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Domenica 24 maggio 2009 1 e Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno LXV - Numero 21 AFP
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
F.1 TV ORE 14: BUTTON (BRAWN) IN POLE DI UN SOFFIO
LE INIZIATIVE PER IL I7o SCUDETTO
IN FESTA CON L’INTER La Ferrari di Kimi Raikkonen, 29 anni
Monaco, la Ferrari c’è Raikkonen se la gioca Pagine 36-37-38-39 ALLIEVI, CREMONESI, DEGL’INNOCENTI, PIOLA
SERIE A Campioni d’Italia a Cagliari, ma la scena è del tecnico
MOU+INTER NON FA
In vendita il libro e il primo dei tre dvd per il quarto titolo di fila
In edicola: a 5,99 e e a 12,99 e, più il costo della Gazzetta
MILAN A SAN SIRO CONTRO LA ROMA
Ancelotti: «Pronto a ogni soluzione» E Maldini saluta Il tecnico: «Mi chiedete se rimango? Sì» Berlusconi: «Con Carlo decideremo a fine campionato. E Gattuso capitano» Pagine 6-8-9 BOCCI, CECCHINI e PASOTTO
A SIENA OBIETTIVO CHAMPIONS DIRETTA
Ferrara, la Juve in palio «Non sono di passaggio» Pagine 10-11 BRAMARDO e TIMOSSI
CAMPIONATO VIVO OLTRE LO SCUDETTO
Ci sono undici squadre in lotta per un traguardo Pagina 12 COMETTI
l’analisi ANCORA IN BILICO di LUCA CALAMAI
«Resto al 99,99, il rimanente 0,01 è il destino». Cioè il Real A dura prova la pazienza di Moratti. Quaresma al Genoa
C’è già chi è proiettato nel futuro. E gioca con un insignificante 0-0 per alimentare una sottile lotta di potere. Mourinho non riesce ad essere normale neppure dopo aver stravinto lo scudetto. Monopolizzando titoli e dibattiti. Oggi, però, si torna in campo. E i fatti prendono il sopravvento sulle parole.
Pagine 2-3-5 CECERE, DA RONCH e GRAZIANO
SEGUE A PAGINA 12
SERIE A
37a giornata
Gli incroci salvezza a Verona, Lecce e Torino 27 MAGGIO 2009 FINALE UEFA CHAMPIONS LEAGUE
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PARTITE Giocata mercoledì Lazio-Reggina 1-0 Oggi, ore 15 Atalanta-Palermo (2-3) Cagliari-Inter (1-1) Catania-Napoli (0-1)
Chievo-Bologna (1-1) Lecce-Fiorentina (2-1) Milan-Roma (2-2) Samp-Udinese (1-1) Siena-Juventus (0-1) Torino-Genoa (0-3)
CLASSIFICA Inter Milan Juventus Fiorentina Genoa Roma Palermo Udinese Cagliari Lazio*
81 71 68 67 62 57 55 54 50 50
*Una partita in più
Atalanta Sampdoria Napoli Siena Catania Chievo Torino Bologna Reggina* Lecce
46 44 43 43 40 37 34 33 30 29
GIRO L’ARRIVO SUL SAN LUCA A BOLOGNA
Di Luca non prende abbuoni: occasione persa e polemiche Menchov regge, Basso e Leipheimer perdono 3". Tappa all’australiano Gerrans Servizi da pagina 28 a pagina 35
IL ROMPI PALLONE
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di Gene Gnocchi Berlusconi a chi gli chiede lo scudetto: «Ho le mani legate. La serie A è pletorica, 20 squadre sono troppe. Ne basta una: la mia».
SERIE B A PARMA
La tragedia: tifoso muore per una caduta Pagine 22-23-25-27
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LA GAZZETTA SPORTIVA
GIRO D’ITALIA LA 14a TAPPA SUL SAN LUCA il commento
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dal nostro inviato LUCA GIALANELLA
L’errore della Lpr peserà sul futuro Intanto Basso... BOLOGNA Doveva essere la salita di San «Di» Luca, alla fine ha festeggiato San «Simone» Gerrans, australiano della Cervelo e compagno di Sastre. Tra rimpianti e accuse che hanno coinvolto la Lpr dell’abruzzese e la Liquigas di Basso-Pellizotti. Di certo, Denis Menchov in maglia rosa ha girato a suo favore un’altra pagina del Giro del Centenario sulla strada per Roma. Non sarà facile spodestarlo: ieri si è dimostrato molto reattivo quando ha dovuto rispondere a due accelerazioni di Danilo nella zona delle Orfanelle, il tratto più duro (16%) di questo spettacolare arrivo sopra Bologna. Davanti, la fuga stava andando al traguardo, con l’australiano Gerrans bravo a reagire all’attacco di Bertogliati e a conquistare una prestigiosa tappa al Giro dopo quella di Prato Nevoso, in Piemonte, al Tour 2008. E quindi era sfumata la possibilità per Di Luca di centrare la vittoria e, con gli abbuoni, avvicinare ancor più Menchov. In queste situazioni i big si comportano in modo differente da quando c’è in palio il bersaglio grosso, soprattutto di testa. Di Luca aveva una grande rabbia dentro, quest’arrivo l’aveva segnato con due circolini rossi. Ai suoi scatti Menchov ha risposto con grande sicurezza, ed eleganza. Danilo alto sui pedali, il russo seduto. Su queste pendenze, ogni scatto fa male. E si avvantaggiano in cinque: Di Luca, Menchov, Garzelli, Pellizotti e Sastre. Basso e Leipheimer, meno esplosivi, cedono qualche secondo. E nell’ultimo tratto accelera Pellizotti, in faccia a Di Luca. Nasce la polemica. Per inseguire la fuga, ha tirato sempre la Lpr. Con un grandioso Petacchi a disposizione di Danilo. Ma ormai i 14 attaccanti, tra cui Visconti, erano troppo lontani. Perché, dice Di Luca, la Liquigas non ha collaborato se Pellizotti andava così forte, e se ha voluto sfidarlo sull’arrivo? Diciamo che stavolta Di Luca ha torto, e se n’è reso conto anche lui. Non si doveva far prendere alla fuga oltre 4’ su un tracciato così tortuoso e, una volta capito che l’esito era segnato, i compagni si dovevano rialzare. Invece si sono spremuti fino ai -10 km, e questo peserà. La Liquigas? Perché portare in carrozza un rivale pericolosissimo per «Pelli» e soprattutto Basso, che da Di Luca avrebbe perso (con l’abbuono) mezzo minuto? Oggi intanto Casale e Trebbio, negli ultimi 40 km, ispirano imboscate e attacchi da lontano. Crediamo che Basso comincerà a muoversi. In attesa del «giorno»: domani, monte Petrano.
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GERRANS FUGA VINCENTE
Ieri l’australiano Simon Gerrans (Cervelo) si è imposto sul San Luca al termine di una fuga di 160 chilometri: Menchov sempre rosa. Ma tra oggi e domani il Giro vive due giornate importanti
OGGI La 15ª tappa oggi porta il Giro da Forlì a Faenza: 161 km con 4 Gpm. Negli ultimi 40 km ci sono il Casale e il Trebbio
TAPPONE Domani è il giorno del tappone: Pergola-Monte Petrano, 237 km sull’appennino marchigiano. Quattro Gpm, 42 km di salita e arrivo in quota
Occasione DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA BOLOGNA dLa guerra dei nervi
è cominciata. E la prima conseguenza è il «set point» annullato ieri a Danilo Di Luca sullo strappo di San Luca. L’ostruzionismo della Liquigas e la paura degli altri hanno prevalso. Così nulla di fatto, semaforo verde per la fuga (l’australiano Gerrans ringrazia) e occasione sfumata per l’abruzzese della Lpr, che però sa incassare la sconfitta da signore. Di Luca, gli altri hanno corso per farla perdere?
«Gli italiani sono più felici se vince uno straniero anziché io. Questo è scontato. Però non mi interessa: abbiamo fatto la nostra corsa, provando a vincere». Con chi è arrabbiato di più?
«Non ce l’ho con nessuno. Certo la Liquigas ha due uomini, Basso e Pellizotti, che dicono sempre di volere attaccare, ma poi non attaccano mai. Oggi (ieri; ndr) avevano l’opportunità di farlo, ma hanno avuto paura di portarmi in testa sotto il San Luca».
A Di Luca scappano tappa e abbuoni «Ho fatto la mia corsa, provando a vincere. Ma se la Liquigas non tira mai...»
POLEMICO «Gli italiani sperano vinca uno straniero. Adesso abbiamo tutti una chance in meno»
sul San Luca Danilo Di Luca, 33 anni, attacca sul San Luca davanti a Garzelli (in verde) e Menchov (in rosa) BETTINI
E l’Acqua&Sapone?
Rimpianti?
«Anche Garzelli me l’ha detto: "Non ho collaborato perché tanto mi battevi". Gli ho risposto che non era scontato. Non sono mica Superman».
«Abbiamo commesso un solo errore. A 50 chilometri dalla fine, quando i fuggitivi avevano ancora 4’ di vantaggio, dovevamo mollare. Invece abbiamo continuato a tirare, sprecando energie inutili. Ora speriamo che i miei compagni possano risparmiarsi nella tappa di domani (oggi; ndr), poco adatta agli uomini di classifica».
Ha provato a cercare altre alleanze?
