GUARIGIONE : guarire dal peccato originale

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COLOGNE (BS), 28/01/1997

Conferenza di

Giambattista Pagani

La

GUARIGIONE il peccato dell’origine

.


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NOTA PER IL LETTORE: questa conferenza può essere ASCOLTATA sul sito:

www.giambattistapagani.com

 CONFERENZE

 1997


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Il lettore comprenderà meglio certi aspetti del testo presentato in questo volume se vorrà considerare che si tratta di insegnamento esclusivamente orale.

Testo, NON rivisto e NON coretto dall'autore, trascritto a due mani da «Mendoza & Stefano»


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CMS CENTRO METODO SILVA Settimo Milanese (Mi)

INAUGURAZIONE ATTIVITA’ ANNO ’97 12 GENNAIO, Domenica - ore 9.30 - 19.00

“LA GUARIGIONE OLTRE IL TEMPO” Vita oltre la morte: problemi e soluzioni Con la visione e commento del film “GHOST” di J. Zucker Il programma prevede fra l’altro i seguenti temi: 1) L’io individuale e la vita oltre il tempo 2) Razionalità ed ESP (Medianità) 3) Gli affetti e le ragioni del cuore di fronte alla morte Conclusione della giornata: Ciclo-luce con messaggio per il nuovo anno ’97 Rinfresco

INCONTRI MENSILI COLOGNE (BS) martedì 28 gennaio / 25 febbraio / 18 marzo - ore 20.30 Hotel Alcazar, via Croce 69/71 SETTIMO MILANESE (MI) giovedì 30 gennaio / 27 febbraio / 20 marzo - ore 20.00 CMS, via Pordoi, 1/3 TEMI: 1) Guarigione: il peccato dell’origine 2) Guarigione: i problemi dell’amore 3) Guarigione: i problemi della coppia e sessualità

INCONTRI DI MEDITAZIONE Giovedì 16 - 23 gennaio / 6 - 13 - 20 febbraio / 6 - 13 marzo “LA GUARIGIONE DELLO SPIRITO” Pratica di guarigione L’esperienza del silenzio interiore come terapia del conflitto fra corpo-spirito, fra conscio-inconscio, fra Uomo-Dio.


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Faccio una domanda un po’ diretta: “Quanti di voi sono stati battezzati, per scelta o per non scelta?” TUTTI, eccetto quelli che scrivono e che non alzano la mano. Se c’è qualcuno che, per ragioni qualsiasi, non è stato battezzato? Quindi tutti avete il battesimo portato dentro! VI È SERVITO A QUALCOSA? Non si sa! Stasera ne parliamo. Sottolineo questo perché non è importante a questo punto se tu - adulto, adesso con i tuoi 30, 40 o 50 anni, quelli che siano - se tu pratichi o non pratichi religione: cioè se vai a messa o non ci vai, vista la nostra situazione, o se partecipi a qualche tipo di religione o a qualche tipo di ritualità o cerimonia religiosa. L’importante è sapere cosa vuol dire tutto questo visto che noi viviamo in una cultura dove, quando si nasce, si nasce già con questo presupposto culturale: CHE SI NASCE SBAGLIATI ! E quindi una delle prime preoccupazioni dei genitori è battezzarti perché se ti capitasse, quello che non si augura mai, di morire prima di essere stato battezzato, sembra un destino non così piacevole come quello di chi è stato battezzato. Lasciamo perdere quello del destino del dopo se dovesse capitare. La DOMANDA è: “Che cos’è questa cosa? Cosa vuol guarire una cerimonia così diffusa che praticamente quasi tutti l’abbiamo ricevuta.” Non per scelta nostra, perché ce l’hanno fatto fare i genitori, però …… “Cosa vuol dire tutto questo?” Un ESEMPIO che io faccio ogni tanto e lo facevo anche nei giorni scorsi parlando di questo: avere il battesimo è come avere a disposizione una macchina. Ora l’importante non è avere a disposizione una macchina, l’importante è usarla. Perché FRA chi ha la machina e non la usa perché non la sa usare e chi non ha la macchina e quindi non la usa perché non ce l’ha, il risultato finale è uguale comunque: che tutti vanno a piedi. Voglio dire, è un vantaggio avere lo strumento, ma se non lo usi, il risultato finale è come chi non ce l’ha; tutti e due non lo usiamo. Dovrebbe servire a qualcosa, l’importante è che serva a qualcosa. Ed è collegato col PECCATO DI ORIGINE si dice. Ci andremo dentro stasera: che cos’è, cosa significa psicologicamente questa cosa? A cosa potrebbe servire una cerimonia che in questa cultura, ma in altre culture, ci sono queste cerimonie, di rituali, tipo battesimo, tipo purificazione, ecc.. Cosa può esserci dietro a tutto questo … dal punto di vista psicologico, non faremo un discorso prettamente religioso. Ci si aggancia sempre, ci si deve agganciare per forza, però …… Questo tema fa da ponte di passaggio: abbiamo parlato di guarigione a livello fisico, guarigione a livello emotivo, guarigione e a livello mentale, cioè la guarigione sui 3 livelli della nostra struttura. Erano discorsi che da un certo punto di vista potevano essere risultati anche interessanti, ma anche abbastanza teorici, salvo i discorsi della ricerca dei perché. In effetti la guarigione fisica, emotiva e mentale poi si dovrebbe concretizzare nella guarigione, intesa come capacità di non essere in conflitto, capacità di non essere in squilibrio a livello di comportamento concreto della vostra vita.


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Ecco allora i prossimi 2 incontri, incominciamo con elementi molto importanti, molto coinvolgenti: la guarigione dei conflitti d’amore, degli ERRORI LEGATI ALL’AMORE, quindi delle malattie legate all’amore. Che poi si concretizzerà, l’amore è un discorso molto amplio, si concretizzerà con la terza che sono le Malattie e squilibri legati ad un settore, specifico, concreto, personalizzato, dell’aspetto amore che è: LA COPPIA E LA SESSUALITÀ. Quindi quella che può essere poi l’esperienza concreta che uno vive quando sulla base di un amore che dovrebbe essere presente, coinvolge se stesso nella propria vita condividendo la vita con un altro o con un altra: e lì nascono quindi degli elementi estremamente importanti tanto è vero che nella nostra vita investiamo 20, 30, 40, qualcuno anche di più, anni in un vissuto di coppia con tutte quelle che possono essere le problematiche collegate. Comunque questi sono i temi che ci aspettano i prossimi 2 incontri quindi sono 2 temi molto concreti quelli prossimi, ma questo fa un po’ da collegamento perché tutta la capacità di correzione e di vivere concretamente, ma in maniera equilibrata, gli aspetti concreti della vita, quali l’amore, quale la coppia, quale potrebbe essere il lavoro, potrebbe essere altri aspetti concreti della vita, l’importante è la base di quello che diremo stasera. È correggere il sistema di base con cui noi affrontiamo questo che è quello che si nasconde dietro il concetto di “peccato di origine”. Quel “PECCATO DI ORIGINE” vuol dire che è un qualcosa con cui tu nasci: questo è l’elemento importante della tradizione. Noi per questo faremo riferimento … e penso che potrà essere interessante … faremo riferimento specificamente al testo biblico, dove si parla di questa cosa e noi, noi tutti, battezzati … poi ripeto: il problema adesso non è se tu pratichi o continui a praticare o non pratichi più quella che è l’esperienza religiosa. In effetti però questa cosa ti è accaduta e quindi vuol dire che sei cresciuto in una famiglia dove … te l’hanno fatta fare questa esperienza, quindi ti è capitato di vivere questa esperienza. E do per scontato che chiaramente la maggior parte di voi, se non tutti, proprio perché battezzati, avete fatto la prima comunione, avete fatto la cresima e tutti quelli che si sono sposati si saranno sposati in chiesa e se avete avuto dei figli li avete a vostra volta battezzati. Quindi c’è tutta una sequenza di gestualità che hanno riempito i momenti importanti della vostra vita. Ed allora andiamo a vedere il testo, perché penso che ci serva per aiutarci a guarire questo “peccato di origine” che è proprio una mentalità con la quale siamo chiamati a vedere le cose. Questo per collocarci in quella che è la serata e poi i prossimi incontri delle prossime serate. QUALCHE DOMANDA, SE C’È, QUALCHE PRECISAZIONE. VI DO TEMPO PER PENSARE! …… VADO AVANTI ?…… VADO ? Dicevamo che il tema di questa sera, prima di fare il primo esercizio che ci introduce, il tema del “peccato di origine”. Tema che si inserisce nel discorso che facevamo della guarigione: quindi denominatore comune è il concetto di guarigione.


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L’importanza del tema di questa sera, tocca proprio la mentalità con cui noi guardiamo la realtà, quindi con cui noi guardiamo quella realtà dove noi collochiamo la malattia, il dolore e quindi collochiamo l’esigenza, il bisogno, il desiderio di guarire. Perché la mentalità? Per un semplicissimo motivo. Vi faccio un ESEMPIO molto concreto. Io ricordo quando ho frequentato psicologia in Spagna, uno dei professori che insegnava Psicopatologia, nell’aspetto proprio neurologico del comportamento umano, era uno dei personaggi più in vista allora, uno dei professori più conosciuti e più stimati a livello nazionale. Già anziano, sui 70 anni, ma lucidissimo, lucidissimo perché non c’era festa a cui non partecipasse soprattutto perché in Spagna quando c’è la festa si balla molto e lui era il primo ad cominciare a ballare e l’ultimo a finire perché diceva: “Il movimento mantiene in allenamento il cervello.” Lui conosceva molto bene il cervello e diceva questo: “Mantiene il vigore, mantiene la lucidità” e lui infatti era molto, molto lucido. Aveva scritto un libro, che poi erano degli appunti che lui aveva scritto per i suoi studenti di università che, nell’aspetto sia psicologico che prettamente medico, studiavano quindi il funzionamento del corpo umano. A conclusione di questo libro, libro/appunti, diciamo, delle basi neuro fisiologiche del comportamento umano, lui faceva una riflessione molto interessante, di tipo religioso quasi, lui citava S. Paolo in questa riflessione. Lui era un personaggio particolare perché aveva, nella sua ricerca personale, aveva imparato l’aramaico per imparare a leggere i testi originale dei Vangeli, aveva imparato il cinese per studiare i testi religiosi cinesi per andare a studiare alla fonte perché diceva: “Le traduzioni in genere fanno perdere un po’ la ricchezza del testo e del messaggio.” Quindi era un tipo molto quadrato. Allora lui faceva questa riflessione: “Quando noi andiamo a scartabellare le cartelle cliniche dei pazienti che arrivano in ospedale, noi vediamo che, ad uno sguardo anche abbastanza superficiale dell’esperienza, del comportamento nella situazione esistenziale di questi pazienti, notiamo che la malattia, quindi il dolore, quindi la sofferenza, in genere appaiono, si manifestano, nell’individuo, su un terreno che in genere è sempre quello, che è il terreno - lui dice - di quello che S. Paolo - e lì citava il testo integrale di S. Paolo - di quello che S. Paolo dice che sono i vizi del comportamento umano.” Perché se noi andiamo ad approfondire un po’ lo sguardo di coloro che dicono di essere malati, troviamo spesso che nella loro vita ci sono gelosie, ci sono invidie, ci sono insoddisfazioni, ci sono molte grandi ambizioni, cioè ci sono tutta quella sequenza di comportamenti che poi dal punto di vista religioso vengono definiti VIZI, cioè viene definito il comportamento eticamente sbagliato: quello che poi nel sistema religioso viene definito non l’errore - perché errori ne facciamo tutti - ma è l’errore etico, cioè l’errore che presuppone un comportamento morale non adeguato. Non adeguato a che cosa? Perché una cosa è errore. Secondo la religione, il comportamento è errato quando quel comportamento non ti aiuta ad attuare nella tua vita quelli che sono definiti i veri valori della vita. Ed è qui il discorso. Noi potremmo dire. “Quali sono i comportamenti che effettivamente sono il terreno che fa esistere nella nostra vita la malattia, il dolore, la sofferenza?” Sarebbe interessante che uno


