Pensieri
per l’Anima 6 Frammenti n.
INDICE La felicità … Appunti da una conferenza di Peter Roche De Coppens Che cos'è l'amore by Osho - stralci Discorso sui cinque modi di porre fine alla rabbia
http://www.stazioneceleste.it/articoli/messaggi_di_luce.htm (Stazione Celeste)
MESSAGGI DI LUCE Appunti da una conferenza di Peter Roche De Coppens
Oggi viviamo in un’epoca molto particolare con dei pericoli molto reali e con delle opportunità incredibili, viviamo in un periodo dove tutte le contraddizioni, tutti i paradossi stanno venendo a galla e scoppiano. Ci sono molte ragioni, una prima ragione è che oggi c’è un’esplosione di energia: la terra e le persone vengono inondate con nuove energie che permettono alla persona di fare tutto quello che fanno in un modo molto più rapido e più forte, quindi succede che c’è possibilità per più amore e c’è possibilità per più odio, per più costruzione e più distruzione. Succede che all’inizio gli esseri umani cadono più nel negativo che nel positivo, non sanno ancora gestire queste nuove energie, questi nuovi stati di coscienza e quindi troviamo purtroppo nel mondo un’esplosione di guerre, di violenza e di aggressività particolarmente a livello della famiglia. Ora per poter veramente stabilire la pace sulla terra esiste una condizione fondamentale: l’armonia interiore dell’essere umano. Stiamo vivendo un esame di maturità che ci permetterà di passare dall’infanzia, dall’adolescenza, alla maturità. La maturità per gli anziani, per i saggi, per le tradizioni spirituali, voleva sempre dire aver sviluppato la propria coscienza spirituale. Senza
coscienza spirituale non si può rispondere alla domanda più fondamentale e essenziale che esiste:
chi sono io, da dove vengo, dove vado e cosa sono venuto a fare qui sulla terra. Noi viviamo una incredibile contraddizione: le cose peggiori e le cose migliori succedono una accanto all’altra e a volte simultaneamente. Questo perché si sta aprendo sia la parte inferiore che la superiore dell’essere umano. Quindi noi vediamo la bestia, l’uomo e il Dio che stanno uscendo. Sia le cose brutte che le belle hanno un significato, un senso e un valore. Niente accade a caso, niente è perso. Infine la cosa più importante è imparare a vivere coscientemente, in modo responsabile, in modo autonomo, in modo produttivo, in modo gioioso. Il grado di consapevolezza in relazione alle azioni che si compiono è molto diversa da individuo a individuo e vi è una relazione molto intima tra consapevolezza e coscienza. Più una persona innalza la propria consapevolezza più diventa cosciente spiritualmente e responsabile delle proprie azioni e si rende conto che quello che fa agli altri lo fa a se stesso. Nella realtà tutto è interconnesso ed interagente quindi se uno fa cose buone riceve cose buone, se fa cose cattive riceve cose cattive. Quello che uno semina raccoglie. Se noi guardiamo l’universo, questo è in espansione oggi, le galassie si allontanano le une dalle altre, così la coscienza umana è in espansione. Questo vuol dire che noi possiamo conoscere di più, amare di più, creare di più oppure odiare di più e distruggere di più. Vi è sempre un legame tra soggetto e oggetto, più saliamo con la coscienza più questo legame risulta palese, più scendiamo più vi è una separazione e l’individuo non si sente più collegato con il reale e fa cose che poi ritornano indietro causando
sofferenze sia agli altri che a se stesso. Vi sono vari tipi di persone che non percepiscono la realtà nello stesso modo. Per sviluppare questo concetto possiamo usare l’immagine dell’uomo grattacielo. Se una persona si affaccia alla finestra del primo piano, o del ventesimo piano, o del quarantesimo e così via, non vede le cose allo stesso modo. Questo è allo stesso tempo sorgente di molti conflitti, di mancata comprensione, di sofferenze ecc.. In questo grattacielo vi è un ascensore che può scendere e salire. Quando si sale si vedono le cose in modo globale, quando si scende si vedono le cose in modo miope. Quando si sale siamo consapevoli dei legami che ci uniscono, quando scendiamo siamo separati dalla realtà e pensiamo di poter essere felici a discapito della felicità altrui. La grande chiave per far salire l’ascensore della coscienza è l’amore verso Dio, verso gli altri e verso se stessi. L’amore è la capacità di entrare in giusta relazione con quello che apparentemente è al di fuori di sé per poter fare scambi costruttivi. Facendo questi scambi possiamo diventare più di quello che eravamo prima. L’amore verso Dio è la preghiera intesa come ringraziamento che ci unisce alle energie spirituali. Quando queste scendono in noi fanno salire la coscienza. L’amore verso il prossimo e verso noi stessi si manifesta quando diamo incondizionatamente creando in noi un vuoto che viene riempito dalla dimensione verticale facendoci salire. Tutta la vita è un modo per far crescere la coscienza. Nella vita succede che la coscienza si innalza, si abbassa e poi si innalza di nuovo. Complessivamente è come se seguisse una spirale. Si fanno due passi avanti e uno indietro. Ma attenzione, si possono anche fare un passo avanti e due indietro.
