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Giovedì 14 maggio 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 112
COPPA ITALIA NAPOLITANO: «SERATA INDIMENTICABILE»
il commento SUCCESSO MERITATO
Zarate-Muslera Trionfo Lazio
di RUGGIERO PALOMBO
Il re di Coppa è Muslera, il brutto anatroccolo diventato protagonista nella notte più importante. Sono le sue parate su Cassano e Campagnaro, dopo le prodezze di Zarate, che consegnano alla Lazio ai rigori (7-6 sulla Sampdoria) una meritatissima Coppa Italia e il passaporto per l’Europa. Quattordici tiri dal dischetto dopo l’1-1 firmato dai supergol di Zarate e Pazzini, liberatutti quello di Dabo.
Samp piegata ai rigori: 7-6. Cassano sbaglia
La gioia di Brocchi e della Lazio dopo il trionfo ai rigori sulla Samp GMT
Pagine 2-3-5 CAPONE, CIERI, GRIMALDI, STOPPINI e VERNAZZA
SEGUE A PAGINA 2
MERCATO
CICLISMO Secondo all’Alpe di Siusi dietro a Menchov: è leader della corsa
INTER / 1 INGAGGIO DA LIMARE
CAPOGIRO
Milito e Moratti si avvicinano Ipotesi 4 anni Pagina 14 GRAZIANO
INTER/ 2 MOSSE INTORNO ALLO SVEDESE
DI LUCA
Il Chelsea lo chiama Ibra risponde no Pagina 15 LAUDISA
JUVE / 1 ARIA DI RICONFERMA
L’abruzzese va in rosa sulle Dolomiti Anche Basso c’è, Cunego invece delude Male Armstrong, sì Leipheimer e Sastre
Ranieri: «Resto qui? Sarei il più felice» Pagina 10 BRAMARDO e CURINO
Servizi da pagina 24 a pagina 31
di PIER BERGONZI
C’è un capogita, un punto di riferimento, un capoGiro... Danilo Di Luca, abruzzese fiero di esserlo, scende dalle Dolomiti con la maglia rosa del Centenario sulle autorevoli spalle. Dietro c’è la regia di Ivan Basso, il più forte in salita, ma incapace di fare la differenza su
montagne con pendenze allo zucchero filato. Dietro c’è soprattutto un tris di stranieri che zitti-zitti si stanno apparecchiando la zampata (appuntamento alla crono delle Cinque Terre): Menchov (convincente vincitore della tappa di ieri), Leipheimer e Sastre.
SEGUE A PAGINA 25
FORMULA 1 INTERVISTA A BRIATORE CHE SI SCHIERA DECISO CON MARANELLO
«Renault via come la Ferrari E Mosley deve riflettere...» Domani a Londra riunione fra le grandi Case (pronte alla scissione) e i vertici della Fia. Mosley cambierà idea? A Montezemolo la solidarietà Mercedes.
ALPINISMO LUTTO
DVD DOMANI IN EDICOLA
È morto Compagnoni Il primo sul K2
Giro io ti amo «Le tappe della leggenda»
Pagine 42-43 FILIPPINI e MESSNER
A 10,99 e più il quotidiano / Pagine 32-33
9 771120 506000
90 5 1 4>
Pagine 34-35 ALLIEVI e CREMONESI
IL ROMPI PALLONE
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di Gene Gnocchi Ancelotti scrive a la Repubblica. «Divorzio da Berlusconi. Pur invitato, non è venuto ai 18 anni di Pato».
OMEGA
il commento ORA ATTENTI A QUEI TRE
Diego: «Io bianconero» Il Bayern si ritira
Danilo Di Luca, 33 anni, abruzzese in maglia rosa
JUVE / 2 MISSIONE A BREMA
Pagina 13 CURINO e DEGL’INNOCENTI
MILAN SECONDO ZACCHERONI
«Silvio ha un debole per Van Basten» Pagine 6-8-9 BOCCI, CALAMAI, LAUDISA, PASOTTO, SCHIANCHI
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIRO D’ITALIA LA 5a TAPPA il commento
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dal nostro inviato LUCA GIALANELLA
Giro al contrario con distacchi già importanti ALPE DI SIUSI (Bolzano) Appena cinque tappe, di cui una cronosquadre. Quattro salite, 55 km in tutto, nell’arco di due giorni. E guardate la classifica: Simoni ha 2’ dalla maglia rosa Di Luca, Cunego è a 3’29", Armstrong (che il 23 marzo si era fratturato la clavicola) a 3’34". Nel giorno del centesimo compleanno, questo Giro disegnato al contrario, con le montagne subito in partenza, ci ha detto parecchie cose. Di Luca, che ha tolto la rosa a Lövkvist, va molto forte e Basso si è dimostrato il migliore in salita. Poi gli stranieri: il russo Menchov, l’americano Leipheimer, lo spagnolo Sastre e il giovane svedese Lövkvist non sono venuti qui per passeggiare. Prendiamo la tappa di ieri, arrivo all’Alpe di Siusi, gli ultimi 9 km all’8,2% di pendenza media. Con il Monte Petrano, nelle Marche, l’Alpe è l’ascesa più tosta del 2009. Menchov, due volte re della Vuelta e 5˚ l’anno scorso al Giro, è scattato in faccia a Di Luca ai 300 metri, dopo che era stato ripreso Sastre, il vincitore del Tour 2008. Che ha confermato quanto scritto dalla Gazzetta: «Vengo al Giro per vincere». La progressione di Menchov è stata irresistibile. Il leader della Rabobank ha vinto nello stesso momento in cui, quel 13 maggio 1909, il romano Dario Beni conquistò a Bologna la frazione inaugurale. Però dopo 13 ore di gara. Ivan Basso sapeva che questa tappa era cruciale. I maxi-allenamenti dietro moto (anche 280 km) gli dicevano che il suo Giro l’avrebbe dovuto vincere in montagna, non a cronometro. La tappa, così corta, 125 km, non favoriva certo un fondista come lui. Eppure ne è uscito bene: Simoni e Bruseghin molto meno. Mentre Cunego, corridore ideale per il tracciato di questa edizione rosa, forse dovrà iniziare a pensare esclusivamente alle classiche. La Liquigas di Basso ha risposto in modo impeccabile. Il polacco Szmyd, gregario strappato in inverno alla Lampre di Cunego, dai meno 9 km ai meno 4,5 km è stato da manuale: con il suo ritmo ha provocato i cedimenti di Armstrong (-6 km), Cunego (-5,5) e Bruseghin (-5). Quindi in testa al gruppo si è piazzato Ivan: denti stretti, occhiali sul casco, e via. La prima vittima? Il compagno Pellizotti. Poi Simoni, ai - 4 km. Sette accelerate, sempre in sella. E il plotoncino da 20 si è ridotto a 7. Basso era soddisfatto, anche se sulla strada verso Roma non ci sono poi tante altre salite. E a cronometro è inferiore a Leipheimer (il migliore) e Menchov.
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DANILO DI LUCA
LÖVKVIST SEMPRE COI PRIMI
IN CARRIERA 7 TAPPE È PURE MAGLIA VERDE Danilo Di Luca (foto IANUALE) ha vinto 7 tappe al Giro: la prima a Peschici nel 2000, l’ultima martedì a San Martino. Con i punti di ieri resta leader della classifica della montagna
Arrivo 1. Menchov 2. Di Luca a 2" 3. Lövkvist a 5" 4. Basso a 5" 5. Leipheimer a 9" 6. Horner a 9" 7. Sastre a 19" 8. Arroyo a 22" 9. Rogers a 22" 10. Kessiakoff a 22" 13. Pellizotti a 47" 14. Simoni a 47" 30. Bruseghin a 2’26" 32. Cunego a 2’39" 35. Armstrong a 2’58"
Levi Leipheimer 35 anni BETTINI
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LO SPRINT FINALE
Basso quarto dopo un forcing di 4 chilometri
Di Luca sale L’abruzzese si inchina a Menchov ma balza al comando Sull’Alpe di Siusi gran ritmo di Basso: cedono Simoni, Pellizotti, Cunego e Armstrong DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO CONDÒ ALPE DI SIUSI (Bolzano) dPadronissimi di non crederci, ma anche ieri mattina Danilo Di Luca sapeva perfettamente come sarebbe andata a finire. «Arrivo con i primi ma non vinco la tappa. La missione di oggi è la maglia rosa, e la prenderò». Detto che domani gli chiederemo i numeri della lotteria — perché un periodo di simile preveggenza va sfruttato a 360 gradi —, la novità di
giornata è che Di Luca comincia a muoversi in modo strategico: Menchov è scattato come un dragster, d’accordo, ma la dichiarazione del mattino fa pensare che Danilo si sia accontentato di staccare Lövqvist per conquistarsi non soltanto il simbolo del primato (già indossato per 5 giorni nel 2005 e 13 nel 2007). Anche un amico. «No, le cose non stanno così. Il finale di Menchov è stato impressionante, se mi sono voltato a controllare Lovqvist è
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I GIORNI DA LEADER DI DANILO Danilo Di Luca conquistò per la prima volta la maglia rosa il 12 maggio 2005, a L’Aquila. In tutto l’aveva già vestita per 5 giorni nel 2005 (concluse 4˚) e per 13 nel 2007, quando sfilò in trionfo a Milano
20,5
LA MEDIA ORARIA DEGLI ULTIMI 9 KM Gli ultimi 9 km dell’Alpe di Siusi sono stati coperti dai migliori in 26’21", alla media di 20,5 km orari. La potenza (stimata) di Basso è stata di 430 watt. La Vam (velocità ascensionale media) di 1.716 metri/ora
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y dalla
2’58"
GARZELLI AFFONDA E’ A 6’41"
IL RITARDO DI ARMSTRONG Da sinistra: Basso, Di Luca e Menchov sull’Alpe di Siusi; lo scatto vincente del russo; la fatica di Armstrong, arrivato a 2’58" (AP/MARKANEWS/SUNADA)
Classifica generale
In quell’occasione potrebbe perderla?
