Le Fatiche d'école - Viaggio intorno al mito in punta di matita

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Viaggio intorno al mito in punta di matita

CittĂ di Velletri

Rotary Club Velletri Distretto 2080 R.I.

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Con il sostegno di:

Città di Velletri

Le Fatiche d'École

Rotary Club Velletri Distretto 2080 R.I.

Accademia di Belle Arti di Roma

ABA Roma Sede di Velletri

Mario Alì

Marco Nocca

Tiziana D’Acchille

Eclario Barone

Rosa Sabina Passavanti

Sabina Bernard

Raffaella Ammendola

Massimo De Orazi

Velletri Museo Civico Archeologico Oreste Nardini

Città di Velletri

Salvatore Barba

dal 02/06/2018 al 04/08/2018

Fausto Servadio

Viaggio intorno al mito in punta di matita A cura di: Eclario Barone con Sabina Bernard, Marco Nocca

Presidente

Direttrice

Direttrice amministrativa

Direttrice di ragioneria

Pittura e Tecniche pittoriche

Elementi di grafica editoriale - Progettazione grafica Layout e tecniche della visualizzazione

Elisabetta Rossini

Addetta alle relazione esterne

Luca Masi Assessore

Convento del Carmine, Casa delle Culture e della Musica

Museo Civico Archeologico

dal 02/06/2018 al 30/09/2018

Dirigente amministrativo

orario: 09:00 - 18:30 Lunedì - Venerdì 09:15 - 12:45 Sabato

Disegno dal vero - Cromatologia

Fotografia - Elaborazione digitale dell’immagine Sindaco

orario visite: 09:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00 Martedì - Domenica

Coordinatore

Cristina Crocetta

Rotary Club Velletri Graziano Purgato Presidente

Umberto Mancuso Socio

Massimo De Orazi Giorgia De Micheli Grafica catalogo

PageService

Stampa catalogo



Le fatiche d'École

Tiziana D’Acchille

Direttrice Accademia di Belle Arti di Roma

Sono davvero lieta di accompagnare con un saluto la mostra che presenta i lavori realizzati degli studenti della nuova sede di Velletri dell’Accademia di Belle Arti di Roma, che si cimentano già dal primo anno del loro percorso formativo con una prova pubblica, le “Fatiche d’École”. I corsi di recente inaugurati a Velletri trovano così una prima occasione di visibilità esterna, e consentono ai neoiscritti di misurarsi subito con la dimensione espositiva, una bella occasione propiziata dall’incessante lavoro del Prof. Nocca e dei docenti che hanno seguito questo primo anno di lavoro: a loro va il mio sincero ringraziamento per il lavoro che hanno svolto con dedizione ed entusiasmo, consapevoli che il loro impegno è alla base dei futuri successi della sede velletrana, che tutti auspichiamo. Un ulteriore rinnovato ringraziamento va alle istituzioni cittadine che ci ospitano nei loro prestigiosi spazi, e che hanno deciso di condividere con noi la sfida di questo nuovo progetto formativo. Infine un sentito grazie al Rotary locale, che ha generosamente finanziato il catalogo che testimonia il lavoro svolto e permette a questa esperienza una prosecuzione oltre la durata necessariamente breve della mostra. Spero che dalla sinergia tra studenti, docenti e istituzioni possa continuare a scaturire quell’energia creativa e propulsiva così importante per il futuro del nostro territorio e delle nuove generazioni e che il fortunato esperimento della nuova sede di Velletri possa proseguire il suo fruttuoso cammino.

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Viaggio intorno al mito in punta di matita

Marco Nocca

Coordinatore Accademia di Belle Arti di Roma Sede Velletri

Fatiche dell’artista da giovane: Ercole, sei un mito!