«Chi voleva muoversi, poteva mettersi davanti a tirare con noi. Non c’era bisogno di parlare con nessuno. Ripeto: doveva essere soprattutto la Liquigas, sappiamo che al Giro le squadre straniere corrono di rimessa».
Morale?
«Tutti aspettavano me, quindi ho perso un’occasione. Ma c’è una tappa in meno anche per
gli altri. A Monte Petrano ci sarà una classifica diversa. E allora vedremo come affrontare Blockhaus e Vesuvio». Si aspettava che Menchov le rispondesse così bene?
«Non ho fatto l’ultima salita alla morte, perché ormai gli abbuoni erano sfumati. Però sapevo che Menchov è più scattista di Basso e Leipheimer. Resta il grande rivale per la crono finale di Roma». Al pullman della Lpr, dopo la corsa, il team manager Fabio Bordonali non risparmia paro-
le dure: «Ci aspettavamo collaborazione da chi voleva vincere questa tappa o il Giro. È dall’inizio che fanno proclami dicendo di volere attaccare (il riferimento è alla Liquigas; ndr): siamo arrivati all’ultima settimana, magari attaccheranno a giugno in un altro giro. Spero solo che non corrano per far perdere qualcun altro. Già l’anno scorso era successo e l’andazzo mi sembra lo stesso. In questo Giro abbiamo ottenuto tanto ed è difficile avere amici. Meglio però essere invidiati che compatiti».
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persa
«Danilo è caduto 19 nel trappolone»
I NUMERI
8
Dal nostro inviato
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MARCONI-MAZZARELLO
a
15 TAPPA FORLÌ FAENZA
*
Fino al 30 Giugno 2009 Apri Conto Mediolanum Freedom con Polizza Mediolanum Plus
Gioia in casa Liquigas: «Gli abbiamo distrutto la squadra. Ora viene il bello» DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI BOLOGNA d«Trappolone riuscito, la Lpr c’è cascata»: Paolo Zani, presidente di Liquigas Spa. «A Di Luca abbiamo distrutto la squadra»: Roberto Amadio, team manager. «Cominciano a essere cotti. Ora viene il bello»: Ivan Basso, il capitano. «Sono stati loro a voler tirare», Franco Pellizotti, l’altro capitano.
Felicità Nell’immediato dopocorsa, nonostante la polemica con la Lpr, le facce dei Liquigas sono serene: esprimono soddisfazione, quasi gioia. Inutile nascondersi: la tappa di ieri, con l’arrivo in cima al San Luca, faceva paura. Non tanto al più scattante Pellizotti, quanto a Basso, che nei confronti di Danilo Di Luca — ritenuto l’uomo perfetto per questo finale — poteva perdere altri 20-30 secondi. Anche psicologicamente non sarebbe stato un bel colpo. Invece, il team diretto ieri in modo impeccabile da Stefano Zanatta ha centrato un doppio obiettivo: non allontanarsi nella generale e mettere in crisi la Lpr dell’ex maglia rosa alla vigilia di una due giorni di fuoco che prevede per lunedì il tappone con arrivo sul Monte Petrano. Proprio Di Luca subito dopo il traguardo era entrato a gamba tesa sulle scelte tattiche dei verdeblù, accusandoli di avere lasciato andare la fuga invece di correre per la vittoria di tappa. Repliche «Ognuno fa la sua corsa — ribatte Pellizotti — ma certo non eravamo noi a doverci muovere. Si sapeva che era un traguardo per
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DICONO Pellizotti «Era un traguardo per Danilo, non era il caso di fargli altri regali» Basso «E’andata bene. Lo scatto finale di Pellizotti? Forse voleva farsi vedere dalla moglie»
S Franco Pellizotti, 31 anni BETTINI
Danilo e non era il caso di fargli un altro regalo. D’altronde non mi pare che finora noi ci siamo nascosti». E sul suo scatto finale replica: «Non era per arrivare 10˚, ma per guadagnare qualche secondo. L’unico errore è stato quello di non averci provato prima, quando Leipheimer era in difficoltà. Un po’ di tempo qua, un po’ là e si fa la differenza. Del resto lo scorso anno mi sarebbero bastati due secondi per salire sul podio a Milano». Occhiali Ivan Basso nasconde il sorriso dietro occhiali scuri. «E’ andata bene eccome — racconta — su un arrivo così secco non poteva andare meglio. Ho persino guadagnato un posto in classifica a scapito di Rogers (ora è 6˚ a 3’03" da Menchov, ndr)». Buonumore sottolineato da due battute: «I ceci quando sono cotti vengono a galla e adesso sono già a metà pentola. Del resto con questo caldo l’acqua bolle prima. Cosa penso dello scatto finale di Pellizotti? Forse voleva farsi vedere dalla moglie». Alleati Il team manager Roberto Amadio prima stoppa Di Luca («Già gli abbiamo fatto due regali. Ora bisogna ricordargli che non corre più con noi da due anni»), poi guarda avanti: «Anche Leipheimer mi sembra pronto a cedere. L’unico "cagnaccio" che resta da far fuori è Menchov». E Sastre? Lo spagnolo potrebbe essere il miglior alleato per far saltare il banco. Senza dimenticare Armstrong, che prima di arrivare a Roma cercherà un colpo a effetto. La stima e l’amicizia che il texano vincitore di sette Tour de France prova per Basso non sono un mistero per nessuno.
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i successi australiani Ieri Simon Gerrans ha ottenuto il 19˚ successo di un australiano al Giro. Il primo fu Michael Wilson (Cortona 1982). L’ultimo era stato Robbie McEwen a segno a Bosa nel 2007
i canguri a segno L’australiano plurivittorioso al Giro è Robbie McEwen: 12 centri. A quota 1, insieme a Gerrans, ci sono Wilson, Anderson, Peiper, McKenzie, McGee e Lancaster
Paperino
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LA GAZZETTA SPORTIVA
GIRO D’ITALIA IL VINCITORE
«Un colpaccio Adesso lavoro per Sastre» Gerrans: «Che salita, pensavo di non farcela Grazie Deignan: nel finale ha tirato anche per me» DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO CONDÒ BOLOGNA dNel momento in cui
la sporca dozzina di fuggitivi attacca la salita di San Luca, il termometro segna 34 gradi. E’ il preludio a un inferno, perché questi non sono delicati talenti da classifica, ma avventurieri della peggior risma, pellacce sopravvissute a Chernobyl come Kiryienka, gente che non trovi neanche nei peggiori bar di Caracas. Sparata All’imbocco della prima rampa, l’ucraino Andriy Grivko, che ha tentato il contropiede perché in salita non va, ha ancora dieci disperati metri di vantaggio. Viene inghiottito sotto lo striscione dei due chilometri all’arrivo e subito sparisce esausto, arriverà col gruppo di Pellizotti e Di Luca. La sparata successiva è di
uno svizzero, Rubens Bertogliati; parte deciso, ma dopo trecento metri di allungo la salita lo respinge, e allora lui si acquieta, rallenta il ritmo e procede con passo meno presuntuoso. Arriverà secondo, gran piazzamento. Il keniano di origini inglesi Christopher Froome salta Bertogliati poco prima del tornantino che introduce alla rampa mostruosa, quella al 16 per cento. La gente impazzisce per lo spettacolo della fatica disumana, Froome per l’entusiasmo oltrepassa con evidenza i suoi limiti e si pianta lì, nel punto più verticale dell’ascesa. Come a Huy Il quarto gladiatore a uscire allo scoperto è un australiano, Simon Gerrans della Cervelo. Digrigna i denti quasi a sfidare la salita, «non mi fai paura» o qualche spacconata del genere. «Non pensavo di farcela. Froome mi è mor-
to praticamente davanti, mi sono detto "tocca a te". Ma credevo di essere un altro candidato al martirio. Questa salita sembra il muro di Huy». Primo Giro Il muro di Huy è il terrificante strappo finale della Freccia Vallone. «Deignan e io eravamo entrati nella fuga per fare da punto d’appoggio a Sastre nel caso i big avessero attaccato con decisione. A venti chilometri dal traguardo ci hanno detto che la fuga sarebbe arrivata, e Deignan si è sacrificato accollandosi anche i miei cambi affinché conservassi le ultime energie per il muro. L’anno scorso ho vinto la tappa italiana del Tour, a Prato Nevoso. È fantastico aver centrato il bis al mio primo Giro. Adesso riprendo a lavorare per Sastre, che sta ogni giorno meglio e fra poco sferrerà la botta. Dove? Sorry, informazione riservata».
