LA COPPIA E LE SUE MALATTIE (1): l'unione è il futuro dell'individuo

1 Rovato 10/03/92

Brescia, 10/03/1992

Conferenza di

Giambattista Pagan

LA COPPIA e le sue malattie: l’unione è il futuro dell’individuo

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NOTA PER IL LETTORE: questa conferenza può essere ASCOLTATA sul sito:

www.giambattistapagani.com

 CONFERENZE

 1992

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Il lettore comprenderà meglio certi aspetti del testo presentato in questo volume se vorrà considerare che si tratta di insegnamento esclusivamente orale.

Testo, NON rivisto e NON coretto dall'autore, trascritto a due mani da «Mendoza & Stefano»

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Esercizio (d’apertura)

( musica

ALFA SOUND )

Allora, mentre ci prepariamo ad introdurci nell’esercizio e questo già lo potete fare ad occhi chiusi … ecco vi voglio solamente ricordare qualche piccolo dettaglio che ci può servire nell’esercizio, nel senso che questa sera parleremo della coppia e quindi parleremo delle problematiche che nascono nel rapporto di 2 persone che vogliono creare la coppia, con un discorso che vuole diventare un tentativo di interpretazione più profonda dei significati del rapporto di coppia.

Importante per noi in questo momento è che ognuno di noi rappresenta una realtà, chi al Maschile, chi al Femminile, siamo un essere umano caratterizzato in una certa maniera.

La maggior parte di noi stiamo vivendo un rapporto di coppia, o l’abbiamo vissuto, o siamo intenzionati a viverlo, e quindi siamo aperti alla possibilità di viverlo.

Utilizzando quello di cui noi possiamo essere coscienti, utilizzando il nostro sapere, quello che può essere il nostro stato di coscienza, da questo punto di vista; proviamo ad elaborare dentro di noi (4 come ci piacerebbe essere, in funzione di un ipotetico rapporto di coppia (5 il che vuol dire, riflettere su quello che noi pensiamo ci possa mancare per un bel rapporto di coppia; … quello che ci piacerebbe realizzare in un rapporto di coppia … Quello che ci piacerebbe realizzare in un rapporto di coppia (4 o se vogliamo, se noi dovessimo creare un’immagine che rappresenti bene come noi vorremmo vivere un rapporto di coppia, come ci rappresenteremmo.

(12 può darsi che questo non risulti facile per tutti noi subito … forse è la prima volta che ci poniamo una domanda di questo tipo, di vedere un’immagine di noi stessi, nell’ambito di un rapporto di coppia. (4 però, nei limiti del possibile, cerchiamo di entrare pienamente ... nella domanda e in questa esigenza di possibile risposta.

(16 se non ti risulta molto chiara l’immagine o la risposta che potresti darti, non fare sforzi, … desidera semplicemente che durante l’esercizio di rilassamento che farai fra poco, possa crearsi in te ... quel qualcosa di diverso che ti possa portare ad avvicinare facilmente ... a ciò che stai desiderando, a ciò che stai cercando (15 ora fai una bella respirazione profonda … e ripeti mentalmente e visualizza il n° 3 per 3 volte (7 e rilassa completamente il tuo corpo (3 per aiutarti a rilassare sempre di più il tuo corpo, ti guiderò a concentrati su diverse parti del tuo corpo (3 concentra la tua attenzione sul cuoio capelluto, la pelle che copre la tua testa (3 sentirai una leggere vibrazione … una leggera sensazione di calore prodotta dalla

8 circolazione (3 rilassa ogni tensione (3 rilassa completamente questa parte della tua testa (5 concentra la tua attenzione sulla tua fronte … sulle tue palpebre (4 sulle tue guance (11 ascolta bene tutte le sensazioni … presenti sul tuo volto (9 rilassa ogni tensione (3 rilassa completamente tutti i muscoli del tuo volto (14 ora ascolta per qualche istante le sensazioni e le vibrazioni presenti nella tua testa (3 senti ed ascolta tutto ciò che sta avvenendo nella tua testa in questo momento … senti anche le sensazioni più profonde (11 e rilassa ogni tensione (4 rilassa completamente tutta la tua testa (4 e lascia che entri … in uno stato di rilassamento sempre più profondo ( 5 ora concentra la tua attenzione sul tuo collo … sulle tue spalle … senti la pelle e le vibrazioni della pelle … che copre il collo e le spalle (6 rilassa ogni tensione (4 rilassa completamente tutti i muscoli del tuo collo e delle tue spalle (9 concentra la tua attenzione sulle tue braccia e sulle tue mani (6 senti la pelle e le vibrazioni della pelle che copre queste parti del tuo corpo (5 senti ed ascolta soprattutto le vibrazioni e le sensazioni nelle tue mani (8 rilassa ogni tensione (3 rilassa completamente tutti i muscoli di queste parti del tuo corpo (10 concentra la tua attenzione sul tuo petto (7 senti il contatto con gli abiti in questa parte del tuo corpo … senti la pelle e le vibrazioni della pelle che copre questa parte del tuo corpo (6 rilassa ogni tensione (4 rilassa completamente la parte interna del tuo petto … rilassa tutti gli organi … tutte le ghiandole (3 tutti i tessuti, ogni singola cellula (3 e falli funzionare in una maniera ritmica e salutare (7 concentra la tua attenzione sul tuo addome (6 senti il contatto dei vestiti con la pelle che copre questa parte del tuo corpo (6 senti la pelle e le vibrazioni della pelle che copre questa parte del corpo (3 rilassa ogni tensione (10 rilassa completamente l’interno del tuo addome, rilassa tutti gli organi, tutte le ghiandole, tutti i tessuti, ed ogni singola cellula … e falli funzionare in una maniera ritmica e salutare (13 concentrati sulla fascia della vita (4 la zona intorno all’ombelico (5 è una parte del tuo corpo dove è facile concentrare e somatizzare tensioni (9 ed allora lascia che si ripercuota soprattutto in questa zona, per qualche istante, il ritmo

9 della tua respirazione (9 e lascia che il ritmo del respiro sciolga poco a poco ogni possibile tensione, anche le più profonde … presenti in questa parte del tuo corpo (9 rilassa bene ogni tensione (13 ora rilassa bene le tue cosce (3 le tue ginocchia (3 i tuoi polpacci (4 le tue caviglie ed i tuoi piedi (6 senti la pelle e le vibrazioni della pelle che copre le tue gambe ed i tuoi piedi (5 rilassa ogni tensione (14 ora ascolta tutto il tuo corpo, dalla sommità della testa fino alle dita dei piedi (6 e scopri nel tuo corpo le sensazioni del profondo rilassamento che puoi aver raggiunto (12 e sentiti entrare in un livello mentale sempre più profondo e salutare (16 ed ora molto lentamente fai di nuovo un respiro profondo … e ripeti mentalmente e visualizza il n° 2 per 3 volte (5 e rilassa bene la tua mente (9 per aiutarti a rilassare sempre di più la tua mente, … proiettati a vivere intensamente un luogo ideale di rilassamento ... una situazione molto piacevole (4 possibilmente che sia una situazione realmente vissuta (5 qualcosa che appartenga alla tua storia di vita (12 e sappi recuperare la serenità, la tranquillità, la pace, la gioia … che puoi aver sentito e vissuto in quel momento … in quella esperienza … in quel luogo (44 rilassati … ed entra in un livello mentale sempre più profondo e salutare (3 ora molto lentamente fai di nuovo un respiro profondo e ripeti mentalmente e visualizza il n° 1 per 3 volte (5 e sei a livello di piano base, il livello che tu puoi usare e che tu sai usare per qualsiasi beneficio tu desideri (3 per aiutarti ad entrare in un livello mentale più profondo e salutare, conterò da 10 ad 1, ad ogni numero discendente ti sentirai entrare ed entrerai in un livello mentale più profondo e salutare 10 9 entra in un livello mentale più profondo 8 7 6 più profondo, più profondo 5 4 3 più e più profondo 2 1 … ora sei in un livello mentale più profondo e salutare … più profondo di prima … è una sensazione magnifica essere profondamente rilassato … è un modo di essere molto salutare (5 ora conterò lentamente da 10 ad i e tu entrerai a livello laboratorio ….

10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 … ora sei a livello laboratorio … incontra i tuoi consiglieri … e vivi con loro il momento di preghiera di benvenuto (49 ed ora collocati davanti al tuo schermo mentale … e sul tuo schermo mentale richiama le

10 immagini di tutte le persone … con le quali tu puoi avere vissuto ... un qualche tipo di esperienza di coppia, anche se ... durata per poco tempo (8 lascia che lentamente ritornino tutte queste immagini (13 ed invita dentro il tuo laboratorio tutte queste persone (24 e quindi sentendo in profondità la loro presenza in questo momento (3 sentili e sii cosciente (4 di tutto il dono di vita, di tutta la ricchezza di esperienza che ognuno di queste persone ti ha offerto (9 di tutto ciò che ti hanno dato (4 indipendentemente da come poi … si sia risolto il rapporto (17 soprattutto sii cosciente … di quanto ognuno di queste persone, ti ha aiutato a capire, a scoprire (5 di quante cose in te ti sei potuto rendere conto attraverso il rapporto con queste persone (3 in ciò che è positivo e in ciò che non lo è (50 e attraverso questa presa di coscienza, questa tua consapevolezza (3 prova a vedere se riesci a poter elaborare sul tuo schermo un’immagine di te stesso … che possa essere un’immagine di un te stesso ideale … in un rapporto di coppia (4 come pensi che dovresti essere (6 per vivere al meglio un rapporto di coppia (50 e quindi richiama luce ed energia dal Cosmo su di te … e attraverso di te trasmetti questa luce e questa energia a tutte le persone … che hai richiamato lì nel tuo laboratorio (20 e vivi un momento di profondo amore, di sincero amore … attraverso l’immagine della luce … con tutte queste persone (45 e quindi lascia che ogni immagine ... vada sfumandosi fino a scomparire (7 e tu ritrovati con i tuoi consiglieri e vivi il momento di preghiera di commiato (15 e quindi per conto tuo … ti prepari ad uscire da livello (3 quando aprirai gli occhi TI SENTIRAI MOLTO MEGLIO DI PRIMA.

fine esercizio

11 Teniamo presente che il discorso di base di questi nostri incontri di quest’anno vogliono puntualizzare la problematicità della malattia, in quelli che sono gli aspetti della nostra vita. Quindi, come abbiamo sottolineato quella che può essere la malattia legata all’essere al maschile, come la malattia legata all’essere al femminile, qui vogliamo sottolineare … in fondo il titolo è questo “LA COPPIA E LE SUE MALATTIE”, quindi la malattia che nasce, cioè la malattia come squilibrio, come problematicità, quando un essere al FEMMINILE ed un essere al MASCHILE si ritrovano a creare questa terza unità che è la COPPIA, dove chiaramente si crea un’unità diversa, dove non è solamente un essere 1 + 1, ma si diventa un 2 che forma una realtà ed è una realtà a sé, una realtà che non è la semplice somma delle 2 individualità.