Il sarcofago delle Fatiche di Ercole custodito presso il Museo Civico di Velletri rappresenta un mistero nella storia degli scavi archeologici italiani: fu ritrovato infatti in mezzo al bosco, in località Arcioni, in una fredda mattina dell’inverno del 1955, dal proprietario del fondo, che qui aveva intrapreso dei lavori. Apparve subito con tutta chiarezza l’eccezionalità del ritrovamento: si trattava di un sarcofago di elevato livello qualitativo, per complessità iconografica e qualità estetica, frutto di maestranze ellenizzanti, o microasiatiche operanti a Roma, di certo commissionato da un personaggio di primo piano della corte imperiale, forse dall’imperatore stesso. Stranissima la localizzazione: un posto isolato nella foresta alle pendici del monte Artemisio, che sovrasta con i suoi 950 metri la città laziale, senza alcuna relazione con complessi residenziali, edifici termali, nuclei abitativi antichi che ne potessero giustificare la presenza. Come un’astronave aliena, il Sarcofago di Velletri , subito così denominato dalla letteratura critica, sembrava essere atterrato dalle profondità del tempo in quel luogo arcadico, per comunicare agli abitanti della Terra il suo messaggio. Il significato del tema raffigurato sui suoi quattro lati rinviava alla figura eroica di Ercole, rappresentato nel compimento delle sue dodici fatiche, affiancato da miti che alludono alla possibilità di sopravvivenza oltre la morte, attraverso un processo di espiazione: Alcesti e Admeto, Plutone e Proserpina, il traghettamento delle anime nell’aldilà di Caronte. Raccogliendo quel messaggio gli allievi del corso di Disegno dal Vero del prof. Eclario Barone hanno iniziato nell’anno accademico 2017-2018 le loro fatiche dell’artista da giovane. Un tema connaturato all’arte, la motivazione per cui

l’uomo si impegna nel processo della creazione artistica è di certo l’idea di sopravvivere attraverso l’opera al proprio destino mortale, continuando a durare aldilà della propria morte fisica. Ecco dunque che il tema e il significato simbolico del monumento sono divenuti occasione di ispirazione per i giovani e bravi disegnatori, che attraverso i loro elaborati restituiscono un’immagine, immersa nell’oggi, di quelle allegorie. Non si poteva esprimere la ricerca di un senso del proprio fare artistico soltanto in una dimensione: al disegno si è affiancata la necessità della performance, il bisogno del racconto dei miti letterari, tratti dalle fonti classiche, che affrontano il tema della sopravvivenza oltre la morte. La mostra “Fatiche d’École” è dunque uno sforzo corale, cui partecipano gli allievi della Triennale di Pittura (proff.ri Barone e Bernard) ma anche di Grafica Editoriale, che hanno dato un contributo determinante, guidati dai proff. Massimo De Orazi e Salvatore Barba, alla realizzazione del catalogo. Credo di poter dire che, dopo la mostra dedicata a Juana Romani, visitata in gennaio da più di 4000 visitatori in trenta giorni, non si poteva concludere in modo migliore questo primo anno di attività della sede distaccata di Velletri dell’Accademia di Belle Arti di Roma: il rapporto con le eccellenze del territorio (in questo caso il piccolo ma straordinario, per qualità dei pezzi, Museo Civico di Velletri) riporta in luce la necessità di un lavoro in profondità sul nostro patrimonio di beni culturali, che proprio grazie al lavoro artistico, può essere rivitalizzato, fatto conoscere meglio al pubblico, percepito nella sua attualità perenne. Crediamo con questa mostra di aver osservato i doveri di un’Istituzione di alta cultura per la valorizzazione del nostro Belpaese. 7