Danilo Di Luca, 33 anni, ancora in rosa dopo il Giro 2007 ANSA
«Continuo a giocare all’indovino, e dico che in quell’occasione la perderò sicuramente. Da Lövqvist. Lo svedesino mi ha stupito, ha corso benissimo sull’Alpe e nel finale ha avuto la forza di venirsi a prendere il terzo abbuono: è un grande talento che in carriera vincerà molto, in questo Giro d’Italia lo aspetto però al varco della terza settimana, che è il test di maturità. Ma siccome non prevedo di prendergli altri secondi di qui alle Cinque Terre, so che lì gli restituirò la maglia rosa: a cronometro va di certo più forte di me». Gli lascerà la maglia per riprenderla dove?
«Ora non esageriamo. Da lì alla fine le tappe buone per dare la botta saranno quattro, ma quattro sono anche i possibili vincitori del Giro oltre a Lövqvist e me: Basso, che sta andando davvero forte, Menchov, Leipheimer e Sastre».
Lo sprint di Denis Menchov, 31 anni ANSA
perché non avevo chance di riprendere il russo». Ugualmente uno che intende vincere il Giro come lei non può fare l’ingordo: la sua squadra in cinque giorni ha vinto tre tappe e ha preso due maglie rosa. Gli altri non hanno appeso i vostri manifesti accanto al letto.
«Il mio idolo è sempre stato Indurain, che vinceva i Giri senza fare il cannibale come Merckx. E quindi dico chiaramente che nelle prossime tappe,
più lunghe che impegnative, mi piacerebbe assistere a qualche bella fuga che non coinvolga uomini di classifica. Anche se abbiamo in squadra un Petacchi... Inciso: la Lpr-Farnese ha grandi corridori, e ormai l’ha capito. Ma deve iscriversi al Pro-Tour per aumentare gli introiti, perché i grandi corridori vanno pagati. Chiusa parentesi, vorrei tenere la maglia fino alla crono delle Cinque Terre (12ª tappa, in calendario giovedì prossimo) e penso di riuscirci».
a
6 TAPPA BRESSANONE MAYRHOFEN
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«PENSO DI POTER TENERE LA MAGLIA ALMENO FINO ALLE CINQUE TERRE È UN BENE AVERE ELIMINATO LANCE»
Il bollettino degli sconfitti di giornata si apre col nome che lei attendeva di più: Lance Armstrong, che ha perso quasi tre minuti.
«L’abbiamo fatto fuori, e per la stima che ho di lui è una buona cosa. Francamente mi aspettavo di più da Simoni, non da Cunego». Oltre alla dedica, per l’Abruzzo ha in serbo questa maglia?
«Sì, la metterò all’asta per ricavare una buona cifra. Mica i 450 euro ai quali è stata battuta una maglia di Basso...»
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di PIER BERGONZI
E ora attenti a quei tre Di Luca, Basso, Menchov, Leipheimer, Sastre e la sorpresa Lövkvist escono con le stellette dall’assaggio di montagna. Simoni, Cunego, Pellizotti e Garzelli hanno invece incassato i primi colpi. Per nessuno di loro è un k.o., ma l’alba del loro Giro è molto nuvolosa. Discorso a parte per Lance Armstrong. Il texano sta correndo con dignità. Non ha le gambe per puntare alla maglia rosa eppure soffre e tiene duro fin dove può. Sa che i sacrifici di questa corsa sono indispensabili per dare futuro al suo ritorno. Soltanto una corsa rosa in crescendo gli consentirà di avere ambizioni al Tour de France. L’atleta ancora non c’è. L’uomo è di qualità. I buoni ascolti televisivi, il miracolo quotidiano della gente sulle strade e l’attenzione che riceviamo ci raccontano di un Giro che piace. Per capirne un po’ di più dovremo aspettare la Cuneo-Pinerolo e, soprattutto, la maxicrono di 60 e passa chilometri in Liguria. Oggi si va in Austria con la classifica che ha già un volto. Ma siamo soltanto alle prime pedalate. Intanto ieri il Giro ha compiuto 100 anni. La prima tappa, che nel 1909 portò quegli avventurieri da Milano a Bologna, era di 397 chilometri: 110 in più di quelli pedalati da Basso e Di Luca negli ultimi due giorni.
Q Lo spagnolo Carlos Sastre, 34 anni, re del Tour 2008 IANUALE
Marani
sul trono rosa
1. Di Luca 2. Lövkvist a 5" 3. Rogers a 36" 4. Leipheimer a 43" 5. Menchov a 50" 6. Basso a 1’06" 7. Sastre a 1’16" 8. Horner a 1’17" 9. Pellizotti a 1’27" 10. Arroyo a 1’41" 11. Simoni a 2’01" 12. Bruseghin a 3’16" 21. Cunego a 3’29" 22. Armstrong a 3’34" 40. Garzelli a 6’41"
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GIRO D’ITALIA IL VINCITORE
Irrompe Menchov il conquistatore «Qui per la storia»
La zampata di MARIO CIPOLLINI
Basso poteva fare di più
Il russo di Spagna dopo le due Vuelta vuole il Giro: «Nella crono delle Cinque Terre darò il 150%» DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GREGORI ALPE DI SIUSI dDenis Menchov è irrotto come un cavaliere di Tolstoj. Eravamo vicino al cielo. Sulle Dolomiti magiche, tra lo Sciliar e il Sassolungo. La sua bici sfiorava primule, crochi, soldanelle e l’ultima neve. Un’apparizione mozzafiato, scintillante e dura come un colpo di scimitarra.
Sicurezza «Sapevo di stare meglio dell’anno scorso. Ero sicuro di me stesso quando ho visto il traguardo. Una vittoria così l’avevo già ottenuta per due volte sul Mont Ventoux al Giro del Delfinato. Ma qui siamo al Giro d’Italia. È una vittoria importantissima, che vale molto di più», ha detto raggiante. Menchov è un russo di Orel, la terra delle «anime morte». Dostoevskij lo nutre con le pagine straordinarie di «Delitto e castigo».
Da undici anni vive a Pamplona, in Navarra. Fu portato lì da Echavarri, il mentore di Indurain. Ma è rimasto più russo di Michele Strogoff, il corriere dello Zar. Ha una moglie russa, Nadia, e tre figli russi: Ivan, Alessandro e Agata. I suoi soldi li investe comprando terra nella pianura intorno ad Orel. A Pamplona, all’hotel La Fiesta, Hemingway scrisse «Fiesta», parlando di tori. Menchov, invece, non si è lasciato sedurre dai tori. È rimasto russo. Ama il «borsc», la minestra di cavolo, e il bollire del «samovar». Non cavalca per la «meseta» come Don Chisciotte. L’attraversa in sella alla bicicletta. Ha già vinto per due volte la Vuelta, la prima per squalifica di Heras. Si è preparato bene: Ruta del Sol, Vuelta a Murcia, che ha vinto, Vuelta Castilla & Leon e Giro di Romandia. Ora si protende sul Giro con voglia di conquista. Racconta: «Il Giro dell’anno
Vado controcorrente: tutti hanno elogiato la Liquigas, però secondo me non ha ottenuto granché. Szmyd è stato il più forte, li ha cotti tutti lui. Ma quando s’è spostato mi aspettavo che Basso facesse di più la differenza, invece coi primi è rimasto pure Horner. Pensavo che Simoni andasse meglio e trovo strano che Garzelli sia andato alla deriva. Ora siete sicuri che Lövkvist cederà? A cronometro va forte, occhio.
scorso mi è piaciuto molto. Ho fatto la stessa preparazione, solo con più intensità. Sono qui per cercare di vincere». Storia Non si è scoperto troppo presto? «No. Questo traguardo era troppo importante. Se hai la vittoria a portata, perché nascondersi? Questo è il Giro del Centenario: sei davanti alla storia». Poi ha aggiunto: «Io ho due opzioni, Giro e Tour, ma in questo momento punto tutto sul Giro». Ha anche delineato la sua strategia: «Voglio restare al coperto nelle prossime tappe e dare il 150% nella cronometro delle Cinque Terre. L’ho già ispezionata. È una cronometro molto interessante, la più dura che io abbia mai visto. Non è per specialisti classici come Rogers. È l’appuntamento cruciale per chi vuole vincere il Giro». Menchov guarda a Roma come ad uno strepitoso forziere.
