decise per Roma ed io per un altra città. Sapevo che saremmo sempre stati amici e che la distanza non sarebbe stata un problema per noi. Arturo sarebbe diventato un medico mentre io mi sarei occupato di cause e litigi. Arturo era il primo della nostra classe e io l'ho sempre preso in giro per essere un secchione. Arturo doveva preparare un discorso per il diploma. Io fui molto felice di non essere al suo posto sul podio a parlare.


Il giorno dei diplomi, vidi Arturo, aveva un ottimo aspetto. Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente trovato se stesso durante le scuole superiori. Si era un po’ riempito nell’aspetto e stava molto bene con gli occhiali. Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano. Ragazzi qualche volta ero un po’ geloso! Oggi era uno di quei giorni, potevo vedere che era un po’ nervoso per il discorso che doveva fare, così gli diedi una pacca sulla spalla e gli dissi: "Giovane te la caverai alla grande!" Mi guardò con uno di quegli sguardi (quelli pieni di gratitudine) sorrise e mi disse: "Grazie". Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce: "Nel giorno del diploma si usa ringraziare coloro che ci hanno aiutato a farcela in questi anni duri. I genitori, gli insegnanti, ma più di tutti i tuoi amici. Sono qui per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno è il più bel regalo che voi potete fare. Voglio raccontarvi una storia. Guardai il mio amico Arturo incredulo non appena cominciò a raccontare il giorno del nostro incontro. Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il week end. Egli raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola, così che la Madre non avesse dovuto farlo dopo, e di come si stesse portando a casa tutte le sue cose. Arturo mi guardò intensamente e fece un piccolo sorriso. "Ringraziando il cielo fui salvato, il mio amico mi salvò dal fare quel terribile gesto" Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni. Il ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato il suo momento più debole. Vidi sua madre e suo padre che mi guardavano e mi sorridevano, lo stesso sorriso pieno di gratitudine. Non avevo mai realizzato la profondità di quel sorriso fino a quel momento.

Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni. Con un piccolo gesto potete cambiare la vita di una persona, in meglio o in peggio. Dio fa incrociare le nostre vite perché ne possiamo beneficiare in qualche modo. Cercate il buono negli altri.


"Un nemico sincero" Quello che più mi manca tu sai cos'è... un vero nemico Intrigante abbastanza purché non sia... testimone muto Che abbia giusto rigore, la dignità... di un soldato E che regga il confronto non fugga via... disorientato Ne ho già visti soggetti aggirarsi qui... parlarmi alle spalle Dilettanti se vuoi niente affatto eroi... né testa né palle Sarei proprio felice incontrarli sì... spazzatura del mondo Che i nemici se mai me li scelgo io... li salvo oppure li affondo Voglio un nemico sincero, Voglio il più infame che c'è! Scoprire che siamo entrambi... Difficili, drastici, inflessibili Tanto ormai gli amici non si fanno vivi più Cocaina un bel lavoro tu! Fanno finta di star bene, chiamano se gli conviene un pronto soccorso casa mia... Quattro pugni e una carezza bei tempi quelli là... per la sincerità! Sono io il più fidato nemico mio... il più intollerante E lo specchio oramai non lo temo più... anche quando è tagliente Se presenti un difetto con onestà... li fai arrossire Certo che quando esponi la qualità... li farai morire Voglio un nemico sincero, Voglio il più infame che c'è! Vedi che sia prepotente... Tanto ormai gli amici non si fanno vivi più Incollati avanti alla tivù! Solo voli a pagamento, Sprazzi di lucidità ogni tanto Che impietosa fine amici miei... Quanti treni abbiamo perso... solo Dio lo sa... quante opportunità... Un nemico sincero... Vero! Vero! Vero! Un nemico che stimo... Voglio! Voglio! Voglio! Meglio se resto sveglio... Meglio! Meglio! Meglio!