Simon Gerrans, 29 anni, 16ª vittoria: nel 2009 è stato 7˚ all’Amstel, 8˚ alla Freccia e 6˚ alla Liegi BETTINI
LA CORSA AI RAGGI X DATA TAPPA
KM
ARRIVO
MAGLIA ROSA
CICLAMINO
VERDE
BIANCA
9/5
1ª LIDO DI VENEZIA (cronosquadre)
20,5
COLUMBIA
CAVENDISH
-
-
CAVENDISH
10/5
2ª JESOLO-TRIESTE
156
PETACCHI
CAVENDISH
PETACCHI
GARCIA DA PENA
CAVENDISH
11/5
3ª GRADO-VALDOBBIADENE
198
PETACCHI
PETACCHI
PETACCHI
FACCI
FARRAR
12/5
4ª PADOVA-SAN MARTINO DI CASTROZZA
162
DI LUCA
LÖVKVIST
PETACCHI
DI LUCA
LÖVKVIST
13/5
5ª SAN MARTINO DI CASTROZZA-ALPE DI SIUSI 125
MENCHOV
DI LUCA
PETACCHI
DI LUCA
LÖVKVIST
14/5
6ª BRESSANONE-MAYRHOFEN IM ZILLERTAL
248
SCARPONI
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
15/5
7ª INNSBRUCK-CHIAVENNA
242
BOASSON HAGEN
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
16/5
8ª MORBEGNO-BERGAMO
211
SIUTSOU
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
17/5
9ª MILANO SHOW 100
165
CAVENDISH
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
18/5 19/5 20/5
RIPOSO 10ª CUNEO-PINEROLO 11ª TORINO-ARENZANO
262 214
DI LUCA CAVENDISH
DI LUCA DI LUCA
DI LUCA DI LUCA
GARZELLI GARZELLI
LÖVKVIST LÖVKVIST
21/5
12ª SESTRI LEVANTE-RIOMAGGIORE (crono)
60,6
MENCHOV
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
22/5 Ieri
13ª LIDO DI CAMAIORE-FIRENZE 14ª CAMPI BISENZIO-BOLOGNA
175 172
CAVENDISH GERRANS
MENCHOV MENCHOV
DI LUCA DI LUCA
GARZELLI GARZELLI
LÖVKVIST LÖVKVIST
DATA
TAPPA
KM
DIFFICOLTÀ
Oggi
15ª FORLÌ-FAENZA
161
****
Senza un metro di pianura, con Casale e Trebbio in neanche 40 km
237
*****
La giornata più dura, dislivello oltre 4000 metri. Catria e Petrano fanno male
Domani 16ª PERGOLA-MONTE PETRANO
GIUDIZIO GAZZETTA
26/5
RIPOSO
27/5
17ª CHIETI-BLOCKHAUS
83
****
La frazione più breve per corridori esplosivi: qui si gioca il Giro
28/5
18ª SULMONA-BENEVENTO
182
*
Velocisti e attaccanti in prima fila: l’arrivo è in leggera salita, fondo pavé
29/5
19ª AVELLINO-VESUVIO
164
*****
Si torna sul Vesuvio dopo Bugno ’90. Per chi ha ancora energie
30/5
20ª NAPOLI-ANAGNI
203
*
L’ultima volata nella città dei Papi, dove ci sono 2 giri di un circuito
31/5
21ª ROMA-ROMA (crono)
14,4
****
Arrivo sontuoso, degno del Centenario, tra San Pietro, i Fori e il Colosseo
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GIRO D’ITALIA LA MAGLIA ROSA
«E’ un poker E ho in mano buone carte»
La zampata di MARIO CIPOLLINI
Non ho capito Pellizotti
Menchov: «Attenti, la mia Rabobank cresce» DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI BOLOGNA dE’ pelle e ossa. E’ li-
neamenti che escono dal volto. E’ guance rasate e un pizzetto tenuto sotto controllo. E’ una maglia rosa larga sull’uomo, ma stretta, aderente, adesiva sul corridore. Denis Menchov: suo anche il 14˚ round, ieri, sul San Luca. Si aspettava una tappa così?
«Tutti sapevano che Di Luca voleva fare la tappa. Vittoria, abbuono, magari qualche secondo di distacco. Invece io avevo una speranza: che un bel gruppo andasse in fuga, arrivasse al traguardo e si prendesse gli abbuoni. Ed è andata proprio così. Per me questa era una situazione perfetta». Tutti dicono che lei ha una squadra debole.
«L’ho detto e lo ripeto: non è così. Tutti i miei uomini sono motivati, tre-quattro di loro sono in crescendo di forma. Quando la squadra di Di Luca ha alzato il ritmo, quei
tre-quattro uomini erano intorno a me». Non solo: ieri è sembrato che la sua squadra fosse composta addirittura da 170 corridori, anche in altre maglie.
Quella di Faenza, oggi, no?
«La vedo più o meno come quella di San Luca. Tatticamente uguale. Un gruppo che se ne va da lontano per me sarebbe l’ideale».
«Probabilmente i loro capitani non volevano aiutare Di Luca, ma lasciargli tutto il lavoro».
Le altre tappe?
Risultato: Di Luca non ha guadagnato nulla e si è stancato.
E il caldo la preoccupa?
«Non ha guadagnato nulla, non so se lui si è stancato, ma la sua squadra ha fatto un lavoro enorme e forse lo pagherà nei prossimi giorni». Basso e Pellizotti avevano promesso battaglia, invece non si sono mossi.
«Si vede che anche loro non volevano aiutare Di Luca». Ma così aiutano lei.
«Avranno altri piani. Mi attaccheranno in altre tappe». La tappa più pericolosa?
«Quella di Monte Petrano. Tatticamente e tecnicamente».
«Mi preoccupa più il Blockhaus che il Vesuvio». «Tutti preferiscono correre con 25˚, ma prendiamo quello che viene. I 35˚ di temperatura e il 90% di umidità sono uguali per tutti». Leipheimer ha perso 3". Come li interpreta?
«Come tempo non sono nulla, anche se meglio 3" dati che 3" presi. Come significato, potrebbero essere il segnale di una certa stanchezza. Ma San Luca è una salita speciale, da classica del Nord, e non fa testo». Menchov, se il Giro fosse un poker?
«Dobbiamo ancora giocarcelo. Ma penso di avere buone carte in mano».
La maglia rosa Denis Menchov, 31 anni, in azione sulla salita finale BETTINI
ARMSTRONG HA INCONTRATO ADRIANA BARTALI
IL MOTOCICLISTA
NELLA CAPPELLA FARNESE
Ieri l’ultimo saluto a Saccani
Festa grande per tre centenari: Giro d’Italia, Bologna e Marconi
Nella foto Lance Armstrong con la signora Adriana, vedova di Gino Bartali, che ha incontrato alla partenza. In serata poi il texano ha ricevuto in hotel la visita di Marco e Annalisa Casartelli, figlia e vedova di Fabio, suo compagno alla Motorola, morto il 18 luglio 1995, durante la quindicesima tappa del Tour de France, cadendo nella discesa del Colle di Portet-d’Aspet.
Ieri, alle 10.30, a Rio Saliceto (Reggio Emilia), nella chiesa di San Giorgio, con una grande folla di amici e anche gente del Giro, si sono svolti i funerali di Fabio Saccani, il motociclista morto per un incidente stradale martedì mattina, mentre si recava alla partenza della Cuneo-Pinerolo. Saccani aveva 69 anni e al Giro accompagnava il fotografo Roberto Bettini. Era alla sua 32ª corsa rosa: lascia moglie e tre figli.
BOLOGNA (a.to) Tre centenari per la città di Bologna: quello del Giro d’Italia, quello del Bologna calcio e quello del conferimento del Nobel per la fisica a Guglielmo Marconi, inventore della radio. Nella Cappella Farnese, ieri c’erano Francesca Menarini, presidente del Bologna, la Fondazione Marconi, Angelo Zomegnan, direttore del Giro, e alcuni «ragazzi del ’64», quelli dell’ultimo scudetto rossoblù: Fogli, Nielsen, Janich, Pascutti,
Perani, Pavinato e Lorenzini, in città per girare un documentario su quel trionfo. «Calcio e ciclismo sono gli sport più popolari grazie anche alla radio che ha trasmesso i valori di queste discipline», ha detto Lady Menarini. Zomegnan ha ricordato la passione per il Bologna di Bruno Raschi, storico cantore del Giro sulla Gazzetta, e il significato dell’arrivo sul San Luca: «C’erano 50 tv per 150 nazioni. E’ stato un grande motivo d’orgoglio».
La Lpr-Farnese ieri ha sbagliato tutto. Tante energie sprecate alla vigilia di una due giorni di fuoco potrebbero costare care, anche perché Menchov lo vedo molto molto bene. In salita il russo è forte e non vedo chi lo possa attaccare e, soprattutto, staccare. Di Luca non è più quello di Pinerolo, perché è partito ma poi s’è rialzato. Se avesse avuto la gamba avrebbe tirato dritto. Poi non ho capito per niente lo scatto di Pellizotti. Ma dove va? Vorrei fare anche una riflessione sul caldo che potrebbe essere l’ago della bilancia di questo Giro d’Italia, a maggior ragione visto che si andrà sempre più a sud. Col caldo devi bere tanto, ti si gonfia la pancia, passa la fame, hai bisogno di energie e butti giù zuccheri liquidi. Facile una dissenteria e la conseguente disidratazione. E’ un po’ quello che è capitato ieri a Giovanni Visconti: nonostante questa debilitazione però è andato pure in fuga. Anche questo è stato un errore, ma dettato dal suo orgoglio di buon siciliano.