Da tutte le esperienze possiamo comunque imparare, dipende solo da noi. Con questa energia possiamo crescere ed spanderci per diventare più di quello che eravamo prima. La soluzione dei problemi non si trova su un piano orizzontale ma sul piano verticale. Roberto Assaggioli afferma: in basso non ci sono più soluzioni, in alto non vi sono più problemi. Il mondo in cui viviamo è in piena trasformazione e richiede trasformazioni e adattamenti personali non indifferenti. Dal punto di vista esteriore di avere sempre di più andiamo verso il punto di doverci accontentare con meno. Quando una persona sale in dimensione verticale trova la ricchezza interiore quindi il bisogno esteriore di oggetti di consumo diminuisce. Se
invece
scende
con
il
livello
della
coscienza
si
impoverisce
interiormente e quindi ha bisogno di più cose esteriori che portano poi sempre all’insoddisfazione. Salendo possiamo vivere in modo semplice esteriormente in quanto siamo coscienti della nostra ricchezza interiore. Se andiamo in giù abbiamo sempre più bisogni esteriori che ci danno sempre meno data la nostra incoscienza. La soluzione è quindi salire verso l’alto. Tra i problemi attuali molto pericolosi sono quelli scaturiti dalla visione settaria, dagli integralismi religiosi che toccano le persone in modo profondo, forte e inconscio. Vi sono due modi di prendere le religioni: uno è di prendere la religione letteralmente, l’altro è di prendere la religione a livello simbolico, analogico. Per esempio nel Buddismo abbiamo la tradizione Inahiana che dice di prendere le cose alla lettera e la tradizione Mahaiana che dice che quello che leggiamo nei testi sacri è un simbolo, una metafora da capire, da interpretare.
Il pericolo dell’integralismo è che diventando ossessionati dalla lettera, si va ad uccide lo spirito. In effetti si va a fare proprio l’opposto di quello che i testi sacri, gli insegnamenti, dicono di fare. Questo è un pericolo vero, reale per l’umanità. Nell’uomo grattacielo l’integralismo si trova in basso mentre l’interpretazione simbolica, analogica, metaforica si trova in alto. Quindi davanti all’integralismo non rimane che salire verso l’alto, elevare il proprio livello di coscienza dove questi simboli cominciano a svelarci i propri misteri. Non uccidere lo spirito con la lettera. La religione, qualunque sia, può essere utile per lo sviluppo personale. Esiste un paradosso. Esiste un Dio in alto e tante religioni in basso, un Dio con tanti nomi. Tutte le grandi religioni hanno un fondo essenziale in comune. Non serve saltare da una religione all’altra, la cosa da fare è andare in profondità nella propria per potersi elevare, trovare le proprie radici per non essere un orfano spirituale. Se una persona trova la parte esoterica, profonda, spirituale diviene libero. La prima cosa da fare è accettare la propria famiglia, il proprio paese, le proprie origini con tutto il proprio ambiente. Da bambino, dai due ai sei anni, il conferenziere viveva in due mondi: nel mondo fisico e in quello spirituale. Riusciva a vedere tante cose che pensava tutti vedessero ma in effetti quasi nessuno vedeva. Non riusciva a comunicare con le persone, a far loro capire cosa vedeva. Allora un giorno quando la sorella aveva portato a casa dei fuochi artificiali, dissi: qui c’è la possibilità di riprodurre nel mondi fisico quello che percepisco in un’altra dimensione. Prese delle grosse candele e mise sotto dei fuochi d’artificio in modo che
poco dopo l’accensione delle candele si accendessero anche i fuochi. Riprodusse così nel mondo fisico quello che vedeva in un altro mondo che era simile a un fuoco di colori e di forme. I termini, i simboli, gli archetipi, le parole sacre che appaiono nelle antiche scritture si possono interpretare in modi diversi. Vi è una differenza in quello che avviene nel mondo esteriore, il macrocosmo e quello che avviene nel mondo interiore, il microcosmo. Se si prende alla lettera il termine Apocalisse questo significa la fine del mondo, Armagheddon è la terza guerra mondiale. A livello simbolico, archetipale e anche a livello etimologico, Apocalisse significa la rivelazione di una verità nascosta, non è un avvenimento esteriore, è un avvenimento interiore. Tutte le tradizioni sacre hanno usato avvenimenti esteriori per portare le persone a capire che cosa avveniva interiormente. A livello esoterico Apocalisse significa l’apertura dell’inconscio e del sopraconscio. Due