Le fatiche d'École

Eclario Barone

Docente Accademia di Belle Arti di Roma

Viaggio mitico in punta di matita

«È facile la discesa in Averno;/ la porta dell’oscuro Dite è aperta notte e giorno:/ ma ritrarre il passo e uscire all’aria superna,/ questa è l’impresa e la fatica.» Virgilio, Eneide Se è vero che ‘disegnare è conoscere a distanza’, allora, nel disegnare da vicino, un sarcofago romano del II secolo d.C., nel Museo Civico di Velletri, la distanza spaziale diminuisce ma quella temporale si dilata oltre misura. Disegnare seduti intorno a quest’opera, nel silenzio della sala, è un sorprendente esercizio di meditazione e una vera e propria esperienza di viaggio nel tempo, senza alcuna tecnologia avveniristica: semplicemente con carboncini, grafiti, penne e pennarelli, qualche foglio di carta. L’oggetto antico si impone per grandezza e complessità decorativa, il colore chiaro del marmo contrasta nettamente con le pareti blu della sala, le luci fisse e la mancanza di finestre rendono l’atmosfera sospesa ed ipnotica. Il sarcofago delle "Fatiche d’Ercole" è il "pezzo forte", la star indiscussa, le luci gialle e azzurrine sono tutte puntate su di lui, come su un’astronave aliena del cinema. Il sarcofago è davvero una complessa macchina di narrazioni: tutta la superficie vibra di chiaroscuri, linee curve e spezzate si rincorrono, corpi minuscoli si agitano a tratti o fissano il vuoto in preda ad una profonda malinconia, ignari di compiere azioni sovrumane come sostenere architravi e frontoni o trattenere cavalli imbizzarriti e mostri infernali. Ad un tratto la struttura si manifesta come un affollato condominio in cui vivono strani inquilini, esistenze esagitate o composte ma tutte silenziosissime, ognuno nel proprio spazio un po’ angusto, esposto allo sguardo esterno da pareti 8

trasparenti che trattengono soltanto il frastuono di lotte erculee, le grida di mitici animali. La pratica discreta del disegno interroga il racconto di pietra con i tempi adatti a lasciare agli eroi e agli esseri di questo meraviglioso ‘palazzo necroforo’ di presentarsi uno ad uno, ognuno con il proprio carattere, il proprio inequivocabile stile. Eracle è il protagonista di un intero piano, le sue Fatiche si compiono stanza per stanza con la logica ritmica dei cantastorie, l’azione è bloccata nel momento culminante: non c’è scampo per l’Idra di Lerna o il leone Nemeo, l’eroe è sempre all’altezza del compito ed i suoi avversari, per quanto micidiali, ne sono come intimiditi. Solo in un’impresa il semidio sembra impacciato: quando, accanto alla porta dell’Ade, quasi una quinta teatrale, coprendosi il capo con la pelle d’ordinanza legata al collo con un fiocco, e brandendo la proverbiale clava, si guarda in giro come un body guard e serio serio porge l’avambraccio ad una anima di donna (Alcesti!) invitandola ad attraversare la soglia fatale. Il congiunto Admeto, dietro l’uscio, si dà un certo contegno ma non può reprimere un gesto stupito.


Viaggio intorno al mito in punta di matita

Salvatore Barba

Docente Accademia di Belle Arti di Roma

Fotografia di documentazione a Velletri: una giornata particolare

Durante la mia attività didattica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma ho raggiunto la convinzione che un compito essenziale del docente sia quello di rendere lo studente protagonista attivo del percorso formativo, favorendo un approccio fondato sull’esperienza pratica e diretta. In questo contesto metodologico, che intende sviluppare un apprendimento legato alla concretezza del fare, si inserisce il progetto di documentazione per il catalogo della mostra “Le Fatiche d’École”. Nel corso di una giornata molto intensa gli allievi dell’Accademia provenienti dai corsi di Grafica Editoriale e di Pittura, affiancati da alcuni studenti del Liceo Scientifico e Linguistico Ascanio Landi, hanno avuto la possibilità di prendere confidenza con le nuove attrezzature fotografiche della sede di Velletri e di sperimentare alcune delle tecniche proprie della fotografia di documentazione artistica su opere di varia fattura: disegni, dipinti su tela e cartoncino e piastrelle ceramiche. Grazie alle competenze precedentemente sviluppate dagli allievi durante il corso di Elaborazione digitale dell’immagine sono state poi effettuate le fasi di preparazione per la stampa dei materiali fotografici prodotti. Gli obiettivi di questa lezione-laboratorio sono stati raggiunti con risultati decisamente positivi e gli aspetti più significativi dell’attività svolta saranno sicuramente oggetto di ulteriori approfondimenti durante il semestre in corso. Mi pare importante inoltre sottolineare che questa iniziativa ha avuto il merito di suscitare interesse e curiosità da parte degli studenti coinvolti, gettando una piccola luce su un settore peculiare, quello della fotografia dei Beni Culturali, di cui a volte in Italia sottovalutiamo l’importanza e che invece svolge un ruolo determinante per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di cui siamo depositari.