gazzetta.it ALLEANZE: GUARDA IL BOTTA E RISPOSTA Su GazzettaTv il botta e risposta sulle alleanze «saltate» tra Di Luca, Pellizotti e Garzelli. In più tanti altri video dalla corsa rosa con i commenti di Menchov, Gerrans, degli altri protagonisti della fuga sul San Luca, del regista Pupi Avanti e del patron della Katusha, Igor Makarov. www.gazzetta.it
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GIRO D’ITALIA LA GUIDA ORDINE D'ARRIVO
Visconti va in fuga poi cede
POS. CORRIDORE 1
TEMPO
Simon GERRANS Aus, Cervelo 172 km in 4.16’48" media 40,186 abb.20"
a 1’16"
44 ARMSTRONG (USA)
a 1’58"
67 VOIGT (GER)
91 AGNOLI (ITA)
a 4’39"
115 BRUTT (RUS)
139 A.FERNANDEZ (SPA)
163 FARRAR (USA)
22 GILBERT (BEL)
a 1’19"
45 CIONI (ITA)
a 2’02"
68 FACCI (ITA)
92 A.MASCIARELLI (ITA)
a 4’48"
116 DA DALTO (ITA)
140 H.GONZALEZ (SPA)
164 ZABRISKIE (USA)
23 BONNAFOND (FRA)
a 1’21"
46 BAK (DAN)
69 BELLOTTI (ITA)
93 DONATI (ITA)
117 BARRY (CAN)
141 DAVIS (AUS)
165 GATTO (ITA)
47 M.GARCIA (SPA)
70 CODOL (ITA)
94 LONGO BORGHINI (ITA)
118 RUBIERA (SPA)
142 CHIARINI (ITA)
166 KLOSTERGAARD (DAN)
119 BARLA (ITA)
143 PIETROPOLLI (ITA)
167 DEAN (N.ZEL)
24 F.MASCIARELLI (ITA)
2 BERTOGLIATI (SVI) a 12", abb.12"
25 CUNEGO (ITA)
a 1’29"
48 PINOTTI (ITA)
71 D.FERNANDEZ (SPA)
95 PAUWELS (BEL)
3 GAVAZZI (ITA)
a 18", abb.8"
26 KESSIAKOFF (SVE)
a 1’30"
49 MARZANO (ITA)
72 PERGET (FRA)
96 LASTRAS (SPA)
120 AUGUSTYN (S.AF)
144 MARTINEZ (SPA)
168 PATE (USA)
4 PETROV (RUS)
a 24"
27 TIRALONGO (ITA)
50 MAYOZ (SPA)
73 EFIMKIN (RUS)
97 LOPEZ (SPA)
121 CESAR (SPA)
145 ERMETI (ITA)
169 LUND (DAN)
5 DEIGNAN (IRL)
a 27", abb.2"
28 HUZARSKI (POL)
51 GRABOVSKYY (UCR)
74 KING (USA)
98 CHARTEAU (FRA)
122 MALACARNE (ITA)
146 BELGY (FRA)
170 TSCHOPP (SVI)
6 FROOME (KEN)
a 36"
29 SIUTSOU (BIE)
52 CATALDO (ITA)
75 KONOVALOVAS (LIT)
99 ARDILA CANO (COL)
123 ANDRIOTTO (ITA)
147 WEGELIUS (GB)
171 IGNATIEV (RUS)
a 17’45"
76 MORI (ITA)
100 HULSMANS (BEL)
148 PETACCHI (ITA)
172 SOKOLOV (RUS)
a 18’06"
7 KIRYIENKA (BIE)
E’ scattato al km 12 ed è stato ripreso al 152. Giovanni Visconti (Isd-Neri) ha pagato la fuga di 140 km arrivando 112˚. Ha accumulato negli ultimi 20 km un ritardo di 7’24" da Gerrans. Sei i ritirati, tra cui Pozzato e Cavendish.
21 VALJAVEC (SLO)
a 41", abb.6"
30 VORGANOV (RUS)
abb.4"
8 REDA (ITA)
a 1’01"
31 SERPA (COL)
9 GRIVKO (UCR)
a 1’04"
32 SEELDRAYERS (BEL)
53 OCHOA (VEN) 54 SONNERY (FRA)
a 1’37"
a 2’39"
55 VAN GOOLEN (BEL)
33 LÖVKVIST (SVE)
56 DANIELSON (USA)
11 DI LUCA (ITA)
34 VOECKLER (FRA)
57 NAVARRO (SPA)
a 2’51"
12 GARZELLI (ITA)
35 BERTAGNOLLI (ITA)
58 GUSTOV (UCR)
a 2’57"
13 MENCHOV (RUS)
36 SIMONI (ITA)
59 SOLER (COL)
14 SASTRE (SPA)
37 JA.RODRIGUEZ (VEN)
60 JEANNESSON (FRA)
a 3’02"
15 BRUSEGHIN (ITA)
38 MILLAR (GB)
61 CAMANO (SPA)
a 3’09"
16 BASSO (ITA)
a 1’07"
a 1’43"
a 2’44"
a 5’32"
124 CACCIA (ITA)
a 3’30"
101 ENGELS (OLA)
a 5’49"
125 VANOTTI (ITA)
a 12’04"
149 T.FOTHEN (GER)
173 STANNARD (GB)
78 GASPAROTTO (ITA)
a 3’58"
102 QUINZIATO (ITA)
a 6’03"
126 TJALLINGII (OLA)
a 12’24"
150 FÖRSTER (GER)
174 GENE (FRA)
103 TEN DAM (OLA)
a 6’33"
127 HINAULT (FRA)
151 MONTAGUTI (ITA)
175 SCARSELLI (ITA)
152 M.FOTHEN (GER)
176 VIGANÒ (ITA)
153 WIGGINS (GB)
177 SERRANO (SPA)
80 ESKOV (RUS)
104 CHEULA (ITA)
a 6’38"
128 KAISEN (BEL)
81 CARDENAS (COL)
a 4’01"
105 SPEZIALETTI (ITA)
a 7’05"
129 HUNTER (S.AF)
82 BERTOLINI (ITA)
a 4’18"
106 MARZOLI (ITA)
a 7’07"
130 MÜLLER (GER)
154 SWIFT (GB)
178 VAN EMDEN (OLA)
83 MCCARTNEY (USA)
a 4’24"
107 HUNT (GB)
131 SENAC (FRA)
155 DE GROOT (OLA)
179 HADDOU (FRA)
84 MORABITO (SVI)
108 LLOYD (GB)
132 GOSS (AUS)
156 HAEDO (ARG)
180 CAPECCHI (ITA)
85 MIHOLJEVIC (CRO)
109 GOLCER (SLO)
133 LE FLOCH (FRA)
157 STAMSNIJDER (OLA)
rit. VANENDERT (BEL)
39 ROHREGGER (AUT)
a 1’46"
62 DION (FRA)
86 DE BONIS (ITA)
110 BOSISIO (ITA)
134 SCHRÖDER (GER)
158 LJUNGBLAD (SVE)
n.p. CHAINEL (FRA)
40 MAZZANTI (ITA)
a 1’48"
63 BRANDT (BEL)
87 CARLSTRÖM (FIN)
111 KOZONTCHUK (RUS)
a 7’21"
135 KLIMOV (RUS)
159 DOCKX (BEL)
n.p. MEYER (AUS)
18 SCARPONI (ITA)
41 DE GREEF (BEL)
88 STANGELJ (SLO)
112 VISCONTI (ITA)
a 7’24"
136 PALUMBO (ITA)
160 JACOBS (BEL)
n.p. CAVENDISH (GB)
65 SPRICK (FRA)
89 POSSONI (ITA)
113 KRIVTSOV (UCR)
a 9’43"
137 SEROV (RUS)
161 BONO (ITA)
n.p. RENSHAW (AUS)
66 ZEITS (KAZ)
90 DEVENYNS (BEL)
114 ISAICHEV (RUS)
138 A.GOMEZ (SPA)
162 BOASSON HAGEN (NOR)
n.p. POZZATO (ITA)
19 ARROYO (SPA)
a 1’10"
20 ROGERS (AUS)
42 BRAJKOVIC (SLO)
64 RABUNAL (SPA) a 1’53"
43 POPOVYCH (UCR)
a 3’19"
a 11’09"
ACQUA&SAPONE-MOKAMBO D.S.: Gini 1 GARZELLI Ita 2 ANDRIOTTO Ita 3 CODOL Ita 4 DONATI Ita 5 FAILLI Ita 6 MARZOLI Ita 7 MASCIARELLI A. Ita 8 MASCIARELLI F. Ita 9 PALUMBO Ita
Armstrong e Cunego perdono altro terreno dalla maglia rosa. Sul San Luca, Lance cede 54" (scivolando dal 12˚ al 14˚ posto in classifica), Damiano 25". TEMPO
Denis MENCHOV (RUS) Rabobank, 2.411,1 km in 58.33’53" media 41,169 km/h
POS. CORRIDORE
TEMPO
POS. CORRIDORE
TEMPO
59 SONNERY (FRA)
a 48’40"
120 SWIFT (GB)
a 1.46’38"
60 MAYOZ (SPA)
a 49’08"
121 DAVIS (AUS)
a 1.48’11"
61 BERTOGLIATI (SVI)
a 49’38"
122 LLOYD (GB)
a 1.50’26"
2 DI LUCA (ITA)
a 34"
62 GOLCER (SLO)
a 50’52"
123 SERRANO (SPA)
a 1.50’41"
3 LEIPHEIMER (USA)
a 43"
63 KIRYIENKA (BIE)
a 52’10"
124 MORABITO (SVI)
a 1.51’08"
a 2’