ASCOLTI TV
Quasi 2 milioni per la 4a tappa Denis Menchov 31 anni BETTINI
Sono state 1.833.000 (+342.000 rispetto al 2008) le persone che martedì hanno visto la 4ª tappa su Rai 3. Il dato non comprende gli spettatori di Rai Sport Più, di Eurosport e del web.
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GIRO D’ITALIA IL PROTAGONISTA DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI ALPE DI SIUSI dNon ha vinto,
ma ha fatto capire ai suoi avversari chi comanda in salita. Ivan Basso, anche se al traguardo s’è dovuto accontentare del quarto posto, scalando l’Alpe di Siusi ha dominato i rivali. Gruppo sgretolato Nella prima parte ha fatto il ritmo Sylvester Szmyd, forse il miglior gregario al mondo in queste situazioni tattiche. Ai 4500 metri dal traguardo, il polacco della Liquigas ha esaurito le energie e, con la prima di sette accelerazione asfissianti, è entrato in azione Basso. Il gruppetto di circa 25 corridori si è sgretolato. Con Ivan sono restati soltanto Di Luca, Leipheimer, Lovkvist, Arroyo, Menchov, Sastre e un sorprendente Horner. Ritmo impressionante, avversari impressionati. Più che pensare quando attaccare, non vedevano l’ora che si spostasse, che calasse e li lasciasse rifiatare. «Nel finale Ivan ha fatto quello che ha voluto», afferma Carlos Sastre. Gioco di squadra Però il bicchiere è mezzo pieno per la prova di forza o mezzo vuoto per non aver vinto? «Sono molto contento — afferma Ivan seduto sui gradini del bus Liquigas — perché questa per me era una tappa molto pericolosa. Tappa corta e salita secca, ci stava anche che perdessi qualcosa. Gli ultimi 4 chilometri, l’avete visto, li ho tirati tutti io.
Il primo bilancio «Szmyd e la squadra sono stati super. Cunego? L’ho visto fare molta fatica» Poi in questo strano Giro bisogna vivere alla giornata». Ivan vuole anche fare un ringraziamento speciale: «Nonostante qualcuno ci abbia criticati, la squadra si sta comportando tutta ottimamente. Però Silvestro (Szmyd, ndr) in questa occasione è stato speciale». In queste circostanze, di solito, si cita un vecchio adagio: «Non si è capito chi vincerà il Giro, ma si sa chi non lo vincerà». Basso, invece, non è d’accordo e non chiude la porta ai rivali che hanno perso terreno. «E’ possibile che Cunego,
A ritmo... Basso «In salita c’ero solo io I rivali tutti dietro» Prova di forza di Ivan: «Fare la differenza adesso non è facile» E anche Sastre ammette: «Nel finale ha fatto quello che voleva» Simoni e Armstrong abbiano sofferto la tappa corta. Ripeto, prima del via faceva paura anche a me».
Gilberto Simoni, 37 anni MARKANEWS
Per Simoni sconfitta e tristezza
Tutti alle spalle Mario Chiesa, uno dei due direttori sportivi del team verdeblù, sperava di eliminare dai giochi più avversari, soprattutto gente come Leipheimer e Menchov, che a cronometro viaggiano come schegge. «I primi giorni siamo tutti più freschi e fare la differenza non è facile», spiega Basso. E sugli avversari che sono rimasti con lui, e che sono anche quelli più ostici per la conquista della maglia rosa, se la cava con una battuta: «Come li ho visti pedalare? Non li ho proprio visti. Sono sempre stati a ruota». «Menchov — aggiunge — pedala molto bene, Sastre sta crescendo, Simoni pensavo andasse meglio, ma all’inizio soffre sempre e qualcosa s’inventerà. Armstrong? Farà un gran Tour. Cunego? L’ho visto fare tanta fatica, non pensavo cedesse così». Accelerata devastante Franco Pellizotti, l’altro capitano del team di Roberto Amadio, ha tagliato il traguardo 47" dopo Menchov. Quando Basso ha preso il comando delle operazioni lui si è spostato. In un primo momento sembrava un’astuta mossa tattica. Ma il biondo friulano ammette: «Macché fare il buco. Ivan ha dato un’accelerata che non ho saputo tenere». Nonostante la sconfitta, Pelli non perde la fiducia. «Dovevo limitare i danni. Sono partito da Venezia non al top della condizione e sapevo che in queste due tappe dovevo "limare". Però so di potere migliorare».
MORTO UN AMICO
ALPE DI SIUSI dGilberto Simoni ha subito una sconfitta sportiva, ma l’ombra che gli oscura il viso è dovuta a una notizia assai più grave: la morte di un amico in un incidente. «Ci allenavamo insieme», racconta laconicamente al Processo alla tappa, cui ha accettato di partecipare con senso di responsabilità perché l’impegno era stato ormai preso. In circostanze del genere porre altre domande non ha senso, è lui stesso a descrivere brevemente i momenti chiave della sua tappa.
Ivan Basso, 31 anni, a denti stretti sull’Alpe di Siusi davanti a Di Luca, Menchov e... un tifoso locale AFP
Dal nostro inviato
Paperino
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MARCONI/MAZZARELLO
Cambio di ritmo «Nei primi chilometri dell’ascesa all’Alpe di Siusi avevo l’impressione che non ci sarebbe stata grande selezione. Invece il cambio di ritmo a circa 5 km dal traguardo mi è risultato insopportabile; mi sono sfilato per salire col mio passo, chi se l’immaginava che a Menchov sarebbe riuscita una sparata come quella che gli ha fatto vincere la tappa. Penso di aver perso quello che dovevo; sono stati due giorni strani, perché sono andato di più su una salita meno adatta alle mie caratteristiche e di meno su quella dove tutti mi aspettavano. Mai come stavolta non sarebbe corretto parlare di Giro per gli italiani: gli stranieri sono molti, sono forti, agguerriti e determinati a lottare per la vittoria. Prevedo una corsa tiratissima fino all’ultimo giorno; non mi stupirei se la cronometro di Roma risultasse decisiva...». p.c.
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GIRO D’ITALIA GIORNATA NO
Delusione Cunego «Ma io faccio quello che posso»
Damiano Cunego, 27 anni, in difficoltà verso l’Alpe di Siusi
Damiano a 2’39": «Ho perso. Però è già capitato che le classifiche fossero riscritte a posteriori» DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI ALPE DI SIUSI Damiano Cunego,
a 2’39" al traguardo, a 3’29" in classifica. Deluso? «No. Se fossi deluso ogni volta che non va bene... La vita di un corridore è così: momenti di grande gioia e momenti più delicati. Bisogna essere bravi a gestire queste situazioni: non lasciarsi andare troppo su quando si vince, non lasciarsi andare troppo giù quando si perde. Oggi ho perso. Il ritmo era troppo alto per le mie possibilità. Non ce la facevo, ero fuorigiri, dovevo tenermi più basso». Pagata l’attesa «Ai -6 ho proseguito con il mio passo: io andavo a 19-20 all’ora, gli altri chissà a quanto. E voglio ringraziare Bruseghin, che mi ha dato una mano. Ci tenevo a fare bene, ero curioso di capire come
andavano gli altri e come andavo io, forse ho pagato questa attesa, le ultime notti non ho dormito bene, ma non cerco scuse: non avevo le forze per stare lì davanti. Faccio quello che posso, do quello che ho. E accetto i risultati, anche quelli negativi. Esistono limiti fisici. Il mio principio è questo: fare quello che si può come si deve. A posto con la coscienza. La gente ti conosce, capisce, apprezza, stima, rispetta. C’è un ordine di arrivo della giornata, che stavolta mi ha penalizzato, e c’è un ordine di arrivo — diciamo così — della vita, dove ognuno guarda a se stesso. Non sono l’unico a fare quello che può come si deve. Però lo faccio. E’ già capitato che certe classifiche debbano essere riscritte, a competizione finita, e io ci rimango male. Dopo l’Alpe di Siusi la situazione è cambiata, il mio Giro non è compromesso, ma devo in-
ventarmi qualcosa. Se avrò le occasioni giuste, ci proverò». Ritmo alto Marzio Bruseghin, a 2’26" al traguardo, a 3’16" in classifica. Male? «Normale. Una tappa con distanza da juniores, con una salita corta e secca: inadatta alle mie caratteristiche, la più rischiosa per me. All’attacco dell’Alpe di Siusi ho capito che il ritmo era troppo alto. Sapevo che gli altri avrebbero aumentato, così ho pensato a limitare i danni. Ai -7 mi sono staccato. Rimanere un altro km fuorigiri sarebbe stato controproducente. Sapevo di dover perdere, speravo meno: 1’ o qualcosa di più, anche se poi nella tappa di Monte Petrano ci saranno ritardi da calcolare con la sveglia. Ma questo era il Bruseghin di giornata. Solo colpa mia. Adesso vediamo: vivrò alla giornata, spero che gli altri calino un po’, io darò tutto».
