Numero sei
Redazione a cura del Consiglio Direttivo e dei Docenti dell’UNITRE di Casale Monferrato
Sett. Ott. Nov.
LA PAROLA AL PRESIDENTE AL VIA L’ANNO ACCADEMICO 2018-2019 Anche quest'anno sono lieto di dare il benvenuto a tutti coloro che si accingono a seguire i ventinove Corsi previsti per il nuovo Anno Accademico. Il ricco programma, infatti, da un lato conferma le ormai consolidate materie che hanno incontrato il massimo seguito negli anni precedenti, come - per citarne solo alcune - Letteratura, Arte, Lingue straniere, Medicina, Musica, Storia, Religione, Astronomia, Giardinaggio, Orticoltura, Veterinaria, Sommelier … Dall'altro propone interessanti novità legate al nostro territorio, come la” Poesia Monferrina” e “Ecomuseo della Pietra da Cantoni”. Da segnalare anche i nuovi corsi dedicati a “Letture” e “Storia dell'Alpinismo”. Sono confermati anche il corso di Ricamo e quello sui Cantautori Italiani. Un'offerta formativa pensata per soddisfare tutti i gusti ed i più diversi interessi. Il programma è reso disponibile agli iscritti in un pratico volumetto tascabile, ed è consultabile on line visitando il nostro sito internet. Ci auguriamo, grazie all'impegno del Consiglio Direttivo, della Segreteria e dei Docenti tutti, di riuscire ancora una volta a realizzare al meglio i nostri obbiettivi: educare, formare, informare e, perché no, … anche divertire. Carlo Capra
REPORT BISTOLFI A SAVONA a cura di Giuliana Romano Bussola
Durante la gita di fine anno, i numerosi partecipanti hanno avuto occasione di ammirare, presso la fortezza del Priamar a Savona, l’imponente monumento a Garibaldi di Leonardo Bistolfl, di cui, nella nostra Gipsoteca, sono presenti i bozzetti in gesso. Non si tratta infatti di semplici calchi, ma della significativa attestazione del gesto delle mani dell’artista, di cui conservano l’impronta e contengono, in fieri, l'intera poetica successiva. La figura di Garibaldi, che nel modello del monumento di San Remo del 1905 è trattato con intuizione ideista e psicologica, subisce una trasfigurazione più accentuata nel monumento di Savona. L'attenzione all'aspetto fisico si attenua di fronte ad una transumanazione, per dare luogo ad una visione mitica dell'eroe che, con poncho svolazzante al vento, cavalca, impavido e fiero, senza sella né briglie, un leggendario cavallo simile a creatura marina sorgente dalle onde. E’ inoltre singolare e geniale, accanto alla visione mitica e sovrumana che contrassegna il “fantasma di Garibaldi", la voluta contraddizione di consegnare allo sguardo dell'eroe, che supera la vastità delle acque rivolgendosi a Nizza, un afflato di nostalgia della sua città natale. Sicuramente, tra le miriadi di monumenti celebrativi enfatici e retorici, tra fine ottocento e primo novecento, quelli di Bistolfi hanno uno stile personalissimo, addirittura anticipatore di modernità, come il monumento di Carducci a Bologna che presenta un alternarsi di pieni e vuoti con un dinamismo che, in qualche modo, ha influenzato alcune avanguardie successive. Nella nostra Gipsoteca abbiamo la fortuna di poter ammirare i modelli in gesso, percorrendo i meravigliosi sogni d’arte dell'illustre concittadino.
ATTUALITA’ COSA C’E’ DI NUOVO LA POESIA DIALETTALE MONFERRINA di Paolo Testa Il vincolo affettivo più spontaneo legato ad un territorio è senz’altro il dialetto. È la lingua usata e tramandata dai nostri avi. Il dialetto del proprio paese è connaturato in noi, che lo portiamo nella mente e nel cuore per tutta la vita. Una significativa testimonianza della lingua materna ce la trasmette Don Bosco: “La lingua che più mi piace è quella che mi insegnò mia madre, perché mi costò poca fatica impararla e provo con essa minor fatica ad esprimere le mie idee …” Anche nel Monferrato, già ricco di poeti dialettali nel passato, si riscontra la rinascita e la riscoperta del dialetto come vera e propria espressione poetica. È in dialetto che si esprimono le sorgenti della nostra vita, nella natura e nell’anima, che ci tornano alla mente le favole della nostra infanzia, quelle dimenticate e ristrovate. In questi incontri riscopriremo i precursori del vernacolo monferrino fino ad avvicinarci ai poeti contemporanei, ognuno con il suo linguaggio e la sua scrittura, ma con l’unico amore per la propria terra.