Massimo De Orazi

Docente Accademia di Belle Arti di Roma

Graziano Pietro Purgato Presidente Rotary Club Velletri Anno Rotariano 2017/2018

Il Rotary Club Velletri ha accolto immediatamente e con grande entusiasmo l’iniziativa di raccogliere in un catalogo i disegni realizzati dal vero al Museo Civico Archeologico veliterno dagli allievi di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Roma, sede di Velletri, Convento del Carmine. Gli elaborati, oggetto di una mostra temporanea allestita per tutta l’estate 2018 nei locali dello stesso museo, fanno parte del progetto "Le Fatiche d'École", realizzato grazie all’impegno e all’amore per l’arte del prof. Marco Nocca, del Maestro Eclario Barone e di tutto lo staff che ha contribuito alla riuscita dell’iniziativa. Tutti i Soci del Club hanno colto l’importanza dell’evento, pienamente in linea con lo spirito dei progetti e delle iniziative rotariane: conoscenza e valorizzazione del territorio, apprezzamento del lavoro e dell’impegno di giovani artisti. È perciò con grande orgoglio che contribuiamo alla realizzazione del catalogo di questo meritorio progetto.

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Le fatiche d'École

Alessio Quattrocchi Primo Anno - Pittura

Erma 40x28 cm Gessetti colorati su carboncino

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Sarcofago 40x28 cm Gessetti colorati su carboncino


Viaggio intorno al mito in punta di matita "Quando non c’è energia non c’è colore, non c’è forma, non c’è vita."

Conchiglia 40x28 cm Gessetti colorati su carboncino

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Le fatiche d'École

Angela Manili Primo Anno - Pittura

Esperide 35x50 cm Penna nera su cartoncino rosa

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Donne a lavoro 32x48 cm Carboncino colorato su carta

Esperide 32x48 cm Tecnica mista


Viaggio intorno al mito in punta di matita "Come potrete osservare mi piace usare contaminazioni di tecniche artistiche per realizzare le mie opere. L’esperienza di disegnare dal vero all’interno del Museo Civico di Velletri davanti al “Sarcofago delle Fatiche di Ercole” è stata bellissima, perché si è creata quella magia che ha unito l’antico con il moderno."

Lotta con il toro 32x30 cm Carboncini colorati su carta

Bozzetto 20x30 cm Grafite su carta

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Le fatiche d'École

Anna Margarita Uditrice - Pittura

Lotta nel bosco 33x24 cm Tecnica mista

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Viaggio intorno al mito in punta di matita "Nel sarcofago di Ercole possiamo trovare risposte che non sapevamo di cercare, attraverso il potere magico delle immagini ... E forse è proprio questa la funzione dell'arte."

Esperidi 33x24 cm Tecnica mista

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Le fatiche d'École

Arnaldo Manganelli Uditore - Pittura

Ricordo 14x21 cm Tecnica mista su carta

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Il viaggio 17x25 cm Tecnica mista su carta


Viaggio intorno al mito in punta di matita "Ho avuto il piacere di accostarmi all’arte figurativa in maniera sistematica e con maggiore continuità solo da poco. L’apertura della sede veliterna dell’Accademia di Belle Arti di Roma mi ha offerto una grande opportunità, di cui poter usufruire comodamente. In questo quadro la possibilità di disegnare presso il museo di Velletri il sarcofago è stata per me una grande occasione di stabilire un filo diretto tra me, l’opera e i suoi artefici, così lontani nel tempo ma vicini nelle comuni origini culturali."

