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ROSACROCIANO ORGANO DELL’ARCO - ASSOCIAZIONE ROSACROCIANA - OCEANSIDE CENTRO ITALIANO DELLA ROSICRUCIAN FELLOWSHIP - FONDATA DA MAX HEINDEL
BOLLETTINO INTERNO RISERVATO AI SOLI ASSOCIATI Anno II° - N° 5 - Gennaio - Febbraio - Marzo 1976
Una mente serena Un cuore sensibile Un corpo sano
S0MMARIO Preparazione alla via iniziatica
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L’angolo della scienza e dell’alimentazione
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I pianeti: esseri viventi
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La nascita del nostro emblema
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Alcuni accenni sulla piramide di Cheope
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La tecnica del cambiamento
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Una Lettera da …
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PREPARAZIONE ALLA VIA INIZIATICA 3ª Parte °°°
Abbiamo visto la volta scorsa che per arrivare all’Iniziazione occorre coordinare tutte le nostre sub personalità in una “UNITÀ SUPERIORE” attraverso l’abbandono del SÉ personale e l’eliminazione di conflitto fra l’IO inferiore e l’IO superiore. L’ANIMA è la grande interprete che porta a questa unità superiore rendendo possibile l’ascesa e la discesa di energie e, quindi, la comunione fra il superiore e l’inferiore. Ma per realizzare questo è necessario anche che l’aspirante alla vita superiore impari a TACERE. Questo grande principio è richiesto in tutte le Scuole Iniziatiche poiché la vigilanza della parola implica vigilanza delle emozioni e del pensiero, dominio su tutta la propria personalità e questo è necessario per un serio progresso nella via spirituale. In piena sincerità ognuno di noi esamini se stesso, riconosca fino a che punto possiede tale requisito e si regoli in conseguenza. Dobbiamo renderci conto che spesso con inutili chiacchiere creiamo delle disarmonie e dei malintesi che producono delle sofferenze “non necessarie” poiché con il parlare troppo e in modo indisciplinato, emotivo, quasi automatico, non produciamo “Ordine e Pace”, ma solo disarmonia e confusione o non contribuiamo per niente a una migliore elevazione del nostro animo. Altro motivo per cui è richiesto il silenzio è che se non si tace non si può essere ricettivi, oltre che si produce un grande sperpero di energie. Per conseguire scopi spirituali occorre saper contenere, conservare e quindi trasformare e utilizzare le proprie energie, per cui dominando la parola, diventiamo coscienti padroni e utilizzatori di tali forze; si tratta, in sostanza, di acquistare il dominio di noi stessi. Infatti, quando si è avuto uno stimolo, sia emotivo che mentale o spirituale, il primo impulso è di “reagire” scaricando, anche attraverso la parola, l’energia sviluppatasi, ma questo incontrollato reagire impulsivo è un vero e proprio inutile sperpero energetico. A questo punto mi piace ricordare che l’uso della parola per esprimere il pensiero è il massimo privilegio umano che può essere esercitato soltanto da un’entità che, come l’uomo, sia capace di ragionare e di pensare. Per arrivare a questo grado, quando l’Ego entrò in possesso dei suoi veicoli, fu necessario utilizzare parte di forza creatrice sessuale per la costruzione del cervello e della laringe, che furono, all’origine, parte dell’organo creatore: così la forza creativa, che fino ad allora aveva lavorato in una sola direzione onde creare un altro essere, venne divisa, per cui una parte fu diretta verso l’alto per costruire il cervello o la laringe a mezzo dei quali l’Ego doveva comunicare i suoi pensieri agli altri suoi simili. Nel tempo, attraverso l’Iniziazione, l’uomo pronuncerà infine la “Parola perduta” o il “Fiat creatore” con vero e proprio potere creativo, attraverso la laringe perfezionata e spiritualizzata, cosa già posseduta dai nostri Aiutatori Invisibili. Da questo si desume che il disperdere inutilmente la forza sessuale per il piacere dei sensi, come pure la parola attraverso le inutili chiacchiere, il vaniloquio e ancor peggio il turpiloquio, sono di ostacolo all’ascesi spirituale. Quando l’aspirante alla vita superiore comincia a reprimere sempre di più questi Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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eccessi e a dedicare il suo tempo a pensieri, parole e sforzi spirituali, l’energia sessuale non utilizzata incomincerà lentamente a salire attraverso la colonna vertebrale e la laringe e proseguendo il cammino fra il corpo pituitario o la ghiandola pineale, creerà così un ponte di vibrazioni assicurando all’uomo la chiaroveggenza permettendogli di dirigere il suo sguardo dove vuole, per cui lo spazio e la materia non sono più ostacoli alla osservazione. Egli sarà un chiaroveggente “volontario“ e la sua facoltà sarà del tutto differente da quella posseduta da un medium che, nel migliore dei casi, possiede poco più di facoltà puramente ed essenzialmente negativa. Il silenzio è, quindi, essenziale per una seria vita spirituale; è una disciplina necessaria, anche se costituisce un sacrificio, e dovremmo volentieri sottoporvisi in vista del suo immenso valore e dei reali risultati che darà nel tempo. Tacendo, il discepolo imparerà anche ad ascoltare gli altri uomini quando parlano e dovrà anche abituarsi, quando ascolta, a fare tacere completamente la propria interiorità. Quando qualcuno esprime una opinione e un altro lo ascolta, nell’interiorità di quest’ultimo sorge, in generale, un sentimento di approvazione o di opposizione. Molti si sentiranno subito spinti a esternare il loro consenso e soprattutto la loro opinione contraria; il nostro studioso deve, invece, mettere a tacere ogni simile approvazione od opposizione. Non si tratta per lui di modificare, a un tratto, il suo modo di vivere, per cercare continuamente di conseguire tale silenzio profondamente interiore egli dovrà incominciare a esercitarsi in alcuni casi deliberatamente scelti, poi lentamente e gradatamente di per se stesso questo nuovo modo di parlare e di ascoltare si insinuerà nel suo modus vivendi. Questa disciplina è necessario venga applicata sistematicamente dai nostri studiosi che intendano proseguire nella Via Iniziatica. Si tratta di mettere a tacere non soltanto ogni giudizio razionale, ma anche ogni sentimento di dissenso, di negazione o anche di approvazione. Bisogna osservarsi con cura per vedere se tali sentimenti, pur non affiorando alla superficie, perdurano non di meno nell’interiorità più profonda della sua anima. Egli deve anche ascoltare il parere di uomini che, per un qualsiasi aspetto, siano inferiori a lui facendo tacere in sé ogni sentimento della propria conoscenza o capacità, ascoltare i pensieri più contraddittori astenendosi da qualsiasi approvazione e soprattutto da ogni giudizio sfavorevole. È utile per tutti ascoltare in tal mode i bambini, anche l’uomo più saggio può imparare moltissimo dà essi. L’uomo riesce così ad ascoltare le parole degli altri con perfetta imparzialità, facendo completa astrazione della propria personalità con le sue opinioni e il suo modo di sentire. Se così ci si esercita ad ascoltare senza criticare, anche quando viene esposta un’opinione nettamente opposta alla nostra, anche quando si svolgono dinanzi a noi le cose più sbagliate, a poco a poco si imparerà a fondersi completamente con l’essere di altre persone, a penetrare completamente in esse; si udrà così, attraverso le parole, l’anima dell’altra persona. É soltanto con un esercizio prolungato di questo genere che il suono diventa il mezzo giusto per percepire l’anima e lo spirito. Indubbiamente occorre una severa autodisciplina per tutto ciò, tuttavia tanto necessaria a chi vuole pervenire alla vera Iniziazione. Le Entità Superiori, i Fratelli Maggiori, possono parlare solo a chi, ascoltando imparzialmente, sia capace di accogliere interiormente le loro comunicazioni con calma, senza l’emozione di una opinione e di un sentimento personale. Finché l’aspirante oppone una opinione e un sentimento qualsiasi a quello che ascolta e non ha imparato a tacere su tutti i piani, le Entità del mondo spirituale tacciono. Attraverso le energie economizzate con il retto uso della parola, che è la diretta espressione della nostra idea mentale, oltre a progredire animicamente, si incomincia a Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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lavorare sullo sviluppo della “intuizione” tanto necessaria per sapere ben comprendere e penetrare le verità e il “senso esoterico” dell’insegnamento occulto. Tale argomento sarà motivo di approfondimento in una delle prossime volte e voglio concludere, ancora una volta, questa mia conversazione con il concetto espresse da un Fratello Maggiore sull’importanza del silenzio: “Le vostre azioni, e non le parole, siano la dimostrazione del grado “ del vostro sviluppo. Imparate a mantenere il silenzio, parlate poco e aiutate gli altri. Ciò è necessario per l’aspirante alla Vita superiore. Voi non potete divenire nostri strumenti finché la lezione del Silenzio non sia completamente appresa e applicata. Quando la parola non e necessaria, è assai più saggio tacere che parlare. Servitevi delle vostre labbra solo per aiutare e non più per i vostri interessi o per la vostra soddisfazione. Sia vostra regola di disciplina sorvegliare ogni parola, sì, ogni parola Imparate ad ascoltare chi parla e tuttavia aiutatelo con la forza del vostro pensiero. Non abbiate mai il desiderio di brillare, né di parlare ad alcuno di voi stessi, a meno che facendolo non siate assolutamente certi di aiutare gli altri, ciò che è, invero, assai raro. Non diffondete chiacchiere sul conto di altri, neanche nel modo più innocente. Parlate degli altri soltanto quando possiate aiutarli o difenderli in loro assenza. Non dite mai di alcuno ciò che non desiderereste che egli udisse. Dominando le parole prima che si presentino alle vostre labbra, voi aiutate voi stessi e gli altri e con ciò lavorate con noi, perché noi siamo gli altri. Dovete essere altrettanto attivi i calmi riguardo al mondo esterno, attivi per cercare di giungere alla Meta Suprema. Fate sforzi energici e sostenuti e in breve potrete dominare, allo stesso tempo, le vostre parole e il vostro pensiero.” E alle parole del Fratello Maggiore, molte profonde e da meditare, voglio aggiungere anche il grande trinomio magico OSARE - VOLERE - TACERE fondamentale per coloro che vogliono pervenire alla Vera Iniziazione o all’unione con il Tutto che comprende Tutto e quindi alla Grande Saggezza Universale. Che attraverso il retto uso della parola l’energia si tramuti in copiose rose sulla vostra croce. Fraternamente P. Calacione continua) *-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-* Nell’imminenza della Santa Pasqua, mentre La Natura si risveglia a nuova vita, possa l’incitazione del Cristo stimolare tutti gli aspiranti associati e amici versa nuovi sforzi per intessere l’Abito della Resurrezione. É l’augurio che invia a tutti il Centro Italiano A.R.C.O.
