Research - Domus magazine from 1972 to 1974

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Indice pag. 2

Domus 1972 - volumi 510-511

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Domus 1973 - volumi 518-523

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Domus 1974 - volumi 536-541

512-514 515-517

524-529


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1972 510-511 512-514 515-517

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Pantonova (Allerod, Danimarca) Disegnata da Verner Pantom, una serie di sedili con struttura a gabbia in tondino (mm 5) di acciao cromato, struttura che , aprendosi a ventaglio permette di formare, con sedili accostati, dei cerchi, o anche degli allineamenti sinuosi. L’imbottitura, indipendente, è formata da cuscini in schiuma poliuretanica rivestiti in tessuto elastico.

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Thonet (Frankenberg/Eder, Germania) Disegnata da Ulrich Böhme, una dondolo in tubo d’acciaio cromato con sedile in compensato curvato e sottile imbottitura.

OMK (Londra, Inghilterra) Mobili in grosso tubo d’acciaio cromato e curvato. La segiolina da pranzo, impilabile ha la struttura composta da due soli tubi d’acciao, curvati e avvitati; il sedile è in compensato curvato, rivestito da sottile imbottitura.

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Saporiti (Besnate, Varese) Disegnata da Alberto Rosselli, la poltrona « P 110 », allineabile, sovrapponibile: supporto in tubo d’acciaio, sedile in abs colorato.

Trigone (Parigi, Francia) Disegnata da Kwok Hoi Chan per la Steiner, la poltrona « Trigone », con struttura in tubo metallico cromato, sedile e schienale in tela, cuscini indipendenti; i braccioli sono appesi.

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Tecno (Milano, Italia) La sedia « Modus » – nata per accompagnarsi ai mobili per ufficio della serie « Graphis » della Tecno – si sviluppa in più varianti d’uso: da sedia per ufficio a sedia per sale di attesa, sale da conferenza ecc. Elemento invariato è la scocca (imbottita e non) – in nylon lucido (stampato ad iniezione in sei colori) o in acetato trasparente ( ad iniezione, color fumé o bronzo) – fissata , attraverso lo speciale giunto « a ragno », a basi diverse, in alluminio pressofuso – le quattro gambe (che permettono l’impilabilità), la gamba centrale a quattro piedi (con o senza rotelle), la sbarra orizzontale con piedi a disco (per l’allineamento dei sedili in ranghi). Gli accessori che accompagnano la « Modus » sono: i braccioli, in abs, la tavoletta a ribalta e il piano d’appoggio, in laminato plastico con supporto in alluminio.

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De Sede (Klignau, Svizzera) La serie « DS-76 » di poltrone e divani: con un semplice gest0, in tre tempi, si svolge la poltrona facendone un letto.

Apollo (Udine, Italia) Disegnata da Claude Courtecuisse per Mobel Italia nel 1968. « Apollo » ha una struttura in acciao cromato, con sedile e schienale in grossa canapa.

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Grosser Gartensessel Sunball (Berlino, Germania) Disegnata Günter Ferdinand Ris e Herbert Selldorf (1969-72). « Sunball » un sedile sferico per una o due persone. Due calotte mobili, in gro, che scorrono l’una sull’altra e sulla scocca (regolate da una molla, azionabili senza sforzo anche dall’interno) variano l’apertura e chiusura della sfera. Che può anche chiudersi totalmente, ed essere lasciata all’aperto. Il sedile interno imbottito, rivestito in grossa tela, può, abbassando lo schienale, prolungarsi come una sdraio. La sfera, del diametro di cm 160, ruota di 360° sulla base circolare fissa, del diametro di cm 118.

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Follia (Nova Milanese, Italia) Disegnata da Giuseppe Terragni nel 1936 per Zanotta. Sedile e schienale colore nero. Balestre di sostegno schienale in acciaio inox 18/8.