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sapesse rispondere a questa domanda! Cioè quali sono i veri comportamenti definibili sbagliati, perché quando li compi una delle conseguenze potrebbe anche essere trovarti malato. E potremmo già fare una precisazione interessante. Ci si ammala per comportamenti effettivamente sbagliati, ma ci si ammala anche per comportamenti che in se stessi sono giusti, ma che tu consideri sbagliati. Quindi l’elemento che ci può fare ammalare, che ci può far soffrire nella vita è  o qualcosa che concretamente è definibile sbagliato,  o qualcosa che in se stesso potrebbe essere giusto, ma che tu per qualche ragione consideri sbagliato. Questo per il discorso che dovrebbe essere scontato, per tutti voi, che la mente umana, la mia mente personale, la vostra mente personale, diventa il filtro fondamentale mediante il quale ognuno di voi valuta la realtà. E la realtà finisce con l’agire dentro di noi non secondo il suo valore vero, ma secondo il valore che tu gli dai. Quindi, un comportamento che potrebbe essere in se stesso corretto, se tu per qualche natura lo consideri sbagliato, agisce in te dal punto di vista delle conseguenze come comportamento sbagliato. In effetti, quando tu hai un comportamento di questo tipo, ti senti in colpa, metti in moto tutti i processi distruttivi, autopunitivi, ecc., di un comportamento che potrebbe essere sbagliato anche se in se stesso potrebbe non esserlo. Ecco allora che qui si inserisce il discorso importantissimo di questa sera. Cos’è il PECCATO DI ORIGINE? Ci faremo l’esercizio? Noi diciamo “PECCATO ORIGINALE”, il peccato originale è il peccato dell'inizio. Il peccato originale ci si dice, ci è stato trasmesso, peccato che uno si ritrova dentro da correggere per il semplice fatto di essere nato. E qui sarà il 1° EQUIVOCO su cui dovremo fermarci. Definire bene questo concetto di peccato, perché la testa ce l’abbiamo tutti: qualcuno forse l’ha anche usata! Usare la testa vuol dire farci le domande! C’è nessuno che si è fatto la domanda nella propria vita per dire: “ Ma che peccato posso aver fatto per il fatto di essere nato.” GIÀ FATTA, MA NON AVETE TROVATO LA RISPOSTA? Già un punto, perché c’è anche quello che la domanda non se la fa. É una domanda molto concreta, molto razionale, molto logica. “CHE PECCATO POSSO AVER FATTO?” Ma perché nasce la domanda? Perché noi valutiamo il peccato in una certa maniera. Il concetto di peccato è un certo tipo di concetto: si definisce in una certa maniera. E giustamente tu dici: “Come posso aver fatto io un peccato se non avevo i presupposti per farlo?” ed è proprio in questo l’equivoco. L’equivoco è nell’aver usato il termine peccato …… c’è una ragione di tradizioni in questo, però ecco il passaggio … … GUARIRE IL PECCATO DI ORIGINE È QUESTO PASSAGGIO DI COSCIENZA.


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Capire prima di tutto che, quello che può essere accaduto in quel momento e che accade ad un essere umano quando nasce, L’AVER USATO IL TEMINE PECCATO È IMPROPRIO. E l’improprio di questa esperienza ve lo dice proprio un piccolo dettaglio della cerimonia di Pasqua, dove si dice - e questo quindi è lo sforzo che farò io per cercare di darvi gli elementi - perché un dettaglio della cerimonia di Pasqua ti dice che quel peccato era inevitabile, che andava fatto. Se noi mettessimo in gioco sulla bilancia questo elemento …… se andava fatto, se bisognava farlo …… allora era un vero peccato? Ecco l’elemento che può essere interessante. Perché allora guarire questo vuol dire guarire proprio un sistema, una mentalità con cui noi nella nostra vita rischiamo di considerare sbagliato ciò che sbagliato non è. E tenendo presente il discorso di prima, noi in questa maniera potremmo già stare da anni creandoci presupposti di una sofferenza che potremmo tranquillamente risparmiarci. E il discorso non è assolutamente indifferente. Ed è il punto che sicuramente è importante. C’è la sofferenza che non è evitabile, ma ha altre ragioni. Però questa potrebbe sì essere evitabile, determinato dal fatto che soffro non solo per ciò che eventualmente faccio ed è effettivamente sbagliato, ma posso soffrire per ciò che io considero sbagliato, ma in se stesso non lo è.  Stasera trattando questo tema, non è la prima volta che lo tratto, l’ho trattato in altre occasioni, ma non ho mai voluto prendere in considerazione direttamente il testo biblico perché lì ci dà degli elementi interessanti di riflessione. E quindi l’importanza di cambiare la mentalità di valutazione della realtà in modo da evitare il considerare sbagliato - ripeto - quello che sbagliato effettivamente non è. E ripeto, il fatto della disinformazione ci ha giustificato in questo in quanto nella ritualità di Pasqua quel peccato che noi siamo qui quante volte ce lo siamo detto: “Ma Adamo ed Eva quando mai hanno fatto, potevano risparmiarsela questa cosa” visto che a causa di quello si muore, si fatica, e c’è tutto il dolore da …… In realtà nella ritualità di Pasqua quel peccato viene definito “FELICE PECCATO” apparentemente in contraddizione con come noi lo stiamo vivendo. Perché lì si dice: “Meno male che è accaduto, perché proprio perché accaduto, sono qui a sfruttare e a gioire di conseguenze, dal punto di vista esistenziale, notevolmente migliori.” E questo è un’impostazione sicuramente molto interessante, soprattutto pensando che è impostazione presente nella nostra cultura, ma che poi nel quotidiano pochi di noi sanno sfruttare perché siamo ancora lì a martellarci l’anima pensando di essere sbagliati, quando sbagliati non si è. SONO RIUSCITO AD ESSERE CHIARO NEL DISCORSO? Questo è il tema che cercheremo di chiarire. Facciamo l’esercizio, sciogliamo tensioni, ci ritroviamo tranquilli in noi stessi.


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ESERCIZIO D’APERTURA Occhi chiusi HALFA SOUND Il nostro esercizio sarà prima di tutto … un esercizio di rilassamento … che possa aiutarci a sciogliere tensioni … ritrovare il nostro equilibrio … ricordando che … nell’equilibrio del nostro corpo … si apre la possibilità per la nostra mente di una visione interiore più profonda (6 fai una respirazione profonda … e mentre espiri ripeti mentalmente … e visualizza il N. 3 per 3 volte (4 e rilassa completamente il tuo corpo (8 sii consapevole del tuo corpo (6 ascoltalo (3 sentine la posizione … il contatto con la sedia (7 sentine le eventuali tensioni (5 senti i segni che la giornata può aver lasciato sul tuo corpo (6 rilassa bene la tua fronte e le tue palpebre (10 una fronte rilassata è segno di pace interiore (3 perciò rilassa sempre di più la tua fronte (4 e la sensazione della fronte rilassata lasciala fluire lungo tutto il tuo corpo … fino alle dita dei piedi (6 rilassa bene le tue guance … tutto il tuo volto (5 rilassa bene il collo e le spalle (9 la tua schiena (8 percorri … lentamente … la tua colonna vertebrale dall’alto verso il basso (5 rilassala bene (20 rilassa bene le tue braccia e le tue mani (8 il tuo petto … l’addome … rilassa bene tutto il tronco … senti la pelle che ricopre … il petto e l’addome, senti il contatto fra la pelle e i tuoi vestiti (5 rilassa ogni tensione (5 concentrati sulla parte interna del petto e dell’addome (6 rilassa tutti gli organi … rilassa tutte le ghiandole … rilassa tutti i tessuti ed ogni singola cellula … e falli funzionare … in una maniera ritmica e salutare (9 rilassa bene le tue cosce (4 le tue ginocchia (4 i tuoi polpacci (4 le tue caviglie e i tuoi piedi (11 ed ora ascolta il rilassamento del tuo corpo … dalla testa fino ai piedi (4 mano a mano ascolterai la mia voce tu entrerai in un livello di rilassamento fisico sempre più profondo (11


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molto lentamente fai di nuovo una bella respirazione profonda … e mentre espiri ripeti mentalmente e visualizza il N. 2 per 3 volte (6 e rilassa bene la tua mente (5 per aiutarti a rilassare sempre di più la tua mente … concentrati sul tuo respiro (8 ascolta … il respiro del tuo corpo (7 e lascia che il respiro diventi più lento … più calmo … e più profondo (35 il tuo respiro è sempre più calmo e sempre più profondo (19 e nella calma del tuo respiro tu entri in un livello mentale più profondo e salutare (5 ora molto lentamente fai di nuovo una respirazione profonda, molto lentamente… e mentre espiri ripeti mentalmente e visualizza il N. 1 per 3 volte (6 e sei a livello di PIANO BASE … il livello che tu puoi usare e tu sai usare per qualsiasi beneficio tu desideri (3 per aiutarti ad entrare in un livello mentale più profondo e salutare conterò da 10 ad 1 … ad ogni numero discendente ti sentirai entrare ed entrerai … in un livello mentale più profondo e salutare 10 … 9 … entra in un livello mentale più profondo 8… 7… 6 più profondo, più profondo 5… 4… 3 più e più profondo 2… 1… ora sei in un livello mentale più profondo e salutare … più profondo di prima … è una sensazione magnifica essere profondamente rilassati … è un modo di essere molto salutare … continuerai ad ascoltare la mia voce … continuerai a seguire le mie istruzioni in questo livello mentale ed in qualsiasi altro livello … incluso il livello di consapevolezza esteriore … questo è per il tuo beneficio, tu lo desideri e così sarà (4 LA DIFFERENZA FRA LA MENTALITÀ DI UN GENIO E QUELLA DI UNA PERSONA NORMALE … É CHE IL GENIO USA DI PIÙ LA SUA MENTE … E LA USA IN UNA MANIERA SPECIALE … ADESSO TU SAI USARE DI PIÙ LA TUA MENTE … E SAI USARLA IN UNA MANIERA SPECIALE (5 affermazioni positive per il tuo beneficio … che ti conviene ripetere in questi livelli mentali … ripetile mentalmente con me se lo desideri … LE MIE FACOLTÀ MENTALI SI SVILUPPANO SEMPRE DI PIÙ … PER SERVIRE ME STESSO E SERVIRE MEGLIO L'UMANITÀ (4 OGNI GIORNO CHE PASSA IO STO MEGLIO, MEGLIO, SEMPRE MEGLIO … IN OGNI MODO ED IN TUTTI I SENSI … CON UNA SALUTE PERFETTA (7 PENSIERI POSITIVI MI PORTANO BENEFICI E VANTAGGI … CHE IO DESIDERO (4 IO HO CONTROLLO TOTALE E DOMINIO COMPLETO … DELLE MIE FACOLTÀ E DEI MIEI SENSI … IN QUESTO LIVELLO MENTALE … E IN OGNI ALTRO LIVELLO … INCLUSO IL LIVELLO DI CONSAPEVOLEZZA PIÙ ESTERIORE (3 ED È COSÌ. (4