Il viaggio 25x34 cm Tecnica mista su carta

Lotta 25x35 cm Grafite su carta

Toro 22x28 cm Grafite su carta

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Le fatiche d'École

Laura Iannucci Primo Anno - Pittura

Plutone in trono 21x28 cm Grafite su carta

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Proserpina regina 21x28 cm Grafite su carta


Viaggio intorno al mito in punta di matita "Amo l'arte. L' incontro tra arte e storia mi emoziona: per questo raffigurare le preziose immagini del "Sarcofago delle Fatiche di Ercole" al Museo Civico di Velletri si è rivelata un'esperienza importante. Ho migliorato attraverso questa impagabile relazione la consapevolezza delle nostre radici, di un mondo che attraverso i secoli Ê connesso alla nostra generazione tramite l'arte."

Danza rossa 29x42 cm Tecnica mista

Urano 29x42 cm Tecnica mista

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Le fatiche d'École

Maria Rosaria Capozzi Uditrice - Pittura

L’africana 24x33 cm Grafite su carta

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Viaggio intorno al mito in punta di matita "La forza bruta e l’eleganza delle donne sostengono il mondo."

Lotta quotidiana 24x33 cm Grafite su carta

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Le fatiche d'École

Marika Sciotti Primo Anno - Pittura

Sarcofago 33x48 cm Carboncino su carta da spolvero

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Viaggio intorno al mito in punta di matita "Credo che la creatività sia la chiave della mia felicità, è per questo che ho deciso di coltivare la mia passione e ciò che mi emoziona: l’arte. Ritrovarmi di fronte ad un’opera storica come il Sarcofago delle Fatiche di Ercole al museo Civico di Velletri è stato emozionante. Disegnarlo è stato come dar vita ai personaggi del passato, spero di riprovare le stesse sensazioni per ogni lavoro futuro."

Tempo scultore 35x24 cm Carboncino su carta da spolvero

Tritone 35x24 cm Carboncino su carta da spolvero

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Le fatiche d'École

Marina Mingazzini Primo Anno - Pittura

Sguardo in blu sul sarcofago 25x35 cm Pastello su carboncino

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Viaggio intorno al mito in punta di matita "Dinnanzi al sarcofago ci si confronta con l’aldilà e con il tema della morte; le rappresentazioni coinvolgono inevitabilmente la nostra spiritualità e ci domandiamo cosa ci aspetta al di là della vita. La risposta dell’uomo ai tempi del sarcofago è mistica e mitologica. È una domanda primaria, e la risposta è complessa e stratificata, come lo sono le figure e le visioni scolpite nel marmo. La potenza dell’arte è questa: muove i nostri pensieri, ci spinge verso nuove capacità

critiche, innesca un percorso. Per questo sono qui."

Sarcofago sintetico in rosso 24x32 cm Carboncino su cartoncino rosso

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Le fatiche d'École

Persea Lazzaro Primo Anno - Pittura

Caos in rosso 48x33 cm Tecnica mista

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Viaggio intorno al mito in punta di matita "Di notte il rumore della pioggia risveglia in me delle emozioni, che in un urlo straziante distruggono le barriere della quotidianitĂ , per dare spazio al libero processo artistico della creazione."

Dettaglio nel tempo 20x29 cm Grafite su carta

Atena in grigio 48x33 cm Tecnica mista

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Le fatiche d'École

Rosalba Laconi Uditrice - Pittura

Frammento rosso 21x30 cm Tecnica mista

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Viaggio intorno al mito in punta di matita "Sono di fronte al sarcofago, lo osservo accuratamente per cogliere ogni forma. Trovo tra il marmo dilavato proporzioni che suggeriscono ancora la perfetta rappresentazione iniziale. PiÚ lo guardo piÚ mi stupisco della tecnica, della bravura e della sapienza antica di questi scultori, umili lavoranti del secondo secolo d.C. e tutto ciò mi coinvolge, mi emoziona, mi commuove."

