IL FUOCO SEGRETO DEI SAGGI L’ENERGIA SOTTILE CHE VIVIFICA GLI ESSERI E LE COSE
Reiki: energia cosmica che passa attraverso le mani. Acque Vibrazionali: energia cosmica che “informa” l’acqua e la rende curativa ed efficace per svariati scopi. Tecnica dei Semi di Luce: condensazione di energia cosmica. Cristalloterapia: condensazione energetica dovuta alla particolare forma dei cristalli che può poi essere indirizzata verso precisi fini. Il movimento della Luce di Verità del maestro giapponese Sukyo Mahikari usa un’energia che viene veicolata dalle mani. Le piramidi in scala rispetto a quella di Cheope condensano un’energia Lo yoga, alcune pratiche taoiste e buddiste lavorano con energie: sono prodotte dal corpo o vengono da fuori? La vita stessa è un’energia che si collega temporaneamente ad un corpo fisico umano rendendolo animato. L’omeopatia lavora con un’energia prodotta dalla dinamizzazione e diluizione di un principio medicinale che alla fine sparisce lasciando solo la sua memoria o energia. Vi sono energie sottili che la scienza non indaga o, se lo fa, non lascia trapelare le sue scoperte, come per esempio le ricerche suoi poteri paranormali e la parapsicologia, portate avanti da più di sessant’anni dalle superpotenze soprattutto per motivi bellici o di spionaggio. Allora è lecito e naturale chiedersi da dove viene questa energia. La mente umana è preposta a rispondere ai quesiti, ma essa primariamente elabora i dati che le forniscono i cinque sensi umani: tatto, olfatto, udito, gusto e vista. Noi conosciamo il mondo perché lo vediamo, lo tocchiamo, lo annusiamo, lo gustiamo e ne sentiamo i suoni. Il cervello poi, elabora tutte queste informazioni e ad esse aggiunge nozioni matematiche, filosofiche, etiche, religiose e scientifiche. Il cervello specula, riflette (non emette direttamente un pensiero?), parte da un effetto per giungere ad una causa e viceversa. Ognuno di noi quindi, si forma una propria opinione riguardo a tutto ciò che c’è in noi e fuori di noi. Alcuni fenomeni sfuggono tuttavia alla logica o meglio al bagaglio di conoscenze individuali o collettive della società e sono quindi catalogate come inspiegabili o assurde. Ma non sempre è così: alcune idee “alternative” sono in realtà molto coerenti e spiegano più della scienza ufficiale. Per esempio consiglio di andare a vedere il sito di Giuliana Conforto un’astrofisica che da alcuni anni propone una visione diversa delle cose, Questa studiosa parte dal concetto che noi possiamo osservare solo le cose che emettono o riflettono luce; però da calcoli matematici relativi alle attrazioni magnetiche si è scoperto l’esistenza di una massa oscura che non riflette e non emette luce, quantificata nel 95% dell’universo! Ciò significa che noi conosciamo (e neanche tanto bene) un misero 5% dell’universo, il restante non è chissà dove, ma qui ed ora: in ogni luogo ci sono frequenze vibratorie che non percepiamo neanche con strumenti, infiniti universi e mondi si compenetrano e, come nel mondo che conosciamo il tempo va dal passato al futuro, c’è anche la dimensione in cui il futuro va verso il passato. C’è una forza chiamata elettrodebole che unisce il tutto e tramite i nuclei atomici permette il passaggio tra le varie dimensioni. Questo stargate c’è anche nel centro dell’uomo, cioè nel suo cuore, ed è l’amore la forza che permette il passaggio nei vari mondi e avanti e indietro nel tempo. Amor che move il sol e le altre stelle diceva Dante…
In ogni caso la materia è energia, perché scindendo l’atomo si ottengono dei corpuscoli e delle onde o meglio sono entrambe le cose a seconda di come li si osserva. Sappiamo poi che l’energia è uguale alla massa moltiplicata per la velocità della luce al quadrato. La luce viaggia a 299.840 chilometri al secondo: cosa c’è dopo questa velocità? Cosa c’è oltre la luce visibile, tetto e porta del nostro universo? Alcune particelle come il tachione la superano: sono messaggere di altre dimensioni? Tutto il mondo degli esperimenti scientifici è viziato dal fatto che lo sperimentatore cerca sempre di ottenere un effetto già teorizzato precedentemente e nel far questo tralascia altri effetti o indizi che potrebbero invece portare a ottenere risultati inaspettati. In altre parole lo sperimentatore influisce sull’esperimento. Singolare è il caso della teoria antropica dell’universo, secondo la quale dal Big Bang in poi l’universo si è evoluto in maniera tale da permettere all’uomo di esserci e di