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E LA LUCE FU … Andavo sotto il peso gravoso degli affanni per lo vie del mondo, senza scopo. A mille nascevano le stelle nelle notti del tempo che mi sfiora, e non m’erano amiche. E il gelo tremava nelle mie paure, moriva il sole nelle mie speranze, e un vento infido gonfiava di nulla tutti i miei sogni, vani e vagabondi come piccole bolle di sapone. Poi di Luce improvvisa una cascata scese dall’alto e m’inondò, mi penetrò nel cuore. Era mio, mio tutto quel sole? Guardai incredula intorno ed anche il mare fu mio, e mio il cielo e i colori dei fiori, e miei i canti e i profumi trasportati dal vento. E fu mia la Fede, e la Speranza, fu mio l’Amore e il più radiose destino. Perché quella Luce veniva da Te, mio Dio! g.l.b.c. °°°°°°°° Un cuore umano puro e innocente può sempre vedere e sentire il Cielo e a volontà entrarvi e uscirne. °°°°°°°° L’uomo comincia a vivere soltanto quando nasce il suo sé. Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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° L’ANGOLO DELLA SCIENZA E DELL’ALIMENTAZIONE ° L’ACQUA - IL FOSFORO
L’acqua è il solvente per eccellenza. Il fosforo è l’elemento speciale che permette all’Ego di esprimere il pensiero e d’influenzare il corpo fisico. É anche un fatto ammesso che la proporzione e la variazione di questa sostanza corrispondono alle stato e al grado di intelligenza dell’individuo. Gli idioti possiedono il fosforo in minima quantità; i sottili pensatori, al contrario, ne hanno moltissimo e, nel mondo animale, il grado di coscienza e d’intelligenza è proporzionale alla quantità di fosforo contenuta nel cervello. É dunque molto importante per l’aspirante che vuole utilizzare il suo corpo per un lavoro mentale e spirituale di fornire al suo cervello la sostanza necessaria a questo effetto. La maggior parte dei legumi e delle frutta contiene una certa quantità di fosforo, ma risulta assai curioso che siano le foglie, le quali generalmente vengono scartate, a contenerne la maggiore proporzione. Lo si trova in quantità considerevole nelle cipolle, nella salvia, nei fagioli, chiodi di garofano, ananas, nelle foglie e negli steli di un gran numero di legumi, ed anche nel succo della canna da zucchero, ma non nello zucchero raffinato. Concludiamo raccomandando di fare uso esclusivamente di quegli alimenti più facilmente digeribili, poiché più si rende facile il lavoro di estrarre le energie che questi contengono, più il sistema avrà il tempo di riposarsi prima che si renda nuovamente necessaria l’assunzione di nuove energie.
+X+X+X+X+X+X+X+X+X+X+X+X+X+X+X
DIZIONARIO ROSACROCIANO ……… ACQUARIA, (Era) Terminato l’attuale periodo dei Pesci, avrà inizio la cosiddetta Era Acquario sotto il segno aereo e intellettuale di questo nome. Ciò avverrà approssimativamente entro 600 anni circa. Il sole è già entrato nell’orbita d’influenza di questo segno e il suo effetto si fa sentire negli avvenimenti e invenzioni di questi ultimi anni. ……… ADONAI, Significa Signore. Antico nome caldeo-ebreo degli Elohim o forze creatrici terrestri sintetizzate in Jehovah.
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I PIANETI: ESSERI VIVENTI di Elman Bacher °°°°°°° La ricerca dei punti di contatto nei rapporti intercorrenti fra due persone per mezzo dello studio di un oroscopo è uno dei problemi più sottili e ardui coi quali l’astropsicologo deve trattare. La difficoltà sta nel fatto che la realtà di una relazione fra due persone non è qualcosa che nasce dalla carne o dalla legge fatta dall’uomo, ma piuttosto origine dall’essenza del sentimento delle due persone fra loro. Questa essenza di mutuo sentimento, nei casi di attrazione o di inimicizia intense, è una continuazione di contatti avuti in incarnazioni passate e può manifestarsi chiaramente senza tener conto dell’età, del sesso o del rapporto mondano. L’occultista sa che un vincolo intenso fra due persone non può manifestarsi al loro primo contatto. Il primo contatto si ebbe nel passato, e la relazione, d’amore o di odio, ha continuato in questa vita come se non vi fosse stata interruzione. Esiste un solo fine possibile per qualsiasi rapporto fra due persone, e questo è: realizzazione. Nessun legame di odio resta mai sospeso: un tale fatto respingerebbe la legge dell’Amore. L’odio è amore con cammino inverso è anche coscienza di contatto con l’Universo, attraverso un’altra persona, tendente verso “un medesimo”. Finché la coscienza non interpreta di nuovo questa espressione di energia in termini dell’Io superiore, potrà esprimere soltanto ciò che è negativo, distrutto o irredento. Quelli che seguono sono alcuni esempi ipotetici di rapporti ed esperienze che da un punto di vista karmico rappresentano fonti di odio, di timore e di invidia. Si riscontrano in oroscopi di uomini e donne, in tutto il mondo e in tutte le epoche. L’individualista creatore originale rappresenta una minaccia per la persona ortodossa cristallizzata, in qualsiasi campo di attività. Questi prototipi possono descriversi o essere simbolizzati da Urano e Saturno rispettivamente. Urano può temere e odiare Saturno perché questo ultimo soffoca e frustra la sua libertà; Saturno può temere Urano considerandolo una minaccia allo “status quo”. Quando Urano perde la libertà o quando la sicurezza di Saturno è distrutta, il risultato è odio. Il conflitto permane fino a che ciascuno non apprenda qualcosa del valore dell’altro. Le fasi contraddittorie della natura femminile sono illustrate dalla donna materna e dalla donna fidanzata. È la centenaria lotta con il maschio della specie come oggetto di conquista perseguito. La “signora” Luna - Giove-Saturno sviluppa un odio implacabile contro la “signorina” Venere-Urano e vede in lei una minaccia alla pace del focolare e alla vita rispettabile. Quest’ultima considera invece la sua disordinata e lavoratrice sorella come una povera cenciosa che ha dimenticato ogni significato romantico. Un problema tragico - e ne esistono molti - è rappresentato dal l’intervento dei genitori. Una persona che in passato trascurò le proprie opportunità, può essere attratta karmicamente verso un genitore molto egoista e possessivo. Il genitore, senza tener conto degli impulsi intrinseci del bambino, cerca di formarlo come una sua replica o come la replica di un parente che ammira. Tutta l’esperienza di vita del bambino si tramuta allora in una deformazione che si esprime in frustrazione. Questa a sua volta termina in odio amaro o risentimento verso il genitore. L’egoismo possessivo del genitore si nutre del figlio stesso finché questi non è schiavizzato; la vita del genitore diventa sempre più “fissa” nella sua realizzazione vicaria attraverso il bambino. Altre fonti di esperienza sono ignorate. I legami Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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di amicizia divengono sempre meno significativi, e il risultato è atrofia spirituale, mentale e psicologica. L’affetto, il cameratismo e la mutua comprensione sono trascurati, e ciò che poteva essere una fonte di ispirazione, di entusiasmo e di conseguimento, si tramuta in un orrore mortale. Ambedue sono in errore. Il figlio è in errore quando permette che un altro viva la sua vita per lui. Il genitore è in errore nell’usare il potere, con l’istinto di dominio come motivo principale. Via via che le emozioni negative e dolorose si impossessano sempre più di questi individui, essi si rendono sempre meno atti al bene di ogni altra espressione della vita. E ciò che essi si trascinano seco nella loro successiva esperienza è forse meglio non sia detto. Se la validità, realtà e importanza di un’esperienza dipende dalle reazioni ad un determinato