Il codice degli dei 0 premessa

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http://www.progetto2012.it/

PROGETTO 2012 Sito italiano dedicato alla sopravvivenza riguardo agli eventi dell’anno 2012. NOTA INTRODUTTIVA: Visto il verificarsi di lievi malintesi da parte di alcune persone che ci hanno contattato, sentiamo la necessità di precisare che questo nostro sito NON è un'associazione di alcun tipo né un ufficio preposto a dare informazioni di alcun genere riguardo ai temi sotto riportati, ma è semplicemente l'esposizione chiara e dettagliata degli intenti di un gruppo di persone. Pertanto, per non incorrere in errori dovuti ad incomprensioni preghiamo, chi ne abbia l'intenzione, di leggere il testo riportato di seguito con la massima attenzione.

DI COSA SI TRATTA Secondo studi da noi effettuati ed informazioni pervenuteci da svariate fonti, il 21 dicembre del 2012 la rotazione della nostra Terra sul proprio asse subirà una fermata che durerà 72 ore per poi riprendere a ruotare in senso inverso, con la conseguente inversione dei poli magnetici. Questa fermata darà probabilmente luogo a eventi climatici e sismici anomali di grandi proporzioni e l’umanità subirà molte perdite. Detta così è sicuramente brutale ma, senza affidarci ad inutili giri di parole, i fatti dovrebbero proprio essere questi. Molti di coloro che sono approdati su questo sito avranno già sentito parlare dei probabili eventi legati all’anno 2012. Un anno che vanta numerosi appellativi tra cui: “La fine del mondo”; “L’epoca dei cataclismi”; “L’anno del cambiamento materiale e spirituale”; “La fine di un’era ipotizzata dal popolo Maya”; e così via. Ed è appunto a queste persone che principalmente ci rivolgiamo. Gli altri che, per mezzo di qualche motore di ricerca, ci sono invece capitati per caso e per la prima volta si trovano di fronte a questo argomento, sono invitati a continuare a leggere. Non è del tutto escluso che questo “caso” (visto che il caso non esiste) possa servire per conoscere una realtà da troppo tempo tenuta nascosta. Infatti, uno dei principali motivi che ci ha spinti a fondare il primo sito internet italiano dedicato alla sopravvivenza del 2012 – e quindi a divulgare questa nostra importante decisione – è che da troppo tempo ormai si sta parlando ovunque di questo


possibile evento, ma qui da noi in Italia si sa ben poco e si fa ancora meno. Sono ormai tante le persone che si stanno interessando a tutto quello che viene scritto sull’argomento, sia su carta che su internet (dove molto è scritto in lingua inglese penalizzando purtroppo ancora tante persone). Basta digitare “2012” o qualcosa riguardante "l'inversione magnetica" su un qualunque motore di ricerca per vedere apparire una moltitudine impressionante di articoli al riguardo. Dai più allarmistici dove vengono enumerate dettagliatamente le varie catastrofi ambientali previste per i prossimi anni; a quelli di tendenza New Age dove si parla di un cambiamento prettamente spirituale; o ancora a quelli che noi abbiamo già inserito tra i “siti spazzatura” che è meglio neppure citare. Insomma di legna al fuoco ce ne è anche troppa, ma con pazienza, buon senso, perseveranza, e a nostro avviso lasciandosi guidare soprattutto dall’istinto, bisogna saper discernere e prendere da parte solo il buono. Pare che il fenomeno legato al 2012 sia del tutto naturale per la nostra Terra e che, stando al computo del tempo del calendario Maya basato sulla "precessione degli equinozi", si manifesti con regolarità ogni 12.960 anni (a seconda dell'attendibilità delle fonti questa cifra risulta diversa, anche se poi tutte le interpretazioni sono concordi riguardo alla data del 2012, inizio dell'era dell'Acquario). E anche se a tutto oggi ci viene taciuto, sembrerebbe noto anche alla scienza ufficiale che sfrutterebbe, tra i numerosi metodi di datazione, proprio l’inversione magnetica terrestre. La Terra avrebbe iniziato la sua fase di rallentamento già intorno agli anni ’60 del novecento (primi rilevamenti effettuati), un rallentamento iniziale di portata sicuramente infinitesimale, ma che comunque è stato taciuto. Questa lenta frenata avrebbe un andamento esponenziale e non lineare, perciò si avrebbe una fase iniziale del rallentamento quasi “nulla” ed una finale molto accentuata. In pratica, se disegnassimo su un piano cartesiano gli anni sull’asse x e la velocità di rotazione sull’asse y, otterremmo una linea appena inclinata che va dall’anno 1960 fino al 2002 circa, cioè pari ad un lievissimo rallentamento, mentre dal 2003 al 2012 vedremmo la linea incurvarsi velocemente fino a orientarsi verticalmente, cioè fino alla totale fermata. Questo giustificherebbe l’ignoranza di quasi tutta l’umanità in proposito. Per chi non è munito dei giusti mezzi di misurazione, un minuto in più o in meno nell’arco di un anno fa poca differenza. Nell’epoca attuale, però, ci troviamo a perdere ormai alcuni minuti ogni anno, ovvero i giorni si stanno allungando, ma la disattenzione umana unita al sofisticato sistema di occultazione, ne rendono difficile il rilevamento. Abbiamo provato a misurare con metodo empirico, non avendone altri a disposizione, il rallentamento della rotazione terrestre. Dal luglio dell’anno 2004 al luglio dell’anno 2005, secondo le nostre osservazioni, la Terra ha rallentato di circa 3 minuti. E dal luglio dell’anno 2005 al luglio dell’anno 2006 di circa 5 minuti.