Frammento gialllo 21x30 cm Tecnica mista

Frammento viola 21x30 cm Tecnica mista

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Le fatiche d'École

Silvia Colini Primo Anno - Pittura

Il carro 25x35 cm Matite su carta da spolvero

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Viaggio intorno al mito in punta di matita "Frequento il primo anno del corso di pittura dell’Accademia delle Belle Arti di Roma. Insegno in una scuola paritaria ad Albano Laziale e nel tempo che mi rimane collaboro come illustratrice in una casa editrice. Ho scelto l’arte come motore di vita. La rivedo e riadatto in ogni ambito. Il sarcofago è per me un esempio di eternità. I corpi all’interno tornano alla polvere, mentre l’involucro rimane lì per sempre. I decori di questo monumento sepolcrale, la sua forma stessa mi rimanda

alle case dei luna-park: quelle abitazioni dei film horror fatte a strati, a piani, con personaggi ad ogni livello. Ammetto di aver viaggiato molto di fantasia osservandolo, ma le figure e i volti grotteschi diffusi su tutta la sua superficie mi hanno riportato sempre a quella dimensione."

Il peso 37x24 cm Matite su carta da pacchi

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Le fatiche d'École

Silvia Lido Primo Anno - Pittura

Il mito 1 33x48 cm Tecnica mista su carta

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Il mito 5 33x48 cm Tecnica mista su carta

Il mito 4 33x48 cm Tecnica mista su carta


Viaggio intorno al mito in punta di matita "Come scrive Alessandra Paganardi: il passato è l’elemento più fragile: sbiadisce sempre. E il più stabile: non cambia mai."

Inchiostro antico 1 21x30 cm Inchiostro su carta

Inchiostro antico 2 21x30 cm Inchiostro su carta

Inchiostro antico 3 21x30 cm Inchiostro su carta

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Le fatiche d'École

Valeria Lupi Primo Anno - Pittura

Serie dei giganti 30x42 cm Inchiostro su cartoncino giallo

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Serie dei giganti 1 30x42 cm Inchiostro su carta


Viaggio intorno al mito in punta di matita "Flusso di coscienza: senza pensare i sogni prendono forma. Senza frenarli, senza dargli peso, l’inquietudine prende il sopravvento sulle mie mani, loro tramite ormai arreso."

Serie dei giganti 2 30x42 cm Inchiostro su cartoncino rosso

Serie dei giganti 3 30x42 cm Inchiostro su carta

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Le fatiche d'École

Veronica Dalla Bona Primo Anno - Pittura

Gli antagonisti 33x48 cm Penna su carta

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Cavalcata infernale 24x34 cm Carboncino su cartoncino grigio


Viaggio intorno al mito in punta di matita "Finalmente ho realizzato il mio sogno: frequentare l'Accademia. Tante sono le cose che ho già imparato in questo, per ora breve, percorso. Lavorare sul "Sarcofago delle Fatiche di Ercole" è stato illuminante, e mi ha permesso di sperimentare le tecniche più varie. Grazie alla sede di Velletri dell'Accademia di Belle Arti di Roma ho scoperto una realtà nuova, in cui però un pensiero rimane costante: l'Arte è vita."

Erma 21x30 cm Acquerello su carta acquerellabile

Volo 19x28 cm Tecnica mista su carta

Medusa 24x34 cm Gesso colorato su cartoncino nero

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Le fatiche d'École

Paolo Romani Uditore - Pittura

Fregio - Sarcofago di Velletri 33x1,50 cm Fotoceramica

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Viaggio intorno al mito in punta di matita "FarĂ piacere agli antichi autori del sarcofago una fotografia forse piĂš duratura della loro stessa opera? Al defunto sicuramente si!"