evento della persona implicata, e posto che le nostre esperienze ci vengono come oggettivazioni di ciò che è indicato nei nostri oroscopi per mezzo del nostro scambio con altri individui, non è logico interpretare gli aspetti dell’oroscopo come persone? Nella vibrazione animica di un’altra persona si trova una corrispondenza con qualcosa della propria natura che è indicata nella mappa celeste. Se l’aspetto fosse negativo (quadratura od opposizione), il contatto con quella persona provocherebbe una reazione negativa o distruttiva. Questa reazione vien detta di solito ”timore”, “invidia” o “odio”. Si dice “ho timore di quest’uomo” oppure “invidio costui” o ancora “odio quest’uomo”. Questo è quanto diciamo; ma alla luce dell’astrologia non e ciò che realmente vogliamo dire. Quello che vogliamo dire è in realtà: “Quest’uomo servì per ricordarmi qualcosa di negativo nella mia natura. Io sento che egli può farmi un male che ricordo di aver fatto a qualcun altro. Il mio sentimento è di invidia. Il male che egli fa ad un altro mi ricorda la mia cattiveria del passato. Il mio sentimento è di odio”. L’uomo o la donna che voi descrivete come il vostro peggior nemico è la persona il cui oroscopo, in qualche maniera, corrisponde con il vostro aspetto peggiore. Questa persona può essere chiunque: vostro padre, vostra madre, un sorella, un fratello, un figlio, il marito, la moglie, l’amante o il padrone. Come un diapason fa sì che un altro dello stesso tono vibri all’unisono, allo stesso modo lo stato negativo del vostro “nemico” stimola il vostro personale lato negativo e lo porta alla vostra coscienza con dolore. Usate questa reazione dolorosa come barometro del vostro stato spirituale; vi sta indicando una lesione molto importante. Serve a segnalarvi la necessità di compiere un passo molto importante nel vostro sviluppo. Il vostro “nemico’ non è un nemico. É un maestro. Imparate a conoscervi meglio per mezzo di questa persona. Ma non fermatevi qui. Nell’identificare i vostri “nemici” per mezzo delle vostre reazioni nei loro confronti e delle esperienze compiute con loro, voi ottenete una prospettiva separata di voi stessi come fattori nel cerchio delle vostre relazioni e vi rendete conte di come voi stessi fate un “nemico” di altri tramite l’espressione dei vostri lati negativi. Il passo successivo è quello di fare di voi un “amico” di tutti. Man mano che esprimete, di maggiore in maggior grado, le possibilità positive indicate nel vostro oroscopo, farete di voi un magnete che attrarrà l’espressione del bene latente negli altri. Via via che stimolate, con i vostri sforzi continui verso la rigenerazione, il bene negli altri, essi divengono automaticamente coscienti del loro proprio bene. Essi vogliono. Essi vi ammirano. Essi si sentono bene e a loro agio in vostra compagnia, si sentono felici. Essi si sentono nella loro migliore disposizione più cortesi, più considerati, più valenti e più forti, Essi dicono che vi amano, che voi siete loro amici. Questo non è esattamente quello che vorrebbero dire in realtà. Ciò che vogliono dire è che il loro Io superiore è attratto dalla vostra coscienza per mezzo del contatto con voi. Essi realmente non “vi amano”, ma si Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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rendono semplicemente più coscienti del loro Dio interno tramite il quale esprimono reazioni armonioso e costruttive. Le vostre reazioni verso qualsiasi persona costituiscono l’unico fattore che determina la vostra reazione con essa. Usate i vostri fattori positivi, tramite quelli negativi e distruggete i vostri “nemici” eliminando il “nemico” dentro voi stessi. L’artista che è nell’uomo ha cercato, nelle epoche passate, di interpretare in versi, canzoni e dipinti il suo concetto della vita come una Grande Lotta. Tutte le sacre scritture hanno narrato la storia, con simboli e allegorie, degli attacchi furiosi delle Forze delle Tenebre contro la Forza della Luce; la Contesa del Diavolo contro Dio per l’anima dell’uomo; il conflitto incessante fra il Male e il Bene: il Tentatore che cerca sempre di confondere quello che è aspirazione nel cuore dell’uomo. Le sortite, le scaramucce e le battaglie mortali, tutte le fasi di questo Conflitto, sono indicate in ogni oroscopo. L’aspirante ha dentro di sé il campo sul quale le richieste del destino lottano contro tutto nella sua natura che lo spinge in avanti e verso l’alto. Per trionfare egli deve raggiungere una comprensione più chiara possibile della natura del nemico che dimora nel proprie subcosciente. Questo nemico ha aiutanti di campo in forma di quadrature e opposizioni, ma il suo quartier generale è la 12ª casa. É qui che vengono stilati i piani, si preparano i tranelli, si forgiamo le catene e si tessono le reti dell’illusione. La luce del giorno penetra raramente in questo antro, perché il nemico e i suoi sbirri preferiscono l’oscurità per i loro lavori. L’aspirante può dissipare il buio soltanto con la luce della conoscenza personale. Poiché ogni esperienza rappresenta un trionfo o una sconfitta (temporanea) nella battaglia, e visto che ogni esperienza è effettuata per contatto con un’altra o con altre persone, coloro le cui energie planetarie servono per stimolare il reggente afflitto o il pianeta situato nella 12ª Casa dell’aspirante, devono da lui essere considerati e studiati tenendo conto che questi pianeti oggettivano le loro più intime possibilità per la sua sconfitta. Queste persone possono essere le più svariate: i genitori, un figlio, un amico, una fidanzata, la sposa o il marito, tutti possono realizzare questo fattore. L’aspirante è così perché si è mosso verso l’Impersonale e nell’usare il suo oroscopo come una “mappa” del Sentiero della Vita gli necessita capire che deve studiare le sue relazioni dal punto di vista mondano che esse hanno. Da come e quanto egli tramuta le sue reazioni, dipenderà il grado di miglioramento della qualità della sua relazione. Suggeriamo il metodo seguente: l’aspirante compie uno studio dettagliato delle condizioni della propria 12ª Casa, considerando le congiunzioni, quadrature ed opposizioni malefiche. Metta quindi in relazione, fin quanto e possibile, gli oroscopi di quelle persone che hanno avuto un’influenza deleteria nella propria vita. Egli studierà in modo particolare quegli oroscopi che hanno qualche pianeta l’Ascendente in congiunzione con il reggente afflitto o col pianeta che occupa la sua 12ª Casa; faccia un riassunto mentale delle sue esperienze con queste persone rendendosi cosciente dei lati negativi della sua natura che furono stimolati dal contatto con esse. Soffermandosi sulla severità e intensità dolorosa delle esperienze, egli scaricherà tutto l’odio. Apprezzerà che tutte e ciascuna di queste persone servirono per oggettivare una fase del proprio subcosciente negativo ed egli non penserà a quelle persone come perpetratrici del male contro di lui, ma come lezioni pratiche per la sua istruzione o illuminazione. Il Sole afflitto è il reggente della 12ª Casa? Il potere è la chiave di questa lezione karmica. L’aspirante ha abusato del potere in passato e in questa incarnazione soffre Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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abusi e ingiustizie da parte di autorità. Egli ha usato la sua posizione e la sua influenza per rendere schiavo un altro in un certo grado; deve perciò apprendere che il potere deve esprimersi in termini di giustizia e misericordia. l padre o un fratello maggiore può essere lo strumento usato durante la fanciullezza dell’aspirante per riflettere il male del passato. Anni dopo, le autorità, i capi, i padroni, posto che esercitino autorità