Si prevede che le conseguenze più importanti nei due/tre anni che precederanno e seguiranno l’anno 2012, saranno soprattutto di carattere meteorologico e sismico. Per via dell’anomalo riscaldamento e raffreddamento della crosta terrestre, dovuto ai giorni e alle notti più lunghe, il clima subirà un temporaneo stravolgimento a causa del quale potremo avere piogge e venti di grande entità (cosa che in piccola parte si sta già verificando). I mari e gli oceani potrebbero straripare dai loro attuali confini in conseguenza alla repentina frenata della rotazione e all’assestamento della crosta terrestre, cosa quest'ultima che darà origine inoltre a eventi tellurici di grandi proporzioni. Per il genere umano sarà un duro colpo, ma come è già avvenuto a cadenze regolari nelle epoche del passato, gran parte dell’umanità sopravvivrà. Per quanto ci risulta le uniche notizie attendibili straordinariamente concordanti tra loro, e alle quali noi ci sentiamo di dare credito, ci vengono dagli antichi popoli e da tutti i messaggi che ci hanno lasciato. Da ogni civiltà progredita del passato, lontane tra loro anche migliaia di chilometri, ci arriva un preciso monito a metterci in guardia sul nostro destino legato a questo importante passaggio epocale.

"... Il secondo scenario, che la logica può aiutarci a ricostruire, è molto più cupo e forse meno accettabile, soprattutto da coloro i quali vedono nella nostra civiltà l'unica che abbia raggiunto un certo grado di sviluppo intellettuale e tecnologico. La mitologia e la tradizione sono stati il veicolo di trasmissione per un messaggio di avvertimento, una specie di S.O.S per la nostra civiltà, per metterci in guardia da qualcosa di ciclico, che a ritmi lontani, ma precisi, deve tornare a colpire la nostra cara Terra. L'antica civiltà umana, che abitò la terra ben 13.000 anni or sono, venne sconvolta da una serie di terrificanti e devastanti cataclismi, che colpirono il nostro pianeta in maniera repentina ed istantanea..." da: "Il codice degli dei" di Giorgio Terzoli. Ma qui ci fermiamo. Le informazioni che abbiamo riportato fino ad ora sono solo una piccola parte delle nostre personali ricerche, e oltretutto sono incomplete dal momento che questo complesso argomento non prevede soltanto avvenimenti di tipo puramente materiale. Probabilmente ci troveremo di fronte a qualcosa di cui tutta l'umanità ne conosce inconsciamente i risvolti spirituali e che sta ormai da tempo attendendo. Ci siamo documentati al massimo delle nostre possibilità e continuiamo a farlo, abbiamo anche interpellato alcuni esperti di varie materie legate all'evento e le opinioni sono molte e molto controverse. Non essendo noi scienziati o veggenti, non sappiamo né intendiamo dare spiegazioni a questioni storiche, spirituali, scientifiche o parascientifiche legate all’anno 2012. Rischieremmo di creare facili o falsi allarmismi, e poi il fine primario di questo sito è un altro. Inoltre siamo dell'idea che il percorso conoscitivo, giusto o sbagliato, debba essere personale, di conseguenza ogni informazione data da noi in proposito potrebbe essere fuorviante o lontana dal vero. Speriamo che questo nostro atteggiamento venga compreso, il tema in questione è molto delicato e va preso con il dovuto rispetto. Invitiamo dunque chiunque sia


desideroso di approfondire l’argomento a informarsi per proprio conto attraverso gli innumerevoli e più autorevoli scritti e siti-web preposti a tale scopo.