BETTINI
LA CORSA AI RAGGI X DATA TAPPA
KM
ARRIVO
MAGLIA ROSA
CICLAMINO
VERDE
BIANCA
9/5
1ª LIDO DI VENEZIA (cronosquadre)
20,5
COLUMBIA
CAVENDISH
-
-
CAVENDISH
10/5
2ª JESOLO-TRIESTE
156
PETACCHI
CAVENDISH
PETACCHI
GARCIA DA PENA
CAVENDISH
11/5
3ª GRADO-VALDOBBIADENE
198
PETACCHI
PETACCHI
PETACCHI
FACCI
FARRAR
12/5 Ieri
4ª PADOVA-SAN MARTINO DI CASTROZZA 5ª SAN MARTINO DI CASTROZZA-ALPE DI SIUSI
162 125
DI LUCA MENCHOV
LÖVKVIST DI LUCA
PETACCHI PETACCHI
DI LUCA DI LUCA
LÖVKVIST LÖVKVIST
DATA
TAPPA
KM
DIFFICOLTA’
Oggi
6ª BRESSANONE-MAYRHOFEN IM ZILLERTAL
248
**
Tappa ideale per le fughe, con due ascese pedalabili. Arrivo in leggera salita
Domani 7ª INNSBRUCK-CHIAVENNA
244
*
Frazione lunga attraverso Austria, Svizzera e Italia: il Maloja a meno 37 km
16/5
8ª MORBEGNO-BERGAMO
209
**
Occhio al finale con il Colle Gallo e lo strappo della Boccola: da finisseur
17/5
9ª MILANO SHOW 100
165
*
Circuito (10 giri) da piazza Duomo a corso Buenos Aires: per ricordare il 1909
18/5
RIPOSO
19/5
10ª CUNEO-PINEROLO
262
***
Doveva essere la tappa della rievocazione della leggenda, è solo la più lunga
20/5
11ª TORINO-ARENZANO
214
*
Il Passo del Turchino a 20 km dall’arrivo può ispirare colpi di mano
21/5
12ª SESTRI LEVANTE-RIOMAGGIORE (crono)
60,6
*****
Crono individuale durissima, con le salite di Bracco e Termine
22/5
13ª LIDO DI CAMAIORE-FIRENZE
176
*
Dedicata ai velocisti la tappa che ricorda Gino Bartali
23/5
14ª CAMPI BISENZIO-BOLOGNA
172
***
Prima delle 4 dure tappe appenniniche: arrivo asfissiante, 2 km al 16%
24/5
15ª FORLÌ-FAENZA
161
****
Senza un metro di pianura, con Casale e Trebbio in neanche 40 km
25/5
16ª PERGOLA-MONTE PETRANO
237
*****
La giornata più dura, dislivello oltre 4000 metri. Catria e Petrano fanno male
26/5
RIPOSO
27/5
17ª CHIETI-BLOCKHAUS
83
****
La frazione più breve per corridori esplosivi: qui si gioca il Giro
28/5
18ª SULMONA-BENEVENTO
182
*
Velocisti e attaccanti in prima fila: l’arrivo è in leggera salita, fondo pavé
29/5
19ª AVELLINO-VESUVIO
164
*****
Si torna sul Vesuvio dopo Bugno ’90. Per chi ha ancora energie
30/5
20ª NAPOLI-ANAGNI
203
*
L’ultima volata nella città dei Papi, dove ci sono 2 giri di un circuito
31/5
21ª ROMA-ROMA (crono)
14,4
****
Arrivo sontuoso, degno del Centenario, tra San Pietro, i Fori e il Colosseo
GIUDIZIO GAZZETTA
TRENTODOC. LE BOLLICINE CHE E PREMIANO LA MAGLIA ROSA.
Lo spumante ufficiale del Giro d’Italia è TRENTODOC, il marchio che contraddistingue i grandi Metodo Classico del Trentino. Per festeggiare al meglio ogni vittoria.
GIOVEDÌ 14 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29 R
GIRO D’ITALIA I DUE AMERICANI
E Lance passa i gradi a Levi Armstrong «Non potevo fare di più. Se fossi un aspirante alla rosa avrei paura di Leipheimer» DAI NOSTRI INVIATI
ANTONINO MORICI LUIGI PERNA
UN FERITO LIEVE
HA DETTO
ALPE DI SIUSI dVive in una di-
mensione nuova, senza più l’imperativo categorico della vittoria. Non è il Lance Armstrong che dominava i Tour de France con l’arroganza di un dittatore, ma un campione che ha deciso di rimettersi in gioco per il gusto della sfida e per la missione della sua Fondazione contro il cancro, anche a costo di sopportare grandi delusioni. Quando ieri gli è stato chiesto che cosa provasse a ritrovarsi dietro ai suoi gregari, dopo aver vinto sette Tour senza mai un colpo a vuoto, il Cowboy ha risposto con un misto di realismo e orgoglio: «Non ho problemi ad affrontare questa situazione, comunque nuova per me. Anche negli anni in cui vincevo il Tour, poteva capitare di essere dietro ai migliori al Delfinato, che era due settimane prima. Dipende sempre dal grado di forma con cui si partecipa alle corse». Tre scogli E il suo non poteva essere certo quello degli anni d’oro, considerando l’età, le tre stagioni di stop e la frattura alla clavicola destra che l’ha bloccato a fine marzo per due settimane. La grandezza del personaggio aveva alimentato le aspettative per questo Giro del Centenario, ma ieri i conti sono tornati al loro posto (35˚ all’arrivo a 2’58" da Menchov, 22˚ in classifica a 3’34" da Di Luca) sul secondo traguardo dolomitico. «Non avevo mai affrontato montagne così a maggio. È stata dura, ma non sono deluso — spiega Armstrong, che ieri ha ricevuto il 27˚ controllo antidoping a sorpresa dal rientro —. Prevedevo di perdere due minuti, il responso è stato tre, però va bene lo stesso. Sono soddisfatto. Dopo l’incidente non potevo aspettarmi di meglio». Fascino nuovo Ha qualcosa di affascinante, questo Armstrong che accetta di soffrire e farsi staccare, senza paura delle critiche. Non ha niente da dimostrare, eppure è lì. Più uma-
Un minuto di troppo «Pensavo di perdere 2 minuti, il responso è stato 3. Va bene lo stesso, sono soddisfatto»
S Controllo «Ho subito il 26˚ test antidoping a sorpresa. Anzi il 27˚: sto perdendo il conto, sono stanco»
Q A sinistra Leipheimer, 35 anni, e Armstrong, 37. In basso, il texano in affanno BETTINI-AFP
CAMPIONI IN TRIBUNA
Al traguardo ieri anche Alex Schwazer e Carolina Kostner. «Dal momento in cui si è ritirato Savoldelli, faccio il tifo per Simoni», ha detto l’olimpionico di Pechino nella 50 km di marcia. E Carolina: «Quando ero piccola e il Giro si fermava a Ortisei ricordo una festa straordinaria». La videointervista su Gazzetta.it FOTO BETTINI
no di quando era Robocop. Non invincibile, ma sempre carismatico e forse perfino più amato. E adesso? «La chiave ora è correre senza superare i propri limiti, per non crollare. Ci sono tre-quattro tappe per recuperare, poi la crono e quindi la seconda parte del Giro. Vediamo». Andrà meglio al Tour? «È il mio piano». E lancia un messaggio: «Leipheimer va forte. Se fossi uno degli italiani favoriti per la maglia rosa, non dormirei sonni tranquilli». Vero leader Ecco, Levi Leipheimer. Il vero leader dell’Astana è lui. Lo ha detto ieri l’Alpe di Siusi: quinto all’arrivo a 9", quarto in classifica a 43 secondi da Danilo Di Luca. L’ha scor-
tato un Chris Horner sorprendente. Nelle scorse settimane si erano preparati con Armstrong al Tour of Gila, nel New Mexico. «Basso è andato forte. Ha preso l’iniziativa e ha fatto selezione — dice Leipheimer —. Allo sprint non potevo saltare Di Luca e Menchov, più esplosivi e veloci di me. Non c’era ragione di attaccare, visto il ritmo altissimo. Ho patito solo la grande accelerazione finale, perché non è la mia caratteristica. Ma è andata bene. Lance? Deve essere contento. Sta andando bene. Solo due settimane fa, era fermo».
Pullman Rai si ribalta in curva Dramma sfiorato ieri dopo la tappa. Il pullman della regia di Radio Rai, in viaggio verso Mayrhofen, in Austria, sede dell’arrivo della frazione di oggi, si è ribaltato su un tornante e non è finito nel burrone solo grazie all’impatto con un’auto privata che proveniva dal lato opposto. Un tecnico della Rai è dovuto ricorrere alle cure in ospedale, ma per fortuna non è grave.