Ecco, da questo punto di vista tengo subito a sottolinea re… teniamo presente che parlando della coppia non è che vogliamo parlare dell’esperienza che noi potremmo dire di una persona che incontra un’altra e insieme pretendono di vivere o si aprono a vivere un’esperienza diversa. Ma quando si parla di coppia, si parla di 2 persone che nel loro incontro, nella loro scelta di vivere insieme, creano una 3ª unità, una 3ª realtà, e questa 3ª realtà, ripeto, non è la semplice somma di quello che può essere 1 + 1, cioè i 2 individui messi insieme, ma nasce qualcosa di veramente diverso, di veramente un di più diverso.

Ecco, sottolineo questo, perché anche nella riflessione che noi possiamo fare sia in funzione nostra, sia in funzione - per es. molti di voi sono genitori - quindi in funzione dell’educazione dei bimbi, dei figli quindi - questo qualcuno di voi dovrebbe già averlo sentito in qualche altra occasione, l’ho sottolineato – quello che influisce sul bimbo, sulla sua crescita, nel periodo infantile, non è solamente la presenza del padre e la presenza della madre, sottolineo questo perché oggi come oggi, queste situazioni si moltiplicano, diventano molto più frequenti, diventa molto più frequente il caso di genitori separati, quindi di genitori che affrontano situazioni in cui non riescono più a convivere insieme, e giustamente - e questo è già una grossissima cosa - il padre e la madre, i 2 genitori che in funzione del figlio tendono a mantenere un certo tipo di rapporto, se non altro permettersi che il figlio veda ambedue, che incontri ambedue; ecco, tenete presente, che comunque, la soluzione dell’educazione del figlio non sarà mai, in linea teorica, non avrà mai una risposta equilibrata e sufficiente solamente perché il bimbo vede il padre, e il bimbo vede la madre, cioè incontra ambedue, perché i 3 elementi … sono 3 gli elementi che influiscono sulla normale crescita del bimbo: la presenza del padre, la presenza della madre e la presenza dell’unione dei 2, quella che viene chiamata la struttura familiare.

Quindi nell’equilibrio della crescita della persona devono essere presenti tutti e 3. Quindi il Padre, come individuo; la Madre, come individuo; e questa individualità a 2, che il bambino recepisce semplicemente quando le 2 persone le vede insieme legate da un rapporto permanente di comunicazione; che è ciò che crea la struttura familiare. Ora, se viene a mancare questo, tenete presente che viene a mancare un riferimento importante nella crescita del bimbo. Questo, perché ve lo ricordo? Non perché vi facciate qualche paturnia in più o qualche senso di colpa in più per coloro che vivono una situazione magari di una separazione vissuta o che stanno vivendo, ecc., ma semplicemente perché nella valutazione degli stati, delle difficoltà, dei conflitti dei vostri bimbi che crescono, tenete presente che se un bimbo va in una scuola che non funziona bene, indubbiamente ne avrà

12 delle conseguenze. Quindi voi dovete valutare nel bimbo, e valutare quello che gli succede, le sue difficoltà, anche le sue reazioni, anche le sue aggressività … diciamo guardandole anche in quello che è il quadro delle cause che lo provocano. E così nella valutazione del figlio, tenete presente che se ci sono delle situazioni, magari inevitabili, ma ci sono, siate un pochino più comprensibili nelle sue reazioni; cioè non siate solamente quelli lì che … “il bimbo è inquieto, il bimbo è aggressivo, il bimbo è cattivo, è tutta colpa del bimbo.” No il bimbo è il riflesso di una situazione che già quando ha tutti gli elementi a posto, ha i suoi problemisi puòse poi non ha tutti gli elementi a posto chiaramente avrà qualche problema, qualche difficoltà in più. Voglio dire, almeno in questo atteggiamento puoi essere un attimo più comprensivi, per es.

Comunque, questo ci introduce in quello che può essere il TEMA DELLA COPPIA, cioè la coppia è un qualcosa di molto importante. Nel tema che io ho suggerito, nella tematica di questa sera, ho suggerito appunto che “coppia e le sue malattie”, ma NELL’INCONTRO DI COPPIA, nel vissuto di coppia,

c’è il futuro dell’individuo.

Cioè, abbiamo legato al tema della coppia quello che può essere il futuro della realizzazione dell’individuo. Vediamo che cosa si vuole sottolineare da questo punto di vista.

Perché giustamente, e qui altra precisazione, parlando di coppia chiaramente parliamo che qui siamo ... [magari potrebbe essere interessante vedere anche la percentuale, quanti siamo, al limite] ci sono quelli che qui non vivono bene il rapporto di coppia perché hanno separazioni in atto, separazioni alle spalle, conflittualità varie e quindi non vorrei che il discorso gli facesse diventare ancora un pochino più problematico, di quello che già è, la loro esperienza; ma qui ci sono anche persone che vivono soli; ci sono persone che non hanno questo tipo di rapporto di coppia. Quindi, nel parlare della coppia come futuro dell’uomo, quindi come un passaggio, non diremo obbligato, ma quasi, per un certo tipo di proiezione in avanti, non vorrei neanche che questi si sentissero gli anomali della situazione, quindi, quelli che sono completamente ... cioè tutto va impostato con estrema concretezza e con estrema serenità.

Su questo pianeta sono sempre esistiti i conventi, sono sempre esistiti quelli che vivono da soli, sono sempre esistiti quelli che impostano una vita da soli, quindi il discorso poi si fa più ampio e trova soluzioni, diciamo, svariate soluzioni, anche in altri aspetti; importante è capire il senso di base.

Altra precisazione, sto precisando tanto perché il discorso di coppia proietta molto in avanti. Tenendo presente, e questo lo so che non posso sperare molto nella totale chiarezza da parte vostra di questi concetti perché possono essere ancora nuovi, soprattutto perché per qualcuno di voi alcuni concetti sono ancora ipotesi, non sono ancora certezze.

Tutti noi abbiamo dentro, dicevamo, un maschile ed un femminile, come vediamo, l’abbiamo già anche visto, questo suppone che tutti noi abbiamo dalla nostra esperienza di vita, vite fatte con esperienza al maschile e vite vissute con esperienza al femminile, è inevitabile che sia così. Noi non potremmo mai conoscere la nostra realtà, sperimentare la nostra realtà che è fatta di maschile e di femminile, se non sperimentandola. Sperimentandola

13 cosa vuol dire? Che ci saranno i momenti in cui tu ti sperimenterai al femminile e ci saranno i momenti in cui ti sperimenterai al maschile. Il che vuol dire che può trovare una perfetta giustificazione, in questa tua vita, che tu non solo stia vivendoti al maschile, non solo che tu stia vivendoti al femminile, ma che tu stia vivendoti un certo tipo di esperienza di coppia, oppure che tu ti stai vivendo un’esperienza di impossibilità a viverti il rapporto di coppia.

Sono riuscito ad essere chiaro? Cioè voglio dire che nella vita di ognuno di noi ci può essere il momento di vita in cui l’esperienza che sei chiamato a fare è proprio quella di essere solo. Perché? Per capire cosa vuol dire stare insieme, molte volte bisogna masticare l’amaro dello star da soli. Cioè è attraverso l’opposto che valutiamo quello che non riusciamo a valutare direttamente.

Vi risulta chiaro capire questi concetti?

Ecco, tutto questo non è per giustificare niente, ognuno di noi si dovrà porre di fronte alla sua vita e vedere in questa vita che cosa gli si sta chiedendo? Quindi vedere se le scelte che sta facendo sono in proiezione di una realizzazione che lui sente veramente.

Però fatto questo, non assolutizzate il discorso per dire “allora bisogna vivere per forza in questa maniera o per forza nell’altra”, non esistono queste regole tassativanti, anzi, non esistono proprio, perché tutte le possibilità sono sempre delle possibilità reali che sono lì a nostra disposizione, quindi, secondo i momenti ogni possibilità diventa in realtà nostra. E questo anche per consolare coloro che, io lo dico molto ironicamente come battuta, coloro che si lamentano di vivere da donna oggi perché le donne sono tartassate, importante è che viviate da uomini, quando gli uomini stanno bene; perché se vivi da donna adesso perché sei tartassata; poi passano gli anni, passano i secoli, saranno gli uomini tartassati, se tu nasci uomo, sarai sempre tartassato. Quindi cerchiamo di capire bene le cose molto rapidamente È chiaro il concetto? Cioè, se noi dobbiamo vivere diverse situazioni, è chiaro che ci saranno periodi che saranno le donne ad tartassate e dei periodi in cui sono gli uomini tartassati\ DD/ mi ha colpito che tu abbia detto “l’amaro dello star da soli”, perché l’amaro?

GiBi per qualcuno è amaro star da soli, può risultare amaro, non e detto che debba esserlo, Allora torniamo al discorso da cui siamo partiti.

Cioè torniamo al punto che abbiamo lasciato lì, non in sospeso, ma a cui eravamo arrivati coN Il discorso del mese scorso.

Allora, eravamo arrivati, in qualche maniera, non diciamo in maniera perfetta … ESSERE UMANO, dicevamo che questo è l’elemento importante. Un Essere Umano, ognuno di noi è un Essere Umano, ma ognuno di noi è un Essere Umano, quindi fatto di Maschile e di Femminile, di questi 2 principi, dove l’altra volta ci leggevamo anche tutte le caratteristiche del Maschile e del Femminile, citando dalla rivista Riza, quindi noi siamo un Essere Umano che dentro di sé ingloba sia il maschile che il femminile. Quando questo Essere Umano viene guardato in senso ... diciamo cosmico, non in senso prettamente

14 esteriore, così come noi lo viviamo, il Maschile ed il Femminile dell’Essere Umano si concretizza in questi 2 principi che chiamavamo il SÉ e l’IO e questi sono i 2 principi fondamentali che si formano. Ecco questo e l’elemento importante. L’Essere Umano è fatto di 2 realtà, una realtà che si vede e che trova la sua sintesi in quel concetto di IO, che è il concetto di IO PSICOLOGICO, quello che noi umanamente identifichiamo come NOI STESSI, quando uno dice IO, dice: “IO ed il mio corpo, IO e la mia storia, IO e le mie emozioni, IO e i miei pensieri”, cioè tutto quello che è la sua somma di esperienza che noi diremmo umana.

Nell’Essere Umano c’è il SÉ che è quello che sta alle spalle di tutto ciò. Questo è un discorso che non stiamo qui adesso ad approfondire specificamente perché è un discorso che abbiamo approfondito a suo tempo.

Dicevamo che nel rapporto, e lì nasceva l’interesse di un discorso di coppia, nel rapporto di queste 2 realtà che si combinano in noi, il SÉ (per coloro che vogliono specificare il SÉ può essere chiamato SPIRITO, può essere chiamato l’ESSERE, può essere chiamato l’IO SUPERIORE, può essere chiamato DIO, la DIVINITÀ; e l’IO è invece tutto quello che è umano) si diceva che il SÉ nella nostra combinazione, è il Maschile, è l’attivo, è il maschile; mentre l’IO è quello che dovrebbe essere l’altro principio, quindi il passivo, il Femminile.

E vedere in questo incontro, il principio attivo ... tenete presente l’esemplificazione che facevamo: il SÉ è come se fosse il seme, e l’IO è come se fosse la terra dove viene seminato.

