Tra il dire ed il fare ………..
tratto da www.giambattistapagani.com
È un passo tratto dall’ULTIMA conferenza tenuta da GiBi – eravamo al centro CSM a Settimo Milanese – nell’incontro “il 2000 e oltre” (settembre 1999) … e fu l’ultima domando che io gli feci in pubblico … Ganfalf ***** ……… DD ( Gandalf ) penso che tu abbia risposto a questo domanda ventimila volte. C'è sempre il solito problema del trasferire dalla mente al cuore, diciamo dal mentale all'emotivo, per poi far sfociare naturalmente nell'azione … perché c'è la grandissima difficoltà personale: l'ho capito però non riesco ad attuarlo. La domanda è: "COME FARE?" GiBi il come fare potrebbe essere collegabile in qualche maniera all'OSARE, ma l'osare come presupposto avendolo già capito. Mentalmente tu dici già c'è, ma è il resto che non è chiaro. Il come fare, nel senso di spostare dal livello celebrare quello che noi dobbiamo calare nel cuore. Il cammino più pratico per fare questo è l'esperienza, è creare lo spazio dell'esperienza. È una domanda molto pratica in questo senso. Tutti noi abbiamo un po' questo problema: abbiamo l'idea di quello che dovrebbe essere, abbiamo l'idea di quello che vorremmo essere, abbiamo l'idea di quello che sarebbe giusto, abbiamo l'idea ... cioè noi capiamo mentalmente il valore che vorremmo attuare nella vita, però in realtà ci ritroviamo con tutto un sistema energetico, che diventa poi quello a cui si fa riferimento con il cuore, o con la pancia: un sistema energetico che poi, a livello psicologico, diventa il sistema emotivo, fondamentalmente, che ci porta ad agire in maniera diversa da come pensiamo. So che il mio comportamento corretto dovrebbe essere questo, in realtà mi ritrovo a fare un altro. Dove nasce questo? ... mi do spazio di spiegazione in questo perché indirettamente è il discorso che poi ritroviamo stasera e quindi siano già toccando alcuni aspetti che potrebbero essere poi approfonditi. Il discorso è che noi viviamo su stratificazioni diverse. Quindi, quando noi diciamo di capire bene un certo valore per cui sappiamo come dovrebbe essere, abbiamo attuato una conquista di valore nel livello più facile da elaborare che è il livello del pensiero, il livello della compressione mentale. Capire una cosa ha livello mentale, non vuol dire aver adattato a questo sistema di comprensione tutto il sistema inconscio. In pratica c'è l'azione, c'è l'emozione, e c'è il pensiero ... sono i 3 livelli con cui noi ci muoviamo. Questi 3 livelli sono poi i 3 livelli di identità: noi siamo chiamati ad avere un identità di pensiero, un identità di emozione e un identità di azione. Identità vuol dire un modo di essere che tu senti tuo e sulla base del quale poi agisci. Secondo voi, l'identità di pensiero è la più facile o la meno facile?