porte che ci portano in altre dimensioni. Quindi non un fenomeno esteriore ma uno interiore che dobbiamo vivere tutti. Armagheddon non è la terza guerra mondiale bensì, a livello analogico del microcosmo, è la guerra fra l’Io e il Sé. Tra la natura inferiore della persona, la personalità, e la natura superiore il Sé o anima. A un certo punto dell’evoluzione personale ci si trova inevitabilmente tra queste due forze. Assaggioli ha fatto quello che io volevo fare, precisò il conferenziere: sviluppare una filosofia integrale della vita che riconoscesse la dimensione spirituale e gli desse un valore centrale. All’incontro con Assaggioli egli sentì che l’elemento centrale era la sua presenza, quello che emanava, quello che irradiava non tanto quello che diceva. La sua mente venne vivificata, il cuore infuocato e le energie vitali dinamizzate.
Assaggioli gli diede l’impulso fondamentale per portare la dimensione spirituale nella psicologia e più particolarmente nella psicoterapia. Gli insegnò i rudimenti della psicosintesi che è ora sempre più riconosciuta nel mondo sia come scuola di psicologia che come metodo di psicoterapia. La psicosintesi dà molta importanza alla volontà, dice alla persona che se vuol fare progressi, se vuol crescere o se vuol guarire deve impegnarsi, deve lavorare, devi assumere il controllo del proprio essere, della propria vita e di quello che sta succedendo attorno. In tutte le grandi tradizioni religiose e spirituali esiste una leggenda che assume forme differenti ma la cui sostanza rimane sempre la stessa. Questa leggenda indiana è la seguente: il capo degli Dei chiese un volta a tutti gli Dei di incontrarsi per discutere di un argomento molto importante. Disse che loro avrebbero dato agli uomini la cosa più importante che esiste: una parte di loro stessi, una parte della divinità. Si chiesero come fare affinché l’essere umano non scoprisse troppo rapidamente e non pronto questa parte divina. Ogni Dio venne invitato a dire dove poteva essere nascosto questo mistero dei misteri, questo tesoro dei tesori che è la scintilla divina. Uno propose di nasconderlo nei deserti dove faceva caldissimo, altri in cima a montagne dove l’aria è più rarefatta ed è più freddo, altri di metterlo in fondo ai mari dove nessun essere umano potesse andare. Un Dio ebbe un’idea geniale: perché non nascondiamo questa scintilla divina, questa parte di noi stessi nell’uomo stesso? L’uomo penserà di cercarla ovunque e non penserà mai di andarla a cercare all’interno del suo essere cosciente. Le religioni esoteriche, l’alchimia, l’ermetismo, la cabala, ecc. dicevano che l’essere umano è composto da quattro elementi. Questi quattro elementi:
terra, acqua, aria, fuoco rappresentavano vari livelli energetici e vibratori dell’essere umano. La terra è il corpo fisico con l’energia eterica, l’acqua è la dimensione emotiva, l’aria è la dimensione mentale e il fuoco è la dimensione spirituale. Queste ultime tre sono divise in due parti, quella superiore e quella inferiore. Oggi la scienza che parte dal basso per salire verso l’alto e le religioni che partono dall’alto per scendere verso il basso, si stanno piano piano incontrando, la scienza sta scoprendo che l’essere umano è molto più complesso di quello che riteneva e che è un essere multidimensionale con molti livelli vibratori ed energetici che possono essere distinti in più categorie. Le dimensioni correnti che usiamo oggi sono quelle eteriche o vitali, il livello emotivo e il livello mentale. La medicina ufficiale afferma che nel futuro non si curerà più il corpo fisico ma quello energetico, quello che in effetti fanno già oggi molte medicine alternative. Siamo in un processo dove si sta dimostrando che la nostra essenza è energetica e vibratoria governata fa forze sottili che stiamo riscoprendo e delle quali occorre tenere conto. Tutti questi livelli sono importanti per la salute dell’essere umano, in effetti il corpo fisico è lo specchio dell’anima, della psiche. Tutto quello che succede in alto alla fine viene somatizzato o obiettificato a livello fisico. Vi è una connessione molto intima tra spirito, mente, emozioni e corpo fisico. La linea causale è generalmente la seguente: lo spirituale ha un impatto sul mentale, il mentale ha un impatto sull’emotivo, l’emotivo ha un impatto sul vitale, l’eterico il quale tramite il sistema nervoso centrale e tramite le ghiandole endocrine hanno effetto sul corpo fisico.