Quindi nella semplificazione della nostra esperienza esterna noi abbiamo l’esperienza molto evidente di una Terra, come principio assolutamente passivo e di un Seme che è il principio assolutamente attivo, dove la pianta che cresce, ciò che germoglia dalla terra è l’insieme, la somma di questi 2. È un Seme che trova la Terra disponibile, che lo accoglie, che lo alimenta. Quindi la Terra femminile che alimenta quello che è il principio attivo, schema genetico, potremmo dire, e dall’insieme dei 2 nasce la pianta, nasce quello che è stato seminato, nasce l’Essere.

Ecco, rapportato a noi, ecco che il Principio spirituale è il principio attivo, Maschile, quello che porta il progetto di vita, l’IO diventa la Terra dove Lui ha bisogno di manifestarsi, di calarsi, di trovare spazio per esprimersi. Coloro tra voi che hanno seguito, tanto per richiamare, tutto il discorso di Natale, della simbologia del Natale, la simbologia del Natale ci riportava a chiarire molto bene questi concetti dove, il concetto di FIGLIO DI DIO ci riproponeva questo principio (*), *{MASCHILE **{FEMMINILE e il concetto di MADRE VERGINE ci riproponeva questo principio(**). Dove una MADRE/TERRA/VERGINE se accoglie il PRINCIPIO DIVINO correttamente genera il cosiddetto … un UOMO COSMICO, il FIGLIO DELL’UOMO COSMICO, quindi l‘UOMO VERAMENTE REALIZZATO. Questo è il punto a cui eravamo arrivati, io adesso l’ho sintetizzato con uno schema estremamente succinto; da qui dicevamo che potrebbe essere interessante guardare la coppia, perché, quando noi ci troviamo a vivere la nostra vita, noi siamo soprattutto un IO. Noi praticamente, la nostra vita, lo spazio di esperienza dove noi la vediamo, la tocchiamo, la controlliamo, la constatiamo, la possiamo modificare, quindi dove ci rivediamo riflessi, la

15 nostra vita la viviamo attraverso questa realtà. È qui dove noi ci valutiamo equilibrati, squilibrati, malati sani, cioè in questa realtà IO, umana.

Non sto adesso a sottolineare di nuovo che l’IO, realtà umana, teniamo presente che noi la chiamiamo realtà “IO”, ma non confondiamolo con qualcosa di solamente psicologico. L’IO è l’insieme di CORPO, EMOZIONI e PENSIERO. Quindi l’IO è l’insieme di queste 3 realtà che si combinano insieme in quello che è il nostro spazio di esperienza. È qui noi che ci giostriamo la nostra vita.

Ora, attenzione! L’IO è una realtà di tutti noi, qui non è più una questione, l’IO ce l’ha l’uomo o l’IO ce l’ha la donna; l’IO ce l’ha l’essere umano. In tutti noi che siamo qua, maschi o femmine che siamo, abbiamo un IO, dove si combinano i 3 aspetti della nostra esperienza. Però cosa succede? Attenzione! In ognuno di noi questo Io si è concretizzato, fisiologicamente, in una struttura (nella struttura di pensiero, di emozione e di azione) in una struttura o femminile o maschile. È qui il 1° elemento da tener presente.

Quindi, in ognuno di noi la realtà umana è una realtà o maschile o è una realtà femminile.

Cerchiamo di sottolineare bene, anche se è un po’ un tornare in dietro, però è importante che vi risulti chiaro, perché poi il discorso può diventare molti interessante.

Allora, tenete presente, ce lo siamo ricordati già, se si è concretizzata al maschile la tua realtà, e quindi parlo di noi uomini, cosa vuol dire? Che siamo POSITIVI a livello di PENSIERO, NEGATIVI a livello EMOTIVO, POSITIVI a livello di CORPO (ve lo ricordate questo?); e in voi che siete qui donne, vuol dire che vi siete concretizzate come NEGATIVE a livello di PENSIERO, POSITIVE a livello EMOTIVO, NEGATIVE a livello di CORPO. Questo è molto importante da tener presente; volete vederne subito una correlazione pratica? Andando subito alle cose concrete? Uno degli elementi che nascono come rapporto di coppia, uno degli elementi preponderanti del primo impatto dell’incontro fra un uomo e di una donna, è la questione del rapporto sessuale; OK? La sessualità che s’impone. Molto le donne che lamentano: “voi uomini avete in testa solo una cosa.”, sappiamo che cosa, OK? Perché, se noi lasciamo parlare un uomo diremmo: “l’uomo pensa subito ad una certa cosa legata all’attivo, che coinvolge, in un certo senso, un certo tipo di esperienza fisica”, diciamo ANCHE fisica. Ma quando le donne dicono: “voi avete in testa solo una cosa!” Tenete presente il lato interessante; vuol dire: “voi avete in testa (livello

16 di PENSIERO, che si riflette immediatamente a livello di CORPO) solo una cosa!!”.

Ci pensate, e volete attuare; e siete voi uomini (parlo da parte delle donne), che siete capaci di volere questo anche senza sentimento.

Ci siamo? È chiaro, senza sentimenti, sono al NEGATIVO gli uomini con i SENTIMENTI DONNA GiBi

allora è vero! certo che è vero.

Ma, una cosa è che ci rendiamo conto che è vero, e una cosa è che troviamo, diamo una spiegazione. Perché quando tenderemo a non andar d’accordo, non possiamo prescindere da come siamo fatti, non possiamo prescindere dai dati di fatto. Ora, se sappiamo che sia vero, è che, è un dato di fatto, perché si funziona così, ma proprio perché funziona così ci siamo sempre scornati.

Perché la donna da una parte ha detto: “non capisco un uomo che faccia così” e pretendeva dall’uomo una certa cosa. L’uomo una certa cosa non lo sa fare con spontaneità, perché non ha la struttura per farlo, e quindi ci siamo trovati l’uno di fronte all’altro, senza mai trovare molte volte il punto di incontro.

La donna invece cosa è che chiede fondamentalmente? Il primo modo di stare insieme è che parliamo, ci coccoliamo, ci diamo l’affetto, un po’ di sentimento, qualche regalino, certo perché lei è positiva dal lato emotivo: lei vuole l’emozione, lei vuole la vibrazione, lei vuole la presenza … perché lei è attiva lì. A livello di pensiero non può elaborare direttamente come elabora spontaneamente l’uomo, e tantomeno, di conseguenza, a livello fisico.

Elemento un elemento molto importante. Ecco perché un rapporto di coppia non potrà mai reggersi solo sulla pura attrazione sessuale, sulla sola attrazione fisica. Ecco perché molti matrimoni saltano, e saltano molto più in fretta adesso. Perché, essendoci una maggiore, estrema facilità di esperienze in questo campo, chiaramente ci si soddisfa molto prima.

Se non avviene poi il MATRIMONIO a livello EMOTIVO e a livello MENTALE, è chiaro che la coppia salta. Perché man mano che passano gli anni, si relativizza, in scala, l’attrazione fisica (perché come tutte le cose di questo mondo; quando le cose sono di tutti i giorni poi si banalizzano. Puoi aver lì anche la principessa più bella di questo mondo, ma ... poi ti piacciono di più le altre principesse; perché se non altro sono qualcosa di diverso. Cioè questo avviene spontaneamente.

Quindi, se a un certo punto, relativizzandosi l’attrattiva fisica, non avviene un approfondimento di quello che è il rapporto emotivo, e quindi, mano a mano si va avanti, anche il rapporto emotivo si relativizza, perché la partecipazione emotiva alla vita, per es., quando hai 40/50 anni, non può essere la partecipazione emotiva di quando ne hai 20!

Quindi, quando arrivi ai 40/50 anni la partecipazione alle cose diventa soprattutto mentale. Cioè, diventa soprattutto un’elaborazione di idee, di comprensione, di saggezza, si direbbe, … si dovrebbe arrivare.

Quindi se il rapporto, non va, in scala, a perfezionarsi, effettivamente, nel migliore dei casi abbiamo i rapporti che vengono trascinati avanti perché non hanno il coraggio di

17 separarsi e quindi stan lì ... lui va all’osteria, l’altra ha i suoi hobby o cose di questo tipo, molti casi che vivono assieme ma non convivono umanamente, cioè profondamente. In altri casi, adesso c’è più libertà, ci si separa o cose di questo tipo, oppure si vivono situazioni estremamente conflittuali.

Ecco, già questo ci dice quanto può essere importante il discorso del rapporto di coppia.

Quindi, noi siamo un IO … e questa era una esemplificazione per dirvi come la comprensione delle cose ci può portare, nella misura in cui le abbiamo chiare, a poter gestire molto meglio le nostre esperienze e quindi è dargli il vero valore, e quindi chiaramente riuscire a vivere esperienze estremamente più creative.

Quindi, siamo un IO; ognuno di noi però si è concretizzato in una maniera o nell’altra, questo vuol dire che noi ci siamo potenziati in una parte di capacità e non siamo potenziati in un’altra parte di capacità. Quindi che siamo predisposti a poter rendere molto in un certo campo, ma rendere molto meno nell’altro campo. Però tenete presente, già questo tipo di rapporto di forze ci dice che essere al femminile, vuol dire essere in un rapporto di forza minoritario … dal punto di vista dei criteri sociali con cui noi viviamo. Perché? ………

Lo so che la cosa è dura da mandare giù, ma nella nostra cultura purtroppo è così. In un’altra cultura potrebbe essere diversamente. Perché la nostra cultura è impostata al maschile, ne abbiano già parlato due mesi fa. LA NOSTRA CULTURA HA ESASPERATO IL MASCHILE, l’efficienza, la produttività, la creatività, il guadagno, tutto quelle che è azione esterna. Quindi avendo esasperato il valore nell’attività esterna, chi è più predisposto all’attività esterna, alla produzione, alla creatività, al consumo ed a tutte queste cose? L’uomo! Ce li ha lui 2 elementi positivi, la donna ce ne ha 1 solo.

E soprattutto pensando che ... là dove la società dà valore, è alla realizzazione fisica delle cosa … costruzione di macchine, costruzioni di tecnologie, quindi qualcosa che sia efficace a livello esterno; dove quindi per fare questo c’è bisogno di un certo tipo di pensiero … l’uomo si ritrova ad essere privilegiato in tutto questo. Giustamente qualcuno dice: “questo è così perché è stata creata la società dal gruppo maschile.” Tutto quello che volete, però è un dato di fatto. Quindi, teniamo presente che questo pone la DONNA in uno stato di INFERIORITÀ da questo PUNTO DI VISTA. Ma abbiamo parlato dei VALORI SOCIALI. Spostiamoci … sono elementi un po’ forse slegati per qualcuno, ma a poco a poco riuscite a metterli insieme.

Ma la nostra vita non è fatta solamente di lavoro, non è fatta solamente di efficienza, non è fatta solamente di produttività, è fatta anche di qualcosa d’altro. Esempio concreto.

Nella nostra vita lo spazio … l’abbiamo detto è … la scienza che cosa è? Maschile o Femminile? Maschile. La religione che cosa è? È femminile. Allora!