su di lui, possono ricondurre alla sua mente questa lezione obbligata, Il potere che si esprime come vitalità fisica può essere indicato, all’opposto, in un corpo debole e inefficiente attratto karmicamente da un genitore soggetto a infermità o debolezza fisica. Se la Luna afflitta regge la 12ª Casa, la chiave di questo problema karmico è la femminilità. Significa che è giunto il momento, per questa incarnazione, di riequilibrare il destino non redento originato quando l’aspirante usava un corpo femminile; questo destino non ancora affrancato concerne l’esperienza domestica e indica l’opportunità di sviluppare, attraverso i sentimenti, una facoltà maggiore di simpatia e tenerezza. La Luna simbolizza la solarità femminile della psiche umana e indipendentemente dal sesso dell’aspirante quest’aspetto karmico segnala disordini e insufficienze di questa facoltà. L’interpretazione classica delle afflizioni alla Luna suggerisce “difficoltà attraverso la madre”. In questo senso la madre dell’aspirante è vista come la sua “nemica”. In tal caso e gli dovrà concludere e capire che l’influenza di lei nella sua vita è uguale a quella che egli esercitò su di un’altra persona in una vita passata. La grande responsabilità che grava su di lui per quanto riguarda il rapporto con sua madre in questa incarnazione realizza ciò che egli lasciò senza fare in passato. Il suo affetto verso di lei non è adeguatamente corrisposto: in tali modo egli apprende cosa significhi negare amore. Le donne lo sconcertano; egli non sembra ottenere mai una chiara comprensione di loro. Egli non cercò di essere una “vera moglie” e trattò le donne con indifferenza in passato. L’aspirante comprenderà che le donne non sono le sue “nemiche”. Egli deve tuttavia coltivare una comprensione più profonda degli elementi base della “natura femminile” e deve coltivare simpatia verso questi clementi se vuole redimere questo stato karmico, Se Saturno afflitto è il reggente della 12ª Casa, il karma è repressione. Il nemico è cristallizzazione. Le persone simbolizzate da questa posizione sono una macchia apparente nella vita dell’aspirante. Esse stimolano il suo sentimento di insicurezza; lo conducono per vie di soppressione e di negazione; esse (apparentemente) ostruiscono il flusso della vita. Attraverso le relazioni con queste persone egli riceve la sua più severa disciplina: per mezzo di costoro adempie le sue più profonde o maggiormente differite responsabilità. Esse servono a ricordargli tutto ciò che nella sua natura non è pratico; lo trattengono sulla terra, mentre egli anela la libertà. Lui è un individualista, ma loro sono fanatiche; lui ha un ‘inclinazione mistica, loro sono ortodosse e osservanti le forme e gli non attribuisce particolare valore al denaro loro interpretano ogni cosa della vita in termini finanziari. La sua tendenza istintiva e il suo desiderio sono quelli di liberarsi di loro e fuggire dalle catene della loro influenza. La tendenza permarrà finché egli non comprenda che non può sfuggire alle sue legittime responsabilità; che deve apprendere a utilizzare intelligentemente le cose della terra; che il denaro, pur senza un potere proprio, è tuttavia un mezzo di scambio tra la gente ed egli deve apprenderne il giusto uso. L’aspirante filosoficamente comprenderà di non essere costretto a relazioni difficili o disingannevoli le quali non siano create da lui stesso, ma cercherà di dare il meglio da sé a queste condizioni e farà di tutto per apprendere quanto è necessario apprenda da coloro che sono in relazione con lui. Se Nettuno afflitto è il reggente della 12ª Casa, il “nemico” è l’inganno. Questo “nemico” data la sua sottigliezza, è difficile da vincere. Il tradimento, la perfidia, la Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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confusione mentale e la perversione costituiscono la sua corazza. Gli oppositori dell’aspirante che ha questa posizione, sono clandestini e maligni, non agiscono apertamente. Bene, l’aspirante stesso non agì correttamente e apertamente in passato, ed ora deve apprendere ciò che significa un tale comportamento Egli fingeva una cosa e ne faceva un’altra; sollecitava la confidenza di altri e tradiva questa confidenza; usava la spiritualità - o pretendeva usarla - come una cortina di fumo per raggiungere il potere o il guadagno; trafficava - non saggiamente, però molte bene - con le forze astrali; falsificava e traviava. Gli aspetti a questo Nettuno afflitto rappresentano i tipi di persone attraverso le quali si effettua questo pagamento karmico. L’uomo può spingerlo verso abitudini distruttive; l’altro può dividere con lui una cattiva azione e lasciarlo poi solo incolpandolo del delitto; la sua fede e il suo amore più profondo possono manifestarsi verso qualcuno che non è meritevole dell’alta stima di nessuno. Le due armi migliori dell’aspirante per intendersela con queste “nemico” particolare, sono: la fede nei principi spirituali e la conoscenza. Con la conoscenza può giungere ad un allineamento più perfetto con l’onestà spirituale, il miglior correttivo per questa forma di condizionamento subcosciente che si esprime nell’illusione e nell‘inganno. Altrettanto accade con gli altri pianeti: Urano (squilibrio); Giove (stravaganza e cupidigia); Venere (possesso); Mercurio (pensiero) e Marte (mascolinità e sesso). Ciascuno di questi pianeti, come reggente afflitto o come occupante della 12ª Casa, indica un certo gruppo di persone che hanno la funzione, anche inconsciamente, di nostri più validi maestri. La meccanica del rapporto fra due persone procura al ricercatore occultista un perfetto “capo di investigazione” per lo studio dell’alchimia. Lo scambio di relazioni tra due persone intimamente legate fra loro è l’alimento che uno qualsiasi dei due o ambedue possono utilizzare per “tessere il dorato manto nuziale”. Dal metallo base risultante dal miscuglio subconscio di attrazioni e repulsioni, ogni persona può distillare, per le sue proprie trasmutazioni, l’essenza che si chiama amore. Il Gran Maestro ci ha insegnato “Ama i tuoi nemici e fa del bene ai tuoi persecutori”. Perché? Perché Egli sapeva che una reazione di odio o di vendetta crea un vincolo fra chi riceve e chi perpetra una cattiva azione, e soltanto quando la reazione è neutralizzata dal bene, sarà disciolto il vincolo. Se sapessimo quanto frequentemente, anche senza saperlo, causiamo dolore a quelli cui professiamo amore, sviamo coloro che vogliamo aiutare e pregiudichiamo coloro verso i quali nutriamo le “migliori intenzioni”! Esistono un’infinità di rapporti umani nei quali possiamo esprimere sia i nostri aspetti positivi che quelli negativi. Questi rapporti sono, in genere, i nostri più intimi, quelli in cui altre persone prendono contatto e stimolano varie fasi della nostra natura. Lo studio comparato degli oroscopi di due persone intimamente legate rivelerà il significato della relazione a ciascuna delle due persone implicate: le armonie mutue, i mutui problemi e mezzi per la trasmutazione alchemica, In questa applicazione la scienza stellare offre certamente una chiave per la soluzione dei misteri. Nessuna fase della vita è più illusoria della relazione; in nessun luogo è maggiormente necessario l’occhio perspicace dell’elevato disinteresse per vedere attraverso le tenebre del desiderio, della paura, dell’inimicizia e del conflitto. Se giungiamo ad una visione disinteressata e impersonale di una relazione, comprenderemo che i termini come “marito-moglie”, “padre-figlio”, “fratello-sorella” e “amante-amato” sono come vestiti da usarsi nel piano fisico ma l’essenza di queste relazioni si incontra al di là del fisico, nei piani mentale, emozionale e spirituale.