Un professore di filosofia … Un professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese un grosso vasetto di marmellata vuoto e cominciò a riempirlo con dei sassi di circa 3 cm. di diametro. Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno ed essi risposero di si. Allora il Professore tirò fuori una scatola piena di piselli, li versò dentro il vasetto e lo scosse delicatamente. Ovviamente i piselli si infilarono nei vuoti lasciati tra i vari sassi. Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno ed essi, ancora una volta, dissero di si. Allora il Professore tirò fuori una scatola piena di sabbia e la versò dentro il vasetto. Ovviamente la sabbia riempì ogni altro spazio vuoto lasciato e coprì tutto. Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno e anche questa volta essi risposero di si, senza dubbio alcuno. Allora il Professore tirò fuori, da sotto la scrivania, 2 lattine di birra e le versò completamente dentro il vasetto, inzuppando la sabbia. Gli studenti risero. "Ora," disse il Professore non appena svanirono le risate, "voglio che voi capiate che questo vasetto rappresenta la vostra vita. I sassi sono le cose importanti - la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra salute, i vostri figli - le cose per le quali se tutto il resto fosse perso, la vostra vita sarebbe ancora piena. I piselli sono le altre cose per voi importanti: come il vostro lavoro, la vostra casa, la vostra auto. La sabbia è tutto il resto......le piccole cose." "Se mettete dentro il vasetto per prima la sabbia," continuò il Professore" non ci sarebbe spazio per i piselli e per i sassi. Lo stesso vale per la vostra vita . Se dedicate tutto il vostro tempo e le vostre energie alle piccole cose, non avrete spazio per le cose che per voi sono importanti. Dedicatevi alle cose che vi rendono felici: giocate con i vostri figli, portate il vostro partner al cinema, uscite con gli amici. Ci sarà sempre tempo per lavorare, pulire la casa, lavare l'auto. Prendetevi cura dei sassi; prima le cose che contano veramente. Fissate le vostre priorità il resto è solo sabbia. Una studentessa allora alzò la mano e chiese al Professore cosa rappresentasse la birra. Il Professore sorrise. "Sono contento che me l'abbia chiesto. Era giusto per dimostrarvi che non importa quanto piena possa essere la vostra vita, perché c'è sempre spazio per un paio di birre.


Vivrò questo giorno ... Vivrò questo giorno come l’ultimo della mia esistenza

Vivrò questo giorno come se fosse l’ultimo della mia esistenza questo giorno ha un valore incalcolabile e non sprecherò una goccia … della vita che mi si offre oggi non sprecherò neanche un momento del mio tempo per lamentarmi di ciò che è successo ieri il passato non torna è sepolto per sempre e quindi non ci penserò più

Vivrò questo giorno come se fosse l’ultimo della mia esistenza

non penso a ieri, ma non penso neanche a domani perché sprecare l’oggi in funzione di un forse la sabbia del domani non può scorrere nella clessidra al posto di quella di oggi il sole di domani non sorge oggi il bambino che nascerà domani, non nasce oggi

Vivrò questo giorno come se fosse l’ultimo della mia esistenza

questo giorno è tutto ciò che ho e questi istanti sono per me come l’eternità saluto questo giorno con gioia e riconoscenza perché è un grande dono per me quante persone, questa mattina, non possono salutare, come me, la luce del sole sarà che loro hanno completato la loro missione e invece la mia è ancorata incompleta? Questa potrebbe essere la mia possibilità per diventare ciò che posso essere

Vivrò questo giorno come se fosse l’ultimo della mia esistenza

compirò oggi i doveri di oggi mi sacrificherò e mi dedicherò al mio lavoro domani infatti non avrò nulla da fare e nulla da ricevere offrirò il mio aiuto all’amico che ha bisogno domani non mi chiederà più aiuto e io non potrò più ascoltare la sua richiesta amerò con tenerezza i miei figli mia moglie, i miei amici

Vivrò questo giorno


come se fosse l’ultimo della mia esistenza

assaporerò questo giorno fino all’ultima goccia di esperienza e ne sarò riconoscente il mio ultimo giorno sarà il mio giorno migliore

Vivrò questo giorno come se fosse l’ultimo della mia esistenza

e se non lo è cadrò in ginocchio e dirò:

“ Grazie ! ”


Voglio ‌ amarti senza stringerti in una morsa, Apprezzarti senza giudicarti, Unirmi a te senza invaderti, Invitarti senza pretendere, Lasciarti senza sensi di colpa, Valutarti senza biasimarti, e Aiutarti senza insultarti.

Se potrò ricevere lo stesso da te, allora potremo davvero incontrarci e arricchirci a vicenda ! ! ! by Virginia Satir.


"Vorrei essere un sassolino nel letto di un fiume. Un sassolino bello rotondo, senza spigoli, levigato dalle correnti. E poi, da sassolino, vorrei mi trovasse un bimbo. Mi stringerebbe nel pugno e mi riporrebbe in tasca considerandomi speciale. SĂŹ, mi piacerebbe essere un sassolino nelle tasche di un bambino che per niente al mondo mi scambierebbe con qualcos'altro." OckayovĂ Jarmila




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