CHI SIAMO Il tutto è iniziato da un piccolo gruppo di persone caparbie e volenterose (le cui occupazioni, tanto per metterci un'etichetta agli occhi di questa sociètà, sono: medico chirurgo, sociologo, cuoco, giornalista e regista, gli ultimi due sono anche piloti di aereo), tutti con la propria famiglia, compreso chi sta scrivendo che ha cinque figli. Ma il gruppo sta già aumentando di numero grazie a coloro che attraverso questo sito hanno deciso di aderire alla nostra iniziativa unendosi a noi. Da alcuni anni leggiamo e ci documentiamo il più possibile sugli eventi del 2012 e vi possiamo assicurare che se in passato qualcuno di noi avesse ascoltato discorsi riguardanti spiritualità, profezie, cataclismi o cose di questo genere, avrebbe pensato che a farli erano dei fanatici, illusi, creduloni, "gente pericolosa". Oggi, dopo aver letto molto, studiato, osservato attentamente le persone e la società in cui viviamo, ma soprattutto dopo esserci liberati dai pesanti fardelli del moralismo, della facile indignazione e del senso di colpa, il nostro pensiero è cambiato. Anzi, per ironia della sorte, oggi siamo noi che rischiamo di essere additati come illusi e fanatici. Questo, però, non ci spaventa. La sola consapevolezza di lavorare per una causa così nobile e comune a tutti, ci ha donato una forza straordinaria che siamo pronti a condividere con chiunque si senta pronto. Non apparteniamo a nessuna setta e non siamo legati a nessun credo religioso, anche se ognuno di noi ha già da tempo intrapreso il proprio percorso spirituale. Siamo esseri spirituali liberi in quanto riteniamo che ogni religione (= legare, vincolare dal latino religio, religare) sia limitante per la giusta visione della completezza spirituale e materiale di un essere umano e di tutto ciò che lo circonda, e siamo dell'idea che unendo le energie con coloro che si sentono simili a noi possa portare alla giusta elevazione. Crediamo inoltre che gli avvertimenti prospettati da molte profezie inviateci dal passato siano veri e in procinto di avverarsi. Il 2012 sarà con molta probabilità la “fine di un’epoca”, ma non la “fine del mondo” come invece alcuni sostengono. Ci saranno momenti difficili per tutta l’umanità, lunghi periodi di stravolgimenti ambientali, ma alla fine ci sarà un premio per tutti coloro che avranno seguito l’unica strada possibile: la strada del buon senso e dell’amore. Eccoci dunque arrivati al nostro compito.


GLI INTENTI DEL “PROGETTO SOPRAVVIVENZA 2012” Ammettendo che tutte le notizie a cui ci siamo riferiti a proposito dell’anno 2012 siano fondate sulla verità, il nostro progetto vuole essere una sorta di “Arca di Noe” per gli uomini e per il bagaglio di conoscenza che si porteranno appresso. Sappiamo benissimo che questa definizione potrebbe suonare patetica, retorica, e che possa far sorridere, ma non ne abbiamo trovata una migliore che renda bene l’idea. Lo scopo è di riunire tutte quelle persone che abbiano affinità di pensiero e che abbiano soprattutto lo stesso metro di misura verso i valori fondamentali della vita e del nostro futuro. La storia ci insegna che riunire gruppi di persone in comunità, e in modo particolare per gli individui che abbiano sempre vissuto in società moderne come la nostra, non è cosa di facile impresa. E poi c’è la parola “comunità” che da sempre suscita le più disparate polemiche, e a volte non a torto. In un luogo come il nostro, dove più che accomunarsi il genere umano tende sempre di più al malsano isolamento, parlare di comunità fa quasi venire i brividi. L’immagine che la civiltà moderna è riuscita a inculcare nelle menti degli uomini è quella di una famiglia vista come un nucleo assolutamente staccato dal resto del mondo, barricato dietro le quattro mura di casa e plagiato dalle mille distrazioni tecnologiche e prodotti di consumo. Ecco che questo atteggiamento ha portato lentamente la persona ad essere mal disposta verso una genuina comunicazione con l’esterno, che anche quando si riesce ad instaurare è comunque filtrata da così tante infrastrutture e falsità da risultare addirittura dannosa. E poi, anche la letteratura e il cinema non danno certo un aiuto con le loro rappresentazioni di comunità di confine fallimentari ridotte a nuclei disorganizzati di persone in balia della peggiore sorte. A dispetto di tutto questo, crediamo fermamente che l’essere umano, per sua natura, sia invece in grado di convivere piacevolmente e soprattutto intelligentemente con altri membri della sua stessa specie. Anzi, questa è la sua più vera e più profonda natura, che poi nei millenni è stata (o ci è stata) talmente soffocata da essere dimenticata. Cito come banale esempio le tribù africane, amazzoniche, australiane e altre ancora (purtroppo quasi tutte ormai sterminate dalla società moderna), fondate sui principi della grande famiglia. Comunità per nulla retrograde, come invece ci hanno sempre fatto credere o insegnato fin da piccoli a scuola, ma progredite sia sotto l’aspetto spirituale che materiale. Società organizzate intelligentemente che vivevano senza farsi mancare le materie prime per la sopravvivenza ma senza per questo danneggiare l’ambiente circostante o peggio i loro simili. Probabilmente non conoscevano le comodità così come le intendiamo noi oggi, ma non dovevano neppure