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Questa essenza, il suo scopo e la sua realtà, si trovano negli aspetti di congiunzione dei due oroscopi. Due strumenti dello Spirito trovano la loro espressione attraverso lo stesso grado - approssimativamente - e gli oroscopi, in questo modo, sono legati come due assi di cui ogni congiunzione costituisce un chiodo d’unione. Un esempio perfetto, classico, di alchimia attraverso la relazione lo abbiamo quando ogni pianeta interessato ha una quadratura e un sestile. Ogni persona stimola una discordia latente nell’altra, ma ciascuna di esse ha dentro di sé i mezzi per trasmutare questa mancanza di armonia. La Casa in cui la congiunzione avviene in ciascun oroscopo, indicherà il settore della vita di quella persona che sarà più direttamente interessata, attraverso il quale la relazione si esprimerà. Il quadro completo di discordia si trova combinando gli aspetti di quadratura di ciascuna mappa celeste con la loro posizione nell’altra mappa. La “capacità” che ogni persona ha di apportare del male o della sfortuna all’altra si vede allora nella sua interezza. Il “quadro alchemico” si trova nello stesso modo, considerando i pianeti che formano gli aspetti di sestile in ogni mappa e la posizione od effetto nella mappa dell’altra persona. Quando si utilizza il sestile, la quadratura di ogni oroscopo viene trasmutata fino a un certo grado; il sestile dell’altro oroscopo risulta alquanto eccitato per simpatia o le Case interessate sono quindi favorevolmente stimolate; insieme a ciò la relazione è migliorata in qualità e le possibilità di danno reciproco sono quindi diminuite. Con l’applicazione continua di questo processo la relazione diventa sempre più una relazione d’amore, poiché ogni persona implicata aiuta l’altra nel raggiungimento della coscienza del proprio Io superiore. Quando uno soltanto dei due “usa il proprie sestile”, si crea una funzione astroalchemica di natura più difficile e intensa. Quando accade ciò, il “male” che viene continuamente espresso dall’altro, sotto lo stimolo della reciproca congiunzione, viene affrontato costruttivamente dall’alchimista nell’espressione del suo aspetto sestile. Il “malfattore” intensifica la propria quadratura e il risultato sarà l’esaurimento della capacità di fare il bene. Parafrasando un termine medico, la condizione può essere descritta come “anemia sestilica”. Poco meno, o forse più che una tragedia. É tragico per il malfattore e una condanna per la relazione. Giungerà il momento in cui la persona negativa non potrà rispondere alle possibilità del suo sestile e la relazione, intesa come scambio fra due persone, non potrà più sussistere. Essa si dissolve, ciascuno va per la sua strada. L’alchimista segue un’espressione di vita ascendente, l’altro deve affrontare i risultati della propria malvagità. Una relazione sarà tanto più complessa nelle sue espressioni quanto più lo è per varietà di aspetti reciproci. Possono esservi due o tre congiunzioni mutue, una delle quali può essere afflitta, una benefica e l’altra ambedue le cose. Simili relazioni sono quelle che continuano per anni e anni o vite e vite. Inoltre, poiché nessuna vita ha una relazione significativa soltanto, ciascuno di questi aspetti in una mappa celeste rappresenta rapporti anche con altre persone. Colui che deve affrontare una relazione complessa con un’altra persona, può, per maggior comprensione, studiare le sue “modalità di rapporti’ con le altre persone che sono rappresentate dai vari aspetti. Egli può apprendere da ciascuna di esse, e dove farlo, se vuole che questa sola relazione diventi un oggetto di armonia realizzata. Le persone rappresentate da mutue congiunzioni benefiche sono quello tramite cui egli si sintonizza con la parte migliore di sé e per mezzo delle quali capisce sempre più chiaramente in quale misura può contribuire alle relazione che contiene molte condizioni miste. I suoi trigoni simbolizzano espressioni del suo Io superiore; coloro che riflettono i suoi trigoni gli dimostrano il loro miglior contributo a qualsiasi relazione. Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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É interessante notare che le Case dispari dell’oroscopo, ultima delle quali è l’11ª, sono designate come “Case delle relazioni”, e la stessa 11ª è detta la “Casa degli amici”. Dalla 1ª Ca sa fino alla fino della 9ª esprimiamo la relazione “personale”, “fraterna”, “paterna e materna”, “matrimoniale” e “pedagogica”; quindi l’essenza distillata di tutte le relazioni è indicata dalla nostra capacità attraverso l’espressione dell’11ª. L’amore senza passionalità, l’affetto senza possessività, l’intimità senza oppressione, l’aiuto e lo stimolo senza eccessi, la cooperazione senza dominio né subordinazione, fruttuosi divertimenti senza manie di piaceri, simpatia senza negativo sentimentalismo, scambio reciproco senza alcuna perdita della rispettiva libertà di pensiero e azione: questi sono gli attributi di tutte le relazioni armoniosamente realizzate. Noi chiamiamo l’essenza di questi attributi Amicizia, l’impulso verso la Fratellanza Universale. L’11ª Casa può essere studiata come uno dei barometri spirituali dell’oroscopo, perché questa Casa rappresenta i nostri impulsi più altamente spiritualizzati rispetto alla relazione. Secondo quanto la Casa 11ª è “benefica”, si può sperare aiuto in qualsiasi altro problema connesso con la relazione. Ogni problema di fratello-sorella, padre-figlio e moglie-marito, può essere fino a un certo punto districato, applicando gli impulsi armoniosamente espressi dall’11ª Casa. L’amicizia, quindi, si può dire sia la panacea per le “ferite della relazione”. Tali ferite sono le frustrazioni di queste qualità essenziali, peculiari a ogni specie di relazione. La relazione fraterna, o di fratello-sorella, viene sperimentata durante la fanciullezza e durante gli anni di sviluppo; essa rappresenta il primo passo verso la realizzazione dell’11ª Casa. Nell’intimità di vita dell’ambiente familiare, sotto la direzione dei genitori, le bambine e i bambini imparano a cooperare, godere dei piaceri e dividerli in gruppo. Le reciproche relazioni di fratelli e sorelle, insieme con i genitori, costituiscono gli elementi base delle loro tendenze di relazione. Naturalmente, quando le relazioni fraterne siano piene di discordia, timore e odio, le posteriori realizzazioni dell‘età matura sono frequentemente inibite e deformate.. Molti uomini e donne hanno e sperimentato miserie e discordie nel matrimonio, dovuto a subconsci negativi che possono riallacciarsi alle relazioni fraterne della fanciullezza. La gara per il favore dei genitori, le rivalità in talento e raggiungimento di determinate mete, le avversioni o i risentimenti e tutte le altre forme di conflitto, se non sono trasmutate, possono facilmente essere riportate, e di solito lo sono, nell’ambito matrimoniale e paterno causando, con ciò, sconfitte di relazione negli anni successivi. Tuttavia le condizioni cambiano secondo il mutare degli oroscopi. Un individuo può avere una “3ª Casa difficile” e una “7ª Casa fortunata”. In altre parole, le sue esperienze dei primi anni di vita con i fratelli e le sorelle possono essere molto disagevoli, mentre la sua compagna di matrimonio può essere la maggiore benedizione della sua vita. Ma se costui porta con sé nel suo matrimonio le proprie sinistre reazioni, non potrà più, col tempo, rispondere all’aiuto che gli arreca la sua sposa. Un altro può avere la più armoniosa e fruttuosa compagnia nei suoi fratelli e sorelle e dover invece affrontare grandi prove nel matrimonio. Tuttavia, a causa delle relazioni armoniose della fanciullezza, egli conosce molto di più il significato della vita. I suoi “quadri di relazione” sono espressi con Godimento, Cameratismo, Dare e Avere, Confidenza Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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Mutua, ecc., e tramite l’espressione di questi poteri spirituali egli può lottare con i suoi problemi matrimoniali. Nessun studioso di astrologia ha bisogno di alleviare il dolore e la sofferenza di anni e anni a causa di una qualche malaugurata relazione con un fratello o una sorella. La sfortuna è il risultato di una sola cosa: l’espressione continua di una fase negativa della 3ª Casa. Secondo quanto sarà trasmutata questa Casa negativa, altrettanto sarà migliorata la relazione e neutralizzato il dolore. La relazione fraterna è, fra tutte, quella che può più direttamente essere volta in Amicizia. Poiché in genere essa non implica gli elementi possessivi della paternità o della maternità e non coinvolge lo scambio sessuale, come avviene nel matrimonio, questa relazione contiene molto di più l’elemento libertà. La relazione fraterna è particolarmente importante da un certo punto di vista, in senso psicologico, nei confronti cioè di un’esperienza di responsabilità karmica di una persona verso un fratello o una sorella più giovani o meno evoluti. In questo caso la relazione si converte, nei piani interni, in una relazione di padre e figlio o le relazioni negative della persona maggiore possono essere trasmutate più effettivamente con l’espressione dei suoi impulsi paterni che con quelli dell’11ª Casa. In altre parola, gli impulsi paterni costituiscono il sentiero della trascendenza o la redenzione di karma. Una seria lezione di paternità è in tal caso indicata: la sua attuazione innalzerà la persona verso un’espressione molto più ampia da vera paternità. Data la sua qualità sottile ed illusoria, questo genere di “paternità karmica” contiene di solito molta sofferenza nella sua espiazione, ma la sua realizzazione apporta una grande ricompensa in saggezza o forza spirituale; tutto ciò per il profitto della persona nei suoi rapporti con i propri figli. La caduta ed il fallimento della relazioni padre-figlio, siano esso attuali o esoteriche, sono dovuti più all’egoismo e alla possessività dei genitori che a qualsiasi altra ragione, e in nessun’altra relazione della vita è tanto vitalmente necessario il punto di vista impersonale, Nessun genitore può essere “buono” in senso spirituale, a meno che nella relazione siano espressi gli attributi di amicizia. Deve esservi riconoscimento del merito intrinseco del bambino e delle suo tendenze. Deve esservi disciplina e guida, ma tenendo conto delle necessità del bimbo. Nessun genitore può essere buono se fa della vita del figlio una realizzazione sostitutiva delle proprio frustrazioni. I genitori amici del proprio figlio lo guidano verso la miglioro espressione della sua tendenza di vita. Osservate la Casa 11ª e cercate la chiave dell’Amicizia”; questa chiave è il pianeta senza afflizioni reggente della Casa, o il pianeta che forma il miglior aspetto con il reggente. I pianeti situati nell’11ª Casa indicano condizioni che sono interpretato attraverso l’amicizia; il reggente è però la chiave dell’espressione dell’amicizia o della fratellanza, Il reggente dell’11ª Casa può avere diversi aspetti, armoniosi e non. Tuttavia, se un pianeta esente da afflizioni forma un aspetto benefico del reggente, in questo caso rappresenta un canale puro di “trasmutazione-relazione”. Questo è il pianeta che, se applicato, può risolvere e appianare gli scogli di qualsiasi problema di relazione. Esso rappresenta il meglio che una persona possa offrire nel suo scambio spirituale con le altre. Combinate la vibrazione di questo pianeta con quella del Segno alla cuspide dell’11ª Casa e con la vibrazione del reggente stesso. Questa è la base della “Casa dell’Amicizia”. Essa mostra. globalmente, la maniera di amare gli amici, ciò che si desidera fare per essi e quanto essi possono sperare dalla persona In questione.