64 M.GARCIA (SPA)
a 52’14"
125 CAPECCHI (ITA)
a 1.51’49"
a 55’24"
126 BONO (ITA)
4 PELLIZOTTI (ITA) 5 SASTRE (SPA)
a 2’52"
65 VISCONTI (ITA)
6 BASSO (ITA)
a 3’03"
66 PAUWELS (BEL)
7 ROGERS (AUS)
a 3’05"
67 BELLOTTI (ITA)
8 SIMONI (ITA)
a 5’17"
9 BRUSEGHIN (ITA)
a 5’26"
10 ARROYO (SPA)
a 6’01"
70 GASPAROTTO (ITA) a 1.00’43"
131 FACCI (ITA)
a 1.59’24"
11 LÖVKVIST (SVE)
a 6’26"
71 MIHOLJEVIC (CRO)
132 GOSS (AUS)
a 1.59’49"
12 VALJAVEC (SLO)
a 6’54"
72 BOASSON HAGEN (NOR) a 1.02’20"
133 RABUNAL (SPA)
a 2.00’14"
13 GARZELLI (ITA)
a 7’15"
73 DE BONIS (ITA)
a 1.02’34"
134 DONATI (ITA)
a 2.01’25"
a 7’28"
74 GAVAZZI (ITA)
a 1.04’09"
135 KRIVTSOV (UCR)
a 2.02’55"
75 BONNAFOND (FRA)
a 1.06’15"
136 STAMSNIJDER (OLA) a 2.04’09"
a 1.09’05"
137 T.FOTHEN (GER)
14 ARMSTRONG (USA) 15 POPOVYCH (UCR)
a 8’
a 1.52’
127 CHARTEAU (FRA)
a 1.52’23"
a 58’13"
128 JACOBS (BEL)
a 1.53’08"
68 BRANDT (BEL)
a 58’19"
129 DA DALTO (ITA)
a 1.54’42"
69 JEANNESSON (FRA)
a 59’56"
130 MALACARNE (ITA) a 1.55’05"
a 57’
a 1.01’37"
16 SCARPONI (ITA)
a 8’08"
76 AUGUSTYN (S.AF)
17 CUNEGO (ITA)
a 8’43"
77 KOZONTCHUK (RUS) a 1.10’38"
138 ERMETI (ITA)
a 2.06’10"
18 KESSIAKOFF (SVE)
a 9’01"
78 PIETROPOLLI (ITA)
a 1.11’08"
139 CACCIA (ITA)
a 2.08’49"
19 SIUTSOU (BIE)
a 9’24"
79 AGNOLI (ITA)
a 1.11’40"
140 MONTAGUTI (ITA)
a 2.08’58"
20 SERPA (COL)
a 9’52"
80 CARLSTRÖM (FIN)
a 1.14’37"
141 BARLA (ITA)
a 2.11’59"
21 SEELDRAYERS (BEL)
a 11’08"
81 SPRICK (FRA)
a 1.14’50"
142 BARRY (CAN)
a 2.12’28"
143 REDA (ITA)
a 2.13’21" a 2.13’39"
22 F.MASCIARELLI (ITA) a 11’46" 23 CIONI (ITA)
a 11’50"
24 JA.RODRIGUEZ (VEN)
a 11’54"
25 BRAJKOVIC (SLO)
a 12’58"
26 FROOME (KEN)
a 13’37"
27 TEN DAM (OLA)
a 13’52"
28 BOSISIO (ITA)
a 14’03"
29 SOLER (COL)
a 14’32"
30 ROHREGGER (AUT)
a 15’01"
31 DE GREEF (BEL)
a 15’51"
32 BAK (DAN)
a 19’11"
33 NAVARRO (SPA)
a 21’23"
34 OCHOA (VEN)
a 22’59"
35 GUSTOV (UCR)
a 23’31"
36 BERTAGNOLLI (ITA)
a 23’32"
37 VORGANOV (RUS)
a 23’53"
38 GRIVKO (UCR)
a 23’58"
39 PETROV (RUS)
a 26’26"
40 ZEITS (KAZ)
a 30’04"
82 VOECKLER (FRA)
a 1.15’
a 2.04’47"
83 ESKOV (RUS)
a 1.15’34"
144 FARRAR (USA)
84 WEGELIUS (GB)
a 1.16’33"
145 D.FERNANDEZ (SPA) a 2.14’03"
85 DANIELSON (USA)
a 1.17’59"
146 HUNTER (S.AF)
86 MORI (ITA)
a 1.18’48"
147 CESAR (SPA)
a 2.15’51"
87 MCCARTNEY (USA)
a 1.19’35"
148 DEAN (N.ZEL)
a 2.16’22"
88 SPEZIALETTI (ITA)
a 1.20’14"
149 GATTO (ITA)
a 2.16’33"
89 POSSONI (ITA)
a 1.20’15"
150 MARTINEZ (SPA)
a 2.16’36"
90 DEVENYNS (BEL)
a 1.20’20"
151 HINAULT (FRA)
a 2.18’39"
91 M.FOTHEN (GER)
a 1.22’16"
152 KLOSTERGAARD (DAN) a 2.18’44"
92 STANGELJ (SLO)
a 1.23’54"
153 PATE (USA)
93 CHEULA (ITA)
a 1.24’12"
154 HAEDO (ARG)
a 2.20’03"
94 LOPEZ (SPA)
a 1.24’32"
155 LUND (DAN)
a 2.21’33"
95 PERGET (FRA)
a 1.28’04"
156 CHIARINI (ITA)
a 2.21’37"
96 A.GOMEZ (SPA)
a 1.28’14"
157 KLIMOV (RUS)
a 2.21’56"
97 FAILLI (ITA)
a 1.29’15"
158 DE GROOT (OLA)
a 2.22’06"
98 GILBERT (BEL)
a 1.30’17"
159 HUNT (GB)
a 2.22’34"
99 MILLAR (GB)
a 1.31’45"
160 SCHRÖDER (GER)
a 2.22’37"
100 HULSMANS (BEL)
a 2.15’34"
a 2.20’
a 1.32’58"
161 LE FLOCH (FRA)
a 2.22’42"
101 VAN GOOLEN (BEL) a 1.33’01"
162 FÖRSTER (GER)
a 2.22’55"
102 TSCHOPP (SVI)
a 1.33’43"
163 STANNARD (GB)
a 2.23’21"
103 HUZARSKI (POL)
a 1.34’01"
41 GERRANS (AUS)
a 31’35"
42 SZMYD (POL)
a 32’36"
164 VIGANÒ (ITA)
a 2.23’24"
43 MAZZANTI (ITA)
a 34’45"
104 KONOVALOVAS (LIT) a 1.34’54"
165 SCARSELLI (ITA)
a 2.23’49"
44 WIGGINS (GB)
a 35’13"
105 TJALLINGII (OLA)
a 1.36’14"
166 ANDRIOTTO (ITA)
a 2.24’26"
45 CARDENAS (COL)
a 35’16"
106 QUINZIATO (ITA)
a 1.37’24"
167 KAISEN (BEL)
a 2.26’12"
46 PINOTTI (ITA)
a 35’34"
107 BERTOLINI (ITA)
168 PALUMBO (ITA)
a 2.26’20"
47 CAMANO (SPA)
a 38’16"
108 LONGO BORGHINI (ITA) a 1.40’21"
169 GENE (FRA)
a 2.26’23"
48 ARDILA CANO (COL)
a 39’35"
109 SEROV (RUS)
a 1.40’23"
170 ZABRISKIE (USA)
a 2.26’33"
49 TIRALONGO (ITA)
a 40’04"
110 KING (USA)
a 1.41’58"
171 SENAC (FRA)
a 2.28’10"
50 RUBIERA (SPA)
a 42’19"
111 VANOTTI (ITA)
a 1.42’08"
172 ISAICHEV (RUS)
a 2.30’41"
51 GRABOVSKYY (UCR) a 43’53"
112 MARZOLI (ITA)
a 1.42’47"
173 VAN EMDEN (OLA) a 2.32’09"
52 LASTRAS (SPA)
a 44’59"
113 PETACCHI (ITA)
a 1.43’04"
174 HADDOU (FRA)
a 2.32’50"
53 VOIGT (GER)
a 45’09"
114 BRUTT (RUS)
a 1.43’53"
175 BELGY (FRA)
a 2.33’08"
54 CODOL (ITA)
a 45’24"
115 H.GONZALEZ (SPA) a 1.44’04"
176 MÜLLER (GER)
a 2.34’54"
55 DEIGNAN (IRL)
a 46’12"
116 DION (FRA)
a 1.44’15"
177 IGNATIEV (RUS)
a 2.36’12"
56 MARZANO (ITA)
a 47’05"
117 ENGELS (OLA)
a 1.44’26"
178 DOCKX (BEL)
a 2.37’12"
57 EFIMKIN (RUS)
a 47’52"
118 A.MASCIARELLI (ITA) a 1.46’01"
179 A.FERNANDEZ (SPA) a 2.40’35"
58 CATALDO (ITA)
a 48’35"
119 LJUNGBLAD (SVE)
180 SOKOLOV (RUS)
A PUNTI
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Simon GERRANS (Aus, Cervelo) 25 punti; 2. Bertogliati (Svi) 21; 3. Gavazzi 18; 4. Kiryienka (Bie) 17; 5. Deignan (Irl) 16; 6. Petrov (Rus) 14; 7. Froome (Ken) e Grivko (Ucr) 10; 9. Reda 8; 10. Pellizotti e Vorganov (Rus) 6; 12. Di Luca 5. CLASSIFICA GENERALE: 1. Danilo DI LUCA (Lpr-Farnese) 112 punti; 2. Petacchi 96; 3. Menchov (Rus) 79; 4. Boasson Hagen (Nor) 78; 5. Farrar (Usa) 73; 6. Garzelli e Pellizotti 69; 8. Davis (Aus) 68; 9. Leipheimer (Usa) 50; 10. Viganò 47; 11. Gavazzi 46; 12. Rogers (Aus) 45; 13. Hunter (S. Af) 37; 14. Basso 36.