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MANTERRÒ SEMPRE IL MIO SISTEMA IMMUNITARIO SANO E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE (10 MANTERRÒ SEMPRE IL MIO CORPO E LA MIA MENTE IN PERFETTO STATO DI SALUTE (6 NÉ PENSIERI NEGATIVI, NÉ SUGGERIMENTI NEGATIVI … HANNO ALCUNA INFLUENZA SU DI ME … A NESSUN LIVELLO DELLA MENTE (9 ora conterò lentamente da 10 a 1 e tu entrerai a LIVELLO LABORATORIO … 10 … 9 … 8 … 7 … 6 … 5 … 4 … 3 … 2 … 1 … ora sei a livello laboratorio … incontra … i tuoi consiglieri … vivi con loro il momento di preghiera di benvenuto (55 ed ora ritrovati con i tuoi consiglieri (8 aperto alla percezione del tuo mondo … interiore … nella sua profondità (6 lascia spazio alla spontaneità … lascia spazio alle immagini … lascia spazio all’ascolto (4 sii consapevole (4 dell’esperienza che hai vissuto nella tua vita … del far domande (8 da quando … fai domande? (8 da bambini facciamo domande … e crescendo, a volte, si perde questa capacità (9 ma altre volte questa capacità … si amplia, cresce (5 e quindi ricorda, sii consapevole … di cosa significa far domande … farsi domande … e vivere la non risposta … il non sapere la risposta (5 il far domande e … sentire che intorno a te o dentro di te nessuno … nessuna voce risponde (16 sii consapevole … di come puoi aver vissuto nella tua vita momenti in cui ti sei sentito in balia di realtà più grandi di te (4 piccolo di fronte a qualcosa di grande … senza avere spiegazioni (18 ed allora sii consapevole di quali sono oggi le tue domande (7 prova ad immaginare … se tu potessi avere dentro di te il genio che potrebbe risponderti a 3 domande … e tu ne puoi fare solamente 3, non domande all’infinito … e quindi devi essere consapevole e attento … e giocare bene le tue carte … quali domanda faresti? … e ne puoi fare solamente 3 … non di più (55 e una volta formulate le tue domande (4 prova a scoprire dentro di te quale è la vera disponibilità che tu hai ad ascoltare l’eventuale risposta (9 c’è chi di fronte alla domanda che elabora … ragiona (5 e c’è chi di fronte alla domanda che elabora … ascolta … tace e ascolta (11 il segreto … di ottenere le risposte … è proprio nel saper tacere (13 spesso se la risposta che tu cerchi fosse dentro la tua capacità di ragionare … non avresti neanche la necessità di fare la domanda (12 ed allora … cogli dentro di te … la capacità del silenzio e dell’ascolto (10


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ma ricrea questa … apertura all’ascolto … con la consapevolezza che dentro di te c’è veramente chi potrebbe rispondere alle tue domande … c’è, esiste la risposta … sii consapevole di questo … sii certo … e vivi per qualche istante questa certezza (46 quindi ritrovati con i tuoi consiglieri, per un momento di preghiera di commiato (34 e quindi concludi la tua esperienza per conto tuo … preparandoti ad uscire da livello laboratorio (4 e riaprire gli occhi ricordandoti di ripetere a te stesso, prima di aprire gli occhi, … che all’apertura degli occhi … ti sentirai molto meglio di prima … in perfetto stato di salute.

Fine esercizio


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C’è qualcuno che ha qualche domanda adesso? Sull’esercizio magari, su quello che avete elaborato, su quello che avete percepito? Abbiamo sottolineato 2 cose importanti:  la capacità di fare domande. Qualcuno di voi magari è da tempo che si sta facendo domande e potrebbe essere interessante essere consapevoli di come si vive il fatto di fare domande e non avere risposte. Perché non te le hanno mai date, perché non sei riuscito a leggerle, perché non sei mai riuscito a percepirle. Ma può essere importante cogliere anche se dentro di te c’è  la capacità dell’ascolto, quando si fa la domanda. La domanda molte volte viene fatta nella nostra vita di per sé, cioè nasce la domanda attraverso quello che accade, non è la domanda formulata razionalmente per cui uno dice “mi faccio la domanda”. Molte volte è ciò che accade stesso che pone la questione, perché sei cosciente della questione che si pone, poi l’avere una risposta molte volte dipende dalla capacità dell’ascolto. Ve l’ho sottolineato: capacità di ascolto non è capacità di ragionare. Ragionare vuol dire fare la domanda e cominciare a rimuginarci sopra. RR/ molte volte non ti va bene la risposta, non ti quadra quella. GiBi certo, qualche volta non va bene perché è in contrasto col sistema razionale acquisito. Altre volte noi pensiamo di avere la risposta ragionando. Qualche volta ci si arriva, perché uno fa la domanda, poi riflette e a volte riesce ad elaborare una conclusione, mai elaborata prima, una sintesi mai elaborata prima. Ma è raro questo, se non si accompagna con momenti di autentico ascolto. E il momento di autentico ascolto è il momento in cui tu crei nella tua mente lo spazio perché la risposta che già dentro di te c’è, perché noi abbiamo e possediamo tutte le risposte … l’inconscio collettivo di Jung, se non volete andare a rinfrescare altre cose, … abbiano la conoscenza dentro registrata della storia evolutiva dell’umanità, quindi dentro di noi c’è registrata la storia evolutiva del mondo, dell’Universo. Quindi la risposta c’è, importante creare lo spazio perché la risposta possa essere elaborata, possa essere percepita. E spesso questo spazio noi non lo diamo perché continuiamo ad agire attivamente dentro di noi. Altro dettaglio importante, aldilà di questi 2, è  essere cosciente che la risposta c’è, cioè che c’è quel punto di saggezza interiore capace di elaborare la risposta. Poi tu a questo punto, a questo spazio interiore dove può essere elaborata chiamalo DIO, chiamalo il tuo SÉ, chiamalo lo SPIRITO, chiamalo come vuoi , non ha importanza, sono termini, l’importante che tu sia certo che la risposta c’è e che può essere elaborata. Questo è molto importante perché certe risposte che noi proponiamo, che ripeto fanno parte molte volte di queste innumerevoli questioni che la vita ci pone e a cui la cultura normalmente non riesce a dare una risposta, e sono tante le domande … è importante


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essere coscienti che esiste da qualche parte la risposta e che la risposta esiste, ma per ottenere la riposta bisogna essere certi che esista questa risposta. È il dato che noi diciamo spesso nella tradizione religiosa, è il dato di fede. Se tu credi che qualcosa esiste anche se non lo percepisci, il tuo crederci crea lo spazio perché ciò che cerchi, tu lo percepisca. Ma se quello che tu cerchi non credi che esista, questa è una chiusura che potrebbe impedire che tu lo percepisca. E potresti entrare in un circolo vizioso. Fai le domande, perché le domande ti si fanno anche se tu non vuoi, ti si pongono anche se tu non vuoi, ma tu ti chiudi al far sì che la riposta non venga mai, perché non credi a questa possibilità della risposta. Perché? Perché non credi alla tua capacità di possedere le risposta. È il discorso di prima. Possiamo soffrire non perché accade qualcosa di sbagliato, ma soffrire perché noi la pensiamo in una certa maniera. E questa è una delle conseguenze spesso. Perché magari ti hanno educato in una certa maniera …… siamo già dentro il tema …… ti hanno educato che appena nato, nasci sbagliato, che vai messo a posto ed ecco il rituale del battesimo con cui si corre a metterti a posto. Poi magari nessuno e neanche tu da solo hai capito cosa vuol dire mettersi a posto, cosa vuol dire essere dalla parte di chi è salvo, dalla parte dove c’è la ragione. E quindi effettivamente aldilà di quello che tu puoi avere ascoltato, in realtà l’educazione, spesso l’educazione religiosa, ti ha insegnato che sei piccolo, che sei un piccolo verme, che sei uno di quelli che non devono pretendere più di tanto, che sei quello che deve soprattutto abbassare la testa e mai alzarla, che sei quello che non deve fare troppe domande, cioè spesso l’educazione ti tarpa le ali, tarpa quella coscienza della tua grandezza. Poi giustamente qualcuno dice: “Si ma la coscienza della grandezza, la coscienza del nostro valore …… potrebbe diventare orgoglio, potrebbe diventare ambizione ……” certo! Tutto può diventare NERO, quando tu lo costruisci! Ma noi abbiamo bisogno di avere forza e coscienza di forza, coscienza di grandezza per poi saper gestire questo al positivo. Ed è il discorso importantissimo da precisare. Non c’è esperienza religiosa autentica che sia possibile per noi se non su una base di grande forza psicologica. Prima di essere religiosi bisogna essere psicologicamente a posto, per essere veri religiosi. Nel senso di forti, potenti, capaci di mantenere l’equilibrio, capaci di sentirsi grandi senza essere orgogliosi, capaci di essere forti senza strafare e usare potere sugli altri: questo è l’equilibrio. Nessuno ci ha mai detto che per vivere bene dobbiamo tagliarci le ali, tagliare le nostre possibilità. NO! Ci hanno detto semplicemente di averle pienamente nelle nostre mani, queste possibilità, ma saperle usarle correttamente: ma averle però. L’importante è averla la macchina. Poi ti diranno impara a guidarla bene, non mettere a repentaglio la tua vita e nemmeno quella degli altri, ma usala, perché usandola che i viaggi sono veloci, usandola che tu puoi ottenere certi obiettivi. Ed allora il punto interessante. La certezza che sono in noi queste possibilità, quando noi poniamo domande, quando ci poniamo questioni o quando nella nostra vita ci crea l’esigenza di avere informazioni che non abbiamo mai avuto prima. Se noi fossimo