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Coloro che, rispetto alla Casa 11ª, sono identificati attraverso gli aspetti reciproci, con i trigoni, sono quelli che stimolano la più profonda capacità di amare dell’individuo. Tramite queste persone si prende contatto col meglio di sé e quanto di più puro esiste nel soggetto viene espresso in tutte le relazioni. È attraverso questo che si trova il più chiaro riconoscimento della Fratellanza Universale. Coloro che sono identificati, attraverso aspetti reciproci, con le quadrature al reggente dell’11ª Casa, sono nemici di somma importanza. Questi esteriorizzano e oggettivano le reazioni del soggetto, le quali frustrano o distruggono l’amicizia. A causa degli impulsi trascendenti dell’11ª Casa, gli aspetti malefici - rappresentando essi frustrazioni e difficoltà - possono manifestarsi come odi, timori e conflitti intensi. Ogni rapporto umano della vita del soggetto è macchiato e distorto secondo come queste afflizioni permangono senza trasmutarsi. Nessun studioso di occultismo o di astrologia deve ignorare questi avvisi dell’oroscopo. Concludendo, sottoponiamo un esempio che illustra la reciproca relazione dell’Astro-dinamica con “I pianeti sono Esseri”. Per maggior chiarezza offriamo questo esempio in forma semplice. Due persone si incontrano negli anni dell’età matura e una immediata amicizia intercorre fra loro, profonda e felice. Ciascuna di esse ha una quadratura e un sestile al reggente dell’11ª Casa; la Luna progredita, inoltre, è in trigono con il reggente dell’11ª Casa di una di esse; e queste reggente è in congiunzione con un qualsiasi pianeta nel “dominio” dell’11ª Casa dell’altra persona. In altre parole la relazione “fiorisce sotto le migliori condizioni”. Ambedue hanno reagito per molti anni a tutte le fasi del dominio della loro 11ª Casa, e la potenza comparativa in questa epoca della vita, dalle influenze del sestile e della quadratura, hanno in questa amicizia una perfetta sperimentazione. Secondo come sia espresso il lato negativo di una di queste persone, sarà offerta all’altra una opportunità di trasmutazione; se ambedue rispondono alla quadratura, l’amicizia tenderà a perdersi e si romperà; secondo quanto ciascuna di esse trasmuterà, l’altra sarà “esaltata” spiritualmente. Questo tipo di relazione rappresenterà una opportunità perfetta per la pratica dell’alchimia. Colui che nella relazione è predisposto negativamente, può essere neutralizzato tramite le più elevate espressioni di ambedue le persone amorosamente unite. Esiste un’esperienza più perfetta dell’amicizia? - (°) - (°) - (°) - (°) - (°) - (°) - (°) - (°) - (°) Il Sentiero Spirituale non è facile; si può penetrare nella Verità e vi si è già dentro con la rivelazione interiore, ma per giungere alla sorgente della Verità occorrono anni poiché essa è la quintessenza derivante dal centro della vita spirituale. L’uomo vittorioso può attingere a questa sorgente, ma noi giacciamo ancora nella dolente fossa delle nostre passioni. °^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^°^° La collaborazione al nostro Bollettino si intende a titolo gratuito. Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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LA NASCITA DEL NOSTRO EMBLEMA – Il 20 novembre 1934 Augusta Foss-Heindel fece pubblicare un resoconto dettagliato della prima riunione di probazionisti tenuta a Monte Ecclesia - Oceanside, il 3 giugno 1913 alle ore 2°. -
Ella scrisse: “Il mattino del 3 giugno 1913 Max Heindel mi chiese di procurarmi il nuovo emblema che, dietro suo consiglio, io stessa avevo disegnato e dipinto in vista di questa riunione esoterica. Mi chiese di mettere sulla croce anche delle rose bianche. Avevo piantato e coltivato un rosaio bianco che si trovava allora in piena fioritura. Colsi tre rose bianche e lo disposi nel miglior modo possibile al centro della corona di rose rosse sulla croce bianca collocata nel mio ufficio dove doveva aver luogo la riunione. Quando tutti i probazionisti, compresi quelli residenti a Oceanside, si furono riuniti, ne contammo nove. Si scoperse l’emblema e Max Heindel si alzò per parlare. Avvennero allora delle cose strane. La stanza si riempì di vibrazioni così potenti per cui Max Heindel si trovò nell’impossibilità di pronunciare una sola parola. Alcuni spettatori furono talmente sconvolti che si misero a tremare. Le rose bianche al centro dello rose rosse furono scosse come da una mano invisibile. Una delle rose cominciò a cadere dolcemente e restò sospesa entro le foglie di un’altra rosa che si muoveva come se qualcuno avesse cercato di strapparla. Noi tutti eravamo come ammaliati. Una seconda rosa bianca cadde anch’essa e restò sospesa a una foglia appartenente alla terza rosa bianca, l’ultima, la più bella, che rimase al centro della croce. Max Heindel, che s’era abituato alle vibrazioni potenti che ci circondavano, poté alle fine prendere la parola.” É a queste circostanze che si deve attribuire l’abitudine, che da allora prevalse, di mettere una sola rosa bianca al centro della corona di rose rosse del nostro emblema della Rosa-Croce. (Estratto della Lettera Mensile ai Probazionisti del mese di dicembre 1962). Per quanto riguarda la croce stessa, notiamo che quella eretta da Max Heindel il 28 ottobre 1911 all’inaugurazione di Monte Ecclesia portava le tre lettere C.R.C. (C, braccio sinistro guardando le croce; R, estremità alta; C, braccio destro) a lettere d’oro. La croce era orientata con i bracci verso Est e Ovest, l’estremità alta verso Sud. “Il Sole di mezzogiorno ne proiettava l’ombra verso Nord” affinché fosse direttamente nel canale delle correnti spirituali. 0 * 0 * 0 * 0 *0 * 0 * 0 * 0 * 0 * 0 * 0 Il ”Sentiero Rosacrociano” viene distribuite gratuitamente a tutti gli associati al Centro Italiane A.R.C.O. dell’Associazione Rosacrociana – Oceanside.