ALPINISMO E ANTROPOLOGIA di Mario Sistri Alpinismo: attività sportiva consistente nell’ascendere le montagne ricorrendo a una specifica tecnica (Enciclopedia Treccani). L’alpinismo si fa iniziare alla fine del XVIII sec. quando ad affrontare le rocce e i ghiacciai non furono più soltanto i cacciatori e i cercatori di cristalli, ma appassionati spinti da agonismo sportivo e attrazione per la montagna. La vetta del Monte Bianco fu raggiunta nel 1786 da Paccard e Balmat; il Cervino fu scalato nel 1865 dall’inglese E. Whimper dal versante svizzero. Ripercorreremo una forzatamente sintetica storia del rapporto tra uomo e montagna e dell'alpinismo dalla preistoria ai giorni nostri, cui seguirà una breve digressione sull’antropologia culturale. Una scienza sociale nata nella seconda metà dell’Ottocento negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, le due nazioni che più si trovarono a dover riflettere sulle diversità culturali. La disciplina studia le società umane a partire dalla diversità dei modi di vita e dalla varietà culturale. Gli antropologi, oltre a concorrere alla conoscenza di ciò che è comune e ciò che è differente, affinano uno sguardo critico sulle nostre categorie di pensiero che, lungi dall’essere universali, sono anch’esse elaborate in specifici ambiti culturali.
ECOMUSEO DELLA PIETRA DA CANTONE di Chiara Natta Un ecomuseo è una realtà molto diverso da un normale museo: è un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali e da un patrimonio naturalistico e storico artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione. Tra le 25 realtà che fanno parte della rete ecomuseale piemontese, l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, istituito dal Consiglio Regionale con D.C.R. n. 284/10922 il 1° aprile 2003, racconta e valorizza la particolarità e l’unicità della vita e del paesaggio del Monferrato Casalese, in particolare della Pietra da Cantoni, promovendo iniziative volte al suo recupero non solo come testimonianza storica e di vita famigliare e sociale, ma anche per rivitalizzare e reinterpretare il ruolo funzionale ed economico rispetto all’attività e alle produzioni agricole tipiche di questo territorio.
LETTURE a cura della Redazione La lettura è certamente una delle attività dell'uomo tra le più fondamentali e qualificanti. Cultura, formazione e informazione vengono acquisite attraverso la lettura, che rimane lo strumento chiave indispensabile per la promozione e l’arricchimento della persona umana. Questo nuovo corso va oltre il concetto di "lettura" come fruizione della parola scritta da parte del singolo individuo, proponendo l'ascolto di brani poetici letti e interpretati per farli vivere oltre la pagina che da sempre, in qualche modo, li racchiude e li imprigiona. Sarà un'esperienza bella e coinvolgente sentir uscire dal libro e vibrare nell'aria le parole di Ugo Foscolo e di Giuseppe Giusti, di Federico Garcia Lorca e di Bertold Brecht, del greco Costantino Kavafis e del turco Nazim Hikmet. Una carrellata di brani che non mancheranno di coinvolgere e commuovere l'uditorio, grazie alla sapiente capacità interpretativa di Franca Rosso Chioso.
Silvano Puccini GLI ASTRI CI PARLANO
Perché il cielo è blu? Perché le stelle scintillano con i loro più svariati colori? Perché la luna si tinge di rosso durante un’eclissi totale come quella che abbiamo avuto occasione di ammirare il 29 luglio di quest'anno, la più lunga del secolo? A queste e ad altre domande cercheremo di dare risposta, nel corso dei tre incontri previsti per l'Anno Accademico 2018 2019, e ci renderemo conto che a volte gli stessi Astri ci forniscono i suggerimenti giusti per riflettere su questi fenomeni e trarre le corrette conclusioni. Scopriremo inoltre come molte delle nostre parole o “modi di dire” provengano da particolari fenomeni celesti. Questo profondo legame ci porterà a parlare dei miti che si tramandano dagli albori della storia dell’uomo. Grazie ai fenomeni astronomici visibili nel corso del 2019 completeremo la parte che spiega come essi ci abbiano potuto portare a sviluppare sempre di più le nostre conoscenze, conducendoci a nuovi importanti passi avanti nella comprensione del “Mondo/Universo” che ci circonda.
Gian Nissola MUSICA DELL'ALTRO MONDO Non desti meraviglia il titolo un poco provocante; è solamente un modo per far sognare, sottolineando che il programma è la continuazione coerente di quello dell'anno scorso. Si deve cioè concludere il giro del mondo. In musica s'intende, seduti comodamente senza muoverci dalla nostra aula, che, tra l’altro, è ormai diventata l'unica a disposizione dell'Unitre. Partendo dagli antipodi, si andrà alla ricerca di sonorità orientali, anche aborigene, si arriverà ai suoni cupi dell'Africa, che riflettono il tragico momento dello schiavismo, e poi dell'apartheid. Attraversando idealmente l'oceano Atlantico … scopriremo l'America, del sud, del nord e poi il jazz, ormai largamente diffuso anche da noi, nella vecchia Europa. Qui andremo alla ricerca di sonorità medioevali, del misticismo del canto gregoriano, fino alla musica contemporanea casalese. Ai giorni nostri quindi. E proprio nella contemporaneità si innestano anche gli incontri dedicati ai cantautori italiani che, a partire da gennaio, riprenderanno a cura dell’amico Giorgio Belletti. Ma sarà lui stesso a parlarvene sul prossimo numero di questo nostro “giornalino”. Un meraviglioso viaggio guidato, da condividere con già conosciuti oppure nuovi passeggeri. A presto rivederci.