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Cioè, avere delle idee proprie, sapere quali sono le idee che noi condividiamo ... è la cosa più facile o la meno facile? DD più facile rispetto a cosa? GiBi da attuare nella vita! DD è la più facile! GiBi è la più facile. Perché noi abbiamo un livello di coscienza dove noi elaboriamo le nostre idee con le quali ci identifichiamo. Perché identità vuol dire avere una forma di essere con cui tu ti definisci. Allora, a livello religioso io potrei dire "sono cristiano"; a livello politico uno dice "sono di centro" "sono di destra" "sono di sinistra"; a livello sociale uno può dire "ho questi gusti, ho queste preferenze"; a livello di hobby posso dire "amo questi sport" ... cioè, ci sono le cose con cui tu ti identifichi ... e a livello di pensiero è la cosa più facile. Ognuno di noi facilmente può dire cosa pensiamo, che convinzioni abbiamo. Ora, è molto meno facile a livello di emozione, perché a livello emotivo è molto più facile che tu abbia l'idea di quello che vorresti vivere come emozione, però in realtà non la vivi. Di fronte a quante persone ci capita che noi vorremmo sentirci in una certa maniera e non riusciamo a sentirci in quella maniera. Porti all'estremo la cosa ed è quando si dice - nel rapporto di coppia - quel qualcosa di pelle che ti fa sentire una certa cosa per cui tu dici "sarebbe bello che io la sentissi con te, ma non la sento". Cioè, tu capisci quello che potrebbe essere bello in quel momento, però non c'è. Quindi, dal livello emotivo in giù, di conseguenza l'azione è una pura risultante, una pura conseguenza, entra in gioco l'inconscio, entra in gioco tutta la realtà che noi non conosciamo. Allora, giustamente, il problema è che quando capisci la cosa a livello pensiero, l'importante è che tu riesca ad adattare a questa conquista di valori anche il pensiero inconscio, cioè quello che ti fa esistere il conflitto, quello che ti impedisce di essere in una certa maniera. Qual è la maniera con cui tu adatti, educhi, il sistema inconscio adattandolo al pensiero esterno che hai capito? Solamente creandoti uno spazio che sia di esperienza, cioè attraverso qualcosa che tu riesca a far accadere che vada a toccare l'azione: il comportamento. Solo in quella maniera. Ecco allora che ... attenzione ... se io so di un certo portamento che è quello che io voglio avere - e questo lo so a livello di pensiero, ci siamo? - ... cosa è che mi sta impedendo di comportarmi in quella maniera? È il pensiero inconscio che si manifesta attraverso l'emozione. Quindi bisogna contrarrestare la spinta emotiva che è in contrasto con la spinta di pensiero. Com'è che possiamo aiutarci a fare questo? Attenzione, noi ce l'abbiamo chiaro il comportamento che vogliamo! Noi vogliamo quel comportamento, lo pensiamo e lo vogliamo, quello che c'è è è un pensiero inconscio che attraverso l'emozione mi porta in direzione contraria o in contrapposizione. Com'è che ci possiamo aiutare?
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1° - Rimanendo determinati verso quell'obiettivo di comportamento nonostante tutto quello che ci possa capitare e che ci porti altrove; 2° - ci potrà capitare di tentare un sacco di volte quel comportamento senza riuscirci ... MA di fronte al fallimento … essere determinato e continuare a pensarla in quella maniera. Questi gli elementi importanti. Anche quando mi trovo sconfitto, continuare ad essere assolutamente determinato che quello è l'obiettivo, quello è ciò che voglio ed io voglio riuscire a comportarmi così... senza lasciarmi abbattere. Perché lì è una lotta fra il tuo ideale pensato, voluto, conosciuto ... ma c’è una tua situazione, una parte di te che è in contrasto, che va rieducata. (nota di Gandalf: è il discorso Pasquale: "mi comporta da Giuda, ma solo Cristo".) Quindi: determinazione. Lì, è la lotta a chi dura di più. Dovete impostarla cosi. Tutto questo aspetto del riuscire ad essere determinato, del riuscire ad essere in sintonia, mentre ciò che accade è in contrasto, è uno degli aspetti fondamentali, per esempio, nei Vangeli di San Giovanni. Uno dei grandi cavalli di battaglia del Vangelo di San Giovanni è proprio questo, perché uno dei capitoli interessanti è quando lui, in un capitolo bellissimo, dice " voi discepoli, siete già in contatto con il Padre, siete già uno, siete già amici, siete già tutto" ... ed è il momento in cui tagliano la corda, cioè è il momento in cui il loro comportamento è proprio