April (Nova Milanese, Italia) Disegnata da Gae Aulenti nel 1964 per Zanotta. La poltroncina pieghevole  April  ha una struttura in acciaio inox 18/8, giunti e snodi in alluminio pressofuso, sedile e schienale in canapa, vistrum o pelle o, per l’aperto, in materiale plastico.

Birillo (Nova Milanese, Italia) Disegnat0 da Joe Colombo nel 1971 per Zanotta. Lo sgabello-bar ha la colonna di sostegno e le barre poggiapiedi in acciaio inox, base in fiberglass, colore bianco o nero, sedile (ruotante a ritorno automatico) rivestito in pelle o vistram.

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Gabriela (Mantova, Italia) Disegnata da Gio Ponti nel 1971. Per stare in posizione corretta su una sedia classica s’occupa tutto il sedile e lo schienale aiuta. Ma per accavallare le gambe vi occorre scivolare in avanti, e del sedile vi servite a metà. Così è nata (prima in legno e ora in metallo) questa nuova poltrona « tutta schienale »; vi accorgerete sedendola quanto è comoda.

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Torneraj (Torino, Italia) Disegnata da Ceretti, Derossi, Rosso nel 1968. « Torneraj » è un quarto (cm90x90x90) di un cilindro in poliuretanoelastico, verniciato in rubberedurethan; si comprime sotto il peso di chi si siede e torna alla posizione originaria quando ci si alza.

Bocca (Torino, Italia) Disegnata da Studio 65 nel 1970. Gioiello della Pop Art e simbolo di bellezza, il divano Bocca occupa i palcoscenici del design a livello internazionale. Le labbra ispirate dalle grandi dive hollywoodiane e dal genio di Dalì, si sono trasformate in un cult. Il materiale è poliuretano espanso, mentre il tessuto sfoderabile è costituito dal 85% poliammide e dal 15% elastan.

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Disegnata da Studio 65 nel 1970. Dal classico al moderno, dall’architettura greca al design contemporaneo. Rovine di giganteschi templi rivisitati in chiave Pop prendono nuova vita e si trasformano in Capitello, Attica e Attica TL. Esposti nei più importanti musei del mondo, fanno parte anche della collezione permanente del Metropolitan Museum of Art di New York.

Capitello (Torino, Italia) Il materiale è poliuretano espanso, mentre il tessuto sfoderabile è costituito dal 100% di cotone.

Attica (Torino, Italia) Il materiale è poliuretano espanso, mentre il tessuto sfoderabile è costituito dal 100% di cotone.

Attica TL (Torino, Italia) Il materiale è poliuretano espanso, mentre il tessuto sfoderabile è costituito dal 100% di cotone.

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Steel-line (Udine, Italia) Disegnata da Huges Steiner. La nuova serie della Steiner è adatto a sale d’attesa, uffici, terrazze, ed anche ad appartamenti: poltrone, divani a due o tre posti, chaise-longue, tavolini bassi; hanno tutti struttura in tubo cromato (con speciale finitura anticorrosione); i cuscini dei sedili sono indipendenti.

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Numero U-1 / U-2 (Orsta, Norvegia) Disegnata da Bรถrge Lindau e Bo Lindekrantz per Westnofa. Entrambe impilabili, in compensato curvato, con braccioli e senza.

Bulle (Parigi, Francia) Disegnata da Christian Daninos per Formes Nouvelles. Una semisfera in plexiglas inserita in una struttura in acciaio inossidabile articolato.

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Fiera di Trieste (Trieste, Italia) Disegnata da Pierangela d’Aniello e Aldo Jacober. La sedia pieghevole è in legno laccato con sedile in canna di Vienna; richiusa misura 54x78x5: è particolarmente indicata per sale da conferenze, mense, alberghi, uffici.

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Alta Chair and Ottoman (Parigi, Francia) Disegnata da Pierangela d’Aniello e Aldo Jacober. La sedia pieghevole è in legno laccato con sedile in canna di Vienna; richiusa misura 54x78x5: è particolarmente indicata per sale da conferenze, mense, alberghi, uffici.