UN AFFETTUOSO RICORDO a cura della Segreteria
La nostra Gianna ci ha lasciato, e ci sentiamo soli. Ne abbiamo avvertita quanto mai viva la mancanza al momento di riaprire la Segreteria senza di lei. Lei che era la colonna portante e la memoria storica della nostra UNITRE, attiva ed instancabile organizzatrice, sempre pronta all'ascolto ed alla soluzione dei problemi. Cara Gianna, ti sentiamo comunque vicina nel ricordo, ed il nostro impegno a portare avanti il tuo lavoro, pur nei limiti delle nostre capacità, sarà forse il più bell'omaggio che potremo dedicarti.
Alessandra Cavallone TORNIAMO AI CLASSICI
Eccoci: siamo tornati. Ancora un altro anno da trascorrere insieme, ancora esperienze ed emozioni da condividere. La mise en place è raffinata, e il menù decisamente vario e per tutti i gusti: possiamo trovare poesia e prosa, epica e romanzo, nuovo e antico. Alcuni interventi presentano novità, altri proseguono il percorso già intrapreso durante l'anno passato. Ed è presente una nuova collaborazione, che esplorerà le potenzialità letterarie offerte dalla storia del nostro Monferrato. Torniamo ancora ai classici: li leggiamo non per il fatto che siano considerati “classici”, ma perché siamo desiderosi di trovare in essi una risposta alle domande che assillano la nostra esistenza: non abbiamo bisogno di essere ammaliati da belle parole e da frasi ben costruite, ma necessità di confrontarci con personalità autentiche, con figure di uomini che, in tempi diversi dai nostri, hanno affrontato difficoltà che, in fondo, sono le nostre stesse difficoltà. E' un invito all’interiorità, alla cura di sé: tuttavia, non certamente alla chiusura all’altro e all’isolamento dal mondo, ma solo un invito a prendersi cura di sé stessi per poter poi meglio essere di aiuto e di giovamento al prossimo, per poter, in definitiva, meglio affrontare le sfide quotidiane. Siamo certi di offrire un cammino che saprà unire l’aspetto sociale e la formazione continua del sapere attraverso l’interazione tra persone di differente età e di differenti percorsi, ma che hanno per obiettivo unirsi e ritrovarsi in alcuni importanti valori quali il sapere, la conoscenza, il rispetto, la condivisione.
Dionigi Roggero FIORI E FRUTTA TRA MITO E STORIA, ARTE E LETTERATURA La natura racchiude nella sua maestosità affascinanti storie legate alle sue creature botaniche. Molti miti e alcune leggende, anche millenarie, raccontano le piante in una veste misteriosa, avvincente e romantica, talmente coinvolgente da suscitare un grande fascino e un interesse maggiore delle loro pur apprezzabili proprietà terapeutiche e cosmetiche. Conoscerle, avvolgerà di poesia e di sentimenti la propria dedizione al mondo naturale, perché ogni albero, ogni fiore o frutto ha una sua storia, suggestiva e molto curiosa. Il desiderio è quello di far affiorare, al di là del valore puramente formale, il magico e secolare significato simbolico o allegorico di alcune specie di fiori e di frutti che affondano le radici nel lontano passato e nella tradizione orientale. Senza dimenticare la grande importanza delle figure vegetali nell’araldica, in particolare negli stemmi parlanti, dove la simbologia è sempre positiva e riferita alle caratteristiche della pianta. Non mancano poi, opportunamente inseriti nell’ambito di un discorso generale, tanti spunti monferrini, come le immagini dei “Gerani” dipinti dal pittore divisionista Angelo Morbelli alla Colma di Rosignano oppure le splendide “Nature Morte” di Orsola Caccia conservate nel Museo Civico di Moncalvo. E ancora il grande affresco del “Giudizio di Paride” nell’anticamera di palazzo Gozzani di Treville oltre al celebre romanzo di Umberto Eco intitolato “Il nome della rosa”, con il suo straordinario incrocio narrativo tra storia e filosofia.
UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’ Lezioni e Segreteria: Via O. Capello, 3 15033 CASALE MONFERRATO (AL) Cell. 331.5221814 (attivo solo in orario lezioni) www.unitrecasale.it – unitrecasale@gmail.com facebook: www.facebook.com/unitrecasale Questo stampato è distribuito gratuitamente ed è esente da autorizzazione ai sensi della Circolare Ministeriale n.242 - 02/09/1988 Realizzato dallo Stabilimento Arti Grafiche – via Alessandria 7 – 15033 Casale Monferrato – settembre 2018