A 14,99 EURO
Il libro speciale per i 100 anni In edicola e in libreria c’è «Un secolo di passioni», edito da Rizzoli e a cura di Pier Bergonzi ed Elio Trifari con la prefazione di Candido Cannavò. E’ il libro ufficiale del Centenario: 256 pagine, 289 immagini. C’è anche la trama storica con la sintesi di ognuna delle 91 edizioni della corsa rosa e una ricca parte di statistiche. Costa 14,99 euro.
gazzetta.it GUARDA IL VIDEO DEL COWBOY Nella video intervista rilasciata a GazzettaTv Lance Armstrong fa un primo bilancio della sua esperienza al Giro e scommette su Leipheimer: «Levi va forte e ha ancora la crono per recuperare». Sul sito rosa anche la gallery con le foto più belle della tappa. www.gazzetta.it
30 R
GIOVEDÌ 14 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIRO D’ITALIA LE PAGELLE
Questo Sastre non scherza
s GLI ALTRI
di MARCO PASTONESI
V
P9 Menchov Pericoloso. «Il ciclismo - dice risponde a una verità: se hai gambe, ci provi, e se non le hai, ti nascondi». Lui è così: sa aspettare, e se ha gambe, attaccare. Ieri ha fatto così e ha vinto. Più di quanto ci si attendesse: perché è un corridore bravo in salita e a crono, soprattutto fondista, infatti il suo forte è la terza settimana. Bel cliente per la maglia rosa finale. BETTINI
SZMYD Dolomitico voto 8 LEIPHEIMER Sicuro voto 7,5
Ivan Basso
Thomas Lövkvist
8,5
8
8
Profetico. Prima di partire l’aveva detto: oggi niente vittoria di tappa, ma operazione maglia rosa. Missione compiuta. Forse, però, neppure lui pensava che avrebbe avuto così tanti avversari. BETTINI
Ritrovato. Ha orchestrato la squadra, imposto un ritmo sempre più alto, poi impresso quattro accelerate che hanno fatto saltare anche il compagno Franco Pellizotti (5). Ivan è così: vince per sfinimento. BETTINI
Solido. Per lo svedese era una tappa-verità. Sempre davanti, ha saputo amministrarsi, risparmiando, rifiatando, sprintando. Ogni giorno si scopre, allarga i suoi orizzonti, allunga i suoi confini. BETTINI
Danilo Di Luca
ROGERS Regolare voto 7,5 CAPECCHI Coraggioso voto 7 VISCONTI Tosto voto 7 BRUSEGHIN Diesel voto 5 SIMONI Spremuto voto 5
Carlos Sastre
Damiano Cunego
Lance Armstrong
7,5
5
5
Convinto. Il vincitore del Tour 2008 non è venuto qui per vincere il Tour 2009, ma questo Giro. L’aveva detto a parole, ieri l’ha confermato a pedali. Ha perfino avuto l’idea di vincere la tappa. ANSA
Sconfitto. Si è staccato ai -6 dall’arrivo. Ci teneva a fare bene, ci tiene a dire che ha fatto quello che poteva, ha dato quello che aveva. Adesso deve inventarsi qualcosa. BETTINI
Stanco. Fra i primi a mollare. Previsto, eppure impressionante. L’imbattibile conquistatore di sette Tour che soffre. Le vittorie l’hanno reso immortale, le sconfitte lo stanno rendendo umano. BETTINI
PARTNER UFFICIALE
2
Salvare il Niger dalla desertificazione
Il re del Tour è qui per vincere. Lövkvist solido, Pellizotti rimandato
Denis, rosa nel mirino
OGGI TIRIAMO LA VOLATA A...
SOLER Deludente voto 4
Nella valle di Keita (Niger), una delle aree più colpite dalla carestia che 25 anni fa — nel 1984 — devastò l’Africa, la Cooperazione Italiana ha sostenuto per venticinque anni un programma che è internazionalmente riconosciuto come la storia di successo della nostra cooperazione nel continente africano. L’iniziativa è stata centrata sulla lotta alla desertificazione e ai cambiamenti climatici (da segnalare in particolar modo la messa a regime delle acque e dei suoli), e successivamente sulla riduzione della povertà, ha interessato un’area vasta quanto la Liguria con una popolazione di circa 300.000 abitanti. Determinante è stato l’impegno di 20 mila donne, che a Keita hanno lavorato e creduto nell’idea che la desertificazione e la povertà si possano combattere.
GIOVEDÌ 14 MAGGIO 2009
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31 R
GIRO D’ITALIA LA GUIDA ORDINE D'ARRIVO
Cavendish terz’ultimo Da Pena out
POS. CORRIDORE
TEMPO
1 Denis MENCHOV Rus, Rabobank 125 km in 3.15’24" media 38,382 abb.20" 2 DI LUCA (ITA)
a 2", abb. 12"
3 LÖVKVIST (SVE)
a 5", abb. 8"
4 BASSO (ITA) 5 LEIPHEIMER (USA)
a 9"
6 HORNER (USA)
Giorni duri per i velocisti. Mark Cavendish, la prima maglia rosa 2009, è arrivato 192˚ (terz’ultimo) a 17’48". Lo spagnolo Garcia Da Pena (Xacobeo) si è ritirato per i postumi della caduta di martedì.
22 WIGGINS (GB)
46 KIRYIENKA (BIE)
71 PINOTTI (ITA)
96 CARLSTRÖM (FIN)
121 BELLOTTI (ITA)
146 GOSS (AUS)
171 DE BONIS (ITA)
23 BOSISIO (ITA)
47 PAUWELS (BEL)
a 4’21"
72 A.GOMEZ (SPA)
97 DANIELSON (USA)
122 LJUNGBLAD (SVE)
147 KLOSTERGAARD (DAN)
172 PATE (USA)
48 SCARPONI (ITA)
a 4’46"
73 POSSONI (ITA)
98 MILLAR (GB)
123 HULSMANS (BEL)
148 RABUNAL (SPA)
173 KING (USA)
74 BERTOGLIATI (SVI)
99 STANGELJ (SLO)
124 PETACCHI (ITA)
149 PALUMBO (ITA)
174 MARTINEZ (SPA)
24 SERPA (COL)
a 1’54", abb. 2"
25 POPOVYCH (UCR)
a 1’56"
49 GRABOVSKYY (UCR)
26 CIONI (ITA)
a 2’01"
50 SZMYD (POL)
a 5’13"
75 CHEULA (ITA)
100 SPRICK (FRA)
125 LE FLOCH (FRA)
150 ANDRIOTTO (ITA)
175 MARZOLI (ITA)
27 ROHREGGER (AUT)
a 2’05"
51 SONNERY (FRA)
a 5’24"
76 LOPEZ (SPA)
101 STAMSNIJDER (OLA)
126 SCHOLZ (GER)
151 CESAR (SPA)
176 SOKOLOV (RUS)
28 FROOME (GB)
a 2’17"
52 VANENDERT (BEL)
77 PIDGORNYY (UCR)
102 M.FOTHEN (GER)
127 SCARSELLI (ITA)
152 HUNTER (S.AF)
177 MEYER (AUS)
53 VORGANOV (RUS)
78 TJALLINGII (OLA)
a 10’04"
103 A.FERNANDEZ (SPA)
128 JEANNESSON (FRA)
153 GATTO (ITA)
178 HUNT (GB)
54 ZEITS (KAZ)
79 VAN GOOLEN (BEL)
a 10’18"
104 SCHRÖDER (GER)
129 H.GONZALEZ (SPA)
a 16’03"