Paola (Udine, Italia) Disegnata da Marcello Cuneo per Mobel Italia. La poltrana pieghevole in struttura in acciaio cromato con sedile in cuoio.

Luisa (Udine, Italia) Disegnata da Marcello Cuneo per Mobel Italia. La sedia pieghevole in struttura in acciaio cromato con sedile in cuoio.

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Maia (Milano, Italia) Disegnata da Franco Fraschini. Monoblocco in resine poliuretaniche espanse costituente struttura e moleggio, rivestimento in tessuto o pelle, basamento in legno rivestito da acciaio inossidabile; poggia su ruote. Dimensioni: diametro della poltrona cm 80, diametro della seduta cm 50, altezza della seduta cm 40, altezza della poltrona 61 cm, peso netto kg. 21, peso lordo kg.26.

Saghi (San Lazzaro di Savena, Italia) Disegnata dalla Simon International. Sovrapponibili e di esilissimo spessore con struttura in tondino di acciaio inossidabile e sedile in Cellidor Bayer trasparente o fumè o a imbottitura sottile in pelle.

Biscia (Parigi, Francia) Disegnata da Pascal Mourgue. Struttura in tubolare d’acciaio seduta in pelle nera, impilabile. Dimensioni: larghezza sedia cm 46, altezza sedia cm 78, profondità sedia cm 51.

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Tubest (Parigi, Francia) Disegnata da Marc Barthier per Roche et Bobols. Realizzata con solo tubo metallico di grosso spessore (mm 40), laccato e grossa tela grezza: sia gli armadi, i carrelli, le sedie, le scrivanie (con sedile incorporato girevole e di altezza regolabile).

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Le mura (Milano, Italia) Disegnata da Mario Bellini per Cassina. Sono elementi modulari, con base in abs stampato sottovuoto, con struttura/imbottitura in poliuretano espanso e Dacron, e rivestimento in tessuto o pelle, con uno o due braccioli, senza braccioli si accostano e si compongono a piacimento.

Alessia (Milano, Italia) Disegnata da Giotto Stoppino. Struttura in tubo di ferro cromato curvato e scocca stampata in fibra di vetro nei colori bianco e nero. Possibili versioni: senza rivestimento della scocca, con rivestimento in panno nei colori nero e rosso, con rivestimento in pelle. Dimensioni: raggio della base cm 30, larghezza della scocca cm 47, altezza della seduta cm 46,5, altezza della sedia cm 75, peso netto kg 4, peso lordo 7,5

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Nuava (Firenze, Italia) Disegnata dalla UNO/PI. Struttura elastica a densitĂ differenziata e imbottitura indeformabile realizzate in Dediflex; sostegni svivolanti o rotanti; rivestimenti in tessuto ed elasticizzati di vari disegni e colori.

Rezia (Firenze, Italia) Disegnata dalla UNO/PI. Con o senza bracciolicon struttura metallica: imbottitura indeformabile realizzate in Dediflex; sostegni predisposti per collegamento tra le sedute; rivestimenti in tessuti e pelli sintetiche, di vari disegni e colori.

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Mito (Udine, Italia)

Zeno (Udine, Italia)

Disegnata da Alfredo Simonit, la sedia con braccioli e sedie e schienale in paglia di Vienna.

Disegnato da Alfredo Simonit, il tavolo da pranzo con piano a forte spessore in frassino sfumato nero.

Eloise (Udine, Italia) Disegnato da Alfredo Simonit, la sedia sovrapponibile disponibile anche con sedile imbottito.

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Sit-System (Varese, Italia) Disegnato da Hans Von Klier per il soggiorno Giuseppe Rossi. Struttura in acciaio.