Che cosa è la salute? Sul piano fisico la salute è la forza e la capacità di fare del corpo fisico. A livello emotivo la salute è il coraggio e l’apprezzamento della vita, la voglia di fare piuttosto che di dormire. A livello mentale la salute è la chiarezza, la comprensione di cosa sta succedendo sia all’esteriore che all’interiore. A livello spirituale la salute è l’amore per la vita e per se stessi e l’apprezzamento per questo dono straordinario. L’essere umano può ammalarsi ad ognuno di questi livelli. A livello spirituale non vi è malattia ma si può essere disconnessi dalle altre parti. Non è quindi sufficiente curare il sintomo fisico ma è necessario andare alla vera causa che di solito non è fisica. Tutto ha un effetto globale su tutto, quindi tutto diviene importante per la salute. Lo stato ideale di una persona è lo stato di armonia tra tutte le sue parti, la pace profonda. Questo è l’allineamento di tutti i corpi dell’individuo con il suo Sé spirituale. Ossia il Sé può manifestare la propria energia a tutti i livelli. Quando vi è libera circolazione dell’energia e della luce c’è salute perché c’è connessione con il tutto. La malattia è la separazione, è un cortocircuito in cui le parti si bloccano per cui l’energia non può più circolare dai vari corpi e nei vari centri energetici. La nuova concezione della salute è proprio quella dell’armonia e della pace e in cui ogni parte contribuisce al benessere generale. Nel nostro mondo malato non è la razionalità che aiuta a guarire ma l’intuizione. Questa è la sfida della nostra epoca cioè quella di risvegliare l’intuizione e la coscienza spirituale. Abbiamo
costantemente
una
sovrascelta,
siamo
costantemente
bombardati da un’infinità di scelte quindi come sapere quale è la scelta giusta per noi? Questo poi si aggiunge alla corruzione degli esperti che rende tutto più difficile.
Come si fa a saper che una persona che ha i diplomi e le lauree è competente e buona? Come possiamo sapere se questa persona fa i nostri interessi o altro? Non è facile considerando che è anche presente la crisi della fiducia non sapendo in chi possiamo avere fiducia e a che livello. Con una situazione di questo genere ci troveremo presto, se non sviluppiamo l’intuizione, praticamente come analfabeti. Non potendo essere guidati dal fuori dobbiamo sviluppare la capacità di essere guidati da dentro. L’intuizione vera, non adulterata, è sempre corretta, sempre giusta. L’intuizione non funziona più se mischiata all’immaginazione, alle emozioni, ai desideri, alle paure e a altri impulsi. Per sviluppare l’intuizione è necessario per prima cosa dargli l’importanza che essa veramente merita, rendersi conto della sua importanza e dedicargli tempo, energia e attenzione per il suo sviluppo. Imparare a sapersi focalizzare su una cosa soltanto, fare del proprio meglio poi lasciarsi andare, magari dormirci sopra. Un’altra cosa che aiuta molto lo sviluppo dell’intuizione è l’ascolto del silenzio, fare il vuoto interiore. Silenzio a livello fisico, emotivo, mentale, spirituale. Quando una persona è veramente rilassata scaturisce nel suo interno l’intuizione e si rende conto di essere felice, piena di energia, di entusiasmo e di fuoco. Un criterio per verificare se si tratta di vera intuizione è verificare se quanto intuiamo ci lascia veramente liberi. E’ un punto di equanimità: posso fare questo o no o posso fare un’altra cosa. Quando vi è coercizione o pressione questo è un segnale d’allarme. Bisogna stare attenti: probabilmente emozioni, paure, interessi personali o altro sono entrati a distorcere l’intuizione. Il modo più profondo per riattivare la propria intuizione e risvegliare la