154 D.FERNANDEZ (SPA)
179 DEAN (N.ZEL)
55 GARZELLI (ITA)
80 CAMANO (SPA)
105 VOECKLER (FRA) a 14’20", abb. 6"
130 DA DALTO (ITA)
a 16’53"
155 DEL NERO (SPA)
180 GENE (FRA)
29 JA.RODRIGUEZ (VEN) 30 BRUSEGHIN (ITA)
a 2’26"
7 SASTRE (SPA)
a 19"
31 SIUTSOU (BIE)
a 2’28"
8 ARROYO (SPA)
a 22"
32 CUNEGO (ITA)
a 2’39"
9 ROGERS (AUS)
33 GOLCER (SLO)
a 2’47"
10 KESSIAKOFF (SVE)
34 RUBIERA (SPA)
a 2’58"
11 TEN DAM (OLA)
a 24"
35 ARMSTRONG (USA)
12 SOLER (COL)
a 45"
36 CATALDO (ITA)
13 PELLIZOTTI (ITA)
a 47"
37 BRAJKOVIC (SLO) 38 NAVARRO (SPA)
14 SIMONI (ITA)
a 9’57"
56 GRIVKO (UCR)
a 5’36"
81 GASPAROTTO (ITA)
a 10’38"
106 A.MASCIARELLI (ITA) a 15’46"
131 QUINZIATO (ITA)
156 LONGO BORGHINI (ITA)
181 ERMETI (ITA)
57 GERRANS (AUS)
a 5’42"
82 EFIMKIN (RUS)
a 10’48"
107 KLIMOV (RUS)
132 FACCI (ITA)
157 CACCIA (ITA)
182 DOCKX (BEL)
58 ARDILA CANO (COL)
83 SPEZIALETTI (ITA)
a 11’03"
108 KRIVTSOV (UCR)
133 VANOTTI (ITA)
158 PERGET (FRA)
183 VAN EMDEN (OLA)
a 17’19"
59 DEIGNAN (IRL)
84 PIETROPOLLI (ITA)
abb. 4"
109 DION (FRA)
134 BARLA (ITA)
159 IGNATIEV (RUS)
184 HAEDO (ARG)
a 17’48"
60 KONOVALOVAS (LIT)
85 GAVAZZI (ITA)
110 BELGY (FRA)
135 MALACARNE (ITA)
160 HINAULT (FRA)
185 BRUTT (RUS)
61 BOASSON HAGEN (NOR) a 5’55"
86 GILBERT (BEL)
a 11’20"
111 MÜLLER (GER)
136 HORRILLO (SPA)
161 LUND (DAN)
186 CHIARINI (ITA)
62 CODOL (ITA)
a 6’31"
87 MAYOZ (SPA)
a 11’38"
112 VOIGT (GER)
137 SENAC (FRA)
162 FARRAR (USA)
187 BARRY (CAN)
a 12’05"
113 MORI (ITA)
a 15’50"
138 KAISEN (BEL)
163 FÖRSTER (GER)
188 LOUBET (FRA)
114 DONATI (ITA)
a 15’52"
139 DE GROOT (OLA)
164 JACOBS (BEL)
189 VIGANÒ (ITA)
115 SEROV (RUS)
140 LLOYD (GB)
165 SWIFT (GB)
190 BERTOLINI (ITA)
63 OCHOA (VEN)
a 7’07"
88 MIHOLJEVIC (CRO)
15 F.MASCIARELLI (ITA)
a 50"
39 BAK (DAN)
64 MCCARTNEY (USA)
a 7’19"
89 AGNOLI (ITA)
16 VALJAVEC (SLO)
a 53"
40 AUGUSTYN (S.AF)
65 TIRALONGO (ITA)
a 7’33"
90 HUZARSKI (POL)
a 12’46"
17 SEELDRAYERS (BEL)
a 1’08"
41 BERTAGNOLLI (ITA)
66 DEVENYNS (BEL)
a 8’01"
91 CAPECCHI (ITA)
116 FAILLI (ITA)
141 BONO (ITA)
166 CHARTEAU (FRA)
191 RENSHAW (AUS)
18 JO.RODRIGUEZ (SPA)
a 1’17"
42 DE GREEF (BEL)
67 SERRANO (SPA)
a 9’38"
92 VISCONTI (ITA)
117 CHAINEL (FRA)
142 STANNARD (GB)
167 ISAICHEV (RUS)
192 CAVENDISH (GB)
19 GUSTOV (UCR)
a 1’43"
43 M.GARCIA (SPA)
a 3’16"
68 TSCHOPP (SVI)
a 9’43"
93 MAZZANTI (ITA)
118 KOZONTCHUK (RUS)
143 DAVIS (AUS)
168 ZABRISKIE (USA)
193 CANCELLARA (SVI)
20 CARDENAS (COL)
a 1’47"
44 PETROV (RUS)
a 3’48"
69 BONNAFOND (FRA)
94 POZZATO (ITA)
119 MORABITO (SVI)
144 MONTAGUTI (ITA)
169 REDA (ITA)
194 HADDOU (FRA)
45 MARZANO (ITA)
a 4’12"
70 LASTRAS (SPA)
95 BRANDT (BEL)
120 ESKOV (RUS)
145 T.FOTHEN (GER)
170 ENGELS (OLA)
rit. GARCIA DA PENA (SPA)
21 WEGELIUS (GB)
a 13’48"
CLASSIFICA GENERALE
SONO IN GARA 194 CORRIDORI DI 22 SQUADRE
Garzelli, addio sogni: crolla a 6’41"
ACQUA&SAPONE-MOKAMBO D.S.: Gini 1 GARZELLI Ita 2 ANDRIOTTO Ita 3 CODOL Ita 4 DONATI Ita 5 FAILLI Ita 6 MARZOLI Ita 7 MASCIARELLI A. Ita 8 MASCIARELLI F. Ita 9 PALUMBO Ita
Dopo sole 5 tappe, Stefano Garzelli può già dire addio alla generale. Il ritardo di 5’24" accumulato ieri lo fa sprofondare al 40˚ posto nella generale, a 6’41" da Di Luca. POS. CORRIDORE
TEMPO
1 DANILO DI LUCA (ITA)
POS. CORRIDORE
TEMPO
POS. CORRIDORE
TEMPO
64 VISCONTI (ITA)
a 15’43"
129 LE FLOCH (FRA)
65 MCCARTNEY (USA)
a 15’49"
130 GOSS (AUS)
66 LASTRAS (SPA)
a 16’10"
131 MONTAGUTI (ITA)
a 39’29"
67 BERTOGLIATI (SVI)
a 16’49"
132 DAVIS (AUS)
a 39’30"
a 36"
68 DEIGNAN (IRL)
a 17’33"
133 ERMETI (ITA)
a 39’42"
4 LEIPHEIMER (USA)
a 43"
69 CAPECCHI (ITA)
a 17’44"
134 FACCI (ITA)
a 39’43"
5 MENCHOV (RUS)
a 50"
70 PIETROPOLLI (ITA)
a 17’47"
135 BELGY (FRA)
a 39’51"
Lpr-Farnese, 661,5 km in 16.20’44" media 40,469 km/h 2 LÖVKVIST (SVE) 3 ROGERS (AUS)
a 5"
a 39’24"
6 BASSO (ITA)
a 1’06"
71 GAVAZZI (ITA)
a 18’01"
136 QUINZIATO (ITA)
a 40’06"
7 SASTRE (SPA)
a 1’16"
72 MAZZANTI (ITA)
a 18’03"
137 LJUNGBLAD (SVE)
a 40’15"
8 HORNER (USA)
a 1’17"
73 TSCHOPP (SVI)
a 18’09"
138 CHARTEAU (FRA)
a 40’18"
9 PELLIZOTTI (ITA)
a 1’27"
74 VOECKLER (FRA)
a 18’11"
139 SEROV (RUS)
a 40’19"
10 ARROYO (SPA)
a 1’41"
75 GASPAROTTO (ITA)
a 18’13"
140 T.FOTHEN (GER)
a 40’30"
11 SIMONI (ITA)
a 2’01"
76 GOLCER (SLO)
a 18’47"
141 BRUTT (RUS)
a 40’35"
12 POPOVYCH (UCR)
a 2’30"
77 A.GOMEZ (SPA)
a 19’35"
142 CHIARINI (ITA)
a 40’58"
13 VALJAVEC (SLO)
a 2’36"
78 M.GARCIA (SPA)
a 19’38"
143 PALUMBO (ITA)
a 41’03"
14 TEN DAM (OLA)
a 2’41"
79 MIHOLJEVIC (CRO)
a 19’42"
144 SWIFT (GB)
a 41’07"
15 SEELDRAYERS (BEL)
a 2’49"
80 M.FOTHEN (GER)
a 20’24"
145 KING (USA)
a 41’09"
16 CARDENAS (COL)
a 2’55"
81 CAMANO (SPA)
a 20’28"
146 DONATI (ITA)
a 41’14"
17 JO.RODRIGUEZ (SPA)
a 3’01"
82 BONNAFOND (FRA)
a 22’19"
147 BARLA (ITA)
a 41’34"
18 ROHREGGER (AUT)
a 3’15"
83 EFIMKIN (RUS)
19 BRUSEGHIN (ITA)
a 3’16"
84 POZZATO (ITA)
a 22’21"
20 BOSISIO (ITA)
a 3’21"
85 PINOTTI (ITA)
a 22’23"
21 CUNEGO (ITA)
a 3’29"
86 MARZOLI (ITA)
a 23’01"
22 ARMSTRONG (USA)
a 3’34"
87 VOIGT (GER)
a 23’09"
23 SIUTSOU (BIE)
a 3’35"
88 SPEZIALETTI (ITA)
a 23’22"
24 KESSIAKOFF (SVE)
a 3’51"
89 AGNOLI (ITA)
a 23’23"
25 WIGGINS (GB)
a 3’58"
90 MAYOZ (SPA)
a 23’28"
26 SOLER (COL)
a 4’01"
91 GILBERT (BEL)
a 23’44"
27 JA.RODRIGUEZ (VEN)
a 4’10"
92 BRANDT (BEL)
a 23’51"
28 AUGUSTYN (S.AF)
a 4’26"
93 TJALLINGII (OLA)
a 24’13"
29 BERTAGNOLLI (ITA)
a 4’31"
94 CHEULA (ITA)
a 24’15"
30 NAVARRO (SPA)
a 4’38"
95 MORI (ITA)
a 24’55"
31 F.MASCIARELLI (ITA)
a 4’39"
96 DE BONIS (ITA)
a 25’43"
32 FROOME (GB)
a 5’03"
97 HUZARSKI (POL)