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Tizio (Milano, Italia) Disegnata da Richard Sapper, prodotta da Artemide, ha quattro possibilità di movimento: di rotazione sulla base, in senso orizzontale, di rotazione sul primo e secondo snodo, in senso verticale e di rotazione del portariflettore, anch’esso in senso verticale. La lampada resta in equilibrio in ognuna delle posizioni assunte, attraverso un sistema di contrappesi. Dimensioni: altezza massima mm 1.130, raggio massimo di escursione in senso orizzontale mm 920, ingombro massimo orizzontale mm 1.080; peso 3,8 kg.

Cuneo (Torino, Italia) Disegnato da A.BA.CO. e prodotta da Colli 2. Scrittoi in legno naturale o laccato in vari colori, disponibile nelle versioni da centro stanza o da parete, fornito di luce, portaoggetti in polistirolo e piano di scrittura estraibili. Misure: altezza cm 140, larghezza cm 70, profonditĂ cm 60. In alto, la versione da parete, al centro e in basso la versione da centro stanza.

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Delfi (Milano, Italia) Disegnata da Marcel Breuer per Cassina. Il tavolo è composto da due basi monolitiche in marmo di Carrara bianco gioia, in marmo nero o in pietra di Vicenza bianca. Il piano è in marmo, in pietra, oppure in vetro float. Il piano è fissato alle basi con boccole in ottone e perni in nylon. Delfi è un ridisegno di un modello di tavolo razionalista degli anni ‘30 progettato da Marcel Breuer, su cui Carlo Scarpa nel 1968 apportò alcune variazioni condivise con lo stesso Breuer.

Down (Varese, Italia) Disegnato da Carlo Bartoli e Fumio Okura per il soggiorno Giuseppe Rossi, è costituito da poltrone, divani a due o tre posti, con o senza braccioli, da tavoli angolari e da centro, di diverse altezze, da un tavolo bar-attrezzato, da mobiletti a giorno o con antine (in cristallo fumè). Struttura portante in paniforte e massello di frassino laccato con vernice poliuretanica nera a poro aperto. Cuscini in « Dacron » Dupont con anima portante in « Rofoam » a stampo.

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Plia (Bologna, Italia) Con la seduta « Plia » il designer Giancarlo Piretti (Anonima Castelli) ha rivoluzionato il concetto di sedia pieghevole ed il suo studio sul “perno a 3 dischi” viene considerato un colpo di genio. La combinazione di telaio in acciaio e polipropilene ha spianato la strada alla sedia Plia che è diventata oggetto di culto.

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Plona (Bologna, Italia) Disegnato da Giancarlo Piretti per Anonima Castelli, con struttura in tubo cromato e sedile in materiale plastico stampato

4854 - 4794 (Milano, Italia) Disegnata da Gae Aulenti e prodotta da Kartell. Realizzati in poliuretano rigido laccato nei colori amaranto, bianco, nero, verde scuro.

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Platone (Bologna, Italia) Disegnato da Giancarlo Piretti per Anonima Castelli, con struttura in tubo cromato e sedile in materiale plastico stampato

Botolo (Milano, Italia) Disegnata da Cino Boeri e prodotto Arflex. Ha il guscio portante in fiber glass, imbottito e rivestito in tessuto, i supporti sono in metallo cromato.

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Zoom (Milano, Italia) Disegnato da Cino Boeri e prodotto dalla Cyrus Company di Magnano. Un solo elemento modulare, un parallelepipedo tutto soffice (in schiuma poliuretanicaa densità differente). Rivestito da due cuffie in tessuto si compongono sedili di misure e disposizioni diverse. Gli elementi sono assemblabili a formare divani, poltrone, isole di divani mediante speciali telai in tubo d’acciaio, e cinghie in nastrocord.

Bowling (Parigi, Francia) Disegnato da Huges Steiner e prodotte da Sièges Steiner. Poltrone e divani a due posti composti da cuscini, gonfi e morbidi, che poggiano su grosse sfere in legno naturale (le sfere del bowling); completa la serie un tavolino quadrato con piano in cristallo.