coscienza spirituale è la meditazione. Questa è la via regia per la realizzazione. Stiamo vivendo un enorme passaggio quantitativo e qualitativo che cambierà tante cose nella nostra vita e nella nostra coscienza. Ci aspetta una dura prova e le opportunità che seguiranno saranno fantastiche. E’ come se aprissimo una porta verso l’inconscio e verso il superconscio. L’essenza della crisi da attraversare ha un corpo, un’anima e uno spirito. Il corpo è la crisi economica, l’adattamento a dover vivere con meno abbondanza. A livello umano vi è un’esplosione di aggressività e violenza sia personalmente che nel mondo, sia a livello verbale che fisico. A livello psicospirituale la prova ci porta a una situazione dove incontreremo sempre più persone disadattate, cioè persone sempre meno in contatto con la realtà. In altre parole queste persone disadattate reagiscono ai propri fattori interiori distorti piuttosto che agli esteriori (es. proprie paure, angosce, desideri, frustrazioni, aggressività). Possiamo capire attraverso vari processi. Il processo di polarizzazione che ci insegna che non è più possibile rimanere indifferenti e non impegnarsi in relazioni agli eventi che ci circondano. Anche il non far niente è comunque una scelta. Il processo di intensificazione: tutto si accentua, tutto diventa più forte, più intenso sia per i dolori che per le gioie. Il processo di accelerazione si accentua, tutto arriva in un modo più rapido. Quello che un tempo richiedeva anni, mesi, settimane avviene oggi in giorni, ore o secondi. E’ come se il ciclo causa-effetto avviene sempre più velocemente. Il processo di eterealizzazione ci insegna che gli avvenimenti, la realtà, non è tanto una cosa materiale fisica ma un processo psicologico, uno stato di coscienza. Il punto fondamentale non è possedere certe cose quanto il poter vivere attraverso certe esperienze.
Il processo di espansione della coscienza è il più importante. Nell’universo si espandono le galassie e si allontanano le une dalle altre, nel microcosmo corrisponde all’espansione della coscienza. Questa è la vera chiave per capire cosa stiamo vivendo oggi sia nel bene che nel male, sia nelle difficoltà che nelle opportunità. L’espansione della coscienza comporta sempre un’espansione dell’energia, quindi più coscienza corrisponde a più vita, più energia. Questa energia può manifestarsi in vari modi, all’interno di noi stessi o all’esterno attraverso l’introversione o l’estroversione, la costruzione o la distruzione, la rigenerazione o la degenerazione., a una vita e una coscienza più piena o alla morte e all’incoscienza In questo momento le persone sono immerse in queste onde di nuove energie che fanno salire a galla tutte le contraddizioni, i paradossi, le cose più belle e le cose più brutte. L’impatto di queste vibrazioni sulla nostra salute ci porta o a un rafforzamento della stessa o a un indebolimento. Ci dà più capacita per uscire dalle malattie o può anche agire all’inverso secondo i casi personali. Il punto fondamentale è la scelta, la necessità di effettuare una scelta giusta con l’apporto dell’intuizione e della coscienza spirituale. Con la scelta corretta la vita del futuro sarà favolosa, senza di questa sarà terribile e spesso impossibile da portare avanti.
Con l’espansione della coscienza e un nuovo apporto di energia, innalzando quindi le nostre vibrazioni, a un certo punto entreremo nella quarta dimensione, ci sarà una eterealizzazione del nostro corpo fisico e della materia.
Esistono teorie che dicono che questo è già successo in passato. Per la scienza vi è un grande interrogativo: che cosa è successo con la civiltà Maya? La civiltà Maya era arrivata ad un altissimo punto di sviluppo di coscienza e a un certo punto scompare.
