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Gesù, sguardo amico sulla condizione umana

Pasqua, occasione preziosa per tornare all’abbraccio di Dio

Cristo è risorto, veramente risorto! La morte regna sovrana e il suo potere sembra essere assoluto.

Non solo sancisce il limite invalicabile dell’esistenza umana ma dilaga in maniera inarrestabile in fatti come la pandemia, la guerra, il terremoto, il fenomeno dei profughi, la violenza, l’ingiustizia, la povertà.

Siamo mortali, ma con un desiderio di eternità, ingiusti ma con un desiderio di giustizia, infelici ma con un desiderio di felicità, egoisti ma con un desiderio di amore.

Questo dato realistico, confermato mille volte al giorno da fatti piccolissimi o da eventi che coinvolgono intere popolazioni, ci sgomenta e normalmente cerchiamo di allontanarlo dalla nostra consapevolezza.

Distrazione, dimenticanza, superficialità sembrano essere le uniche medicine. Ma la realtà, nonostante tutti i nostri sforzi non ci dà tregua.

E’ possibile guardare anche solo per un momento a questa evidenza che non siamo padroni di un solo momento e di una sola particella del nostro esistere?

E’ possibile guardare con simpatia il fatto che la vita ci è donata e che ci è stata donata con delle esigenze assolute che sembrano non essere alla nostra portata? C’è solo un uomo che si è posto con questo sguardo amico verso la nostra condizione umana: Gesù di Nazareth. Tutta la sua esistenza terrena era determinata da questo scopo: renderci partecipi di questo sguardo di amore verso la nostra vita e quella degli altri.

Non siamo sbagliati, abbiamo un desiderio infinito, perché Dio ci è Padre e il nostro limite può diventare occasione don Enzo Zannoni> per tornare al suo abbraccio; come per il figliol prodigo della parabola è venuto tra noi uomini per aiutarci ad essere umani. Per questo è venuto come uomo per condividere la nostra condizione fino alla morte.

Ed è risorto, vivo e presente per sempre, perchè questa umanità nuova, testimoniata dai suoi discepoli, potesse affascinarci e farci venire la voglia di viverla anche dentro tutte le brutte possibilità della storia.

“Non abbiate paura. Sono Io”. E anche a ciascuno di noi, come a Pietro, dice: “Seguimi”. Questo è il dono più grande della Pasqua, che dà senso e colore all’altro grande dono dell’esistenza. La bellezza del dono si sprigiona tutta nel condividerlo. Buona Pasqua!

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