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Stuns (Stoccolma, Svezia) Disegnato da Jan Dranger e Johan Huldt per Innovator Design prodotta da Möbelmontage di Enköping. Sedia di grande tiratura e poco prezzo, è stata eletta in Svezia sedia dell’anno 72-73 per la sua grande diffusione. Struttura in tubo laccato, sedile in tela, cuscini in tela e schiuma poliuretanica.

Sof-Sof (Milano, Italia) Disegnato da Enzo Mari per Driade. Nove anelli in tondino di ferro dello spessore di 6 mm, assemblati mediante saldatura elettrica. Lo schienale risulta leggermente elastico, il cuscino a forma di guancialeviene calzato alla struttura mediante due tasche.

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Talking Office (Milano, Italia) Disegnato da Alberto Rosselli e prodotto pe la Facomet. Ăˆ un sistema per ufficio open space evoluto da una struttura semplificata e unificata, gli elementi sono intercambiabili e le possibilitĂ di assemblazione sono multiple. Struttura in acciaio.

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Sedia per ufficio (Londra, Inghilterra) Produzione della Carson Office Furniture, sedia per ufficio in alluminio stampato con scocca in ABS, imbottita e rivestita in tessuto. Può assumere tre diverse posizioni regolando l’altezza che la profondità dello schienale. Il sedile poggia su una molla inserita nella base per una maggiore elasticità. Questa sedia è stata scelta dalla Comunità Europea per gli uffici a Bruxelles.

Yoga (Milano, Italia) Disegnata da Antonio Rossin per Zanotta. La sedia pieghevole per spazi interni ed esterni, con sedile e schienale in Baydur di mm 11 e struttura in tubo inox di 16 mm. Aperta, la sedia è alta cm 80,5 e profonda cm 46, è cioè di misure normali. Richiusa, si riduce ad un minimo ingombro (spessore cm 8,3, larchezza cm 43, lunghezza cm 53) poichè la struttura metallica si ripiega tra i piani del sedile e dello schienale. Leggera, la sedia, si trasporta facilmente sottobraccio.

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Grid (Londra, Inghilterra) Disegnata da Marcello Minale e Brian Tattersfield. Poltrone, divani a gabbia metallica con cuscini indipendenti.

Synthesis 45 (Torino, Italia) Disegnata da Ettore Sottsass e prodotta da Olivetti. Una nuova sedia per segreteria, molto articolata e con schienale regolabile in altezza. Rovesciando all’indietro lo schienale la si può usare anche come sgabello. La struttura è in materiale plastico. La base della sedia serve anche da base per altri tipi di sedie dello stesso sistema.

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Dialogo (Milano, Italia) Disegnata da Afra e Tobia Scarpa e prodotta da B&B Italia. Due versioni una con telaio in tubo metallico e l’altra in telaio di legno. Il sedile e lo schienale, in fiberglass, sono fissati ai telai mediante viti: la curvatura delle scocche è studiata in modo da facilitare l’inserimento di fodere; fodere munite di cerniere lampo che costituiscono il rivestimento delle sedie.

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Sistema 61 (Bologna, Italia) Disegnata da Giancarlo Piretti per Anonima Castelli. Prodotto in grande serie ed economico. Consiste di vari elementi con scocca portante in termplastico ad iniezione e imbottitura in schiuma poliuretanica. Ogni elemento può essere agganciato all’altro mediante giunti tubolari in acciaio per composizioni diverse. Il rivestimento è sfilabile, facilmente sostituibile e lavabile.

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Habit-el (Berna, Svizzera) Disegnata da Herbert Jutzi. Lo scaffale è stato pensato principalmente per essere posto in mezzo ad un ambiente, lontano dalle pareti, ed essere usato come elemento articolato di divisione di schermo, accessibile da tutti e quattro i lati. Nell’esplosione assonometrica si vedono gli elementi base del sistema ed i loro assemblaggio. I pannelli sono in truciolare finito con materiale plastico antistatico. Inutile dire che le combinazioni sono innumerevoli.