osservarlo, c’erano e ci sono infinite combinazioni che non avrebbero permesso la vita umana… Ma siamo qui, come a dire che l’Uomo è il vero prodotto finale dell’evoluzione universale: essa non avrebbe senso senza di lui Chiudiamo questa lunga parentesi e torniamo all’energia che sta alla base di tanti “miracoli”. L’indagine spirituale orientale è molto più ricca di spiegazioni rispetto a quella occidentale. Nello Yoga si parla di prana, un’energia sottile che si assume con la respirazione o con i cibi, nel Taoismo del Ki, nei Vedanta Agni il dio del fuoco dispendia questa energia, nel Zoroastrismo lo Svarenah è un fuoco celeste che incorona il capo degli iniziati, iconograficamente simile all’aureola dei nostri Santi cristiani. L’Occidente invece ha sempre dovuto velare le cose spirituali con allegorie e metafore un po’ per non far arrostire i divulgatori nel fuoco dell’Inquisizione, un po’ perché le verità spirituali non sono totalmente comprensibili con l’intelletto, ma serve una parte di intuizione. Gli alchimisti antichi o contemporanei sempre ribadiscono che l’Alchimia è un dono divino che viene elargito solo dal Creatore in virtù dei suoi imperscrutabili disegni. In Alchimia il fuoco segreto è l’agente trasmutatorio principale. Questa scienza tradizionale, che non è l’antenata della chimica moderna, ma un modo filosofico e spirituale di comprendere la materia e di aiutarla a raggiungere la perfezione relativa al suo regno, deriva dall’Egitto predinastico e prima ancora da Atlantide. Scopo dell’Alchimia metallurgica è di far progredire un certo composto mediante cottura al fine di ottenere la Pietra Filosofale. Questa pietra permette poi, proiettandola su del metallo in fusione, di trasformarlo in oro. Assunta dall’alchimista, ne può prolungare la vita, sanare da tutti i mali, e far ottenere all’operatore l’onniscienza. C’è un fuoco che non è un fuoco volgare di fiamma e che compie tutte le operazioni alchemiche. Non è un composto chimico complesso. Non è né un metallo, né un acido, né un alcol. Non è nemmeno l’elettricità, né i raggi X, né il magnetismo animale Questo fuoco è stato chiamato anche l’agente primordiale, il sale filosofico, il fuoco-acqua, l’acqua che non bagna le mani, l’Alkaest: il dissolvente universale, La Rugiada di Maggio, l’acqua mercuriale, l’acqua ignea e in tanti altri modi ancora, poiché non c’è una esatta terminologia alchemica. Il significato di un termine dipende dal contesto nel quale si trova, poi molto spesso i procedimenti sono spezzati e mescolati dal punto di vista temporale. Molto importanti sono sempre le illustrazioni dei trattati, infatti c’è un libro stampato in Francia nel 1677, chiamato Mutus Liber in quanto formato di sole immagini. Una delle tavole di questo libro ci mostra un uomo ed una donna intenti a strizzare dei panni che sono stati lasciati sull’erba durante la notte, mentre nello sfondo si vedono pascolare un toro ed una pecora. I due animali rappresentano la primavera cioè i segni zodiacali di Ariete e Toro: è in questo periodo che bisogna raccogliere la rugiada, prima dell’alba. Questa rugiada è carica dello Spiritus Mundi, di un’energia che proviene dal cosmico, dal Sole e che viene però condensata tramite riflessione dalla Luna. Questa
rugiada potrà poi essere usata per fini curativi o dopo particolari lavori, per nutrire il sale che permetterà l’unione di Zolfo e Mercurio. C’è insomma un’energia che si può catturare ed il composto alchemico ad un certo punto viene chiamato anche calamita, in quanto attrae sempre di più l’energia cosmica. Nell’antico Egitto si narra che il Faraone potesse controllare un particolare raggio cosmico chiamato raggio verde. Il sale alchemico saturo di energia ad un certo punto diviene verde. La bibbia degli alchimisti, cioè la tavola smeraldina attribuita ad Ermete Trismegisto, è appunto incisa sopra una tavola di smeraldo verde. Ma se è possibile con determinati procedimenti o supporti o macchine catturare questa energia, probabilmente lo si può fare anche con lo strumento più complesso che esiste nell’universo: il corpo umano. Gli alchimisti adibivano un angolo del loro laboratorio a oratorio, nel primo si compiva l’evoluzione della materia nel secondo l’evoluzione dell’operatore stesso, ma l’agente evolutivo era lo stesso: IL FUOCO SEGRETO DEI SAGGI, l’energia cosmica che penetra ogni cosa, il verbo che fu all’inizio, le lingue di fuoco discendenti sugli apostoli, il potere di Kundalini, il