a 26’29"
33 CIONI (ITA)
a 5’09"
98 STANGELJ (SLO)
a 27’29"
34 BRAJKOVIC (SLO)
a 5’12"
99 KIRYIENKA (BIE)
a 27’37"
35 PETROV (RUS)
a 5’45"
100 DANIELSON (USA)
a 27’59"
36 SERPA (COL)
a 5’47"
101 H.GONZALEZ (SPA)
a 28’22"
37 GUSTOV (UCR)
a 5’58"
102 STAMSNIJDER (OLA) a 28’31"
38 SCARPONI (ITA)
a 6’19"
103 ESKOV (RUS)
a 28’33"
39 BAK (DAN)
a 6’30"
104 CARLSTRÖM (FIN)
a 28’45"
40 GARZELLI (ITA)
a 6’41"
105 A.MASCIARELLI (ITA) a 29’24"
41 DE GREEF (BEL)
a 7’26"
106 KOZONTCHUK (RUS) a 30’24"
42 CATALDO (ITA)
a 7’34"
107 BELLOTTI (ITA)
a 30’29"
43 RUBIERA (SPA)
a 7’46"
108 MALACARNE (ITA)
a 30’49"
44 GRIVKO (UCR)
a 7’56"
45 WEGELIUS (GB)
148 LUND (DAN)
a 41’37"
149 STANNARD (GB)
a 41’38"
150 JACOBS (BEL)
a 41’52"
151 GENE (FRA) 152 DE GROOT (OLA)
a 41’53"
153 RENSHAW (AUS)
a 42’16"
154 SCHRÖDER (GER) 155 LLOYD (GB)
a 42’33"
156 REDA (ITA)
a 42’34"
157 ZABRISKIE (USA)
a 42’38"
158 PATE (USA)
a 42’51"
159 HAEDO (ARG)
a 42’52"
160 KRIVTSOV (UCR)
a 43’12"
161 CHAINEL (FRA)
a 43’17"
162 CANCELLARA (SVI) a 43’23" 163 DEAN (N.ZEL)
a 43’31"
164 VIGANÒ (ITA)
a 43’33"
165 DEL NERO (SPA)
a 43’37"
166 HORRILLO (SPA)
a 44’19"
167 VAN EMDEN (OLA)
a 44’27"
168 MORABITO (SVI)
a 44’35"
169 ISAICHEV (RUS)
a 44’56"
170 SERRANO (SPA)
a 44’57"
171 CACCIA (ITA)
a 45’01"
173 D.FERNANDEZ (SPA) a 45’23" a 45’30"
109 JEANNESSON (FRA) a 33’05"
175 BERTOLINI (ITA)
a 46’31"
a 8’02"
110 SCHOLZ (GER)
a 34’09"
176 KLOSTERGAARD (DAN) a 46’41"
46 VORGANOV (RUS)
a 8’22"
111 BONO (ITA)
a 34’19"
177 IGNATIEV (RUS)
47 GRABOVSKYY (UCR)
a 8’23"
112 HULSMANS (BEL)
a 34’21"
178 MÜLLER (GER)
a 47’53"
48 BOASSON HAGEN (NOR) a 9’27"
113 MARTINEZ (SPA)
a 34’23"
179 HUNT (GB)
a 48’42"
49 SZMYD (POL)
114 MEYER (AUS)
a 34’45"
180 A.FERNANDEZ (SPA) a 49’27"
a 46’52"
50 MARZANO (ITA)
a 10’05"
115 VAN GOOLEN (BEL)
a 35’31"
181 FÖRSTER (GER)
a 49’33"
51 TIRALONGO (ITA)
a 10’27"
116 PETACCHI (ITA)
a 35’32"
182 RABUNAL (SPA)
a 49’46"
52 VANENDERT (BEL)
a 10’58"
117 FARRAR (USA)
a 36’41"
183 CESAR (SPA)
a 49’48"
53 GERRANS (AUS)
a 11’26"
118 GATTO (ITA)
a 37’28"
184 SCARSELLI (ITA)
a 49’49"
54 ZEITS (KAZ)
a 12’24"
119 SPRICK (FRA)
a 37’50"
185 HINAULT (FRA)
a 50’04"
55 CODOL (ITA)
a 12’27"
120 ENGELS (OLA)
a 37’56"
186 HADDOU (FRA)
a 50’41"
56 OCHOA (VEN)
a 12’32"
121 KLIMOV (RUS)
a 38’02"
187 BARRY (CAN)
a 50’54"
57 KONOVALOVAS (LIT) a 12’41"
122 FAILLI (ITA)
a 38’15"
188 SOKOLOV (RUS)
58 PAUWELS (BEL)
a 12’43"
123 MILLAR (GB)
a 38’28"
189 KAISEN (BEL)
a 51’14"
59 SONNERY (FRA)
a 12’59"
124 POSSONI (ITA)
a 38’38"
190 ANDRIOTTO (ITA)
a 52’16"
60 ARDILA CANO (COL)
a 14’09"
125 DA DALTO (ITA)
a 38’44"
191 SENAC (FRA)
a 52’21"
126 CAVENDISH (GB)
a 38’57"
192 LOUBET (FRA)
a 52’29"
61 LOPEZ (SPA) 62 PIDGORNYY (UCR)
a 14’15"
127 DION (FRA)
63 DEVENYNS (BEL)
a 15’02"
128 VANOTTI (ITA)
A PUNTI
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Denis MENCHOV (Rus, Rabobank) 25 punti; 2. Di Luca 20; 3. Lövkvist (Sve) 16; 4. Basso 14; 5. Leipheimer (Usa) 12; 6. Horner (Usa) 10; 7. Sastre (Spa) 9; 8. Arroyo (Spa) e Voeckler (Fra) 8; 10. Rogers (Aus) 7; 11. Kessiakoff (Sve) e Pietropolli 6; 13. Ten Dam (Ola) 5; 14. Soler (Col) e Serpa (Col) 4; 16. Pellizotti e Gavazzi 3; 18. Simoni e Capecchi 2. CLASSIFICA GENERALE: 1. Alessandro PETACCHI (Lpr-Farnese) 51 punti; 2. Di Luca 49; 3. Farrar (Usa) 38; 4. Menchov (Rus) 32; 5. Gavazzi 28; 6. Garzelli 26; 7. Lövkvist (Sve) 25; 8. Cavendish (GB) 24; 9. Leipheimer (Usa) e Basso 22.
a 39’20"
Si sconfina in Austria Occhio alle fughe
172 LONGO BORGHINI (ITA) a 45’15" 174 HUNTER (S.AF)
a 9’52"
LA 6a TAPPA PARTE DA BRESSANONE
a 51’
193 PERGET (FRA)
a 54’10"
194 DOCKX (BEL)
a 55’02"
MONTAGNA
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Denis MENCHOV (Rus, Rabobank) 15 punti; 2. Di Luca 10; 3. Lövkvist (Sve) 6; 4. Ochoa (Ven) 5; 5. Basso 4; 6. Voeckler (Fra) 3; 7. Leipheimer (Usa) 2; 8. Capecchi 1. CLASSIFICA GENERALE: 1. Danilo DI LUCA (Lpr-Farnese) 25 punti; 2. Menchov (Rus) 15; 3. Garzelli 10; 4. Lövkvist (Sve) e Pellizotti 6; 6. Ochoa (Ven) e Bellotti 5; 8. Basso e Soler (Col) 4; 10. Facci, Capecchi, Voeckler (Fra) e De Bonis 3; 14. Leipheimer (Usa), Simoni e Schröder (Ger) 2; 17. Grivko (Ucr), Voigt (Ger) e Krivtsov (Ucr) 1.
La 6a tappa è la Bressanone-Mayrhofen Im Zillertal (248 km), ideale per chi vuole provarci con una fuga da lontano. Ritrovo alle 9.15 a piazza Priel; partenza alle 10.45 dalla Statale 12. Arrivo tra le 17 e 17.30. Il Giro sconfina in Austria e incontra altri due Gpm. Il primo è alla fine della salita, molto lunga ma poco impegnativa, che porta a Felbertauern; il secondo è a quota 1628 metri (pendenza media 5,7%, massima 12% al km 12). Gli ultimi 18 km sono in falsopiano. METEO Nuvoloso o poco nuvoloso lungo il percorso. CAROVANA Partenza da Bressanone alle 9.45. Soste a Brunico (10.45), Dobbiaco (11.17), Lienz (12.17), Neukirchen (14.38) e Mayrhofen Im Zimmertal (16.16). IN TV Alle 12.25 su Rai 3 c’è la rubrica «Si Gira». Alle 15.15 «Giro in diretta», a seguire «Giro all’arrivo» e «Processo alla tappa». All’1.10 «Giro notte». Diretta anche su Eurosport (dalle 15, replica alle 00.30) e su Rai Sport Più. GAZZETTA.IT La tappa di oggi anche sul nostro sito.
FAST TEAM
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. ASTANA 9.48’26"; 2. Columbia a 41"; 3. Lpr-Farnese a 2’22"; 4. Barloworld a 2’35"; 5. Diquigiovanni a 2’44"; 6. C. d'Epargne a 3’37". CLASSIFICA GENERALE: 1. ASTANA 48.21’36"; 2. Columbia a 31"; 3. Barloworld a 3’35"; 4. Diquigiovanni a 3’49".