Mentre quando si parla del campo della scienza che porta l’uomo a produrre, abbiamo l’uomo privilegiato, quindi quando si parla del mondo concreto l’uomo è privilegiato; quando si parlerà del mondo non concreto, del mondo interiore, della religione, dell’intuizione profonda, dell’aldilà - diremo -, dell’aldisopra, ciò di tutto quello che fa riferimento al mondo profondo, che in fondo potrebbe anche essere il più reale … chi è privilegiato? È giustamente la donna; proprio perché avendo meno legami col mondo esterno è privilegiata

18 lei. Se qualcuno ha qualche dubbio: le chiese son più piene di donne o di uomini? Di donne, non ci avete mai fatto caso?

Il Metodo Silva è frequentato più da donne o da uomini? Donne!! Abbiamo uno dei poche casi, non è il primo, credo che sia nella mia storia il 3° caso, ma il 3° di 12/13 anni di corsi, facendo calcolo che la media sono almeno 10/12 corsi all’anno, calcolati i corsi, è forse il 3° corso, fatto a Verona in questi giorni, 13 uomini e 13 donne ma è una cosa straordinaria. Perché in media il rapporto è 20-25% uomini, 75-80% donne.

DD GiBi

ci sono anche molte di più donne che uomini? molte di più no. Un 2%.

Tutto questo per chiarire che cosa? Che anche il concetto di sentirsi uomini o donne, e quindi in vantaggio o in svantaggio, è una cosa relativa. Perché io direi: nel momento in cui noi fossimo inseriti in una società diversa dalla nostra, … già per es., parzialmente, la società per es. orientale è diversa; la società orientale in qualche modo, ha qualche sfumatura diversa, è molto meno legata all’efficienza. Molto meno, ma relativamente, perché stiamo occidentalizzando tutta l’umanità, si sta occidentalizzando tutto il pianeta Terra; quindi ci si sta ponendo a sintetizzare tutto intorno al nostro produrre.

Tutto questo per dirci: questo è come noi siamo fatti.

Quindi, quando noi ci poniamo il problema della coppia, il problema della coppia vuol dire far sì che un uomo ed una donna si incontrino e vivano un’esperienza d’insieme. Ora se un uomo ed una donna si incontrano per vivere un’esperienza insieme, ecco qui che ciò che ne risulta – dicevamo - dovrebbe essere una 3ª realtà, ma qui l’elemento importante da tener presente è che il 1° passo perché si incontrino e creino questa 3ª unità di un rapporto di coppia veramente equilibrato, la prima esigenza qual è? Che sarebbe poi quella che ci dice dove sono le vere malattie che nascono in questo tipo di incontro fra 2. La prima ESIGENZA FONDAMENTALE qual è, PERCHÉ ci SIA la COPPIA? È CHE L’UOMO SIA UOMO E CHE LA DONNA SIA DONNA Notate, NOI CI RIDIAMO, ma io vorrei che calassimo dentro. Cosa vuol dire che la donna si donna e che l’uomo sia uomo?

Cioè che l’uomo sia POSITIVO a livello PENSIERO sia NEGATIVO a livello EMOTIVO sia POSITIVO a livello FISICO, poi scivoliamo in avanti per dire come ognuno di noi può riequilibrare in sé gli elementi.

Perché l’uomo più acquisterà l’elemento femminile e più si adatterà ... lo vediamo dopo cosa vuol dire, ma l’uomo deve essere uomo, la donna deve essere donna.

Nel momento attuale è facile dire: “Uomo sii te steso. Donna sii te stessa.”

Sarebbe più facile se un uomo potesse vivere se stesso in funzione di un mondo che si crea lui, e la donna fosse se stessa in funzione di un mondo che si crea lei! Ma noi quando nasciamo, uomini o donne, ci troviamo ad essere o uomini o donne in funzione di una società che ci accoglie. Non è per vivere in uno spazio ristretto che è casa tua, vivere fra le quattro mura di casa tua. Tu vivi in una società che ti marca già delle direzioni, dei

19 valori, ed è quello che abbiamo già sottolineato.

Oggi come oggi, il valore è legato molto all’efficienza esteriore, alla produttività esteriore, alla creatività esteriore. Quindi, quando tu come IO PERSONALE .. e io lo chiederei, dov’è che noi - e qui la domanda è per tutti - ci sentiamo veramente realizzati?

RISP Sul lavoro.

Gibi ci sono altre cose dove ci potremmo sentire veramente realizzati?

RISP Nel rapporto con i figli.

GiBi cioè veramente, uno dei rapporti fondamentali che ci fa camminare in mezzo la mondo cori una certa soddisfazione, non è il PRESTIGIO? Nel piccolo e nel grande!

Prestigio vuol dire che tu senti che le persone che ti guardano e che ti conoscono, ti stimano.

Sono molte le donne qui presenti che vengono stimate dagli altri per il fatto di essere madri?

Sono molti, quelli presenti fra di noi, che sono stimati dagli altri per il fatto di essere padri?

Possiamo stimarli fondamentalmente se hanno una bella posizione sociale, possiamo stimarli se hanno un buon conto in banca, possiamo stimarli se vanno in giro con una bella automobile … potremmo andare avanti. Lo so che noi poi teoricamente diciamo di non crederci a queste cose, ma quello è il dato di fatto!

Che tu sia parzialmente al di fuori di questo, la società che ti circonda dov’è che tu senti che ti valuta? Che ti supporta? Che ti guarda con ammirazione? Forse perché hai messo al mondo 5 figli invece di 2?

Lo citavo esattamente nei giorni scorsi, nei giorni scorsi ne parlavo perché era uscito il tema, è una cosa curiosissima. Perché dai discorsi che stiamo facendo, stavo proprio facendo il discorso dell’importanza di un essere umano che nasce, e a quel punto l’essere umano che nasce è un grandissimo valore e non c’è più l’importanza che nasca femmina o nasca maschio, perché ognuno è maschio e femmina contemporaneamente, nasce secondo le sue necessità per fare un certo tipo di cammino.

Tantissime le donne che, giustamente, si lamentano di essere donne o di come sono trattate o di come la società le tratta, di come l’ambiente le tratta; noi ci stiamo divertendo in questi mesi … siccome sta per nascere la terza figlia, arriva la notizia: “ah! ho saputo che ... ma è maschio o femmina?” “Femmina.” “Ancora!” “Maschio o femmina? Ah ma proprio il maschio non viene!” Ed io rispondo: “Ma perché deve venire maschio, non capisco!”

Notate, bisogna ritentare fino al maschio.

Alla gente sfuggono certe cose in una maniera incredibile! Cioè in realtà, molte persone … se fossero i maschi, io potrei anche capire … maschilismo ... il maschio; ma sono molte donne, che si lamentano di essere donne, ma in realtà quello a cui stanno dando valore è avere il maschio. Il che vuol dire che non solo, non ti vivi bene l’essere donna, ma ti stai proiettando che la vera realizzazione su questo pianeta è essere uomo! Allora ti sei tagliata proprio le gambe del tutto.

20 Oppure: “Ah sì, è molto meglio avere le femmine perché almeno … - alla madre - … aiutano in casa.” Sono quelle cose assurde, completamente assurde.

Questo per sottolinearvi, come noi in realtà non abbiamo il rispetto degli esseri come esseri umani, ma viviamo una cultura dove abbiamo assolutizzato un modo di essere, e stiamo svalutando l’altro.

Ora, per questo ve lo sto dicendo, siccome questa supervalutazione di un criterio e svalutazione dell’altro non è una questione solo degli uomini, ma è una questione generale … e lì nascerà uno dei grossi problemi del rapporto di coppia, perché il femminile non è mai vissuto bene, cioè non è l’essere umano sentito globale, completo, che sta vivendo se stesso e da femmina sta vivendo un suo cammino stupendo e non può viverlo che così.

Allora noi, eravamo arrivati, per un buon rapporto di coppia, la donna che sia donna e che l’uomo sia uomo. Ma in una situazione sociale di questo tipo, cosa succede? Che le donne vogliono far funzionare le fabbriche, le donne vogliono far funzionare le grandi imprese, la professionalità del manager non deve essere solamente degli uomini. Quindi la donna chiede di assumere un atteggiamento POSITIVO a livello MENTALE di direzione, cosa che sottilmente sarebbe il massimo, se non diventasse però l’imitazione dell’uomo. Un pensiero fatto al maschile in un corpo femminile è qualcosa di mostruoso, è qualcosa di distruttivo Quindi ci ritroviamo esattamente che per la tendenza dei valori sociali, la tendenza è: la donna che fisicamente finisce per voler imitare l’uomo, non sono gli uomini che vanno in gonna, ma sono le donne che vanno coi pantaloni (è banale la cosa, se volete, ma in realtà sottolinea la tendenza della donna a voler copiare l’uomo); in più, nell’educazione che abbiamo, la donna essendo positiva, il suo punto di forza è proprio l’emozione … per forza è la sua ricchezza. Quindi che la donna pianga di più, che la donna rida di più, che la donna sia quella che vive molto di più le emozioni … è la sua bellezza ... ma al bambino che piange si dice: “non fare la femminuccia.” Cioè il fatto di vivere le emozioni lo si stigmatizza come una debolezza, una fragilità e quindi lo si mortifica anche nella donna. Alla donne che piange, che vive le emozioni, si dice: “beh! robe da donne, son sempre lì che piangono” e quindi sono elementi che chiaramente non aiutano assolutamente l’essere donna.

In questa situazione chiaramente la coppia non può esistere, una coppia equilibrata, perché per essere una coppia equilibrata ci vuole la complementarietà MASCHILE FEMMINILE qui c’è il PIÙ ( PENSIERO ) e qui ci deve essere il MENO qui c’è il MENO ( EMOZIONE)e qui ci deve essere il PIÙ qui c’è il PIÙ ( AZIONE ) e qui ci deve essere il MENO Questo è il punto di partenza.

Quindi quando si parla di problema di coppia, il 1° PROBLEMA di coppia è la NON FEDELTÀ A SE STESSI; cioè il problema di coppia è LA CONFUSIONE DEI RUOLI. Quando uno o l’altro non riescono a rispettare i rispettivi ruoli. Sempre questo succede perché chiaramente nel nostro sistema sociale il ruolo maschile tende a sopraffare l’elemento femminile: questo è vero, è scontato questo. Però questo è importante capirlo perché determina le grandi difficoltà del rapporto di coppia.

E proprio per questo, che per la difesa di questo, avviene che il rapporto di coppia, che

21 dovrebbe essere il rapporto più bello, più entusiasmante, basato sull’amore, sull’affetto, ecc., è diventato un contratto, per cui nel rapporto di coppia ... stabilisci le norme, stabilisci le leggi, stabilisci la separazione dei beni, stabilisci determinate cose, perché non c’è questo reciproco rispetto, questo reciproco amore. E quindi siamo di fronte ad una situazione estremamente delicata.

Sottolineiamo, tutto questo perché? Se noi torniamo in dietro …

Noi come esseri umani, siamo un SÉ DIVINO, IMMORTALE, ETERNO e c’è una TERRA, IO mortale che è l’elemento femminile. Questo cosa ci dice? Che nel prendere forma maschile l’IO, diventa immagine del SÉ; nel prendere forma femminile, l’essere umano, diventa immagine della TERRA, del passivo. A tutti ci tocca alternativamente, ogni tanto.