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capaci di questo potremmo avere moltissime risposte alle nostre questioni anche senza i libri. Perché noi siamo il miglior libro che possa essere letto nella natura: e imparare a leggere se stessi come libro è molto meglio che andare nelle biblioteche . QUESTO IL DISCORSO SULL’ESERCIZIO. Ripeto: c’è qualche domanda sull’esercizio? NO, andiamo avanti. PECCATO ORIGINALE, L’ERRORE ORIGINALE, PECCATO DI ORIGINE. Cerchiamo di andarci dentro. È sicuramente … visto che siamo battezzati e che viviamo in una certa cultura, in qualche maniera o attraverso la scuola o attraverso un certo tipo di educazione specifica, di peccato originale ci hanno parlato, sappiamo qualcosa, siamo cresciuti con un certo tipo di informazioni che poi sono diventate informazioni e stimolazioni etico morali di comportamento, ecc.. Quando si parla di peccato originale, di cosa si parla in realtà? Si fa riferimento a questo qualcosa che uno si ritrova dentro per lo stesso fatto di nascere. Che cos’è questo qualcosa? Prendiamo il testo biblico. Cerchiamo di prenderlo un po’ a distanza, ma penso che possa esserci utile. Perché? Perché considero che la capacità di darsi le risposte nella vita, di trovare quelle risposte che cerchiamo, non possa prescindere dalla considerazione dell’aspetto religioso della nostra vita. Quando parliamo di Vangelo, di Bibbia, parliamo di religione, parliamo di quegli aspetti che rientrano specificamente nel discorso religioso. E nel discorso religioso, nella riflessione religiosa, importante è l’atteggiamento che abbiamo. Quanti di voi sono stati educati …… o sentono di essere stati educati nel concetto che dal punto di vista religioso non bisogna farsi molte domande ma bisogna soprattutto tacere, accettare e obbedire: su le mani se avete il coraggio! ……………………………………………………………… Siete pochi. Un sacco non ha alzato le mani. Quindi avete la coscienza di essere stati educati nel fatto di fare domande, mettere questioni, mettere in critica quello che dice il Papa, farsi le domande per sapere se è giusto o sbagliato le cose che si fanno? È questa la cultura? Alcuni si? BENE! È il punto fondamentale. Noi tutti parliamo di peccato originale, parliamo di creazione. Vediamo il testo … è pochissimo, sono i primi due capitoli. Avete presente come nasce il mondo, come si crea il mondo, secondo la Bibbia? Avete presente che nella Bibbia la creazione dell'uomo viene raccontata in due maniere diverse apparentemente opposte? NO. Allora. 1° Cap. della Bibbia. Prendiamolo alla lontano perché è importante. La Bibbia è il testo sacro, e continua ad esserlo, da dove si attingono, attraverso la tradizione questi concetti che poi noi abbiamo trasformato in rituali, abbiamo trasformato in comportamenti, abbiamo trasformato nelle informazioni fondamentali che si dice che alla luce di queste che tu hai bisogno di adattare la tua vita.


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Notizia del Corriere della Sera, l’altro ieri mi sembra (N.d.R.: 10/GEN./97) inchiesta fatta ai sacerdoti anglicani in Inghilterra: 1 SU 3 NON CONOSCE I 10 COMANDAMENTI A MEMORIA. Mi sembra che sia un 30 su 100 intervistati non sapevano i 10 Comandamenti. Uno dice. “È importante?” Se non altro culturalmente penso di sì. RR/ per uno che ci lavora ! GiBi per uno che ci lavora! E qui è una precisazione che faccio. Qualcuno di voi poterebbe dire: “Io attualmente non pratico religione cristiana.” Diciamo cristiana, non cattolica, cristiana più amplio. Che tu pratichi o non pratichi il problema rimane per ambedue.  Se pratichi: hai conoscenza di ciò che pratichi?  Se non pratichi; hai coscienza di ciò che non pratichi. Cioè, lo sostituisci con qualcosa d’altro, che riempia il vuoto? L’uno o l’altro, state rispondendo alle esigenze della vostra vita? Questo è il punto, perché quello è importante. Se rispondi al bisogno, come quando si ha fame, si mangia e si sta bene e se c’è il bisogno - che il bisogno c’è - ma non rispondi, che tu pratichi o non pratichi il risultato è lo stesso: rimane il bisogno, rimane l’insoddisfazione, non si è felici. E, dobbiamo prendere atto, che coloro che praticano religione …… - e non è il discorso critico il mio, mi raccomando, è di osservazione, spassionata - …… coloro, molti che praticano religione, almeno dall’esterno, non mi sembrano spesso molto più felici degli altri, non mi sembrano molto più sereni degli altri. Ci sono quelli che sono veramente sereni, ma moti altri non lo sono. Spesso hanno le belle linee in giù della loro bocca, esattamente come tanti altri, il che significa che la religione non gli sta dando chissà quale dimensione di felicità, di equilibrio, di gioia, di affrontare la vita meglio degli altri. Per cui potrei anche dire: “ Non è che quelli che fanno il funerale in chiesa mi sembra che piangano meno la morte di un proprio caro, di quelli che magari non fanno il funerale in chiesa.” Non mi sembra di notare grandi differenze. Il che significa quindi l’importanza del darsi le risposte . Allora, la Bibbia è il testo di base. Il 1° Cap. della Bibbia ci parla della creazione del mondo classica, che tutti conosciamo; quella distribuita sui 6 giorni più uno, che poi è lo schema della divisione del tempo che usiamo ancora oggi, della settimana: calcoliamo il tempo dividendolo oltre che in minuti, in ore e in anni, in settimane, oltre che in mesi. Quindi la creazione dove DIO crea la luce, poi crea l’acqua, la terra, divide l’acqua dalla terra ecc., poi crea la vegetazione, poi crea gli animali; alla fine crea l’uomo: credo che questo sia il racconto fondamentale che voi conoscete, dove alla fine, al 6° giorno  (GENESI 1,26) “facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo …… Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse … “Siate fecondi e moltiplicatevi, ecc. e poi il capitolo conclude e questa è la creazione.


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Cap. 2, dopo la breve introduzione di altro tipo, che lascio a voi, vado all’essenziale, c’è la parte del capitolo che dice: (genesi 2,4b) La prova della libertà. Il Paradiso ma ascoltiamolo:  Quando il signore Dio fece la terra ed il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata …… allora il signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Se il primo racconto a cui facevamo riferimento ci dava lo schema del tempo dei 7 giorni con cui noi computiamo ancora il tempo oggi, qui; in questo racconto, abbiamo il dettaglio che lì non ci veniva raccontato che poi trova il corrispettivo nel fatto che fra non molte settimane, fra qualche settimana molti di voi, un certo mercoledì andrà in chiesa, perché è un mercoledì un po’ particolare, anche se non è festivo, e magari andate a farvi mettere la polvere sulla testa, per farti ricordare che sei polvere e in polvere ritornerai. Quel rituale fa riferimento a questo: l’uomo è plasmato dalla polvere, dove viene immesso lo Spirito, diventa un essere vivente, ma dalla polvere è stato plasmato e alla polvere ritorna e c’è, prossimamente, il giorno in cui si ricorda questo …… quindi viene creato l’uomo.  Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. ha creato l’uomo e gli ha creato lo spazio, cosiddetto Paradiso, con la vegetazione dove collocherà l’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male. ATTENZIONE che quindi abbiamo 2 alberi qua, perché in genere si dice che c’è un albero, ce ne sono 2, non è uno: uno è quello della vita, uno è quello della conoscenza del bene e del male. A quale allunga la mano Eva dopo? RR/ #################### GiBi della conoscenza del bene e del male, mentre quello della vita, alla fine del racconto dirà …(GENESI 2,22-fine)… cacciati via collocherà un cherubino sulla porta affinché gli uomini non potessero rientrare in quel Paradiso e non allungassero la mano all’albero della vita e vivessero per sempre. Quindi uno è quello che causa l’essere estromessi, l’altro è quello che viene precluso, perché tu non possa più averne accesso. Comunque, 2 alberi. Poi c’è una parentesi dentro che dal punto di vista del testo … parla di 4 FIUMI che poi commentano secondo me in maniera abbastanza banale in genere … c’è un fiume che si divide in 4 fiumi … vi ricorderei i 4 ELEMENTI, le 4 forze, i 4 punti di vita che si diffondono, che distribuiscono la vita nel Pianeta, ecc., dopodiché ATTENZIONE  (GENESI 2,15) Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.


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 Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: “Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti. quando Dio proibisce qualcosa, a questo punto non proibisce a questo punto che lui mangiasse dell’albero della vita: proibisce l’albero della conoscenza del bene e del male.  Poi il signore Dio disse: “Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile quanti di voi state ascoltando per la prima volta con un po’ di attenzione questi testi? ……… …………………………………………………………… Allora vale la pena qualche volta ……è che noi viviamo la vita intera dicendoci cristiani e poi in realtà …… andiamo avanti  Poi il signore Dio disse: “Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile. Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nome a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo, a tutte le bestie selvatiche, ma l’uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il testo continua  Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole …… crea Eva e gliela presenta e a quel punto l’uomo riconosce un qualcuno simile a lui. Questo è il Cap. 2. Vi faccio notare: nel Cap, 1 ci hanno detto che l’esistenza del mondo parte dalla luce, acqua e terra, vegetazione, animali, uomo: piramidale. Nel secondo racconto l’uomo, poi la vegetazione, poi gli animali, poi la donna: sono 2 racconti completamente diversi! Perché nel primo l’uomo è l’ultima cosa ad essere creata, nel secondo racconto l’uomo è il primo ad essere creato. DOVE É LA VERITÀ ? ? ? Ve l’ho voluto leggere questa volta, perché noi navighiamo sempre dicendo: “La Bibbia, quello che dice Bibbia, quello che dice il Vangelo …” Ma che cosa è? 2 capitoli ed è già il problema. Dopo questo incomincia a nascere il problema del peccato originale, della prova. Ma questo perché? Perché la Bibbia, detto in maniera semplice, è un insieme di tradizioni varie combinate, messe lì da qualcuno in un certo punto, ma che prendeva da tradizioni diverse. Qui non è neanche questione che è più vera la prima invece della seconda o che dobbiamo trovare un punto di mezzo. NO, NO ! Sono 2 maniera diverse di descrivere una situazione … che non è quindi una situazione storica. Una è più intellettuale, l’altra è più pratica, potremmo dire. Difatti chi studia la Bibbia parla della tradizione chiamata sacerdotale e della tradizione chiamata javista, termini culturali. Cioè sono 2 tradizioni che parlano dell’esistenza del mondo e ad un certo punto uno prende pezzi di qua, pezzi di là, li piazza lì e noi abbiamo la Bibbia. Ma se uno non sa cogliere il senso, sono racconti apparentemente contraddittori.