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713-714 (Milano, Italia) Disegnato da Theodore Waddell per Cassina. Tavolo con struttura composta in acciaio cromato lucido e oiano in cristallo con molatura a bisello su tutta la circonferenza.

Contra (Lathi, Finlandia) Disegnata da Esko Pajamies per Asko Osakeyhtiรถ. Poltroncina in tubo metallico e fibroresina.

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Flap (Milano, Italia) Disegnato da De Pas per BBB Bonacina. Poltrona con struttura elastica, imbottita; rivestimento in tessuti trapuntati. Ribaltando i due lati la poltrona diventa un comodo letto.

Mondo (Vetlanda, Svezia) Disegnata da Karl-Erik Ekselius per Joc-Mรถbel. Sedia con struttura in alluminio.

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Tavolo a motore (Milano, Italia) Disegnato da Ignazia favata e Giorgio Valentini per Studio Joe Colombo. Questo tavolo da disegno è stato disegnato per adattarsi a tutte le esigenze, potendosi scegliere la posizione più comodo con la sola pressione di un pulsante. Il sedile è posto su un supporto mobile costituito da un carrello munito di ruote con rivestimento in resina e scorrevole su binari:

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sul supporto scorrevole e articolato un parallelogramma a bracci disuguali che permette il movimento verticaledel sedile stesso. Inoltre è possibile la regolazione dello schienale nel senso orizzontale. L’abattimento del sedile permette al disegnatore di appoggiarsi allo schienale basculante scaricando parte del peso del corpo, impedendo così l’affaticamento degli arti inferiori.


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London chair (Germania) Disegnata da G端nter Sulz per Behr+Sulz, Germania. Sedia pieghevole con struttura in legno di faggio laccato in vari colori. Fascia di sostegno e cuscini in canapa.

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Omkstak (Londra, Inghilterra) L’originale sedia impilabile OMK progettata da Rodney Kinsman nel 1971 . Incorporando una sedia in acciaio stampato e per lo schienale un telaio tubolare continuo . La costruzione in acciaio è leggera, resistente e completamente a prova di fuoco . Finiture: sedile e schienale in poliestere, verniciato a polvere disponibile in nero, bianco, rosso, silver e tessuto grigio.

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Binoculars (Colonia, Germania) Disegnato da Peter De Longueville. L’elemento di base di questo sistema componibile, per abitazioni, scuole, aeroporti è costituito da un pannello di legno rivestito in tacon o in polistirolo. Con questo elemento si possono comporre tavoli panchine scaffali sedili a zig-zag o gruppi di tavoli. Per formare la panchina basta un elemento base sorretto da due supporti a colonna dell’altezza di cm 40. Il tavolo è costituito da due supporti alti cm 65, su cui poggia l’elemento base. Questi supporti a colonna sono dotati di fori a diverse altezze per poter regolare l’altezza del piano del tavolo che è tenuto fermo da perni inseri nei supporti.

Ribbon R/1 (Milano, Italia) Disegnato da Luigi Caramella per L C A. La serie per ufficio è costituita da elementi verticali, piani orizzontali e cassettiera rivestiti in laminato plastico curvato. La caratteristica principale è data dal rivestimento della struttura in agglomerato ligneo che ha una superficie continua con laminato curvato di melamina che elimina giunzione a spigolo vivo.

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Rollschrank Schubk盲sten garder么be (Amburgo,Germania) Disegnata da Rolf Heide per Wohnbedarf. Per risolvere problemi di spazio da porsi in centro stanza o aparete, sistema modulare su ruote di diverse altezze: armadio per abiti, ripiani per schedari o piani di appoggio. Le pareti sono in acciaio, avvitabili; mentre i ripiani in alto e in basso sono di compensato e i ripiani intermedi sono in laminato plastico. Colore base nero, si possono avere in giallo, rosso, verde e bianco.