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Sabina Bernard

Docente Accademia di Belle Arti di Roma

Diventare pittore La cattura della cerva di Cerinéa

Dipingere è una lotta e imparare a lottare una grande fatica. Aldilà della visione edulcorata che si limita a rimirare l’opera finita, non c’è nulla di distensivo nel processo creativo. Insegnare a diventare pittori è pressoché impossibile, ma certamente si può preparare un giovane talento allo scontro con se stesso, affinando le armi della tecnica e della cultura, suggerendo piste da seguire e percorsi apparentemente invisibili, punti di forza latenti. È un apprendistato che richiede pazienza: ci vuole tempo per far sedimentare gli impulsi esterni e poi elaborare un discorso personale. È necessario compiere una grande ricerca interiore e un’approfondita analisi del passato per riuscire a cogliere i primi frutti della conoscenza, i pomi d’oro del giardino delle Esperidi. Proprio come la cerva di Cerinéa, così agile da sfuggire alle mani di Ercole per più di un anno, la Pittura fa capolino fra i rami, sul monte più alto, si eclissa e riappare magicamente a suo piacimento. Eppure gli allievi si sono lanciati coraggiosamente in questa battuta di caccia, determinati a trovare quel-che-non-si-vede, impegnandosi interamente nella cattura del proprio quid senza mai scoraggiarsi. Hanno abbandonato preconcetti e naturali insicurezze per affidarsi candidamente alle difficoltà della traduzione dal vero, adoperando materiali nuovi e sconosciuti. Ognuno ha compreso e accettato l’unicità del proprio fare, anche quando si discostava molto dalle aspettative iniziali, capendo che è proprio in quel divario che si può costruire la propria cifra. Non si sono mai lamentati del grande lavoro che li aspetta, fiduciosi che un giorno saranno proprio loro a riportare il Cerbero alle porte di Micene, e conquistare l’immortalità.

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Diventare pittore

Angela Manili Senza titolo 50x35 cm

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Marika Sciotti Natura morta 35x50 cm


La cattura della cerva di CerinĂŠa

Claudia Boccongelli Pensieri lontani 33x48 cm

Del Signore Fabrizio Senza titolo 80x60 cm

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Diventare pittore

Valeria Lupi Senza titolo 29,5x42 cm

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Anna Margarita La maestra 24x33 cm

Veronica Dalla Bona Natura morta 29,7x42 cm


La cattura della cerva di CerinĂŠa

Persea Lazzaro Ritratto 50x40

Arnaldo Manganelli Il chiostro 50x36,5 cm

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Diventare pittore

Maria Rosaria Capozzi Interno 42x59,5 cm

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Laura Iannucci Nudo disteso 33x48 cm

Anna Capponi Notturno 34,5x10,5 cm


La cattura della cerva di CerinĂŠa

Rosalba Laconi Profilo 40x50 cm

Marina Mingazzini Una donna 30x42 cm

Angelica Speroni Mia madre 30x40 cm

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Allievi Triennale Pittura Velletri Silvia Colini Marika Sciotti Angela Manili Veronica Dalla Bona Laura Iannucci Persea Lazzaro Silvia Lido Marina Mingazzini Valeria Lupi Alessio Quattrocchi Fabrizio Del Signore Angelica Speroni Allievi Triennale Grafica Editoriale Velletri Gabriele Borro Riccardo Chiassi Claudia Coronas Valeria De Marzi Giorgia De Micheli Noemi Masi Uditori Pittura Velletri Arnaldo Manganelli Anna Margarita Maria Rosaria Capozzi Rosalba Laconi Paolo Romani

Liceo Scientifico e Linguistico A.Landi Progetto alternanza Scuola-Lavoro Simonetta De Simoni

Silvia Gambini Costumi della performance

Dirigente

Realizzazione gadgets: IIS Cesare Battisti Velletri Liceo artistico

Giuseppina Spina e Stefania Ciarla

Eugenio Dibennardo

Delegate alla realizzazione

Dirigente

Sara Di Luzio

Stefano Piali

Esperta esterna

Docente Scultura

Studenti partecipanti al progetto:

Fornitura materiali:

Maria Julia Amicizia Alessandra Miholca Chiara Leonardi Alessia Moretti Arianna Palombi Eleonora Scrimieri Andrea Maniscalco Sara Ricciardi Gabriele Zoppeddu Federica Fino Irene Moriconi

Edilceramiche, Velletri Bar della Stazione, Velletri Equivalenza, Velletri Atlas informatica di De Micheli Dario, Latina





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