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Da tutto questo cosa bisogna trarre? Senza star lì, che non stiamo facendo una serata sulla Bibbia o sull’interpretazione della Bibbia. Cos’è che bisogna trarre? Che dalla lettura della Bibbia bisogna trarre la verità che ha cercato di essere tramandata. Ma non bisogna fermarsi nei dettagli concreti facendoli diventare storici. In caso contrario non ci capiremmo più. Vi faccio notare. Salto per il momento la storia del peccato originale …… o meglio, andiamo avanti in ordine. Si presenta Eva (GENESI 2,23) Allora l’uomo disse: “Questa volta essa è carne della mia carne, è osso delle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta.” A questo punto di chiude il Cap. 2. Cap. 3  Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio: Egli disse alla donna:: “È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?” Rispose la donna al serpente: “Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete.” Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male.” Allora la donna vide che l’albero era buona da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; notate i dettagli, era BUONO e DESIDERABILE per ACQUISTARE SAGGEZZA  prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; allacciarono foglie di fico e ne fecero cinture. Poi c’è un passo molto romantico, molto dolce  Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l’uomo con sua moglie si nascosero dal signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. È bella questa cosa qua. Il Padreterno che va a farsi un giro in giardino per prendere una boccata d’aria. È così che va. Notate che poi loro si nascondo al punto che Lui non li vede …… quindi che Padreterno è che vede tutto? Loro si nascondono, di fatti Lui non li vede  Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?” Rispose: “Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura perché sono nudo, e mi sono nascosto.”  Riprese: “Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?”  Rispose l’uomo: “La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato.” È qui che è incominciata l’abitudine di dare la colpa agli altri: è colpa della donna che tu mi hai dato, che mi hai messo accanto.


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 Il Signore Dio disse alla donna: “Che hai fatto?” Rispose la donna: “Il serpente mi ha ingannato e io ho mangiato.” È tipico. Stiamo continuando da secoli a comportarci con la stessa maniera. Attenzione alla cosa bella, qui entra un discorso che è molto interessante. 1° MALEDIZIONE AL SERPENTE  “ Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna …… ecc. …… poi la donna, quindi va maledicendo tutti.  “Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze; con dolore partorirai i figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà.” E poi ad Adamo.  … maledetto sia il suolo per causa tua. Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba campestre. Col sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto; polvere tu sei e in polvere tornerai!” 1° domanda INTERESSANTISSIMA … e sulla quale possiamo sorriderci sopra:  se non ci fosse stato il peccato originale, la donna non avrebbe patito e sofferto a partorire?  se non ci fosse stato il peccato originale, l’uomo non avrebbe fatto fatica a coltivare la terra per avere il cibo? Allora potremmo dire, presi in castagna questa volta, ci ridiamo sopra:  allora a quel tempo i serpenti avevano zampe? Perché è una maledizione che deve strisciare, quindi se è maledizione vuol dire che gli toglie qualcosa. NON CI AVETE MAI PENSATO? Se lo maledici vuol dire ti castigo a fare una cosa che non avresti fatto se non avessi ingannato la donna. E gli dice: “Striscerai per terra.” Perché aveva le zampe prima? Guardate che il testo ha dentro delle indicazioni molto importanti. Quindi, queste maledizioni cosa sono? Molti di voi sanno che il buon Padre Vannucci ad un certo punto dei suoi libri, ha un commento su questo e dice, parlando proprio del peccato originale: “Se noi guardassimo una mucca quando partorisce, vediamo che fa la stessa fatica che fa una donna. E il suo peccato originale quando l’ha fatto?” ……… È questione di logica! Perché non ci facciamo domande e non ragioniamo. Se non ci fosse stato il “peccato originale” non avrebbe patito la donna nel partorire? Non avrebbe comunque strisciato il serpente per terra? Non avrebbe comunque fatto fatica l’uomo a coltivare la terra? SI, COME NO, QUESTA É NATURA La maledizione dice semplicemente che quello che per natura tu sei, lo vivrai conflittualmente. RR prima non ne avevano la consapevolezza e adesso sì GiBi certo!


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Allora torniamo indietro un attimo. Quand’è che l’uomo si rende conto di essere nudo e sente il bisogno di coprirsi? RR/ …………………… GiBi quando l’uomo, l’individuo, tu persona, tu individuo, quand’è che nella tua vita hai cominciato a sentire di essere nudo e hai sentito il bisogno di coprirti? Quando avevi 2 anni? Quando ne avevi 4 …… RR/ ……………………… GiBi quando incomincia in qualche maniera il tempo dell’adolescenza. Se tu cresci in una situazione normale …… Sono tutte donne a casa mia, a parte il cane. 8 anni, 9 anni? Si fa la doccia insieme, si gira nudi … si pone domanda qualcuno? Ma la grandina di 8 anni incomincia lentamente, vagamente a …… ha 8 anni, va verso i 9, incomincia … glielo ha insegnato qualcuno? Come fino adesso è andata avanti, può andare avanti tranquillamente, può darsi anche che riesca a gestirselo, ma se prende coscienza magari capisce che la cosa va benissimo e andrà in giro nuda a 15 anni, può darsi, può darsi di si, può darsi di no. Ma quand’è che si incomincia a rendersi conto di avere l’esigenza al coprirsi? Quando si incomincia a diventare …… consapevoli. PRIMO PARALLELISMO IMPORTANTE che dovete mettere. Il “peccato originale” è da associare al “diventare consapevoli” che ci permette a quel punto di incominciare a diventare consapevoli del bene e del male: ed è il frutto che viene mangiato. E a quel punto cosa è che incomincia come …… vogliamo usare il termine, ma mettendolo fra virgolette e imparando ad usare i termini in positivo senza prenderne invece la carica che potrebbe non essere positiva …… quand’è che incomincia quindi ad attuarsi la maledizione di chi ha mangiato il frutto dell’albero del bene e del male? Incomincia in quel periodo in cui, diventando cosciente, incomincerai a porti le vere questioni della vita. Perché incomincia la sessualità, la coscienza della sessualità, cioè della diversità, cioè quindi dei significati di tutto questo. Incominci a diventare cosciente, ma cosciente nel senso che ti poni domande sul fatto di sentire che ti piacciono i maschi o ti piacciono le femmine, dipende da chi sei … cioè che ti piace l’altro, perché senti l’attrazione, perché senti la forza che ti attira e ti chiedi perché in fondo. Non la formuli razionalmente, ma in fondo ti chiedi. Dove quindi la maledizione è che quello che normalmente fai nella vita incomincia ad essere inserito in un sistema, bene/male, ti pone questioni - ecco il peccato originale - ti pone questioni perché da quel punto, da quel momento dovrai imparare a far sì che il tuo comportamento sia costruttivo e non distruttivo. Perché da quel momento incominci ad essere tu responsabile di questo. LÌ INCOMINCIA LA FATICA. Dove  la fatica per la donna viene identificata con la fatica del partorire e  la fatica dell’uomo è la fatica del lavoro che deve fare per ottenere quello di cui ha bisogno. Nelle tradizioni, salvo che se torniamo indietro di qualche decennio, in fondo


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la fatica che faceva la donna nell’ambiente familiare era di mettere al mondo figli e di tirarli su e la fatica che faceva l’uomo era di andare a lavorare per guadagnarsi da mangiare. Poi l’evoluzione va avanti, adesso gli uomini non partoriscono ancora i figli, però le donne incominciano a mettersi i pantaloni e ad avere lo stipendio come il marito o magari di più, cioè incomincia un certo tipo di evoluzione diversa. PECCATO ORIGINALE: MOMENTO DI CONSAPEVOLEZZA ASSOCIABILE ALL’ADOLESCENZA, quindi momento in cui si diventa consapevoli e attraverso la consapevolezza diventiamo signori di noi stessi. Quindi noi potremmo chiederci: di un bambino che nasce chieditelo di te stesso, di tuo figlio - se non venisse l’adolescenza con tutta la problematicità che l’adolescenza pone, per es. a un genitore, sarebbe un beneficio per il bambino, per quell’essere umano? Aldilà che l’adolescenza ponga le problematiche conflittuali dell’adolescenza e dall’adolescenza nasca poi tutta la problematica dell’esistenza umana, perché è la problematica del dover scegliere, del dover decidere, del dover responsabilizzarsi, pagare le conseguenze quando sono da pagare, cioè tutto quello che diventa il peso della vita, … quello che ha portato qualcuno ad invidiare un cane, perché dice: “Almeno il mio cane non si pone problemi: quando deve fare una cosa la fa, quando ha fame mangia, quando non ha più fame smette e quando ha mangiato si mette lì e dorme. Invece noi mangiamo, facciamo, ci mettiamo lì, spesso non dormiamo neppure perché rimuginiamo, perché non abbiamo mangiato bene, non abbiamo mangiato abbastanza, non abbiamo mangiato quello che volevamo mangiare, oppure è rimasto qualcosa in sospeso.” Lì nasce la problematicità. Ma sarebbe buono che non avvenisse l’adolescenza e che noi fossimo preclusi da questa problematicità? Se non avvenisse noi non saremmo uomini. Ecco perché nella Pasqua si dirà: “FELICE COLPA”. Quindi, diciamo subito, il primo equivoco è che questo racconto ci narra di quella conquista evolutiva dell’essere umano che diventa cosciente, ma ce la narra definendola peccato in un certo senso, e spiegandocela semplicemente cos’è la causa delle nostre sofferenze. Perché a causa di questo moriamo, a causa di questo facciamo fatica. IL PROBLEMA SAPETE DOVE È? Che noi nella mentalità ancora infantile, spesso pretendiamo una vita senza sofferenza e senza la fatica della crescita ed allora rimpiangiamo quando non si faceva fatica al punto tale da far diventare il far fatica non la fatica del crescere evolutivo, ma farlo diventare un peccato, uno sbaglio …… Il punto nevralgico del discorso di stasera è questo. Se noi riuscissimo a uscire da quella porta stasera considerando che l’essere nati come siamo nati, il trovarsi a vivere la vita che stiamo vivendo non è uno sbaglio, non è un peccato …… perché teoricamente, ragionandosi sopra tutti diciamo questo, nessuno considera un peccato o uno sbaglio,