pagare il duro tributo che ci ha mutilato le parti migliori.

QUALI SONO LE PERSONE ADATTE AL PROGETTO Nessuno di noi è o si sente all’altezza di un simile giudizio. Ma nonostante la domanda possa sembrare apparentemente difficile, dà invece adito a risposte ovvie: la persona che vuole avvicinarsi a questo progetto deve avere innanzitutto l’animo pulito, non deve avere doppi fini, e deve saper affrontare qualunque problema con fermezza e allo stesso tempo con umiltà e buon senso (questo termine lo usiamo spesso perché crediamo che il “buon senso” sia la risorsa più importante della vita); una persona pronta al continuo raffronto con gli altri, ma scevra dalla brama di supremazia; spinta sì dal desiderio di salvare se stessa e i suoi cari, ma senza mai perdere di vista che solo con un grande amore verso il prossimo e la vita ci si potrà elevare verso la giusta direzione. Potrà avere capacità pratiche e teoriche in qualche specifica materia, ma non importa che abbia o meno titoli di studio. Il più semplice bracciante o l'ingegnere sono i benvenuti se accompagnati da onestà, buona volontà e grande animo. Chi avrà conoscenze specifiche farà da méntore a chi non le ha, tramandando ai più giovani e ai meno esperti il proprio sapere. Sono queste le persone di cui ci sarà bisogno per sopravvivere ad un evento così immane, persone in grado di essere vicine tra loro ancor più che fratelli.

I MEZZI Come un’arca che si rispetti, dovremo prepararci ad avere tutto il necessario per la sopravvivenza del nostro nucleo di persone e di tutti coloro che strada facendo si uniranno a noi. Dovremo avere animali da latte, da uova, da lana. Alcuni ettari di terra fertile da coltivare. Macchine e attrezzi agricoli per la semina, il raccolto e i trattamenti dopo il raccolto. A questo proposito alcuni di noi stanno già studiando agronomia con particolare attenzione agli insegnamenti di Rudolf Steiner sulla Agricoltura Biodinamica. Ci serviranno pompe sommerse eoliche, generatori di corrente fotovoltaici ed eolici (se ci sarà consentito vorremmo riuscire ad avvicinarci alle scoperte e agli studi di Nikola Tesla per poter avere energia libera e pulita), impianti termici a biomassa (combustibile biologico prodotto dallo scarto ad esempio del mais) e altro ancora. Abitazioni semplice e modeste costruite in modo robusto economico e nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. Sembrerebbe una meta ambiziosa dispendiosa e di difficile attuazione, ma non è così! Abbiamo già messo insieme un piccolo fondo comune che ci permetterà di iniziare con


le prime strutture abitative e agricole. Ricordiamoci che l’unione fa la forza (un motto andato purtroppo perduto nei meandri di una società che ci vuole tutti divisi) e se ognuno metterà quello che può non mancherà niente a nessuno.