Quindi non è una cosa che: “ah! disgrazia per me essere donna!” o “che fortuna per me essere uomo”. No! Perché chi è uomo oggi poteva essere donna prima; chi è donna adesso poteva essere uomo prima. Quindi uno diventa l’immagine fisica del SÉ, l’altro diventa l’immagine della TERRA, dell’elemento femminile. Da questo cosa deriva? Che se l’uomo, il maschio, non trova un buon rapporto con il proprio contrario, la sua tendenza qual è? È quella di fare il Padreterno! E qui siete d’accordo. È colui che deve avere sempre ragione, e fa colui il quale deve sempre dirigere; certo nell’esasperazione! Perché d’altronde lui è l’immagine di quello che è l’attivo, il creativo, l’immortale. Cioè diventa il concreto della parte attiva, e quindi la sua esasperazione è fare il Padreterno, è fare il Dio … che tenderà ad assoggettare l’altro a se stesso. Cioè il principio, l’archetipo dove è logico che un seme è l’attivo e la Terra è il passivo, la Terra è a disposizione di .... Questo quando viene esasperato, chiaramente cosa abbiamo? Da parte dell’uomo il voler fare il Padreterno; da parte della donna, quando si esaspera al femminile, diventa la serva, cioè diventa quella succube, diventa quella che è capace di sopportare l’assurdo pur di ..., anche questo è vero. Notate quindi, gli elementi come se noi li comprendiamo li potremo gestire; adesso vediamo qual è la conclusione di gestione a livello di coppia. Ma se non comprendiamo questi elementi, chiaramente diventano esasperanti: uno si esaspera nel DOMINIO e l’altra si esaspera nel SERVILISMO.  Questo sarà un DOMINIO DISTRUTTIVO perché tutta la realtà la rapporterà a sé distruggendola;  questo è un SERVILISMO DISTRUTTIVO perché distruggerà se stessa, perché distruggerà il proprio IO, non avrà più un principio di identità.

LA SOLUZIONE DOV’È?

LA SOLUZIONE è … e qui dal punto di vista simbolico è una cosa stupenda. Dal punto di vista SIMBOLICO la SOLUZIONE è questa. Dal punto di vista simbolico la soluzione sono i 2 principi che si incontrano armonicamente e creare un’armonia di unione. Quello che noi viviamo normalmente, simbolicamente parlando, è questo

 

(i 2 principi in contrapposizione); quello che saremo chiamati a fare è questo.

22

 Ma proviamo a vedere, con termini, poi ragionateci sopra. Spiegati in termini questi, sapete cosa potremmo dire?

Questo è il triangolo dell’ACQUA  Questo è il triangolo del FUOCO  Questo è il principio MASCHILE, il fuoco , questo è il principio FEMMINILE, l’acqua .

In parole si dice: il FUOCO deve diventare un FUOCO CHE BAGNA e l’ACQUA deve diventare un ACQUA CHE BRUCIA. Ecco, voi scrivetevi questa cosa qui, apparentemente contraddittoria … vi sta, in parole esprimendo, quella che è la possibilità di un rapporto di coppia equilibrata. Cioè, il Maschile, che è Fuoco, diventa il principio che bagna, cioè che ha sposato in sé il Femminile; e il Femminile diventa l’Acqua che Brucia, cioè che ha sposato in sé il Maschile.

In fondo, concretamente, cosa vuol dire?

Colui che è maschio, che è al maschile, e che è destinato a dominare, perché è il principio del dominio, dovrà essere colui che usa il proprio potere mettendolo al servizio.

Mentre, colei che ha la struttura di essere al servizio, della dipendenza, deve diventare colei che alimenta, cioè nella sua passività diventa attiva, cioè che alimenta il principio opposto, cioè diventa una dipendenza attiva. Vi faccio un esempio: avete mai sentito dire che alle spalle di un grand’uomo c’è sempre una grande donna? Cosa vuol dire che c’è sempre una grande donna? Che l’uomo che ha le brillanti idee, le brillanti decisioni, che ha la capacità di dirigere una nazione o qualunque cosa in modo brillante, la sua brillantezza di sole che appare all’esterno, sarà qualcosa che è maturato e matura, nei momenti di solitudine, nel suo rapporto personale, interiore, solo con sua moglie, con il suo piccolo ambiente, perché sarà là dove lui dovrà maturare la capacità di essere equilibrato quando si presenta da presidente a dirigere la nazione. Un grande uomo non inventa le cose così davanti al microfono, ma le matura. Nel momento di maturazione, nel momento di riflessione, che è un momento femminile, nel momento di interiorizzazione che è quando matura ciò che poi decide di fare … se ha una donna al suo fianco, giusta!, che quindi non è la donna che vuole apparire più di tanto, ma è la donna che in quel momento in cui lui, che non è fatto per interiorizzare, che non è fatto per la grande profondità interiore perché non ha la struttura, ma quello sarà il momento in cui sarà … chi ha al suo fianco che lo alimenta, che gli dà l’equilibrio, che gli dà l’intuizione, che gli dà il complemento. Anche se poi chi appare magari è solo lui. Tanto per fare un esempio. Ecco allora che qui abbiamo colui che nella sua capacità di dominio si mette al servizio di … Notate, l’abbiamo detto:  nell’esasperazione del femminile è essere serva,  la realizzazione del maschile è essere un re al servizio.

Difatti, per chi vuole il collegamento, nei Vangeli si dice “chi è il Primo, sia servo di tutti” è come esempio di azione, chi era primo, in quella cena così famosa che da 2000 anni se ne

23 sta parlando, e non c’è cena di cui si sia parlato tanto, Lui si è preso e si è messo a lavare i piedi agli altri, che è un mestiere da servi. E voleva significare esattamente quello … non voleva dire smettere di essere il Primo o il Maestro, voleva dire essere Maestro nella maniera giusta. Esattamente come dall’altra parte vuol dire esserci a disposizione, ma in modo attivo, non in modo dipendente, apportando la propria ricchezza e la propria spinta, e che solamente una donna può portare a quei livelli.

Allora, se questo avviene, avviene nel rapporto di coppia.

Allora, se questa doppia, diciamo, doppia coscienza di ruolo, si realizza, allora sì la coppia diventa una coppia di 2 persone che si incontrano e che creano quel quid, quel 3° elemento di cui noi stiamo parlando.

Torno rapidamente, poi preferisco rispondere a vostre domande, il tema diceva: È SOLO NEL RAPPORTO DI COPPIA CHE C’È IL FUTURO DELL’UOMO. Perché? (E qui c’è l’elemento dove sicuramente forse vale la pena che noi ci torniamo poi la prossima volta. Perché fino adesso io vi ho spiegato i principi generali della questione.)

In realtà, ognuno di noi che siamo qua, e che la maggior parte di noi viviamo questo rapporto di coppia, sappiamo quanto è difficile il rapporto di coppia; sappiamo quanto il rapporto di coppia mette a prova; a tutti i livelli, credo di non dire niente di nuovo, vero?

Allora, tutto questo cosa dice? Perché mi mette così a prova il rapporto di coppia? E allora torniamo indietro rapidamente.

Il mio equilibrio personale, l’equilibrio di ognuno di noi, dipenderà dal modo con cui si equilibrano in noi questi 2 elementi: il SÉ e l’IO, in modo globale.

Quando io prendo in considerazione l’IO, l’equilibrio personale in ognuno di noi, si rifletterà nel modo con cui saranno in collegamento equilibrato il mio Maschile con il mio Femminile, il mio principio attivo con il mio principio passivo.

Cioè la realizzazione personale, lo si dice spesso, si realizza nella solitudine; cioè ognuno se la deve smazzate da sé. Cioè questo vuol dire che io devo essere capace di combinare i miei elementi perché in me c’è l’attivo e c’è il passivo, in me c’è colui che domina e colui che piange, in me c’è colui che è estroverso ed è introverso, e quindi io debbo rapportare queste 2 realtà in equilibrio, cioè devo sposare dentro di me, ecco perché si dice, giustamente, che tu devi celebrare delle nozze esterne, ma poi c’è il momento in cui dovrai celebrare le nozze interiori, le nozze mistiche che mettono in relazione equilibrata i tuoi 2 elementi interiori.

Però in questo momento in cui noi siamo sufficientemente ignoranti di noi stessi, queste nozze interiori, questo incontro del Maschile e del Femminile a livello interiore, per noi diventa praticamente precluso, non è attuabile. L’unico passo vero di attuazione di questo, che cos’è?

Che colui che è Maschio incomincia a trovare un principio di rapporto con il femminile attraverso una donna che rappresenta il Femminile.

E colei che è Femmina, incomincia a trovare una possibilità di rapporto con il suo Maschile, con una persona che rappresenta il Maschile.

Cioè, io amando mia moglie - ve lo dico così -, cioè amando una donna, amo quella parte di femminile che è in me. Io nello sforzo che dovrò fare per capire la donna che sta con me, è lo sforzo che sto facendo per capire il femminile che è in me. Quindi, quando io riuscirò

24 a perdonare la donna che è al mio fianco e che può aver fatto quello che ha fatto, starò semplicemente riuscendo a perdonare il femminile in errore che è in me. Cioè la prima forma che io ho per contattare quella parte di me che mi sfugge, è facendolo attraverso questa parte che si proietta in una seconda persona fuori di me, dove io quindi questa parte che, se guardassi direttamente me non riesco a concretizzarla, non riesco a definirla, questa parte si proietta, si definisce, in qualcuno che mi sta di fronte. Ecco perché si dice che giustamente la donna che hai al fianco, o l’uomo che hai al fianco, sono fondamentalmente un riflesso di quella parte nascosta di te. Quindi, tutto lo sforzo che fai per stabilire un rapporto equilibrato di coppia con l’altro, in realtà è un cammino con cui stai cercando di stabilire un rapporto equilibrato fra i 2 elementi in te, e questo nasce appunto da che cosa? Dal fatto che tutto quello che in te è nascosto, è occulto, è inespresso, in realtà è una parte con cui noi non abbiamo dei buoni rapporti, perché lo sentiamo nemico, perché lo sentiamo estraneo, perché lo sentiamo conflittuale, perché mette in discussione la nostra razionalità.

Ed ecco allora che, in genere, è quello che avviene proprio in un rapporto di coppia, anche a livello fisico: l’altra persona, chi sa perché, gli vuoi bene, l’hai pensata, l’hai immaginata, l’hai elaborata … quando ti ci metti insieme a viverci a lungo, è sempre puntualmente la persona che ti mette in discussione, con la quale non riesci ad andar d’accordo pienamente, con la quale c’è un sacco di scontri, un sacco d’incomprensioni, cioè non è mai fondamentalmente la persona veramente che cercavi. Ma questo è giusto che sia così; perché mai nessuno su questo pianeta troverà una donna con cui convivere o un uomo che non gli presenti problemi. Perché sposarsi con una donna o un uomo che non ti presenta problemi è inutile! Perché non realizzeresti niente. Non faresti un passo avanti. E siccome qua si viene per apprendere, per forza ti devi incontrare con qualcuno che ti obbliga ad andare avanti.