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ma abbiamo dentro sottilmente questa informazione culturale, quella che ci fa dire anche a 30, 40 anni: “Ma perché il peccato originale!” o quella che a 30, 40 anni se non battezzi il figlio hai quel timore, quella paura: “Se non lo battezzo, dovesse morire …… cosa capita?” E quella paura lì è quella che ti frega. Perché dice che aldilà dei bei ragionamenti che tu fai, la vita va bene così, che la vita è giusta così, in realtà sottilmente non è così nel tuo criterio mentale, stai dicendo che la vita è un peccato. Perché è cultura. E lì nascono poi tutto un sistema di paure. Ma mettiamolo lì per il momento … voglio completare la cosa per definire bene perché abbiamo parlato di tutto questo. Andando avanti  (GENESI 4) Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino …… poi partorì anche suo fratello Abele … e abbiamo quindi Adamo, Eva. Caino e Abele, sappiamo dei 2 che entrano subito in conflitto: Caino fa fuori Abele. MALEDIZIONI del Signore a Caino  (GENESI 4,9) Allora in Signore disse a Caino: “Dov’è Abele tuo fratello?” Egli rispose: “Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?” Riprese: “Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. Quando lavorerai il suolo esso non ti darà più i suoi prodotti. Ramingo e fuggiasco sarai sulla terra.” Disse Caino al Signore: “Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono? Ecco tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te, io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque (??) mi incontrerà mi potrà uccidere.” di chi ha paura? Sono in 4, 1 è morto, sono in 3! Apparentemente banalizziamo, ma non stiamo banalizzando niente, mi raccomando. Paura di chi ha?  Ma il signore gli disse: “Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta 7 volte!” quindi il Signore conferma che esiste qualcun altro, non gli dice “Sta tranquillo non c’è nessuno in giro.” E subito dopo gli mette un segno in fronte in modo che nessuno lo toccava, rimane marchiato. È come se gli mettesse un marchio di protezione. Poco dopo, stesso capitolo  (GENESI 4,17) Ora Caino si unì alla moglie che concepì e partorì Enoch …… notate che questo lo racconta prima che ci racconti di Adamo ed Eva che abbiano il 3° figlio, SET: prima, perché quello viene dopo. E uno potrebbe dire: “E allora come la mettiamo?” Che da anni continuiamo a dire Adamo, Eva, Caino, Abele …… perché poi nel capitolo dopo si dirà che Adamo ed Eva avranno altri figli, altre figlie …… ma notate che fin dall’inizio si dice che esistono altri esseri, altri essere maschi, altri esseri femmine …… E noi magari per anni Adamo, Eva …… no, no, leggiamo il testo: il testo è molto più vario, molto più aperto. Ci siamo fermati alle piccole cose che ci hanno insegnato a catechismo! TUTTO QUESTO CHE SENSO HA, PERCHÉ AVERLO RIPRESO?


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Per recuperare pienamente dentro, e questo è il primo aspetto della guarigione del “peccato di origine”, penso proprio che sia questo: 1. recuperare la consapevolezza del diritto che abbiamo a pensare, 2. che suppone il diritto che abbiamo a far domande, farle noi e farle, 3. e il diritto che abbiamo ad avere risposte. Ma partendo, ecco la guarigione che io vorrei diventasse …, partendo dal coraggio personale che dobbiamo avere noi …… ci hanno insegnato una cosa? Nei sei veramente convinto? Sei andato almeno a leggere i testi o qualcosa per dire: “Ma è proprio così?” Tutto quello che crediamo, che pensiamo che sia vero, lo abbiamo sottoposto a qualche domanda critica, qualche volta? In modo da avere la conferma di quello che crediamo. Molte volte puntiamo l’equilibrio della nostra vita alla luce di una tradizione cristiana, che fa riferimento alla Bibbia: è importante che tu ti renda conto di ciò che credi, è importante che tu ti renda conto di quali sono gli elementi che elabori dentro di te per darti delle spiegazioni. Soprattutto pensando …… lo raccontavo poco fa qui fuori …… che se avete dei figli in realtà la maggior parte dei figli frequentano la chiesa, frequentano il catechismo, frequentano quello che frequentano, tornano a casa e queste cose gliele raccontano e se tu non hai la possibilità di correggere qualche volta il tiro di quello che gli raccontano facendoglielo capire in una certa maniera, continui a perpetuare le tendenze dei criteri attraverso i quali poi l’individuo non si sa muovere. Quanti di voi avevano notato questa apparente incongruenza dell’esistenza di altre persone per cui non era solamente Adamo, non era solamente Eva, non era solamente Caino …… qui è il discorso simbolico di una situazione che viene collocata lì da cui bisogna saper estrarre il significato. E per il “peccato originale” è la stessa cosa. È così fondamentale che abbiamo un rituale che ognuno di noi porta dentro di sé, ma è importante sapere che cos’è questo benedetto “peccato originale” e che cosa significa quel rituale con cui si dice che noi veniamo liberati da questo peccato, e in che misura possiamo essere veramente liberati, che è poi la conclusione del discorso che farò stasera. È breve, non c’è bisogno di dire molto, poi collocato in questo discorso potrebbe diventare interessante. La guarigione di questo è nel fatto di rivendicare ad ognuno di noi il diritto alla coscienza, il diritto alla consapevolezza, il diritto a far domande, il diritto a vagliare quello che crediamo perché ce l’hanno trasmesso e renderci conto di ciò che crediamo e quindi darci da fare, da questo punto di vista, riacquistando la capacità critica della riflessione di consapevolezza, se no viviamo con questi riferimenti confusi, ma senza mai avere la chiarezza il che suppone senza mai avere quella forza interiore che ti permetta di dirigere la tua vita: e quello è quello che ci manca spesso, perché ci manca la chiarezza che ci dia il coraggio di dirigere la nostra vita nella maniera più corretta, perché molte volte ci troviamo ad intuire dentro di noi che certi comportamenti sono corretti, ma ad essere disturbati perché ci hanno insegnato che forse non lo sono.


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E quanti convivono col fare certe cose ed avere il cruccio che magari quella cosa non è poi pienamente corretta, e semplicemente perché magari te l’hanno insegnato. Ma chi te l’ha insegnato poteva esattamente avertelo insegnato con la stessa ignoranza che patisci e soffri tu, perché non lo sapeva neanche lui. Ed ecco allora PRINCIPIO DI GUARIGIONE: DIVENTARE CAPACI DI FARSI DOMANDE, soprattutto diventare capaci di AVERE IL CORAGGIO A PRETENDERE LE RISPOSTE E CONTINUARE A CERCARE FINO A QUANDO LA RISPOSTA NON VIENE. Non ce l’ho qua, ma è un testo che voglio citarvi di Padre Vannucci a rivendicarci il diritto a costruirci un futuro diverso perché essere fedeli solamente al passato vuol dire uccidere la vita. E questo è in contrasto con molti aspetti dell’insegnamento religioso che ci hanno detto. “Guai a toccare la tradizione. Siccome hanno sempre fatto così, così è.” e non è vero. L’evoluzione è proprio la capacità di rompere con una tradizione ed inventare qualcosa si nuovo. É questo il punto di forza dell’essere umano. Ho fatto il discorso amplio proprio per questo. Basta a volte andare a leggere i testi e troviamo gli elementi che ci permettono di pensare. Vedi le osservazioni sulle maledizioni dopo il peccato originale; vedi anche quello che può essere il resto del tema. Questo “peccato originale”, rapidamente, che cos’è? Poi ci prendiamo i 10’ di stacco. ======================================================================

SISTEMA DI VALORI UMANO

UNITÀ

V I T A SISTEMA DI VALORI ANIMALE

EGOISMO


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====================================================================== È il momento in cui si diventa coscienti, consapevoli. Cosa significa diventare coscienti e consapevoli in realtà? Non possiamo ampliarlo ora più di tanto, ma cosa significa per noi diventare consapevoli nella vita. Fondamentalmente diventare consapevoli nella vita vuol dire essere inseriti nella nostra vita con un doppio sistema di valori che potremmo chiamare SISTEMI VALORI ANIMALE, non prendetelo in senso dispregiativo. il sistema di valori animale è il sistema di valori sulla base del quale si comporta il tuo gatto, il tuo cane, un cavallo, un animale il quale non è cosciente a certi livelli e quindi certe domande non se le pone, quindi un leone della foresta o una tigre o chiunque. È il sistema di valori basato fondamentalmente sull’EGOISMO, cioè sulla ricerca della soddisfazione dei propri bisogni. Un cane quando ha fame mangia, quando ha mangiato è soddisfatto e non gliene importa niente se i cani che sono vicini a lui stanno morendo di fame. Ci siamo fino a qua? È ciò che non riesce a te. Perché quando hai mangiato e sei sazio e vicino a te ci sono persone che muoiono di fame, non sei tranquillo: ecco la differenza. Quindi, quando diventiamo consapevoli noi siano collocati fra un sistema di valori che portiamo dentro per secoli di evoluzione animale. La psicologia ci definisce animali razionali. Abbiamo acquistato la ragione, la coscienza, ma su una struttura animale. E quindi c’è un SISTEMA DI VALORI UMANO, io uso il termine umano. Il sistema di valori umano è il sistema di valori che dovrebbe trovare il suo punto di forza nel concetto di UNITÀ: è il concetto di valori religioso, è il sistema di valori che ti dice che nella vita bisogna condividere, bisogna essere felici insieme, non si può essere felici da soli. È il sistema di valori dove si dice che quello che fai per te, per soddisfare te stesso non deve andare ad interferire o impedire la soddisfazione degli altri, dei propri bisogni. È il sistema dei valori spirituali, quello che trovate sui Vangeli, quello che trovate nelle tradizioni orientali, è il sistema che si sintetizza nel concetto di AMORE, dove l’amore vuol dire condivisione non vuol dire egoismo. L’egoismo è chiusura, l’amore è apertura; quindi è basato sull’apertura. Tu diventando consapevole, rimani inserito in questo doppio sistema di forze, dentro di te agiscono queste doppi forze.  la forza che tende a far accedere dentro di te il male,  la forza che tende a far accedere in te il bene. Nel racconto dice “NON ALLUNGARE LA MANO ALL’ALBERO DEL BENE E DEL MALE, PERCHÉ SE ALLUNGHI LA MANO LÌ, SOFFRIRAI!” Certo perché ti troverai a dover gestire 2 forze, non sarai più come un bambino. Il bambino soffre questo? NO. Perché? Che cosa manca al bambino? RR/ ……………………… GiBi gli manca il sistema di valori umano! Il bambino è egoista, megalomane, il bambino è un ipotetico delinquente se lo lasci libero. Il bambino è spontaneo. Poi noi lo ammiriamo nella sua innocenza. Che innocenza! Lascialo fare! Certo che è innocente, ma nella sua innocenza è un killer. Tu al bambino gli devi dare le dritte perché in caso