Alcuni studiosi hanno fatto l’ipotesi che i Maya sono entrati collettivamente nella quarta dimensione, hanno eterealizzato il loro corpo e il loro essere per entrare in una dimensione superiore. innalzando le proprie vibrazioni trasformando così il corpo di materia in un corpo di luce.
per Stefania:
Ogni trasformazione sarà necessariamente dolorosa, poiché le vecchie consuetudini vanno abbandonate a favore del nuovo. Il vecchio ti è familiare, è rassicurante, ti dà garanzie, mentre il nuovo ti è del tutto sconosciuto. Ti muoverai in un oceano inesplorato. Con l'ignoto non puoi usare la tua mente; la mente è perfetta solo con il vecchio; può funzionare solo con ciò che è vecchio, con ciò che è nuovo la mente è del tutto inutile. Ecco perché si ha paura, ed ecco perché quando si lascia il vecchio mondo, sicuro e comodo, il mondo degli agi, si soffre. È lo stesso dolore che prova il bambino quando esce dal ventre della madre. È lo stesso tipo di dolore che l'uccello prova quando esce dal guscio, ed è lo stesso tipo di sofferenza che l'uccello sentirà quando, per la prima volta, cercherà di schiudere le sue piccole ali. La paura dell'ignoto e la sicurezza di ciò che si conosce, l'insicurezza dello sconosciuto, l'imprevedibilità dell'ignoto ti rendono estremamente timoroso. E poiché, in questo caso, la trasformazione avverrà da uno stato di sé a uno stato di non-sé, l'agonia sarà molto profonda; ma non puoi avere l'estasi senza passare attraverso l'agonia. Se l'oro vuole essere purificato, deve passare attraverso il fuoco. L'amore è un fuoco! Esistono problemi creativi, perché conducono a una consapevolezza più alta. E vi sono problemi che non portano da nessuna parte, ti tengono semplicemente bloccato, ti legano solo alla vecchia confusione di sempre.
che cos'è L’Amore?
Osho
- Oshoba: “I discorsi di Osho” (su CD)
Non chiedere mai di Dio. Se non riesci a vederlo, significa semplicemente che non hai occhi per vedere. Se non riesci ad ascoltarlo, significa semplicemente che sei sordo. Se non riesci a toccarlo, significa semplicemente che sei privo di mani, sei privo di qualsiasi sensibilità. ………………………………………… Dio non va cercato: dove lo cercherai? Egli è ovunque: devi solo imparare ad aprire gli occhi … °^*^° Il cuore, pulsando in amore, diventa un flauto sulle labbra di Dio... e nasce una canzone. Quella canzone è religione. La religione non ha niente a che fare con le chiese, i templi e i rituali: la religione nasce solo quando qualcuno pulsa con amore. Ogni individuo deve far nascere una religione, e fino a quando non hai fatto nascere una religione dentro di te, non sei religioso; non puoi unirti a
un'organizzazione e diventare religioso, ricorda: la religione non è un'organizzazione alla quale appartenere. Per essere religioso devi far nascere la religione nel tuo centro interiore, nel tuo intimo: quando la religione nasce in quel luogo, solo allora si diventa religiosi.