IL LUOGO Basandoci su letture, pareri e sul nostro naturale istinto, abbiamo individuato il luogo che ci sembra adatto alla realizzazione di questo nostro progetto. Abbiamo però deciso di non darne ancora ubicazione in questo sito almeno fino a quando non saremo in grado di poter gestire appieno la nostra nuova comunità. Il luogo è comunque molto antico e geologicamente stabile, almeno fino ad oggi. È ospitale sotto gli aspetti climatico e geografico e, con tutta sincerità, siamo tutti molto impazienti di trasferirci. Prevediamo che i primi di noi partiranno intorno all'estate del 2007, poi mano a mano tutti gli altri a seguire.

CONCLUSIONE Speriamo di avere detto tutto quello che si può dire in così poche righe. Per desiderio di tutti noi abbiamo preferito in questa sede mantenere l’anonimato. Chiunque desideri conoscerci e saperne di più è invitato a scriverci attraverso l’indirizzo e-mail presente a fondo pagina. Garantiamo che la corrispondenza sarà controllata due volte al giorno (mattina e sera) e letta con molta attenzione, promettiamo di rispondere nei tempi più brevi possibili e comunque nel giro di qualche giorno. Se lo riterremo opportuno, a coloro che ci sembreranno veramente interessati e mossi da sinceri intenti, forniremo il nostro numero di telefono per una conoscenza più approfondita. Facciamo anticipatamente le nostre scuse per questa sorta di cernita che abbiamo deciso di attuare, ma come abbiamo già detto l’argomento trattato è molto particolare e noi tutti preferiamo andarci cauti. Chiunque lo comprenderebbe. In tutti i modi noi siamo determinati a proseguire il nostro cammino, già in parte descritto in queste righe, e se tutto ciò che si è detto o scritto sul 2012 non fosse poi corrispondente alla realtà (cioè se nel 2012 non accadrà proprio un bel niente di nuovo), continueremo per la strada intrapresa perché, sia spiritualmente che materialmente, sarà comunque migliore di quella offertaci da questa società agonizzante fondata su valori inesistenti e soprattutto sulla paura. Grazie.


per contattarci: info@progetto2012.it

Sito creato il 25-luglio-2006 Ultima modifica il 12-novembre-2007


Scoperta la lingua universale prima della torre di Babele Scoperto a Bologna da due studiosi Italiani (Giorgio Terzoli e Daniele Marchesini) un codice astronomico comune a tutte le culture antiche La scoperta di questo codice permette a comprendere con logica la maggior parte delle scritture antiche. Questo codice è il tassello mancante per la dimostrazione che l'origine della civiltà sia partita da un’unica cellula madre. Partendo dagli studi del professor De Santillana, ho scoperto un codice astronomico precessionale tramite il quale si esprimevano tutte le culture antiche. Per onor di merito è giusto dividere questa scoperta in due parti ben distinte; la prima che chiameremo codice De Santillana von Dechend (“Mulino di Amleto"), intuita dagli studiosi nel 1969 e la seconda che ho definito codice Terzo'(dal nome del sottoscritto Giorgio Terzoli).

De Santillana: "Agli antichi era tutt'altro che sconosciuta l'idea che i mulini degli Dei macinano lentamente e che il risultato di solito è coerenza". Giorgio de Santillana nacque a Roma nel 1901, nel 1938 dovette abbandonare l'Italia in seguito a leggi razziali, da allora visse negli Stati Uniti, dove insegnò per lungo tempo al Massachusset Institute of Tecnology. La sua splendida opera "IL MULINO DI AMLETO" fu pubblicata negli Stati Uniti nel 1969 e fu il frutto di un lungo lavoro in comune con Hertha von Dechend la quale insegnò molti anni all'università di Francoforte. De Santillana e la von Dechend misero in correlazione oltre 1500 miti che arrivavano dal nostro profondo passato e scoprirono una serie di elementi a dir poco incredibili. La mitologia antica aveva gli stessi argomenti, gli stessi personaggi, anche se con nomi diversi ma riconoscibili, gli stessi arredi scenici e gli stessi numeri ricorrenti che apparivano quasi per magia ogni volta che si affrontavano temi mitologici. Motivi ricorrenti in Cina si riscontravano in Arabia o in Egitto, a dispetto dei luoghi e dei tempi. I miti e le tradizioni che arrivavano da tutte le ere e dai posti geografici più impensati, quali miti Amerindi, Cinesi, Greci, Egiziani, Indiani, Polinesiani, Sumeri, Ittiti, Scandinavi, i quali


contengono gli stessi personaggi, gli stessi arredi scenici, le stessi trame gli stessi numeri.

