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GIOCO&PSICHE
RIFLESSION I DA ORSO
GIOC O & PSICHE
LE AVVENTURE DA ROONEY LE AVVENTURE DA ROONEY
DA NON P ERDERE NEWSLETTE R
DAL MOND O PH. DANIEL TAFJORD, UNSPLASH
NEWSLETTE R
RIFLESSION I DA ORSO
CASINÒ FRANCESI
Siamo a oltre otto milioni di contagiati e vicini ai 500.000 decessi e non sappiamo ancora come si conposta: quale intelligenza segreta governa queste modifiche virologiche che minacciano la salute, se non la sopravRIFLESSION I DA ORSO LE AVVENTURE DA ROONEY LE AVVENTURE DA ROONEY Una partita estrema cluderà questo scontro, che potremmo vivenza del genere umano? vedere anche come una “partita estreUna prima considerazione, stando ai ma”, tra un essere microscopico ma terdati di fatto, è che il virus colpisce perribilmente invasivo e un’umanità che in sone anziane o comunque dotate di una ogni modo cerca di difendersi da questa minore efficienza del sistema immuniaggressione. tario. In qualche modo rappresenta il
Come sappiamo bene il coronavirus non è il primo e non sarà l’ultimo di questi “sfidanti” che ciclicamente emergono da un complesso meccanismo di CASINÒ FRANCESI CASINÒ FRANCESI “colpo di grazia” per chi è già malandato di suo. Di fatto, siamo “mortali” (brotoi per i greci) per definizione e... di qualcosa si CASINÒ FRANCESI mutazione che non trova l’umanità predeve pur morire… parata a contrastare le sue “innovazioLa morte non è un incidente, un evento ni” aggressive. “contra naturam” ma fa parte intrinse
Il meccanismo dell’adattamento creacamente della vita stessa. La legge che tivo adottato sia dalle mutazioni virali governa l’universo è che ciò che nasce che dalle difese immunitarie che il gedeve anche morire. O è forse una connere umano adotta, vuoi naturalmente danna per una colpa originaria? Come che attraverso le vaccinazioni, ci pongose non dovessimo morire se fossimo no un quesito a cui non è facile dare rinelle grazie del nostro creatore e non avessimo derogato alla sua
Riccardo Zerbetto legge di vita eterna? In natura questa legge per la quale i
È psichiatra e direttore viventi sono anche condandel Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore nati a morire viene definita “apoptosi”. Un po’ come quei scientifico di Orthos, congegni “a tempo” che hanassociazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo. no in sé il segnale dello autospegnimento… “Scegliere di morire” come
di Riccardo Zerbetto suggerisce Hegel significa quindi un GIOC O & ARTE psichiatra, direttore scientifico di Orthos “fare di necessità virtù” e “arrendersi con quello che gli antichi chiamavano “amor fati”, evocato anche da Nietsche GIOC O & ARTE come patrimonio della tradizione storica che caratterizza l’atteggiamento del saggio nell’accettare senza opporsi a ciò che il fato, identificato come un volere divino seppure duro da accettare al nostro ego, ci propone quando la tessitura delle Moire ha deciso che la “porzione di vita” a me destinata è venuta a compimento. NUOV E TENDENZ E NUOVE TENDENZ E Un grande insegnamento quello di “accettare di perdere” che come sappiamo trova i giocatori problematici spesso in difficoltà. La nota “rincorsa alle perdite” rappresenta infatti la caratteristica principale che distingue il giocatore “sociale” da quello “compulsivo” che, appunto, non sa fermarsi ed accettare che “non è il caso di insistere per rifarsi” e non accettare di aver perso. Nel nostro caso, nei confronti di una Madre Natura (che Leopardi preferiva POKE R STRATEGY POKE R STRATEGY chiamare matrigna per le leggi ineluttabili che la governano) ma che sembra utilizzare le epidemie che ciclicamente affliggono il genere umano come una sorta di “potatura” che un meccanismo auroregolativo (concetto introdotto dal neurologo tedesco Kurt Goldstein) affinchè, come avviene per i rami secchi di un oliveto, portino poi più frutto. Esiste quindi una misteriosa intelligenza immanente (definita dal fisico Davis TORNEAND O TORNEAND O TORNEAND O “universo intelligente”) a governare le sorti della natura che sembra dotata di suoi procedimenti non casuali nel suo procedere? Se già Omero nella introduzione del poema epico dell’Iliade avanzava l’ipotesi fatto che “il ventre della Terra (Gea) era gravato da troppi mortali”, cosa direbbe madre terra che ora è schiacciata da quasi otto miliardi di divoratori delle sue risorse naturali che ne inquinano le acque, non solo di fonti e di fiumi ma anche di oceani, che ne distruggono alcune specie viventi, che ne ammorbano l’aria sino a renderla irrespirabile? Una riflessione che dovrebbe portarci a rendere meno mortale” questa partita nella misura in cui apprendessimo modalità meno “estreme” e anzi di possibile convivenza tra madre Terra e figli divenuti più consapevoli dei limiti che governano la nostra condizione e che può essere fatale non voler rispettare.