NON DIVENTANDO UN CRISTIANO MA DIVENTANDO UN CRISTO, NON DIVENTANDO UN BUDDHISTA MA DIVENTANDO UN
BUDDHA,
la religione nasce solo in questo modo. °^*^° La vita senza amore è un avvenimento spento, grigio; privo di colori, senza canzoni, senza celebrazioni. Ci si può trascinare e sperare soltanto nella morte: la morte verrà e ti libererà da questa lunga e monotona situazione. L'amore aggiunge colore: … … … L'amore trasforma l'intera atmosfera del tuo essere interiore, … … … Niente è mutato all'esterno, ma quando sei colmo d'amore hai accesso a un'esistenza totalmente diversa. °^*^° Un uomo senza amore è un narcisista, è chiuso. Conosce solo se stesso; ma quanto può conoscersi se non ha mai conosciuto l'altro e, di fatto, solo l'altro ti dà la possibilità di specchiarti? Senza conoscere l'altro, non conoscerai mai te stesso. L'amore è fondamentale anche per la conoscenza di sé. Colui che non ha mai conosciuto l'altro all'interno di un amore profondo, di una passione intensa, di un'estasi totale, non sarà in grado neppure di conoscere se stesso, perché non avrà uno specchio in cui vedere il proprio riflesso. °^*^° Una relazione è uno specchio … Vedrai la tua immagine riflessa nell'altro, e potrebbe essere orribile, disgustosa; da qui la tua ansia, pertanto eviti lo specchio; ma evitando lo specchio non diventerai bello all'improvviso; ed evitando le esperienze che la vita ti offre non crescerai mai. Devi accettare la sfida. °^*^° Se non respiri, il corpo muore; se non ami, muore l'anima. °^*^° L'eccitazione può assomigliare all'estasi: non lo è, poiché l'estasi è fondamentalmente quieta. La passione è bollente, l'amore è fresco: non è freddo, ma fresco. L'odio è freddo; la passione e la lussuria sono bollenti; l'amore sta esattamente nel mezzo: è fresco, non è freddo e non è
caldo. È uno stato di grande tranquillità, di calma, di serenità, di silenzio. Da quel silenzio scaturisce la poesia; da quel silenzio scaturisce il canto; da quel silenzio scaturisce una danza del tuo essere. °^*^° L'amore appare come un rapporto, ma inizia in profonda solitudine. L'amore si esprime come una relazione, ma la sorgente dell'amore non è il rapporto con l'altro: la sorgente dell'amore è la meditazione. Quando sei assolutamente felice nella tua solitudine, quando non hai affatto bisogno dell'altro, quando l'altro non è un bisogno: allora sei in grado d'amare. Se l'altro è per te un bisogno, puoi solo sfruttarlo, manipolarlo, dominarlo; ma non puoi amarlo. Poiché sei dipendente dall'altro, in te nasce la possessività... °^*^°
Discorso sui cinque modi di porre fine alla rabbia Ho udito queste parole del Buddha una volta che dimorava al monastero di Anathapindika, nel boschetto di Jeta, nei pressi della città di Shràvasti. Un giorno il Venerabile Shariputra disse al monaci: "Amici, oggi vorrei condividere con voi i cinque modi di porre fine alla rabbia. Vi prego di ascoltare con attenzione e di mettere in pratica ciò che vi insegno". I monaci acconsentirono e ascoltarono con attenzione. 11 Venerabile Shariputra disse: "Quali sono questi cinque modi di porre fine alla rabbia? Cari amici, questo è il primo modo. Poniamo che qualcuno non si comporti in maniera gentile, ma si esprima con parole gentili. Se vi arrabbiate con quella persona ma siete saggi, sapete come meditare per porre fine alla vostra rabbia. Amici, facciamo l’esempio di un monaco che pratica l'ascetismo, che indossa una veste fatta di ritagli di stoffa. Un giorno passando accanto a un mucchio di rifiuti, pieno di escrementi, urina, muco e molte altre cose maleodoranti si accorge che nel mucchio c'è uno scampolo ancora intatto. Usando la mano sinistra raccoglie il pezzo di stoffa e con la mano destra ne prende l’altro capo e lo distende. Vede che non e strappato e non è macchiato da escrementi, urina, sputi o altre sostanze maleodoranti, dunque lo piega e lo mette via per portarlo a casa, lavarlo e cucirlo alla sua veste di ritagli di stoffa. Amici, quando le azioni di qualcuno non sono gentili ma le sue parole lo sono, se siete saggi non fate caso alle sue azioni non gentili ma prestate attenzione soltanto sue parole gentili. Questo vi aiuta a porte fine alla vostra rabbia. Cari amici, questo è il secondo metodo. Poniamo che qualcuno non si esprima con parole gentili ma si comporti in maniera gentile. Se vi arrabbiate con quella persona ma siete saggi, sapete come meditare porre fine alla vostra rabbia.