Il Codice Terzo: La precessione degli equinozi, i resti di un linguaggio cifrato di un'inconfondibile coerenza, possono far parte ad un uso di scrittura precedente al nostro? Partendo dal codice precessionale individuato dal von Dechen e da Santillana abbiamo ampliato le scoperte dei due studiosi, creando un codice ancora più elaborato e sofisticato in cui si evidenzia che la mitologia e l'architettura sacra antica è stata creata per lanciare un messaggio alle generazioni future, le nostre. La mitologia e l'architettura sacra sono le pagine dello stesso libro. Ci spieghiamo meglio. La mitologia insieme alle costruzioni sacre sono parte integrante di un messaggio indirizzato alla nostra civiltà. Per non generare confusione tra i due codici abbiamo deciso di chiamarlo codice TERZO, dal nome dello studioso Giorgio Terzoli, il sottoscritto. Il codice TERZO ci permette di comprendere che tutti i numeri 12 mitologici sono affiancati ad un concetto circolare: i 12 cavalieri della tavola rotonda, i 12 apostoli, i 12 saggi, i 12 cavalieri del dai lama. Le 12 montagne, i 12 piatti, i 12 fratelli, le 12 Tribù. Sono la raffigurazione simbolica delle dodici costellazioni zodiacali che la precessione incontra nel suo lento incedere. Quindi da questo possiamo elaborare una specie di calendario precessionale tramite il quale gli antichi emissari del messaggio si esprimevano, in cui ad una data costellazione zodiacale corrisponde una data importantissima per il nostro messaggio. Partendo da questo concetto siamo riusciti ad individuare un messaggio lanciato nel 10450 a.c. ed indirizzato alla nostra civiltà Sulle tracce di un misterioso Codice tra leggende millenarie e strane profezie. Il codice da noi scoperto, apre le porte delle antiche conoscenze e i monumenti del sito di Giza, decodificati alla luce del codice, segnalano un messaggio millenario partito da una civiltà, non storicamente riconosciuta dalla scienza ufficiale, vissuta la bellezza di 13 millenni or sono. Sicuramente parlare di un messaggio partito la bellezza di 13000 anni fa e indirizzato agli esseri umani del 2000 d.c., può far sorridere più di uno studioso, ma le riprove che abbiamo trovato sono al di sopra di qualsiasi sospetto. Una volta padroni del codice, ci si accorge che il messaggio millenario e stato inserito


nel d.n.a della nostra civiltà: si trova in tutte le mitologie antiche, in tutte le forme religiose e in tutte le tradizioni tramandate dal passato. In "Intervista con gli dei" scritto da Terzoli Giorgio e curato dal giornalista Pier Luigi Trombetta, edito dalla Press Club, il contenuto è stato leggermente "romanzato". "Il codice degli dei" si prefigge lo scopo di dimostrare senza tema di smentite che la lingua unica prima della famosa torre di Babele era astronomica e che la comprensione di questo "linguaggio" ci porterà a risolvere il più grande segreto celato alla nostra civiltà, la sua vera origine.

Perché lo regaliamo? Perché deve diventare il simbolo di una nuova civiltà che abbia ben chiari i suoi veri valori lasciando soldi, potere e illusioni fuori dalla parola UMANITA'.


http://www.acam.it/linguauniversale.htm

ACAM Associazione Culturale Archeologia e Misteri ARCHEOLOGIA MISTERIOSA

Scoperta la lingua universale prima della torre di Babele di Giorgio Terzoli Partendo dagli studi del professor De Santillana , ho scoperto un codice astronomico precessionale tramite il quale si esprimevano tutte le culture antiche . Per onor di merito è giusto dividere questa scoperta in due parti ben distinte ,la prima che chiameremo codice De Santillana_Von Dechend ("Il Mulino di Amleto"), intuita dagli studiosi nel 1969 e la seconda, che ho definito codice Terzo (dal nome del sottoscritto Giorgio Terzoli). Il codice de Santillana- von Dechend Giorgio de Santillana nacque a Roma nel 1901. Nel 1938 dovette abbandonare l’Italia in seguito a leggi razziali, in quanto ebreo e da allora visse negli Stati Uniti ,dove insegnò per lungo tempo al Massachusset Institute of tecnology. La sua splendida opera "Il mulino di Amleto", pubblicata negli Stati uniti nel 1969, fu il frutto di un lungo lavoro in collaborazione con la professoressa Herta von Dechend, la quale insegnò per molti anni all’università di Francoforte . De Santillana e la Von dechend, mettendo in correlazione un numero infinito di miti che arrivavano dal nostro profondo passato, scoprirono una serie di elementi a dir poco incredibili: tutta la mitologia antica aveva gli stessi argomenti ,gli stessi personaggi (anche se con nomi diversi ma riconoscibili), gli stessi arredi scenici e gli stessi numeri, che apparivano quasi per magia in ogni tema mitologico. Motivi ricorrenti si riscontravano in Cina, in Arabia o in Egitto, a dispetto dei luoghi o dei tempi.