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contrario il bambino non ha regole, non ha rispetto. Quindi al bambino, mancando la consapevolezza, manca il sistema di valori umano. Quindi con l’adolescenza, diventando consapevole, scopre, entra in contatto con questo sistema ed incomincia a dover gestire le proprie forze sulla base di un sistema di valori che non è più quello “soddisfatto io, soddisfatti tutti”, deve prendere in considerazione tutto il resto. Ed entra quindi nel conflitto dove prendi la malattia, le somatizzazioni varie, il conflitto di scelta, la responsabilità, la fatica, il dolore. QUESTO È IL PECCATO ORIGINALE. Ma questo è l’inizio dell’essere umano, è proprio per questo che l’essere umano evolutivamente è un essere molto superiore agli animali, quindi NON È UN PECCATO ! Non è qualcosa che avremmo fatto meglio a non commettere, perché peccato è qualcosa che commesso tu dovresti dire di te stesso: “Sarebbe stato meglio non averlo fatto.” Anche se poi anche lì è discutibile la cosa. Però mettiamolo lì, tanto per non complicare la situazione. RR/ si può dire appunto che in questa fase evolutiva dell’adolescenza ogni sbilanciamento, squilibrio, blocco, va poi a modificare l’esatta comprensione del sistema di valori? GiBi si. Poi tutto un sistema di educazione potrebbe deformare la percezione del sistema di valori e prolungare il tempo di sofferenza, di squilibrio, di maturazione, ecc.. Quindi “peccato originale” è un momento di evoluzione indispensabile che l’essere umano è importante che viva, come apertura alle sue possibilità evolutive per diventare un essere superiore, secondo il sistema di valori superiori. TERMINO, poi lo riprendiamo. Il BATTESIMO, cosa fa? Il battesimo è un rituale creato affinché tu fino da bambino …… una volta la tradizione il battesimo lo dava agli adulti, in quanto era la proposta data all’adulto. “Tu adulto, nella tua consapevolezza che hai della vita, sei interessato a far sì che la tua vita sia fondamentalmente un’espressione di questo sistema di valori? SI? Allora vieni, facciamo qualcosa che risvegli dentro di te tutte le energie che ti facilitino questi sistemi di valori in contrapposizione all’altro.” Ecco il senso del battesimo e veniva proposto come una scelta. Quindi, sei adulto? Hai già sperimentato il male, sperimenti il bisogno e la necessità dell’altro? Perché nella tua coscienza intuisci, perché il male che sperimenti ti lascia insoddisfatto? Quindi intuisci ce c’è l’altro. Ti si dice: “Ti interessa essere facilitato nella realizzazione dell’altro?” Ecco allora che il rituale del battesimo è una forma di risveglio di energie con le quali si cerca di metterti in sintonia con quel sistema di valori, che è energia cosmica …… sarebbe importante che voi l’aveste collocato bene tutto questo …… Sistema di valori vuol dire esistono nel cosmo …… la psicologia li chiama gli archetipi, cioè come se esistesse uno schema energetico che esprime energeticamente questi valori. Il battesimo ti mette in sintonia con questi valori e quindi facilitare che tu


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riesca a trasformare questo schema teorico nello schema pratico del tuo comportamento. Questo è il senso del battesimo. Perché viene portato il battesimo alla prima infanzia, dopo la nascita? Perché si dice: se noi sintonizziamo subito l’essere umano con questo sistema di forze, perché sono forze, se i genitori supporteranno trasmettendo al bambino questo sistema di valori, mano a mano cresce in quanto lui è malleabile, perché è una terra che assorbe tutto, da grande gli sarà più facile, perché avrà meno problemi da risolvere. Perché nell’ipotesi, il bambino battezzato, dovrebbe crescere in una famiglia che gli trasmette un sistema di comportamento più equilibrato, meno conflittuale … più chiaro. VOI MI STATE DICENDO NO. PERCHÉ? Perché questo è ciò che ci fa porre la domanda che pone lui: “È ancora giusto far le cose così?” Perché troppi genitori battezzano i figli, ma non supportano con l’educazione questo sistema di valore, perché sia loro non lo fanno, perché loro sono i primi che non lo fanno e secondo, tanto meno lo trasmettono ai figli. E allora, ecco perché dico, si ritrovano molte persone con il battesimo fatto, si, ma è una macchina chiusa in garage mai accesa: continuerà ad andare a piedi! Anche perché l’educazione non ti ha portato a integrare questo sistema di valori facendolo diventare un sistema di energie che ti facili essere paziente, essere comprensivo, comprendere te stesso e gli altri, perdonare e lì facci tutta la lista …… non te lo facilita, perché? Perché lo schema è stato messo dentro, ma non è stato alimentato …… e non viene alimentato. Certo, dovessimo collocarci lì a scegliere: meglio avere la macchina chiusa in garage o non averla? Meglio averla! Nel momento in cui ti svegli è già lì, da un certo punto di vista, ma l’importante che sia lì e che sia attiva in effetti. In caso contrario in effetti noi ci possiamo passare vite intere con la macchina chiusa in garage, mai accesa. Quindi ecco il senso del battesimo. L’inserimento in un sistema di forze che dovrebbe facilitare la vera realizzazione dell’essere umano. A cui poi si andranno aggiungendo …… allora ecco il senso …… perché se tu ti sintonizzi con questo sistema quando sei adolescente, quello che hai fatto da piccolo col battesimo viene confermato con un altro tipo di collegamento che è il risveglio in questo sistema della capacità di uso consapevole delle tue forze effettive in rapporto a questo sistema. Cerchiamo di capire: la cresima che sacramento è? Meglio, fate un passo indietro. Com’è che io posso attuare questo sistema di valori nella mia vita concreta quotidiana? Solamente attraverso una capacità di visione della realtà che mi faccia accogliere nella realtà i veri valori e non quelli falsi. Ecco perché quando andate a far la cresima vi faranno il segno sulla fronte. SU DOVE? SUL 3° OCCHIO ! Perché il 3° occhio è quello che ti permette la visione profonda dei veri valori. Allora è logico. Ma devi aprirlo quell’occhio, se no siamo ancora come prima: se non lo apri non vedi, se non vedi non puoi comportati secondo questo sistema.


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ESEMPIO. Ed ecco allora che crescendo, ti sposi? É importantissimo l’amore: l’amore è il grane valore. Allora se il tuo è vero amore, allora andiamo in chiesa e ratifichiamo, sviluppiamo la capacità di amare secondo l’altro sistema. Però cosa ci vuole? Ci vuole che tu lo sappia e sappia veramente sintonizzarti con questo sistema. Ci siete adesso con la logica che va?


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DOMANDE DD/ domanda sull’albero della vita GiBi ……all’idea di una vita che non è quella dell’esperienza esterna, quindi è una vita da cui noi siamo preclusi in questo momento dell’esperienza evolutiva, perché noi siamo dentro ad un ciclo della vita che avviene tra la nascita e la morte. Quindi bisogna tenere presente che nel Paradiso terrestre non essendoci consapevolezza, non c’è coscienza di morte. Nella non consapevolezza si è coscienti dell’essere vivi: si è fermi lì, nel presente. Nel bambino questo si manifesta nel fatto che il bambino non è molto condizionato dal passato e non è molto attento al futuro, gli manca la prospettiva. Vive il presente. Noi attraverso la consapevolezza diamo questa capacità di vivere semplicemente nel presente, il presente è quello che ti dà l’idea di essere vivo sempre . Ma comunque lasciatelo lì, perché l’interessante è un’altra domanda: “Se non ci fosse il peccato originale, non saremmo morti?” È il discorso di prima. Cioè un cane muore ? <<<<<<< RR/ in sottofondo = certo che muore, però non lo sa >>>>>>> La differenza che cos’è? È che diventando consapevoli non è che noi in questa maniera ci troviamo a morire, mentre invece non morivamo prima; è che noi ci troviamo a soffrire il pensiero della morte, ad aver paura della morte, cioè ci troviamo a soffrire la morte, ciò che non soffre un animale: l’animale soffre il momento in cui c’è il vissuto della morte, allora vive il momento della resistenza, l’istinto della sopravvivenza. Ma l’animale non vive l’angoscia della morte: vive la morte quando accade. Invece noi entriamo nel sistema di chi anche se hai solo 10 anni, anche se hai solo 20 anni e nella prospettiva vivrai fino ad 80, da quando hai 20 anni pensi alla morte, ti viene in mente la morte, soffri la morte nel senso che la morte è qualcosa di attivo dentro di te perché ti condiziona. È in questo senso che avendo mangiato il frutto dell’albero del bene e del male noi moriamo, cioè entriamo in contatto. Ma è implicito in quello che spiegavamo prima. La fatica dell’alimentazione ottenuta attraverso il lavoro della terra, non è che prima non c’era e adesso c’è. È che adesso noi la viviamo, attraverso la nostra consapevolezza, la possiamo vivere in maniera più conflittuale, la possiamo rifiutare, cioè ci diventa un problema. É lì quello che abbiamo acquisito col fatto di diventare consapevoli. Ma ripeto, notate, se voi andate nel testo, la maledizione non fa altro che ricordare ciò che per natura già accade. Quindi LA MALEDIZIONE è: CIÒ CHE PER NATURA GIÀ TI ACCADE, DIVENTANDO CONSAPEVOLI, LO VIVI CONFLITTUALMENTE. Cioè dovrai trovare un altro sistema interiore che ti permetta quella cosa secondo criteri di valori diversi. Colui che vive secondo un criterio di valori diversi, è colui che continua a lavorare, continua a fare fatica, ma trova un significato al suo lavoro, alla sua fatica. Colui che non ha questo sistema di valori, è colui che se potesse non lavorare e vivere RUBANDO, lo farebbe volentieri, tanto è vero che molti lo fanno.


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Allora lì trovate la logica, ma attenzione. Guarire il “peccato dell'origine” è acquisire la capacità attraverso la nostra consapevolezza di dare il vero valore alle cose che ci accadono: questo è il principio di guarigione. Vi faccio notare: se non abbiamo questo criterio di valutazione in noi, - cosa che accennavamo prima - ci sono elementi di comportamento e che non sono positivi, secondo un vero sistema dei valori umani, ma che noi nella vita, nella nostra psicologia umana, terra terra, che non è psicologia umana ma è psicologia animale direi, noi adesso li consideriamo questi comportamenti positivi. Quante persone considerano nel rapporto di coppia positiva la GELOSIA. Perfino in discorsi di psicologia molte volte si dice: “Se c’è gelosia, c’è interesse, c’è legame.” E quindi viene valutata come positiva, mentre la gelosia, dal punto di vista dei valori superiori, è un peccato, ti direbbero, è un sistema di possessività. E quindi notate questo elemento. Se noi non abbiamo una vera consapevolezza che ci permetta di trovare una collocazione diversa ai nostri comportamenti, noi rischiamo di vivere comportamenti naturali, ma in maniera distruttiva. ED È QUESTA LA MALEDIZIONE. RR/ vediamo se sono riuscita a mettere a fuoco. Allora quando tu parli a Natale della Verginità di Maria, del non peccato originale, perché lei ha l’accettazione dall’inizio …… GiBi c’è la cancellazione di questo sistema egoistico e c’è la presa di coscienza di massima disponibilità al Principio Spirituale che si manifesta attraverso questo sistema di valori: quella è la verginità della Madre.. Di fatti l’Immacolata Concezione è la natura umana che ritrova la sua purezza in rapporto al Principio Spirituale che si manifesta attraverso il SÉ. Ma lì dovete fare riferimento a tutto il discorso del Natale. RR/ comunque, le malattie che si presumono escano da conflitti dell’uomo, ad un certo punto anche gli animali si ammalano. GiBi si, ma nota che gli animali si ammalano molto, ma molto meno. E gli animali che si ammalano di più quali sono? RR/ quelli che vivono con l’uomo. GiBi quelli che sono in collegamento con l’uomo. Perché sono anche gli animali che in collegamento con noi, sono animali che nella loro esperienza di esseri, sono più vicino all’evoluzione dello stadio umano. DD/ ripeti un attimo per cortesia? GiBi gli animali che si ammalano di più sono gli animali che vivono con l’uomo in quanto gli animali a questi livelli sono gli animali che vivono il livello animale che è molto già vicino allo stadio di esistenza umana. Perché sono già in collegamento con il nostro sistema di comportamento che diventa in parte conflittuale. Partecipano alla nostra vita. Gli animali spesso, da questo punto di vista, fanno da paravento per i nostri problemi, sono delle antenne al nostro fianco, sono i gatti, i cani, sono antenne, caricano su se stessi elementi nostri e rappresentano giustamente, a livello di disponibilità,