a 19’32"
a 25’44"
IN GARA 180 CORRIDORI DI 22 SQUADRE
Armstrong perde 54", Cunego 25"
1
a 16’52"
17 LEIPHEIMER (USA)
CLASSIFICA GENERALE
POS. CORRIDORE
a 11’38"
77 SZMYD (POL)
79 FAILLI (ITA)
10 PELLIZOTTI (ITA)
a 5’14"
a 1.46’36"
a 2.50’14"
MONTAGNA
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Simon GERRANS (Aus, Cervelo) e Andriy GRIVKO (Ucr, Isd-Neri) 15 punti; 3. Bertogliati (Svi) 12; 4. Visconti 9; 5. Gavazzi 6; 6. Petrov (Rus) 5; 7. Deignan (Irl) e Froome (Ken) 3; 9. Bonnafond (Fra) 2. CLASSIFICA GENERALE: 1. Stefano GARZELLI (Acqua&Sapone-Mokambo) 49 punti; 2. Grivko (Ucr) 31; 3. Di Luca 27; 4. Menchov (Rus) 23; 5. Visconti 19; 6. Gerrans (Aus) 15; 7. Scarponi, Pellizotti e Soler (Col) 13; 10. Bertogliati (Svi) 12; 11. Ochoa (Ven) 11; 12. H.Gonzalez (Spa) 10; 13. Leipheimer (Usa) e Kiryienka (Bie) 8.
LA 15a TAPPA DA FORLÌ A FAENZA
Il Casale e il Trebbio negli ultimi 40 km
La 15a tappa è la Forlì-Faenza, 161 km. Ritrovo in Piazza Saffi alle 11.35. Partenza da Viale Appennino alle 13.05. Arrivo attorno alle 17. Tappa con 4 Gpm. Il più duro è sul Monte Trebbio a 26 km dal traguardo: picchi al 16%. METEO Sereno lungo tutto il percorso. CAROVANA Partenza da Forlì alle 12.05. Soste a Castrocaro Terme (12.20), a Marradi (13.49), a Brisighella (15.07) e a Faenza (16.19). IN TV Su Rai 3 alle 12.55 c’è «Si Gira». Alle 15.05 la diretta della tappa. Diretta anche su Eurosport (alle 16), su Rai Sport Più e su GazzettaTv. ASCOLTI La 13a tappa, venerdì, è stata seguita su Rai 3 da 1.720.000 spettatori (+238.000 rispetto al Giro 2008).
FAST TEAM
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. CERVELO 12.51’55"; 2. Diquigiovanni-Androni a 1’18"; 3. Lampre-Ngc a 1’20"; 4. Columbia-High Road a 2’46"; 5. Isd-Neri a 3’05". CLASSIFICA GENERALE: 1. ASTANA 175.06’40"; 2. Diquigiovanni-Androni a 4’44"; 3. Columbia-High Road a 7’19".
AG2R LA MONDIALE D.S: Kasputis 11 VALJAVEC 12 EFIMKIN 13 HINAULT 14 KRIVTSOV 15 LOUBET 16 DION 17 SENAC 18 SONNERY 19 BONNAFOND
Slo Rus Fra Ucr Fra Fra Fra Fra Fra
ASTANA D.S.: Gallopin 21 ARMSTRONG 22 BRAJKOVIC 23 HORNER 24 LEIPHEIMER 25 MORABITO 26 NAVARRO 27 POPOVYCH 28 RUBIERA 29 ZEITS
Usa Slo Usa Usa Svi Spa Ucr Spa Kaz
BARLOWORLD D.S.: Volpi 31 SOLER 32 AUGUSTYN 33 BELLOTTI 34 CACCIA 35 CARDENAS 36 CHEULA 37 FROOME 38 HUNTER 39 LONGO BORGHINI
Col S.Af Ita Ita Col Ita Ken S.Af Ita
BOUYGUES TELECOM D.S.: Guiberteau 41 BELGY 42 CHAINEL 43 GENE 44 HADDOU 45 LE FLOCH 46 SOKOLOV 47 SPRICK 48 TSCHOPP 49 VOECKLER
Fra Fra Fra Fra Fra Rus Fra Svi Fra
CAISSE D’EPARGNE D.S.: Stephens 51 ARROYO DURAN 52 JEANNESSON 53 KIRYIENKA 54 LASTRAS 55 LOPEZ 56 PEREZ F. 57 PERGET 58 RODRIGUEZ JO. 59 CHARTEAU
Spa Fra Bie Spa Spa Spa Fra Spa Fra
CERVELO D.S.: Van Poppel 61 SASTRE 62 DEIGNAN 63 GERRANS 64 GUSTOV 65 HUNT 66 KING 67 KONOVALOVAS 68 LLOYD 69 PAUWELS
Spa Irl Aus Ucr GB Usa Lit GB Bel
FUJI-SERVETTO D.S.: Zanini 71 CAMANO 72 CAPECCHI 73 VIGANÒ 74 GOMEZ A. 75 DEL NERO 76 GONZALEZ H.
Spa Ita Ita Spa Spa Spa
77 78 79
FERNANDEZ A. KESSIAKOFF SERRANO
GARMIN-SLIPSTREAM D.S.: White 81 DANIELSON 82 DEAN 83 FARRAR 84 MEYER 85 MILLAR 86 PATE 87 VANDE VELDE 88 WIGGINS 89 ZABRISKIE
Spa Sve Spa
Usa N.Zel Usa Aus GB Usa Usa GB Usa
ISD-NERI D.S.: Scinto 91 VISCONTI 92 GATTO 93 CIONI 94 STANNARD 95 GRIVKO 96 GRABOVSKYY 97 HUZARSKI 98 SCARSELLI 99 PIDGORNYY
Ita Ita Ita GB Ucr Ucr Pol Ita Ucr
LAMPRE-NGC D.S.: Copeland 101 CUNEGO 102 BONO 103 BRUSEGHIN 104 DA DALTO 105 GASPAROTTO 106 GAVAZZI 107 MARZANO 108 MORI 109 TIRALONGO
Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita
LIQUIGAS-DOIMO D.S.: Zanatta 111 BASSO 112 AGNOLI 113 CARLSTRÖM 114 MIHOLJEVIC 115 PELLIZOTTI 116 QUINZIATO 117 STANGELJ 118 SZMYD 119 VANOTTI
Ita Ita Fin Cro Ita Ita Slo Pol Ita
LPR-FARNESE D.S.: Bordonali 121 DI LUCA 122 BOSISIO 123 CHIARINI 124 ERMETI 125 GOLCER 126 MONTAGUTI 127 PETACCHI 128 PIETROPOLLI 129 SPEZIALETTI
Ita Ita Ita Ita Slo Ita Ita Ita Ita
QUICK STEP D.S.: Bramati 131 DAVIS 132 CATALDO 133 DEVENYNS 134 ENGELS 135 FACCI 136 REDA 137 HULSMANS 138 SEELDRAYERS 139 MALACARNE
Aus Ita Bel Ola Ita Ita Bel Bel Ita
RABOBANK D.S.: Van Houwelingen 141 MENCHOV 142 ARDILA CANO 143 TEN DAM 144 VAN EMDEN 145 DE GROOT 146 HORRILLO 147 KOZONTCHUK 148 STAMSNIJDER 149 TJALLINGII
Rus Col Ola Ola Ola Spa Rus Ola Ola
DIQUIGIOVANNI-ANDRONI D.S.: Savio 151 SIMONI Ita 152 BERTAGNOLLI Ita 153 SCARPONI Ita
GIOVANI
CLASSIFICA GENERALE: 1. Thomas LÖVKVIST (Sve, Columbia High-Road) 58.40’19"; 2. Seeldrayers (Bel) a 4’42" ; 3. F. Masciarelli a 5’20"; 4. Ja.Rodriguez (Ven) a 5’28"; 5. Froome (Ken) a 7’11"; 6. De Greef (Bel) a 9’25"; 7. Zeits (Kaz) a 23’38"; 8. Grabovskyy (Ucr) a 37’27"; 9. Cataldo a 42’09"; 10. Sonnery (Fra) a 42’14"; 11. M. Garcia (Spa) a 45’48"; 12. Jeannesson (Fra) a 53’30"; 3. Boasson Hagen (Nor) a 55’54"; 14. Gavazzi a 57’43"; 15. Bonnafond (Fra) a 59’49"; 16. Augustyn (S.Af) a 1.02’39"; 17. Kozontchuk (Rus) a 1.04’12"; 18. Agnoli a 1.05’14"; 19. Possoni a 1.13’49"; 20. Perget (Fra) a 1.21’38"; 21. Konovalovas (Lit) a 1.28’28".
154 155 156 157 158 159
BERTOLINI SERPA BERTOGLIATI DE BONIS OCHOA RODRIGUEZ JA.