AG2R LA MONDIALE D.S: Kasputis 11 VALJAVEC 12 EFIMKIN 13 HINAULT 14 KRIVTSOV 15 LOUBET 16 DION 17 SENAC 18 SONNERY 19 BONNAFOND
Slo Rus Fra Ucr Fra Fra Fra Fra Fra
ASTANA D.S.: Gallopin 21 ARMSTRONG 22 BRAJKOVIC 23 HORNER 24 LEIPHEIMER 25 MORABITO 26 NAVARRO 27 POPOVYCH 28 RUBIERA 29 ZEITS
Usa Slo Usa Usa Svi Spa Ucr Spa Kaz
BARLOWORLD D.S.: Volpi 31 SOLER 32 AUGUSTYN 33 BELLOTTI 34 CACCIA 35 CARDENAS 36 CHEULA 37 FROOME 38 HUNTER 39 LONGO BORGHINI
Col S.Af Ita Ita Col Ita GB S.Af Ita
BOUYGUES TELECOM D.S.: Guiberteau 41 BELGY 42 CHAINEL 43 GENE 44 HADDOU 45 QUEMENEUR 46 SOKOLOV 47 SPRICK 48 TSCHOPP 49 VOECKLER
Fra Fra Fra Fra Fra Rus Fra Svi Fra
CAISSE D’EPARGNE D.S.: Stephens 51 ARROYO DURAN 52 JEANNESSON 53 KIRYIENKA 54 LASTRAS 55 LOPEZ 56 PEREZ F. 57 PERGET 58 RODRIGUEZ JO. 59 CHARTEAU
Spa Fra Bie Spa Spa Spa Fra Spa Fra
CERVELO D.S.: Van Poppel 61 SASTRE 62 DEIGNAN 63 GERRANS 64 GUSTOV 65 HUNT 66 KING 67 KONOVALOVAS 68 LLOYD 69 PAUWELS
Spa Irl Aus Ucr GB Usa Lit GB Bel
FUJI-SERVETTO D.S.: Zanini 71 CAMANO 72 CAPECCHI 73 VIGANÒ 74 GOMEZ A. 75 DEL NERO 76 GONZALEZ H.
Spa Ita Ita Spa Spa Spa
77 78 79
FERNANDEZ A. KESSIAKOFF SERRANO
GARMIN-SLIPSTREAM D.S.: White 81 DANIELSON 82 DEAN 83 FARRAR 84 MEYER 85 MILLAR 86 PATE 87 VANDE VELDE 88 WIGGINS 89 ZABRISKIE
Spa Sve Spa
Usa N.Zel Usa Aus GB Usa Usa GB Usa
ISD-NERI D.S.: Scinto 91 VISCONTI 92 GATTO 93 CIONI 94 STANNARD 95 GRIVKO 96 GRABOVSKYY 97 HUZARSKI 98 SCARSELLI 99 PIDGORNYY
Ita Ita Ita GB Ucr Ucr Pol Ita Ucr
LAMPRE-NGC D.S.: Copeland 101 CUNEGO 102 BONO 103 BRUSEGHIN 104 DA DALTO 105 GASPAROTTO 106 GAVAZZI 107 MARZANO 108 MORI 109 TIRALONGO
Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita
LIQUIGAS-DOIMO D.S.: Zanatta 111 BASSO 112 AGNOLI 113 CARLSTRÖM 114 MIHOLJEVIC 115 PELLIZOTTI 116 QUINZIATO 117 STANGELJ 118 SZMYD 119 VANOTTI
Ita Ita Fin Cro Ita Ita Slo Pol Ita
LPR-FARNESE D.S.: Bordonali 121 DI LUCA 122 BOSISIO 123 CHIARINI 124 ERMETI 125 GOLCER 126 MONTAGUTI 127 PETACCHI 128 PIETROPOLLI 129 SPEZIALETTI
Ita Ita Ita Ita Slo Ita Ita Ita Ita
QUICKSTEP D.S.: Bramati 131 DAVIS 132 CATALDO 133 DEVENYNS 134 ENGELS 135 FACCI 136 REDA 137 HULSMANS 138 SEELDRAYERS 139 MALACARNE
Aus Ita Bel Ola Ita Ita Bel Bel Ita
RABOBANK D.S.: Van Houwelingen 141 MENCHOV 142 ARDILA CANO 143 TEN DAM 144 VAN EMDEN 145 DE GROOT 146 HORRILLO 147 KOZONTCHUK 148 STAMSNIJDER 149 TJALLINGII
Rus Col Ola Ola Ola Spa Rus Ola Ola
154 155 156 157 158 159
CLASSIFICA GENERALE 1. Thomas LÖVKVIST (Sve. Columbia-High Road) 16.20’49"; 2. Seeldrayers (Bel) a 2’44"; 3. Ja. Rodriguez (Ven) a 4’05"; 4. Augustyn (S.Af) a 4’21"; 5. F. Masciarelli a 4’34"; 6. Froome (GB) a 4’58"; 7. De Greef (Bel) a 7’21"; 8. Cataldo a 7’29"; 9. Grabovksyy (Ucr) a 8’18"; 10. Boasson Hagen (Nor) a 9’22"; 11. Vanendert (Bel) a 10’53"; 12. Zeits (Kaz) a 12’19"; 13. Konovalovas (Lit) a 12’36"; 14. Sonnery (Fra) a 12’54"; 15. Capecchi a 17’39"; 16. Gavazzi a 17’56"; 17. M. Garcia (Spa) a 19’33"; 18. Bonnafond (Fra) a 22’14"; 19. Agnoli a 23’18"; 20. H.Gonzalez (Spa) a 28’17"; 21. Stamsnijder (Ola) a 28’26".
Ita Col Svi Ita Ven Ven
SILENCE-LOTTO D.S.: Damiani 161 BRANDT 162 DE GREEF 163 DOCKX 164 GILBERT 165 JACOBS 166 LJUNGBLAD 167 KAISEN 168 VANENDERT 169 WEGELIUS
Bel Bel Bel Bel Bel Sve Bel Bel GB
COLUMBIA-HIGH ROAD D.S.: Piva 171 BARRY 172 BOASSON HAGEN 173 CAVENDISH 174 LÖVKVIST 175 PINOTTI 176 POSSONI 177 RENSHAW 178 ROGERS 179 SIUTSOU
Can Nor GB Sve Ita Ita Aus Aus Bie
KATUSHA D.S.: Parsani 181 POZZATO 182 BRUTT 183 ESKOV 184 IGNATIEV 185 KLIMOV 186 MAZZANTI 187 PETROV 188 SEROV 189 SWIFT
Ita Rus Rus Rus Rus Ita Rus Rus GB
MILRAM D.S.: Algeri 191 BARLA 192 FÖRSTER 193 FOTHEN M. 194 FOTHEN T. 195 MÜLLER 196 ROHREGGER 197 RUSS 198 SCHOLZ 199 SCHRÖDER
Ita Ger Ger Ger Ger Aut Ger Ger Ger
SAXO BANK D.S.: Schmidt 201 CANCELLARA 202 VOIGT 203 LUND 204 MCCARTNEY 205 HAEDO 206 VAN GOOLEN 207 BAK 208 GOSS 209 KLOSTERGAARD
Svi Ger Dan Usa Arg Bel Dan Aus Dan
XACOBEO GALICIA D.S.: Pino Counago 211 MARTINEZ 212 CESAR 213 GARCIA DA PENA 214 ISAICHEV 215 RABUNAL 216 FERNANDEZ D. 217 MAYOZ 218 GARCIA M. 219 VORGANOV
Spa Spa Spa Rus Spa Spa Spa Spa Rus
DIQUIGIOVANNI-ANDRONI D.S.: Savio 151 SIMONI Ita 152 BERTAGNOLLI Ita 153 SCARPONI Ita
GIOVANI
BERTOLINI SERPA BERTOGLIATI DE BONIS OCHOA RODRIGUEZ JA.
Gli abbuoni della tappa Al vincitore 20", al 2˚ e al 3˚ vanno 12" e 8". Bonus anche per i primi 3 sul traguardo volante: 6", 4" e 2"
SQUADRE
CLASSIFICA DI TAPPA 1. ASTANA 31 punti; 2. Rabobank 30; 3. Columbia-High Road 30; 4. Liquigas-Doimo 25; 5. Lpr-Farnese 19; 6. Cervelo e Caisse d’Epargne 16; 8. Fuji-Servetto 11; 9. Barloworld 10; 10. Diquigiovanni-Androni 7; 11. Acqua e Sapone-Mokambo 6; 12. Ag2r La Mondiale 5; 13. Quick Step 4. CLASSIFICA GENERALE 1. LPR-FARNESE 88 punti; 2. Lampre-Ngc 83; 3. Columbia-High Road 77; 4. Astana 68; 5. Liquigas-Doimo 56; 6. Quick Step 51; 7. Rabobank 48; 8. Acqua e Sapone-Mokambo 41; 9. Barloworld 39; 10. Diquigiovanni-Androni 35.