Amici, immaginate che non lontano dal villaggio ci sia un lago profondo, la cui superficie è coperta da alghe ed erba. Una persona molto assetata e accaldata si avvicina al lago, si toglie i vestiti, si tuffa e, spostando con le mani le alghe e l’erba, si gode il bagno e beve l'acqua fresca del lago. É la stessa cosa, amici, quando le parole di una persona non sono gentili ma lo sono le sue azioni. Non fate caso alle parole di quella persona ma prestate attenzione solo alle sue azioni, in modo da riuscire a porre fine alla vostra rabbia. Chi è saggio dovrebbe praticare in questo modo. Amici, questo è il terzo metodo. Poniamo che qualcuno non si comporti né si esprima in maniera gentile ma abbia comunque un po' di gentilezza nel cuore: se vi arrabbiate con quella persona ma siete saggi, sapete come meditare per porre fine alla vostra rabbia. Amici, facciamo l’esempio di un viandante debole, assetato, malridotto, accaldato, miserevole e molto abbattuto; arrivato a un bivio, vede l'impronta di un bufalo che contiene un po' di acqua piovana stagnante. Il viandante pensa: “C'è pochissima acqua in questa impronta di bufalo. Se usassi la mano o una foglia per raccoglierla la agiterei, rendendola fangosa e imbevibile; quindi dovrò abbassarmi con le braccia e le ginocchia a terra, avvicinare le labbra all'acqua e berla direttamente”. É quello che fa immediatamente. Amici, quando incontrate una persona le cui azioni e parole non sono gentili, ma che comunque ha in cuore un po' di gentilezza, non fate caso alle sue azioni e alle sue parole ma prestate attenzione a quel poco di gentilezza che ha nel cuore, in modo da poter porre fine alla vostra rabbia. Chi è saggio dovrebbe praticare in questo modo. Cari amici, questo è il quarto metodo. Poniamo che qualcuno non si comporti in maniera gentile, né si esprima con parole gentili e non abbia nel cuore nulla che si possa definire gentile. Se vi arrabbiate con quella persona ma siete saggi, sapete come meditare per porre fine alla vostra rabbia. Amici, facciamo l’esempio di un uomo che durante un lungo viaggio si ammala. É solo e totalmente esausto, lontano da qualsiasi villaggio. Sapendo che morirà prima di completare il viaggio, cede alla disperazione. A quel punto gli si avvicina una persona che, rendendosi conto delle sue condizioni, lo prende per mano e lo conduce al villaggio più vicino, dove si prende cura di lui e della sua malattia e fa in modo che abbia tutto ciò di cui ha bisogno: vestiti, medicine e cibo. Grazie a questo atto di compassione e di gentilezza amorevole, la vita di quell'uomo è salva. Allo stesso modo, amici, quando incontrate una persona le cui azioni e parole non sono gentili ma che non ha in cuore nulla che si possa definire gentilezza, date vita a questo pensiero: “Chi parla e agisce in modo non gentile e che non ha in cuore nulla che si possa definire gentilezza è una persona che sta soffrendo molto. A meno che non incontri un buon amico spirituale non avrà alcuna possibilità di trasformarsi né di raggiungere i regni della felicità. Pensando in questo modo riuscirete ad aprire il vostro cuore a quella persona, con amore e compassione. Sarete capaci di porre fine alla vostra rabbia e di aiutare quella persona. Chi è saggio dovrebbe praticare in questo modo.
Cari amici, questo è il quinto metodo. Poniamo che una persona si comporti in maniera gentile, si esprima con parole gentili e abbia la mente piena di gentilezza. Se vi arrabbiate con quella persona ma siete saggi, sapete come meditare per porre fine alla vostra rabbia. Amici, supponiamo che non lontano dal villaggio ci sia un bellissimo lago; le sue acque sono limpide e calme, il fondale è liscio, le rive risplendono d'erba verde, tutt'intorno alberi belli e rigogliosi fanno ombra. Una persona assetata, sofferente per la calura e con il corpo coperto di sudore arriva al lago, si toglie i vestiti lasciandoli a riva, si tuffa in acqua e trova grande sollievo e piacere nel fatto di bagnarsi e di bere quell'acqua pura. Il caldo, la sete e la sofferenza che provava scompaiono immediatamente. Allo stesso modo, amici, quando incontrate una persona le cui azioni e parole sono gentili e che ha la mente piena di gentilezza, prestate attenzione a tutta la gentilezza delle sue azioni, delle sue parole e della sua mente e non lasciate che la rabbia o la gelosia vi travolgano. Se non sapete vivere in armonia con una persona cosÏ gradevole, non potete essere considerati saggi. Miei cari amici, ho condiviso con voi i cinque modi di porre fine alla rabbia". Quando i monaci udirono le parole del Venerabile Shariputra furono felici di riceverle e di metterle in pratica.
Madhyama Agama 25 (Corrisponde allAgatha Vinaya Sutta [Discorso sulla similitudine dell'acqua], in Anguttara Nikaya 5.162)