Ita Col Svi Ita Ven Ven
SILENCE-LOTTO D.S.: Damiani 161 BRANDT 162 DE GREEF 163 DOCKX 164 GILBERT 165 JACOBS 166 LJUNGBLAD 167 KAISEN 168 VANENDERT 169 WEGELIUS
Bel Bel Bel Bel Bel Sve Bel Bel GB
COLUMBIA-HIGH ROAD D.S.: Piva 171 BARRY 172 BOASSON HAGEN 173 CAVENDISH 174 LÖVKVIST 175 PINOTTI 176 POSSONI 177 RENSHAW 178 ROGERS 179 SIUTSOU
Can Nor GB Sve Ita Ita Aus Aus Bie
KATUSHA D.S.: Parsani 181 POZZATO 182 BRUTT 183 ESKOV 184 IGNATIEV 185 KLIMOV 186 MAZZANTI 187 PETROV 188 SEROV 189 SWIFT
Ita Rus Rus Rus Rus Ita Rus Rus GB
MILRAM D.S.: Algeri 191 BARLA 192 FÖRSTER 193 FOTHEN M. 194 FOTHEN T. 195 MÜLLER 196 ROHREGGER 197 RUSS 198 SCHOLZ 199 SCHRÖDER
Ita Ger Ger Ger Ger Aut Ger Ger Ger
SAXO BANK D.S.: Schmidt 201 CANCELLARA 202 VOIGT 203 LUND 204 MCCARTNEY 205 HAEDO 206 VAN GOOLEN 207 BAK 208 GOSS 209 KLOSTERGAARD
Svi Ger Dan Usa Arg Bel Dan Aus Dan
XACOBEO GALICIA D.S.: Pino Counago 211 MARTINEZ 212 CESAR 213 GARCIA DA PENA 214 ISAICHEV 215 RABUNAL 216 FERNANDEZ D. 217 MAYOZ 218 GARCIA M. 219 VORGANOV
Spa Spa Spa Rus Spa Spa Spa Spa Rus
Gli abbuoni della tappa Al vincitore 20", al 2˚ e al 3˚ 12" e 8". Bonus anche ai primi 3 sul traguardo volante: 6", 4" e 2".
SQUADRE A PUNTI
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. CERVELO 43 punti; 2. Lampre-Ngc 24; 3. Diquigiovanni-Androni 22; 4. Katusha 17; 5. Caisse d’Epargne e Liquigas-Doimo 16; 7. Barloworld e Quick Step 13; 9. Isd-Neri 12; 10. Lpr-Farnese 10. CLASSIFICA GENERALE: 1. COLUMBIA-HIGH ROAD 289 punti; 2. Lpr-Farnese 221; 3. Lampre-Ngc 185; 4. Diquigiovanni-Androni 162; 5. Liquigas-Doimo 157; 6. Astana 155; 7. Katusha 144; 8. Quick Step 132; 9. Acqua&Sapone-Mokambo 110; 10. Barloworld 108; 11. Rabobank 102; 12. Cervelo 99; 13. Garmin 92; 14. Isd-Neri 89.
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GIRO D’ITALIA LE PAGELLE
Simoni, il tempo passa
INAUGURATA IERI A MONTICHIARI
Gibo cede altri 39": è l’ora del tramonto? Pozzato lascia senza successi di CLAUDIO GREGORI
Una stoccata magnifica P8 Simon Gerrans Magnifica esecuzione sulla salita del San Luca. Risolve la corsa, dopo 160 chilometri di fuga, con la stoccata dell’espada. Ha bissato la vittoria di Prato Nevoso al Tour dell’anno scorso. Curiosamente, anche in quella tappa era andato in fuga dopo 12 chilometri di corsa... Adesso l’australiano può aiutare il capitano Sastre nella conquista del Giro. ANSA
Alcuni azzurri hanno inaugurato la pista ARISTON 2
Rubens Bertogliati
Denis Menchov
Alessandro Petacchi
7
7
Corre con audacia e valore. Da sei anni insegue quella fata imprendibile che è la vittoria e, questa volta, giunge a sfiorarla con la punta delle dita. Forse attacca troppo presto, così viene trafitto da Gerrans. NAVA
Difende con sicurezza la maglia rosa. Non si lascia sorprendere dagli scatti di Di Luca e Pellizotti. Abile sul piano tattico, reattivo. Appare pronto alla battaglia campale. E ha anche la crono di Roma dalla sua. BETTINI
7
Danilo Di Luca
Gilberto Simoni
Filippo Pozzato
5
4
4
Perde una buona occasione e logora la squadra in un lavoro che non paga. Per la prima volta non signoreggia la corsa, che ora si allunga davanti alla sua ruota come labirinto. ANSA
Ha perso 39" dai big: un nuovo scricchiolio, come un vecchio mobile roso dai tarli. Sta arrivando l’ora del tramonto per Gibo? Domani Monte Petrano ci darà una risposta inappellabile. BETTINI
Un fantasma. Lo si aspetta sempre, ma, dopo 10 anni di professionismo, non è ancora riuscito a vincere una volta al Giro. Troppo incline alla resa: stavolta ha la bua al ginocchio. BETTINI
Mentre Cavendish abbandona la corsa, lui resta e combatte da fante al fianco dei suoi compagni. In un ciclismo dove troppo spesso il calcolo viene spacciato per intelligenza, offre un buon esempio di fair-play e di fedeltà. NEWPRESS
Finalmente! Anche l’Italia ha una pista coperta MONTICHIARI (Brescia) — Il ciclismo italiano ha finalmente un velodromo coperto. Quello inaugurato ieri a Montichiari è un vero gioiello, nato dalle mani degli architetti Papa e Vollaro. «E’ l’unico impianto coperto che abbiamo – ha detto il presidente della Federciclo, Renato Di Rocco – e averlo costruito in due anni è un successo. Avrà un ruolo fondamentale per la preparazione di tutte le squadre nazionali. Ed entro fine anno dovrebbero iniziare i lavori anche per le strutture di Treviso e San Francesco al Campo». Costato 12 milioni, il velodromo ha una pista in legno di 250 metri e una copertura di ben 6500 tubi d’acciaio, per un colpo d’occhio davvero suggestivo. In grado di accogliere sulle tribune 1400 spettatori, già nel 2010 ospiterà i Mondiali Juniores. Al battesimo dell’impianto c’erano gli azzurri Chiappa, Masotti, Ciccone, Paoli, Frisoni, Azzimi e l’iridata della corsa a punti Giorgia Bronzini, che ha donato la maglia arcobaleno al sindaco di Montichiari, Gianantonio Rosa. Il 9 e 10 giugno via all’attività, col raduno delle azzurre juniores. Certo è il coinvolgimento di Roberto Chiappa, che entrerà nello staff tecnico azzurro insieme ai c.t. Salvoldi e Collinelli. Federico Bassani
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GIRO D’ITALIA L’INIZIATIVA
Forza Abruzzo I campioni portano il Giro anche a Onna Martedì, giorno di riposo, mini-tappa nelle zone del terremoto con le star di ieri e i protagonisti della corsa
Così si presentava la frazione di Onna dopo il terremoto del 6 aprile ARCIERI
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI BOLOGNA dIl terremoto che il 6
aprile ha sconvolto l’Abruzzo ha scosso anche il gruppo. E il Giro d’Italia è diventato fabbrica di idee, testimone di amicizia, raccolta di fondi. Idee Si è cominciato con il braccialetto rosa: «Abruzziamo», 1 euro. Un furgone li vende nei villaggi di partenza e arrivo. Si è continuato con le maglie della Lpr-Farnese con la scritta laterale tricolore «ForzAbruzzo», le uniche personalizzate con numero e cognome di ogni atleta stampati, che alla fine del Giro saranno messe all’asta: il ricavato sarà devoluto ai terremotati. Poi è stato lo stesso Giro ad appoggiare l’iniziativa: e l’incoraggiamento «ForzAbruzzo», grazie alla sensibilità della Ferrero, compare anche sulla maglia rosa. Campagna L’Associazione volontari protezione civile della provincia di Lucca, che da un mese mezzo opera a L’Aquila e dintorni, ha lanciato la campagna «Un mattone per l’Abruzzo», per ricostruire una scuola elementare. A Lido di Camaiore cinque volontari hanno approfittato del passaggio del Giro per consegnare a Danilo Di Luca e Alessandro Spezialetti, abruzzesi, un mattoncino-simbolo della ricostruzione. Martedì, giorno di riposo che la carovana rosa trascorrerà in Abruzzo, il team Acqua & Sapone-Caffè Mokambo, in collaborazione con Rcs Sport, ha organizzato una mini-tappa a L’Aquila. Ri-
trovo all’Agriristoro di San Gregorio alle 10.30, partenza alle 11, poi si passerà per Onna, Bazzano, Paganica, Tempera e L’Aquila, tutte colpite dal terremoto. A L’Aquila si attraverseranno viale Panella, viale della Croce rossa, via Beato Cesidio, via Paolucci, via Antica Arischia, Statale 17 ovest, via Falcone, via Borsellino, via Fermi e si concluderà in via Antica Arischia Sfrizzoli. Parteciperanno anche il c.t. azzurro Franco Ballerini, Paolo Bettini, Mario Cipollini, Maurizio Fondriest, Palmiro Masciarelli, Francesco Moser, Gianni Motta e Andrea Tafi. Più almeno un corridore per ciascuna delle 22 squadre del Giro, con Di Luca in prima fila. Calcio Sempre martedì alle 18, a Chieti, nello stadio Angelini, incontro di calcio fra ex campioni e i giornalisti. Ingresso a offerta libera, a favore dei terremotati.