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OGGETTI A USO SPIRITUALE

Con una ricerca svolta ai limiti del design il tentativo di contestare il criterio dell’oggetto ad uso funzionale a favore di quello dell’oggetto ad uso spirituale. Alessandro Mendini Gira rigira, il designer è colonnello di una super/razza di oggetti nazisti che hanno il culto di se stessi: super/belli, super/soft, super/funzionali, super/ vitalisti, super/industrializzati, super/moltiplicabili: camera a gas per i miseri oggetti non prescelti, che non posseggono quelle purezze! Ma chissà perchè alle soglie del duemila qualche colonnello esce dalle proprie squame, si trova curiosamente a spaziare fuori della sua dittatura, a contattare i guerriglieri nella terra di nessuno, dove non vigono subdole distinzioni fra designers/super/men e uomini impuri, fra popoli eletti di super/oggetti luccicanti e sottoproletariato di opachi strumenti derelitti; ma dove soprattutto non esistono sciocchi confini fra cose della vita e cose della morte. Allora è tempo di guerriglia, è tempo che il designsi esponga al vento freddo e alla vertigine dell’ignoto, che sconfini dai limiti, stagnanti ma sicuri, dei problemi « civetta ». dei problemi di distrazione, inventati dai potenti. Perchè non parafrasare l’età della pietra? È cambiato qualcosa da allora nel terreno fondamentale del dolore dell’uomo?

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Bisogna penetrare ancora all’interno della Grande Paura, mettere sonde all’interno di se stessi, tornare dal fondo pesanti di messaggi captati prima di ogni filtro. e rilanciare messaggi, pensieri ed eventi, ma anche oggetti espressivamente violenti, al di là della decenza , della coerenza, di qualsiasi schematizzazione stilistica. Tutto è oggi tanto soft, compagno Topolino! Tutto passa invece così in fretta, compagna Minnie! Ecco il « designer nudo » del duemila: uscito dalla prigione del design, che lui stesso si è progettato così bene, sparerà nelle foreste all’impazzata, dal proprio bazooka, segnali negativi che siano l’incubo delle nostre notti, nulla essendo concesso a visioni rosee della vita. se l’ipotesi sarà quella di fornire inquieti strumenti di dolore, registrazioni della situazione umana più cruda: dure realtà « vere » contro ottimistiche realtà « finte ». Non ti pare Paperon dei Paperoni? Che ne dici di ascoltare e guardare con disagio il sinistro e greve silenzio, il desolato paesaggio di ambienti e oggetti brutali, scostanti e deformi, rilevatore dei caratteri più critici e complessi presenti nel brevissimo arco della vita diell’uomo

brevissimo arco della vita diell’uomo? Pechè nascondere tutte queste verità dietro poltrone e divani troppo imbottiti? Evviva l’era dove progettare tutto l’opposto di quello che oggi colonnelli esuper/razze impongono, dove portare alla ribalta anche nel campo del design il principio di crudeltà della storia umana, del nostro tempo da lupi, tempo di trapasso, dove la pressante immersione di tutti nella paura, nel dolore, nella solitudine, nella morte,non basta afarcene coscienti... Tutto invece è così organizzato e felice, compagno Paperino. Sedie, tavoli, tramezzi: villani strumenti per la tua superficialità. Che dovrebbero essere invece misteriosi personaggi , proiezioni dei tuoi riti intimi, parti intense di te, strumenti per la tua meditazione, simboli per una emersione della ritualità nel tuo normale vivere quotidiano, tuo spazio interiore. Oggetti a uso spirituale, capaci di proporre gli eterni motivi metafisici, i tempi lunghi rifiutati dalla normale produzione dove feticcio è solo funzione. Un pò di riposo, per favore, fra tante rovine: aiutaci, compagna Clarabella, a disperdere le nostre tracce, a bruciare le nostre croste A.M



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