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rappresentano proprio la parte umana che si vive nell’essere dono per gli altri, nell’essere a favore degli altri, che è quello che diventa conflittuale quando noi incominciamo a sposare questo sistema di valori. Il sistema di valori superiori dov’è che ha il suo perno? Nell’amore. Amore cosa significa: essere a disposizione dell’altro. Che è quello che a noi ci capita per natura quando ci innamoriamo perdutamente per cui diventiamo scemi …… nel termine giusto, corretto della parola. Quando ci si innamora da giovani perdiamo l’uso della ragione. Allora, perdendo l’uso della ragione, è corretto, per la persona amata fai le cose più assurde di questo mondo, che non ragioni più. Fai l’impossibile, gli dai anche quello che ti chiede anche quando è ingiusto, non ti accorgi di quando sbaglia … perdi la ragione, ma questo ci capita quando ci piglia da giovane. Appena la capacità di ragionamento cresce un po’ di più, non ci si innamora più: si fanno calcoli allora. Quello mi piace? Chi è? Quanto guadagna? Si calcola! E se ci si mette insieme si mette subito in chiaro …… Non è più amore, è contratto, perché ormai il sistema è cresciuto e non ti lasci più andare, ma ti preclude il meglio dell’esperienza dell’amore. Io non voglio entrare nel discorso, perché questo è il tema dell’amore della prossima volta. Io rimango esterrefatto francamente, ma questo è un problema mio, io ho i miei problemi da risolvere, voi avete i vostri, ma io rimango esterrefatto dalle coppie numerosissime che incontro …… la gestione economica delle coppie. La gestione di moltissime coppie: conti separati. Uno non sa esattamente quello che guadagna e quello che risparmia l’altro, hanno le spese di casa ripartite, a parte la separazione dei beni a livello legale che molte volte può essere un interesse di tipo legale che ti salvaguarda, ma proprio la gestione economica dove uno non sa esattamente quello che fa l’altro. Ed è assurdo? È la dimostrazione chiara che non sono arrivati al livello dell’amore. Se non condividi i soldi, pretendi di condividere l’anima? È molto più difficile condividere l’anima, molto più facile condividere i soldi. DD/ come la metti con la teoria dei rosacroce sull’evoluzione nei miliardi di anni dell’uomo dove dicono che Adamo non è una singola persona, ma è un popolo ed Eva è una popolazione e che il peccato originale non esiste, che l’Eden non esiste, ecc., ecc. GiBi è un mito di fatti. È per quello che io vi ho letto i primi 2 capitoli. Uno dei nostri handicap che vanno guariti è togliere questo discorso dal discorso storico. Non è storia evolutiva di un Adamo che esisteva come persona individuale, ma è una forma/mito per raccontare delle verità, le quali verità avvengono poi psicologicamente attraverso l’esperienza di innumerevoli individui. Ma già se uno vuol ragionare, legge i primi 2 capitoli e capisce che non c’è Adamo, c’è tutta un sacco di altra gente che esiste. DD/

i preti sanno queste cose che tu hai appena dette?


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GiBi non lo so. Vi rispondo come ha risposto Caino: “Non sono il custode dei sacerdoti per sapere come la pensano!” DD/ quando c’è l’innamoramento, tu dici tutti i valori cadono GiBi chi l’ha detto? Quando uno si innamora vive in situazione di accettazione, di dono completo …… DD/ no, un momento. Dalla famiglia base, che ha dato tutti questi valori, quando il ragazzo si innamora, determinate cose le cancella perché vede solo una direttiva diversa e non capisce più niente. Tu che sei al di fuori che vedi queste cose, che determinate cose che gli hai trasmesso crollano, cos’è che puoi fare? GiBi devi lasciarlo andare, devi lasciarlo crescere. Non è che crollano, è un momento in cui rimangono in seconda …… DD/ si, ma tante cose che viveva, faceva e aveva dei valori …… GiBi normalissimo, normalissimo, la fase adolescenziale è normale che uno abbandoni comportamenti che prima erano spontanei, naturali perché trasmessi e entra in quella fase di conflitto dove si conquista se stesso attraverso prima il rifiuto di quello che gli hanno trasmesso, poi l’acquisizione dei suoi criteri, poi infine …… L’augurio è che se la nostra presenza di genitori diventa una presenza capace di non diventare assenza ma diventare presenza rispettosa: finiranno, magari dopo anni, di recuperare gli stessi valori vissuti partendo come se fossero i loro. E allora troverai il ragazzo che dopo 3, 4 anni dice: “Adesso faccio questo, ma perché io l’ho capito e deciso di fare.” Tu dici: “Ma non è quello che ti ho insegnato io?” OK, ma è importante che lui lo senta suo, allora il processo è acquisito. Un elemento importante che bisognerebbe darsi da fare a prendere in considerazione o darsi un po’ d’esperienza è proprio l’educazione del genitore, secondo me, proprio di fronte a queste situazione. Perché il genitore di fronte al momento adolescenziale è fondamentale per il genitore sapere esserci rispettando e quindi permettendo al giovane di sbagliare: ed è la cosa più rara. DD/ in ultima analisi come si potrebbe definire una persona che con suo sommo sacrifico decidesse, coscientemente, di abbracciare tutto quel sistema di valori citato lì solo sopra. In una parola. GiBi “ha visto l’albero, buono, appetibile, gustoso e desiderabile per acquisire la saggezza”: avrebbe acquisita la saggezza, sarebbe un SAGGIO, inserendo la sua natura animale, la sua istintualità, il suo essere umano fatto di bisogni. La realizzazione di questo sistema di valori, è bello, teorico, dirlo così, ma la realizzazione di questo sistema di valori trasportato nel comportamento quotidiano, è quello che simbolicamente viene proposto nei 3 giorni di Pasqua, come simbologia religiosa. I 3 giorni di Pasqua, che sono i 3 giorni chiamati Santi nella tradizione, sono 3 giorni particolari, sono i 3 giorni in cui simbolicamente si rappresenta cosa dovrebbe avvenire nella psicologia di ogni individuo che volesse trasformare questo sistema di


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valori nel sistema di valori operativo, quotidiano, concreto. Là in quei 3 giorni avete l’elemento simbolico, rappresentativo e cerimoniale.


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CERCHIO LUCE Occhi chiusi respira profondamente … e rilassa bene il tuo corpo (12 rilassa bene tutto il tuo corpo (7 senti piacevolmente il contatto con le persone che hai al tuo fianco (6 e attraverso di loro senti il contatto con tutti noi che siamo qui con te (6 e mentalmente immaginiamo formare un cerchio (10 il cerchio è simbolo della perfezione (5 e seguendo l’importanza dei simboli che ci aiutano … a cogliere il senso profondo della vita … il cerchio ci insegna che per essere perfetti non possiamo essere soli …… perché uno da solo non basta a formare un cerchio (4 bisogna essere almeno in due (9 quindi sentendo veramente con molto piacere il fatto di essere … insieme a vivere queste esperienze e condividere queste riflessioni … fai di nuovo una bella respirazione profonda … e rilassati bene (6 immagina un raggio di luce e di energia che dall’alto scende su di te (5 sentilo entrare dentro di te dalla parte posteriore della tua testa (10 senti il tuo corpo completamente aperto, la tua persona completamente aperta ad accogliere questa luce, questa energia … sentendola come l’energia della Vita (5 se ti può aiutare … sentendola come l’energia di DIO, del principio della Vita che fa esistere … le innumerevoli forma di Vita dell’Universo (5 e quindi senti … attraverso questa luce e questa energia … che dall’alto fluisce in te (4 senti la sintonia fra te … e la Vita (4 fra te e tutte le forme della Vita (4 fra te e l’Universo (14 e in questa immagine mentale di noi che formiamo un cerchio … immagina lasciare fluire questa luce e questa energia attraverso la tua mano DX … e viverti … insieme a tutti noi … in questo cerchio … dove la luce fluisce … scorre in ognuno di noi e attraverso tutti noi (5 in un momento di profondo scambio … di luce e di energia (10 e vivi questo scambio come un momento … di amicizia, di affetto, di amore … accogliendo in te l’energia che fluisce … attraverso tutti noi … è come se tu potessi accogliere dentro di te tutti noi (7 ed allora sentiti veramente come colui che abbraccia dentro se stesso tutti noi (5 e vivi la nostra presenza dentro di te (4


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come una piccola rappresentanza del mondo intero, di tutta l’umanità … di tutte le persone che conosci, ma anche di tutte le persone che vivono su questo Pianeta ( 10 e in questa accoglienza … in questa apertura … che è amore, che è amicizia, è rispetto (5 cogli il principio della guarigione … della nostra imperfezione (7 cogli il principio di guarigione della nostra dualità (18 non esiste più … l’IO in contrapposizione al TU … ma esiste il NOI … insieme (4 e quindi non esiste più la separazione e quindi non c’è più il bene ed il male … ma esiste l’amore (18 ed allora questa sensazione di unione, di fusione … che stai vivendo qui insieme a tutti noi (4 portala e rendila concreta soprattutto … con le persone con le quali tu condividi quotidianamente la vita (9 nell’ambito della tua famiglia … nell’ambito del tuo lavoro (4 nel tuo piccolo spazio sociale (8 immaginati capace di questa condivisione profonda … di questa accoglienza profonda … di questa comprensione profonda … con tuo marito, con tua moglie … con tuo figlio… con tuo padre, con tua madre (5 con i tuoi colleghi di lavoro (7 con gli amici o con i conoscenti … con i quali ti ritrovi al bar (6 con la tua realtà quotidiana (19 e cogli in questa tua capacità di condivisione (5 la grande forza dell’amore (7 che ti permette di vivere … la consapevolezza della tua grandezza (6 anche nel tuo stato … concreto, effettivo … di imperfezione (10 dove l’imperfezione è semplicemente la consapevolezza … che siamo destinati a crescere (5 siamo destinati … a manifestare di più di quello che stiamo manifestando (4 siamo destinati a capire di più di ciò che stiamo capendo (8 ma tutto ci sarà più facile … se saremo comunque consapevoli … della nostra grandezza (10 della grande forza di luce e di amore che può fluire attraverso di noi … ogni giorno (10 ed è con questa consapevolezza (3 che con qualche respiro profondo recuperi le normali sensazioni del tuo corpo (4 e ti prepari a concludere l’esperienza riaprendo gli occhi.

Fine.


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