«UN AIUTO SUBITO»
La raccolta Rcs a 3.270.335 euro La raccolta fondi «Un aiuto subito», lanciata da Rcs per le vittime del terremoto, è arrivata a 3.270.335 euro. Versamenti con bonifico bancario: Intesa-San Paolo, ABI 3069, CAB 05061, c/c n.1000/144, intestato a: «Un aiuto subito Terremoto dell’Abruzzo». Versamenti anche con carta di credito e CartaSì. Info su www.gazzetta.it.
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IL SINDACO DELL’AQUILA
I NUMERI
48
giorni fa il sisma La scossa principale era arrivata alle 3.32 del mattino di lunedì 6 aprile
299
vittime accertate Sono 299 le vittime del terremoto. I feriti sono 1500, gli sfollati 65.000 circa
«Ritornate anche l’anno prossimo» L’AQUILA d «Spero che l’anno
venturo il Giro possa tornare a fare tappa da noi e ripetere l’arrivo a Campo Imperatore, come nel 1999. Sarebbe un messaggio forte per la nostra gioventù e un altro passo verso la ricostruzione». Così il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, durante la cerimonia di consegna di un contributo di 20.000 dollari, stanziato dall’Aips, l’Associazione Internazionale della Stampa Sportiva, presieduta da Gianni Merlo (nella foto, a sinistra, con il sindaco Cialente). Sede dell’incontro il Comando Guida Scuola Ispettori della Guardia di Finanza, che ospiterà il G8. La somma è stata affidata a Luigi Ippoliti, presidente della PGS Oratoriana L’Aquila, scelta per la sua tradizione e per il suo impegno. Il contributo servirà a ricostruire gli impianti danneggiati dal sisma.
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GIRO D’ITALIA IL PERSONAGGIO ANSA
Pupi Avati
È NATO A BOLOGNA 70 ANNI FA
«Il mio ciclismo vive di gregari Visto che tifo? Il Giro ha futuro»
Giuseppe «Pupi» Avati, 70 anni, bolognese, è uno dei registi italiani contemporanei più conosciuti
Il successo Appassionato di musica (da ragazzo suonava con Dalla), nel 1984 ha vinto due Nastri d’argento per «Una gita scolastica». Nel 1986 ha girato «Regalo di Natale» con Diego Abatantuono
Il regista sul San Luca per un corto «Filmo gli ultimi. I primi li guardano tutti» DAL NOSTRO INVIATO
PIER BERGONZI BOLOGNAd «Dài Stefano gira. Gira tutto! Segui l’ultimo fino in cima alla curva. Fammi vedere come ondeggia, come arranca su quella bici. I primi li riprendono tutti. A me interessano gli ultimi». Pupi Avati si toglie la giacca a righe sottili bianche e azzurre e resta in Lacoste blu notte. Sopra alla barba argentata si accende un sorriso infuocato. Gli occhi vanno veloci a cercare i tre cameraman che ha posizionato prima, dopo e sopra alla «curva delle orfanelle», il luogo che ha battezzato per rendere omaggio al Giro del Centenario.
Bici e clarinetto Il regista bolognese, 70 anni, uno dei maestri del nostro Cinema, ha accettato la proposta della Gazzetta. Ha interrotto per un giorno la lavorazione di «Il figlio più piccolo» per regalarsi un’avventura al Giro e regalarci un cortometraggio che prossimamente potrete vedere su Gazzetta.it. Pupi Avati si è fatto accompagnare dal fratello Antonio, tifoso perso del Bologna e buon conoscitore di ciclismo, e da Stefano Salemme, fratello del regista Vincenzo, che ha guidato la troupe nelle riprese sul San Luca. «Sono venuto volentieri perché conosco poco il ciclismo eppure è
HA DETTO sui progetti «Un film sul ciclismo? Mi sembra difficile. Ne ho fatto uno sul calcio, ma ha incassato poco...» sulla corsa «Il passaggio dei corridori è un lampo colorato: anche al Giro contano le emozioni che porti a casa»
P Pupi Avati, 70 anni, con Francesco Moser, 57, davanti alla curva delle orfanelle, punto chiave del San Luca BETTINI
un mondo che mi interessa. Ho la vaga sensazione di saperne di calcio e sono un tifoso di Bologna e Milan. Anzi sono un tifoso di Pippo Inzaghi, per il quale ho un’ammirazione totale. Lui lo sa e mi ha mandato la maglietta celebrativa del suo gol numero 300. Mi ha detto che, come gol segnati, raggiungerà di sicuro Baggio (a 318, contro i 306 di Inzaghi, ndr)». Di ciclismo sa quasi niente. «L’ho seguito distrattamente negli anni ’50 e all’inizio degli Anni ’60 ho suonato il clarinetto, con il mio gruppo Jazz, alla Seigiorni di Madrid. Ricordo il monumentale Van Steenbergen e il guizzante Miguel Poblet. Bei tipi». Ultimo minuto Pupi urla senza scomporsi: «Hai "girato" il Magico Tempe che va su con una
y
ruota sola? Hai fatto Boasson Hagen che bacia la fidanzata?...». La gente lo riconosce, si ferma per una foto, un autografo, semplicemente una domanda: farà un film sul ciclismo? «No, difficile. Ho dedicato un solo film allo sport: "Ultimo minuto". Era un film sul calcio. Ha avuto buona critica, ma ha incassato poco... Avevo anche pronto un film sulla vita di Nuvolari. Il protagonista sarebbe stato Max Biaggi ma alla fine la Rai si tirò indietro». Ines partiva alle 4 Il Giro del Centenario è stata però una buona occasione per un assaggio che diventerà una sorta di «corto». «Mi è piaciuta l’idea di raccontare il San Luca, dove venivo da piccolo ad accompagnare mia mamma Ines. Ogni venerdì, partivamo alle 4 del
mattino da Porta Saragozza e venivamo fin quassù al Santuario. E questa curva è un luogo che porto dentro. È dedicata alle due orfanelle che aprivano la processione». Più lampo che polvere Tradizione, ricordo, nostalgia... un po’ i temi che ricorrono nella ricca filmografia di Pupi Avati. Nelle sale, in questi giorni c’è «Gli amici del bar Margherita», girato a Bologna, con Diego Abatantuono e Neri Marcorè, e nel 2010 uscirà «Il figlio più piccolo», con Christian De Sica, Luca Zingaretti e Laura Morante, girato a Bologna. Ieri il Giro d’Italia girato a Bologna, anzi sul San Luca. «Mi aspettavo un mondo più stanco e polveroso — spiega con entusiasmo Pupi Avati —. E invece mi sono accorto che qui sono tutti giovani. Il 90 per cento di quelle migliaia di tifosi che ho visto salire sono giovani e giovanissimi. Lo trovo molto incoraggiante. Nel nostro Paese i ragazzi faticano a entrare in sintonia con i valori. Faticano a capire che cosa ha qualità vera. Questa giornata al Giro, in qualche maniera, mi conforta. C’è chi capisce la bellezza dell’attesa, chi sa cogliere l’incanto di quel lampo colorato che ti passa sotto gli occhi. Ma il passaggio dei corridori è un dettaglio nell’intensità di una giornata al Giro. Contano le emozioni che ti riporti a casa. Sì, bella esperienza. Grazie!».
I film In seguito, ha vinto altri 4 Nastri d’argento, oltre ai 2 David di Donatello per «Storia di ragazzi e ragazze» (1990) e «Il cuore altrove» (2003). Tra i successi recenti: «Ma quando arrivano le ragazze?» (2005), «Il papà di Giovanna» (2008) e «Gli amici del bar Margherita» (2009)
OGGI TIRIAMO LA VOLATA A...
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Acqua e salute in Sierra Leone Si fa festa a Bumbuna, 300 km da Freetown, la capitale della Sierra Leone. La diga è quasi finita dopo 20 anni di lavori: questo bacino artificiale lungo il fiume Seli è la più importante infrastruttura del Paese, finanziata quasi per intero dalla Cooperazione Italiana e costruita da un consorzio di nostre imprese. Fornirà energia elettrica a metà degli abitanti della Sierra Leone, uscita nel 2002 da una guerra civile durata 11 anni, nota come «guerra dei diamanti» e famosa per l’impiego dei bambini soldato. Il 75% della popolazione vive con meno di due dollari al giorno, ci sono solo 75 medici e 25 specialisti che curano 5 milioni di abitanti; l'aspettativa di vita è di soli 40 anni. A Makeni, sempre con il contributo italiano, è stato costruito un centro ospedaliero in grado di effettuare interventi di micro-chirurgia ricostruttiva di amputazione degli arti e ogni tre mesi dall’Italia arriva un’équipe medica specializzata in chirurgia della mano: tra loro anche il professor Marco Lanzetta, primo medico al mondo ad aver effettuato un trapianto totale della mano.
GIRO IO TI AMO
I grandi scalatori nel dvd Gazzetta Pantani, Gaul, Bartali, Simoni: sono solo alcuni dei grandi scalatori che potete ammirare nel secondo dvd della collana Gazzetta «Giro, io ti amo», in edicola a 10,99 più il giornale. Nel video tutte le imprese più belle degli uomini che hanno sfidato e battuto le grandi montagne. Immagini spettacolari e imperdibili.