Quindi al limite scegliamo di essere monaci, se vogliamo eventualmente precluderci, per il momento, la cosa, ma la rimandiamo solo, ma non la realizziamo.

Ecco allora che da qui potresti tirare tutte le conclusioni.

Come in un rapporto di coppia, non è la valutazione egoistica: “fino a quando mi serve, fino a quando mi è utile, fino a quando …”, allora ci sto; e quando non mi serve, non mi è utile o mi mette in discussione, me ne vado.

Ma è proprio quando una persona ... se ti capita di averla scelta, di trovartela lì, ti propone delle problematiche, è importante che tu stia lì ed affrontare quelle problematiche e risolverle. Perché solo in questa maniera diventerai capace di andare oltre, e di vivere il rapporto in sé con gli altri in un’altra maniera.

Questo è il discorso su cui vorrei tornare; penso che questo sia un discorso che non è sufficiente.

Voglio semplicemente ricordarvi quanto questo discorso può essere portato avanti, tanto nessuna sera esaurisce le problematiche dell’esistenza umana.

Tenete presente che in questo rapporto di coppia, c’è un IO che si rapporta con la realtà e quindi ha rapporto a 2, in questo rapporto a 2 è molto interessante: il rapporto dell’IO che ha a 2, con chi ce l’ha?  l’IO con il SÉ; il SÉ è quella parte interiore di te;



  

25 l’IO ha un rapporto a 2 con la natura: la natura chiamala quella che in te si manifesta come istinto, la legge della natura. Tu hai un rapporto con questa realtà; dove si manifestano i tuoi bisogni, per es. empio, i più fondamentali; l’IO ha un rapporto con il lavoro, là dove tu esprimi parte di te stesso; l’IO ha un rapporto con l’individuo con cui forma coppia, con il partner;

MA …

 l’IO ha un rapporto di coppia con il figlio;  l’IO ha un rapporto di coppia con i genitori … … e potremmo andare avanti a specificare altre cose, ma penso che queste siano le più importanti.  L’IO nel rapporto al SÉ è FEMMINILE, SEMPRE!  L’IO nel rapporto alla natura dovrà essere sempre Maschile; perché tu dovrai dominare, dirigere la natura, non dovrai subirla.  L’IO di fronte al lavoro è sempre? … Maschile.  L’IO di fronte ai genitori? All’inizio è Femminile, è passivo inevitabilmente; ma dovrà diventare capace di essere Maschile. Ed ecco allora che con l’adolescenza l’unica alternativa dell’IO PERSONALE verso i genitori sarà la ribellione. La ribellione è smettere di fare il passivo e cambiare ruolo.  E con il padre, l’abbiamo sottolineato poco fa, qual è il problema.  Con il figlio? L’IO dovrebbe essere attivo con il figlio, salvo - è qui l’elemento importante - quando il figlio diventa autonomo ..., è attivo per portare il figlio all’autonomia e quando il figlio è autonomo ... MOLLARLO!! Né più attivo, né passivo, ma essere compagni di viaggio; ma smetterla di fare il padre e smetterla di far la madre.

Notate quanto può arricchirsi il progetto di un rapporto tra 2 realtà? Protagonista è l’IO, ma L’IO SI RAPPORTA CON TANTE REALTÀ,

DOVE DEVE RIUSCIRE A SAPERSI GESTIRE SECONDO I RUOLI E SECONDO LE ESIGENZE.

Ma questa elasticità di gestione non è una cosa naturale, è una cosa che uno acquisisce con la maturità, prendendone coscienza, perché … una volta devi essere passivo, un’altra volta devi essere attivo, un’altra volta devi essere equilibrato, un’altra volta devi essere così, altre volte devi essere cosà …

LA VITA È UNA CONTINUA MESSA IN DISCUSSIONE DEI PROPRI RUOLI. Ed ecco allora che nella nostra cultura che tende invece a fossilizzarci nei nostri ruoli, a irrigidirci nei nostri ruoli, che cosa succede?

Un IO che ha educato un figlio per 14, 15 anni, come IO Maschile (Padre/Madre), fa fatica a lasciare il figlio libero, e vuol continuare a fare il padre/manager anche quando il figlio è adulto, con tutti i problemi che nascono.

L’IO che dovrebbe imparare a gestire la natura, l’istinto, i propri bisogni, in realtà di fronte alla natura, siccome la natura è un riflesso del SÉ, facciamo fatica ad imporci, ed allora arriviamo a volte a giustificarci: “ma questa cosa mi viene spontanea, questa cosa è

26 istintuale … quindi è giusta, quindi è buona.” NON È VERO? Chi l’ha detto? Se tu fossi un cane o un gatto, si! Perché un cane o un gatto vivendo equilibratamente la legge della natura, non esagera, rimane nei limiti della legge. Ma tu che sei creativo, non rimani più in questi limiti, quindi tu devi imparare a gestire il fenomeno della natura. Giustamente si diceva, è un cavallo che va cavalcato.

Esattamente come invece quando andiamo in chiesa a pregare, ci mettiamo di fronte alla vera realizzazione profonda personale, tutto il nostro IO con questa complessità deve diventare la Terra Passiva a disposizione di un Progetto di Vita che è stato pensato previamente in noi; e lì ci vuole il massimo della Passività.

Notate come la cosa diventa ricca e complessa … lo riprenderemo. A questo punto … qualche domanda da parte vostra, puntualizzazioni, domande, questioni, partecipazioni … partendo dal fatto che non abbiamo risolto niente

DOMANDE DD GiBi

(sul partner) in teoria quello che tu dici è vero, perché nel rapporto uomo donna, è esattamente un rapporto sperimentale per acquisire un certo tipo di equilibrio fra il maschile ed il femminile. Ed infatti, questo l'abbiamo già spiegato in altre occasioni, molte volte sia per l'uomo che per la donna, quelli che noi diremmo gli errori in rapporto alla coppia, quindi l'infedeltà o altri elementi, sono molte volte espressione dell'incapacità che uno o l'altro o tutti e due hanno esattamente di vivere questo equilibrio nei due elementi.

Segue .........

GiBi l'equilibrio è, l'equilibrio lo trovate ... l'abbiamo già spiegato ... l'uomo è importante che sia attivo a questi 2 livelli e passivo qua, la donna è importante che sia passiva a questi 2 livelli e attiva qua.

Segue .........

GiBi l'inizio del nostro equilibrio lo troviamo nel rapporto col partner. Un rapporto d'equilibrio da soli in questo aumento è francamente una cosa non molto ipotizzabile, se non come momento di preparazione.

Questa realizzazione di rapporto equilibrato non si esaurirà certo in una vita!

Segue .........

GiBi io penso che uno che avesse questi elementi molto equilibrati, se fossero veramente molto, molto equilibrati ... rarissimo che nasca su questo pianeta. Se ha questi elementi equilibrati potrebbe essere l'individuo ... piccola percentuale di individui ... che hanno la funzione di vivere da soli e che vivono una funzione sociale molto importante.

Perché, se è molto equilibrato, è chiaro che essendo molto equilibrato non ha bisogno dello specifico rapporto di coppia. Per esempio, i veri mistici, i veri.

DD

se in ogni elemento, esiste il maschile ed il femminile, nel momento per esempio che io mi avvicino al partner, anche lui ha l'elemento maschile e femminile ... faccio fatica a seguire questo ... il discorso dell'equilibrio del mio elemento maschile e femminile in

27 rapporto al suo elemento maschile e femminile; a meno che la persona che io incontro sia esclusivamente femminile mentre io sono maschile e femminile, dove la parte mia femminile sia preponderante ...

GiBi nella misura in cui le due persone che si incontrano, o una o tutte e due, non hanno un buon equilibrio fra maschile e femminile, in quel rapporto di coppia ci saranno più problemi da risolvere.

Segue se io ho già un buon equilibrio fra maschile femminile, non ho più bisogno di sperimentare il rapporto di coppia …

GiBi ma se uno avesse veramente un buon equilibrio, raro che nasca su questo pianeta.

Tenete presente che noi diamo molto per scontato di aver acquisito certi tipi di equilibrio semplicemente perché troviamo a livello esterno un certo tipo di adattamento che possa andare fondamentalmente bene. Questo non vuol dire avere l'equilibrio della coscienza del maschile e del femminile, questo può voler dire semplicemente in questi 80 anni di vita di esperienza, tu hai un certo tipo di equilibrio nei tuoi elementi: può andare benissimo per questa vita e può andare benissimo per questa vita che uno viva da solo, l'ho detto prima, ma questo non vuol dire che sia equilibrato al punto di non aver bisogno di mettersi poi o in discussione o in un rapporto creativo che lo possa portare, in proiezione, più avanti.

Il discorso, ve l'ho detto prima, non va impostato come discorso da esaurirsi in 80 anni di vita, perché non lo esauriresti mai. Se noi vorremmo pretendere di esaurire tutto questo discorso in una vita, diremmo onestamente che non lo esaurisce nessuno. Guardiamoci intorno a vedere qualcuno che possa dire di essere un modello di realizzazione completa nei propri elementi.

Volete un esempio? Di quanti santi, di cui si dice che siano stati santi e che possono aver fatto anche cose veramente meravigliose, si dice però che avessero ... permettetemi il termine, tanto per capirci subito ... un pessimo rapporto con il femminile? .... Un esempio c'è l'avete in padre Pio, senza togliere niente alla sua grandezza. Con le donne ha avuto delle reazioni, a volte, estremamente severe; completamente, dal punto di vista esterno, perlomeno discutibili.

Siamo noi che pensiamo che essere santo vuol dire essere perfetto, ma perfetto non è nessuno. Quando il nostro carissimo Jean Spinetta interpretando i volti delle persone, ha interpretato il volto di Santa Teresa di Liceaux, per la Chiesa è Santa perché può aver fatto delle cose eroiche per cui è stata definita Santa; ma nell'interpretazione del gioco psicologico delle forze era una persona che viveva una grandissima repressione di alcune sue realtà ed è proprio quando si parla di repressione che l'ha fatta esplodere in certe cose ... però, vista da uno psicologo dice: "siamo di fronte ad una persona che ha degli squilibri.", questo non vuol dire. Proprio perché ha uno squilibrio molte volte diventa eroico nel fare una certa cosa, che diventa eroico però visto dall'esterno o visto dal tuo interno. Uno dice: "eroico che lei belva la tazzina di caffè dove la sua consorella ha vomitato dentro!"; ma l'altro dice: "ma che schifo!" ... dipende da come lo guardi; un altro direbbe masochismo ... dipende da come lo guardi e da che tipo di riciclaggio di valori c'è interiormente. Uno dice: "siamo sicuri che quelli che noi definiamo santi siano persone che hanno realizzato il massimo?" O possono aver realizzato una tappa in maniera ammirevole

28 per cui per noi posso diventare dei modelli, ma questo non vuol dire che abbiano realizzato il massimo.

So di uno, che personalmente l'ha visto, ha presenziato alla cosa ... santo, ma che avendo trovato in un suo collegio dove tirava su bambini e vecchi abbandonati ... uno aveva portato una rivista pornografica ... siamo negli anni venti ... l'ha preso da dove c'è l'altare della Chiesa, che è lunga 20 o 30 metri, l'ha preso a calci e l'ha fatto rotolare fino all'uscita.