Ki dei taoisti. Non va confuso con il magnetismo personale, è un energia che entra nell’uomo,che prima deve farsi vuoto, deve divenire la coppa o il vaso che possa contenere la bevanda degli dei. La preghiera o la meditazione possono arrestare il flusso psicomentale e permettere a questa energia di entrare. Forse questa energia si concentra nel ventre, in quello che in Giappone viene chiamato Hara. Iconograficamente un ventre prominente, magari con sopra disegnata una spirale simboleggia questa energia immagazzinata nel centro addominale. Anche alcune tecniche dell’esicasmo cristiano uniscono la respirazione, la preghiera e la consapevolezza di questo centro, focalizzando l’attenzione visiva sull’ombelico. Si può ipotizzare che un lavoro alchemico sul corpo umano porti a lavorare sui chakras i sette centri dell’uomo secondo le filosofie orientali. Questa conoscenza relativa ai corpi sottili dell’uomo non è tuttavia solo dell’Oriente. In Occidente ne troviamo traccia nell’opera “Theosophia practica” di Georg Gichtel (16381710) mistico tedesco che diffuse il pensiero di un altro grande mistico suo connazionale Jakob Böhme (1575-1624), al pensiero di quest’ultimo si ispirò considerandolo il suo secondo maestro anche il grande iniziato francese Louis Claude de Saint Martin (1743-1803) Per diverse filiazioni risalenti al Maestro Incognito L.C. de S.M. esistono ancora delle scuole iniziatiche chiamate Ordine Martinista. Tornando a Gichtel in una illustrazione del suo libro vi è raffigurata una figura umana con evidenziati i 7 centri energetici ed ognuno di essi è associato ad un pianeta. L’autore descrive un viaggio attraverso di essi partendo da Saturno,scendendo nella Luna, per toccare poi Giove, Mercurio, Marte, Venere e poi finalmente il Sole. Un viaggio a spirale che partendo dal centro della testa passa per questi centri, purificandoli, per arrivare a risvegliare alla fine il centro del cuore. Per comprendere appieno questo percorso bisognerebbe calarsi nella mistica protestante dell’autore, capire i concetti di caduta nella materia e risalita verso la luce. Noi invece vorremmo semplicemente seguire questo percorso per trovare un primo contatto con questi centri ed identificarli ognuno con il pianeta corrispondente.
SATURNO: Immaginiamo un vecchio, con una gamba di legno, in una mano tiene una falce, nell’altra un bastone per sostenersi a terra. Morte principio di vita nuova, pazienza, perseveranza, il piombo diventa oro.
LUNA:immaginiamo una figura femminile luminosissima in piedi sopra una falce di luna. Luna, Matrice delle forme universe, che genera le cose, le accresce le distrugge le rigenera.
GIOVE: Immaginiamo un re seduto nel suo trono, in una mano tiene un fulmine nell’altra un’aquila. Giove il bene contro ogni strazio del dolore nei mali umani.
MERCURIO: immaginiamo un giovane con delle scarpe alate ed un copricapo alato, in mano tiene il caduceo: la verga dell’araldo. Mercurio, l’intelligenza arcana che dà all’essere la coscienza del vero.
MARTE: immaginiamo un uomo in piedi, nella mano destra tiene una lancia, nella sinistra uno scudo. Marte la forza combattiva che vince pugnando invitta.
VENERE: immaginiamo una giovane donna, con una luminosa veste verde, sulla fronte porta un gioiello raffigurante una stella. Venere l’amore che fissa nell’attimo che vola la parola che crea.
SOLE: immaginiamo un re seduto sul suo trono, la sua corona è formata da raggi luminosi. Sole, virtù infinita che cangia la rena in diamante,la terra in fiore, la crisalide in farfalla, l’oscura notte in aurora lucente.
Le suggestioni planetarie sono tratte dal “Credo” di Giuliano Kremmerz:
CREDO
Io credo nella virtù infinita, nel sole dei soli, che cangia l’arena in diamante, la terra in fiore, la crisalide in farfalla, l’oscura notte in aurora lucente. Io credo nella matrice delle forme universe, luna delle lune, che genera le cose, le accresce, le distrugge, le rigenera. Io credo nella forza combattiva che vince pugnando invitta. Io credo nell’intelligenza arcana che dà all’essere la coscienza del vero. Io credo nel bene contro ogni strazio del dolore nei mali umani. Io credo nell’amore che fissa nell’attimo che vola la parola che crea. Io credo nella morte principio di vita nova. Così credo nell’Uno che tutto in sé contiene: Moto, Forma, Forza, Intelligenza, Bene, Amore e Morte. Credo nell’ascenso dell’uomo all’UNO infinito, nella Legge Universa di ciò che fu, che è, che in eterno sarà.