I miti o le tradizioni che arrivavano da tutte le ere e dai posti geografici più impensati ,quali miti amerindi ,cinesi ,greci ,egiziani ,indiani ,polinesiani ,sumeri ,ittiti ,scandinavi ,germanici ecc contenevano gli stessi personaggi ,gli stessi arredi scenici ,le stesse trame e gli stessi numeri . Dopo accurati studi i due professori ,seppure con un certo imbarazzo scientifico ,riconobbero nei numeri in questione i dati per calcolare la precessione degli equinozi .L’imbarazzo scientifico crebbe a dismisura quando i due studiosi furono costretti ,dall’evidenza dei fatti ,a dichiarare che nella lingua comune del mito erano congelati elementi di alta astronomia . I miti non solo descrivono esperienze comuni, ma lo fanno utilizzando lo stesso linguaggio simbolico comune ,gli stessi personaggi riconoscibili e gli stessi motivi letterali . Secondo i due studiosi sembrerebbe che un’antica mano informatrice abbia inserito nel D.N.A. della nostra civiltà questi concetti . I valori per calcolare con precisione la precessione degli equinozi ,sotto forma di numeri specifici si possono trovare nelle più antiche tradizioni umane . La prova schiacciante della loro magnifica intuizione si trova nei numeri per calcolare la precessione degli equinozi ,i quali appaiono in ogni antica tradizione o in qualsiasi mito. Considerando che l’origine della mitologia si perde nella notte dei tempi ,lo stesso de Santillana afferma che nel 4000 a.c. all’inizio della nostra storia ,erano già barcollanti per l’età ,la scoperta prendeva carattere di eccezionalità. Se prendiamo in esame che la scienza ufficiale farebbe risalire la scoperta della precessione degli equinozi al primo secolo a.c., da parte di un astronomo greco Ipparco ,la scoperta dei due studiosi potrebbe da sola costringerci a riprendere in serio esame buona parte della storia conosciuta . Gli equinozi sono i due momenti dell’anno in cui il giorno e la notte hanno eguale durata su tutto il pianeta . L’equinozio di primavera cade il 20 marzo ,mentre quello d’autunno il 22 settembre. Per effetto della precessione degli equinozi ,il punto vernale o punto gamma o equinozio viene raggiunto ogni anno con qualche frazione di anticipo ,con il risultato che il sole molto lentamente si sposta attraverso tutte e dodici le costellazioni dello zodiaco. Egli impiega circa 2160 anni per attraversare ogni singola costellazione e compie un intero giro in circa 25.920 anni .


Tavola della precessione I NUMERI PRECESSIONALI INDIVIDUATI DAI DUE STUDIOSI

72= UN GRADO PRECESSIONALE 144 = DUE GRADI PRECESSIONALI 2.160 = TRENTA GRADI PRECESSIONALI (UN’INTERA COSTELLAZIONE ZODIACALE) 4320= SESSANTA GRADI PRECESSIONALI (DUE COSTELLAZIONE PRECESSIONALI ) 25920 = TRECENTOSESSANTA GRADI PRECESSIONALI EQUIVALENTI A UN’INTERO CICLO.

I MITI ASTRONOMICI In relazione a questa scoperta si può azzardare che l’intera mitologia non era basata su racconti veri o presunti di personaggi straordinari e valorosi, ma ci parla in termini astronomici sulle traiettorie dei pianeti e del grande ciclo della precessione degli equinozi ,il quale cambia inesorabilmente il cielo e in particolar modo la posizione del Sole ,il giorno dell’equinozio ,all’interno di una delle dodici costellazioni zodiacali .