Lo vedi da un lato ... entusiasmo per la correttezza; ma dall'altra parte ti dice anche ... abbi pazienza con i tuoi nemici. Però giustamente, nella reazione di un individuo tutte queste cose possono essere valutate con un certo criterio che comunque puoi arrivare a dire: "questo può essere un modello da imitare, perché le cose belle che ha fatto, sono molte di più delle altre." Voglio dire, in queste valutazioni noi non possiamo essere lì semplici a dire: "questo è così in assoluto." È chiaro che i discorsi che facciamo qua sono discorsi che ci proiettano in un campo di osservazione molto amplio.

Teniamo presente una cosa che è molto interessante da tenere presente. Giustamente qualcuno lo fa notare che nella nostra cultura si dice che si nasce, si vive, si muore come esperienza ... ma dopo lo morte si continua. Che poi sia paradiso, inferno o quello che sia, tutte le tradizioni ... e questa è quell'idea di immortalità per cui uno non muore mai. Ma guardate che in questo concetto di immortalità ... ci hanno rubato l'eternità! Avendoci attribuito l'immortalità, ci hanno portato via l'eternità. Cioè, dicendomi che io da quando nasco non muoio mai, in realtà mi hanno portato via il prima, mi hanno tolto il fatto di esistere prima, mi hanno tolto l'eternità che è molto di più. In questa maniera, se io avessi eternità su cui valutare i miei fatti, sarebbe molto più interessante. Riesco ad essere chiaro?

Nella nostra cultura occidentale l'immortalità c'è l'hanno lasciata, ma l'eternità no!

Per cui noi riusciamo a spiegare il dopo morte per quello che abbiamo vissuto, ma non riusciamo a spiegare quello che viviamo perché non abbiamo più la spiegazione del prima ed è questa la difficoltà che ognuno di noi ha di spiegare perché si trova con certe difficoltà invece che con altre, perché si trova con una certa testa invece che con un'altra testa, con delle tendenze invece che con altre tendenze, e via dicendo. Per coloro che voglio avere degli spunti da questo punto di vista, può essere molto interessante l'ultimo libro dei Givaudan "I 9 scalini" (edizione Arista) che vi dà degli ottimi spunti da questo punto di vista: è la storia di un essere che accompagna i 9 mesi di gestazione materna in quel corpo in cui dovrà nasce; è la storia dei 9 mesi di gestazione, narrati come 9 gradini, di un essere che sta seguendo il corpo in cui si troverà a vivere poi nascendo.

Per coloro che si trovassero a mettere al mondo un figlio, a prepararsi a mettere al mondo un figlio, ecc., dà degli spunti incredibili di come vivere i rapporti col figlio mentre è ancora nella pancia.

DD GiBi

a livello onirico, sognare di far l'amore cosa può significare? … il sognare il rapporto sessuale a livello onirico può significare semplicemente un tipo di incontro o di conflittualità con il proprio elemento maschile e femminile interiore.

Segue sognare il matrimonio significa che ho risolto il problema tra l'uomo e la donna?

29 GiBi non che hai risolto, è una forma simbolica con cui ti staranno dando informazione su questa problematica, esigenza, di incontro di questi due elementi che sono dentro di noi.

DD

se un marito fa il padrone, il prepotente, ecc., se ad un certo punto la donna si ribella, va contro il proprio progetto di vita?

GiBi non lo so, non posso dirtelo.

Io ho detto che giustamente, vista la conformazione, quando l'uomo si esaspera diventa il padrone, diventa il Padreterno; quando la donna si esaspera diventa la serva: ma siamo nei due, uomo e donna, che si esasperano nel proprio ruolo. Ora, non è questa chiaramente la forma con cui la coppia può essere formata. La coppia può essere formata con un maschile che si mette al servizio, non che si mette a fare il padrone, cioè che dirige ma badando alla necessità dell'altro, adeguandosi ad essere qualcuno che guida e ched aiuta l'altro, a disposizione ... essere al servizio. Come la donna è colei che si sintonizza con il proprio partner, con l'uomo, per alimentarne i valori che in comune devono coincidere per creare il 3° elemento ... da cui siamo partiti poi all'inizio. Ora, nel momento in cui uno fa l'esasperato come padrone e nel momento quindi di riflesso in cui la donna si sente schiacciata, quello che lì si decide in questo rapporto non possiamo dire dall'esterno che sia giusto o che sia sbagliato che la donna comunque accetti, comunque vada avanti ... non è questo che io vi sto dicendo. Lì c'è un conflitto di coppia, lì non c'è la coppia equilibrata, quindi lì c'è una prevaricazione, lì quindi c'è lo stato di malattia della coppia, lì c'è un problema da risolvere. Ora, se la soluzione tu pensi che possa essere possibile adeguandoti, deve essere una tua scelta. Giustamente, in una situazione di questo tipo le possibilità sono: che uno dica: "non mi sta bene e me ne vado." L'altra ipotesi è che si trovi un modo di adeguarsi, che può essere reciproco o può essere di uno solo. Ora, se tu mi dici "in una situazione di questo tipo qual è la migliore soluzione?" .... Vuoi la risposta? .... Io l'ho sempre data questa risposta: quando nella vita vi si creano delle situazioni di fronte alle quali voi potete scegliere tra diverse possibilità di scelta ... non c'è mai la certezza di quale sia la scelta più giusta, vista dall'esterno ... solamente l'individuo potrà intuire la scelta più giusta ... dall'esterno, se vuoi un criterio di quale possa essere era scelta più giusta, - e l'ho sempre detto, e chi mi segue da tempo lo sa - per avere minore possibilità di errore FRA LE VARIE POSSIBILITÀ, SCEGLI LA PIÙ DIFFICILE. - e su questo credo di non essermi mai spostato di un'unghia Ma questa non è una cosa di giudizio per dire " se non fai così sbagli", siete voi che dovete sentire qual è la scelta che vi chiama.

Segue .........

La nostra società è maschilista, ma indubbiamente è maschilista in un settore, il settore preponderante, là dove c'è il lavoro, il guadagnano, quello a cui noi diamo molta importanza; è maschilista come struttura anche a livello religioso. Ma in ognuno di noi c'è la possibilità di un'esperienza religiosa dove tu puoi prescindere da tutto ciò.

Segue ed allora una coppia che ha solo maschi o ha sole femmine a quel punto vuol dire che abbiamo più problemi da risolvere nell'uno o nell'altro?

GiBi certo! Io sono nato in una famiglia di quattro fratelli tutti maschi; indubbiamente

30 in una famiglia di tutti maschi si vivono delle cose e non se ne vivono altre. In una famiglia di tutti maschi vuol dire che tu sei cresciuto senza mai aver visto in casa una ragazza in mutande ... per fare un esempio banale. Questo suppone che tu avrai maggiori difficoltà di rapporto perché non sei abituato fin da piccolo a vedere determinate cose e a dargli quindi il fatto della naturalezza. Quindi, mentre ti dà delle facilitazioni da una parte, ti crea dei problemi dall'altra. Ma questo perché nasce? Perché tu nella vita hai bisogno di realizzare determinate cose e quindi ti si pone in condizione di affrontarle. Ecco perché dico che non è importante avere la coppia che abbia tutti maschi o tutte femmine, ognuno è importante che capisca che quanto è venuto a fare qua, lo faccia bene. Purtroppo noi siamo in una società che tende ad esasperare un aspetto ... se fossimo noi uomini che esasperiamo il maschile ... OK. Ma anche voi donne, in realtà, sottilmente, siete state fagocitate dalla situazione e finite per ragionare al maschile in molte cose.

Insisto molto. Siate veramente quadrate in quella che è la vostra struttura e obbligherete noi uomini ad adeguarci a un'altra situazione.

DD GiBi

io ho visto premiate delle donne che sono diventate ingegneri nucleari in effetti, tutto questo processo di uguaglianza porta purtroppo a far sì che la donna faccia le cose che fa l'uomo e come le fa l'uomo: non è questa l'uguaglianza!

Viviamoci i dazi di fatto come sono, non stiamo a rimuginare perché la società ... è un dato di fatto, affrontiamo la vita pienamente ma soprattutto affrontiamola cercando di coglierne tutto quello che ci offre come possibilità di esperienza. Perché, indubbiamente, è una cosa che dico sempre, fra due persone che si incontrano e che formano una coppia, non vanno d'accordo e voglio separarsi ... se fossero soli, la separazione è molto più accettabile da un certo punto di vista: giocano su se stessi. L'elemento condizionante maggiore è quando c'è di mezzo qualche figlio, perché a quel punto il rapporto di coppia non è più un rapporto a due, ma è un rapporto che ha creato un altro elemento, con un qualcosa di concreto che è un figlio, che ha bisogno di questo 3° elemento per crescere equilibrato, e se tu glielo fai mancare .... È lì il punto da valutare.

D'altronde, ve l'ho già ricordato altre volte e mi piace ricordarvelo ancora, io vi ho sempre detto che non sto qui a raccontarvi le cose facili; raccontiamo le cose come stanno, tentiamo di raccontare le cose come stanno. Quindi, un dato di fatto è che su questo pianeta non si viene per star bene; si viene per affrontare situazioni e risolverle.

DD GiBi

i tuoi esempi sono belli e anche interessanti, però sono poco attuabili nella vita … tu stai tirando su due figli maschi ... io sto facendo l'esempio di chi ha figli; do per scontato, non lo osò, do per scontato che tu abbia dei conflitti con tuo marito ... se mi fai la domanda può darsi che tu la faccia per le o per qualche tuo parente, comunque fai la domanda. Comunque, do per scontato che tu sia di quelle che ha deciso o ha accettato di mandar giù e di rimanere lì, lì con questo marito e con questi figli. Ora io cerco di interpretare te nella tua situazione, nella tua difficoltà e nel tuo conflitto, tu che hai scelto o deciso di rimanere lì ... prova a pensare: due figli, due figli vuol dire due esseri da cui scaturirà una catena di altri esseri, come ipotesi, perché loro potrebbero mettere in moto un altro albero genealogico, una catena di esseri che va avanti. Se questi figli,

31 quando metteranno al mondo dei figli e diventerai nonna, riusciranno a trasmettere a quei figli un po' più di equilibrio, proprio perché tu hai scelto di continuare a stare con questo marito che ti schiaccia, nonostante tutto, tu avrai fatto una scelta di vita che a catena starà trasmettendo all'infinito una forza positiva. Perché se tu te ne fossi andata e vi foste separati, questi figli avrebbero trasmesso ai loro figli, ai vostri nipoti, ben altre realtà, ben altri conflitti, che sarebbero continuati ad essere trasmessi fino a quando qualcuno, senza farsi le menate che ci stiamo facendo noi, prendendo coscienza dice "piantiamola di trasmettere conflitti ai figli, agguantiamo le cose e risolviamole” ... capisci dov'è il valore? Allora, vogliamo separarci e mettere in moto una catena non positiva? Lo possiamo fare, però siate certi che tutte le cose che facciamo ci ritornano con effetto ... prima o poi. Vuoi fare una scelta di altro tipo, ricorda che ti ritornerà come effetto tutto il positivo che hai creato. Lì devi impostare il valore, allora a quel punto, non è questione di rassegnarsi, è questione di fare delle scelte sapendo quali sono le conseguenze.