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ALCUNI ACCENNI SULLA PIRAMIDE DI CHEOPE
La Piramide di Cheope, detta anche la Grande Piramide, è stata spesso oggetto di accurati studi e fantasiose teorie, ma essa altro non è che un tempio. È il Tempio costruito, orientato e proporzionato nella forma e nelle misure secondo Sapienza e dalla Sapienza stessa, e perfino le misure esterne nascondono riscontri astronomici e le più esatte formule dell’Universo. Cose questo sufficientemente studiate e divulgate anche dagli scienziati ufficiali tuttavia, secondo la leggenda, le molto piramidi disseminate sulla sinistra del Nilo, non sarebbero state altro che tombe. Ciò può essere vero per molte di esse, ma non per quella di Cheope, che è la più antica e venerabile. Le altre furono costruite dopo e non è improbabile che, conoscendo certe qualità preservatrici e mummificatrici della grande piramide, molti secoli dopo, dimenticata ormai la sacralità dell’uso cui era adibita, i posteri le abbiano ritenute adatte per seppellirvi i corpi mummificati dei loro capi o notabili. A noi tutto questo interessa poco e ci occupiamo, piuttosto, di ciò che non interessa, almeno in questi tempi, allo studioso profano. Ciò al lume di una Tradizione non divulgata, ma non perciò meno importante e attendibile, Una delle particolarità della Grande Piramide è che è priva di punta terminale. Questo fatto ha forse destato meraviglia nel constatare che la sommità risulta tronca, ma è questa una particolarità essenziale perché rappresenta il simbolo fondamentale e di capitale importanza. A questo fa riscontro un altro fatto: la camera sotterranea presenta il pavimento nel soffitto, cosicché in questa camera della follia si dovrebbe camminare con la testa in giù, ed è proprio questo che il grande costruttore intendeva significare. La cima della piramide rappresenta il Piano divino, il Mondo dell’Assoluto, e la punta mancante è l’Onda Vitale, costituita dalle scintille o Spiriti Vergini differenziati nell’Assoluto. Scintille costituenti l’onda vitale destinata a scendere e rivestirsi dei folti veli necessari per iniziare il pellegrinaggio dalla Casa del Padre alla polvere della terra e per rievolversi o risalire dalla polvere della terra alla Casa del Padre; ciascuna scintilla individuata come Ego autocosciente, dopo aver acquisito, mediante la fatica terrena, gli attributi di Colui stesso da cui scaturiscono, poiché sono seme divino e ogni seme possiede in sé latenti le caratteristiche di chi lo ha prodotto. E come ogni seme si sotterra perché possa germogliare, crescere e riprodurre la pianta madre, così gli Spiriti Vergini o Fiamme costituenti l’onda vitale, scendono nei mondi inferiori per il medesimo scopo. Sono le membra di Osiride sparse per la terra. Lo Spirito che discende nella materia; l’Angelo che si ribella e precipita nella materia. E siccome la materia è l’opposto dello Spirito, la discesa è rappresentata nei miti delle vario religioni come ribellioni al Creatore. A questo significato della cima mancante della Piramide fa riscontro la camera sotterranea col pavimento, come ho detto più sopra, a posto del soffitto, per significare che la vita manifestantesi sul piano materiale si trova nella situazione opposta al suo stato originario al quale dovrà elevarsi. Questa camera è situata al disotto del piano della piramide, appunto sottoterra, e ciò simbolizza l’evoluzione. Ciò che era vita spirituale è qui destinata a manifestarsi nel piamo Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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materiale: l’onda vitale attraverso lunghissimi periodi di sviluppo, conquista uno per uno i veicoli adatti alla sua manifestazione ed espansione, cominciando nel primo periodo di sviluppo, col minerale costituente il veicolo fisico che è inerte o può solo formare combinazioni chimiche, ma, pure, costituisce il primo anello o veicolo per proseguire poi nella manifestazione della vita vegetale, animale e, finalmente, umana. La camera sotterranea corrisponde nel corpo umano al Centro Sacrale - Malkut nell’albero Serafico, Muladara nella terminologia orientale. Il piano della piramide rappresenta l’espansione della vita, la propagazione, e corrisponde, nell’uomo, al secondo centro verso l’alto che rappresenta, appunto, la terra, la vita terrestre, mentre il passaggio dal piano della piramide al corridoio ascendente verso la camera della regina rappresenta l’evoluzione fino al piano umano; il passaggio da questo corridoio alla camera della regina simboleggia il piano umano e la camera stessa che, a differenza di quella sotterranea ha il pavimento normale e vi si può stare in piedi nel senso giusto, rappresenta l’uomo fisicamente completo e fornito di mente individuale, pronto a elevarsi verso più alti e luminosi piani, ed è la sintesi completa di tutta l’evoluzione finora raggiunta dall’onda vitale e, soprattutto, l’avvento della mente. Questa camera, nel mondo, corrisponde al Centro Solare, che è la sintesi e presiede ai sottostanti centri inferiori. É la capitale del “Basso Egitto” o uomo fisico… L’ascesa dalla Camera della Regina alla Camera del Re attraverso Il Grande corridoio e il passaggio stretto simboleggia l’elevazione e la spiritualizzazione dell’uomo, mentre la camera stessa rappresenta l’uomo evoluto, pienamente cosciente della sua entità spirituale operante nella serie dei suoi veicoli, conscio dei suoi poteri latenti, ma suscettibili di essere dinamizzati. Nell’uomo corrisponde al Centro del Cuore, che è il Sole del microcosmo, analogo al Sole del nostro sistema solare. Nel tempio ebraico corrisponde alla Camera di mezzo o ”Luogo Santo”, dove, alla sinistra di chi aveva conseguito il diritto di entrarvi, si trovava il candeliere a sette luci, ardenti perennemente giorno e notte, simbolo dei sette datori di luce dei sistema solare, cioè i pianeti, nel cerchio della danza mistica attorno al Sole; alla destra vi era la tavola dei pani della proposizione con due pile di sei pani ciascuna, simbolo dei dodici settori di vita rappresentati dai dodici segni dello Zodiaco e, al centro, tra il candeliere a sette fiamme e la tavola dei pani della proposizione, vi era l’altare d’oro sul quale costantemente bruciava dell’incenso. Tutto ciò, nell‘uomo, simboleggia la “Luce del Cuore” di colui che si è reso degno di … entrare … il giusto orientamento e i sacrifici occorrenti per giungere purificato alla Stanza Centrale del Luogo Santo. La Camera del Re nella Grande Piramide è il “Luogo Santo” poiché è veramente il grande, luminoso Tempio segreto dove incommensurabili Energie Cosmiche concorrono a vivificare il Rito Sacrale dell’Illuminazione o Risurrezione dell’uomo interiore dal sepolcro del corpo fisico, all’interno del quale è crocifisso. Al centro di questa stanza è una bara priva di coperchio: in questa si distendeva l’iniziato per il Grande Rito e dopo che lo Jerofante aveva toccato con la punta della lancia i suoi piedi e il suo costato, i centri polmonari e la sommità dei suo capo, veniva aiutato a rialzarsi, poiché egli era ormai diventato l’uomo nuovo, dopo la morte mistica dell’uomo vecchio terreno: era ormai diventato “Rah”, il Luminoso! Allora era capacitato a prepararsi per risplendere nuovamente sulla cima della Piramide, cioè a rientrare nella Luce totale, da cui l’uomo proviene essendo seme divino e, Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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per ciò stesso, capacitato a riprodurne in sé l’immagine e la somiglianza. Ciò avveniva mediante il passaggio attraverso le tre “Camere Superiori e Segrete” della piramide prive d’ingresso, simboleggianti nell’uomo i tre centri della testa. Solo allora l’ ”Aquila Reale” o Spirito Luminoso, l’Io Superiore, era pronto per spiccare il volo dalla sommità della piramide (il Centro Coronale) e involarsi verso la Luce, seguendo il Corso del Sole. V. Mura
LA PIRAMIDE
V’è nel deserto già da millenni Un monumento grande, solenne. Pare che inviti, pare che insegni Dove si vada, donde si venne. Racconta storie, lontani eventi Che da remoti lontani giorni Rievoca e porta chiari, e presenti Come se il tempo scorso ritorni. Come se il tempo futuro sia Davanti agli anni già tramontati: Scorre dei tempi la grande via Tra spazi immani, mondi creati. Si ode la voce chiara di secoli Presenti e incisi nel vivo sasso Che non rivela a chi pensa e speculi, Ma a chi s’accosta sotto quel masso Con riverente cuore e ascolti … Solenne il monito delle parole Fatte di sasso, qual fosser volti: Figure arcane che parlan sole. Parlano i segni sculti nel sasso, Spirti sorgenti da pietre incise, E della terra pria di formarsi, Qual per crearla, prima divise Dalla Potenza che non separa, La sua potenza che si fé sasso: Questo racconta, si legge o impara Dal monumento di un solo masso. Qual sorse prima misera vita Dalla primissima terra formata, Come si evolve, com’è salita Fino all’umana forma creata. Fine all’umano corpo vivente Per spirto avvolto da buia terra, Donde provenne le prima gente Per un suggello che si disserra. La via percorsa da chi fu prima, Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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La via che ancora resta da fare, La via che porta fino alla cima Dove ogni vita volga l’andare. Vi sono misure di spazi e tempi E alle lunghezze rispondon gli anni, Rispondon fatti, storie ed eventi, L’andar dei secoli: glorie ed affanni Racchiusi in linee, nelle misure Gli immensi spazi, lontani tempi; Si aprono pagine chiare, sicure, Degli infiniti spazi presenti! Noi riverenti dal sasso al Grande Che lo costrusse leviamo il cuore Chini a quei segni di venerande Pietre che parlan di vita e di amore. Chini al Gran Sole da cui la vita Sorge e ritorna pura qual venne, Chini alla Luce viva infinita Che vi rifulge chiara e solenne. Dal candelabro dai sette lumi E dalle sette stelle potenti Dai triangolari segni quai fiumi, Radice e origine dei movimenti, E dalle quattro parti angolari Su cui si erige l’opera immane Poggia la terra, poggiano i mari Fur rivestite le forme umane. La via percorsa da chi discese Nel grande abisso, dalle lontane Sponde infinite, per le scoscese Vie di volute vicende umane Sta scritto ancora per antri e luoghi V’è il segno inciso di chi risale, Vi con le strade, l’opere, i modi Del risalire tra il bene e il male. V’è del Gran Sole l’opera incisa E d’altro sole v’è la misura; Copia fedele, vera o precisa Della grandi opera d’architettura. Vi sta il segreto colto all’umano Sole in potenza, con gli astri o i mondi: Micromisure dov’è l’arcano Che immensi spazi par che circondi. Racchiude in seno piccola goccia Il sole, come l’immenso mare: Chiude il segreto la grande roccia Che a tante menti non può spiegare. V. M.