completamente l'opposto. Ma giustamente lui dice "non abbiate timore, siate saldi, siate forti" ... è un processo necessario. Ecco, l'elemento importante è: nel momento in cui tu sei sconfitto, non perdere il senso della tua dignità, non perdere la coscienza del valore a cui ti sei aggrappato ... che nel Vangelo è: non perdere la tua volontà e attaccamento con il maestro. Anche se ti capita di fare quello che sia... comunque tener sempre presente .... l’obiettivo Dal punto di vista simbolico, questi personaggi quand'è che finiranno finalmente a viversi quello che si sono proposto come ideale? Quando Gesù sarà morto, risorto e salito al cielo ... cioè con la Pentecoste: quindi, già dopo. Quindi l'importante è essere determinati, rimanere identificati con quello che si vuole, non perdere la dignità ed il rispetto di se stessi pur di fronte a quello che può essere l'apparente negazione, che è apparente sconfitta ... perché questo cosa suppone? Suppone che tu devi considerare che ciò che ti porta in contrasto con il tuo ideale è quello che dentro di te ha incominciato ad esistere, ed è esistito per molto più tempo di quello che può essere l'ideare che tu pensi adesso. E quindi, il non perdere quel senso di dignità vuol dire rispettarti, vuol dire concederti un atto amore verso te stesso. Allora, a questo punto ... lì sì dovrete essere pratici! Ciò che vi aiuterà a superare, a rieducare emotivamente la cosa ed arrivare più rapidamente all'obiettivo ... sapete che cos'è? Se imparerete a lavorare molto attraverso il metodo Silva, se volete, cioè la visualizzazione … visualizzazione, immaginazione del progetto in un livello profondo che sia di meditazione, che sia di rilassamento ... dove volete. tratto da www.giambattistapagani.com
Basato su quale principio? Il principio qual è? Il principio che noi non ricordiamo sempre è che quando io visualizzo e immagino, sto attuando una realtà esattamente uguale a quella fisica ... ed è questo che noi non usciamo a cogliere bene ... perché ci facciamo il sorrisino sopra, ci facciamo la riflessione sopra un po' così quando lo citiamo ... quando 2000 anni fa - questi sono principi operativi di psicologia che sono antichissimi ed è la psicologia che noi pensiamo che sia la grande scoperta di oggi, ma non è una scoperta di oggi - quando 2000 anni fa dicevano, certo lo dicono in maniera da comportamento etico morale ... "se tu guardi una donna e la desideri, hai già fatto adulterio" ... c'è l'affermazione evangelica di 2000 anni fa che dice che se guardi una donna e la desideri hai già fatto, hai già commesso ... quell'affermazione che può sembrare un'affermazione abbastanza gratuita o forte, nel senso che ... un comportamento morale solamente pensato, solamente fantasticato sarà ben diverso da quello che può essere un fare oggettivo! NO! Perché non è diverso? Per la stessa ragione per cui a te basta pensare al limone per avere una maggiore salivazione. Infatti se io ti faccio l'esempio del limone e tu ti trovi un'abbondanza di salivazione ... dici: "ma sì, ma guarda!" E uno dice: "guarda cosa vuol dire il funzionamento cerebrale?" Lo devi applicare anche negli altri aspetti. Cioè, tu pensi intensamente al limone? E tutto il sistema reagisce come se il limone fosse reale. Tu pensi intensamente ad una donna? E tutto il sistema reagisce come se fosse reale. Poi, se tu nella tua vita vuoi scegliere che, visto che è così, tanto vale che lo faccia ... così almeno mi pento di qualcosa di più consistente ... questa può essere una tua scelta. Ma dal punto di vista energetico ... è uguale. Applicazione positiva. Se io mi dedico un quarto d'ora al giorno a visualizzarmi in maniera concreta, in maniera dettagliata, in maniera molto precisa in quel tipo di comportamento a cui sto tendendo, io sto effettivamente facendo esperienza concreta di quel comportamento. Quell'esperienza concreta rieduca il mio sistema emotivo e mi permetterà di raggiungere molto prima l'obiettivo. Perché? Se tu aspetti di fare solamente esperienza concreta, fisica, di quel comportamento, i tempi diventeranno lunghi, perché saranno troppe le volte in cui il comportamento ti sfugge ... a livello fisico, ma a livello mentale il comportamento non ti sfugge perché tu lì il controllo lo puoi avere ... ed allora puoi elaborare. È solo l'esperienza che rieduca. E una delle chiavi è proprio il modo con cui noi ci troviamo ad impostare tutto il sistema.
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