Segue ... vivere positivamente ogni esperienza che facciamo ... sia come femmina che come maschio GiBi d'altronde se a me è capitato di essere lì con quella donna, se a te è capitato di essere lì con quel uomo ... può darsi che una ragione ci sia alle spalle, quindi ci sarà anche un qualcosa che la spiega questa realtà.

DD quindi per te è positivo che una coppia resti insieme anche se il rapporto è problematico.

GiBi per me comunque è sempre il minor male che separarsi.

DD GiBi

ma anche per un figlio vedere i genitori sempre in crisi. e tu cosa pensi che provino i figli vedendo i genitori separarsi? Il problema è lì: è più grave la scenata di due che stanno insieme o è più grave la solitudine di una figura che manca?

Segue ma se non è una coppia giusta …

GiBi il punto è quello. Chi stabilisce se la coppia è giusta o sbagliata?

In fondo, i due genitori ... e qui è un discorso che noi non possiamo approfondire adesso ... i due genitori sono due che hanno messo lì geneticamente una struttura genetica che è quella che l'individuo si dovrà gestire dentro; quella lì è insostituibile, non la può sostituire nessuno. Quindi l'assenza di quell'immagine che si ripropone nella sua struttura genetica più profonda, significa l'assenza di qualcosa che non gli permettere di tirar fuori quella parte di sé. Quindi comunque l'assenza di un genitore è peggiore che l'assenza conflittuale di un genitore.

Però, ripeto, non è questione di dire "mi faccio problemi perché rimango lì o perché me ne vado o perché me ne sono andato", non è lì. Poi ognuno di noi si deve gestire con un minimo di serenità la propria situazione.

(Io) DD

secondo me c'è anche un altro fatto. Allora tu condanni Giuda per quello che ha fatto? ... è una domanda a cui non voglio risposta, perché un Giuda ci doveva essere, perché le cose avvenissero in un certo modo. Se è ad un certo punto noi veniamo cui è ci

32 scegliamo nome, cognome, indirizzo, ecc., indubbiamente ci scegliamo anche sapendo che entreremo in una situazione familiare di certo tipo. Con questo non voglio dire che chi rompe un determinato rapporto dice: "io l'ho fatto perché l'altro lo voleva", ognuno si prende le proprie responsabilità, però non è sempre detto che sia non positivo. Senz'altro sono d'accordo che quando io faccio qualcosa le conseguenze me le rivedrò ... ma, perché non positive? Perché per il figlio è non positivo. Ad un certo punto lui potrebbe anche, per una sua crescita, anzi, sicuramente ha scelto un nucleo familiare che sapeva già a priori che sarebbe finito in un certo modo, altrimenti che scelta ha fatto?

GiBi sì e no. Perché se tu mi fai questo discorso mi annulli completamente il discorso di quello spazio ridotto, ma comunque reale di libertà. E se tu non lasci più un minimo spazio di libertà, allora non siamo più nessuno responsabili di niente Seguo no, io non dico che chi fa qualcosa non è responsabile, però potrebbe anche essere una responsabilità positiva.

GiBi se vuoi un'opinione mia, è la maniera con cui ci possiamo gestire serenamente .... Il fatto che a te serva che io ti tratti male, è una cosa; ma questo non giustifica me che ti tratto male. Che al figlio alla lunga serva avere un padre disgraziato che lo molla, non giustifica il padre che lo molla. Distingui bene le due cose: non devi fare il discorso "siccome l'altro è capace di tirarci fuori qualcosa di positivo, quindi io sono giustificato."

Segueo non è che io sono giustificato, è che non è detto che sia non positivo; secondo me non è così netto.

GiBi il netto non sappiamo mai dove metterlo, però ti dico: di fronte a un bimbo, quel bimbo ha molto più bisogno di una mia presenza che di una mia assenza. Che poi da una mia assenza ci tiri fuori ... come si dice che "Dio tira fuori bene anche dal male", è un altro discorso. Ma io che in quel momento faccio una scelta, se nella mia scelta non c'è tutto il possibile della mia possibilità creativa verso un mio positivo o un suo positivo, che gli altri ci tirino fuori il bene, non giustifica quello che io ho fatto.

Altro intervento ... io posso essere questo figlio che in questa vita deve riuscire a fare questo suo cammino senza la presenza del padre e riuscire a risolvere delle sue situazione.

GiBi allora, questo serve a te per perdonare tuo padre, per capire tuo padre, ma che tu tutto questo lo usi al positivo non giustifica che tuo padre ti abbia abbandonato.

Segue mio padre mi ha abbandonato proprio in funzione di questa cosa; come diceva lui, uno addirittura prima ti sceglie, scegliere il posto dove deve nascere ...

GiBi è come se tu mi dicessi: "siccome tu avevi bisogno di vivere una violenza, i t'ho sparato, t'ho fatto fuori ed a te è servito vivere la violenza." Quello può servire a te, ma questo non giustifica i me .... Ma questo è il discorso che sottilmente si tira sempre fuori per giustificare i propri errori.

Noi non possiamo essere qua a dire meglio una cosa o meglio l'altra.

Sintetizziamo, togliamoci dalla testa troppe menate, essenzializziamo le cose.

Se tu sei un genitore e ti trovi di fronte ad una situazione di disaccordo con il partner, se ti trovi di fronte ad una situazione che ti metti a prova, non stare a pensare "mio figlio avrà bisogno di questo, avrà scelto questo, sarà giustificato da quell'altro, ecc.", sono tutte menate queste. Tu mettiti di fronte a te stesso: io ho sposato questo uomo, io ho

33 sposato questa donna, io mi trovo ad avere messo al mondo dei figli, qual è la migliore scelta per me in questo momento in funzione di un corpo sociale che sta aspettando che ci sia l'equilibrio dell'amore e della compartecipazione? Nelle mie risposte non vi ho mai detto "giusto questo" o "giusto l'altro" ... ho risposto prima a lei ... calcola il valore delle strade e, se vuoi un'opinione, ... sceglie la più difficile.

Seguo intervento ma molte volte “più difficile” non significa rimanere, perché molte volte è molto comodo rimanere!

Intervento non è neanche giusto che i figli assistano a scenate e a botte ...

GiBi abbiamo toccato sicuramente uno degli elementi più conflittuali in effetti, soprattutto perché qui emerge l'esigenza profonda di sentirmi in uno stato di giustificazione, e penso che sia la cosa più umana di questo mondo.

Attenzione, che qui il tema è "quello di cui tu sei responsabile". Se tu vieni abbandonata, dovrai gestirti la tua situazione ma la responsabilità è di quello che ti ha abbandonato.

DD GiBi

in un rapporto di coppia scelgo la via di rimanere, però il mio partner no? per te non c'è problema, tu sei al tuo posto: è importante avere chiare queste

cose.

Seguo non credo che sia così semplice, perché esteriormente io posso anche dire che

voglio rimanere con lei, ma poi sto facendo di tutto …

GiBi non complicare ulteriormente ...

Seguo no, perché noi abbiamo due tipi di comportamenti ...

GiBi diamo credibilità alla domanda, sentiamo cosa dice "per sua coscienza sceglie di rimanere". Se l'altro l’abbandona, il problema è dell'altro.

Evidentemente dobbiamo riprendere questo tema perché non avete capacità di sintesi. Tu non ti puoi assumere la responsabilità dell’altro, quindi è importante la scelta che tu fai, del tuo posto, della tua responsabilità. Se questo puoi fa sì che l’altro ti abbandoni, questo è il problema di chi ti ha abbandonato, tu sei al tuo posto e fai la tua funzione.

Ma tenete presente una cosa. Lei ha esordito ... state facendo domande che vi impegnano poi ... "io quando ho sposato quella persona non ero cosciente" ... PROPRIO PER QUELLO! Proprio per quello, siccome non eri cosciente, la scelta chi l'ha fatta? IL TUO PROFONDO, la tua situazione che non era gestita dalla razionalità: potrebbe, proprio per quello, essere la scelta giusta; proprio per quello sei stato portato a sceglie la persona che avevi bisogno di sposare; e quindi proprio per quello che è una domanda in più "se mollare o rimanere".

Seguo allora come mai diversi dei indiani hanno abbandonato moglie e figli per diventare degli dei?

GiBi se voi dopo un'esperienza di matrimonio, se avete portato i figli grande ... seguo no, no, si parla di figli piccoli, abbandona moglie figli piccoli e va a fare il santone, il grande trascinatore di folle. Perché, dici che quella lì è la cosa più difficile? Ma ha mollato sempre un figlio ...

GiBi si è questo?

Seguo io con i nomi ... te lo saprò dire ...

GiBi è un fatto storico o un racconto mitico?

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Seguo peggio ancora ...

GiBi no, perché un racconto mitico può significare tutt'altra cosa. Portami un vero

Buddha, portami un vero Cristo, portami qualcuno che ha mollato i figli per andarsene a fare il santone. E poi ... ma chi vi ha detto che in India abbiano sempre ragione!

Altro Gesù lo dice GiBi attenzione, Gesù Cristo dice "abbandona il padre, la madre e i figli per ..." ... è tutta un'altra cosa! A quel punto padre, madre e figli risultano la struttura umana su cui tu proietti i tuoi valori. Ti si dice: "se vuoi realizzarti, abbandona l'umano per il regno di Dio". Ed infatti ti si dice anche "se muore tuo padre ... lascia che i morti seppelliscano i morti, tu vai". Che senza ha? Ma non è questione di abbandonare i figli a se stessi perché dici " vado a fare il monaco perché mi realizzo".

La cosa più semplice e dire: se uno ha messo al mondo dei figli, importante che si responsabilizzi di quello che ha fatto.

La prima cosa è: responsabilizzarsi. Ve l'ho detto prima: quando un figlio è adulto ... lascialo andare, allora sì. Il cristianesimo ha sempre detto questo: un padre, una madre, figli adulti autonomi ... andate a bussare pure ad un convento e vi riceveranno ... perché la vostra funzione di padre è finita. E vivete in una stessa vita la doppia vita. La coppia a quel punto diventa una scelta se continuare o separarsi ... vi faranno sicuramente portare un foglio scritto dalla moglie o dal marito che sia d'accordo con quello che voi fate: se è d'accordo nessun problema.

Domanda

una coppia senza figli e che vada particolarmente d'accordo deve dividersi

per forza...

GiBi perché?

Segue perché non ha problemi da risolvere ...

GiBi chi l'ha detto che una coppia debba per forza mettere al mondo figli?

Segue non è il punto dei figli siccome loro vanno d'accordo ...

GiBi avranno altri problemi segue non ne hanno di problemi, vanno troppo d'accordo …

GiBi il troppo d'accordo è tutto da vedere. Ci sono coppie che vanno così d'accordo da non mettere al mondo figli per scelta, perché il loro grande accordo è un egoismo così grande che non vogliono rovinarsi per pensare a qualcun altro ... ed è un grosso problema.

Secondo me qui gente senza problemi non ce n'è.

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