IL CODICE TERZO Elaborando il codice scoperto dai due professori sono riuscito a trovare altri elementi comuni presenti in tutta la mitologia ,tramite i quali possiamo decifrare con senso logico e compiuto il significato della maggior parte dei testi mitologici . IL 12 associato a qualcosa di circolare . Tutti i 12 mitologici, affiancati ad un concetto circolare, corrispondono alle dodici costellazioni zodiacali che la precessione incontra nel suo lento incedere . I 12 cavalieri della tavola rotonda ,i 12 apostoli ,i 12 saggi ,le 12 montagne ,i 12 piatti ,le 12 tribù ecc.


L’orologio cosmico La precessione degli equinozi determina un grande orologio cosmico comprendente ore od ere precessionali di ben 2160 anni infatti, l’equinozio di primavera staziona circa 2160 anni in una costellazione zodiacale. Sapendo che ora siamo alla fine dell’era astronomica dei pesci possiamo stabilire con una certa sicurezza le epoche o le ore precessionali . Tavola della precessione degli equinozi e relative date corrispondenti.

Gli animali mitologici . Gli animali presenti nella mitologia simboleggiano le costellazioni zodiacali e nella maggior parte dei casi sono il riferimento diretto alla costellazione che, nell’epoca specifica, portava l’equinozio di primavera .

Gli dei correlati al sole . Gli dei correlati al sole fanno sempre riferimento all’era precessionale in questione . Nella tomba astronomica di Senemmut abbiamo la possibilità di osservare Horus ( il dio solare egiziano ) con una lunga asta in mano che indica con precisione dove si trovava il sole precessionale all’epoca in questione ,all’incirca alla metà della costellazione del Toro . ( data che corrisponde al nostro 2450 a.c. esattamente la data attribuita dalla scienza ufficiale alla tomba .) Tavola della tomba di Senenmmut.

TAVOLA DEL DIO SUMERO E TAVOLA DELL’OROLOGIO COSMICO Il dio solare Sumero-Ittita ,Tesup o Teschub ,lo si rappresentava sotto forma di Toro. Abbiamo in questo chiarificante esempio la dimostrazione che gli Ittiti identificavano la loro divinità solare con la costellazione che ospitava il sole al momento dell’equinozio di primavera ( la costellazione del Toro) . I sumeri comparvero in mesopotamia nel Quarto millennio A.C. ( all’inizio dell’era precessionale del Toro ) ed infatti la divinità solare sumera viene dipinta sopra a un Toro simbolico che rappresenta l’omonima costellazione. Utilizzando l’orologio precessionale la figura sumera ci indica anche che il sole si trovava all'inizio dell’era


astronomica del Toro (4320 a.c. ) infatti ,la divinità è sulla parte iniziale della costellazione del Toro ,le corna, indicandone l’inizio .

GLI EROI E LE PROVE PER DIVENTARE TALI . Analizzando la mitologia ho riscontrato che le fatiche e le terribili prove che la figura dell’eroe deve affrontare sono simboliche ed astronomiche . Ercole ,Giasone ,Ulisse e Teseo sono la stessa figura dell’uomo che per diventare eroe deve compiere un percorso pieno di pericoli e di prove alquanto bizzarre. Se analizziamo che Ercole deve uccidere il Leone celeste ,Ulisse deve seguire le stelle di Orione e Giasone e Teseo affrontare un terribile Toro, oserei dire che siamo costretti ad ammettere che le prove degli Eroi sono costellate da prove precessionali .

La lingua universale prima della nostra Storia . Si è sempre ricercata la lingua universale che si parlava tra i popoli prima del diluvio universale e per molto tempo si è creduto che questa fosse una scrittura comune a tutte le popolazioni, un idioma comune ,una sorta del nostro inglese commerciale. Oggi abbiamo la possibilità di dimostrare che prima della scrittura era presente un gergo astronomico precessionale, comune a tutte le culture storiche e preistoriche. Possiamo affermare che prima della nostra storia esistevano conoscenze astronomiche e scientifiche e che tale sapienza veniva utilizzata in convenzioni mitologiche per esprimerle. Non potrebbe essere la scoperta di questo codice, la più grande scoperta archeologica?

GIORGIO TERZOLI: Nato a Bologna il 08/11/1961 e da sempre appassionato di Mitologia e Archeoastronomia. Apparso due volte, nel gennaio e aprile 2000, nel programma di Telemontecarlo "Stargate" Coautore del libro "Intervista con gli Dei" con Pierluigi Trombetta


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