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LA TECNICA DEL CAMBIAMENTO °°° O °°° La filosofia occulta ci insegna che la nota-chiave del corpo fisico denso è “inerzia”. Esso non tende mai a cambiare, salvo esservi spinto dai veicoli invisibili. È questa, forse, la ragione per la quale la maggior parte delle persone è ostile al cambiamento, esse trovano molto comodo il permanere nelle statu-quo. Ma, poiché il principale fattore d’evoluzione è il cambiamento, esso deve intervenire. E questo è vero non solo per le nostre abitudini fisiche, ma anche per le nostre emozioni e i nostri pensieri. Ma non è detto che avverrà una trasformazione solo perché si desidera cambiare, in quanto la caratteristica non basta, esso dà soltanto l’impulso, ma deve entrare in gioco la volontà per coordinare le azioni del corpo visibile tramite il corpo vitale o eterico. La nota chiave del corpo vitale è “ripetizione”. William James ha detto: “Agisci oggi come domani”, ed altri hanno detto “Assumi una virtù se non ne hai”. Nelle mie ricerche miranti al progresso spirituale, andai di libro in libro, da iniziazione in iniziazione, di yoga in yoga. Benché praticassi ogni cosa, non feci alcun progresso. Infatti, lo spirito era forte, ma la carne debole. Non arrivavo a captare i messaggi… Mancava qualche cosa. Nelle mie ricerche, mi rivolsi principalmente alla letteratura di tipo spirituale. Cercavo di trasmutare le cattive e tendenziose abitudini quali la collera, l’ostilità, l’asprezza, il sarcasmo, l’odio e tutti gli altri “démoni” della personalità. Pensavo realmente che la via spirituale fosse la sola vera. Fatto strano, fu tramite il libro del Dott. Abraham Low “Salute mentale con l’allenamento della volontà” che mi giunse il messaggio. Questo libro non conteneva una sola parola dal senso spirituale. In sintesi, il suo messaggio era il seguente. il controllo del muscolo conduce al controllo di se stessi. Tutto ciò acquistò senso per me e decisi immediatamente di metterlo in pratica. Tuttavia, ancora una volta, non ottenni soddisfazione alcuna. Ricordai allora che avevo letto qualcosa a proposito del corpo vitale e del corpo del desiderio in due libri di Max Heindel, e mi accorsi che non lo avevo messe in pratica. Dopo uno o due tentativi, avevo abbandonato. La ripetizione, nota chiave del corpo vitale, era essenziale se volevo che un cambiamento permanente si operasse in me. Scoprii subito che era molto difficile cambiare il proprio modo di agire e di pensare. Il segreto sta nel volere, non superficialmente, ma profondamente, con tutte le fibre del proprio essere. Una volta che si è veramente presa la decisione di cambiare, è sorprendente constatare come sia molto più facile attenervisi, non abbandonando la presa nemmeno per un attimo e mettere in pratica, mettere in pratica, mettere in pratica! Presa la decisione e abituata la nostra mente ad attuarla, sembra che l’Universo intero, con tutta la sua potenza, lavori per noi in modo “miracoloso”. La fede senza le opere è vana. E infatti, la fede (decisione mentale) e l’azione (utilizzazione dei muscoli) aprono le porte del cielo e inondano l’aspirante di gioia e di buona volontà. Il miglior modo di instaurare il cambiamento desiderato è di studiare dapprima la tecnica e di mettere in seguito questa tecnica in pratica. Ciò non porta l’effetto voluto immediatamente, ma checché ne sia e quando si sia fatto sentire spesso il bisogno implacabile e se si persiste, sempre più arriva un giorno in cui si scopre che la tecnica sta compiendo il suo lavoro: prova questa della serietà d’intenti. Il principio della tecnica (pratica, ripetizione) deve penetrare nel subcosciente prima di diventare effettivo. Sentiero Rosacrociano 2 - 5
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Spazientirsi nell’attesa dei risultati è perdere il proprio tempo. Il miglior modo di riuscire è continuare, non interrompere mai e “agire oggi come domani”. Anche l’immaginazione può giocare un ruolo importantissimo per giungere a un miglioramento di se stessi. Ci si fa un’immagine mentale di come vorremmo essere e, meditando ogni giorno su questa meravigliosa immagine, ci troveremo ben presto in quella direzione. Tuttavia, si correrebbe il rischio di una sottile “tentazione”. L’aspirante rischia di soffermarsi sui suoi difetti e sulle sue vecchie abitudini - bere, fumare, criticare. Egli dovrebbe immediatamente abbandonare tali pensieri. Il subcosciente registra le situazioni come se esse fossero attuali e se non si distogliesse immediatamente la propria attenzione, rischierebbe di trasformarsi, come la moglie di Lot, in “statua di sale”. Una volta legati all’aratro, non si deve mai guardare indietro. Lasciamo i morti (vecchi pensieri e abitudini abbandonate) sotterrare i morti (dimentichiamoli e cancelliamoli dalla nostra vita). Ci fu un tempo in cui credetti che un cambiamento di luogo potesse apportare il cambiamento desiderato, ma scoprii che là dove andavo portavo sempre me stesso. A volte, un altro ambiente può aiutare temporaneamente, tuttavia, si deve capire che non possiamo sbarazzarci (così) dei nostri problemi, soprattutto di quelli che implicano un cambiamento. Potremmo anche pensare che si deve tentare di cambiare il comportamento degli altri piuttosto che il nostro. Ma questo vuol dire rivolgersi al Dio interiore - presso un’altra persona. È soltanto con noi che dobbiamo agire. Molte persone sono ancora dominate dalla loro natura inferiore, incatenate nel mondo materiale, e non apprezzano il disagio che richiede necessariamente un cambiamento verso il meglio. Molti non hanno coltivato la “volontà di sopportare i disagi” e questo esige un certo sforzo per cambiare le proprie cattive abitudini. Se siamo realmente sinceri - e dobbiamo esserlo, altrimenti tutto sarebbe senza effetto - e perseveranti, trionferemo certamente. Intrapreso coscientemente un cambiamento delle nostre abitudini fisiche, delle nostre emozioni e dei nostri pensieri, dovrà diventare il nostro modo di vita. Dolores Murphy (Da VIE NOUVELLE n° 24)
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Una Lettera da … Amici carissimi, Fratelli, Sappiamo che la preghiera al nostro Iddio è il respiro dell’anima, e che ciascuno ha il suo tono nella elevazione all’Eterno della propria spiritualità. Sappiamo pure che il mondo fenomenico ci circonda e da esso non possiamo eludere completamente i nostri sensi. Allora, poniamo nel nostro tavolo da studio, o altro posto, dove spesso e più ci ritroviamo in profonda e salutare meditazione o in un intimo colloquio col nostro Io superiore, un vaso di fiori, in cui mettere delle rose rosse, delle pratoline bianche (li ho trovati formati da 5 pelati!) una amorevole margherita bianca, una splendida rosa bianca. Essi ci rappresenteranno, nel loro simbolismo, non solo la chiave della passata evoluzione dell’uomo, il suo stato attuale, assieme col metodo di raggiungimento, ma, soprattutto, ci ispireranno maggiore preghiera e pensieri di gratitudine, di amore, di devozione verso i nostri Fratelli Maggiori, verso il Fondatore del nostro Ordine (che ho simbolizzato nella margherita), verso il nostro Redentore (che ho simbolizzato nella rosa bianca). Vorranno gli amici seguire l’idea già da me attuata? Che rose copiose fioriscano sulla vostra croce. G. C. =”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”=”= notizie varie Salvo impedimenti di carattere tecnico, nei giorni 17-18-19 settembre 1976 si terrà il 3° Convegno della nostra Associazione. Come preannunciato, la sede sarà ancora una volta San Leo. Si potrà così godere della suggestiva atmosfera dei castello e dei luoghi che videro la prigionie di Cagliostro, Il Convegno si articolerà in tre giornate (venerdì, sabato e domenica) durante le quali si alterneranno i vari interventi sugli argomenti più interessanti del rosacrocianismo. Ad ogni tema trattato farà seguito un dibattito. Rivolgiamo viva preghiera fin da ora agli associati che volessero intervenire alle giornate di San Leo con propri argomenti di inviare con sollecitudine e per tempo (o comunque non oltre il 31 luglio 1976) copia del testo del tema prescelto, Pubblicheremo quanto prima il programma dell’incontro. =================== Dal Bollettino del Centro Francese apprendiamo la seguente triste notizia: “Pauy Rey non è più fra noi. Senza alcun segno premonitore, questo nostro Amico è stato richiamato all’al di là nella notte dal 14 al 15 febbraio dopo aver effettuato una conferenza e mentre stava preparandone un’altra per l’indomani.” Probazionista attivissimo, a lui si deve il prezioso contributo alla formazione da diversi Centri e gruppi francesi. Presso la sua residenza di Mayres aveva organizzato annualmente degli incontri estivi ai quali alcuni nostri associati, hanno preso parte. Ci associamo al Centro Francese esprimendo ai Familiari il neutro vivo, fraterno cordoglio.
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UN PENSIERO °°°°°°
Ogni discussione produce aumento di antagonismo nei veicoli eterico e del desiderio e di conseguenza è pregiudizievole per lo sviluppo occulto. Andare contro qualcosa, qualunque essa sia, è obbedire alla tendenza separatistica, parziale, del corpo del desiderio e perciò è come porre una barriera davanti allo sviluppo del corpo vitale.
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